Mallegni: Camere di Commercio, abroghiamo la riforma Renzi
Il Senatore e Commissario regionale di Forza Italia Toscana Massimo Mallegni ed il capogruppo in Consiglio regionale Maurizio Marchetti “Camere di Commercio, riforma Renzi demolisce patrimonio costruito e pagato da imprese italiane. Proroga commissariamento è vittoria Forza Italia, ora sotto con abrogazione riforma “
“La riforma Renzi sulle Camere di Commercio deve essere abrogata. La sua riforma demolisce un patrimonio costruito e pagato dalle imprese. Quando sento il Pd affermare che il tessuto locale delle Camere di Commercio è un bene da preservare mi chiedo se ci prendono in giro”.
Lo ha detto il commissario in Toscana di Forza Italia, Sen. Massimo Mallegni durante un incontro con la stampa di fronte alla sede della Camera di Commercio di Lucca insieme al capo gruppo Maurizio Marchetti.
La Camera di Commercio, nel disegno previsto dalla riforma Renzi, dovrebbe essere accorpata con Pisa e Massa Carrara. “Oggi tutti, o quasi, sono contrati all’accorpamento salvo poi, in Senato e Parlamento, dire e fare il contrario. Prima di oggi il Governo non ha mai sostenuto la mia proposta per abrogare l’accorpamento.
Abbiamo presentato a ripetizioni emendamenti, oltre un disegno di legge a mia prima firma, per l’abrogazione della legge fatta dal Pd per la salvaguardia delle Camere di Commercio. I nostri emendamenti sono sempre stati respinti.
Nell’ottica del commissariamento, previsto in questi giorni, ho proposto un emendamento che chiede il rinvio del commissariamento al 30 novembre. L’emendamento dovrebbe essere accolto oggi dalla Camera.
Nel frattempo, è questa la seconda fase, sarà necessario aprire una discussione seria tra chi lo dice e chi lo vorrebbe fare partendo dal mio disegno di legge. Tutti devono giocare a carte scoperte.
Le Camere di Commercio sono tra le poche istituzioni vicine alle imprese, che avevano risorse per fare promozione destinate al territorio”.
“La preoccupazione degli accorpamenti non è politica, ma economica. – ha puntualizzato Marchetti – Questa è una riforma che non tiene conto della tipologia di imprese del nostro paese dove il 90% sono piccole e medie imprese senza capacità di investire su promozione e sviluppo. Mi auguro che il ministro si ravveda. Non c’è più concordia in questo obiettivo”.

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