Gara TPL, Rossi riferisca subito in aula
Gara Tpl, dichiarazioni della deputata di Forza Italia Deborah Bergamini, dei consiglieri regionali Marco Stella e Maurizio Marchetti e del Coordinamento provinciale di Siena
“Sul tema del trasporto pubblico locale in Toscana abbiamo denunciato, in molteplici circostanze, di non condividere alcune scelte dell’amministrazione Rossi. Le nostre critiche di ieri non cambiano di una virgola, anche di fronte all’inchiesta della procura di Firenze.
Nei confronti del presidente della Regione, Rossi, che sono sicura saprà dimostrare la sua innocenza sul piano giuridico, restano le nostre critiche politiche per scelte che sembrano aver avvantaggiato aziende straniere quando quelle italiane sembravano essere assolutamente all’altezza di concorrere per la fornitura di alcuni servizi pubblici essenziali nel settore dei trasporti”, ha dichiarato la Deputata di Forza Italia Deborah Bergamini.
“Le accuse di cui deve rispondere il governatore toscano sono pesanti. Enrico Rossi ha il dovere di chiarire e dare spiegazioni davanti a tutti i cittadini toscani. Attendiamo una sua comunicazione in aula”. Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), a seguito dell’iscrizione del Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel registro degli indagati nell’inchiesta sulla gara regionale per il trasporto pubblico locale aperta dalla Procura di Firenze.
Oltre a quello di Rossi, ci sono altri sei indagati. La gara, da 4 miliardi di euro, è stata assegnata ad Autolinee Toscane, società controllata dai francesi del gruppo Ratp. Nell’inchiesta sono contestati, a vario titolo, ai sette indagati i reati di turbativa d’asta, falso, abuso d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità. La contestazione mossa dalla Procura di Firenze nei confronti di Enrico Rossi è turbativa d’asta.
“Secondo i pm – ricorda Stella – Rossi avrebbe ‘anticipato’ in un’intervista del 13 novembre 2015 l’esito dell’aggiudicazione della gara del trasporto pubblico locale vinta poi da Autolinee Toscane. Ovviamente l’inchiesta della magistratura farà il suo corso. A livello politico, però, resta da capire se questa gara TPL con un lotto unico per tutta la Regione, sia stata la scelta giusta, e soprattutto bisognerebbe riflettere sul fatto che sarebbe stato opportuno prevedere la sospensione o l’annullamento della gara, cosa che già nei mesi scorsi chiedevano diversi soggetti coinvolti”
«Rossi venga urgentemente in aula a riferire sulla propria posizione in merito all’inchiesta sulla gara europea per l’affidamento del trasporto pubblico locale che, apprendiamo dai media, lo vede tra gli iscritti nel registro degli indagati. La tattica del ‘controquerelo tutti’ non è sufficiente né opportuna. Per altro, a suon di avvisi di garanzia ormai la ha anche consumata»: lo afferma il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti a seguito della notizia che anche il Presidente della Giunta regionale toscana Enrico Rossi risulta tra gli indagati nell’inchiesta sulla gara da 4 miliardi per l’affidamento del trasporto pubblico locale.
«Già oggi l’aula è riunita e affronterà il caso mascherine finite sotto sequestro dopo un contratto milionario con Regione ed Estar, fatti oggetto d’inchiesta della Finanza col coinvolgimento di un’azienda pratese risultata con profili di irregolarità. Ora questo. Prima ancora l’inchiesta sui ventilatori polmonari mai ricevuti e pagati 7 milioni… dovrebbe essere Rossi stesso a sentire per primo l’esigenza di venire in aula a riferire», conclude Marchetti.
Arrivano anche le dichiarazioni della Parlamentare azzurra, On. Erica Mazzetti, del Coordinatore Provinciale di Siena Lorenzo Loré, e della Responsabile Provinciale Comunicazione Maria Concetta Raponi:
“Anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi risulta coinvolto nell’indagine della Procura di Firenze sulla gara TPL. “Siamo e resteremo sempre garantisti, e non a giorni alterni, ma la notizia di un avviso di garanzia al governatore Enrico Rossi getta nuove ombre sulla gara TPL”.
“Abbiamo più e più volte chiesto chiarezza sulla Gara TPL toscano. Il reato contestato al Presidente Rossi di turbativa d’asta è molto grave ma insieme a lui ci sono dirigenti della Regione. Fare “come gli struzzi” adesso non sarebbe una scelta intelligente e corretta da parte della Maggioranza regionale di sinistra. I Cittadini toscani attendono adesso di capire la verità sulla vicenda. Il numero degli indagati è tale da non poter essere sottovalutato. Chi lo fa adesso commette un grave errore di superficialità politica”.
“Rossi, ancora una volta, sprezzante come sempre ma poco trasparente, evita di rispondere nel merito e minaccia querele. Il Governatore Rossi è passato da rispondere con un ‘chi se ne frega’ a questa inchiesta ad esserne coinvolto in prima persona nel giro di pochi mesi. Non sono queste le risposte che meritano gli utenti toscani soprattutto quando si parla di servizi pubblici. Rossi poi non contento se la prende con l’azienda che ha depositato l’esposto in Procura. A quanto pare l’azienda che ha perso sembra avere tutte le ragioni per recriminare. Secondo Rossi no, doveva perdere e tacere.”
“Ormai da anni in diversi settori è nota la posizione di Rossi assieme a tutta la Giunta che non avendo preso le distanze dalle sue follie, deduciamo come consenzienti.”
“L’ultima nomina affidata, anche con il nostro pubblico dissenso, è quella a Commissario straordinario per la ricostruzione del viadotto di Aulla, che vista la sua posizione, dopo i fatti odierni, auspichiamo da parte del Ministro rimossa.”
“Forza Italia fino ad oggi ha chiesto di sospendere la gara fino al 31 dicembre 2020, viste però le ultime evoluzioni è la Regione Toscana a dover fare il primo passo annullandola in autotutela. Il Presidente Rossi faccia, per la prima volta, qualcosa di buono, poi se ha bisogno gli daremo delle lezioni di garantismo, anche a distanza”.
Forza Italia – Coordinamento Regione Toscana
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