Puccinelli: progetto casa della salute
il Responsabile Dipartimento Sanità provinciale di Pisa di Forza Italia Marco Puccinelli: “progetto casa della salute”
Ritengo opportuno che oggi dobbiamo iniziare a parlare di idee e di proposte concrete che diano risposte al cittadino sulla sanità, per riconquistare la fiducia delle persone e soprattutto dare un modello nuovo della medicina territoriale che in questo ultimo periodo ha dato adito a numerose critiche.
Abbiamo assistito, soprattutto in Toscana, alla disastrosa organizzazione della sanità, che la sinistra, in questi anni, ha mostrato. L’accentramento negli ospedali dei capoluoghi, rendendoli ultra-specialistici, riducendo sensibilmente le necessità quotidiane dei cittadini.(vorrei anche ricordare il buco della ASL di Massa, ripianato con i soldi dei cittadini toscani, senza che l’assessore o il governatore, si sia assunto almeno la responsabilità politica di questo disastro), chiudendo o riducendo il numero dei nosocomi delle città periferiche, oppure diminuendo le prestazioni di questi.
Ci siamo trovati allo sbando, soprattutto durante questa pandemia, con un assessorato alla sanità privo di organizzazione in caso di emergenza, senza un sistema adeguato, senza risposte concrete da dare ai pazienti, e soprattutto per i MMG ( ricordo i dispositivi di protezione che la regione ci aveva inviato nel marzo 2020 – ridicoli) cosa che si è ripetuta nei primi mesi della campagna di vaccinazione per il covid 19 con le faraginose piattaforme di prenotazione delle dosi di vaccino che prendevano tempo, al quotidiano lavoro del MMG , proseguendo nella inconsistenza e nella mancanza di risposte da parte dei amministratori regionali.
Problemi già esistenti, ma che la pandemia ha ulteriormente accentuato: mi riferisco alle lunghe attese nei corridoi dei pronto soccorso per la mancanza dei “posti letto”, ridotti dalle precedenti amministrazioni, lunghe attese per gli accertamenti diagnostici, per non parlare dei ritardi degli interventi chirurgici programmati e addirittura lo si è visto anche nei mesi scorsi con il ritardo, rispetto ad altre regioni, del passaggio per le misure restrittive e per l’aperture dei locali pubblici), ultimamente la riduzione delle postazioni di guardia medica/continuità assistenziale nelle zone periferiche.
Non ultimo il buco di bilancio della sanità toscana che impedisce nuove assunzioni per coprire le deficienze, legate ai pensionamenti ed alle dimissioni dei Colleghi (ultimamente 6 medici si sono dimessi dal PS di Careggi e dell’ospedale di Portoferraio).
Quest’oggi siamo qua, non solo per dare testimonianza della cattiva gestione della sanità toscana, ma per affrontare un progetto futuro della MEDICINA TERRITORIALE, perchè siamo dei professionisti che hanno idee e voglia di fare!
Mi occupo di medicina generale, essendo un medico che lavora sul territorio oramai da quasi 30 anni, ho assistito ad una evoluzione professionale del mio lavoro, con i miei colleghi abbiamo visto le difficoltà dei cittadini nel trovare risposte alle loro domande inerenti la salute. Ci siamo riuniti, e abbiamo deciso di portare avanti un progetto di lavoro nuovo, ci siamo adoperati e impegnati, frequentando corsi di formazione professionali e stage specialistici, allo scopo di offrire prestazioni migliori , arricchendo la nostra professionalità.
Abbiamo iniziato con un progetto di lavoro, nel lontano 2006, di associazione di medici di medicina generale definito UNITA’ di CURE PRIMARIE (UCP), nel distretto della Rosa di Terricciola, con altri 15 colleghi, ora CASA della SALUTE (UCCP unità di cure complesse primarie), che assistono una popolazione di 20 mila persone circa, dislocate in un territorio di 6 comuni e numerose frazioni. I medici aderenti al progetto sin dall’inizio, hanno in carico i 20 mila pazienti, ed operano oltre che nella sede del distretto, nei propri 28 studi periferici, sono tutti favorevoli a proseguire questo tipo di lavoro.
Abbiamo ascoltato le parole dei Presidente Draghi, nel discorso di insediamento come primo Ministro, che annunciava il progetto di “case di comunità” per la medicina territoriale. Ciò che è importante non è la definizione, ricordo il ministro Sirchia parlava di “UTAP”, ma il contenuto del progetto per la nuova sanità territoriale.
La casa della salute della Rosa di Terricciola è una realtà molto valida sul territorio, perchè è realizzata nel presidio distrettuale come sede centrale dell’UCCP, per l’ampiezza della cittadinanza interessata (oltre 20.000 persone), per la localizzazione in un’estesa zona collinare a bassa densità di popolazione, per la presenza di un medico di medicina generale nelle 12 ore diurne, che effettua attività ambulatoriale per patologie urgenti non di grave entità e di primo soccorso e/o consulenze telefoniche, coadiuvato da un infermiere.
