Sicurezza: Livorno città non sicura
Il Responsabile del Dipartimento provinciale Sicurezza di Forza Italia Livorno Davide Anselmi, insieme a Elisa Amato: “Livorno, Nessuna sicurezza per i cittadini, come emerge anche da un sondaggio online su un campione di circa 1000 persone realizzato dalla nostra forza politica”
La questione della sicurezza riveste un ruolo fondamentale nell’ambito delle politiche locali.
Come sappiamo il tema ha assunto negli anni una rilevanza sempre maggiore per i cittadini e deve rientrare tra le priorità relative al governo di una città, in particolare ancora di più in questo periodo alla luce delle problematiche sociali acuite dalla pandemia.
Livorno non è esente da tutto ciò: una città che potrebbe essere un’oasi di tranquillità invece sta andando sempre di più degradandosi, una città con profonde sofferenze.
Una Livorno martoriata dalla microcriminalità e non solo, che non si riconosce più.
Nessuna sicurezza per i cittadini, come emerge anche da un sondaggio online su un campione di circa 1000 persone realizzato dalla nostra forza politica.
Davide Anselmi, responsabile provinciale Livorno del Dipartimento Sicurezza ha posto dieci domande ai cittadini della provincia di Livorno. Proprio da queste domande è emerso il disagio maggiore della città labronica.
Oltre il 65% dei 450 partecipanti della città di Livorno ha dichiarato di essere stato vittima di reati.
La nostra città deve diventare più attrattiva, non possiamo leggere ogni giorno, sui quotidiani, di atti che la penalizzano: furti, vandalismi, episodi di violenza, sia a scopo di rapina, che atti di violenza gratuita, aggressioni e minacce.
Tutti episodi che rappresentano ostacoli alla piena fruizione della città e tollerarli significherebbe rinunciare al diritto di godere a pieno delle aree urbane.
Siamo in un periodo storico in cui è a rischio la tenuta sociale per la situazione sanitaria ed economica. Le istituzioni devono tenere alta l’attenzione particolarmente su dei fenomeni giovanili affinchè non degenerino: occorre intervenire con fermezza.
Alla luce di tutto ciò è fondamentale operare a favore di un miglioramento della qualità della vita e di un innalzamento del livello di sicurezza percepita salvaguardando l’incolumità dei cittadini e tutelando la loro proprietà. E’ necessario che siano effettuati interventi di riqualificazioni e recupero delle aree più degradate, prevenzione della microcriminalità, rispetto della legalità, controllo delle aree più soggette a rischio.
Dal sondaggio (https://irp-cdn.multiscreensite.com/71764e24/files/uploaded/PRESENTAZIONE%20SICUREZZA%20LIVORNO.pdf) e dagli studi fatti insieme alla Responsabile Dipartimenti regionale e coordinatore provinciale Chiara Tenerini e Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Immigrazione e Sicurezza Forza Italia Toscana è emersa la necessità di implementare l’illuminazione urbana riducendo, così, le tenebre che rappresentano il fattore tipico della paura in città: la corretta illuminazione è fondamentale anche nella percezione di sicurezza da parte dei cittadini.
Inoltre – sottolinea Amato – occorre incrementare la videosorveglianza, che oltre ad un effetto deterrente è utile anche nella dimensione repressiva in funzione di materiale probatorio per le indagini.
Le soluzioni possono essere diverse in base alle problematiche esistenti fra zona e zona. A tal fine sarebbe importante organizzare ed incrementare un monitoraggio “zonale”, creando una banca dati dei fenomeni di inciviltà e criminalità avere una lettura organica delle reali problematiche relative alla distribuzione delle attività criminali nelle varie zone della città.
Con tutti i dati si potrebbe velocizzare il lavoro non solo dell’ amministrazioni ma anche delle forze dell’ordine. Raccogliere informazioni e analizzarli per governare meglio il fenomeno e mettere in atto interventi su basi oggettive.
Inoltre dobbiamo pensare a percorsi formativi e sociali con interventi mirati di prevenzione e cura sociale, situazionale e comunitaria.
Riqualificare e rigenerare l’ ambiente anche urbano. Altrimenti non riusciremo mai a rispondere compiutamente alle richieste dei cittadini.
Elisa Amato, Coordinatore comunale Livorno – Forza Italia
Davide Anselmi, Responsabile Dipartimenti Sicurezza provincia Livorno – Forza Italia
Nardini, Pietrasanta: mozione a tutela del “Made in”
Il responsabile del dipartimento dell’artigianato artistico di Forza Italia Toscana Irene Nardini: “Mozione a Pietrasanta di Forza Italia per promuovere e difendere il “Made in” della cultura, dell’arte e dell’agroalimentare, è primo comune in Toscana a chiedere nuove misure, agevolazioni e contributi per e-commerce”
Da nuove agevolazioni fiscali e per la formazione al credito d’imposta dell’art bonus al 100% passando per contributi per l’e-commerce. Forza Italia Toscana porta in consiglio comunale di Pietrasanta il tema del “Made in” e della promozione e della valorizzazione della cultura, dell’arte e dell’artigianato, della genialità, dell’ ingegno e della diffusione con cui chiederà al sindaco, e all’assise cittadina, di attivarsi nei confronti del governo centrale e della Regione Toscana per chiedere misure, sostegni e nuove armi di contrasto al fenomeno della contraffazione.
La mozione, nata da una proposta del dipartimento regionale tutela del Made in Italy coordinato da Antonella Gramigna porta la firma del responsabile del dipartimento dell’artigianato artistico in Toscana e capogruppo degli azzurri nell’assise cittadina, Irene Nardini e del consigliere, Gabriele Marchetti e rientra nell’ambito di una strategia regionale con cui Forza Italia si schiera apertamente a fianco di imprese, pmi, artigiani e professionisti nel “Made in”.
“E’ in atto un vero e proprio tentativo di furto della nostra identità artigiana ed agroalimentare che la fragilità di questa pandemia renderà ancora più aggressiva. – spiegano la Nardini e Marchetti – Per questo crediamo sia urgente attivare nuove misure e nuove strategia per tutelare da un lato e dall’altro valorizzare tutto il meglio che il nostro paese offre e produce.
Con questa mozione, che auspichiamo troverà una totale convergenza da parte di tutti i consiglieri comunali di Pietrasanta, chiediamo al sindaco di impegnarsi, e così anche la giunta, nel chiedere e sollecitare una serie di proposte al Governo e alla Regione Toscana che hanno competenze legislativa in materia. C’è ancora molto da fare”.
Con la mozione Forza Italia dimostra di avere idee chiare e proposte concrete ma soprattutto di conoscere bene i settori che ha scelto di difendere. Nel pacchetto di richieste ci sono agevolazioni fiscali per chi appartiene al marchio Made In (Tax, Iva, Import-export), il supporto per l’e-commerce in sicurezza e garanzia del prodotto, inclusivo e globale, il credito d’imposta dell’Art Bonus fino al 100% ma anche agevolazioni fiscali per chi finanzia gli organizzatori di eventi e per i datori di lavoro che investono in formazione, arte e cultura.
Ed ancora un fondo per i giovani artigiani, per gli artisti e per chi si attiene alle regole del Made IN, un’attività di reperimento di fondi europei a sostegno delle PMI che sono state pesantemente compite da questa pandemia e valorizzazione delle PMI di marchio “Made In”, con l’ obbiettivo di difendere e valorizzare il nostro settore manifatturiero, artigianale e produttivo.
“Non sono idee, sono iniziative concrete che un paese che crede che la sua identità sia un valore strategico economico per il futuro deve attivare senza alcuna riserva. – concludono i due consiglieri. – Il lavoro costante del nostro coordinatore e Senatore Massimo Mallegni con i dipartimenti in questo caso quello del made in, di responsabilità di Antonella Gramigna, ci permettono di poter affrontare in modo coordinato, serio e compatto le più svariate problematiche così da avere risultati sia a livello locale che di governo centrale”.
Irene Nardini, responsabile del dipartimento dell’artigianato artistico di Forza Italia Toscana e capogruppo di Forza Italia al Comune di Pietrasanta
L’e-commerce, risorsa delle imprese (e basta?)
Raffaele Brussa, membro del Dipartimento dell’Innovazione Digitale di Forza Italia Toscana: “L’e-commerce, risorsa delle imprese (e basta?)”
Partiamo anzitutto da una premessa fondamentale, per capire ciò di cui si parla: cos’è l’e-commerce?
Letteralmente “commercio elettronico”, consiste sinteticamente nelle transazioni commerciali in cui il tramite tra il produttore e il consumatore è internet o una specifica applicazione dedicata agli acquisti, transazioni che necessitano il più delle volte, se non tutte, di un pagamento tramite carta di credito e simili; per intenderci, comprate su Amazon? Allora usufruite voi stessi dell’e-commerce.
La straordinaria comodità e facilità d’uso del commercio online è fuori discussione e probabilmente quasi ognuno di noi ha avuto bisogno, almeno una volta, di sfruttarlo per un acquisto: un regalo per i figli, un pensiero per il partner, un soprammobile per la casa, un buon libro, un disco. Qualsiasi oggetto intendiate acquistare, anche le cose più particolari, la soluzione è a portata di mano (o di smartphone).
Antonella Gramigna, Responsabile del Dipartimento Tutela del Made in Italy di Forza Italia Toscana ha già messo bene in luce le proprietà benefiche dell’e-commerce per le nostre imprese con un suo precedente articolo; ebbene, su queste premesse e su quelle di Antonella Gramigna, intendo fare un passo indietro verso gli ultimi quattro anni per poi osservare un aspetto diverso della medesima questione.
Un articolo del 30 marzo 2016 di INTOSCANA ci spiega che, nel 2016 appunto, un italiano su tre faceva acquisti online e le nostre imprese erano in ritardo; tutto il Paese in realtà era vittima di un ritardo digitale. Solo 17.000 imprese (2,7 ogni mille) avevano predisposto dei negozi online, 1.200 in Toscana, con la medesima proporzione di 2,7 ogni mille imprese. Firenze, Prato e Siena ne contavano rispettivamente 373, 105 e 77, un ritardo digitale evidenziato anche dal fatto che solo il 19% delle piccole attività aveva un sito web e solo il 17% era presente sui social network.
Dati che il 2020 (e la continua innovazione tecnologica, sia chiaro) ha prontamente spazzato via, a causa della tragica emergenza sanitaria provocata dal COVID-19, rendendo il commercio elettronico il principale motore di generazione dei consumi, non essendo stato più possibile il tradizionale shopping nei negozi e nei centri commerciali e costringendo le imprese ad adoperarsi sia per rendere la propria attività al passo coi tempi sia per rispondere alle gravose necessità.
Questa svolta contemporanea della compravendita ha avuto e ha tutt’ora aspetti estremamente positivi, dal salvataggio in extremis di molte imprese prossime al fallimento, alla possibilità di acquisto dentro le mura domestiche, al sicuro dal pericolo del contagio, ad una riduzione delle spese (dal punto di vista del consumatore, ma non solo) a seconda del caso specifico più o meno sostanziosa; tuttavia è importante tenere in considerazione non solo i pro, ma anche i contro di questa evoluzione commerciale.
L’e-commerce può essere lo strumento decisivo di un’impresa, ma anche il suo peggior nemico. Prendiamo ad esame il caso di Amazon, colosso indiscusso dell’e-commerce, sbocco per innumerevoli imprese, anche piccole, nonché loro diretto concorrente: un articolo di Agenda Digitale del 10 dicembre 2020 circa lo strapotere commerciale di Amazon fa il punto della situazione, informandoci del fatto che la politica, in Europa come negli U.S.A., sta muovendosi nell’ordine di un arginamento delle pratiche commerciali monopolistiche del colosso digitale, in vista di un’apertura del mercato ai concorrenti e per evitare l’espansione incontrollata anche in altri settori.
Le aree d’intervento inoltre dovranno coprire anche il tema della raccolta dei dati, un argomento particolarmente caldo, che sempre di più è al centro del dibattito giuridico-tecnologico e per il quale urge una disciplina seria e puntuale, la quale, ci auguriamo, verrà presto affrontata dagli organi competenti.
Si legge anche che il colosso di Jeff Bezos, con gli utili dal valore di miliardi, durante la pandemia ha registrato un aumento del 50% delle persone impiegate a livello globale, raggiungendo la quota di quasi 1,2 milioni di dipendenti. Come da previsioni, ciò ha permesso ad Amazon di mettere sul tavolo delle trattative con la politica anche il tema occupazionale, nonostante non siano rari i casi di lamentele da parte dei dipendenti per le condizioni di lavoro spesso faticosamente sostenibili e nonostante il complicato rapporto col sindacato.
Sembra dunque evidente, riassumendo, che Amazon, per quanto conveniente specie dal punto di vista del consumatore, con i suoi prezzi, servizi e politiche sia un’arma a doppio taglio, con un potere commerciale tale da dominare sulla concorrenza e affossare quelle piccole imprese o negozi che non riescono a sopravvivere allo scontro, con un riferimento particolare (ma non esclusivo) ai negozi fisici dei piccoli esercenti, ad esempio quelli tradizionali e storici che spesso troviamo nei centri delle nostre città o paesi.
Riteniamo in conclusione necessaria un’attenzione peculiare della nostra politica e della nostra classe dirigente volta a disciplinare l’uso dell’e-commerce e il rapporto di quest’ultimo con le imprese, al fine di renderlo solo uno strumento a favore di quest’ultime e non un potenziale avversario, troppo spesso fuori portata in un eventuale scontro.
Il nostro Paese ha davanti a sé un’occasione importante, fondamentale e decisiva: quella del Recovery Fund, un mezzo per sostenere l’economia europea e dei singoli Stati membri più colpiti dalla crisi economico-sanitaria. È arrivato il momento che l’Italia avvii quel processo di innovazione digitale (indispensabile per contribuire alla modernizzazione e alla competitività del Paese), che parta dalla pubblica amministrazione fino ad arrivare alle imprese, di cui tanto abbiamo bisogno e su cui siamo anacronisticamente indietro.
Raffaele Brussa, membro del Dipartimento dell’Innovazione Digitale di Forza Italia Toscana
Treni regionali: ritardi e bus sostitutivi non annunciati
Treni regionali: ennesima giornata di ritardi per i pendolari e bus sostitutivi non annunciati. Il Responsabile dipartimento lavori pubblici e trasporti di Forza Italia Toscana Giampaolo Giannelli: “l’Assessore convochi subito il comitato regionale permanente sui trasporti”
Forse la Regione Toscana e Trenitalia credono che i pendolari non utilizzino i treni regionali per andare a lavoro ma per divertimento ed allora il tempo di viaggio viene prolungato ogni mattina.
Anche oggi, sulla linea Borgo San Lorenzo – Firenze via Pontassieve i ritardi sono consistenti (tra l’altro anche sulla tratta Valdarno – Prato a quanto ci risulta) ed anche stamani, come già accaduto la scorsa settimana, un servizio di bus è stato annunciato solo sulle app e non in stazione.
Una situazione insostenibile, chiediamo che l’Assessore regionale Baccelli convochi immediatamente i dirigenti di Trenitalia per risolvere questa vergogna.
Questa la denuncia di Giampaolo Giannelli, responsabile regionale dipartimento trasporti e lavori pubblici Forza Italia Toscana.
Numerosi i regionali in ritardo di circa 20 minuti – tuona Giannelli – come il 18937, il 18935, solo per menzionarne un paio. Ed ovviamente si tratta sempre di treno in ritardo nelle fasce orarie nelle quali i pendolari si recano a lavoro, e magari perdono anche una coincidenza.
Ed anche stamani i bus sostitutivi messi a disposizione per cercare di rendere il servizio il più normale possibile, sono stati annunciati solo nelle app e non nelle stazioni, come ci viene comunicato dai pendolari nei gruppi social. Una vera vergogna.
Non crediamo certo – conclude l’esponente di Forza Italia – che i tanti problemi di stamani derivino dagli scambi ghiacciati, viste le alte temperature esterne. Chiediamo con forza all’Assessore Regionale Baccelli, che ha istituito il comitato permanente sul trasporto, di convocare con urgenza Trenitalia per chiedere spiegazioni e soprattutto risolvere i problemi.
Perché ormai la vera notizia sarebbe una settimana di convogli in orario, non di ritardi. Ed i pendolari esigono invece di poter viaggiare in condizioni normali e con informazioni adeguate, visto che pagano un regolare abbonamento e devono avere garantito un regolare servizio.
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Forza Italia Toscana
Sanità: ridisegnare il sistema di assistenza del malato
Sanità, Forza Italia Toscana presenta un documento per ridisegnare il sistema di assistenza del malato. Il Responsabile Dipartimento Sanità di Forza Italia Toscana Tullio Rizzini, insieme a Chiara Tenerini e Marco Puccinelli: “Modello ospedalo-centrico è superato”
Uno studio e una relazione fatta dal Dipartimento Regionale di Sanità di Forza Italia per lo Sviluppo e Potenziamento della Sanità Territoriale, ha dato origine ad un documento ed una mozione, che i Consiglieri ed i vari Coordinatori comunali hanno presentato e stanno presentando nei Comuni della Toscana interessati dal documento.
Nel testo di sintesi, elaborato dal Dottor Puccinelli, dalla Resp. Dipartimenti Toscana Tenerini e dal Dottor Rizzini, si propongono infatti risposte concrete da attuare nell’immediato per rendere operativi e funzionanti Le Case della Salute, laddove queste siano già presenti, ovvero la loro implementazione ex novo ove queste strutture non esistano ancora; rafforzare la medicina di territorio, in poche parole, per rendere più efficienti ed efficaci i cosiddetti livelli intermedi di cure, più concretamente vicini alle reali esigenze dei cittadini.
In un quadro emergenziale come la vaccinazione di massa, dare immediatamente seguito alla nostra proposta, sarebbe anche un importante contributo alla attuazione del piano vaccinale regionale e nazionale.
Uno studio preliminare, quello elaborato da Forza Italia Toscana, ben dettagliato per ridisegnare il sistema attuale di assistenza al malato, “ospedale-centrico”, oramai sorpassato dalla moderna tecnologia, ma soprattutto incapace di dare risposte adeguate alle esigenze della società moderna.
La cura c.d da remoto, senza sovraccaricare le strutture, centri specialistici di first-aid, luoghi per le terapie di malattie croniche e riabilitative e molte altre idee concrete, per fornire servizi sanitari di primo livello più accessibili e meglio distribuiti sul territorio.
Uno degli obiettivi è l’alleggerimento delle strutture ospedaliere, destinate sempre più a diventare centri di maggiore eccellenza per le patologie più gravi o complicate.
Dr. Tullio Rizzini, Responsabile Dipartimento Sanità – Forza Italia Toscana
Chiara Tenerini, Responsabile Dipartimenti – Forza Italia Toscana
Dr. Marco Puccinelli, Responsabile Dipartimento Sanità provincia di Pisa – Forza Italia Toscana
Livorno, edilizia scolastica: la crisi senza fine
Livorno, la crisi senza fine dell’edilizia scolastica. Il Responsabile dipartimento lavori pubblici e trasporti di Forza Italia Toscana Giampaolo Giannelli, insieme a Chiara Tenerini ed Elisa Amato: “sia ripristinato il diritto allo studio”
Sembra inarrestabile la crisi che coinvolge l’edilizia scolastica a Livorno. Una crisi che mette in discussione il diritto allo studio e la libera scelta degli studi nelle scuole medie superiori. La crisi che coinvolge gli edifici scolastici va avanti da molti anni ma sembra ora aggravarsi di mese in mese, mortificando uno dei principi fondamentali sui quali si reggono la nostra democrazia e la Costituzione; è il momento che le istituzioni affrontino il problema in maniera netta e risolutiva.
Da molto, troppo tempo, la provincia (ricordiamo che quest’ultima è responsabile per legge dell’edilizia scolastica) rimanda ristrutturazioni necessarie per dare continuità ai progetti di studio, causa anche dei pochi finanziamenti che Regione Toscana e Stato dedicano alle ristrutturazioni degli edifici scolastici.
