Polizia, Milone: assurdo vietare gli inseguimenti
Polizia, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Circolare assurda concepita dal Dirigente del Compartimento della Polstrada della Lombardia con cui vieta ai poliziotti di effettuare inseguimenti nei confronti di chi ha commesso un reato o ha violato il Codice della Strada”
La recente circolare del Dirigente del Dipartimento della Polizia Stradale della Lombardia, d.ssa Maria Dolores Rucci, con cui invita i poliziotti a non procedere più ad un inseguimento nel caso in cui qualcuno non si fermi ad un posto di blocco, ha provocato giustamente un certo malumore nelle organizzazioni sindacali e tra gli stessi poliziotti.
Vietare un inseguimento significa dare a chi delinque la possibilità di farla franca in caso di commissione di un reato o di una violazione al Codice della Strada.
E’ veramente assurdo concepire una tale circolare, significa soltanto limitare l’attività della Stradale nella regione lombarda. A questo punto è indispensabile un chiarimento su chi ha concepito tale disposizione.
La dirigente, D.ssa Maria Dolores Rucci ha agito in maniera autonoma oppure ha avuto l’avallo del Ministero dell’Interno e quindi del Ministro Lamorgese?
Se ha agito autonomamente, la Lamorgese deve intervenire e chiedere spiegazioni in merito ed eventualmente anche sollevarla dall’incarico. Se invece ha avuto l’avallo del Ministro dell’Interno, allora la questione diventa politica ed è opportuno anche un intervento del Premier Draghi.
In un periodo storico come quello attuale non è assolutamente giustificabile tale provvedimento. Vietare un inseguimento dei poliziotti della Stradale, vuol dire essere quasi conniventi e sicuramente disarmare la stessa Polizia Stradale lombarda.
Non credo che i poliziotti abbiano accolto con favore tale circolare perchè chi entra in un Corpo delle Forze di Polizia sa perfettamente dei rischi cui va incontro.
Per concludere, prima che la situazione degeneri, come Forza Italia, facente parte di questo Governo, dobbiamo sollevare la questione e chiedere spiegazioni al Ministro dell’Interno affinchè intervenga immediatamente anche sulla Dirigente del Dipartimento della Polizia Stradale lombarda.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Livorno: 9 DASPO per gli autori dei furti
Livorno: 9 DASPO per gli autori dei furti. Il responsabile dipartimento sicurezza provincia di Livorno di Forza Italia Davide Anselmi: “Bene ma non abbassare la guardia”
Divieto di accesso per due anni negli esercizi pubblici per gli autori.
I destinatari sono: un italiano dei 51 anni per furto all’ Iper coop, un tunisino di 37 anni per furti aggravati al centro commerciale Fonti del Corallo, un altro italiano di 17 anni per furto al Sakura di via Pieroni. Daspo anche per una rumena di 52 anni per furto in zona Buontalenti. Un tunisino di 39 anni per rapina messa a segno in via Grande.
Questo provvedimento, sicuramente forte lo comprendiamo, dovrebbe essere esteso anche a coloro che saranno individuati per la movida molesta in via Roma e via Cambini.
C’è bisogno in questo momento di non abbassare la guardia dopo i primi giorni di indignazione ma proseguire con determinazione colpendo più soggetti possibile per restituire la necessaria serenità ai residenti.
Un plauso alle forze dell’ordine per il loro lavoro affatto semplice e purtroppo con scarsi mezzi.
La Polizia Municipale, che sta dimostrando grande presenza sul territorio, si affianchi sempre più in sinergia alle altre autorità di sicurezza per meglio operare un puntale ed efficace controllo del territorio, la chiave di volta per stroncare sul nascere situazioni poi ingestibili.
Davide Anselmi, Responsabile dipartimento sicurezza provincia di Livorno – Forza Italia
La sicurezza torni ad essere una priorità per le città
Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone, insieme ad Antonella Gramigna: “Le città meritano attenzione e sicurezza, maggiori pattuglie presenti, mettendo a disposizione risorse e assunzioni”
Il recente episodio di violenza ai danni di una ragazza, che addirittura ha temuto di morire, pone al centro dell’attenzione politica il problema sicurezza nel capoluogo toscano. Il tema torna ad essere un problema prioritario per quasi tutte le città toscane e anche di altre regioni.
A Prato in questi ultimi giorni si sono verificate rapine e scippi in orari serali e nel centro storico. E Firenze non è esente da questi episodi che rischiano di allontanare i cittadini dal centro o addirittura evitare di frequentarlo.
È chiaro a tutti che gli organici delle Forze di Polizia sono carenti e di sicuro non possono svolgere da sole il presidio del territorio, soprattutto in orari serali. La politica non può rimanere inerme di fronte a questi gravi episodi, soprattutto a Firenze, la cui economia si fonda principalmente sul turismo.
Questi atti di violenza rischiano di scoraggiare l’arrivo di turisti. Pertanto la politica locale non può scaricare il tutto sulle altre Forze di Polizia ma deve partecipare alla sicurezza anche con il proprio Corpo della Polizia Municipale che fa parte del sistema sicurezza delle città e quindi impiegare questi agenti nel presidio del territorio, soprattutto durante le ore serali – afferma Aldo Milone.
Anche Antonella Gramigna, interviene sull’argomento con la sua esperienza personale: “Durante la campagna elettorale per le amministrative a Firenze, per cui ero candidata in lista FI, ebbi modo di girare tanti quartieri, parlare con i residenti, ascoltarne le istanze. Tutti si raccomandavano di attuare politiche per la Sicurezza. E parlo di tre anni fa.
Cercavo di mettere in evidenza con dei video spot da una parte le bellezze della città, come giusto, e dall’altra anche gli aspetti meno belli, anzi diciamo più pericolosi: come le periferie, e il parco delle cascine, che molte famiglie disertavano per paura. Perché, lo sappiamo bene, e da sempre, in quell’area si spaccia. Provate ad attraversarlo!
Durante una ripresa video, proprio in quel parco, venni minacciata apertamente, aggredita a male parole dai toni molto pesanti, da chi ormai è padrone dell’area, e fui invitata a chiudere la ripresa in corso. Spaventata, ovviamente corsi in auto, e mai più misi piede alle Cascine.
Posso solo dire che le famiglie che si erano raccomandate di raccontare cosa avviene in quel meraviglioso parco cittadino avevano ragione. Un via vai di spaccio e criminalità a cui nessuno pone rimedio. Gruppetti di uomini, sempre presenti, ad attendere i “vari clienti”, tutti ben conosciuti ( pure loro!) come qualche agente di Pm mi riferì.
Le amministrazioni che si sono succedute, nel tempo, mai hanno preso seri provvedimenti su questo. Mi chiedo perché. E leggere ancora oggi di aggressioni, e commenti con la dicitura : “Ben conosciuti” o “Già arrestati”, mi indigna fortemente.
Le città meritano attenzione e sicurezza, maggiori pattuglie presenti, mettendo a disposizione risorse e assunzioni, collegamento con le Forze dell’ordine, che possano cosi tranquillizzare le famiglie che hanno diritto a godere di ogni spazio cittadino.”
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Antonella Gramigna, Responsabile Dipartimento tutela del Made in Italy Forza Italia Toscana
Violenza giovanile, Milone: la nuova piaga sociale
Violenza giovanile, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “La nuova piaga che potrebbe creare notevoli danni alla società e anche a quelle famiglie che si sono dimostrate poco attente alla crescita dei propri figli”
Gli ultimi episodi, come le gare clandestine di motociclismo a Brusaporto (BG) per poi passare agli episodi verificatisi a Milano nel weekend, devono alzare il livello di attenzione da parte della politica nazionale e anche quella locale.
Per quanto concerne le gare clandestine gira un video in cui i ragazzi prendono in giro addirittura una volante della Polizia che era intervenuta per porre fine a queste corse.
A Milano poi abbiamo visto aggressioni a ragazze, anche straniere, da parte di gruppi di giovani, composti anche da ragazzi di origine magrebina.
Questi episodi si stanno verificando anche in altre città italiane e non solo in quelle del Nord. La cosa sconvolgente è costituita dall’età dei ragazzi, in larga maggioranza anche minorenni.
Prima che la situazione degeneri, è necessario un intervento del Ministro dell’Interno affinché sensibilizzi i Prefetti e i Questori su questa nuova tematica che rischia di sfociare in episodi ancora più gravi.
È opportuno adottare tutte le misure necessarie, anche molto severe, nei confronti di questi gruppi di giovani, anche minorenni. È opportuno sensibilizzare i nostri rappresentanti all’interno del Governo affinché si facciano portatori di queste problematiche e rappresentarle al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Interno.
La minore età non deve far sì che il Governo Draghi si mostri troppo tenero, anzi è il momento di comportarsi da “padre severo”, in sintesi è arrivato il momento di usare il bastone e non la carota.
Questo comportamento costituirà anche un modo per frenare questi giovani ed evitare che vengano assorbiti dalla criminalità organizzata.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Prato, Milone: ancora in evidenza presenza mafia cinese
Prato, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Ancora una volta la relazione annuale del Procuratore generale della Corte d’Appello di Firenze, Dr. Viola, pone in evidenza la presenza della mafia cinese in città ed altri problemi riguardanti la sicurezza dei cittadini”
La relazione del Procuratore generale presso la Corte di Appello di Firenze mi ha portato inevitabilmente al febbraio del 1996 quando, da Presidente della commissione consiliare “Prato città sicura”, in occasione di un convegno, organizzato dal Comune di Prato con la presenza di diversi imprenditori cinesi, lanciai il primo allarme sulla presenza della mafia cinese a Prato.
I medesimi allarmi furono lanciati, sempre dallo scrivente, negli anni successivi. Il mio è stato un ritornello continuo che ad una parte della sinistra ha dato molto fastidio. Nella relazione del Procuratore generale si parla anche di sfruttamento lavorativo da parte soprattutto delle aziende cinesi. Anche questo tema fu affrontato con decisione dal sottoscritto quando ricopriva la carica di assessore alla sicurezza e alla Polizia municipale nella giunta Cenni.
Gli innumerevoli controlli effettuati nelle aziende orientali con il gruppo interforze durante quel periodo, andavano proprio nella direzione di combattere lo sfruttamento del “lavoro nero” e dell’evasione fiscale. Anche in quel periodo furono lanciate accuse di “razzismo” nei confronti della mia persona da parte di una certa sinistra. La relazione del Procuratore generale, dr. Viola, mi rende giustizia dopo circa 30 anni.
Tra l’altro io facevo presente che in città si erano insediati anche organizzazioni mafiose italiche come camorra, mafia e ‘ndrangheta, che trovavano un collegamento con la mafia “gialla”. Lo stesso traffico di sostanze stupefacenti, come le droghe sintetiche, è nelle mani della mafia cinese mentre il commercio delle altre droghe è controllato, almeno, in Prato dalla mafia nigeriana in combutta con camorra e mafia.
La convinzione della presenza della mafia cinese nasceva dal fatto che l’apertura di diverse ditte cinesi da parte di soggetti che provenivano da alcune Regioni, non certo ricche della Cina, non poteva non avere un’organizzazione alle spalle che gestiva il tutto, compreso l’arrivo in Italia della manodopera clandestina. Un altro fenomeno che è stato sottaciuto riguarda il trasferimento in Cina di denaro attraverso i money transfer che negli anni scorsi ha raggiunto cifre considerevoli, parliamo di diversi miliardi di euro, che hanno lasciato il territorio di Prato.
La politica ha avuto le sue colpe e l’unica giunta che ha posto all’attenzione del Governo il caso Prato è stata quella del sindaco Cenni. Le altre giunta precedenti e anche successive hanno soltanto fatto del “buonismo”, forse anche falso, permettendo il proliferare di migliaia di aziende orientali che operano tuttora all’insegna dell’illegalità.
Per quanto riguarda l’aspetto della delinquenza comune, ormai non si contano più i furti in abitazioni e gli scippi Anche in questo caso bisogna pensare ad un utilizzo diverso della Polizia Municipale che rappresenta la quarta Forza di Polizia. L’utilizzo deve essere in funzione di prevenzione sul territorio in modo da prevenire eventuali azioni criminose. Quindi un impiego che va nella direzione di un maggior presidio del territorio.
“Dulcis in fundo” la carenza d’organico nelle Forze di Polizia e nel Palazzo di Giustizia. Prato ancora una volta è sottodimensionata a causa della provincia, nel senso che, essendo una piccola Provincia, non viene considerata soprattutto per le problematiche ma solo per un calcolo matematico, ovvero si fa una mera somma degli abitanti.
Bisogna fare in modo che il Governo prenda in considerazione soprattutto le problematiche presenti in città e non l’estensione e il numero degli abitanti della Provincia. Se consideriamo i numeri, saremo sempre perdenti rispetto ad altre città con meno problemi di Prato.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Milone, mafia: Toscana, terra di conquista delle cosche
Mafia, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “La Toscana sta diventando sempre di più terra di conquista delle organizzazioni mafiose”
Secondo lo studio della Normale di Pisa la Toscana ormai sta diventando terra di conquista per le organizzazioni mafiose. Le infiltrazioni nel tessuto economico cominciano ad essere sempre più frequenti.
Ho massimo rispetto per l’università pisana ma credo di aver anticipato e fatto presente questo rischio già da un po’ di anni. Come Forza Italia abbiamo chiesto con insistenza la costituzione di una Commissione regionale che studiasse proprio questo fenomeno e traesse le giuste conclusioni che sono quelle di proporre interventi legislativi a livello regionale per cercare di impedire l’infiltrazione delle organizzazioni mafiose nel nostro territorio.
Il report dell’Università di Pisa porta all’attenzione alcuni buchi, presenti nelle aziende partecipate, che permetterebbero tali infiltrazioni. Considerato che le aziende partecipate sono di competenza di Comuni e Regioni, spero e mi auguro che la Commissione regionale speciale possa prevedere un intervento legislativo proprio per coprire questi “buchi”.
Ignoro il lavoro che sta portando avanti anche perché non abbiamo avuto ancora modo di conoscere, almeno sulla stampa, il percorso che stanno compiendo e lo stesso studio che stanno portando avanti sulle infiltrazioni mafiose nel territorio toscano.
Mi auguro soltanto che per sapere qualche notizia in merito non dobbiamo aspettare il rapporto della Normale di Pisa.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana


Minacce a Tajani, tenere alta l’attenzione
Minacce ad Antonio Tajani, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “doveroso sollecitare il Ministro dell’Interno Lamorgese affinché si attivi con le Forze di Polizia per tenere alta l’attenzione su questi episodi che potrebbero sfociare in atti violenti”
Innanzitutto corre l’obbligo di dare la più ampia solidarietà al nostro Coordinatore Nazionale Antonio Tajani per le minacce ricevute dai cosiddetti “talebani e fanatici” no-vax. Queste minacce sono arrivate anche a giornalisti e altre personalità.
Tutto ciò deve portare ad una seria riflessione perché con l’inasprimento del green pass e di altre restrizioni nei confronti dei no-vax, sono convinto che questi ultimi saranno capaci in futuro di passare a vie di fatto compiendo gesti che possono destare un certo clamore.
Non sottovalutiamo queste minacce considerandole come bravate perché si rischia di fare come ai tempi del terrorismo quando gli espropri proletari dei cosiddetti giovani di sinistra venivano considerati delle semplici “bravate”.
Come Forza Italia, partito di Governo, reputo necessario stimolare il Ministro dell’Interno affinché ponga la massima attenzione per quanto riguarda le minacce che hanno ricevuto esponenti politici, giornalisti e altre personalità.
Il Ministro Lamorgese allerti con le dovute direttive il Capo della Polizia affinché non sottovaluti il minimo segnale perché il rischio di qualche gesto clamoroso da parte dei no-vax è reale.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana


Infiltrazioni mafiose al Porto di Livorno
Infiltrazioni mafiose al Porto di Livorno, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone, insieme a Davide Anselmi: “intervenga la Commissione speciale regionale”
Dopo che la Toscana si è piazzata al 6° posto in Italia per la presenza di ecomafie, ovviamente un piazzamento di cui avremmo volentieri fatto a meno, qualche giorno fa è stata portata a termine dalle Forze di Polizia un’altra operazione contro soggetti conniventi con organizzazioni mafiose.
Sono stati arrestati alcuni portuali a Livorno perché legati alla ‘ndrangheta. Ovviamente questo legame portava a favorire l’approdo in Toscana di quintali di sostanze stupefacenti.
Per non dimenticare le altre operazioni come quella dei rifiuti speciali, protagonista sempre la ‘ndrangheta.
Da diversi mesi è operante in Regione una commissione speciale che deve occuparsi proprio di delle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio.
Occorre con estrema urgenza studiare questo fenomeno ed intervenire con forza, perchè quello che sta accadendo in Toscana è molto preoccupante.
Non possiamo permettere che la nostra Regione divenga terra di conquista per le organizzazioni mafiose, sarebbe oltretutto un biglietto da visita negativo anche per l’immagine della Toscana nel mondo e un colpo tremendo al turismo.
Siamo quindi a sollecitare la commissione speciale regionale, non possiamo permetterci ulteriori episodi di questa specie.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Davide Anselmi, coordinatore comunale azzurro di Piombino