Perchè è pure la sede della guardia medica/continuità assistenziale, composta da due medici di medicina di continuità assistenziale nelle 12 ore diurne prefestive e festive, che effettuano attività ambulatoriale, non di grave entità e di primo soccorso e visite domiciliari e consulenze telefoniche e un medico di continuità assistenziale nelle 12 ore notturne sempre reperibile che effettua visite domiciliari e consulenze telefoniche.
La sede dell’UCCP è dotata di un computer in rete con un server che contiene tutte le cartelle sanitarie dei pazienti in carico dei medici di medicina generale associati, aggiornate, che possono essere visionate, oltre che dai MMG, anche dai medici di continuità assistenziale.
In questi anni ci siamo adoperare per percorsi specifici per l’accesso alla specialistica ambulatoriale, cardiologia, dermatologia, chirurgia, oculistica, servizio di ecografia ed inoltre sono stati creati percorsi specifici di accesso diretto a servizi diagnostici e reparti ospedalieri (radiologia, laboratori analisi, ortopedia, cardiologia, oculistica, centro trasfusionale).
Il referente dei MMG, coordinatore di FT (aggregazione funzionale territoriale), organizza mensilmente delle riunioni di tipo formativo o di audit, insieme a colleghi specialisti, allo scopo di uniformare i comportamenti clinici, mediante l’elaborazione di percorsi diagnostici-terapeutici e riunioni di tipo organizzativo su problematiche gestionali emerse allo scopo di evitare il ripetersi o su problematiche relazionali, allo scopo di appianarle. A queste riunioni sono invitati gli infermieri e i medici di continuità assistenziale.
Oltre alle comuni attività svolte a livello ambulatoriale dalla medicina generale stiamo facendo:
suture superficiali, incisione di ascessi e trombi emorroidari, asportazione di corpi estranei cutanei e sottocutanei e oculari, immobilizzazione delle dita con stecche di Zimmer, tamponamenti nasali con Merocel, artrocentesi ed infiltrazioni intrarticolari, inserimento di cateteri vescicali,lavaggi auricolari, flebo con farmaci, elettrocardiogrammi, ecogarfie, piccola chirurgia ambulatoriale.
Inoltre stiamo facendo, la dove sia necessario, l’ invio al presidio ospedaliero per accertamenti diagnostici, (radiologia o visite specialistiche urgenti), attraverso percorsi codificati, con eventuale ritorno alla casa della salute, esami di laboratorio inviando il sangue al presidio ospedaliero e risposta telematica, osservazione breve (abbiamo a disposizione una stanza con letto), cicli di terapia infusionale, trasfusioni, cicli di medicazioni di ulcere o lesioni cutanee.
Dal 2010 abbiamo iniziato l’attività di SANITA’ DI INIZIATIVA, con l’assegnazione di 2 infermieri territoriali, rivolta ai pazienti con patologie croniche quali DIABETE MELLITO, SCOMPENSO CARDIACO, BPCO, esiti di ICTUS CEREBRI con particolare riguardo alla gestione post acuzie e cronica.
Il personale infermieristico lavora direttamente sulle schede elettroniche dei pazienti dove vedono dati relativi agli indicatori ed osservazione del paziente e nel caso di assistenza domiciliare, viene estratta la cartella elettronica e caricata sul pc portatile, in modo da eseguire correttamente le indicazioni terapeutiche.
Stiamo attuando la PREVENZIONE PRIMARIA, in particolare percorsi corretti di stile di vita, l’attività fisica, le corrette abitudini alimentari, la cessazione del fumo, con l’organizzazione di gruppi AFA (attività fisica adattata), dietista, centro antifumo, gruppi di medicina vocazionale.
Dal 2012 abbiamo iniziato, per aumentare i servizi per i cittadini, alcune attività di medicina vocazionale, ed in particolare:
un MMG effettua ecografie, un MMG effettua spirometrie, un MMG referta tracciati elettrocardiografici, un MMG effettua valutazioni diabetologiche.
Dal 2018 un MMG effettua interventi di piccola chirurgia ambulatoriale.
Dal 2021 un MMG effettuerà esami ecocolodoppler venosi per insufficienza venosa superficiale e profonda degli arti inferiori e patologie infiammatorie dei vasi venosi
Nel 2021 abbiamo intrapreso una collaborazione con il CNR-cardiologia Pisa per uno studio scientifico sulla Amiloidosi Cardiaca.
Queste attività hanno permesso di ridurre i tempi di attesa, dando una risposta quasi immediata all’utenza, ed essendo una UCCP, che svolge attività di primo soccorso, si è determinato una riduzione di accesso al pronto soccorso del 30% per i codici bianchi,azzurri e verdi, grazie al fatto che la casa della salute è operativa H24, 7 giorni su 7, essendo la sede della continuità assistenziale (guardia medica) nelle ore notturne e nei giorni prefestivi e festivi.
Abbiamo ridotto la spesa farmaceutica, ( i dati del MES e dell’ARS indicano valori nettamente inferiori alla spesa farmaceutica media della ASL) razionalizzando le risorse e stando molto attenti ad evitare gli sprechi, facendo degli audit specifici, senza far mancare niente agli assistiti.
Vorremo addirittura aumentare le nostre postazioni, la quando verrà ampliata la sede della nostra CDS, diventando una Hub vaccinale/ sede dove eseguire tamponi molecolari e rapidi.