Abbiamo ricevuto molte segnalazioni sul fatto che numerose richieste di iscrizioni a licei sono state rigettate dai Dirigenti scolastici per mancanza di aule.
Siamo a Livorno, non in un angolo sperduto di una periferia; questa situazione è intollerabile, lede il diritto dei ragazzi e delle loro famiglie.
Si sente tanto parlare di next generation, di strategie che mettono al centro i giovani, del ruolo primario della formazione e della scuola; ebbene tutto questo non sarà possibile a Livorno se la situazione della cronica mancanza di spazi, di aule, di edifici adeguati, non subirà una netta inversione di tendenza.
Occorre l’ impegno serio e concreto da parte delle Istituzioni, è importante ottimizzare al meglio e con competenza gli spazi dei nostri Istituti in base alla capienza ed in funzione della vicinanza agli stessi. E’ fondamentale assegnare ad ogni struttura gli ambienti necessari per ottimizzare al meglio l’ attività didattica.
Proprio per questo, come Forza Italia, inoltreremo a tutti i livelli la richiesta di incrementare i fondi ministeriali e regionali che permettano di ristrutturare e adeguare gli edifici esistenti con la necessaria manutenzione straordinaria e che consentano di costruire nuovi edifici.
Sottolineiamo che è fondamentale una attenta analisi dei flussi di iscrizioni a medio e lungo termine al fine di permettere una stabilizzazione nell’ organizzazione gestionale e didattica agli Istituti Scolastici.
Occorre agire con rapidità affinché il diritto allo studio torni ad avere piena legittimità anche a Livorno.
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Forza Italia Toscana
Chiara Tenerini, Responsabile dei Dipartimenti Forza Italia Toscana e coordinatore provinciale di Livorno
Elisa Amato, Coordinatore comunale Livorno e Responsabile provinciale Livorno Dipartimento Istruzione – Forza Italia
Ristoranti e bar chiusi, bus affollati. E il distanziamento?
Ristoranti e bar chiusi, bus affollati; alla faccia del distanziamento. Il Responsabile dipartimento lavori pubblici e trasporti di Forza Italia Toscana Giampaolo Giannelli, insieme Luca Carti: “occorrono più mezzi e compiti adeguati agli steward”
Sta facendo il giro del web la foto del bus 27 affollato, in barba alle più elementari norme sul distanziamento; una foto che crea rabbia e sconcerto, specie se si pensa alla nuova chiusura di bar e ristoranti col passaggio della Toscana in zona arancione.
Per coloro che non lo sapessero, il 27 è un bus strategico, per Scandicci, con un tragitto che parte da via della Pace Mondiale ed arriva al Vingone. Un mezzo quindi utilizzato tanto dagli studenti del Russell-Newton quanto dai cittadini che devono recarsi a prendere la tramvia in direzione Firenze. Una situazione insostenibile, da risolvere immediatamente, anche perchè purtroppo non rappresenta un caso isolato..
Lo dichiarano Giampaolo Giannelli, Responsabile Regionale dipartimento trasporti e lavori pubblici Forza Italia Toscana e Luca Carti, capogruppo in consiglio comunale a Scandicci per Forza Italia – UdC
Soffermiamoci un attimo sul progetto regionale “ti accompagno” – spiegano Giannelli e Carti – progetto importante ma certo allo stato attuale non risolutivo delle problematiche emergenti.
Per arrivare a fine anno scolastico servono altri 280 mila euro e nei prossimi giorni si capirà quanti ne metterà Palazzo Strozzi Sacrati — che finora ha stanziato 500 mila euro in tutta la regione per il progetto e che ha chiesto a inizio febbraio alle provincie di indicare il budget di spesa previsto e di rendicontare le spese — e quanti la Città Metropolitana. Per adesso il progetto va avanti fino al 6 marzo e non è garantito fino alla fine dell’anno scolastico.
Ma come tutti sappiamo – precisano Giannelli e Carti – il compito degli steward, di fatto, è solo di “dissuasione psicologica”; non avendo la possibilità ne di impedire la partenza del mezzo troppo affollato nè d evitare che gli utenti salgano sul mezzo. Possono soltanto fare delle segnalazioni.
Cosa occorre quindi? In conclusione – sottolineano Giannelli e Carti- sono almeno 3 le cose da fare. La prima è sicuramente aumetare le corse di bus strategici e troppo distanziati in termini di minuti, come il 27, affinchè si evitino affollamenti. La seconda, che il progetto “ti accompagno” sia rifinanziato in maniera certa fino al termine dell’anno scolastico. La terza, a nostro avviso fondamentale, è che vengano garantiti agli steward compiti maggiori fino a quelli attuali, che incidano anche sulla possibilità di evitare tanto la partenza di un mezzo troppo pieno quanto di far salire un numero eccessivo di viaggiatori.
Solo in questo modo riusciremo a garantire un servizio di distanziamento adeguato, nell’interesse dei lavoratori e dei fruitori del servizio.
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Forza Italia Toscana
Luca Carti, Capogruppo Forza Italia Scandicci
Piombino e l’acciaio: Occorre trasparenza, basta promesse
Piombino e l’acciaio: Occorre trasparenza, basta promesse. Il Responsabile Dipartimento provincia Livorno Bilancio, Finanze e Sistema Bancario di Forza Italia Riccardo Petraroja, insieme a Chiara Tenerini: “E’ necessario, ora più che mai, un netto cambio di strategia.”
Neppure oggi, con l’arrivo in forte ritardo del nuovo piano industriale, il nodo è stato sciolto: dalle notizie che trapelano si sa che attraverso il piano si intenderebbe efficientare gli impianti di laminazione e realizzare il forno elettrico in modo da completare la gamma prodotti e far tornare l’azienda ad una redditività soddisfacente.
In realtà sembra delinearsi un gioco delle parti pericoloso.
Lo Stato ha ventilato l’ingresso nella società – come sta avvenendo con l’Ilva di Taranto – ma non l’ha ancora definito.
Lo Stato ha promesso una commessa di rotaie da 900 milioni per dieci anni.
La Regione ha promesso 30 milioni per la realizzazione dell’annunciato forno elettrico e risorse per ricerca e formazione.
Promesse e ancora (solo) promesse.
A sua volta la proprietà, arrivata ormai dal luglio 2018, non ha ancora fatto piena chiarezza sul progetto e tutte le mirabolanti promesse enunciate finora sono condizionate all’intervento esclusivo dello Stato, oltre che all’andamento del mercato.
Come dire se lo Stato Italiano ci mette i quattrini, forse, il magnate indiano dell’acciaio investe (?) qualche spicciolo.
Vogliamo salvare l’ Acciaieria di Piombino?
Oggi è assolutamente necessario avere da parte di tutte le parti in causa chiarezza di idee e soprattutto trasparenza, che manca del tutto da parte dell’investitore.
Jindal continua a giocare a nascondino con il MISE, la Regione Toscana, la città di Piombino e tutti gli operai che vorrebbero conoscere il loro destino.
In barba alle normali regole del Codice Civile, continua nella sua politica assurda e pericolosa di non depositare i bilanci presso il Registro delle Imprese di Livorno, impedendo di fatto ai terzi, quali che essi siano, la giusta verifica ed il giosto controllo sulle proprie attività.
A tutt’oggi – dichiarano Tenerini e Petraroja – non risultano depositati i bilanci di esercizio, con l’eccezione dell’anno 2017, della società JSW Steel ItalY srl, che rappresenta il 99,999% del capitale sociale della JSW Steel Italy Piombino SPA, cioè della società che manda avanti quello che resta della fabbrica piombinese.
Da una ulteriore ricerca , effettuata presso la CCIAA della Maremma e del Tirreno, emerge che in data 30 marzo 2020, sia stato depositato un verbale di assemblea straordinaria, con il quale la società JSW Steel Italy srl ha proceduto all’aumento di capitale sociale da 20mila euro a 12 milioni e mezzo di euro, destinando il sovraprezzo di euro 12.500.000 a copertura di perdite per euro 9.901.984, sulla base di una situazione patrimoniale al 31.12.2019, allegata all’atto, con la quale per l’appunto si evidenzierebbero perdite di tale valore.
Questo è un fatto gravissimo – affermano i forzisti – in quanto l’unico bilancio depositato , quello 2017,recava perdite per 1.039.245, e quindi, in assenza di bilanci depositati per gli anni 2018 e 2019, risultano del tutto incomprensibili tali operazioni, prive di quella elementare e basilare trasparenza ed osservanza delle regole civilistiche che sono alla base dell’Impresa e, per la cui violazione, alle comuni Imprese Italiane vengono irrogati provvedimenti sanzionatori durissimi .
Come FORZA ITALIA, chiediamo di comprendere con quale superficialità, a partire dal 2018, gli Organi competenti, cioè Governo Italiano attraverso il MISE, Regione Toscana, ed il novello Vice Presidente della società ISW Stell Italy Piombino SPA Marco Carrai abbiano affrontato la problematica della Fabbrica di Piombino
Il destino degli operai e di tutte quelle ulteriori imprese che lavorano nell’indotto non possono e non devono essere abbandonati.
Come FORZA ITALIA ci faremo carico, di segnalare al MISE questa spiacevole e singolare situazione .
E’ necessario, ora più che mai, un netto cambio di strategia.
Riccardo Petraroja, Responsabile Dipartimento provincia Livorno Bilancio, Finanze e Sistema Bancario, con delega alle Politiche Economiche Forza Italia
Chiara Tenerini, Coordinatore provinciale Livorno – Forza Italia
Made in Italy, questo è il momento di costruire certezze
La responsabile del Dipartimento tutela del Made in Italy di Forza Italia Toscana Antonella Gramigna: “Made in Italy, questo è il momento di costruire certezze“
Made in Italy: un settore importante in sofferenza.
Made In non è solo prodotto, ma anche servizi, attrattiva, arte e mestieri.
Settori in vera pandemia, quella legata al mondo del lavoro, e delle attività produttive , specie legate al valore del marchio che rappresenta la unicità, e qualità italiana.
Il terremoto Covid, lo sappiamo ormai bene, ha investito diversi settori, dal mondo del vino a quello alimentare, per passare alla moda ed il turismo. Eventi annullati, e se non c’è vetrina, per molti non c’è vendita.
Per la prima volta in 30 anni le indagini rivelano una frenata dell’export con un calo del 3,2% in valore dei dati riferiti al 2020. Si tratta di una inversione di tendenza senza precedenti.
Con il moltiplicarsi dei Paesi in lockdown, con la chiusura di bar e ristoranti, era inevitabile che i prodotti che rappresentano il nostro bellissimo made in Italy, andassero in sofferenza per il rapido diffondersi della pandemia.
Ma questo terremoto sull’economia, provocato dalla stretta, in prima battuta forse necessaria ma del tutto inutile oggi, a distanza di un anno che ha visto praticamente nessun esito positivo di queste misure di contenimento, che ha messo di fatto in ginocchio il fondamentale motore economico generato dal Made in Italy, è un duro colpo per l’Italia, che grazie a questo marchio viene conosciuta ed apprezzata nel mondo.
Il nostro Paese, indubbiamente deve cogliere questo momento di grave crisi per mettere a punto una strategia più incisiva di presenza sui mercati stranieri, attraverso un Social – Commerce studiato ad hoc, con aiuti concreti alle imprese per superare questo difficile momento. Al contempo è necessario preparare la ripresa attraverso un piano straordinario, anche con la creazione di nuovi canali commerciali, la rivalorizzazione di tutto il settore, ed una massiccia campagna di comunicazione.
La pandemia piombata sulle esportazioni dei nostri eccellenti prodotti italiani, ha nettamente peggiorato la contrazione legata al protezionismo e alle nuove catene globali del valore. Ora i numeri del crollo preoccupano. Le stime parlano di una crisi senza precedenti, che preoccupa per la tenuta del marchio che deve rimanere integro, in termini di qualità e autenticità.
Il coronavirus, e le conseguenze di scelte all’ultimo minuto, come abbiamo visto recentemente, non colpisce solo il mondo del turismo, e tutti i settori correlati, ma pure il mondo quello della moda italiana, con tutto il settore del tessile abbigliamento e della pelletteria, e l’industria dell’automobile, profondamente scossi dai vari lockdown e dalle chiusure. Saltano ovviamente le fiere, le sfilate di moda, i saloni dell’auto, e si chiudono i mercati tradizionali del Made in Italy.
I negozi che hanno acquistato i prodotti sono chiusi o non vendono, e quindi non hanno ancora avviato le richieste di acquisti per il prossimo anno. L’Italia della manifattura, quella del grande valore italiano, e dell’export è messa a dura prova, in una misura forse ancora più pesante della grande crisi del 2008, mentre ci sono centinaia di aziende che potrebbero chiudere perché non avranno la forza di resistere come i grandi marchi.
Il crollo delle esportazioni, collegato allo scivolamento progressivo dei fatturati, varia da un meno 30% a un meno 50% in alcuni settori. Da una parte infatti c’è lo stop delle sfilate che sono da sempre il volano del commercio internazionale della moda italiana, poi il blocco delle fiere dove si vendono per esempio calzature. “E se si perde una stagione, alla fine si perde un anno intero perché gli ordinativi sono fermi. Oltre alla moda e al calzaturiero la crisi colpisce pesantemente anche il settore della valigeria. ” Dicono dal settore.
Si salvano pochi settori tra cui i prodotti chimico-farmaceutici ed i prodotti agricoli, perchè, ben si sa, la natura fa il suo corso e non chiude mai.
E non sono bastate, nè basteranno misure tampone. Serve un ripensamento complessivo delle politiche artigianali, commerciali ed industriali, e del commercio internazionale, a tutela del nostro Made in Italy.
A Bardonecchia hanno speso 40 mila euro, per innevare una parte della pista, per nulla. I ristoratori, zero incassi e merce gettata. Senza pensare alla perdita di salario. In questo settore lavorano pochi mesi l’anno, e quindi, considerando i tempi di chiusura, la stagione è praticamente finita.
L’economia è cosa complicata Non riguarda un solo preciso settore, ma tutta la filiera e correlati, e non si stabilisce attraverso i deliri di onnipotenza di Speranza e Ricciardi, che dal caldo della loro posizione, decretano la fine delle attività turistiche e commerciali.
L’annuncio di un possibile lockdown per un mese non ha elementi plausibili, dato che anche dall’estero parlano di riaperture ed inutilità di queste misure, date unicamente dalla paura di persone incapaci.
La meraviglia è vedere supermarket pieni, tram pieni, vie piene, ma non i ristoranti, nè le piste da sci, che sono all’aria aperta. Incredibile, ma vero.
E’ così che parte il nuovo Governo? Sono perplessa, lo dico da dirigente di partito che ha fortemente appoggiato Draghi, perchè capace.
Servono i vaccini, urgenti e massicci. Basta con “misure spot”, improvvisate ed inutili, che finiranno per far crollare il nostro mercato di qualità, e basta con ritardi negli aiuti. Adesso serve serietà e precisione.
Nel frattempo, c’è chi si ingegna e lotta nonostante tutto. Giovani imprenditori si affacciano a nuove esperienze, con idee innovative e di rilancio del settore, ” perchè bisogna ripartire dalle idee, e non moillare mai!” dicono.
Gelaterie esclusive, arredi, quindi mobili, tessuti, e falegnameria, in e-commerce, e nuove attività legate al wine and food, ma più studiate ed attente a queste nuove modalità, cercando di creare una nicchia di interesse, e di novità.
Forza Italia continua a fare proposte concrete, nel frattempo a loro va un grande in bocca al lupo. Di cuore.
Antonella Gramigna, Responsabile Dipartimento Tutela del Made in Italy Forza Italia Toscana
Treni regionali: ritardi e sostituzioni a causa del gelo
Treni regionali: ritardi e sostituzioni a causa del gelo. Il Responsabile dipartimento lavori pubblici e trasporti di Forza Italia Toscana Giampaolo Giannelli: “Anche stamani informazione carente sui bus sostitutivi”
Come sempre, la settimana inizia con una unica certezza; i problemi dei pendolari, in particolare dei fruitori dei servizi di Trenitalia. Stamani le basse temperature notturne hanno creato problemi un po’ su tutte le linee dei regionali, val di Sieve, Arezzo, Mugello, Prato..(mi sono sempre chiesto come faranno in quelle nazioni dove fa freddo davvero..) ma questo è un altro paio di maniche e rientra come sempre nei misteri di RFI e Trenitalia.
Ci possono stare i problemi; accettiamo anche questo. Quel che non si può accettare però è la mancanza o l’insufficienza delle informazioni, denunciata dai pendolari anche stamani; questo no, non è tollerabile.
Queste le parole di Giampaolo Giannelli, Responsabile dipartimento lavori pubblici e trasporti Forza Italia Toscana.
Per i motivi che ho appena spiegato infatti – precisa Giannelli – ci sono molti regionali in ritardo, anche consistente, e questo può anche essere accettato. Quel che non è ammissibile è che della effettuazione con bus sostitutivo del servizio effettuato dal regionale 18944 da Borgo San Lorenzo a Firenze smn si trovi indicazione solo sulle app e non nelle stazioni!
La risposta del funzionario regionale è che “le app sono facilmente scaricabili”. La trovo una risposta assolutamente incongrua ed inammissibile, visto che ci sono anche viaggiatori anziani che magari hanno difficoltà a scaricare e maneggiare una app (che tra l’altro mi viene riferito in questo momento stamani non funziona perfettamente).
La sola certezza, purtroppo – conclude l’esponente di Forza Italia – è che Regione Toscana, RFI, Trenitalia, hanno sempre una giustificazione e che chi ci rimette sono sempre i pendolari.
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Forza Italia Toscana
Toscana arancione, economia in rosso
Toscana arancione, economia in rosso. La responsabile Dipartimento Attività Produttive di Forza Italia Toscana Monica Castro, insieme a Giampaolo Giannelli: “Grave la chiusura di ristoranti ed impianti sciistici. Ci aspettiamo dal Governo Draghi una decisa inversione di rotta”
E così, dopo un San Valentino pieno di rimpianti per i pubblici esercenti ( Il ritorno della Toscana in zona arancione è costato migliaia di euro cadauno ai ristoratori che per tutta la settimana avevano lavorato nell’ottica di questa domenica speciale, in cui si annunciava un boom di incassi) la seconda mazzata è arrivata per gli impianti sciistici.
Già, anche in questo caso, a fronte di promesse e di date di riapertura previste e differenziate da regione a regione la doccia fredda arriva la domenica, nel tardo pomeriggio, con la firma da parte del Ministro Speranza del provvedimento che posticipa la riapertura al 5 marzo Il che vuol dire stagione finita. E’ l’ennesimo schiaffo al mondo economico; è ora di dire basta!
Queste le parole accorate di Monica Castro, Responsabile Dipartimento Attività Produttive Forza italia Toscana e di Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore Provinciale Forza Italia Firenze
Sul fronte ristorazione – precisa Giannelli – tutti i locali della provincia di Firenze che ci hanno contattato (ma la situazione era analoga nell’intera regione) erano stati presi d’assalto con tante prenotazioni prima della doccia gelata, arrivata solo nel tardo pomeriggio di venerdì. Una mazzata tremenda, sia dal punto di visto economico che psicologico, anche per il quantitativo di merce ovviamente acquistata, molta della quale dovrà essere gettata.
Ci voleva un atto di coraggio da parte della Regione Toscana, con una ordinanza ad hoc, magari impugnabile, che posticipasse al lunedi l’inizio della zona arancione. Sarebbe stato un bel segnale per una categoria allo stremo delle forze, che comunque ha investito, anche cifre importanti, per la sanificazione ed il distanziamento. Invece, niente, ancora una volta il settore è stato lasciato solo.
Allucinante quanto accaduto anche per gli impianti sciistici . attacca Castro – gestori e dipendenti erano pronti a riprendere la loro attività, le date diverse da regione a regione erano state già decise dat giorni, quando arriva lo stop improvviso da parte del Ministro. Un colpo definitivo all’economia basata sulla montagna, esteso addirittura alle regioni che sono zona gialla, in maniera assolutamente incomprensibile.