Milone: Gli “invisibili” del reddito di cittadinanza costano
Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Gli “invisibili” del reddito di cittadinanza costano caro agli italiani”
Scoperti 9.000 cittadini rumeni, “invisibili”, che hanno percepito il reddito di cittadinanza.
Questa notizia la possiamo considerare al pari di quella che è emersa sempre da un’indagine della GdF circa mafiosi e camorristi che avrebbero percepito un reddito di cittadinanza, nonostante fossero detenuti. Forse è ancora più grave perché almeno i mafiosi o camorristi fisicamente esistevano ed esistono.
Tutto ciò dimostra come il sistema di attribuzione del reddito di cittadinanza è da ritenere fallace. O addirittura ci sia stata la complicità di alcuni Caf o di alcuni enti che hanno istruito la pratica.
A questo punto è necessaria un’approfondita attività investigativa che porti alla luce eventuali complicità. Ritengo che sia necessaria anche perché non è possibile che un reddito di cittadinanza venga attribuito con tale facilità.
Forse sarà la mia mentalità investigativa, dovuta ad anni di attività svolta in una Forza di Polizia, ecco perché sono convinto che ci possa essere una complicità di soggetti in alcuni enti che acquisiscono la documentazione. Come si fa ad accettare una documentazione senza la presenza dell’interessato? Idem per quei mafiosi o camorristi che, essendo detenuti, sono diventati percettori di un reddito di cittadinanza.
Alla luce di questi episodi, ecco perché si ritiene necessario la costituzione di un nucleo, composto da Polizia municipale e Guardia di Finanza, che svolga accertamenti preliminari prima di inserire in graduatoria i soggetti meritevoli del reddito di cittadinanza, soprattutto per tutelare le persone che effettivamente si trovano sulla soglia di povertà.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana


Milone: stop alle manifestazioni no-vax nei centri storici
Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “stop alle manifestazioni no-vax nei centri storici”
La nuova direttiva del Ministro dell’Interno Lamorgese sulle manifestazioni dei no-green pass, tra l’altro appoggiata anche dai nostri Ministri, non può non trovare anche il sostegno di Forza Italia.
È giusto manifestare il dissenso, sancito anche dalla Costituzione, però questo diritto non deve assolutamente ledere gli interessi o il diritto altrui.
Queste manifestazioni, organizzate soprattutto il sabato e nei centri storici, hanno provocato un danno economico, stimato da Confcommercio intorno al 25/30%, al commercio.
Dopo aver subito un lungo lockdwon, i commercianti non potevano subire un ulteriore danno da queste manifestazioni.
Non soltanto i commercianti ma gli stessi cittadini che, soprattutto il sabato, si recano nei centri storici vengono penalizzati.
Direi inoltre che queste manifestazioni provocano un allontanamento dal centro dei cittadini spostando gli acquisti nei centri commerciali.
Si vuole forse la desertificazione dei centri storici? Sarebbe questo l’obbiettivo dei no-vax?
Ci auguriamo anche che questa direttiva riceva l’appoggio di tutto il centrodestra in modo da fugare qualsiasi dubbio su eventuali ammiccamenti ai novax e ai no-green pass.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana


Milone: Reddito di Cittadinanza, serve controllo preventivo
Reddito di Cittadinanza, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “È necessario promuovere un disegno di legge che preveda la costituzione di un nucleo in ogni Comune che faccia accertamenti preventivi prima di procedere all’assegnazione”
Dopo l’ennesima operazione contro i furbetti del reddito di cittadinanza, urge assolutamente una modifica di tale strumento. Non v’è dubbio che ci sono tante famiglie che vivono sotto la soglia di povertà e il reddito di cittadinanza costituisce per loro una vera fonte di sopravvivenza. Però a questo punto bisogna assolutamente stabilire nuovi criteri di attribuzione e soprattutto di controllo verso chi risulta assegnatario di tale reddito.
Visto che il terminale è il Comune, ovvero chi formula la graduatoria, è necessario costituire un nucleo in ambito della Polizia Municipale che faccia tutte le verifiche reddituali e patrimoniali prima che diventi definitiva la graduatoria. Il Governo potrebbe anche con un decreto favorire la costituzione di tale nucleo inserendo operatori della Guardia di Finanza. Lo ritengo uno strumento indispensabile per evitare in futuro la scoperta di nuovi furbetti che per mesi o anni hanno percepito il RDC a scapito anche di persone che avevano una giusta necessità.
Auspico quindi che Forza Italia, attraverso i nostri parlamentari, promuova di un disegno di legge in merito di pochissime righe e articoli. Ribadisco, basta prevedere in ogni Comune un nucleo ad hoc composto da Polizia Municipale e Guardia di Finanza che preventivamente faccia tutti gli accertamenti per evitare un abuso o, meglio, attribuire a chi non lo merita questo RDC.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana


Milone: Manifestazioni No Green Pass e aumento contagi
Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “A causa delle manifestazioni dei no-vax i contagi sono di nuovo in aumento e Trieste ne sta pagando le conseguenze. C’è il rischio reale che altre città possano trovarsi nella stessa situazione”
Il numero dei contagi e delle terapie intensive a Trieste è in notevole aumento. Il sindaco di Trieste, Di Piazza, ha dovuto fronteggiare questa emergenza causata dalle recenti manifestazioni nella piazza principale, unitamente allo sciopero dei portuali.
Questo aumento nel capoluogo friulano rischia di avere un seguito anche nelle altre città italiane dove si tengono queste manifestazioni dei no-vax. E mi riferisco a Roma, Milano e Firenze, tanto per citare solo alcune città principali.
A questo punto sorge spontanea una domanda: questi manifestanti no-vax raggiungeranno il loro obbiettivo? Cioè quello di far revocare il green pass? Assolutamente no.
Però un obbiettivo lo raggiungono. Far aumentare i contagi e far riempire di nuovo le terapie intensive creando seri problemi dal punto di vista sanitario per una comunità. Per non parlare poi dei notevoli danni economici che stanno creando nei weekend al commercio. I commercianti di Milano già lamentano un calo del 25% delle vendite nel fine settimana.
Il Governo a questo punto deve fare una seria riflessione. È vero che il diritto di manifestare è sancito dalla Costituzione però quando va a creare seri problemi alla salute pubblica e anche al commercio, vuol dire che questo diritto va rivisto soprattutto in un periodo di pandemia.
Non è tollerabile che un’esigua minoranza possa contagiare la stragrande maggioranza dei cittadini attraverso le manifestazioni, a volte anche non autorizzate.
E’ opportuno, come avvenuto a Trieste, vietare queste manifestazioni in un periodo pandemico o quantomeno pretendere che ci sia un distanziamento e l’uso della mascherina.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana


Milone: Manifestazioni No Green Pass, danno economico
Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Le manifestazioni contro il green pass stanno causando un enorme danno economico al commercio con un calo del 25% degli incassi”
Queste continue manifestazioni, organizzate dai no-green pass e dai no-vax nelle grandi città, soprattutto nei weekend, oltre a creare tensioni e problemi di ordine pubblico perché infiltrate da estremisti di destra e di sinistra, stanno creando non pochi danni economici al commercio delle città.
Le manifestazioni del sabato da parte dei no-vax allontanano sempre di più i cittadini dai centri storici per recarsi nei centri commerciali per fare shopping. I no-vax che credono di fare proseliti con queste manifestazioni, tra l’altro in maggioranza anche senza autorizzazione, devono rendersi conto che si stanno attirando contro le ire dei commercianti e anche di chi vuole recarsi in centro per fare shopping o una semplice passeggiata.
I commercianti di Milano, ad esempio, hanno già calcolato una perdita del 25% degli incassi, queste manifestazioni stanno soltanto danneggiando il commercio.
Soprattutto dopo un lungo periodo di lockdwon, il commercio al dettaglio ha bisogno di poter lavorare con serenità per riprendere con le vendite, soprattutto in vista del periodo natalizio.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana


Milone: Manifestazioni NO VAX, solidarietà alla Cgil
Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Manifestazioni NO VAX, solidarietà alla Cgil. Infiltrazioni gruppi estremisti di destra, massima attenzione da parte del Governo”
Circa un mese fa con una mia nota, pubblicata sul sito, lanciai già un allarme in merito alle prime manifestazioni dei no-vax. Feci presente che ci sarebbero stati gruppi, facenti capo all’estremismo di destra, che, approfittando di queste manifestazioni, avrebbero provocato atti di guerriglia urbana.
La manifestazione di ieri a Roma è un esempio chiaro e manifesto anche perché questi gruppi estremisti avevano bisogno di una certa visibilità che avevano perso da diverso tempo. Adesso stanno sfruttando il malessere di un’esigua minoranza del Paese che manifesta contro il green pass e contro il vaccino per “risorgere” e dire che sono presenti.
È il momento che il Ministro dell’Interno Lamorgese si mostri inflessibile, anche con alcuni appartenenti alle Forze di Polizia che si sono schierati con questi no-vax. Non è possibile che dei poliziotti, anche se in larga minoranza, possano disattendere una legge dello Stato approvata tra l’altro a larghissima maggioranza dal Parlamento.
Dopo gli scontri e le bombe carta, utilizzate nella manifestazione di ieri, sarebbe il caso che il Ministro dell’Interno ponesse una domanda al V. Questore Schiliro’ chiedendo se ha condiviso l’attacco dei manifestanti ai suoi colleghi. Come Forza Italia è arrivato il momento di chiedere al Governo maggiore fermezza e soprattutto un pugno di ferro contro questi manifestanti. Esprimiamo massima solidarietà nei confronti della Cgil.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana


Milone: Serve provvedimento contro poliziotta No Vax
Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Il provvedimento del Ministero dell’Interno contro la poliziotta Schiliro’ deve esse drastico, così come ha chiesto anche la stessa Associazione Nazionale dei Funzionari della Polizia di Stato”
L’intervento di un vicequestore della Polizia di Stato, d.ssa Nunzia Schiliro’, alla manifestazione dei no-green pass a Roma richiede un intervento duro da parte del Ministro dell’Interno, così come chiede la stessa Associazione Nazionale dei Funzionari della Polizia di Stato.
Non è assolutamente tollerabile che un appartenente alle Forze di Polizia possa usare un palco di manifestanti per attaccare il Governo per un provvedimento approvato dallo stesso Parlamento. Tra l’altro si permette di definire incostituzionale il decreto legge, approvato dal Parlamento, il green pass. Non so se la poliziotta riveste anche la carica di giudice della Corte Costituzionale, perché solo questa Corte può dichiarare incostituzionale una legge dello Stato.
Questo dimostra anche la poca conoscenza della materia costituzionale da parte della Schiliro’. Il suo intervento, tra l’altro, è ancora più grave perché contestualmente i suoi colleghi a Milano venivano attaccati dai manifestanti che protestavano contro l’istituzione del green pass. Se la poliziotta avesse voluto contestare il provvedimento in questione doveva prima dimettersi e poi da libera cittadina poteva salire sul palco ed esprimere il suo dissenso contro il green pass.
Questo è l’inizio della sua carriera politica perché sono più che convinto che alle prossime elezioni politiche verrà candidata da qualche partito. Forse è meglio così perché sicuramente ha sbagliato carriera. Però è opportuno che il Governo, soprattutto il Ministro dell’Interno, sia molto vigile perché non è tollerabile che un appartenente alle Forze di Polizia possa contestare un qualsiasi provvedimento del Governo, approvato tra l’altro dal Parlamento che rappresenta la volontà popolare.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana


Milone: No Vax, necessario attenzionare le minacce
No Vax, necessario attenzionare le minacce. Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Occorre che il Ministro dell’Interno e il Sottosegretario ai Servizi Segreti pongano la massima attenzione su questi episodi”
Le minacce dei no-vax nei confronti di virologi e politici deve iniziare a fare riflettere questo Governo.
La stessa manifestazione di mercoledì prossimo, con cui questi esagitati intendono bloccare le partenze dei treni in diverse stazioni ferroviarie, rappresenta un segnale preoccupante perché sicuramente ci saranno infiltrati di estrema destra e di estrema sinistra che cercheranno lo scontro con le Forze di Polizia.
Sottovalutare gli ultimi episodi, che hanno riguardato attacchi a strutture vaccinali e a gazebi di partiti di governo, è un grave errore. Anche il terrorismo ebbe inizio con i famosi espropri proletari che furono considerati delle semplici ” bravate” di giovani sessantottini. Poi abbiamo visto come il terrorismo, di sinistra e di destra, ebbe un esplosione incredibile che provocò la morte di qualche centinaio di rappresentanti delle Istituzioni (magistrati, esponenti delle Forze di Polizia, politici e anche giornalisti).
Occorre che il Ministro dell’Interno e il Sottosegretario ai Servizi Segreti pongano la massima attenzione su questi episodi.
È necessario attivare una intensa attività di intelligence per prevenire eventuali futuri episodi di una gravità decisamente superiore a quelli finora verificatisi.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana


Rave party, Milone: E’ ora di regolamentare
Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Dopo questo ultimo rave party si ritiene indispensabile regolamentare lo svolgimento di questi eventi. Adesso si è trasferito nella provincia di Siena alle terme di San Filippo”
Dopo il rave party di Viterbo credo che sia arrivato il momento di porre un freno a questi raduni che servono soltanto a spacciare e a consumare sostanze stupefacenti. Questo è un dato certo e inconfutabile. Se non si vuole vietare del tutto, va sicuramente regolamento e disciplinato.
Innanzitutto vanno responsabilizzati gli organizzatori e sanzionati in caso di disordini o quando questi raduni vengono organizzati abusivamente. Il fatto che vengono molti ragazzi dagli altri Paesi europei si dà quasi l’impressione che in Italia ci sia un permissivismo tale che tutto è consentito. Bisogna assolutamente sfatare questo falso mito.
In merito al rave party laziale si è dato un’immagine assolutamente negativa anche alla luce delle restrizioni che sono in atto a causa del Coronavirus. Non dimentichiamo che c’è stato anche un decesso di un giovane partecipante. Però il Governo adesso è chiamato a individuare le Istituzioni locali e nazionali che hanno omesso gli adeguati controlli o sottovalutato questo raduno.
Comprendo che non è facile gestire circa 20 mila persone e proprio per questo motivo bisogna regolamentare questi rave party anche legislativamente.
Adesso il rave party di è trasferito in provincia di Siena, alle Terme di Bagni San Filippo di Castiglion d’Orcia, è indispensabile l’intervento del Ministro Lamorgese che dia disposizioni a Prefetto e Questore di Siena affinché questo evento non si svolga per evitare il ripetersi di situazioni tipo Viterbo.
Non possiamo assolutamente permetterci un replay. Il ministro Lamorgese impedisca nella maniera più categorica questo evento impiegando anche l’esercito italiano.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana


Attenzione alla infiltrazioni mafiose in Toscana
Toscana: attenzione alla infiltrazioni mafiose. Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Sollecitiamo la Regione Toscana affinché acceleri i lavori della Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie”
Un recentissimo rapporto della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie ha evidenziato ancora una volta che il pericolo dilaga sul nostro territorio.
Soprattutto durante questo lungo periodo di pandemia la loro ricchezza è aumentata notevolmente.
Da sempre, ed anche in qualità di responsabile dipartimento sicurezza e immigrazione di Forza Italia Toscana, ho evidenziato questo grave problema, mettendo in guardia anche le amministrazioni locali dal rischio che correva il tessuto economico locale a causa delle infiltrazioni di organizzazioni mafiose.
Per quanto riguarda la Toscana già si sono avuti dei segnali recenti in relazione allo “sversamento di rifiuti” in alcuni territori del pisano. Ha riguardato il settore conciario con l’infiltrazione di esponenti della ‘ndrangheta.
Questo rapporto della Commissione parlamentare d’inchiesta dovrebbe rappresentare un ulteriore e serio campanello d’allarme anche per il nostro tessuto economico. Visto che recentemente è stata costituita in Regione una Commissione parallela, si invita la Regione ad accelerare i lavori della Commissione e da mettere in campo tutti gli strumenti legislativi di competenza regionale per porre un freno ad eventuali infiltrazioni mafiose.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana


Prato: 64 aziende cinesi controllate, tutte irregolari
Prato, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “64 aziende orientali controllate, tutte irregolari”
Alcuni giorni fa è stato comunicato alla stampa il report del gruppo interforze sui controlli alle aziende cinesi nel distretto tessile pratese. Su 64 controllate, 64 sono risultate irregolari.
Se per i molti questa notizia ha rappresentato una grande novità, per il sottoscritto invece era scontato. Da assessore alla sicurezza durante la giunta Cenni, ho proceduto a controlli quasi quotidiani nelle aziende orientali, il risultato era scontato, nel senso che si riscontravano le solite irregolarità, sfruttamento di lavoratori al nero o di clandestini ed evasione fiscale, tanto per citare i reati più gravi.
Nonostante i quasi 2000 controlli effettuati nel quinquennio di giunta Cenni, ad oggi questa illegalità continua a essere presente nel distretto cinese nella città di Prato e anche nella piana fiorentina. E continuerà ad esserci se non interverranno modifiche legislative che permettono a magistratura e gruppo interforze di sconfiggere questo cancro che si è diffuso nel distretto pratese e nel comprensorio fiorentino.
L’unico rimedio efficace consiste nel sequestro e relativa confisca di beni mobili e immobili dei titolari delle aziende, ovvero degli imprenditori cinesi. È diventata una sorta di assuefazione fare comunicati con cui si evidenzia questa illegalità economica.
Tra l’altro non dimentichiamo un altro particolare, durante il periodo della pandemia, le uniche aziende che sono cresciute, sono proprio quelle orientali mentre quelle a conduzione italiana presentavano un dato negativo.
Questa forma di illegalità crea invece dei danni economici a chi opera nel rispetto delle leggi e spesso alla chiusura delle stesse aziende con conseguenze disastrose per l’occupazione.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana


Evasione imprenditori cinesi: Manette e sequestro
Evasione, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “finalmente stanno scattando anche le manette agli imprenditori cinesi che evadono le tasse attraverso il sistema “apri e chiudi” delle loro aziende. La misura più efficace è il sequestro e la confisca dei beni”
La Guardia di Finanza ha portato a termine un’operazione contro l’illegalità economica cinese con l’arresto di 29 imprenditori cinesi tra cui anche alcuni consulenti del lavoro italiani, operanti tra Firenze e Prato. Questa illegalità si caratterizzava mediante la chiusura delle aziende dopo due, o poco meno, anni di vita e la riapertura delle medesime con un altro nome.
Questo escamotage era finalizzato a evitare i controlli fiscali e di conseguenza a evadere il pagamento delle tasse per svariati milioni di euro. Un meccanismo che ho da sempre denunciato, sin da quando ricoprivo l’incarico di assessore alla sicurezza durante la giunta Cenni a Prato.
Quotidiani nazionali come Il Sole24ore e anche un settimanale come L’Espresso, hanno riportato i miei allarmi. Adesso finalmente si sta procedendo nei confronti di questi imprenditori orientali ed i loro consulenti italiani anche agli arresti. Però la misura più efficace da porre in essere è il sequestro e la relativa confisca di beni mobili e immobili di cui sono intestatari gli imprenditori evasori.
Mi auguro che la magistratura, che si sta occupando di questo caso, proceda successivamente anche al sequestro dei beni e la loro confisca, come mi auguro.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana


Milone: Illegittima difesa quella di Voghera
Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Illegittima difesa quella di Voghera”
Tutti quelli che mi conoscono o mi hanno conosciuto quando ricoprivo l’incarico di assessore alla sicurezza e alla Polizia Municipale, sanno benissimo che non sono stato mai tenero con gli immigrati e non che delinquono e con l’illegalità economica cinese.
Sono stato l’unico amministratore a portare avanti queste battaglie e per questo fui definito “Lo sceriffo”.
Ho fatto questa premessa perché condanno fermamente il comportamento tenuto dall’assessore leghista di Voghera che ha ucciso il magrebino senzatetto. Io ho ricevuto delle minacce durante il mio mandato e mi fu assegnato direttamente dal Ministero dell’Interno la scorta.
Nonostante i miei trascorsi da Funzionario della Polizia di Stato e da Funzionario dei Servizi, non mi sono mai permesso di portare la pistola quando ricoprivo il ruolo di assessore alla sicurezza e alla Polizia Municipale del Comune di Prato.
Si sbaglia a parlare di legittima difesa, forse non conosce bene l’articolo 52 del codice penale perché non c’è proporzione tra offesa e difesa. Questo lo sa molto bene anche l’indagato che è un avvocato penalista.
Io mi sono trovato anche ad essere testimone, da assessore alla sicurezza, di un episodio in cui una vigilessa veniva fatta oggetto di offese pesanti da parte di un uomo. Non feci altro che chiamare il Comando della Polizia Municipale per fare arrivare una pattuglia di motociclisti perché portassero al Comando il soggetto ed essere denunciato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.
Tra l’altro mi hanno fatto sorridere i titoli di alcuni giornali che evidenziavano le battaglie dell’assessore contro i “senzatetto”. Battaglie dure, non c’è che dire. Combattere i senzatetto, non merita assolutamente l’appellativo di “sceriffo”. Forse farebbe bene a scusarsi e voglio concludere con una battuta.
Se avesse fatto l’assessore a Napoli, a Catania, a Palermo o in alcuni comuni del casertano, con quali armi andava in giro? Con un kalashnikov?
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana


Milone: Dobbiamo tutelare le Forze di Polizia
Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Urgente rivedere il reato dell’eccesso colposo dell’uso legittimo delle armi da parte delle Forze di Polizia o in subordine dotiamo gli agenti della pistola elettrica detta comunemente Taser”
Recentemente a Roma un poliziotto ha ferito, sparando un colpo di pistola alle gambe, un extracomunitario che stava minacciando i passanti con un coltello nei pressi della Stazione Termini. Il poliziotto subito è stato raggiunto da un avviso di garanzia per eccesso colposo dell’uso legittimo delle armi.
Domenica sera un poliziotto della Questura di Prato, durante i controlli in occasione della finale degli Europei per il rispetto delle norme anticovid, è stato aggredito da un cittadino pakistano riportando varie ferite e il ricovero in ospedale. Ovviamente il cittadino extracomunitario è stato arrestato per oltraggio, resistenza e violenza al pubblico ufficiale.
I due episodi presentano delle similitudini, nel primo caso è stato l’aggressore a riportare ferite mentre nel secondo il poliziotto, che ha evitato di usare l’arma, però ha riportato delle lesioni che hanno richiesto delle cure sanitarie.
Quindi gli operatori delle Forze di Polizia, per non essere indagati, devono riportare delle ferite o, nella peggiore delle ipotesi, essere uccisi?
Paradossalmente, a questo punto, sarebbe anche inutile dotare di una pistola le Forze di Polizia. Ribadisco che non si vuole assolutamente dare loro una licenza di uccidere, ma almeno evitiamo di mandare immediatamente un avviso di garanzia, occorre quindi trovare un istituto giuridico che, quantomeno, tuteli l’agente quando è costretto a fare uso dell’arma durante l’espletamento del servizio.
Si rende quindi necessario dotare le Forze di Polizia del taser, ovvero la pistola elettrica, per cercare di immobilizzare qualche esagitato e non costringere un operatore delle Forze di Polizia a ricorre a cure sanitarie.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana


Milone: Poliziotto indagato, rivedere le regole
Poliziotto indagato, Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “È opportuno rivedere l’istituto giuridico dell’avviso di garanzia soprattutto per gli operatori delle Forze di Polizia durante l’espletamento di un servizio”
L’iscrizione del poliziotto della Questura di Roma nel registro degli indagati per eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi dopo aver fatto fuoco contro un extracomunitario, ferendolo gravemente, che minacciava le persone con un coltello, deve fare riflettere soprattutto i nostri politici seduti in Parlamento.
Innanzitutto non è il primo appartenente alle Forze di Polizia a essere iscritto nel registro degli indagati per aver fatto fuoco contro una persona che si rendeva pericolosa per l’incolumità pubblica dei cittadini. È vero che è un atto dovuto ma questo incide moltissimo sulla psiche di un esponente delle Forze di Polizia che non si sentono affatto tutelati nell’espletamento del loro servizio.
Poi conosciamo molto bene i tempi della giustizia italiana e per quanto tempo, se non anni, un operatore delle Forze di Polizia si trova con una spada di Damocle sulla testa. La conseguenza è la perdita di quella serenità che è indispensabile per chi è preposto alla tutela dei cittadini e garantire la loro sicurezza.
È opportuno che il Parlamento italiano trovi una forma giuridica che sostituisca questo istituto dell’avviso di garanzia, almeno per gli appartenenti alle Forze di Polizia, che viene visto in genere dall’opinione pubblica come una sorta di condanna dell’indagato.
Io non chiedo una licenza di uccidere per loro ma almeno una tutela soprattutto durante l’espletamento del loro servizio. E chi scrive è uno che ne ha fatto parte in qualità di funzionario di Polizia e conosce molto bene le dinamiche di questi episodi e lo stato d’animo di ogni appartenente alle Forze di Polizia.
Poi non possiamo lamentarci o tacciare di inefficienza gli operatori quando devono lavorare con una spada di Damocle sulla testa.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana


Portoferraio, sicurezza: episodi inaccettabili
Il Responsabile del Dipartimento provinciale Sicurezza di Forza Italia Livorno Davide Anselmi, insieme ad Adalberto Bertucci: “Episodi di Portoferraio inaccettabili, intervenire con decisione”
Gli ultimi episodi accaduti in centro a Portoferraio (risse e furti con spaccata) destano molta preoccupazione riguardo la sicurezza da garantire ai cittadini. Soprattutto con l’avvio della stagione estiva, l’arrivo di flussi turistici importante occorre garantire sicurezza e dare un’immagine positiva della città.
E’ necessario che l’amministrazione comunale si impegni al massimo. Bene il comitato per l’ordine e la sicurezza che si è riunito dando prime risposte, ma non basta. L’assunzione, ad esempio, di quattro agenti stagionali da parte del Comune è insufficiente nei numeri e nella formazione degli stessi, che chiaramente si rivolge più a problemi di traffico veicolare che non a problematiche di sicurezza vera e propria.
Occorre un presidio ben più robusto delle forze dell’ordine molto meglio qualificate e preparate.
Le telecamere vanno implementate, leggere che alcune debbono essere riattivate ci lascia perplessi perchè significa che erano non funzionanti, il perché di questo ce lo dovrebbe spiegare il Sindaco.
Infine, pare utile aggiornare e rafforzare il regolamento di polizia municipale del Comune prevedendo tutti quegli strumenti atti a sanzionare i soggetti molesti, e pensare di utilizzare per il tramite del Questore il “foglio di via” per coloro particolarmente recidivi e pericolosi.
Un segnale deciso che darebbe maggiore tranquillità a tutti coloro (commercianti e cittadini) che lamentano una situazione che può ulteriormente peggiorare.
Di fatto la stagione estiva porterà molte persone sull’Isola, l’abolizione del coprifuoco consentirà anche ai balordi di girare a notte fonda creando potenzialmente ulteriori problemi.
Davide Anselmi, Coordinatore comunale di Piombino e Responsabile Dipartimenti Sicurezza provincia Livorno – Forza Italia
Adalberto Bertucci, Coordinatore Isola d’Elba e Responsabile Politiche Insulari Toscana – Forza Italia


Polfer: prossima fermata Campiglia Marittima e Cecina
Il Responsabile del Dipartimento provinciale Immigrazione di Forza Italia Livorno Stefano Chiavistelli, insieme a Davide Anselmi: “Polfer, prossima fermata Stazione di Campiglia Marittima e di Cecina”
Durante il mese di aprile abbiamo scritto una lettera al Prefetto della Provincia di Livorno e al Ministro dell’ Interno per attenzionarli sulle criticità delle stazioni ferroviarie di Campiglia Marittima e di Cecina, quest’ultima per la centralità e per l’importanza turistica della città, rappresenta un nodo importante, anche in termini di passeggeri, sulla tratta ferroviaria della costa tirrenica.
Ad oggi il controllo delle due stazioni, l’osservanza della sicurezza da parte dei viaggiatori e, soprattutto, la vigilanza sulle persone che le frequentano è pressoché inesistente. Proprio per questo la zona della stazione delle due città sono abitualmente frequentate da persone poco attendibili e di sospette intenzioni, che si sono rese protagoniste di episodi di accattonaggio, risse e spaccio.
Campiglia Marittima è salita anche alla cronaca nazionale in quanto un immigrato irregolare è stato protagonista per aver addirittura cucinato un gatto in mezzo alla strada.
Riteniamo importante garantire la sicurezza di tutte le persone che gravitano nella zona stazione, oltre ad un intervento di controllo sui treni, anche per scongiurare possibili aggressioni a personale f.s..
Abbiamo inoltre chiesto di valutare la possibilità di utilizzare alcuni locali di proprietà f.s. Presenti presso le due stazioni ferroviarie, per installare un presidio fisso della Polfer, anche per pernotto del personale.
Stefano Chiavistelli, Responsabile Dipartimento Immigrazione Forza Italia provincia di Livorno
Davide Anselmi, Coordinatore comunale di Piombino e Responsabile Dipartimenti Sicurezza provincia Livorno – Forza Italia