La CDS, a mio avviso, dovrà diventare il secondo pilastro della sanità pubblica, da affiancare all’ospedale, dislocata in una sede ben visibile sul territorio di competenza, in modo da essere un punto di riferimento per i cittadini. La CDS non deve occuparsi solo di prevenzione e di patologie croniche, ma pure di eventi acuti che non necessitano di un ricorso al Pronto Soccorso.
Dalla nostra esperienza, abbiamo assistito ad netto miglioramento della cosiddetta “MEDICINA DI ATTESA” (gestione delle patologie croniche- attività prevalente della medicina generale), per la creazione di percorsi specifici diretti con i servizi diagnostici e le unità operative ospedaliere, per il ricorso improprio al pronto soccorso per le patologie gestibili livello territoriale, reso possibile alla diagnostica di primo livello (ECG,ecografie,spirometria esami di laboratorio), ai percorsi diretti con i vari reparti ospedalieri, e all’attivazione della medicina vocazionale che contribuiscono ad aumentare i servizi della CDS.
Concludo con l’ipotesi di avere due tipi di case della salute:
- CDS di AFT (aggregazione funzionale territoriale), aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con il coinvolgimento ad ore aggiuntive di tutti i MMG, con ambulatorio per cure primarie, aperto 12 ore diurne, sede anche della continuità assistenziale, dedicato anche al primo soccorso, sede della medicina vocazionale e che possa divenire sede di HUB di vaccinazione.
- CDS più piccole, dove alcuni MMG, spostano la loro attività convenzionale ambulatoriale, come medicina di gruppo, integrandosi con altre figure professionali territoriali, con orario non aggiuntivo.
Nel primo modello si dovranno retribuire le ore di attività aggiuntive per i MMG che aderiscono al progetto, nel secondo a parte il compenso della medicina di gruppo (che potrebbe essere preesistente) non sarebbe necessario una quota aggiuntiva, a meno che non vengano richieste prestazioni di particolare impegno professionale.
In ambedue i modelli dovranno essere previsti pure gli “obbiettivi di salute” da raggiungere.
Marco Puccinelli, Responsabile Dipartimento Sanità provinciale di Pisa – Forza Italia
Terricciola: Continuità assistenziale della Rosa
La Rosa di Terricciola, il Responsabile Dipartimento Sanità provinciale di Pisa di Forza Italia Marco Puccinelli: “Continuità assistenziale della Rosa – Guardia medica”
Sono oramai trascorsi i mesi estivi, periodo di ferie di molti dei medici di famiglia , con i giovani medici a sostituirli e quindi l’amministrazione della ASL ha avuto difficoltà a coprire i turni nitturni della guardia medica della Rosa di Terricciola, coperti, a volte fino alle 22, dai medici di famiglia per cercare di alleviare il disagio dei cittadini.
Ma pure il mese di ottobre ha visto la carenza di copertura dei turni notturni presso la sede di guardia di questo territorio, rendendo difficoltosa la richiesta dei pazienti dei paesi limitrofi, che devono rivolgersi alla sede di Ponsacco. Si tratta di un bacino di utenza che raccoglie i comuni di Peccioli, Palaia, Layatico, Terricciola, Capannoli e Chianni, cioè 20 mila cittadini, che hanno in questa sede, un luogo di riferimento di primo soccorso e vedersi di fronte un cartello con scritto di rivolgersi dalle 20 alle 8 alla sede della guardia medica di Ponsacco, ritengo che non sia una bella cosa.
Si tratta della salute pubblica e il cittadino dovrebbe avere un maggiore rispetto. Sappiamo che il bilancio della regione toscana ha un buco di circa 500 milioni di euro, ma questo non deve far diminuire l’assistenza sanitaria ai pazienti. L’avvento della pandemia ha costretto l’azienda a spostare le risorse su altre attività, il tracciamento dei pazienti positivi e la formazione delle squadre l’USCA, hanno determinato un impegno importante, ma sicuramente tutto questo non avrebbe dovuto togliere medici per coprire i turni notturni della guardia medica della Rosa di Terricciola.
Questa mancanza di copertura dei turni determinerà un aumento dei pazienti che si dovranno recare al pronto soccorso dell’ospedale di Pontedera per avere le cure durante la notte, e ciò determinerà un insuccesso di ciò che era stato raggiunto in questi anni, con il servizio reso da questa struttura, che è sede della Casa della Salute, una vera propria eccellenza in campo della salute pubblica territoriale.
Pertanto è opportuno che la guardia medica di Terricciola sia di nuovo una struttura funzionale sulla quale il cittadino possa fare riferimento in caso di necessità sanitaria, anche con l’impegno dei Sindaci dei comuni limitrofi che si adoperino facendo richieste alla azienda sanitaria locale
Coordinamento provinciale di Pisa – Forza Italia


Puccinelli: Emergenza guardia medica a la Rosa, Terricciola
La Rosa di Terricciola, il Responsabile Dipartimento Sanità provinciale di Pisa di Forza Italia Marco Puccinelli: “Emergenza guardia medica per la carenza di copertura dei turni notturni e festivi”
Nel mese di Luglio e di Agosto avremo, nel nostro territorio della Valdera, una carenza per la copertura dei turni notturni e festivi della guardia medica con sede nel distretto della Rosa di Terricciola-Pisa, per la mancanza della disponibilità dei giovani colleghi. Molti di questi, attualmente, sono impegnati nelle attività di “tracciamento” dei positivi, nella esecuzione dei vaccini e nell’USCA e ciò ha determinato una riduzione drastica delle risorse professionali per l’effettuazione dei turni di guardia medica territoriale.