Nessuno nega che vi siano ancora rischi connessi alla pandemia – concludono i 2 esponenti Azzurri – ma ancora una volta le decisioni adottate sono state sbagliate nei tempi, nei modi e sono state prese sulla pelle delle attività economiche.
Ci avviciniamo a scadenze fiscali, che le aziende ovviamente non saranno in grado di onorare. Ci aspettiamo risposte certe ed importanti, ristori veri, basati su mancati introiti veri. E ci aspettiamo anche dal nuovo Premier Draghi quel coraggio nelle scelte che non abbiamo visto nè nel governo Conte nè nel Presidente Giani; perche la tutela della salute pubblica è ovviamente fondamentale, ma l’economia dei settori trainanti è in ginocchio.
Monica Castro, Responsabile Dipartimento Attività Produttive Forza italia Toscana
Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore Provinciale Forza Italia Firenze.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
SR 71: 3 incidenti in pochi giorni, ora basta
SR 71: 3 incidenti in pochi giorni, ora basta. Il Responsabile dipartimento lavori pubblici e trasporti di Forza Italia Toscana Giampaolo Giannelli, insieme a Claudia Amatucci: “si mettano in sicurezza gli attraversamenti pedonali”
Sarebbe fin troppo facile esclamare “lo avevamo detto”, visto che poche settimane fa avevamo lanciato un accorato appello alla Regione Toscana affinchè mettesse in campo un piano strutturale di interventi sulla sr 71, una delle più pericolose arterie della nostra regione.
Già, perchè nel giro di pochi giorni, nel tratto urbano della sr71, ci sono stati di nuovo 3 incidenti, uno meno grave il 31 gennaio, gli altri 2 con conseguenze maggiori, il 4 febbraio a Rigutino e martedì 9 febbraio 2021 a Castiglion Fiorentino, dove un pedone è stato investito e trasportato all’ospedale di Siena in codice rosso. Così non si può davvero andare avanti; occorrono provvedimenti immediati..
Queste le dichiarazioni di Giampaolo Giannelli. Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Forza Italia Toscana e di Claudia Amatucci, Coordinamento provinciale Forza Italia Arezzo
La Sr 71 si conferma quindi arteria molto pericolosa – precisano Giannelli ed Amatucci – e quel che è sotto gli occhi di tutti è che gli incidenti si verificano spesso in prossimità di attraversamenti pedonali.Questo deve indurre a prendere decisioni immediate che risolvano o almeno abbattano questo tipo di problema, in attesa di un vero piano strutturale, indispensabile per una strada regionale che, anche a causa di condizioni meteo avverse, risulta sempre più pericolosa.
Auspichiamo quindi -concludono i 2 esponenti Azzurri – che si intervenga immediatamente nel tratto urbano dei vari comuni attraversati dalla sr 71, in particolare potenziando l’illuminazione e la visibilità degli attraversamenti pedonali e della carreggiata, anche con dispositivi luminosi che possono essere facilmente installati a terra. Aumentare la sicurezza di questi tratti è possibile con costi contenuti e consentirebbe di diminuire sensibilmente gli incidenti stradali che si verificano in particolare nei mesi invernali, anche a causa della scarsa visibilità.
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Forza Italia Toscana
Claudia Amatucci, Coordinamento provinciale Forza Italia Arezzo
Bene Governo Draghi, con Forza Italia la ripresa del lavoro
La responsabile Dipartimento Attività Produttive di Forza Italia Toscana Monica Castro: “Bene il Governo Draghi, insieme a Forza Italia la ripresa del lavoro”
Bene il Governo Draghi, ma non ci dimentichiamo che lui è un banchiere e il suo lavoro sarà proprio quello di tenere calme le acque dei mercati, lo abbiamo già visto con lo spread basso di questi ultimi giorni.
L’altra vera sfida spetta a noi e sarà quella della ripresa del lavoro. Solo un partito come Forza Italia da sempre vicino alle imprese con un leader “re” degli imprenditori potrà davvero avere un ruolo strategico e fondamentale in questo governo. Tra qualche mese arriveranno i veri nodi da sciogliere, potremo valutare i grandi disastri procurati dalla pandemia e dal lockdown.
Le banche avranno un ruolo fondamentale. Ci troveremo davanti a tantissime aziende con sofferenze, costretti a pagare anche le tasse perchè il loro reddito del 2020 sarà falsato a causa della cassaintegrazione.
Difficile sarà capire quali aziende sarà giusto aiutare e in quale misura.
Il governo non ha gli strumenti idonei per fare questa valutazione, meno che mai le associazioni di categoria e neanche le banche. Quest’ultime, a differenza che in America o in Inghilterra, sono semplici “casse di risparmio” e non banche di affari.
Questa sarebbe una discussione seria da aprire per cercare una soluzione che farebbe bene a tutto il paese. L’unica speranza al momento è affidarsi a dei seri professionisti privati, che potrebbero essere delle nuove figure in grado di fare delle valutazioni tecniche per quantificare e studiare gli aiuti da dare ad ogni realtà imprenditoriale.
I soldi da distribuire saranno molti, ma il professor Draghi ha già fatto capire che non li darà a pioggia. Le mancette elettorali sono finalmente finite.
Dovremo accompagnare le aziende ormai finite e senza prospettive di mercato verso una morte dolce, dando loro i soldi per non pesare sull’ imprese del loro indotto. Questo per evitare una strage a catena che andrebbe molto spesso a colpire intere filiere concentrate in alcuni territori.
Dall’altra parte, e questa sarà la vera sfida del paese, bisognerà dare fondi sostanziosi a quelle aziende solide che hanno possibilità di sopravvivere e di crescere.
Un grande lavoro ci aspetta. Forza Italia sarà la prima protagonista. Se non ora quando?
Un buon lavoro a tutti quelli che daranno il loro contribuito affinché questo paese possa uscire da questo disastro economico e sociale.
Monica Castro, responsabile regionale delle attività produttive di Forza Italia Toscana
Didattica in presenza 3 giorni, ora abbonamenti ridotti
Didattica in presenza 3 giorni la settimana, chiediamo abbonamenti a costo ridotto. Il Responsabile dipartimento lavori pubblici e trasporti di Forza Italia Toscana Giampaolo Giannelli, insieme a Maria Gaetano: “i gestori dei mezzi di trasporto accolgano la nostra proposta”
In attesa che il premier incaricato, Mario Draghi , affronti le tante problematiche sul tappeto presenti nel mondo scolastico (giorni persi, cattedre vacanti, e chi più ne ha più ne metta..) molti genitori di ragazzi della secondaria rientrati in didattica in presenza al 50%, 3 giorni la settimana, ci pongono un problema molto pratico, concreto, e a nostro avviso giusto.
Visto che questi ragazzi vanno a scuola 3 giorni a settimana, perchè Trenitalia e gli altri gestori dei mezzi di trasporto non vengono incontro alle famiglie creando una formula di abbonamneto specifico mensile, a tariffa ridotta, per questa situazione transitoria? Sarebbe un bel modo di venire incontro alle famiglie, in questo particolare momento socio-economico, così difficlle per tutti.
Queste le parole di Giampaolo Giannelli, responsabile dipartimento trasporti e lavori pubblici Forza Italia Toscana e Maria Gaetano, responsabile provinciale Dipartimento pubblica istruzione Forza Italia.
Ci sembra una proposta assolutamete saggia e condivisibile – precisanoo Giannelli e Gaetano – perchè ad esempio il Pegaso giornaliero se fatto 3 giorni a settimana ha un costo che supera il mensile standard, ed al tempo stesso dover pagare un abbonamento mensile a costo pieno per utilizzarlo solo 12 giorni al mese ci sembra veramente uno spreco economico.
Auspichiamo quindi – concludono i 2 esponenti azzurri – che a partire dal prossimo mese Trenitalia e gli altri gestori dei mezzi di trasporto predispongano apposite formule per istituire un abbonamento a prezzo ridotto, tenuto conto della particolarità della didattica in presenza al 50%, e che magari per i mesi di gennaio e febbraio (visto che in Toscana la riapertura al 50% è stata fatta dall’11 gennaio) venga previsto un bonus da recuperare nei prossimi mesi.
Sarebbe un bel segnale di coesione sociale in un momento storico così particolare e difficile nel quale per tante famiglie il costo di un abbonamento rappresenta un aggravio pesante nel bilancio familiare.
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Forza Italia Toscana
Maria Gaetano, responsabile provinciale Dipartimento pubblica istruzione Forza Italia
Lotteria scontrini: ulteriore costo per gli esercenti
Lotteria scontrini: ulteriore costo per gli esercenti. Il Responsabile Dipartimento provinciale Attività Produttive di Forza Italia Grosseto Giancarlo Lorenzi: “Un vantaggio evidente per i giganti della grande distribuzione rispetto ai piccoli esercenti”
Dobbiamo prendere atto, scrive Lorenzi, che in un momento di incertezza economica come quello che stiamo vivendo, dopo un 2020 terribile per le imprese dei settori commercio, pubblici esercizi, turismo e servizi, e dopo un gennaio sulla stessa falsariga, una nuova “tegola” si abbatte sulle aziende già in difficoltà, la “Lotteria degli scontrini”.
Obbligare gli esercenti ad un ulteriore spesa, costringendoli ad adeguare la propria strumentazione per essere in regola con le disposizioni connesse alla lotteria degli scontrini, una cosa veramente diabolica, perché, continua Lorenzi i costi di adeguamento del software si aggirano tra 50 e 350 euro, mentre il costo dell’acquisto di un registratore elettronico di ultima generazione, con scanner, può raggiungere i 500 euro, ovviamente il tutto senza garanzia per un eventuale sgravio fiscale.
Come se non bastasse, continua Lorenzi, anche le regole vanno riviste, il meccanismo di vincita è squilibrato, perché garantisce più possibilità di vittoria a chi emette più scontrini. Un vantaggio evidente per i giganti della grande distribuzione rispetto ai piccoli esercenti, ed un ennesimo elemento distorsivo della concorrenza.
A stupire ancora di più, è Il tono del dettato normativo e le disposizioni previste per soggetti non obbligati ad alcun adempimento in forza di legge, come può lo Stato “minacciare” le attività commerciali di controlli fiscali se non si adeguano a questa lotteria facoltativa?
Almeno sulla carta. Infatti, se in teoria non sono previste sanzioni per i commercianti che non aderiscono alla lotteria, in pratica il decreto li mette alle strette. Per il momento l’unico effetto della Lotteria degli scontrini è quello di mortificare le attività che si trovano già in difficoltà, non c’è infatti da stupirsi se solo il 30% dei pubblici esercizi abbia già adeguato il proprio registratore di cassa a questo nuovo gioco, per chi è stato costretto a rimanere chiuso 160 giorni nel 2020, senza nemmeno vedersi cancellare i costi fissi, aggiornare il software è una spesa insostenibile ed oltretutto si deve fare i conti con i ritardi degli installatori, che sono letteralmente oberati di lavoro.
Non era certamente questo il momento più adatto per far partire l’iniziativa , conclude Lorenzi , meglio sarebbe stato far coincidere l’avvio della lotteria degli scontrini con la fine dell’emergenza sanitaria, quando, si spera, vi sarà anche una ripresa della domanda, che oggi ha subito una forte contrazione a causa degli effetti economici della pandemia.
Giancarlo Lorenzi, Responsabile Dipartimento provinciale Attività Produttive di Forza Italia Grosseto
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Statale del Brennero, stamani il sopralluogo delle autorità
Statale del Brennero, stamani il sopralluogo delle autorità. Il Responsabile dipartimento lavori pubblici e trasporti di Forza Italia Toscana Giampaolo Giannelli, insieme a Fabrizio Giovannini: “ora la messa in sicurezza, il territorio non può attendere!”
Si è svolto stamani 8 febbraio un sopralluogo delle autorità competenti, su invito del Sindaco di Borgo a Mozzano, per verificare lo stato delle cose e far si che vengano accelerati i lavori che devono essere eseguiti da Anas; speriamo che ora si avvii finalmente un processo che porti a lavori da eseguire in tempi certi, perchè il territorio non può più aspettare e l’interruzione della statale del Brennero ha gravi ripercussioni sotto vari aspetti.
Queste le dichiarazioni di Giampaolo Giannelli Responsabile dipartimento trasporti e lavori pubblici Forza Italia Toscana e Fabrizio Giovannini membro del coordinamento regionale di Forza Italia Toscana.
Stamani erano presenti – precisa Giovannini – oltre ai mezzi di informazione, il Presidente del Consiglio Regionale, Mazzeo, il Presidente provinciale Menesini, il consigliere regionale Puppa, oltre ai Sindaci di Borgo a Mozzano e Bagni di Lucca, assieme al sottoscritto, in rappresentanza di Forza Italia, come concordato col nostro responsabile regionale di dipartimento Giampaolo Giannelli. Ho quindi sollecitato con forza la veloce esecuzione dei lavori, affinchè si proceda al più presto al ripristino delle condizioni di sicurezza.
Auspichiamo quindi – conclude Giannelli – che quella di stamani non sia stata solo una passerella istituzionale, ma un momento importante e decisivo di confronto che porti al più presto a tangibili risultati, perchè non c’è più un minuto da perdere; il territorio non può più aspettare.
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Forza Italia Toscana
Fabrizio Giovannini, membro del coordinamento regionale di Forza Italia Toscana
Giannelli: Steward anti assembramento, fondi finiti
Steward anti assembramento: i fondi sono finiti! Il Responsabile dipartimento lavori pubblici e trasporti di Forza Italia Toscana Giampaolo Giannelli: “il progetto deve continuare per la sicurezza degli utenti”
I fondi erogati alla città metropolitana da parte della Regione Toscana per finanziare gli steward anti assembramento stanno per terminare (termineranno esattamente il 13 febbraio) e questo rischia di provocare problemi visto che nel mese di febbraio (esattamente il 22) rientreranno in presenza anche gli studenti universitari, ed il problema del distanziamento anti assembramento si proporrà con maggiore forza; in un momento nel quale il Covid 19 on è stato ancora debellato siamo estremamente preoccupati.
Queste le dichiarazioni di Giampaolo Giannelli Responsabile dipartimento trasporti e lavori pubblici Forza Italia Toscana.
Stupisce – sottolinea Giannelli – che tanto la Regione Toscana quanto la città metropolitana non si siano adoperati prima per risolvere il problema, visto che i controlli anti assembramento sono considerati da tutti fondamentali almeno fino alla primavera, per evitare il propagarsi del contagio..
Si sente parlare – precisa l’esponente Azzurro – da parte del delegato ai trasporti della città metropolitana, di “steward – volontari”, di “tavoli di concertazione con le scuole per trovare fore di responsabilizzazione con gli studenti”.
Purtroppo – evidenzia ancora Giannelli – siamo di fronte all’ennesima approssimazione, a un progetto regionale le cui risorse sono esaurite. E nella settimana nella quale i fondi finiranno, ed il serviio quindi si arresterà, non c’è alcuna idea chiara su come portarlo avanti senza interruzione.
Auspichiamo quindi – che i soggetti coinvolti trovino al più presto una soluzione per questo importante problema e che, soprattutto, per il futuro, tanto la Regione Toscana quanto la città metropolitana, non si facciano trovare impreparati su contesti così importanti per la collettività.
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Forza Italia Toscana
Gramigna: Made in Tuscany nei mercati
La responsabile del Dipartimento tutela del Made in Italy di Forza Italia Toscana Antonella Gramigna: “Made in Tuscany nei mercati: prodotti di livello, a filiera corta, fonte possibile di nuova attrattività“
“Made In Italy” e “Made in Tuscany” rappresentano un punto cardinale per Forza Italia, che all’inizio di questa legislatura, ha presentato una proposta di legge per l’Istituzione del Ministero per la Tutela, la Promozione e il commercio internazionale dei prodotti italiani, e con Dipartimenti regionali.
“Made in”, non è solo un marchio, ma deve diventare un vero e proprio simbolo di attrattività ed ampliamento di valore delle categorie economiche, come i mercati ambulanti, rionali e cittadini.
Oggi, più che mai, con una globalizzazione che ha reso la qualità dei prodotti assai inferiore, si deve intervenire con forza, e maggiore identità, che vedono le nostre capacità in prima linea, nel nostro territorio toscano, con meno ingerenze di mercati di basso livello.
Un “Partito aperto” come dice il commissario Sen. Mallegni lo è, se diventa sede di ascolto e proposta, di inclusione e partecipazione.
Ecco che, avendo ascoltato e accolto le istanze di molti ambulanti, sia nella città di Pistoia, nel “quartiere Fornaci” dove da tempo ha luogo un piccolo mercato rionale, ma di poca attrattività, data da una forte carenza di frequentatori che mettono l’intera categoria in seria difficoltà, la proposta del Dipartimento Made in Italy- Tuscany, Forza Italia Toscana, intende andare nella direzione di colmare quegli spazi mancati, fonte possibile di nuova attrattività anche da città vicine, che vedrebbero opportunità di acquisto ampie e variegate, di ampio spettro.
La proposta riguarda il territorio Toscano, di nostra competenza, ma in particolare viene diretto a tutte quelle situazioni di quartieri, anche a rischio degrado che, con il valore aggiunto di prodotti di livello, a filiera corta: da quelli legati all’agro alimentare, al settore enogastronomico e tessile, nonchè di artigianato locale, vedrebbero aumentare la presenza dei cittadini, che così facendo arrecherebbero maggiore movimento, ed entrate.
Ciò potrà avvenire se le condizioni normative ed economiche andranno incontro le istanze di chi vuole tentare questa strada, come zero tasse, incentivi e maggiore snellezza burocratica, eterogenità nella composizione di mercati con diversi settori merceologici, così da non creare doppioni e di conseguenza, competizione in questo caso disvalore.
Un progetto forse impegnativo, ma che oggi più di ieri risulta essenziale per ridare speranze e sostegno alla categoria, che in molti casi non crede più nella politica, perché la ritiene incapace. La politica viaggia sulle gambe degli uomini e donne, e noi dimostreremo le capacità con proposte serie e utili a migliorarne le condizioni.
Antonella Gramigna, Responsabile Dipartimento Tutela del Made in Italy Forza Italia Toscana
Piombino e l’acciaio: JSW, fu vera gloria?
Piombino e l’acciaio: JSW, fu vera gloria? Il Responsabile Dipartimento provincia Livorno Bilancio, Finanze e Sistema Bancario di Forza Italia Riccardo Petraroja, insieme a Chiara Tenerini: “A rischio la CIG di 1500 lavoratori, con ulteriore rischio anche per i pochi appalti dell’indotto rimasti”
La stampa nazionale e locale negli ultimi giorni si è occupata delle vicende legate all’Acciaierie di Piombino e alla partecipazione del magnate indiano Saijan Jindal all’operazione di salvataggio connessa.
La cronaca conferma una situazione incerta e assolutamente non definita da parte di JSW, questo ci fa azzardare che forse il Sig. Carrai non sia a conoscenza di questa incertezza e assenza di trasparenza che accompagna da troppo tempo la situazione siderurgica di Piombino.
In “zona Cesarini” sarebbe (?) stata presentata una cosiddetta “bozza” di piano industriale al MISE, che in maniera generica sembrerebbe voler confermare la volontà del Gruppo Jindal di investire a Piombino in un nuovo forno elettrico e nel treno di laminazione.
Niente di nuovo sotto il sole, la solita generica promessa priva di impegni economico-finanziari, di crono-programma e di tutto quanto sarebbe necessario per risolvere una situazione che si trascina ormai dal giorno dello spegnimento dell’altoforno.
A rischio la cig di 1500 lavoratori, con ulteriore rischio anche per i pochi appalti dell’indotto rimasti, generando potenziali nuovi licenziamenti.
Potrebbe addirittura paventarsi uno scenario simile anche per quei 400 dipendenti ca. che in questo momento stanno continuando a lavorare.
Uno Stabilimento che cade a pezzi e che avrebbe bisogno di maggiore e continua manutenzione.
