Tajani e Mallegni a Livorno e Piombino
Il vice Presidente di Forza Italia Antonio Tajani e il senatore e commissario regionale toscano Massimo Mallegni in tour toscano a Livorno e Piombino: Semplificazioni, Sanità, Mes, Navigazione, Forze dell’Ordine. Molti i temi affrontati nel nome della capacità e della competenza.
A Piombino non possiamo permetterci di perdere la produzione di acciaio. Noi ci siamo sempre battuti perché il nostro paese potesse continuare ad essere uno dei principali produttori di acciaio perché senza industria e senza impresa non si crea lavoro. Ci stiamo battendo per tutte le realtà siderurgiche che creano occupazione. Tutti siamo preoccupati per l’inquinamento, ma si può produrre acciaio a basse emissioni. L’Europa deve difendere la produzione di acciaio contro la concorrenza sleale dei mercati orientali. Noi abbiamo dato norme europee che hanno permesso all’industria italiana ed europea di difendersi da questa azione. Non possiamo dimenticare quanto sia fondamentale la difesa delle acciaierie di Piombino”.
Lo ha detto il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, questo pomeriggio a Livorno e a Piombino insieme al senatore di Forza Italia Massimo Mallegni, Commissario regionale di Forza Italia in Toscana, per presentare i candidati di Forza Italia in quel collegio alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre.
“Al governo non hanno voluto prendere i soldi del Mes sanità. Ammontano a 37/38 miliardi complessivi di cui alla Toscana andrebbero 2 miliardi e 330 milioni a costo zero per interventi diretti e indiretti sulla sanità. E quindi si sarebbero potuti utilizzare anche per le scuole, per il trasporto scolastico… Livorno e la provincia di Livorno testimoniano l’incapacità di saper organizzare un sistema sanitario di prossimità che tuteli la salute dei cittadini in un momento particolarmente difficile per il nostro paese.
Non ci volevano né Churchill né Einstein per capire che c’era il rischio di un ritorno del coronavirus e che si sarebbero dovute riaprire le scuole. Ma al governo non si sono preparati. Hanno litigato, continuano a fare confusione. Noi al contrario avevamo avanzato delle proposte, come un accordo con le scuole non statali per avere più spazi: significava aiutare le famiglie sia per quanto riguarda gli ingressi che gli orari. Non hanno voluto”, ha proseguito il vice Presidente Tajani.
Prosegue il Commissario regionale Sen. Mallegni: “Se lo racconto ai miei colleghi a Roma e che magari vivono in Veneto o in Lombardia non mi crede nessuno che in Toscana, con le grandi Asl volute da Pd e renziani nel 2015, se devi fare sette esami o visite devi da prendere una settimana di ferie perché dalla Lunigiana rischi di essere indirizzato all’Elba o viceversa. Quella riforma va cancellata. E la costruzione dei quattro nuovi ospedali? Folli, piccoli, senza medicina generalista…”
“Forse a voi parrà strano, ma vi dico che Livorno in Toscana è tra le città più contendibili. Se i livornesi sono stati in grado di scegliere per sindaco Filippo Nogarin, significa che possono votare chiunque. Purtroppo sono tornati a sinistra, ma queste regionali sono il punto di partenza per ricostruire un’alternativa credibile per questa città. Non è pensabile né accettabile, talvolta incomprensibile il motivo per cui una città come questa non debba essere guidata dal centrodestra. Possibilmente da un’amministrazione a guida Forza Italia. Siamo sicuramente quelli da considerare i più affidabili”
“Noi non abbiamo necessità di quattrini a pioggia. Abbiamo la necessità di semplificare, di avere un sistema rifiuti toscano che non sia la cassaforte del Pd che a Livorno è centrale, di abbattere la quantità di pratiche edilizie… come facciamo a smontare questo sistema? Vincendo le elezioni regionali e portando in Regione un numero tale di consiglieri da poter condizionare le politiche del centrodestra portando avanti quelle di Forza Italia. La signora Maria vuole sapere quanto spenderà di Tari e perché, se sarà sostenuta nella gestione familiare dei suoi anziani… cose concrete. Noi le abbiamo”
“C’è tutto il sistema della navigazione, con la vicenda Moby-Onorato e il concordato in bianco. Sono 5mila i lavoratori a rischio. Non ne sta parlando nessuno. Sentite la sinistra parlare di questo tema? No. Perché noi lo poniamo? Perché noi siamo imprenditori e sappiamo che al 31 ottobre il problema si porrà da sé. E sarà crisi occupazionale diretta e per l’indotto. Sia chiaro: se domani Moby e Tirrenia mettessero a casa 5mila persone non è che il trasporto marittimo finisce. C’è una tale quantità di vettori marittimi da poter sostituire i trasporti in quelle tratte con compagnie subentranti. Il problema è che saranno a casa 5mila persone, non i collegamenti”
“L’unica forza politica a battersi per le forze dell’ordine è Forza Italia. Non solo polizia e carabinieri, ma anche le polizie locali e i vigili del fuoco. Ci battiamo per una corretta equiparazione degli stipendi e per un riconoscimento dell’impegno di quanti quotidianamente garantiscono la sicurezza dei nostri territori. Forza Italia è una forza di libertà, una forza d’ordine, una forza di sicurezza, una forza di rispetto verso coloro che ogni giorno mettono a repentaglio la loro vita per salvare le nostre”, conclude il senatore Mallegni.

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