La carenza si attesta in 15 turni per il mese di Luglio e altrettanti per il mese di Agosto, tra l’altro periodi di ferie di molti Colleghi di MMG.
La Direzione della ASL Nordovest ha chiesto hai medici di Famiglia (MMG) di svolgere l’attività ambulatoriale dalle 20 alle 23, periodo di maggiore affluenza alla sede di guardia medica, e dalle 23 alle ore 8, durante la notte, di accorpare alla sede di guardia medica di Ponsacco, in caso di visite domiciliari, chiudendo il presidio della Rosa in tale orario.
Tutto ciò è assai difficile da effettuare, specialmente per noi MMG, che dopo 10-11 ore di lavoro, dovrebbero accollarsi ulteriori 3 ore di lavoro ambulatoriale, raggiungendo per molti le 13-14 ore di lavoro giornaliere, ma soprattutto la difficoltà in cui potrà trovarsi il paziente difronte al presidio di guardia medica con la scritta “chiuso – rivolgersi ad altra sede”. Stiamo parlando di un luogo di sanità, che da molti anni, viene svolto un lavoro di primo soccorso, e punto di riferimento di 20 mila persone (6 comuni).
Sicuramente tale emergenza è causata dalla pandemia in atto, con l’impiego dei giovani medici per le USCA, per il “tracciamento” e le vaccinazioni, e quindi si è verificata tale carenza per coprire i turni di guardia medica, ma è soprattutto legata alla incapacità degli amministratori che non hanno saputo trovare un rimedio a questa emergenza sanitaria.
Occorre, a mio avviso, aumentare il “monte orario” dei medici titolari di guardia medica (attualmente è di 9 turni al mese), superare l’ostacolo di incompatibilità tra il lavoro per la guardia medica e l’USCA , (in questo periodo i medici hanno sensibilmente ridotto i loro interventi), in modo da coprire i turni carenti di figure professionali.
Dr. Marco Puccinelli, Responsabile Dipartimento Sanità provincia di Pisa – Forza Italia


Vaccini: ancora una falla in Toscana
Ancora una falla nei vaccini in Toscana. Il Responsabile dipartimento sanità di Forza Italia Piombino Michele Piacentini, insieme a Chiara Tenerini: “Attivare una catena sicura dei vaccini con maggiori controlli”
Dopo un inizio discutibile in cui si sono vaccinati più cinquantenni che ottantenni, unica Regione in Italia, ecco che la Toscana è l’ unica anche ad aver somministrato 4 dosi anziché una per ben due volte, l’ultima nella giornata di lunedì al Modigliani Forum di Livorno.
Si è trattato senz’altro di un errore umano, ma è sorprendente che sia l’ unica Regione e nel dettaglio la stessa Usl Nord Ovest, ad aver commesso per ben due volte questo stesso errore.
Sarebbe opportuno che il Presidente Giani, insieme all’assessore alla Sanità Toscana Bezzini, oltre a fare tour nei vari hub vaccinali, iniziassero a perfezionare i protocolli usati in questa campagna vaccinale.
Questo per evitare di creare un clima di diffidenza e di paura nei cittadini in procinto di vaccinarsi, che hanno il diritto di farlo in completa serenità e sicurezza, sapendo così di contribuire a sconfiggere definitivamente questa pandemia sanitaria e le sue gravi conseguenze sociali ed economiche.
Occorre quindi attivare una catena sicura dei vaccini con maggiori controlli, evitando di sovraccaricare il personale impegnato in questa importante operazione.
Un grazie a tutti gli operatori, medici e infermieri che con spirito di abnegazione, gentilezza e disponibilità operano all’interno degli hub vaccinali di tutta la Regione.
Michele Piacentini, Responsabile Dipartimento Sanità Piombino – Forza Italia
Chiara Tenerini, Coordinatore provinciale Livorno e Responsabile Dipartimenti Toscana – Forza Italia


Puccinelli: Vaccini in Toscana, Giani parla senza sapere
Vaccini, lettera del Responsabile Dipartimento Sanità provinciale di Pisa di Forza Italia Marco Puccinelli al Presidente della Regione Toscana: “Giani continua a parlare senza sapere”
Signor Presidente,
è con profondo rammarico che leggo le Sue affermazioni inerenti l’attuale campagna di vaccinazione per il covid 19. Sono molto amareggiato e molto stanco, ma sempre in prima linea per portare la mia professionalità ai miei Assistiti e cercare di assolvere al meglio il mio dovere di professionista. Sono oramai molti mesi che siamo in trincea a combattere contro questo virus, ma la vita professionale dei MMG non si ferma nonostante la pandemia, e non è solo il covid 19 che impegna la nostra giornata, fatta di telefonate, messaggi, visite a domicilio e ambulatori.