Del Governo, che si era impegnato ad entrare nella gestione di JSW, ad oggi non ne abbiamo ancora traccia.
Denunciamo una situazione mortificante per la comunità piombinese ed estremamente pericolosa per il tessuto economico di tutta la Val di Cornia.
Dal 2014 siamo passati dal commissariamento, visti i bilanci di Cevital, alle perdite degli ultimi due anni, per oltre 89 milioni di euro, “riuscendo” a salvare occupazione piena per soltanto 300/400 dipendenti e Cassa Integrazione per altri.
Le notizie che si ricavano dal Registro delle Imprese di Livorno in relazione alla compagine sociale di JSW e relativi bilanci, costituiscono un maggiore e più pericoloso vulnus per la credibilità di tutta questa operazione industriale.
La JSW STEEL ITALY PIOMBINO SPA vanta oggi un capitale sociale di euro 21 milioni ca., ma soltanto lo 0,001% del Capitale Sociale è posseduto dalla società JSW STEEL LIMITED e questo vuol dire che il signor Jindal, rappresentato dalla società JSW STELL LIMITED, è impegnato nell’ipotesi piombinese per ca euro 21 mila.
La società JSW STEEL (NETHERLANDS) B.V., invece, che in pratica detiene quasi la totalità del CS della JSW STEEL ITALY PIOMBINO SPA risulta costituita in Italia nel 2017 a Milano, trasferita a Piombino nel 2019, e che, in spregio della trasparenza degli atti sociali, l’unico bilancio depositato è quello relativo all’anno 2017.
Chiediamo la trasparenza civile e programmatica necessaria per portare avanti la rinascita industriale di Piombino siderurgica.
Sembra che il piano industriale che obbligatoriamente sarebbe dovuto arrivare al MISE entro e non oltre il 31 gennaio 2021, ancora di fatto non esista.
Come sembra non esistere il crono-programma e il solido impegno finanziario.
Cosa si intende fare da parte del Governo Italiano, che risulta avere in tutta questa vicenda piombinese soltanto una presenza ectoplasmatica, essendo da sempre interessato soltanto alle vicende di Taranto e mai a quelle di Piombino?
Come Forza Italia riteniamo che, non emergendo il piano industriale e stante anche la poca trasparenza generale dell’operazione, possa seriamente essere presa in considerazione l’opzione di rinunciare all’apporto del signor Jindal ed auspichiamo che il Governo Italiano esca dalla situazione letargica nella quale è precipitato.
Da valutare, non comparendo ulteriori investitori privati sulla scena, una seria e conclusiva partecipazione diretta dello Stato, così come ideato per lo stabilimento siderurgico di Taranto oppure si trovi il coraggio civile di dire ai Piombinesi che l’Acciaio non è più affare di Piombino.
Riccardo Petraroja, Responsabile Dipartimento provincia Livorno Bilancio, Finanze e Sistema Bancario, con delega alle Politiche Economiche Forza Italia
Chiara Tenerini, Coordinatore provinciale Livorno – Forza Italia
SR 71: Si conferma tra le più pericolose della Toscana
SR 71: anche nel 2021 si conferma tra le più pericolose della Toscana. Il Responsabile dipartimento lavori pubblici e trasporti di Forza Italia Toscana Giampaolo Giannelli, insieme a Claudia Amatucci: “la Regione intervenga in maniera strutturale”
Ai più sembrerà strano, ma il tracciato attuale della umbro casentinese romagnola (la SR 71 come è conosciuta in Toscana) conserva le caratteristiche di quello originario, ad eccezione di qualche breve variante, costruita dopo gli anni settanta, per evitare l’attraversamento di alcuni centri abitati. Si tratta della strada istituita nel 1928(!!) con partenza da Montefiascone e che in Toscana, dopo essere uscita dall’Umbria, percorre la Valdichiana, tocca Cortona, Castiglion Fiorentino, e dopo Arezzo osi dirige in Casentino.
Le pochissime modifiche al tracciato che si sono avute nel corso degli anni hanno portato purtroppo al mantenimento di condizioni di pericolo inconcepibili per i giorni nostri; è ora di cambiare decisamente il modo di intendere questa strada, che di fatto resta una delle più pericolose della Toscana, coi suoi 89 km che si snodano lungo molti centri abutati della provincia di Arezzo.
Queste le dichiarazioni di Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Forza Italia Toscana e di Claudia Amatucci del Coordinamento provinciale Forza Italia Arezzo
Basti pensare – continuano i 2 esponenti azzurri – all’ultimo progetto di variante, datato 1 anno fa, previsto dalla Regione Toscana, in territorio cortonese, che di fatto non risolve assolutamente il traffico pesante su Terontola.
Anche l’inizio del 2021, purtroppo, è stato caratterizzato da incidenti di varia gravità lungo tutto il tratto della SR 71 che percorre la provincia di Arezzo – precisano Giannelli ed Amatucci – segno evidente che occorre agire in modo organico e strutturale e non come si è fatto finora con provvedimenti che hanno il sapore dell’improvvisazione.
Occorre quindi – concludono Giannelli ed Amatucci – un piano specifico per questa strada, a partire dalla sistemazione di un manto stradale che in molti dei suoi 89 km è sicuramente da rivedere; ma certamente, questo, non basta.
Sono ancora troppi i punti di attraversamento all’interno di centri abitati, il che favorisce il verificarsi di incidenti, anche gravi. Occorre che la nuova Giunta regionale provveda al più presto a investire in modo importante su questa strada che resta molto trafficata e non può permettersi di avere ancora il tracciato di quasi un secolo fa.
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Forza Italia Toscana
Claudia Amatucci, Coordinamento provinciale Forza Italia Arezzo
2021: Allarme violenza sui mezzi di trasporto pubblici
2021, continua la violenza sui mezzi di trasporto. Il Responsabile dipartimento lavori pubblici e trasporti di Forza Italia Toscana Giampaolo Giannelli: “necessario aumentare i controlli e adottare un piano di sicurezza specifico”
L’inizio del 2021 è stato caratterizzato da alcuni fatti che si sono verificati a bordo di alcuni mezzi di trasporto in varie zone della Toscana; occorre agire al più presto per aumentare i controlli sui mezzi e approntare un piano specifico dedicato alla sicurezza sui mezzi di trasporto.
Queste le dichiarazioni di Giampaolo Giannelli Responsabile dipartimento trasporti e lavori pubblici Forza Italia Toscana
Alcuni giorni fa infatti un uomo, – sottolinea Giannelli -salito a bordo di un autobus di linea che copre la tratta Bibbiena-Firenze, è stato richiamato più volte dall’autista poiché sprovvisto di biglietto: invitato a scendere alla Consuma, dapprima ha minacciato ripetutamente il conducente, per poi colpirlo con un pugno al volto. Pertanto, è stato richiesto l’intervento delle pattuglie dell’Arma e dei sanitari, che hanno trasportato l’autista all’ospedale Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli, dove gli sono state riscontrate lesioni con prognosi di 20 giorni.
La sera del 23 gennaio invece due, passeggeri di un treno regionale diretto da Firenze a Borgo San Lorenzo, hanno iniziato a litigare per motivi di poco conto all’interno della carrozza. Dagli spintoni si è passati ai pugni finché entrambi hanno cominciato a fronteggiarsi il primo brandendo un martelletto frangivetro (dispositivo di sicurezza presente nei treni, ndr) e l’altro una bottiglia di vetro che aveva nel proprio bagaglio. Solo il pronto intervento del capotreno e di alcuni passeggeri ha evitato che la lite degenerasse; tuttavia il treno ha dovuto fermarsi alla Stazione di Rufina per consentire sia l’intervento delle pattuglie dell’Arma che dei soccorritori, accumulando un’ora di ritardo.
E ancora – precisa Giannelli – i primi di gennaio un autista dell’ataf era stato aggredito da 3 persone, giustamente redarguite perchè prive di mascherina.
Questo solo per restare ai fatti più recenti. Insomma, una una situazione generale allarmante, con episodi di violenza ripetuti che non costituiscono più casi isolati e vanno affrontati con fermezza, anche con una importante opera di prevenzione.
Servono più controlli, in particolare in alcune fasce orarie – conclude l’esponente di Forza Italia – sui mezzi del tpl urbano ed extraurbano, a tutela sia dei lavoratori che dei passeggeri. Si perchè sempre più spesso i pendolari dei mezzi regionali lamentano la totale mancanza di controlli, di qualsiasi tipo, il che favorisce episodi di violenza come quelli appena descritti.
Riteniamo quindi imprescindibile che Prefetto ed istituzioni, assieme ai vari gestori dei mezzi di trasporto, adottino uno specifico piano per la sicurezza sui mezzi, perchè la sicurezza dei viaggiatori, e dei lavoratori, va garantita al massimo.
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Forza Italia Toscana
Vitale: Social Network, una regolamentazione è possibile?
Il Responsabile dipartimento Innovazione digitale di Forza Italia Toscana Matteo Vitale: “Social Network, una regolamentazione è possibile?”
Dopo la recente tragica morte di una giovane ragazza, a causa di una sfida su un social network, purtroppo non la prima, torna attuale una riflessione sulla legislazione vigente in tema di social network.
Continuiamo a considerare i social network come semplici società private, nel frattempo questi tragici episodi ci lanciano messaggi di necessità di apposita regolamentazione.
Il momento è maturo per una riflessione, con la quale si cominci a guadare ai social network come società sui generis, attraverso le quali possono azionarsi fenomeni devastanti.
Ad oggi, la prospettiva del legislatore è stata ed è quella di tutelare la protezione dei dati personali degli utenti di internet .
Attuale ed in vigore è il Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ( Codice Privacy ) che appunto si occupa di protezione di dati personali e non del più ampio fenomeno dei rischi collegati ai social network, che a mio avviso necessiterebbero di una regolamentazione specifica.
Il Codice della privacy viene, in ogni caso, facilmente raggirato, rendendo possibile effettuare vendite, passaggi e scambi di dati, senza che si riesca a porre un’efficace freno legislativo al costante espandersi di un vero e proprio commercio illegale dei dati online.
L’Unione Europea è in tal senso intervenuta recentemente, nel 2015, con il GDPR ( General Data Protection Regulation ) ma la strada è ancora lunga e tortuosa.
Attraverso i social network, possono materializzarsi dei reati, tra questi i più comuni sono legati alla diffamazione, ma non sono rari fenomeni ben più pericolosi come cyberbullismo e istigazione al suicidio. Le vittime sono soprattutto i più giovani, molto spesso giovani che non hanno nemmeno raggiunto l’età richiesta per iscriversi ai social network, che risulta essere, in Italia, di 14 anni.
I problemi che si profilano e di maggior rischio sono quindi, la difficoltà nell’individuazione degli autori delle condotte illecite, e il mancato controllo dell’età anagrafica dei soggetti che si iscrivono a queste piattaforme. Controllo quest’ultimo, che spetta ai gestori dei social network.
A mio avviso, le soluzioni ipotizzabili sono due: consentire l’iscrizione a queste piattaforme attraverso l’utilizzo di sistemi di identità digitale ( come SPID ) oppure obbligare i gestori dei social network ad effettuare controlli e quindi una profilazione più avanzata.
Prima ipotesi che comporterebbe la necessità di verifiche tali da giungere di fatto alla consegna alle multinazionali straniere di dati personali e informazioni sensibili, con enormi rischi di sicurezza.
Seconda ipotesi anch’essa che potrebbe creare non pochi problemi, anche senza identità digitale, una profilazione avanzata degli utenti, volti alla verifica dell’età, richiederebbe un trattamento e quindi un accesso ad informazioni più vasto, di quanto già non lo sia adesso. Senza considerare che potrebbero verificarsi casi in cui vengono trattati dati di minorenni, il che non è lecito.
Si prospetta quindi un problema molto complesso, le problematiche che si nascondono hanno una tale rilevanza da giustificare i ritardi nella legislazione di questo fenomeno.
In definitiva serve uno sforzo, inevitabilmente a livello europeo, e la volontà di affrontare questo argomento.
Matteo Vitale, Responsabile Dipartimento Innovazione digitale di Forza Italia Toscana
Prato: 25 cittadini cinesi positivi al test irreperibili
Prato: 25 cittadini cinesi positivi in un giorno, irreperibili. Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Sindaco Biffoni irresponsabile, occorre effettuare i controlli necessari”
L’irreperibilità di 25 cittadini cinesi, risultati positivi al Covid, dimostra ancora una volta il mancato rispetto delle leggi italiane da parte di esponenti della comunità orientale. Però è altrettanto grave il comportamento che ha avuto il sindaco Biffoni che, di fronte all’andirivieni dei cittadini cinesi a bordo di un autobus in pieno lockdown, nonostante ne fosse a conoscenza non ha proceduto alle dovute verifiche.
Alcuni giorni fa nei controlli a campione, che vengono fatti quotidianamente dall’Asl e resi pubblici dalla Regione, si è appreso che la metà dei positivi al Covid in città, sono cittadini cinesi. Viene quindi sfatato il mito che gli esponenti della comunità cinese sono immuni al Covid.
Tutto questo fa sorgere anche una domanda: nel primo lockdown quanti di questi sono stati sottoposti a controlli? C’era un luogo comune che si era diffuso in città con cui si diceva che si erano subito isolati e quindi erano stati molto più diligenti dei pratesi.
Però anche allora lo scetticismo imperversava in città.
Strano che non ci fosse un positivo all’interno della comunità orientale. Adesso si scopre che in una sola giornata sono stati trovati 25 positivi al Covid e irreperibili perché non hanno lasciato alcun indirizzo per rendersi reperibili.
La semplicità da parte di molti cittadini di nazionalità cinese di entrare e uscire dalla città di Prato, in pieno lockdown, senza il minimo controllo, è molto preoccupante.
Ribadisco ancora una volta che il sindaco Biffoni, nonostante fosse venuto a conoscenza di questo “entrare e uscire” da Prato anomalo, non ha mai chiesto di effettuare i controlli necessari.
Quindi, quanti cittadini orientali positivi sono in giro? Il rispetto delle nostre leggi deve valere per tutti a prescindere dalla nazionalità di provenienza.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Valutazione scuola: avvio con tempi e modi sbagliati
Valutazione scuola primaria: avvio del nuovo impianto con tempi e modi sbagliati. Il vice Coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze Giampaolo Giannelli, insieme a Rita Pieri e Maria Gaetano: “troppi i problemi creati ai docenti, perché cambiare a metà anno scolastico?”
Che nella scuola primaria tornassero i giudizi si sapeva già dalla scorso giugno; quello che però non ci si aspettava era che la definizione del nuovo impianto valutativo – di indiscussa qualità ma innegabilmente complesso- arrivasse ai docenti così a ridosso delle valutazioni periodiche e per giunta con tutte le difficoltà create nel corso delle attività didattiche dall’emergenza sanitaria.
Tutto questo sta comportando notevoli disagi, che ci vengono segnalati da numerosi istituti, alcuni dei quali hanno addirittura dovuto rinviare gli scrutini in quanto non erano materialmente pronti. dopo aver caricato fino ad ora tutti i voti agli alunni con la valutazione numerica.
Queste le parole di Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore Forza Italia per la provincia di Firenze, Rita Pieri, Responsabile regionale Dipartimento Istruzione e Maria Gaetano, responsabile provinciale Dipartimento pubblica istruzione Forza Italia
Non siamo contrari alla valutazione delle alunne e degli alunni della scuola primaria attraverso un giudizio descrittivo – precisano Giannelli, Pieri e Gaetano – il problema è aver iniziato l’anno con un criterio e proseguirlo con un altro, sia nella valutazione periodica che finale.
Sono stati classificati, in base alla previsione dell’ultima ordinanza ministeriale, 4 livelli (in via di prima acquisizione, base, intermedio, avanzato). Ecco, l’intermedio e l’avanzato non hanno una corrispondenza esatta ad un solo voto come accadeva con la valutazione appunto numerica, il che aumenta confusione.
Sarebbe stato molto più logico e razionale, come suggerito anche dai dirigenti scolastici, far partire la riforma dal 2021-2022 anziché procedere all’ennesimo aggravio e all’ennesima complicazione per il mondo della scuola.
Riuscire ad esplicitare – concludono i 3 esponenti Azzurri – i criteri utilizzati per differenziare i livelli per garantire chiarezza e efficacia nella comunicazione alle famiglie non è affatto semplice; si tratta, secondo ciò che affermano i docenti, di una buona riforma ma troppo frettolosa che rischia quindi di diventare, almeno per quest’anno, brutta, perché avrebbe meritato un adeguato processo di transizione. E la mancanza di chiarezza e di trasparenza coi genitori, mancando i tempi, è una delle peggiori pecche nella tempistica della riforma.
Invece, per l’ennesima volta, la Ministra Azzolina ha portato avanti una riforma scolastica senza coinvolgere adeguatamente il mondo della scuola. Un vero peccato.
Giampaolo Giannelli, vice Coordinatore provinciale Forza Italia Firenze
Rita Pieri, Responsabile regionale Dipartimento Istruzione Forza Italia Toscana
Maria Gaetano, responsabile provinciale Dipartimento pubblica istruzione Forza Italia
Soppressione Freccia Roma-Genova penalizza costa tirrenica
Soppressione Freccia serale Roma-Genova penalizza costa tirrenica toscana. Il Responsabile dipartimento lavori pubblici e trasporti di Forza Italia Toscana Giampaolo Giannelli, insieme a Marco Stella: “Trenitalia inverta la rotta e ripristini collegamenti adeguati”
“Dal 10 gennaio Trenitalia ha tolto dall’offerta la Freccia Roma-genova delle 18.27, una corsa fondamentale per i pendolari, tanto studenti che lavoratori, che percorrono la costa toscana e vi fanno rientro ogni sera dalla capitale; un treno fondamentale, quindi, la cui eliminazione dall’offerta di Trenitalia crea un danno notevole. Chiediamo che Trenitalia provveda al più presto al suo reinserimento”.
Lo chiedono Marco Stella, Presidente del Gruppo di Forza Italia al Consiglio Regionale della Toscana, e Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento lavori pubblici e trasporti Forza Italia Toscana.
“Si tratta di un taglio – osservano Stella e Giannelli – che scontenta in modo pesante i pendolari, che a più riprese hanno protestato nei giorni scorsi; una scelta che penalizza fortemente i pendolari toscani mentre gli stessi tagli non sono presenti sul fronte est della penisola. Si tratta di una una impostazione a carattere generale fortemente penalizzante per l’intero territorio dela costa tirrenica, che è diventata il pezzo mancante, il ramo mozzato nella rete delle principali diretrici dei supertreni.
Nelle corse dell’alta velocità Firenze (unico nodo Tav della Regione) sta regalando passeggeri, turisti e svilupoo all’Emilia-Romagna. Basti pensare infatti che sulla Linea Adriatica ogni giorno transitano decine di treni veloci, che diventano 46 in estate con le varie tipologie di Freccia”.
“Invece, sulla costa tirrenica – attaccano stella e Giannelli – i Pendolini sono soltanto dieci, tra i quali i vecchi Etr460. È fondamentale quindi che Trenitalia inverta in modo deciso la rotta, facendo si che anche in Toscana vi siano adeguati collegamenti da e verso la costa, per rilanciare lo sviluppo economico ed il flusso turistico di territori che si trovano sempre più in difficoltà”.
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Forza Italia Toscana
Marco Stella, Presidente del Gruppo di Forza Italia al Consiglio Regionale della Toscana
Montignoso: le promesse sfumate del centrosinistra
Il Responsabile Dipartimento Cultura di Forza Italia Massa Luca Tonlazzerini: “Montignoso: le promesse del centrosinistra valgono meno dei soldi del Monopoli.”
La strada per il futuro: con queste parole, nel 2016, il centrosinistra si era presentato alle amministrative comunali di Montignoso; purtroppo, però, il futuro che ci ha riservato l’attuale amministrazione è tutt’altro che felice.
Trascuratezza, abbandono, negligenze stanno deturpando questo splendido paradiso.
