Scandicci, Hugo Boss: Subito tavolo di confronto
Scandicci, Hugo Boss, la deputata e sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento di Forza Italia Deborah Bergamini: “tavolo di confronto per lavoratori“. Marco Stella: “Regione convochi azienda”. Matilde Tasselli: ” forte solidarietà ai lavoratori”
“La zona industriale di Scandicci si va impoverendo sempre di più. A breve 22 operai della Hugo Boss non potranno più varcare la soglia dello stabilimento per continuare a produrre i prototipi di pelletteria per donna del noto brand.
Le motivazioni dell’azienda al momento non appaiono chiare, parlare di scarso interesse verso il Made in Italy non sembra plausibile, considerato il successo e l’interesse che riscuotono i prodotti toscani in tutto il mondo. Le imprese, oggi più che mai, dovrebbero valutare le mutate condizioni economiche del nostro Paese, le promettenti prospettive di crescita e, non da ultimo, la maggiore decontribuzione sul costo del lavoro. Tutti aspetti che incrementeranno nel breve termine la produzione industriale.
Auspico, quindi, che venga promosso un tavolo di confronto tra azienda, lavoratori e parti sociali così da raggiungere un accordo e ristabilire la piena operatività della fabbrica”.
Lo dichiara in una nota il sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini.
“La Regione Toscana attivi subito il tavolo delle trattative con la Hugo Boss, l’azienda di abbigliamento che ha comunicato l’avvio della procedura di licenziamento collettivo per 22 lavoratori e la dismissione del sito di Scandicci. Occorre tutelare il lavoro, in una regione come la nostra che vede un continuo susseguirsi di fabbriche chiuse e licenziamenti collettivi.
Chiediamo alla Giunta regionale di convocare immediatamente la proprietà – aggiunge Stella – e di trattare per tenere aperto il sito produttivo di Scandicci, anche attraverso bonus e sgravi fiscali da concordare con gli enti locali”.
Lo chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
In riferimento alla notizia della chiusura della sede di Scandicci della società e brand Hugo Boss ed il conseguente licenziamento di 22 dipendenti ritengo che la decisione della società tedesca proprietaria del brand rappresenti (se convalidata) una sconfitta per il nostro territorio.
Non sappiamo al momento a cosa porteranno le trattative sindacali, lo sciopero e manifestazione organizzata dai dipendenti per questa mattina e ci auguriamo che inducano la società a ripensare alla dismissione della sede di Scandicci (che a tutt’oggi non ha ancora dato disdetta formale alla proprietà dei locali in locazione che per contratto dovrebbe avvenire almeno sei mesi prima) ma certamente interverremo politicamente sia al Governo sia in Regione Toscana.
Questa decisione rappresenta non solo un danno personale per i lavoratori, ma una sconfitta per tutta la comunità di Scandicci, per tutto il territorio e l’area produttiva che rappresenta una “perla di prosperità” rispetto ad altre aree industriali che sono da anni avvolte in una crisi profonda.
A Scandicci l’eccellenza della moda ha trovato un territorio capace di offrire professionalità che altrove non troverebbe e non ha mai trovato. Infatti ci sono stati tanti tentativi in passato da parte delle le società a capo dei brand più importanti della Moda di trovare aree produttive con manodopera a basso costo in paesi asiatici o limitrofi ( Portogallo?), ma poi sono anche tornati a cercare “le nostre mani” perché qui a Scandicci esiste anche la possibilità di formare abili artigiani e figure professionali utili alla filiera produttiva e di inserirli nelle aziende presenti.
Dimostrazione ci giunge da continue acquisizioni di terreni edificabili ed immobili di ampissime metrature e prospettive di assunzioni dalle 300 alle 400 persone per diverse aziende (v. Yves Saint Laurent).
Tutta l’effervescenza riscontrabile in campo immobiliare contrasta fortemente con questa notizia. È indispensabile quindi chiedersi se questa decisione non riguardi piuttosto una crisi finanziaria interna alla società relativamente alla riduzione del fatturato del brand Hugo Boss.
A nome di Forza Italia che sul territorio di Scandicci rappresento come Coordinatrice, desidero esprimere la nostra forte solidarietà ai lavoratori che sono vittima dell’ennesima selvaggia delocalizzazione. Forse Il brand non è più in grado di essere leader nei propri mercati di riferimento e questo, a mio avviso, non dipende né da Scandicci ne dai suoi lavoratori che rappresentano ripeto l’eccellenza dell’artigianalità, ma presumibilmente da scelte stilistiche non più adeguate ad un mercato sempre più esigente.”
Matilde Tasselli, Coordinatrice Forza Italia Scandicci
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