Faccio il MMG da quasi trenta anni, sempre ligio al dovere e nel rispetto delle regole, regole dettate dalle aziende sanitarie locali, che a volte talmente insulse e raccapriccianti che abbiamo dovuto sottostare, nonostante i nostri sindacati non fossero d’accordo.
I miei Colleghi ed io stiamo lavorando intere giornate, a volte saltando anche le pause del pranzo, sino a raggiungere le 12 ore e spesso alla sera ci colleghiamo in videoconferenza per organizzare le giornate delle vaccinazioni delle successiva settimana, riunioni che si protraggono fino a tarda notte.
Vorrei ricordare che soltanto dall’inizio del mese di Marzo, i MMG hanno avuto a disposizione, dalla Regione Toscana, le sei dosi dei vaccini (1 flaconcino) alla settimana, attraverso una procedura informatica di prenotazione complicata. Nonostante queste difficoltà, i MMG si sono impegnati e hanno somministrato tutte le dosi conferite, spesso in assenza di personale ausiliario e in carenza di spazi.
I ritardi della vaccinazione degli over 80 sono frutto delle scelte , dell’amministrazione regionale, che ha deciso di vaccinare altre categorie, con le loro ragioni, a discapito degli ultraottantenni e dei pazienti fragili.
Ritengo siano stati fatti errori da parte della Sanità della Regione Toscana, avvalendosi di sistemi farraginosi e difficoltosi per la prenotazione delle dosi di vaccini, non tenendo conto della ormai trentennale esperienza maturata con la campagna di vaccinazione antinfluenzale da parte dei MMG.
Pertanto non è assolutamente accettabile che i MMG siano oggetto di accuse infondate e tra l’altro molto gravi, fatte con tutta probabilità da persone che non conoscono assolutamente l’impegno che mettiamo quotidianamente nello svolgere il nostro lavoro che è fatto di telefonate, di messaggi sulle varie piattaforme e soprattutto di visite ambulatoriale e domiciliari
Dr. Marco Puccinelli, Responsabile Dipartimento Sanità provincia di Pisa – Forza Italia Toscana
Sanità: ridisegnare il sistema di assistenza del malato
Sanità, Forza Italia Toscana presenta un documento per ridisegnare il sistema di assistenza del malato. Il Responsabile Dipartimento Sanità di Forza Italia Toscana Tullio Rizzini, insieme a Chiara Tenerini e Marco Puccinelli: “Modello ospedalo-centrico è superato”
Uno studio e una relazione fatta dal Dipartimento Regionale di Sanità di Forza Italia per lo Sviluppo e Potenziamento della Sanità Territoriale, ha dato origine ad un documento ed una mozione, che i Consiglieri ed i vari Coordinatori comunali hanno presentato e stanno presentando nei Comuni della Toscana interessati dal documento.
Nel testo di sintesi, elaborato dal Dottor Puccinelli, dalla Resp. Dipartimenti Toscana Tenerini e dal Dottor Rizzini, si propongono infatti risposte concrete da attuare nell’immediato per rendere operativi e funzionanti Le Case della Salute, laddove queste siano già presenti, ovvero la loro implementazione ex novo ove queste strutture non esistano ancora; rafforzare la medicina di territorio, in poche parole, per rendere più efficienti ed efficaci i cosiddetti livelli intermedi di cure, più concretamente vicini alle reali esigenze dei cittadini.
In un quadro emergenziale come la vaccinazione di massa, dare immediatamente seguito alla nostra proposta, sarebbe anche un importante contributo alla attuazione del piano vaccinale regionale e nazionale.
Uno studio preliminare, quello elaborato da Forza Italia Toscana, ben dettagliato per ridisegnare il sistema attuale di assistenza al malato, “ospedale-centrico”, oramai sorpassato dalla moderna tecnologia, ma soprattutto incapace di dare risposte adeguate alle esigenze della società moderna.
La cura c.d da remoto, senza sovraccaricare le strutture, centri specialistici di first-aid, luoghi per le terapie di malattie croniche e riabilitative e molte altre idee concrete, per fornire servizi sanitari di primo livello più accessibili e meglio distribuiti sul territorio.
Uno degli obiettivi è l’alleggerimento delle strutture ospedaliere, destinate sempre più a diventare centri di maggiore eccellenza per le patologie più gravi o complicate.
Dr. Tullio Rizzini, Responsabile Dipartimento Sanità – Forza Italia Toscana
Chiara Tenerini, Responsabile Dipartimenti – Forza Italia Toscana
Dr. Marco Puccinelli, Responsabile Dipartimento Sanità provincia di Pisa – Forza Italia Toscana
La “Speranza” dittatoriale: rifiutare il MES porta al panico
La “Speranza” dittatoriale del ministro: rifiutare il MES sanitario porta al panico. Il Responsabile Dipartimento Sanità di Forza Italia Toscana Tullio Rizzini, insieme a Chiara Tenerini: “Occorre elaborare e pianificare efficacemente con commissioni mediche extra-ospedaliere”
L’ultima bella notizia sul fronte di questo governo nei confronti della pandemia é quella dell’elaborazione del piano pandemico 21-22.