Un’amministrazione assente, incapace di salvaguardare i tesori che la natura ci ha donato: basti pensare alla Zona di Protezione Speciale (ZPS) Lago di Porta che sta soccombendo; la Fossa Fiorentina, una volta emblema del lago, si è tramutata in una sorgente di veleno; è questo che intendevate con il recupero del patrimonio esistente?
Un’amministrazione incapace di salvaguardare la salute dei propri cittadini e la lacerante ferita mai sanata della Cava Fornace (Ex Cava Viti) ne è la prova.
E il degrado a Cinquale? Sporcizia, erbacce, siringhe, spaccio; è questa ciò che voi avete definito un’offerta turistica qualificata e diversificata.
Adesso dopo cinque anni, si risvegliano dal letargo e, come Giuda a Betania finse amore verso i poveri, i “signori di sinistra” iniziano la campagna “mettersi in posa”: incominciano a pensare quale sia la migliore inquadratura per scattare l’ennesima fotografia taroccata, un nuovo fotomontaggio.
Intanto a Montignoso la pioggia trasforma il cimitero in un acquitrino: questo è il rispetto che l’attuale amministrazione ha per i nostri defunti e per le persone che vanno a trovare i propri cari; ma presto ci prometteranno il MOSE.
Pioggia che, a causa della mancata o inadeguata manutenzione delle griglie di scarico, muta le strade in fiumi.
L’acqua fa proprio “perdere la testa” a questa amministrazione comunale di sinistra tant’è vero che “La Casa dell’Acqua”, un servizio che nasceva come connubio tra acqua ad un prezzo conveniente e riduzione della plastica nell’ambiente con la stipula dell’ultima convenzione tra gestore e Comune, ha visto il costo dell’acqua incrementare del 50%.
E che dire della gestione dei beni comuni: campo sportivo della Renella o l’asilo della Renella. Ed ancora gli odori nauseanti che gli abitanti, da anni, sono costretti a sopportare; la non curanza dei paesi della montagna Montignosina.
Per non parlare della scarsa illuminazione stradale provocata da lampioni non funzionanti che, unita ai “crateri” ed alle disconnessioni presenti sul manto stradale, rendono la viabilità, in particolare durante le ore notturne, estremamente pericolosa.
Cari “compagni” potete continuare a negare, a fare promesse, ma non riuscirete mai a rispondere a tutte quelle persone che vi domanderanno “Perché ci avete abbandonato?”
Luca Tonlazzerini, Responsabile Dipartimento Cultura di Forza Italia Forza Italia Massa
Treni regionali: ritardi e mancato distanziamento
Treni regionali: ai ritardi si aggiunge il mancato distanziamento. Il Responsabile dipartimento lavori pubblici e trasporti di Forza Italia Toscana Giampaolo Giannelli: “Pendolari sempre più furiosi, mentre per la Regione va bene così”
Ci eravamo lasciati con forti disagi nei giorni tra il 14 ed il 19 gennaio, uno dei momenti piu critici per i pendolari della linea via Pontassieve, con una settimana quasi consecutiva di pesanti ritardi. Il 21 gennaio, altro giorno critico, con forti ritardi distribuiti un po dappertutto, con pesanti ripercussioni su numerosi convogli.
In mezzo a tutto questo, abbiamo avuto il “piacere” di leggere, in data 20 gennaio, le dichiarazioni del Funzionario regionale preposto secondo la quale “i disagi accaduti nei giorni fino al 19 gennaio sulla linea Pontassieve sono un’eccezione”(!!!). Dichiarazioni che si commentano da sole, visto che ogni pendolare di quella linea sa benissimo quale sia la realtà.
Queste e dichiarazioni di Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Forza Italia Toscana.
La situazione – attacca Giannelli – peggiora di giorno in giorno; oggi 27 gennaio oltre agli immancabili regionali in ritardo sulla linea via Pontassieve, ci vengono segnalati 2 regionali (18936 e 18740) strapieni di gente; e non è la prima segnalazione che ci arriva in questi giorni usl mancato distanziamento. Sempre oggi, tanto per cambiare linea, immancabile guasto (stavolta nella stazione di Arezzo) con pesanti ripercussioni su numerosi treni della tratta Arezzo-Firenze..
A questo punto, oltre a ringraziare chi, (assieme al sottoscritto) come il Sindaco di Rufina Vito Maida e il gruppo centrosinistra per Londa, nelle settimane scorse ha stigmatizzato il peggioramento della circolazione ferroviaria nelle tratte mugello e via Pontassieve, mi chiedo…
Assessore Stefano Baccelli, perchè non viene a vedere come stanno realmente le cose? Perchè continuiamo a non vedere alcun tipo di controllo sui passeggeri che salgono a bordo dei regionali? Perchè abbiamo tanto pubblicizzato il ruolo degli steward in merito al trasporto su gomma e in tramvia e lasciamo al caso quanto accade a bordo dei regionali? Perchè i monitor continuano ad essere guasti, le informazioni incomplete, i treni sporchi (ci arrivano nolte segnalazioni in tal senso)?
I pendolari sono sempre più infuriati, oltre che basiti dalle dichiarazioni come quella resa dal Funzionario regionale che ho riportato sopra.
A proposito, abbiamo letto – conclude Giannelli -che venerdi 29 gennaio ci sarà lo sciopero del personale ferroviario…beh se si va avanti di questo passo saranno i pendolari ad autotutelarsi, con lo sciopero consistente nel mancato pagamento dell’abbonamento..perchè cosi davvero non si può più andare avanti…e visto che Trenitalia e la Regione non risolvono problemi che anzi sembrano accentuarsi, l’autotutela resta la sola strada percorribile.
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Forza Italia Toscana
Elba: 25 gennaio, ennesimo stop alle corse con Piombino
Elba: 25 gennaio, ennesimo stop alle corse con Piombino. Il Responsabile dipartimento lavori pubblici e trasporti di Forza Italia Toscana Giampaolo Giannelli, insieme ad Adalberto Bertucci: “chiediamo incontro col Prefetto e tutte le autorità coinvolte, basta con l’isolamento”
Nella giornata di lunedì 25 Gennaio 2021, è successo quello che ultimamente è quasi una consuetudine, il mare grosso ha impedito che le navi partissero dal primo pomeriggio per raggiungere l’isola d’Elba da Piombino e viceversa.
Nessuna colpevolizzazione nei confronti dei comandanti e degli addetti delle navi.
Purtroppo però, queste situazioni succedono molto spesso, e fino ad oggi nessuno si è preso la responsabilità di provare a porvi rimedio. Occorre muoversi a tutti i livelli per cercare di risolvere questo annoso problema.
Il Sindaco di Portoferraio, in qualità di presidente della conferenza dei Sindaci e prima autorità sanitaria sull’Isola, deve farsi sentire, così come pretendiamo da chi gestisce i porti, quindi Autorità di sistema Portuale, e dalle compagnie di navigazione, una attenta programmazione quando si verificano queste situazioni.
Già nei mesi scorsi abbiamo denunciato che tutti i soldi previsti dall’Autorità di sistema Portuale nel 2017/2018 sono stati tagliati e sull’Isola sono arrivati soltanto 250 mila euro ca.
Molti elbani sono costretti ad andare negli ospedali del continente per visite specialistiche, per terapie e per altri motivi, perché l’ ospedale dell’ Elba è professionalmente preparato, ma a causa di una politica regionale disgraziata, con il duo Rossi-Saccardi prima e Giani oggi, è diventato un buon Pronto Soccorso.
Chiediamo quindi tutele per i pendolari e per i residenti dell’ Isola che vanno nel “continente” per visite mediche e terapie ospedaliere.
Con i mezzi di previsioni meteorologiche attuali, possiamo riuscire a prevedere la possibilità di non far partire le navi; ci chiediamo quindi perché non siano state prese le dovute misure di sicurezza per mettere a proprio agio tutti coloro che erano in procinto di salire sulla nave, in particolare i barellati e i pazienti oncologici o affetti da altre patologia.
Il problema quindi non riguarda solo la mancata partenza o meno della nave ma anche l’assoluta mancanza di assistenza da parte dell’ente preposto. L’Autorità di sistema Portuale di Piombino deve vigilare affinchè le strutture ricettive su entrambi i porti, quello di Piombino e di Portoferraio, siano operative. Inoltre è di fondamentale importante la presenza di addetti per assistere e rifocillare chi costretto in banchina.
Un’ultima cosa va sottolineata con forza; il trasporto marittimo non riguarda solo le persone ma anche merci e generi indispensabili specie in un momento così particolare come l’emergenza pandemica, che ha rivisto completamente il vivere quotidiano delle persone.
Ecco perchè come esponenti politici coinvolti sia da un punto di vista territoriale che infrastrutturale, scriveremo al Prefetto affinchè convochi al più presto un tavolo operativo che coinvolga tutte le parti interessate, autorità amministrative, portuali, rappresentanti delle compagnie di trasporto marittimo, per trovare soluzioni fedinitive; perchè l’Elba e gli elbani hanno bisogno di poter condurre una vita normale, come tutti gli altri.
Chiediamoci, tutti, cosa sarebbe successo se una persona fosse stata colta da ìnfarto, quel famoso 25 gennaio, all’ Isola d’ Elba.
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Forza Italia Toscana
Adalberto Bertucci, Responsabile Dipartimento Politiche Insulari Toscana e Coordinatore Isola d’ Elba
Cartelle esattoriali: né moratorie né rottamazioni
Cartelle esattoriali: né moratorie né rottamazioni. Il Responsabile Dipartimento provincia Livorno Bilancio, Finanze e Sistema Bancario, con delega alle Politiche Economiche di Forza Italia Riccardo Petraroja: “FLOP del Governo: mancanza di coraggio e semplicità nel penalizzare i contribuenti”
Imprese e cittadini italiani non godranno di moratorie e di nuove rottamazioni delle Cartelle Esattoriali già in essere e di quelle che saranno notificate a breve.
Nessuna nuova sospensione a medio termine, Nessuna moratoria, Nessuna proposta di moratoria Quater!
L’unica cosa che riesce a questo “governicchio” è forse navigare a vista, ma senza timone e senza bussola.
A Roma, in Via Venti Settembre, al numero civico 97, inoltreremo una lettera, per spiegare a chi abita nel Palazzo delle Finanze, il Ministro Gualtieri ed i ViceMinistri Castelli e Misiani, le conseguenze disastrose della pandemia da Covid19 su imprese e contribuenti italiani.
In sintesi le misure in materia di riscossione esattoriale del DL 15.1.2021 n. 3 (c.d. decreto “Riscossione”), entrato in vigore il 15.1.2021:
VERSAMENTI DERIVANTI DA CARTELLE DI PAGAMENTO
Il Governo proroga il pagamento soltanto di 28 giorni:
Le somme intimate tramite cartella di pagamento devono essere versate nei 60 giorni successivi alla data di notifica della cartella stessa.
I termini di pagamento che scadono dall’8.3.2020 al 31.1.2021 devono avvenire entro la fine del mese successivo cioè entro il 28.2.2021.
Prima del DL 3/2021, il termine finale del periodo di sospensione era il 31.12.2020 e il pagamento sarebbe dovuto avvenire entro il 31.1.2021.
Entro il 28.2.2021 le somme non devono, necessariamente, essere pagate tutte in unica soluzione, in quanto è possibile chiederne la dilazione.
Durante il periodo di sospensione non vengono notificate le cartelle di pagamento.
AVVISI DI ADDEBITO INPS
Gli avvisi di addebito INPS dovrebbero rientrare nella proroga, se i termini di pagamento scadono dall’8.3.2020 al 31.1.2021.
DILAZIONE DEI RUOLI
Sono sospese tutte le rate in scadenza dall’8.3.2020 al 31.1.2021. I versamenti delle rate sospese devono avvenire in unica soluzione entro il 28.2.2021.
Nel periodo di sospensione le istanze di dilazione vengono comunque esaminate.
Nel momento in cui il contribuente riceve una cartella di pagamento può, anche dopo lo spirare dei 60 giorni entro cui è necessario effettuare il pagamento, chiedere la dilazione del debito in un massimo, a seconda delle circostanze, di 72 rate o di 120 rate mensili.
Se si tratta di accertamenti esecutivi o di avvisi di addebito INPS, la rateazione può essere chiesta solo quando il debito è stato affidato all’Agente della Riscossione, dunque quando il contribuente risulta ormai inadempiente.
MISURE CAUTELARI E PIGNORAMENTI
Sino al 31.1.2021 l’Agente della Riscossione non procede al pignoramento di salari e stipendi.
In uguale maniera non vengono adottate misure cautelari, come ad esempio ipoteche e fermi delle auto, nemmeno se fosse già stato notificato il relativo preavviso.
Visto il momento particolarmente delicato e un intricato quadro normativo a cui questo governo ci vorrebbe abituare, il coordinamento provinciale di Livorno si mette a disposizione dei cittadini della provincia per eventuali domande in merito alla materia fiscale.
Potete contattarci alla seguente e-mail: [email protected]
Riccardo Petraroja, Responsabile Dipartimento provincia Livorno Bilancio, Finanze e Sistema Bancario, con delega alle Politiche Economiche Forza Italia
Scuola: Ministro Azzolina, di cosa è soddisfatta?
Scuola, la Deputata di Forza Italia Erica Mazzetti, insieme a Rita Pieri: “Ministro Azzolina, di cosa è soddisfatta? Ha distrutto la scuola con la DAD. Si vergogni per la malagestione ed i ritardi nella formazione scolastica. Ha buttato via un’intera estate “giocando” con i banchi a rotelle“
“Abbiamo letto le dichiarazioni rilasciate a Firenze del Ministro Azzolina. Facile adesso pensare al benessere fisico e psichico dei ragazzi, facile adesso sostenere che la scuola è vita! Quante parole al vento Ministro! Le regioni ad oggi si sono assunte, finalmente la responsabilità di riaprire le scuole o di continuare a tenerle chiuse.
Una domanda però nasce spontanea, ma se decidono le Regioni, Lei Ministro cosa ci sta’ a fare? Sbagliamo o il Ministro della Repubblica Italiana all’Istruzione dovrebbe essere più incisivo e fermo nelle proprie scelte? Dovrebbe o no avere il coraggio delle proprie azioni?
Avrebbe dovuto dare quindi, a nostro avviso, risposte politiche adeguate nel tempo che avessero permesso non solo la riapertura a Settembre scorso, ma anche la continuità della formazione. Nella scorsa estate doveva lavorare per il settore istruzione anziché giocare e divertirsi con i banchi a rotelle!”
“Non ha fatto niente Ministro, per l’istruzione Italiana, continuando soltanto a pensare alla scuola come un presidio sanitario o peggio, a considerare come untori i nostri studenti . Ha costretto le regioni a fare ciò che lei non ha fatto e adesso fa la pedagogista, la psicologa si permette anche di dare valutazioni sanitarie . Ministro, non è più credibile è una persona senza competenza e senza concretezza. Farebbe bene a tacere talvolta.”
“Il Governatore Toscano Eugenio Giani non ha fatto altroché che ciò che il buon senso imponeva di fare: aprire le scuole! Purtroppo Giani però vive alla giornata come il Ministro, conscio che ciò che comanda le sue scelte, è soltanto il colore che assume la sua regione di volta in volta. Pertanto la scuola vive senza certezze, a secondo dei colori. Una scuola mutante, senza una identità ed una organizzazione stabile.
La formazione dei nostri alunni però non può andare avanti di questo passo. Così peggioreremo soltanto i rapporti umani e sociali interni agli Istituti. Per non parlare poi del futuro prossimo e del destino degli esami di terza media e maturità. Saranno mesi durissimi. Possiamo soltanto sperare nel vaccino, per il resto il caos regna sovrano nella scuola targata Azzolina”
Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia
Rita Pieri, Responsabile Dipartimento Istruzione e Istituzioni scolastiche Forza Italia Toscana
Servizi segreti: la disputa tra Conte e Renzi
Servizi segreti: la disputa tra Conte e Renzi. Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni, insieme ad Aldo Milone: “Questa insistenza del leader di Italia Viva fa nascere non pochi dubbi.”
È la prima volta dalla nascita della Repubblica che un Governo viene sfiduciato da un partito della maggioranza anche perché il Presidente del Consiglio ha voluto tenere per sé la delega ai Servizi di Informazione, volgarmente detti Servizi Segreti, così come prevede la legge di riforma nr. 124 del 2007.
Matteo Renzi, del partito che sosteneva il Presidente del Consiglio dei Ministri, ha inserito tra i motivi della crisi politica proprio la mancata delega da parte del Premier ad un altro soggetto, nonostante la legge di riforma assegna proprio al Presidente del Consiglio dei Ministri la piena responsabilità politica dei Servizi Segreti.
Questa insistenza del leader di Italia Viva fa nascere non pochi dubbi.
Innanzitutto chiariamo che gli agenti dei Servizi non hanno la qualifica di Agenti o Ufficiali di Polizia Giudiziaria, per cui non sono obbligati a notiziare l’Autorità Giudiziaria nel caso in cui vengano a conoscenza di notizie che potrebbero dare spunto per delle indagini più approfondite da parte della Magistratura. Questo è un aspetto importante.
Come abbiamo già detto, fa insospettire l’insistenza di Renzi nel chiedere la delega ai Servizi. Il sospetto nasce dal fatto che ha ricoperto l’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri e quindi ha avuto la responsabilità politica dei Servizi Segreti. Ha forse interesse ad utilizzare per fini politici l’apparato dei Servizi? I Servizi hanno anche il compito di acquisire notizie riservate.
Come Forza Italia riteniamo assurdo che uno dei motivi di questa crisi possa essere la delega ai Servizi. Organismi, visto il loro ruolo delicato e riservato, che devono essere tenuti fuori dalla disputa politica.
Sen. Massimo Mallegni, Coordinatore regionale di Forza Italia
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Finalmente tamponi rapidi nelle scuole toscane
La Deputata di Forza Italia Erica Mazzetti, insieme a Rita Pieri: “Finalmente tamponi rapidi nelle scuole toscane“
Scuola, la Regione Toscana ha deciso – come annunciato dalla stampa locale – di estendere l’indagine epidemiologica a campione a tutte le scuole secondarie di secondo grado, pubbliche e paritarie. La campagna prevede di testare ogni settimana 5 studenti diversi che frequentano dalla prima alla quinta classe di una sezione selezionata di ogni scuola, cioè 25 studenti a scuola alla settimana.
Dopo mesi e mesi di appelli da Forza Italia e dalla Associazione Nazionale Presidi si inizia almeno un parziale controllo sulle scuole per lottare contro il Covid-19. Ci fa piacere che finalmente anche il Governatore Giani apra gli occhi.
Fino all’arrivo di questo screening abbiamo assistito ad una finta e falsa riapertura delle scuole: una riapertura insicura. Che senso ha aver atteso fino ad oggi? E soprattutto quando avremo una copertura totale della popolazione studentesca? Quanto dovremo attendere? Andiamo verso gli esami di maturità, vogliamo far ricadere nel caos anche quest’anno professori studenti e famiglie? Quali sono i piani della Regione per i prossimi mesi fino a giugno 2021?”
Lo dichiarano, in una nota congiunta, l’on. Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia, e la responsabile del Dipartimento Scuola di Forza Italia Toscana, Rita Pieri.
“Già nello scorso settembre 2020, con la prima riapertura delle scuole post estate, si era assistito ad una mala gestione della Regione. Si sono buttati via 5 mesi senza fare controlli a tappeto, per la mancanza di coraggio politico – continuano Mazzetti e Pieri – Presidi, professori e studenti hanno vissuto una scuola insicura gestita a colpi di circolari, davanti ad un Governo che nel frattempo giocava con i colori delle regioni da mattina a sera.
Una scuola che risulta talvolta un rischio per la salute, ma anche un danno per la formazione degli alunni. Ci auguriamo che siano fatti controlli a tutti gli studenti senza escludere nessuno. Ricordiamolo sempre, saremo infatti davanti ad uno screening non “a tappeto”, e soprattutto non obbligatorio”.