Da un certo punto di vista la notizia è molto buona perché negli ultimi 10 anni i governi precedenti, a marca sinistra, si erano preoccupati di non elaborare nessun nuovo piano pandemico, occupati come erano a diminuire in modo drastico le risorse per la sanità ed a creare secondo modalità creative posti di lavoro secondo logiche politiche e non meritocratiche.
Ora, in piena rilavorazione dei concetti che ci hanno portato al disastro sanitario più ampio di tutto il mondo civile, la Speranza che ci viene dal nostro ministro è quella di tipo dittatoriale:
considerare che i pazienti con più possibilità di sopravvivere al terribile virus vadano privilegiati in relazione alle terapie intensive, mentre invece quelli che hanno maggiori possibilità di morire e cioè le persone anziane e con patologie, è opportuno che vengano messi in seconda fila e di fatto esclusi dalla possibilità di accedere alla terapia intensiva, ultimo tentativo per chi purtroppo subisce gli effetti più acuti del virus.
Il che in realtà è un evidente ed ingannevole paradosso clinico, mascherato da dati statistici senza senso rispetto alla sostanza del problema.
Tutto ciò, al netto del grossolano errore terapeutico di base, non può che urtare contro i principi etici che la democrazia occidentale ha posto a salvaguardia del suo stesso persistere in questo mondo dominato dal denaro: Evidentemente la rigorosità dell’atteggiamento dittatoriale pertinente ai dissacratori dei valori tradizionali su cui si fonda ancora, e nonostante tutto, il vivere civile, non si fa scrupolo alcuno di applicarsi al pensiero paradosso, elaborando quindi concetti che sono degni di una “gabbia” di secondo ordine: il razzismo folle e illogico alla base di questo atteggiamento appare chiaramente rivoltante.
Non solo, ma come detto, da un punto di vista puramente medico ci troviamo di fronte al paradosso che chi più ha bisogno di cure dovrebbe essere meno curato.
La dura realtà è che chi ci governa, in un anno intero non e’ riuscito a elaborare dei piani concreti per creare delle idonee e piccole Task Force, munite di linee guida aggiornate ed effettivamente controllate in maniera efficace da commissioni mediche extra-ospedaliere.
Task Force munite di strumenti opportuni, quali la possibilità di dare ossigeno nelle case dei pazienti in modo da non intasare gli ospedali in maniera assolutamente ignobile, (e da questo irresponsabile errore d’ origine deriva l’ intasamento dei servizi!).
Questi soggetti che ci governano dunque ritengono anche di potersi permettere di riflettere ed elaborare severi piani di stampo staliniano, assolutamente antitetici e contrari allo spirito che ha da sempre mosso i servizi sanitari.
Non avendo provveduto a nessun tipo efficace di prevenzione, preferiscono perdere la possibilità di accedere tramite il Mes sanitario ad un’ingente quantità di fondi, ben felici di gettare nel panico e quindi nella totale riduzione delle capacità immunitarie un intero popolo, questi soggetti insulsamente incapaci di garantire le giuste prestazioni a livello extra-ospedaliero, che sarebbero state le uniche idonee a fornire una reale profilassi e prevenzione in tutti gli ambiti, hanno perduto tempo a chiacchierare di mascherine, giocandoci e guadagnandoci su; infine sono pervenuti ad un atteggiamento di irreale irresponsabilità etica, mascherata da responsabilità medica!
Speriamo nei vaccini.
Dr. Tullio Rizzini, Responsabile Dipartimento Sanità – Forza Italia Toscana
Chiara Tenerini, Responsabile Dipartimenti – Forza Italia Toscana
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Piombino: Punto nascita, ancora parole, servono fatti!
Il Responsabile dipartimento sanità di Forza Italia Piombino Michele Piacentini, insieme a Davide Anselmi: “Piombino: Punto nascita, ancora parole, servono fatti!”
Per il secondo anno consecutivo assistiamo al lieto evento di una nascita del nuovo anno appena partito, ma non nel reparto maternità di Villamarina.
Ormai da giugno 2019 il Punto nascita è chiuso.
Se ne annuncia ancora una volta l’adeguamento, con uno stanziamento di 320.000,00 euro per la sala operatoria adiacente alla sala parto.
Direi che ci siamo stancati di annunci e preferiremmo i fatti. Si facciano partire davvero i lavori, si spendano i denari che ci dicono pronti, per far sì che vi siano concretamente le condizioni per la riapertura.
Il numero dei parti complessivi non puo’ essere più un problema perché l’ospedale unico (Piombino-Cecina) ne conta 651 nel 2019 vedendo superata l’asticella dei 500 previsti per legge.
Pertanto adesso occorrono i fatti da parte di chi ha la responsabilità di mettere fine a questa ferita indecente della città. La ASL si muova finendo l’epoca dei comunicati e inizi a FARE!
Michele Piacentini, Responsabile Dipartimento Sanità Piombino – Forza Italia
Davide Anselmi, Coordinatore comunale Piombino – Forza Italia
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Stanza degli abbracci nelle RSA toscane per Natale
La Responsabile Dipartimenti di Forza Italia Toscana Chiara Tenerini, insieme a Tullio Rizzini: “Chiediamo la Stanza degli abbracci nelle RSA toscane per Natale. Chiediamo l’intervento urgente di USL e Comuni”
Ormai da mesi, causa avvicendarsi lockdown e DPCM, i degenti nelle residenze sanitarie non hanno più nessun contatto con i parenti.
Gli unici strumenti per poter stare in contatto con i propri cari sono il telefono e la videochiamata.
L’isolamento, la mancanza del rapporto con gli affetti più cari, è debilitante e porta all’ abbandono anche per quei pazienti ancora vigili e interattivi.
Molti sono gli articoli e le evidenze scientifiche che dimostrano quanto siano destabilizzanti questi “non momenti”.
Le ASL riceveranno finanziamenti stanziati dalla Regione Toscana, da distribuire alle RSA.
Ogni RSA potrà usufruire fino ad un massimo di 2.750,00 euro da spendere per sistemi di videochiamata, telefoni, lavagne, etc..
Tra le altre cose potranno essere utilizzati anche per la realizzazione delle “stanze degli abbracci” già adottate in altre Regioni.
Tornerebbe quel minimo contatto visivo e di vicinanza che manca da mesi, fondamentale per tenere le capacità cognitive dei nostri anziani il più possibile “accese, aperte e attive”.
L’obiettivo, di forte impatto emotivo e simbolico, deve essere quello di riuscire a preparare le stanze per Natale, consentendo così un abbraccio virtuale (ma non troppo) tra padri e figli, nonni e nipoti.
Forza Italia ha inoltrato richieste formali a tutte le istituzioni Toscane coinvolte di attivarsi fin da subito per la realizzazione delle “stanze degli abbracci”, facendo in modo che questo Natale possa essere un po’ meno triste per chi sta pagando l’emergenza sanitaria più di tutti, in termini di isolamento e vite umane.
Chiara Tenerini, Responsabile Dipartimenti – Forza Italia Toscana
Dr. Tullio Rizzini, Responsabile Dipartimento Sanità – Forza Italia Toscana
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Guardia medica: revocare sospensione servizio notturno
La Responsabile Dipartimenti di Forza Italia Toscana Chiara Tenerini, insieme a Tullio Rizzini : “Guardia medica: revocare sospensione servizio notturno”
In tutta la Regione viene sospeso il Servizio di Continuità Assistenziale (ex guardia medica) dalle 24 alle 8, creando così gravi ripercussioni per tutti coloro che necessitano di assistenza notturna.
Il Responsabile Dipartimenti Toscana Chiara Tenerini e il Responsabile Dipartimento Sanità Toscana Tullio Rizzini si sono immediatamente mobilitati con l’obiettivo di far revocare l’Ordinanza del Presidente della Regione Toscana, n.107 dell’11 novembre 2020.
Dobbiamo garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini, inoltre la sospensione del servizio ottiene il prevedibile risultato di aumentare il ricorso al Pronto Soccorso.
Il Senatore Roberto Berardi, anche a firma del Sen. e commissario regionale Massimo Mallegni e della Sen. Barbara Masini, presenterà delle informative al Senato, al Presidente del Consiglio, al Ministro Speranza fino a scrivere direttamente al Presidente Sergio Mattarella. La salute è un diritto costituzionale non la si può limitare con un’ordinanza.
Il nostro consigliere regionale Marco Stella porterà in Regione la mozione per revocare con urgenza questa folle ordinanza.
Ai Comuni della Regione proponiamo di essere uniti in questa battaglia, abbiamo infatti presentato richieste e atti ufficiali per chiedere a numerose Giunte e Sindaci di farsi portavoce, presso la Regione Toscana, della richiesta di revoca di questa scellerata ordinanza.
Denunciamo la completa assenza di programmazione da parte della Regione Toscana su come affrontare questa recrudescenza epidemiologica.
Nessuno si è preoccupato di preparare la nostra Sanità, finora descritta come una eccellenza, ad un evento ampiamente prevedibile.
Eccoci travolti da un virus meno fatale rispetto alla scorsa ondata, ma più contagioso, che sta creando enormi problemi alle nostre strutture sanitarie.
Non aver rinforzato le medicina territoriale aiutando i Medici di Base, presidio indispensabile e presente ovunque in Italia, ad assistere a domicilio i loro pazienti ha provocato il caos negli Ospedali, già ridotti da molti anni di politica regionale basata solo su risparmi e tagli eccessivi.
Chiara Tenerini, Responsabile Dipartimenti – Forza Italia Toscana
Dr. Tullio Rizzini, Responsabile Dipartimento Sanità – Forza Italia Toscana
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Sanità: Lockdown, pro e contro. Informazione adeguata?
Il Responsabile Dipartimento Sanità di Forza Italia Toscana Tullio Rizzini : “Sanità: Lockdown, pro e contro. Informazione adeguata?”
Ulteriore lockdown imposto dal governo, a fasi alterne e senza alcuna programmazione.
Lo stress prolungato e la conseguente depressione intervengono nella diminuzione del sistema immunitario nella risposta alla difesa dalle infezioni.