“La scuola passa così da presidio educativo a presidio sanitario. Bene se il Presidente Giani prende consapevolezza, che per i ragazzi è indispensabile andare a scuola. Scuola intesa come momento educativo , luogo di relazione e contenuti , anziché contenitore ! E anche da qui che riparte l’Italia.
Finalmente avremo uno screening anche se questi controlli saranno parziali e molto lunghi – concludono Mazzetti e Pieri – Non possiamo fermare la scuola, e non può neppure essere essa vincolata da l’andamento di controlli lenti.”
Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia
Rita Pieri, Responsabile Dipartimento Istruzione e Istituzioni scolastiche Forza Italia Toscana
Scuola: Studenti o cavie? Chiediamolo al PD
Scuola, il Responsabile Dipartimento Istruzione e Disabilità di Forza Italia Massa Carrara Luca Tonlazzerini: “Studenti o cavie? Chiediamolo al PD”
Con queste parole il un noto esponente del PD commenta il “rientro in classe” in Toscana: “Non ho pensato a rinviare per avere magari maggiore sicurezza. E’ evidente che è rischioso, lo so benissimo, però sono anche convinto che se questa esperienza in Toscana funziona e nelle prossime settimane non vi sarà un aumento dei contagi che ci costringe a richiudere, diventerà un messaggio a livello nazionale”.
Ed ancora: “Chiederò che vengano inseriti, fra i livelli di priorità, anche gli insegnanti, perché stando in classe non devono poter essere fonte di contagio”.
Affermazioni che lasciano basiti! Cavie e untori, è questa la scuola per il PD?
Cari amici di centro sinistra nel ricordarvi che tutto il personale scolastico svolge un lavoro di grande responsabilità e non si può permettere, come purtroppo fanno altri, di non essere all’altezza, vi riporto, nel caso vi fossero sfuggiti, i risultati (indagine Ipsos) del vostro “modello scuola”. Ecco il giudizio dei principali attori: le nostre ragazze e i nostri ragazzi.
Il 46% giudica lo scorso anno scolastico e questi 4 mesi di lezione come tempo sprecato, il 65% è convinto di pagare in prima persona l’incapacità degli adulti di gestire la pandemia, il 38% boccia l’esperienza della didattica a distanza per l’inadeguatezza tecnologica dei mezzi a disposizione, il 35% ha più materie da recuperare rispetto allo scorso anno, l’85% ha capito l’importanza di relazionarsi con altre persone, il 63% non ha potuto vivere esperienze sentimentali importanti per la propria età, il 28% ha avuto almeno un compagno che ha smesso di frequentare le lezioni durante il lockdown.
Gli studenti a rischio abbandono scolastico sono 34mila.
Ancora il 14,5% dei giovani italiani tra i 18 e i 24 anni abbandona il proprio percorso formativo, il 27,8% dei giovani in Italia non studia e non lavora (dato peggiore di tutta Europa).
L’Italia è terza al mondo per disallineamento tra studio e mercato del lavoro.
Credo che chi governa deve smetterla di consegnare, come un croupier, la “nostra pelle” al fato, la nostra vita non è una roulette; credo che l’attenzione alle nuove generazioni e alla scuola devono essere diverse, ne va del nostro futuro.
Luca Tonlazzerini, Responsabile provinciale Dipartimento Istruzione e Disabilità di Forza Italia Massa Carrara
Gramigna: e-commerce e social commerce per il Made in Italy
La responsabile del Dipartimento tutela del Made in Italy di Forza Italia Toscana Antonella Gramigna: “e-commerce e social commerce per il Made in Italy“
Il Made in Italy- Tuscany e l’e-commerce. O meglio dire Social e-commerce perché ciò che serve oggi è fare passi avanti per la digitalizzazione con negozi virtuali, da pensare come grandi magazzini, contenenti prodotti, oggetti, e servizi tutelati da Made In, inseriti dalle aziende aderenti, così da poterli far conoscere ed acquistare, sia in Italia che nel mondo.
Questa è la proposta che, ascoltando e prendendo spunto con esperti di rilievo, porterò sui tavoli istituzionali come Responsabile del del Dipartimento Tutela del Made in Italy- Forza Italia Toscana. Perché Social commerce? Perché serve unirsi e fare rete, confrontarsi e comunicare in modo adeguato, elevando il livello così da diventare più ambiti e visibili.
Ma l’importante è sempre garantire la autenticità e la sicurezza dei prodotti, oltre al supportare le aziende e l’e-commerce con fondi dedicati all’innovazione, ed attraverso l’abbassamento delle spese di esportazione -importazione, così come l’Iva, che deve vedere una percentuale “dedicata” al settore.
La Cina ci mette in luce come sia diventato il primo mercato mondiale dell’e-commerce. Un primato destinato ad aumentare e consolidarsi ulteriormente nei prossimi anni. Dalle previsioni della Fondazione Italia Cina, assisteremo a incrementi annui del 20%. Il trend positivo può aprire la porta a nuove opportunità per le aziende italiane, considerato che i consumatori cinesi ricercano sempre più prodotti di qualità “made in Italy”, perchè di qualità, e la popolazione è molto avanti nel processo di digitalizzazione.
Un cinese su due naviga, chatta e compie acquisti online. Ed abbiamo visto anche da noi come abbia preso campo l’ordine via web. Ecco perchè oggi più che mai occorre dirigere l’attenzione al mondo digital, per i prodotti Made In, perchè potrebbe essere la carta vincente di molte PMI , specie quelle di nicchia, che lottano per conservare la loro autenticità,ed un mercato continuo e costante. Ciò che serve, oggi più che mai per rialzare queste piccole medie realtà.
Per incentivare la crescita dell’e-commerce, la Cina ha previsto l’IVA ridotta all’11,9% per la maggior parte dei prodotti venduti online e le principali piattaforme di acquisto come TMall di Alibaba e JD.com attuano rigide politiche contro la contraffazione dei prodotti.
Ecco che molti imprenditori italiani, fino a oggi diffidenti verso il mondo digitale, magari per paura di venir imitati, o peggio, contraffatti con i prodotti, si stanno ricredendo. Perchè non è stando nascosti che si incrementano le vendite, e si fanno conoscere le specialità, le nostre eccellenze, perchè se un brand non è presente sul web e i suoi prodotti vengono richiesti, al suo posto verranno offerti ( ovviamente) dei falsi.
Detto ciò,”la Cina oggi ha intrapreso un vero e proprio attacco al made in Italy, bloccando l’export con scuse al limite del ridicolo”, come afferma in una nota il senatore Francesco Battistoni, responsabile nazionale agricoltura di Forza Italia e vicepresidente della commissione agricoltura del Senato.
“La questione del blocco delle carni suine italiane per motivi legati alla diffusione del Covid, merita un’attenta analisi da parte delle autorità nazionali ed europee-prosegue- Il timore, infatti, è che a fronte dello sviluppo del mercato di esportazione delle nostre carni suine verso la Cina, ci sia una controffensiva commerciale per bloccarlo. Vale la pena ricordare a tutti i paesi esteri, interessati alle nostre eccellenze enogastronimiche, che i nostri standard di sicurezza alimentare sono eccellenti, anzi invidiabili come la qualità stessa dei nostri cibi.”
Le autorità cinesi minacciano di impedire la esportare la carne italiana nel gigante asiatico e di distruggere tutta la merce congelata arrivata in container presso il porto di Yantian e ora bloccata presso la dogana interna di Dong Guan. Un grave danno per l’agroalimentare Made in Italy che ha investito sulle prospettive di crescita delle esportazioni sul mercato asiatico che deve vedere in prima linea l’intervento delle autorità nazionali e comunitarie per fermare una pretestuosa guerra commerciale dagli esiti preoccupanti.
Si teme infatti che dietro questo scenario ad opera della Cina, ci sia in realtà la volontà di alzare ostacoli per dare maggiore spazio e sostegno alla produzione locale di carne suina, come dimostrano gli ingenti acquisti di alimenti effettuati sul mercato internazionale dal gigante asiatico per l’alimentazione del bestiame allevato.
Bisogna superare gli ostacoli tecnici alle esportazioni agroalimentari Made in Italy per l’estero, e riequilibrare i rapporti commerciali nell’agroalimentare con i Paesi che fanno parte della rete delle importazioni. Il gigante asiatico, purtroppo non è garanzia di genuinità e sicurezza, di recente abbiamo visto prodotti entrati in Italia anche illegalmente, come dimostra il recente maxi sequestro della guardia di Finanza di Padova, con la collaborazione dell’Asl, di 10 tonnellate di carni suine provenienti dalla Cina attraverso il porto di Rotterdam, potenzialmente pericoloso per la diffusione della peste suina.
L’emergenza Covid 19 o il timore della contraffazione non deve fermare il lavoro sui protocolli per l’esportazione di prodotti Made in Italy in Cina, od in altri Paesi che potrebbero venir coinvolti, ma anzi, è adesso che il processo deve essere, al contrario, velocizzato ed esteso, con occhio attento e severo, ma creando il supporto necessario allo scopo.
Serve una iniziativa dell’Unione Europea per fare in modo che l’autorizzazione all’ingresso nei Paesi del Mondo, ottenuta per un prodotto da un Paese membro dell’Unione, valga per tutti i componenti.
E servono politiche mirate a coinvolgere ogni PMI che rappresenti il nostro Made in, con un processo di commercializzazione nuovo e diverso. Più Innovativo, meno costoso perché unisce tante realtà in un unico spazio, diventando maggiormente capillare nei vari Paesi. Oggi con il web si arriva ovunque, la rete dà modo di far conoscere ciò che siamo. Questo vale per il settore agroalimentare, enogastronomico, arte e oggettistica, abbigliamento e turismo.
Serve, altresì investire sui contenuti e sull’uso di un grande “spazio” che dovrà indiscutibilmente passare attraverso un‘analisi dell’Osservatorio regionale e nazionale, e affidamenti di conseguenza, attraverso proposte di Sturt UP.
Antonella Gramigna, Responsabile Dipartimento Tutela del Made in Italy Forza Italia Toscana
Turismo: Recovery Plan, le proposte di Forza Italia
Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni, insieme al Responsabile dipartimento Turismo e Commercio Pietro Gavazzi: “Recovery Plan le proposte di Forza Italia per il settore Turistico”
Come dimostrano i dati Istat l’impatto dell’emergenza Covid sulle imprese del turismo è stato assolutamente drammatico.
I dati presentati da BankItalia sul Turismo sono inequivocabili, confermando i dati Istat, che la pandemia sta causando danni gravissimi all’intera filiera del turismo, che vive l’incertezza della ripartenza e le sempre presenti difficoltà burocratiche.
Un vero dramma che stanno vivendo le aziende, e conseguentemente i lavoratori.
Aziende ferme da quasi un anno, lavoratori assistiti da ammortizzatori sociali che vengono erogati in misura molto limitata rispetto alle normali retribuzioni e con scadenze non sempre puntuali completano il quadro del dramma che gli alberghi italiani ed i loro collaboratori stanno vivendo.
L’impossibilità o la limitazione degli spostamenti regionali oltre che il divieto di organizzare eventi tolgono qualsiasi alternativa di mercato agli hotels che non potranno riprendere le attività prima della normalizzazione della situazione.
Il problema è che fermare una azienda per mancanza di mercato significa continuare a sostenere dei costi relativamente a personale di guardiania, utenze, tasse e oneri vari; questa situazione ha azzerato totalmente la liquidità delle aziende ed a nulla sono serviti gli aiuti a fondo perduto erogati indiscriminatamente ed in misura totalmente insufficiente per affrontare il periodo eccezionale.
In questo scenario il Recovery Plan diventa uno strumento strategico come dichiarato dal Presidente Silvio Berlusconi, che lo ha definito un occasione irripetibile.
Infatti grazie all’Europa disporremo di 209 miliardi di euro, dei quali 82 miliardi di euro di sovvenzioni a fondo perduto, per la ricostruzione post Covid: siamo difronte al Piano Marshall del XXI secolo.
Per la prima volta, in Italia ci sarebbero fondi sufficienti per far fronte a costose riforme di sistema a partire dalla Pubblica Amministrazione, con i suoi ritardi nei pagamenti e nella lentezza della giustizia civile.
Questa è l’occasione per creare un clima di fiducia per imprese ed investitori per rilanciare il sistema Italia.
I dati dimostrano che gli stranieri sono praticamente spariti, le presenze italiane si sono ridotte al lumicino. Solo nel 2020 appena trascorso si sono volatilizzati 33 miliardi di euro in consumi turistici, tre volte tanto le risorse messe sul piatto.
Il futuro preoccupa gli imprenditori nonostante il vaccino: sembra impossibile che il turismo inverta la tendenza entro prossimi sei mesi del 2021.
In questo scenario occorre una campagna di comunicazione forte in Italia e all’estero per valorizzare il nostro Made in Italy.
Gestire bene le risorse per Forza Italia, è l’occasione per ripensare al turismo in Italia, impegnandosi su come attrarre più presenze, facendo in modo che il ritorno sia distribuito sul territorio in modo sostenibile.
A tal fine serviranno interventi sulla digitalizzazione e lo sviluppo delle competenze, sull’efficienza ed efficacia dei mezzi di trasporto e sulle infrastrutture che dovranno essere più sostenibili.
Dobbiamo ammettere che non usciremo a breve dalla crisi, a tale proposito è fondamentale la programmazione, nel medio, lungo periodo, di interventi in aiuto del settore insieme a misure in vista dell’attesa futura ripresa.
Per Forza Italia immaginare un piano Marshall per il turismo non è un utopia, ma una necessità, prevedendo la reintroduzione dei voucher e cospicui stanziamenti di risorse immediate facendo ricorso al contributo a fondo perduto, una iniezione immediata di liquidità da assegnare alle imprese del turismo, compresi alberghi e ristorazione, per consentire a tutto il comparto di essere pronto quando finalmente si potrà riavviare il motore della macchina turistica.
Il momento è particolarmente delicato, inoltre con l’apertura della crisi di governo, serve grande senso di responsabilità da parte di tutti per traghettare il Paese fuori dalla crisi.
Gli imprenditori del turismo, che vivono dall’inizio della pandemia le preoccupazioni relative alla sopravvivenza delle aziende, attendono risposte concrete in vista della fase di rilancio, guardando ai fondi del Recovery Plan e a come questi dovranno essere investiti, in favore di un comparto che rappresentava, prima della crisi sanitaria, il 13,5% del Pil nazionale.
Massimo Mallegni, Commissario regionale Forza Italia Toscana
Pietro Gavazzi, Responsabile Dipartimento Turismo e Commercio di Forza Italia Toscana
Lucca, sport: impianti inguardabili e mazzate ai privati
Il responsabile provinciale del Dipartimento Sport di Forza Italia Luca Fabrizio Giovannini: “Sport per il fisico e per la mente, il Governo ha l’ obbligo di intervenire“
In una città come Lucca e in un territorio provinciale come quello lucchese dove lo sport si trova ai margini della programmazione amministrativa, con impianti fatiscenti come il PalaTagliate e tantissimi campi sportivi e palestre in condizioni pessime, molti dei quali chiusi senza alcuna speranza di essere riaperti, la pandemia e la sua dissennata gestione a livello governativo hanno affossato anche il settore privato dello sport, l’unico che funzionava.
Come è accaduto per ristoranti e esercizi pubblici, anche le palestre e i centri sportivi, ottemperando alle disposizioni dettate dal Governo, si sono impegnati economicamente per dotarsi di strutture adeguate allo svolgimento, in questi periodi straordinari, della loro attività, col risultato di essere costretti, dallo stesso Governo, a chiudere i locali senza usufruire di un adeguato ristoro economico come sarebbe stato giusto e doveroso.
Non c’è bisogno di scomodare grandi pensatori del passato che hanno certificato l’importanza del benessere fisico anche per la salute mentale e l’iniziativa personale, per tanti motivi, non può avere lo stesso impatto di una organizzazione puntuale e tecnica come quella degli staff delle palestre e dei centri sportivi lucchesi che hanno dimostrato sempre grande professionalità e attenzione.
Un mondo, quello dello sport praticato agonisticamente oppure strutturato grazie alla frequentazione delle palestre che muove migliaia di persone e assicura occupazione e importanti ritorni a livello sanitario, specialmente nel campo della prevenzione.
Insieme al coordinatore provinciale Maurizio Marchetti, faremo dunque pressione affinché il comparto sportivo torni a svolgere il suo ruolo primario anche a Lucca e provincia e possa operare in sicurezza, ma tornando a lavorare. Altrimenti il governo Conte o quale sarà deve provvedere con importanti ristori, che assicurino la sopravvivenza al mondo sportivo e ai suoi operatori.
Fabrizio Giovannini, Responsabile Dipartimento Sport provincia Lucca – Forza Italia
La “Speranza” dittatoriale: rifiutare il MES porta al panico
La “Speranza” dittatoriale del ministro: rifiutare il MES sanitario porta al panico. Il Responsabile Dipartimento Sanità di Forza Italia Toscana Tullio Rizzini, insieme a Chiara Tenerini: “Occorre elaborare e pianificare efficacemente con commissioni mediche extra-ospedaliere”
L’ultima bella notizia sul fronte di questo governo nei confronti della pandemia é quella dell’elaborazione del piano pandemico 21-22.
Da un certo punto di vista la notizia è molto buona perché negli ultimi 10 anni i governi precedenti, a marca sinistra, si erano preoccupati di non elaborare nessun nuovo piano pandemico, occupati come erano a diminuire in modo drastico le risorse per la sanità ed a creare secondo modalità creative posti di lavoro secondo logiche politiche e non meritocratiche.
Ora, in piena rilavorazione dei concetti che ci hanno portato al disastro sanitario più ampio di tutto il mondo civile, la Speranza che ci viene dal nostro ministro è quella di tipo dittatoriale:
considerare che i pazienti con più possibilità di sopravvivere al terribile virus vadano privilegiati in relazione alle terapie intensive, mentre invece quelli che hanno maggiori possibilità di morire e cioè le persone anziane e con patologie, è opportuno che vengano messi in seconda fila e di fatto esclusi dalla possibilità di accedere alla terapia intensiva, ultimo tentativo per chi purtroppo subisce gli effetti più acuti del virus.
Il che in realtà è un evidente ed ingannevole paradosso clinico, mascherato da dati statistici senza senso rispetto alla sostanza del problema.
Tutto ciò, al netto del grossolano errore terapeutico di base, non può che urtare contro i principi etici che la democrazia occidentale ha posto a salvaguardia del suo stesso persistere in questo mondo dominato dal denaro: Evidentemente la rigorosità dell’atteggiamento dittatoriale pertinente ai dissacratori dei valori tradizionali su cui si fonda ancora, e nonostante tutto, il vivere civile, non si fa scrupolo alcuno di applicarsi al pensiero paradosso, elaborando quindi concetti che sono degni di una “gabbia” di secondo ordine: il razzismo folle e illogico alla base di questo atteggiamento appare chiaramente rivoltante.
Non solo, ma come detto, da un punto di vista puramente medico ci troviamo di fronte al paradosso che chi più ha bisogno di cure dovrebbe essere meno curato.
La dura realtà è che chi ci governa, in un anno intero non e’ riuscito a elaborare dei piani concreti per creare delle idonee e piccole Task Force, munite di linee guida aggiornate ed effettivamente controllate in maniera efficace da commissioni mediche extra-ospedaliere.
Task Force munite di strumenti opportuni, quali la possibilità di dare ossigeno nelle case dei pazienti in modo da non intasare gli ospedali in maniera assolutamente ignobile, (e da questo irresponsabile errore d’ origine deriva l’ intasamento dei servizi!).
Questi soggetti che ci governano dunque ritengono anche di potersi permettere di riflettere ed elaborare severi piani di stampo staliniano, assolutamente antitetici e contrari allo spirito che ha da sempre mosso i servizi sanitari.
Non avendo provveduto a nessun tipo efficace di prevenzione, preferiscono perdere la possibilità di accedere tramite il Mes sanitario ad un’ingente quantità di fondi, ben felici di gettare nel panico e quindi nella totale riduzione delle capacità immunitarie un intero popolo, questi soggetti insulsamente incapaci di garantire le giuste prestazioni a livello extra-ospedaliero, che sarebbero state le uniche idonee a fornire una reale profilassi e prevenzione in tutti gli ambiti, hanno perduto tempo a chiacchierare di mascherine, giocandoci e guadagnandoci su; infine sono pervenuti ad un atteggiamento di irreale irresponsabilità etica, mascherata da responsabilità medica!
Speriamo nei vaccini.
Dr. Tullio Rizzini, Responsabile Dipartimento Sanità – Forza Italia Toscana
Chiara Tenerini, Responsabile Dipartimenti – Forza Italia Toscana
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Scuole: rientro al freddo. Ti ammali di Covid o di altro
Scuole, rientro al freddo. Il Responsabile Dipartimento Istruzione e Disabilità di Forza Italia Massa Carrara Luca Tonlazzerini: “Il PD ha elaborato il piano per il rientro a scuola: o ti ammali di Covid o ti ammali di altro”
Nelle aule scolastiche garantire una qualità dell’aria ottimale è, a prescindere, indispensabile; secondo il Consiglio nazionale degli ingegneri, gli impianti di ventilazione meccanica negli edifici scolastici sono imprescindibili, al pari della sicurezza antisismica.
Infatti, secondo quanto pubblicato da SIMA in collaborazione con la Cattedra UNESCO per l’educazione alla salute e sviluppo sostenibile, una scadente areazione potrebbe causare episodi malevoli.
Oggi, in piena pandemia, come riportato nel verbale n.100 del 12/08/2020 del Comitato Tecnico Scientifico, la circolazione dell’aria è ancor più fondamentale per cercare di abbattere il rischio di contagio da Sars-cov-2 ed, anche in questa occasione, il PD, che da sempre governa la nostra regione, ha rapidamente elaborato una soluzione altamente innovativa: aprire le finestre.
Peccato che siamo nel cuore dell’inverno e l’apertura delle finestre non garantisce la salubrità e il comfort dell’ambiente ed, inoltre, stride fortemente con l’efficienza energetica; “soluzione sinistra”, che in alcuni Istituti è ulteriormente aggravata dal malfunzionamento dei sistemi di riscaldamento ormai diventato consuetudine.
Anche se il detto cita: “Il freddo mantiene giovani”, non credo che un ambiente gelido sia il luogo ideale dove accogliere, per ore ed ore, alunne, alunni e personale delle scuole.
Non credo che la soluzione per non contrarre il Coronavirus sia, quando va bene, quella di sviluppare altre malattie da raffreddamento che, oltretutto, comportano lo scatenarsi dei protocolli per potenziali malati Covid, mettendo in allarme scuole e famiglie per un possibile contagio.
Auguriamoci che la mancata attenzione del PD al mondo scuola non comprometta nuovamente le lezioni in presenza e, soprattutto, che non sia d’innesco per una terza ondata.
Luca Tonlazzerini, Responsabile provinciale Dipartimento Istruzione e Disabilità di Forza Italia Massa Carrara
Linea ferroviaria Firenze-Empoli-Pisa: molte criticità
Linea ferroviaria Firenze-Empoli-Pisa-(Livorno/La Spezia): criticità vecchie e nuove. Il Responsabile dipartimento lavori pubblici e trasporti di Forza Italia Toscana Giampaolo Giannelli, insieme a Chiara Tenerini: “mancano sicurezza e coinvolgimento dei pendolari; la fiducia in Trenitalia sta venendo meno”
La linea ferroviaria Firenze – Empoli – Pisa (Livorno – La Spezia) è stata oggetto di un report di 2 settimane, per verificare i problemi e poter avanzare proposte volte a migliorare la qualità del servizio fornito ai pendolari. Quello che abbiamo potuto accertare, sia in termini di servizi che di sicurezza, è che c’è davvero molto da fare.
Queste le dichiarazioni di Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento lavori pubblici e trasporti Forza Italia Toscana e di Chiara Tenerini, Responsabile dei Dipartimenti Forza Italia Toscana e coordinatore provinciale di Livorno .
La prima cosa da sottolineare, con grande rammarico – precisano i 2 esponenti Azzurri – è che molte persone tendono oggi ad utilizzare il mezzo privato perché hanno perso fiducia nel mezzo pubblico. I ritardi che spesso si verificano (non vi sono tratte migliori o peggiori di altre sul percorso analizzato) ma soprattutto una percezione generale di insicurezza, hanno portato i pendolari in molti casi a scegliere di usare il mezzo proprio.
Questo accade perché anche su questa linea, come praticamente su tutte quelle regionali, non c’è alcun controllo anti-covid. I dispenser sanificatori sono presenti, ma la temperatura a bordo non viene presa ( e ovviamente nemmeno prima di salire sulle vetture) e spesso anche i controlli di carattere generale sui convogli sono praticamente assenti, creando no infrequenti problemi con viaggiatori senza mascherina.
Alcuni viaggiatori lamentano specie in alcune fasce orarie una pulizia a bordo scadente. Tra le varie problematiche di carattere generale segnalate ci sono un tempo medio che supera gli 80 giorni per i rimborsi (ci riferiamo agli abbonamenti non utilizzati durante il lockdown) e soprattutto il fatto che spesso le informazioni sui ritardi e/o le cancellazioni non sono affatto chiare e precise. Quest’ultimo aspetto nuoce pesantemente al rapporto di fiducia tra pendolari e Trenitalia e risulta ancora più fastidioso dei ritardi stessi.
Tutto ciò – precisano Giannelli e Tenerini – legato anche a situazioni di poca sicurezza all’interno delle stazioni ferroviarie, spesso fatiscenti, e con macchinette automatiche spesso non funzionanti, mostra come le problematiche siano di carattere generale.
Quello poi che viene ritenuto grave dai pendolari – dichiarano ancora gli esponenti di Forza Italia – è che il neonato comitato regionale permanente sui trasporti non preveda la partecipazione dei comitati dei pendolari, i soli cioè che hanno un quadro esatto delle situazioni che si verificano giorno dopo giorno.
Quali, quindi, le soluzioni?
Sicuramente – precisano Giannelli e Tenerini – coinvolgere appunto i pendolari nelle riunioni territoriali del comitato regionale. Accanto a questo occorre che tutti i soggetti interessati – RFI, amministrazioni comunali, Prefetto – interagiscano per dare maggiore sicurezza alle stazioni ferroviarie.
Infine – concludono i 2 esponenti Azzurri – ricreare quel clima di fiducia venuto meno tra pendolari e mezzo pubblico, estendendo ad esempio ai convogli regionali le misure di prevenzione anti-covid previste sui mezzi dell’alta velocità.
Sono appena ripartite le scuole, e quindi sono tornati sui mezzi pubblici gli studenti delle secondarie; è fondamentale che anche e soprattutto la sicurezza siano garantiti, in modo da evitare il propagarsi del contagio e garantire qualità e sicurezza del servizio.
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Forza Italia Toscana
Chiara Tenerini, Responsabile dei Dipartimenti Forza Italia Toscana e coordinatore provinciale di Livorno
Imprese: occorre un piano serio, non abbiamo più tempo
Imprese, la responsabile Dipartimento Attività Produttive di Forza Italia Toscana Monica Castro: “Occorre un piano serio e non abbiamo più tempo da perdere”
I numeri delle crisi delle grandi aziende nella nostra Regione sono preoccupanti, spesso sono situazioni precedenti al Covid, crisi già presenti sul tavolo nazionale molto difficili e sicuramente esasperate dalla pandemia.
Non dobbiamo però dimenticare tutte quelle piccole e medie imprese che non fanno quasi mai notizia ma che in questo momento stanno soffrendo. Sono ormai abbandonate da un governo che non ha saputo dare loro un adeguato supporto per potersi riprendere, resistere a questa pandemia ma soprattutto ricollocare sul mercato.
L’incertezza poi ha sicuramente fatto più danni delle chiusure causa Covid. Le aperture e chiusure ad intermittenza hanno portato più spese che benefici. I ristori sono insufficienti o inadeguati. I bonus sono uno strumento che crea troppi problemi.
Adesso basta!
Occorre un piano serio e non abbiamo più tempo da perdere.
L’Italia prima del virus aveva tempi di reazione troppo lenti che non si può più permettere.
La velocità in piena pandemia è diventata una variabile indispensabile. Non c’è più tempo per litigi, rimpasti o quant’altro. Occorre una classe dirigente capace e soprattutto veloce. L’economia in questo momento deve essere programmata e indirizzata. Il lavoro come ben sappiamo non si crea per decreto, ma è la politica che deve dare le regole e gli strumenti per poter costruire una nuova economia solida.
Occorre un confronto costruttivo con tutte le associazioni di categoria, che ora più che mai, sono indispensabili per questa missione possibile anche se difficilissima. C’è bisogno di tutti, di menti pensanti, delle nostre risorse umane più coraggiose e brillanti. Dobbiamo avere una visione futura costruttiva e positiva. Noi italiani siamo sempre stati un popolo che si è rialzato ed è rinato anche dopo crisi e guerre difficili.
Forza Italia ha dimostrato di lavorare per il bene del Paese e per portare avanti questa rinascita, in questi mesi ha lavorato molto per sviluppare delle proposte serie e fattibili.
Ci aspetta una sfida complicata, solo tutti insieme possiamo farcela.
Lo dobbiamo alle nostre generazioni future. Il nostro Presidente Berlusconi ha detto la cosa più importante: “Fate presto, non c’è più tempo da perdere”.
Monica Castro, responsabile regionale delle attività produttive di Forza Italia Toscana
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Cassa integrazione: il Governo gioca con il lavoro
Cassa integrazione, il Responsabile Dipartimento Lavoro provincia di Livorno di Forza Italia Domenico Scrugli: “E’ da quasi un anno che il Governo continua a giocare con il lavoro degli italiani”
“La cassa integrazione in deroga non ha funzionato, bisognava cambiare prima il meccanismo“. Queste le parole pronunciate il 2 settembre dal Ministro dell’ economia Roberto Gualtieri.
Da quella data niente è cambiato.
L’ ammortizzatore sociale che durante la pandemia di coronavirus doveva contribuire a sostenere il reddito delle famiglie, la cassa integrazione, è andato a “passo d’uomo” ed è stato caratterizzato da forti e quotidiani ritardi.
Il meccanismo prevedeva la possibilità di accesso soltanto per i lavoratori dipendenti pubblici o privati ed escludeva invece i lavoratori autonomi, i professionisti e le Partite Iva.
Per queste ultime categorie di lavoratori, infatti, erano stati previsti bonus da 600 o da 1.000 euro, indennizzi una tantum e sostegni che però non sono bastati per sostenere la crisi portata dal Covid-19.
Per questo motivo grazie anche all’ azione di Forza Italia, il Parlamento ha approvato un emendamento alla Legge di Bilancio per il 2021, introducendo l’ammortizzatore sociale anche alle Partite Iva, agli autonomi e ai professionisti in possesso di determinati requisiti.
La nuova cassa integrazione si chiama Iscro e dovrebbe garantire un assegno mensile compreso tra 250 euro e 800 euro.
Il nuovo ammortizzatore sociale, infatti, spetterà a comunicatori, pubblicitari, web manager, consulenti pubblicitari, traduttori e venditori porta a porta.
A rimanere esclusi saranno, invece, altrettanti lavoratori che non rispetteranno i requisiti richiesti per beneficiare della cassa: architetti, avvocati, medici e giornalisti ad esempio, in quanto iscritti a una cassa di previdenza privata.
Troppe le criticità legate principalmente al reperimento delle coperture della cassa e all’esclusione di diverse categorie professionali non iscritte alla Gestione separata dell’Inps.
In merito alle coperture, in particolare, il timore è quello che per finanziare l’ammortizzatore sociale si debba andare a prelevare denaro direttamente dalle tasche dei potenziali beneficiari del credito. Si prevede, infatti, l’introduzione di un’aliquota aggiuntiva pari a 0,28%.
Troppe cose continuano a non funzionare; sono tante, troppe le p.iva che non alzeranno più le proprie saracinesche.
A breve, mentre M5S e PD stanno solo pensando a come salvare le poltrone, arriveranno i primi licenziamenti?
Domenico Scrugli Responsabile Dipartimento Lavoro provincia di Livorno – Forza Italia
Riapertura scuole superiori al 50%, frana sull’istruzione
La Deputata di Forza Italia Erica Mazzetti, insieme a Rita Pieri: “Riapertura delle scuole superiori in presenza al 50% una scelta del Governo che frana sul mondo Istruzione. Proseguire con la DAD significa soffocare la formazione scolastica. Ministro Azzolina, anziché preoccuparsi fa prima a dimettersi“
“Oggi in Toscana si riparte con la didattica in presenza alle Scuole Superiori al 50%, sarebbe questo il grande successo da sbandierare. Per Noi è l’ennesima sconfitta del Governo Conte, del suo Ministro Azzolina, visto che la Dad resta e copre la metà della popolazione studentesca! Un rientro che sa di beffa. Un’Italia dilaniata da una gestione assurda capitanata dalla Ministra Azzolina buona, da quando è arrivata, soltanto a far danni verso studenti e famiglie. Senza dimenticare la vita piena di ostacoli e burocrazia nella quale ha gettato Presidi e professori”
“Inutile che il Ministro Azzolina oggi affermi in radio: “Sono molto preoccupata, oggi la dad non può più funzionare, c’è un black out della socialità, i ragazzi sono arrabbiati, disorientati ed sono preoccupata per il deflagrare della dispersione scolastica”. Ministro ma dove ha vissuto in tutti questi mesi? Su quale pianeta? La Dad da mesi viene indicata come uno ostacolo alla formazione.
Mesi fa era uscito un appello molto chiaro. Il Manifesto di otto specialisti del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza che sosteneva «La didattica a distanza fa crescere gli squilibri sociali e mette a rischio la salute mentale degli studenti» ed ancora affermava ” La scuola è presenza fisica: i corpi sono veicolo insostituibile dell’apprendimento, della comunicazione, dello scambio” e confermava: “La scuola è incontro: la relazione per i giovani è l’unico antidoto all’alienazione esistenziale”. Messaggi chiari, inequivocabili per tutti. Tranne che per il Ministro Azzolina!”
“Ritornare nelle scuole in presenza parzialmente non serve. O tutti o nessuno. Siamo nel solito caos quotidiano. Dove siamo sballottati ogni giorno fra ordinanze, circolari e colori delle Regioni che cambiano all’improvviso, un giorno dandoti aria e quello successivo richiudendoti fra le mura di casa. Senza pensare che fra poco partirà anche il problema della gestione dei prossimi esami di maturità. Chissà cosa si inventeranno stavolta per distruggere il sistema istruzione e mandare nel panico gli studenti. Sapevamo che non sarebbe stato facile. Sapevamo i rischi che avremmo corso con la pandemia. Non potevamo immaginare però l’incapacità politica di chi non ha il coraggio delle proprie scelte, e l’amore verso le future generazioni”
Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia
Rita Pieri, Responsabile Dipartimento Istruzione e Istituzioni scolastiche Forza Italia Toscana
Infiltrazione mafie in Toscana, serve commissione regionale
Serve commissione d’inchiesta regionale su infiltrazione mafie in tessuto economico. Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni, insieme a Marco Stella e Aldo Milone: “Complice il Covid, troppe cessioni alberghiere sospette”
“Occorre istituire una Commissione speciale regionale che svolga un’indagine conoscitiva sull’infiltrazione delle mafie sia italiane che straniere nel tessuto economico toscano”. A chiederlo sono il commissario regionale di Forza Italia, sen. Massimo Mallegni; il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, e Aldo Milone, Responsabile regionale del Dipartimento sicurezza e immigrazione di Forza Italia Toscana.
“Sui giornali di questi giorni – sottolineano – è riportata una notizia che dovrebbe far riflettere tutta la politica toscana, soprattutto quella regionale. La notizia riguarda la vendita di diverse strutture alberghiere in Versilia, tra cui il noto Negresco. La messa in vendita potrebbe essere frutto di questo lockdown, che è iniziato circa un anno fa e ha messo in ginocchio la maggior parte di alcuni settori dell’economia toscana. Quello più colpito è proprio quello del turismo e quindi l’alberghiero. Tutto ciò ha creato le condizioni favorevoli per l’infiltrazione delle mafie italiane e quelle straniere, in particolar modo quella cinese, nel tessuto economico toscano”.
“Queste organizzazioni mafiose hanno bisogno di questo settore, e non solo di questo, per poter riciclare denaro sporco. Tra l’altro, approfittando di questo momento particolare – accusano Mallegni, Stella e Milone – l’acquisizione di tali strutture avverrebbe anche a condizioni molto vantaggiose o a condizioni capestro. E crediamo che sia arrivato il momento per la costituzione di una Commissione speciale regionale che svolga un’indagine conoscitiva su questo fenomeno e controlli da vicino le modalità di acquisizione delle citate strutture. Ci sorprende però che questa iniziativa non provenga direttamente da un partito di sinistra come il PD, che solo con dichiarazioni formali si dichiara contrario alle mafie, mentre in pratica non pone in essere alcun atto amministrativo”.
Sen. Massimo Mallegni, Coordinatore regionale di Forza Italia
Marco Stella, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Sport: Richiesta attivazione contributi area Livorno
Il responsabile provinciale del Dipartimento Sport di Forza Italia Livorno Maurizio Martelli, insieme a Chiara Tenerini: “Richiesto a tutti i Comuni della Provincia di Livorno di attivare la richiesta contributi per le “ISOLE DI SPORT” E “SPORT NEI PARCHI”, aiutare ASD e SSD“
In qualità di Responsabile Dipartimento Sport della provincia di Livorno per Forza Italia, insieme al Responsabile Dipartimenti Regione Toscana per Forza Italia, ho inoltrato una richiesta formale a tutti i Comuni della provincia di Livorno.
Abbiamo chiesto di attivarsi per partecipare al bando relativo ai contributi stanziati dalla Regione Toscana per due linee di finanziamento:
l’ installazione e la riqualificazione di aree attrezzate per lo sport
creazione nei parchi cittadini di aree non attrezzate (c.d. “isole di sport”) messe a disposizione dai Comuni e gestite da ASD/SSD operanti sul territorio
Il mondo dello sport, come del resto altre realtà, ha dovuto fare i conti con la pandemia da Coronavirus.
Campionati sospesi, gravi perdite economiche, partite e gare a porte chiuse.
Non sempre nota e’ invece la situazione degli sport dilettantistici, spesso trascurati dal mondo dell’informazione e dalla politica, di questo mondo ne hanno da sempre fatto parte attiva le società se le associazioni dilettantistiche, oggi abbandonate a se stesse.
Abbiamo chiesto quindi di attivarsi con urgenza allo scopo di accedere a contributi certi, per tutte quelle società e tutte quelle associazioni, che possono dare un ulteriore aiuto ai nostri territori.
Ciascun Comune potrà partecipare ad entrambe le linee di intervento.
La prima linea favorisce interventi di nuove installazioni con diritto di ottenere contributi fino a massimo euro 25.000,00 e interventi di riqualificazione delle installazioni esistenti fino all’ importo massimo di euro 10.000,00
Il contributo massimo della seconda linea è pari a euro 24.000,00, da destinarsi pro quota a 3 ASD/SSD che saranno selezionate per lo svolgimento dell’attività motoria e sportiva realizzata nelle aree verdi gratuitamente a favore della cittadinanza. Questa linea non costituisce impegno di spesa per i Comuni.
In questo particolare momento che ci ha costretto ad un radicale cambiamento delle nostre abitudini, poter riuscire a ricreare condizioni favorevoli all’attività sportiva e’ estremamente importante per tutti ed in particolare per i giovani.
Lo sport non sono solo in termini di salute e benessere psicofisico, ma è fondamentale perché favorisce una crescita cognitiva, emotiva e sociale.
Maurizio Martelli, Responsabile Dipartimento Sport provincia Livorno – Forza Italia
Chiara Tenerini, Coordinatore provinciale Livorno – Forza Italia
Traffico Fi-Pi-Li, urge una soluzione immediata
Traffico congestionato FI-PI-LI Scandicci-Lastra a Signa, urgente una soluzione immediata. Il Responsabile dipartimento lavori pubblici e trasporti di Forza Italia Toscana Giampaolo Giannelli, insieme Luca Carti: “Proposta di nuova uscita autostrada A1”
Anche i mesi che sono trascorsi, nonostante il minor traffico rispetto al flusso ordinario a causa dell’emergenza covid, ha evidenziato il problema del collegamento viario fra La Piana Scandicci/Le Signe e la Piana Osmannoro /Campi.
Numerose sono le code che si sono verificate in particolare nel tratto Scandicci – Lastra a Signa; si tratta di un problema annoso, rispetto al quale crediamo sia giunto il momento di muoversi in modo concreto e risolutivo, e rispetto al quale, dopo esserci confrontati con alcuni tecnici e numerosi cittadini, formuliamo una proposta, ovviamente da sviluppare nelle sedi adeguate.
Queste le dichiarazioni di Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento lavori pubblici e trasporti Forza Italia Toscana e di Luca Carti, Capogruppo Forza Italia Scandicci
Andiamo quindi subito al centro del problema. La soluzione che prospettiamo – precisano Giannelli e Carti – e’ quella della realizzazione di una nuova uscita autostradale sulla A1 , esattamente nelle intersezione dell’Autosole con la Via Pistoiese, in Zona S.Donnino.
Tutto il traffico che adesso congestiona l’attraversamento dell’Arno a Signa , quello del Ponte all’Indiano e quello della Via Prov.le Pisana, verrebbe quindi ad alleggerirsi in modo considerevole .
La riduzione di traffico veicolare – sottolineano i 2 esponenti Azzurri – puo’ grosso modo essere stimata dai ns.calcoli ovviamente al momento solo in maniera approssimativa, ma sarebbe sicuramente considerevole sia per Ponte a Signa che Ponte all’Indiano, ed ovviamente per la tratta Scandicci Lastra a Signa Via prov.le Pisana.
Il nuovo ponte a Signa , da noi di Forza Italia fortemente richiesto , anche in campagna elettorale,( promesso ora dal governatore Giani) richiedera’ anni per essere realizzato, ma nel frattempo la ns. proposta , ove accettata, porterebbe da subito immediati ed evidenti benefici alla mobilita’ metropolitana fiorentina.
Parallelamente – concludono Giannelli e Carti – si dovra’ risolvere il problema dell’accesso della A1 a Firenze Scandicci in modo che si eviti, mediante modifica svincoli ( presumibilmente zona Via Minervini) l’obbligo di ingresso e uscita tramite transito sulla Fi-Pi-Li. Una proposta, quindi seria, concreta, realizzabile, che porterebbe grandi benefici per tutto il flusso veicolare dell’area.
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Forza Italia Toscana
Luca Carti, Capogruppo Forza Italia Scandicci
Governo flop: STOP a moratorie, START a cartelle Equitalia
Governo: il Responsabile Dipartimento provincia Livorno Bilancio, Finanze e Sistema Bancario, con delega alle Politiche Economiche di Forza Italia Riccardo Petraroja, conferma che ad oggi non è stata prorogata la sospensione introdotta dal Decreto Cura Italia
E’ quindi terminata la moratoria degli atti di recupero coattivo dell’agente della riscossione, al via le notifiche delle cartelle di pagamento e delle azioni esecutive o cautelari.
Nel dettaglio, in caso di cartelle non scadute alla data dell’ 8 marzo 2020, il contribuente ha facoltà, in alternativa, di presentare istanza di dilazione entro la fine del mese.
I contribuenti con rateazioni pendenti alla stessa data potranno beneficiare dell’allungamento a 10 rate non pagate della condizione di decadenza dal beneficio del termine.
Nei confronti dei soggetti che hanno maturato morosità prima dell’inizio della sospensione, i pignoramenti possono essere già avviati da gennaio. Tuttavia, è ancora possibile presentare una nuova domanda di dilazione senza versare le rate scadute.
A meno di proroghe, non immaginabili allo stato attuale, in considerazione anche del precario stato di salute del Governo in carica, questo è lo scenario che si presenta per la platea dei titolari di Partite Iva e di chiunque sia titolare di un rapporto debitorio con l’Agenzia delle Entrate e per conseguenze con l’Agenzia della Riscossione.
Tutto ciò naturalmente in piena pandemia e con un malessere economico-sociale che potrebbe fare arretrare il prodotto interno lordo italiano da marzo 2020 ben oltre la soglia del 10% rispetto allo stesso periodo del 2019.
In questo modo non si potrà mai riavviare il motore economico italiano:
è necessaria una mossa coraggiosa che preveda una moratoria o almeno una rottamazione quater delle cartelle esattoriali in essere, che, a detta dello stesso Governo, non sarebbero più riscuotibili in ragione di almeno il 68% del totale.
Riccardo Petraroja, Responsabile Dipartimento provincia Livorno Bilancio, Finanze e Sistema Bancario, con delega alle Politiche Economiche Forza Italia
Scuola: Rientro si ma a condizione che sia in sicurezza
La responsabile del Dipartimento Università e formazione professionale di Forza Italia Toscana Elisa Amato, insieme a Giampaolo Giannelli: “Scuola: Rientro sì, ma a condizione che sia in sicurezza “
A pochi giorni dalla data “presunta” per la riapertura delle scuole nulla è chiaro.
Si susseguono dichiarazioni e smentite e il dibattito si fa sempre più acceso.
Cautela da parte delle Regioni che hanno chiesto ulteriori incontri; in Toscana sembrerebbe che sia previsto un rientro graduale al 50% dal 7 gennaio.
La domanda è semplice: il diritto all’istruzione ripartirà oppure riprenderà soltanto per alcuni? Il Governo non riesce a dare indicazioni precise abbandonando studenti e famiglie ad un destino purtroppo già scritto.
Il silenzio del Governo sulle criticità è veramente assordante e le “non scelte” creano enormi disagi.
In questa situazione Kafkiana una certezza c’è: l’inadeguatezza del Ministro Azzolina e del Governo.
Il rientro a scuola è un momento importante per i nostri ragazzi i quali sentono la necessità di un ritorno alla normalità.
Il Governo avrebbe dovuto pianificare scelte e una programmazione necessaria, nessun rispetto per studenti, famiglie e verso il personale scolastico, con i Dirigenti costretti ad un continuo e faticoso rimaneggiamento dell’orario delle lezioni a causa dei continui cambiamenti.
Una chiusura prolungata delle scuole crea danni incalcolabili ai ragazzi non solo dal punto di vista educativo-didattico, ma anche psicologico.
Occorrono scelte tempestive e certe allo scopo di ripartire in maniera funzionale ed efficace.
Troppe le questione lasciate al caso ed in sospeso, a partire dalla sicurezza e dalla presenza di adeguati trasporti pubblici locali.
Allo stato attuale, quel che doveva essere fatto, che noi indichiamo come indispensabile da giugno dello scorso anno, è ancora lettera morta. Manca infatti una cabina di regia a carattere nazionale, che spinga sull’acceleratore di decisioni integrate tra mondo della scuola e microcosmo del trasporto pubblico locale; manca altresì, al di là delle dichiarazioni di intenti, una vera ed effettiva integrazione, da realizzare con apposite convenzioni, tra trasporto pubblico e trasporto privato.
Il paradosso poi è che addirittura anche il Presidente Giani si mostra cauto verso l’ipotesi di riapertura il 7 gennaio, contraddicendo tutte le precedenti certezze, e mentre anche I.S.S. e CTS, ora, parlano di danni incalcolabili per gli studenti se si giungesse ad un ulteriore slittamento della riapertura.
Inoltre non ci è dato sapere dell’organizzazione dei tamponi previsti prima del rientro a scuola. Cosa ha fatto il Governo fino ad ora per rendere il rientro sicuro?
E’ stato ascoltato il mondo della scuola?
Hanno chiaro il Presidente Conte & Co. l’importanza che la scuola riveste e della sua centralità? Sono queste le risposte che aspettiamo per la tranquillità di tutti.
In un’epoca storica come quella di oggi, occorre stabilità e una visione futura che consenta di poter continuare ad investire sul futuro dei nostri ragazzi : diciamo basta ad infinite e mutevoli disposizioni, norme e circolari contraddittorie.
PS: Stanotte il governo, dopo aver assicurato che le superiori avrebbero riaperto il 7, ha deciso lo slittamento dall’11. Sarà così? O si andrà ancora oltre ?
Elisa Amato, Responsabile Dipartimento Università e formazione professionale Forza Italia Toscana
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento Lavori Pubblici e Trasporti Toscana – Forza Italia
La chiusura delle scuole non equivale al vaccino
Mettiamo le cose in chiaro: La chiusura delle scuole non equivale ad un vaccino! La Deputata di Forza Italia Erica Mazzetti, insieme alla responsabile del Dipartimento toscano Istruzione Rita Pieri: “Il Governo la finisca di vedere gli studenti come degli untori, ridiamo valore invece alla formazione scolastica“
Vediamo di fare chiarezza: quando si parla di scuola non siamo davanti ad un luogo pieno di untori. Basta con questa visione negativa degli studenti e di tutto il mondo dell’istruzione. E finiamola inoltre con il credere che chiudendo le scuole si protegge la popolazione! Chiudere le scuole non equivale ad un vaccino di massa !
Non ne possiamo più delle discussioni sterili di questi giorni, che ancora una volta si riducono ad un banale “riaprire si o riaprire no” senza aver mai realmente approfondito i problemi del settore. Questo Governo come di consueto si dimostra impreparato ad ogni scelta, perchè guidato da una maggioranza litigiosa senza futuro.
Sono meravigliosi invece i nostri studenti che non ne possono più di vivere in questa situazione, ma che lottano ogni giorno per cercare di tornare ad una vita normale. Tutta la scuola non ne può più di essere considerata come l’ultimo dei problemi ! L’Emergenza sanitaria è giustamente la prima cosa ,ma non possiamo continuare a sottovalutare quella culturale , sociale , educativa e didattica che si pone sotto i nostri occhi quotidianamente.
I Dirigenti scolastici, i Presidi, i Docenti, gli Educatori e tutto il personale scolastico, sono sconcertati, avviliti e umiliati. Anziché impegnati a “far scuola” trascorrono il tempo su piattaforme on line quando va bene , altrimenti a far tornare percentuali o a diversificare entrate ed uscite che immancabilmente l’indomani sono capovolte da questa o quella decisione estemporanea.”
Si muore di pandemia, ma anche di deprivazione culturale ,che produce povertà ! La morte è più lenta rispetto alla malattia e per questo non si percepisce come problema immediato, ma come problema lontano. Quindi preoccupiamoci si dei medici all’interno delle scuole (mai esistiti…), dei tamponi agli studenti, ma soprattutto riapriamo le scuole e investiamo nei trasporti per dare sicurezza anche alla vita dei nostri alunni. Prendiamo consapevolezza che il covid non ha fatto altro che far emergere i problemi vecchi di 20 anni della scuola italiana
Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia
Rita Pieri, Responsabile Dipartimento Istruzione e Istituzioni scolastiche Forza Italia Toscana
Gramigna: e-commerce come risorsa per il Made in Italy
La responsabile del Dipartimento tutela del Made in Italy di Forza Italia Toscana Antonella Gramigna: “e-commerce come risorsa per il Made in Italy“
La grave crisi, con relativa emergenza sanitaria, in seguito al Covid, ha indubbiamente fatto da spartiacque nel mondo.
Un prima ed un “dopo” che non è chiaro e che mette le PMI, di cui il Made in Italy- Tuscany è ricco, in una vera e grande crisi economica.
Prima di questo periodo, il valore del Made in Italy stava crescendo a doppia cifra, di anno in anno. I dati nel mese di marzo 2019 parlavano di 96,9 miliardi di dollari, come valore. Con questi mesi di Lockdown e varie alternanze di fasi gialle -arancioni- rosse, il valore del marchio é arrivato a serio rischio, l’ho già messo in evidenza in precedenti articoli, sia da un punto di vista economico che per quanto riguarda la reputazione e il prestigio acquisto negli anni.
Come può, quindi, in questa delicata e pesante fase, il “Made in Italy- Tuscany” affrontare anche questo nuovo shock dal forte impatto socio-economico? Ecco che è proprio l’esportazione ad essere l’obbiettivo di una possibile ripresa dell’industria italiana, specie quella legata alle piccole aziende.
Dopo una serie di incontri con imprenditori, e professionisti del settore, è emerso che uno dei mercati strategici può essere rappresentato dagli Stati Uniti, ma anche dai paesi asiatici, che saranno i primi ad uscire dalla crisi. Ecco che diventa importante non sottovalutare la promozione del Made IN sui canali digitali. Emerge sempre più come l’e-commerce, e l’essere online, siano fondamentali in questo periodo.
La nuova visione di una realtà sempre più digitalizzata, con al seguito l’innovazione tecnologica che vede anche la possibilità di accedere alla realtà aumentata, accanto all’e-commerce visto come Shop On Line, ipotizzando anche nuovi format di eventi, pensati come “fiere virtuali”, possano contribuire al sostegno del commercio verso l’estero, che da solo vale 1/3 del PIL nazionale.
La chiave è l’innovazione.
L’emergenza Covid-19 ha, di fatto, riscritto la modalità di acquisto e di consumo di milioni di persone, e le aziende, specie le piccole medie, attraverso la vendita attraverso l’ e-commerce, strutturato ad hoc, possono mettere in campo una innovativa strategia dedicata alle vendite a distanza, cosi da inserirsi in spazi privilegiati di un settore destinato ad assumere una rilevanza sempre più multisettoriale. Innovazione significa anche comunicazione e informazione.
Ecco che diventa imprescindibile valutare il sentimento dei consumatori, così come il sapersi reinventare per muoversi più velocemente, al fine di favorire l’agilità di marketing, segnata anche da strategie e nuovi messaggi che riescano a trasmettere empatia e trasparenza. Autenticità e genuinità del prodotto. Ciò che noi rappresentiamo. L’Italianitá, la toscanità.
Un percorso questo, obbligato e urgente, che potrà essere di molto aiuto al “Made in Italy-Tuscany”, per affrontare il periodo post-pandemia, e per sbarcare nelle case di molti, sia nel nostro Paese che all’estero.
Bene ricordare che “Made in Italy” non è solo un termine generico per riferirsi a beni prodotti in Italia, ma sia un vero e proprio marchio il cui utilizzo è disciplinato da apposite leggi. La presenza in etichetta di questa dicitura è garanzia di qualità in tutto il mondo. Uno studio pubblicato nel 2017 da Forbes, ha valutato il Made in Italy al 7° posto in termini di reputazione tra i consumatori di tutto il mondo.
Un nuovo modello d’impresa tramite l’Innovazione tecnologica, come risposta al post-pandemia? Si. Ma sappiamo bene come la pandemia, oltre alla situazione economica, stia anche portando forzatamente una rivalutazione dei valori, delle abitudini e dei modelli di consumo. Non pensiate che questi cambieranno, una volta esaurito l’effetto pandemico, e le imprese dovranno obbligatoriamente confrontarsi con consumatori più attenti, e magari più esigenti, in termini di rapporto qualità e il prezzo, che il web riduce.
Ecco che, secondo sempre i dati forniti, la crescita esponenziale dell’e-commerce da parte delle aziende, indubbiamente sia in ascesa, in quanto c’è stata una crescita esponenziale della domanda di acquisto nella modalità on line da parte dei consumatori.
Il commercio sul web, secondo i dati del consorzio Netcomm, crescerà di più quest’anno nell’economia mondiale e non subirà la crisi imposta dall’emergenza Covid-19 agli altri settori produttivi con un aumento stimato fino a +55.
Anche gli stili di consumo, in seguito a questa emergenza sanitaria, hanno subito un notevole cambiamento che ha incoraggiato il ricorso al digitale per procedere alla gran parte degli acquisti, in quanto impossibilitati a recarsi di persona, a causa della chiusura dei negozi fisici.
Ecco che, anche i settori meno pronti all’e-commerce, come il food e il grocery, si sono dovuti adeguare, sviluppando nuovi servizi per venire incontro ad una nuova normalità. Il mondo del Wine si era già adeguato, ma ha ottenuto comunque importanti sviluppi e aumenti delle vendite.
Quello che è accaduto per effetto del coronavirus, ci ha insegnato che per le nostre imprese, può esserci un’opportunità, anche per quelle più piccole, grazie alla costruzione dei “negozi virtuali”.
Per quelle di piccole e medie dimensioni, diventa anche comprensibile possa diventare difficile cambiare strada, o affrontare nuove spese di digitalizzazione. Oltre al problema tecnologico, con l’accesso alle piattaforme digitali, si aggiunge quello legato alla carenza di competenze necessarie.
Servono, quindi, politiche di sostegno, dirette ad avvicinare le imprese, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, all’eCommerce come strumento nuovo e vincente in questa fase che non sarà breve, a cui possono accedere per far crescere la loro attività, ed espanderla nel mondo.
Questo approccio sarà sicuramente vincente per il tessuto economico italiano, e per il nostro Made in Italy- Tuscany, che conta una maggioranza di PMI e microimprese, molte delle quali tradizionali e legate al territorio, e diventerà per loro un mezzo per andare oltre i confini locali, valorizzare le eccellenze e aiutarle al tempo stesso a rilanciarsi anche offline, perchè permette, infatti, non solo di arrivare alle famiglie italiane, ma anche di aprirsi ai mercati esteri, dove c’è una forte richiesta di prodotti Made in Italy, in special modo Toscani.
Antonella Gramigna, Responsabile Dipartimento Tutela del Made in Italy Forza Italia Toscana
Amato: Università, intervenire su tasse e organizzazione
La responsabile del Dipartimento Università e formazione professionale di Forza Italia Toscana Elisa Amato: “Università, intervenire su tasse e organizzazione“
E’ necessario avere un sistema universitario che non penalizzi nessuno e che garantisca a tutti i diritti dettati dalla Costituzione con interventi adeguati alle sfide della pandemia.
Digitalizzazione, espletamento dei tirocini previsti nel pre-laurea, didattica e esami a distanza in diversi casi hanno messo in grande difficoltà i nostri ragazzi.
Una connessione non adeguata con interruzioni non solo delle lezioni ma, ancora più grave, degli esami comporta ritardi incredibili nel percorso universitario.
Nasce quindi la necessità di tutelare gli studenti e le loro famiglie, è inaccettabile andare fuori corso con aggravio anche dal punto di vista economico per colpa di questo Governo. Non possiamo pensare ad un considerevole aumento delle tasse annuali da pagare durante tutto il percorso universitario.
Proprio per questo, Forza Italia ha presentato in Senato un atto formale, con l’ obiettivo di eliminare tutti gli ostacoli che si frappongono tra lo studente e la laurea in modo da avere il minor impatto possibile legato alla difficile situazione che sta vivendo il nostro Paese.
E’ stato, quindi, chiesto al Ministro dell’Università e della Ricerca di sapere se non ritenga utile e necessrio Governo adottare le seguenti iniziative:
– Prolungamento dell’Anno Accademico 2020/2021 per evitare ricadute negative sulla vita universitaria degli studenti;
– Abbassamento delle tasse;
– aumento delle agevolazioni ;
– Sospensione della tassa per chi si dovesse laureare oltrepassando la durata massima del corso di laurea cercando di abbattere quella eccessiva burocrazia che non fa altro che danneggiare il percorso di studi;
– Sospensione delle regole che prevedono il “salto” d’Appello (con tale pratica è più facile andare fuoricorso) e che si deroghi anche a causa delle difficoltà di collegamento;
– Disapplicazione delle maggiori quote di iscrizione per i fuori corso;
– Eliminazione degli sbarramenti sui crediti scolastici per accedere agli anni successivi.
– Proroga data per il conseguimento dei Cfu.
Elisa Amato, Responsabile Dipartimento Università e formazione professionale Forza Italia Toscana