É ovviamente difficile dimostrare se il vantaggio di una minore esposizione al virus, permesso dal lockdown, venga ridotto o annullato dalle nefaste conseguenze della diminuzione dell’attività del sistema immunitario, conseguente allo stress depressivo prodotto dal lockdown. Al momento questa valutazione sui vantaggi e gli svantaggi generati dall’isolamento sociale non ha risposte certe.
Un contributo del lavoro scientifico prodotto dal gruppo di Forza Italia Pistoia, capitanato dalla dottoressa Sabrina Ulivi, esperta in psiconeuroimmunomodulazione, e Dr. Giovanni Cozzolino, ricercatore scientifico, seguiti da Antonella Gramigna in qualità di esperta in promozione della salute, e la D.ssa Celesti, quale medico e istituzione, che sta studiando il fenomeno a livello sperimentale, potrà darci informazioni più accurate.
Certo è che resta necessario restare pragmatici, gli aspetti negativi di un lockdown serrato, come generatore di diminuzione dell’ immunità di gruppo, dovrebbero essere presi in considerazione e combattuti per quanto possibile.
Non accettiamo una unilateralità di pensiero.
Sono in corso tutta una serie di gradazioni e di alternative sociologiche da tenere presenti a questo riguardo.
Le misure del governo centrale, oltre a ridurre le capacità di difesa biologica della popolazione per sovraesposizione allo stress depressivo, possono essere considerate in qualche caso limite come produttrici di panico sociale?
Personalmente sottolineo quello che spesso viene dimenticato nella confusione di pareri contrastanti, disinformati e talvolta interessati.
I trattamenti terapeutici esistono e sono validissimi, se somministrati in tempo adeguato garantiscono la guarigione alla grandissima maggioranza dei pazienti.
I deceduti sono in larga maggioranza anziani ed affetti da pluripatologie, ma le statistiche che vengono somministrate al pubblico non sono sufficientemente rappresentative di questa realtà.
Spesso viene attuato un uso disinformativo delle statistiche, che vanno lette con conoscenza di causa.
Anche questo aspetto deve essere corretto da un informazione scientifica accurata e idonea, sia alla realtà del fenomeno in corso, sia alla necessità di mantenere sufficientemente elevato il morale della popolazione, che é una precondizione immunitaria del superamento di questa situazione.
Dr. Tullio Rizzini, Responsabile Dipartimento Sanità – Forza Italia Toscana
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Caos Sanità: necessario convocare subito comitato regionale
Il Responsabile Dipartimento Sanità di Forza Italia Toscana Tullio Rizzini : “STOP al caos della Sanità, subito un Comitato Regionale per la riorganizzazione”
Molte, troppo difficoltà a gestire con proprietà l’ indispensabile servizio sierologico e dei tamponi, secondo modalità adeguate.
Rilevanti ritardi ed inadempienze da parte dei servizi preposti, che impediscono la necessaria rapidità di valutazione sulla positività delle persone. In alcuni casi i servizi risultano del tutto mancanti, o burocratizzati, mentre al contrario in Veneto ed in Emilia le farmacie ed i punti di riferimento nei pronto soccorsi gestiscono questa attività addirittura al momento.
L’ Impreparazione va oltre: la vaccinazione antinfluenzale in questi giorni molto spesso non è garantita per carenza di vaccini.
Il coordinatore provinciale Livorno, Chiara Tenerini, ha già evidenziato quale sia il caos nella gestione estremamente confusa delle equipe mediche delegate alla cura nei cosiddetti ospedali Covid.
Medici spostati secondo modalità esecutive dai loro consueti compiti e spesso integrati da colleghi reclutati con contratti di lavoro inidonei e irrispettosi.
Questa situazione è presente in tutti i cosiddetti ospedali Covid e genera sicuramente grande confusione a livello di gestione dei malati e di idonea e razionale terapia “ordinaria”.
Il sovraffollamento dei servizi di emergenza ospedalieri doveva e poteva essere evitato.
Principalmente dovuto alla totale non preveggenza e mancanza dei necessari presidi a casa del paziente: non si è provveduto infatti durante l’estate, quando vi era l’opportunità temporale, a rifornire le ASL di semplici apparecchi respiratori trasportabili, né a fornire un indirizzo terapeutico precisato ai primi curanti, con opportune e indispensabili linee guida di cura, selezione e gestione , al primo insorgere dei sintomi di malattia.
É infatti ben chiaro da molti mesi, che certe precisate sostanze antinfiammatorie ed antivirali necessarie svolgono un ruolo altamente positivo contro il pericolo principale, e cioé l’insorgenza della insufficienza respiratoria da polmonite bilaterale, soprattutto quando vengano somministrate all’insorgere dei primi sintomi.
Occorre creare un comitato di gestione paritetico a livello regionale con componenti mediche e politiche, compreso le forze di opposizione, atto ad organizzare in modo razionale i servizi esistenti, con motodo omogeneo e con il potere di intervenire con la massima severità laddove si riscontrassero inadempienze o insufficienze.
Dr. Tullio Rizzini, Responsabile Dipartimento Sanità – Forza Italia Toscana
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana