Sicurezza: Livorno città non sicura
Il Responsabile del Dipartimento provinciale Sicurezza di Forza Italia Livorno Davide Anselmi, insieme a Elisa Amato: “Livorno, Nessuna sicurezza per i cittadini, come emerge anche da un sondaggio online su un campione di circa 1000 persone realizzato dalla nostra forza politica”
La questione della sicurezza riveste un ruolo fondamentale nell’ambito delle politiche locali.
Come sappiamo il tema ha assunto negli anni una rilevanza sempre maggiore per i cittadini e deve rientrare tra le priorità relative al governo di una città, in particolare ancora di più in questo periodo alla luce delle problematiche sociali acuite dalla pandemia.
Livorno non è esente da tutto ciò: una città che potrebbe essere un’oasi di tranquillità invece sta andando sempre di più degradandosi, una città con profonde sofferenze.
Una Livorno martoriata dalla microcriminalità e non solo, che non si riconosce più.
Nessuna sicurezza per i cittadini, come emerge anche da un sondaggio online su un campione di circa 1000 persone realizzato dalla nostra forza politica.
Davide Anselmi, responsabile provinciale Livorno del Dipartimento Sicurezza ha posto dieci domande ai cittadini della provincia di Livorno. Proprio da queste domande è emerso il disagio maggiore della città labronica.
Oltre il 65% dei 450 partecipanti della città di Livorno ha dichiarato di essere stato vittima di reati.
La nostra città deve diventare più attrattiva, non possiamo leggere ogni giorno, sui quotidiani, di atti che la penalizzano: furti, vandalismi, episodi di violenza, sia a scopo di rapina, che atti di violenza gratuita, aggressioni e minacce.
Tutti episodi che rappresentano ostacoli alla piena fruizione della città e tollerarli significherebbe rinunciare al diritto di godere a pieno delle aree urbane.
Siamo in un periodo storico in cui è a rischio la tenuta sociale per la situazione sanitaria ed economica. Le istituzioni devono tenere alta l’attenzione particolarmente su dei fenomeni giovanili affinchè non degenerino: occorre intervenire con fermezza.
Alla luce di tutto ciò è fondamentale operare a favore di un miglioramento della qualità della vita e di un innalzamento del livello di sicurezza percepita salvaguardando l’incolumità dei cittadini e tutelando la loro proprietà. E’ necessario che siano effettuati interventi di riqualificazioni e recupero delle aree più degradate, prevenzione della microcriminalità, rispetto della legalità, controllo delle aree più soggette a rischio.
Dal sondaggio (https://irp-cdn.multiscreensite.com/71764e24/files/uploaded/PRESENTAZIONE%20SICUREZZA%20LIVORNO.pdf) e dagli studi fatti insieme alla Responsabile Dipartimenti regionale e coordinatore provinciale Chiara Tenerini e Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Immigrazione e Sicurezza Forza Italia Toscana è emersa la necessità di implementare l’illuminazione urbana riducendo, così, le tenebre che rappresentano il fattore tipico della paura in città: la corretta illuminazione è fondamentale anche nella percezione di sicurezza da parte dei cittadini.
Inoltre – sottolinea Amato – occorre incrementare la videosorveglianza, che oltre ad un effetto deterrente è utile anche nella dimensione repressiva in funzione di materiale probatorio per le indagini.
Le soluzioni possono essere diverse in base alle problematiche esistenti fra zona e zona. A tal fine sarebbe importante organizzare ed incrementare un monitoraggio “zonale”, creando una banca dati dei fenomeni di inciviltà e criminalità avere una lettura organica delle reali problematiche relative alla distribuzione delle attività criminali nelle varie zone della città.
Con tutti i dati si potrebbe velocizzare il lavoro non solo dell’ amministrazioni ma anche delle forze dell’ordine. Raccogliere informazioni e analizzarli per governare meglio il fenomeno e mettere in atto interventi su basi oggettive.
Inoltre dobbiamo pensare a percorsi formativi e sociali con interventi mirati di prevenzione e cura sociale, situazionale e comunitaria.
Riqualificare e rigenerare l’ ambiente anche urbano. Altrimenti non riusciremo mai a rispondere compiutamente alle richieste dei cittadini.
Elisa Amato, Coordinatore comunale Livorno – Forza Italia
Davide Anselmi, Responsabile Dipartimenti Sicurezza provincia Livorno – Forza Italia
Prato: 25 cittadini cinesi positivi al test irreperibili
Prato: 25 cittadini cinesi positivi in un giorno, irreperibili. Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Sindaco Biffoni irresponsabile, occorre effettuare i controlli necessari”
L’irreperibilità di 25 cittadini cinesi, risultati positivi al Covid, dimostra ancora una volta il mancato rispetto delle leggi italiane da parte di esponenti della comunità orientale. Però è altrettanto grave il comportamento che ha avuto il sindaco Biffoni che, di fronte all’andirivieni dei cittadini cinesi a bordo di un autobus in pieno lockdown, nonostante ne fosse a conoscenza non ha proceduto alle dovute verifiche.
Alcuni giorni fa nei controlli a campione, che vengono fatti quotidianamente dall’Asl e resi pubblici dalla Regione, si è appreso che la metà dei positivi al Covid in città, sono cittadini cinesi. Viene quindi sfatato il mito che gli esponenti della comunità cinese sono immuni al Covid.
Tutto questo fa sorgere anche una domanda: nel primo lockdown quanti di questi sono stati sottoposti a controlli? C’era un luogo comune che si era diffuso in città con cui si diceva che si erano subito isolati e quindi erano stati molto più diligenti dei pratesi.
Però anche allora lo scetticismo imperversava in città.
Strano che non ci fosse un positivo all’interno della comunità orientale. Adesso si scopre che in una sola giornata sono stati trovati 25 positivi al Covid e irreperibili perché non hanno lasciato alcun indirizzo per rendersi reperibili.
La semplicità da parte di molti cittadini di nazionalità cinese di entrare e uscire dalla città di Prato, in pieno lockdown, senza il minimo controllo, è molto preoccupante.
Ribadisco ancora una volta che il sindaco Biffoni, nonostante fosse venuto a conoscenza di questo “entrare e uscire” da Prato anomalo, non ha mai chiesto di effettuare i controlli necessari.
Quindi, quanti cittadini orientali positivi sono in giro? Il rispetto delle nostre leggi deve valere per tutti a prescindere dalla nazionalità di provenienza.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Servizi segreti: la disputa tra Conte e Renzi
Servizi segreti: la disputa tra Conte e Renzi. Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni, insieme ad Aldo Milone: “Questa insistenza del leader di Italia Viva fa nascere non pochi dubbi.”
È la prima volta dalla nascita della Repubblica che un Governo viene sfiduciato da un partito della maggioranza anche perché il Presidente del Consiglio ha voluto tenere per sé la delega ai Servizi di Informazione, volgarmente detti Servizi Segreti, così come prevede la legge di riforma nr. 124 del 2007.
Matteo Renzi, del partito che sosteneva il Presidente del Consiglio dei Ministri, ha inserito tra i motivi della crisi politica proprio la mancata delega da parte del Premier ad un altro soggetto, nonostante la legge di riforma assegna proprio al Presidente del Consiglio dei Ministri la piena responsabilità politica dei Servizi Segreti.
Questa insistenza del leader di Italia Viva fa nascere non pochi dubbi.
Innanzitutto chiariamo che gli agenti dei Servizi non hanno la qualifica di Agenti o Ufficiali di Polizia Giudiziaria, per cui non sono obbligati a notiziare l’Autorità Giudiziaria nel caso in cui vengano a conoscenza di notizie che potrebbero dare spunto per delle indagini più approfondite da parte della Magistratura. Questo è un aspetto importante.
Come abbiamo già detto, fa insospettire l’insistenza di Renzi nel chiedere la delega ai Servizi. Il sospetto nasce dal fatto che ha ricoperto l’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri e quindi ha avuto la responsabilità politica dei Servizi Segreti. Ha forse interesse ad utilizzare per fini politici l’apparato dei Servizi? I Servizi hanno anche il compito di acquisire notizie riservate.
Come Forza Italia riteniamo assurdo che uno dei motivi di questa crisi possa essere la delega ai Servizi. Organismi, visto il loro ruolo delicato e riservato, che devono essere tenuti fuori dalla disputa politica.
Sen. Massimo Mallegni, Coordinatore regionale di Forza Italia
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Infiltrazione mafie in Toscana, serve commissione regionale
Serve commissione d’inchiesta regionale su infiltrazione mafie in tessuto economico. Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni, insieme a Marco Stella e Aldo Milone: “Complice il Covid, troppe cessioni alberghiere sospette”
“Occorre istituire una Commissione speciale regionale che svolga un’indagine conoscitiva sull’infiltrazione delle mafie sia italiane che straniere nel tessuto economico toscano”. A chiederlo sono il commissario regionale di Forza Italia, sen. Massimo Mallegni; il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, e Aldo Milone, Responsabile regionale del Dipartimento sicurezza e immigrazione di Forza Italia Toscana.
“Sui giornali di questi giorni – sottolineano – è riportata una notizia che dovrebbe far riflettere tutta la politica toscana, soprattutto quella regionale. La notizia riguarda la vendita di diverse strutture alberghiere in Versilia, tra cui il noto Negresco. La messa in vendita potrebbe essere frutto di questo lockdown, che è iniziato circa un anno fa e ha messo in ginocchio la maggior parte di alcuni settori dell’economia toscana. Quello più colpito è proprio quello del turismo e quindi l’alberghiero. Tutto ciò ha creato le condizioni favorevoli per l’infiltrazione delle mafie italiane e quelle straniere, in particolar modo quella cinese, nel tessuto economico toscano”.
“Queste organizzazioni mafiose hanno bisogno di questo settore, e non solo di questo, per poter riciclare denaro sporco. Tra l’altro, approfittando di questo momento particolare – accusano Mallegni, Stella e Milone – l’acquisizione di tali strutture avverrebbe anche a condizioni molto vantaggiose o a condizioni capestro. E crediamo che sia arrivato il momento per la costituzione di una Commissione speciale regionale che svolga un’indagine conoscitiva su questo fenomeno e controlli da vicino le modalità di acquisizione delle citate strutture. Ci sorprende però che questa iniziativa non provenga direttamente da un partito di sinistra come il PD, che solo con dichiarazioni formali si dichiara contrario alle mafie, mentre in pratica non pone in essere alcun atto amministrativo”.
Sen. Massimo Mallegni, Coordinatore regionale di Forza Italia
Marco Stella, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Prato: escalation di furti e danneggiamenti
In questi giorni Prato sta avendo un’escalation di furti e danneggiamenti agli esercizi commerciali ad alle automobili parcheggiate. Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Biffoni è completamente cieco di fronte a questi episodi”
Molti, troppi gli episodi di microcriminalità in città. Dalle vetrine spaccate ai danni di un bar, la seconda che subisce nello spazio di 20 giorni, ad un tentativo di rapina ai danni di un ragazzo nei pressi della stazione di Porta al Serraglio. Oltre agli accoltellamenti tra cittadini extracomunitari, prevalentemente di origine cinese e magrebina, che avvengono quotidianamente.
Purtroppo ancora una volta la sicurezza in città presenta tantissime lacune e crea notevoli problemi ai cittadini e agli esercenti pratesi che sono già alle prese con una crisi economica devastante.
Proprio qualche giorno fa il sindaco Biffoni presentava il rapporto annuale della Polizia Municipale, nel quale non ha evidenziato nessuna attività di contrasto alla microcriminalità.
Occorre implementare il numero degli agenti municipali dediti al controllo della città, investendo denaro e tempo.
Forza Italia continua ad essere al servizio della città di Prato, il nostro obiettivo è rendere le nostre città più sicure e più vivibili.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Infiltrazioni mafia in Toscana, chiediamo una commissione
Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni, insieme ad Aldo Milone: “Infiltrazioni della mafia in Toscana, chiediamo una commissione regionale straordinaria per contrastare questo pericoloso fenomeno”
Secondo il rapporto annuale dell’Universita’ La Normale di Pisa, le infiltrazioni della mafia come negli anni precedenti rappresentano un pericolo costante per l’economia Toscana.
Mai come oggi questo pericolo assume un’elevata percentuale a causa del Covid-19.
La pandemia ha praticamente messo in ginocchio migliaia di piccole e medie aziende toscane che stanno soffrendo moltissimo a causa della mancanza di liquidità.
Nessun sostegno nei vari decreti Ristori. In questo momento le organizzazioni mafiose dispongono di un’ingente liquidità di denaro che deve essere riciclata e il periodo storico lo consente.
Le mafie diventano i cosiddetti “diavoli tentatori”, che si presentano agli occhi dei vari titolari di aziende in difficoltà come dei ” salvatori della patria “.
I settori da infiltrare sono molti, il tessile, in grosse difficoltà, l’ edile, fino ad arrivare a quello del turismo come ad esempio gli alberghi, che rappresentavano il polmone dell’economia di alcune città o località. Ovviamente il compito di combattere questo fenomeno spetta alle Forze di Polizia, però la politica non può voltarsi dall’altra parte.
Dobbiamo promuovere una commissione regionale straordinaria che svolga un’indagine conoscitiva su questo pericoloso fenomeno.
La Regione non puo’ limitarsi ad affidare all’Universita’ di Pisa un documento sul rapporto delle infiltrazioni della mafia nel tessuto economico toscano.
L’interesse della politica, in questo caso della Regione, non può limitarsi ad una sola giornata, deve essere quotidiano e continuo.
Come Forza Italia ne chiediamo in tempi celeri la costituzione.
Sen. Massimo Mallegni, Coordinatore regionale di Forza Italia
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Decreto sicurezza: allentamento sull’immigrazione clandestina
Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni, insieme ad Aldo Milone: “Il nuovo decreto sicurezza va, senza ombra di dubbio, verso un allentamento delle misure restrittive nei confronti dell’immigrazione clandestina”
Il nuovo decreto sicurezza va, senza ombra di dubbio, verso un allentamento delle misure restrittive nei confronti dell’immigrazione clandestina.
Un esempio è la diminuzione delle sanzioni a carico delle ONG che violano le nostre leggi. In uno stato di diritto è fondamentale pretendere il rispetto delle regole e prevedere delle sanzioni commisurate alla gravità della loro violazione. Deve essere quindi ripristinato il sequestro e la relativa confisca dell’imbarcazione di quelle Organizzazioni che delinquono, non siamo disposti ad accettare nessun tipo di prevaricazione del nostro ordinamento giuridico.
Altro esempio è l’ampliamento della protezione umanitaria per i soggetti perseguiti per motivi riguardanti gli orientamenti sessuali. In alcuni Paesi del mondo essere gay è considerato un reato. Come Forza Italia Toscana sottolineiamo l’ importanza della libertà di poter vivere la propria vita essendo se stessi, dobbiamo combattere ogni tipo di pregiudizio.
Tuttavia, sappiamo che questo meccanismo di tutela potrà prestarsi ad abusi e comportamenti opportunistici da parte di persone che cercheranno di sfruttarlo senza averne diritto. Chiediamo quindi un controllo scrupoloso per evitare che questa misura, di per sé di grande importanza a livello umanitario, possa diventare un comodo sotterfugio per ottenere lo status di rifugiato in maniera fraudolenta.
Sarà quindi opportuno un rimpatrio immediato degli extracomunitari che hanno dichiarato il falso o che nel proprio Paese di provenienza non sono vittime di persecuzione a causa dei propri orientamenti sessuali.
Ribadiamo il nostro “NO” all’ immigrazione clandestina. E’ nostra priorità tutelare il nostro Paese e tutelare tutti gli Italiani. Nell’ ottica di migliorare e agevolare l’ integrazione di quei soggetti nati nel nostro territorio e delle persone che hanno compiuto un percorso scolastico completo, ribadiamo l’ importanza di velocizzare i tempi e semplificare i modi per ottenere la cittadinanza italiana.
Sen. Massimo Mallegni, Coordinatore regionale di Forza Italia
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Sicurezza: Livorno città sempre più insicura
Il Responsabile del Dipartimento provinciale Sicurezza di Forza Italia Livorno Davide Anselmi, insieme a Chiara Tenerini ed Elisa Amato: “Sicurezza: Livorno città sempre più insicura, ultimi episodi e statistiche lo confermano“
Vetrine sfondate, furti, di tutto un po’. Livorno città subisce sempre più la recrudescenza della microcriminalità e non solo. Gli ultimi episodi, perpetrati ai danni della “Gioielleria Talarico”, come pure al “Chioschino” di Villa Fabbricotti e il furto al negozio di “Dolci Bettini” aumentano la preoccupazione nei cittadini.
La percezione, ormai sempre più sentita e viva, è quella di una città costantemente preda di episodi che minano la serenità della comunità Livornese. D’altra parte i dati non possono essere smentiti: l’annuale indagine di Italia Oggi, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, non danno scampo. L’indice generale sulla qualità della vita nelle 107 città monitorate pone Livorno al 69esimo posto (ultimi in Toscana), perdendo in 12 mesi 10 posizioni.
Ma non basta, l’indice specifico dello studio relativo a “Reati e Sicurezza”, posiziona Livorno alla 95esima posizione su 107, perdendo ulteriori posizioni (84esima un anno fa).
Una classifica talmente disastrosa che fa capire l’esigenza di un cambio di passo da parte del Sindaco Salvetti che esortiamo, per l’ ennesima volta, a intervenire.
Vi è il bisogno di una ferma presa di posizione da parte dell’amministrazione. E’ necessario che il controllo del territorio effettuato quotidianamente dalla Polizia Locale e dalle Forze dell’Ordine venga supportato con una implementazione della videosorveglianza di ultima generazione, con un potenziamento dell’illuminazione nelle zone più critiche della città e con l’eliminazione di tutte quelle barriere che ostacolano l’ingresso dei mezzi delle forze dell’ ordine per i necessari controlli (es. Piazza Attias, Piazza Garibaldi, Scali Rifugio, ecc.).
Non basta semplicemente chiedere più risorse di mezzi e uomini allo Stato, dati i continui tagli del Governo sul capitolo forze dell’ordine, che sono di fatto ostacolo ad un rafforzamento concreto dei presidi di polizia.
L’amministrazione deve prendere in mano direttamente il problema senza incertezze ed esitazioni.
Si individuino le risorse nel bilancio comunale per una riqualificazione professionale, per un incremento di organico e al fine di prevedere l’attivazione di corsi di formazione e aggiornamento della polizia municipale, in un’ottica di “pacchetto sicurezza”.
Misure specifiche per contrastare le nuove criticità per il benessere della comunità; è importante un’ attività di prevenzione dei fenomeni di criminalità diffusa attraverso servizi e interventi di prossimità a vantaggio delle zone maggiormente interessate da fenomeni di degrado.
Per fare questo, il Primo Cittadino deve prendere coscienza della tematica e uscire dal torpore istituzionale.
Se tutto ciò non potrà essere realizzato, la città è condannata a scivolare inesorabilmente verso il fondo della classifica.
Forza Italia denuncia con forza questa deriva sulla sicurezza ma, allo stesso tempo, propone una diversa visione e soluzioni per migliorare la situazione.
Critica forte, ma allo stesso tempo costruttiva. I cittadini meritano una Livorno ben più vivibile.
La sicurezza è un bene comune e come tale è sarà sempre al centro del nostro interesse come politici e come cittadini
Davide Anselmi, Responsabile Dipartimenti Sicurezza provincia Livorno – Forza Italia
Chiara Tenerini, Responsabile Dipartimenti – Forza Italia Toscana
Elisa Amato, Coordinatore comunale Livorno – Forza Italia
Milone: La mafia cinese sempre più radicata a Prato
Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “La mafia cinese sempre più radicata a Prato”
L’ultimo episodio riguardante l’operazione antidroga, portata a termine dai Carabinieri, in cui gli arrestati sono di nazionalità cinese, dimostra purtroppo, che Prato è diventata la culla di tutte le attività criminali poste in essere dagli esponenti della malavita cinese in Italia.
È stato così anche con la mafia cinese nei trasporti con collegamenti in Olanda, operazione denominata “China Truck”. Come pure il collegamento con la ‘ndrangheta soprattutto per quanto riguarda il riciclaggio del denaro sporco che aveva come soggetto principale del riciclaggio un cittadino cinese; a lui il compito di trasferire i soldi in Cina per ripulirli.
Altra drammatica realtà è l’illegalità economica cinese e lo sfruttamento di clandestini. Ieri il Procuratore capo della Repubblica di Prato, Dr. Nicolosi, lo ha ribadito per l’ennesima volta: denunciando la presenza di una sorta di “schiavismo” all’interno di diverse aziende cinesi.
Richiamo quindi l’attenzione della maggioranza politica locale su questo fenomeno che rischia di diventare ancora più preoccupante e può estendersi anche alla comunità pratese.
Ritengo che sia indispensabile rafforzare gli organici delle Forze di Polizia e del Tribunale. La presenza della stessa mafia “gialla”, e non solo, sul nostro territorio è ampiamente dimostrata ed è quindi necessario dotare queste ultime Istituzioni degli strumenti indispensabili per combattere le organizzazioni mafiose presenti in città.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Mallegni: Ordine del giorno contro concorrenza sleale cinese
Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni ha presentato un ordine del giorno in Senato a oggetto la presenza delle aziende cinesi sul territorio italiano che spesso fanno una vera e propria concorrenza sleale alle aziende italiane, già in difficoltà per la crisi
Un impegno concreto a favore delle aziende italiane, già in difficoltà per la crisi e penalizzate dalla concorrenza sleale. Forza Italia presenta in Senato un Ordine del Giorno a prima firma del Sen. Massimo Mallegni insieme ai senatori Barbara Masini e Roberto Berardi avente a oggetto la presenza delle aziende cinesi presenti sul territorio italiano che spesso fanno una vera e propria concorrenza sleale.
L’atto impegna il Governo a produrre interventi normativi a contrasto dei fenomeni di riciclaggio, a intensificare i controlli per scongiurare lo sfruttamento del lavoro nero, l’evasione fiscale e i trasferimenti di capitali all’estero.
L’iniziativa parlamentare fa seguito alle svariate azioni sul territorio toscano portate avanti dal Senatore Massimo Mallegni e da Aldo Milone, da sempre impegnato in prima linea su questo tema.
“Il Presidente Berlusconi ha compreso perfettamente il pericolo economico “giallo”, ovvero cinese, e per ora crediamo che sia l’unico leader europeo a chiedere di bloccare il disegno economico della Cina” scandiscono Mallegni e Milone.
“Il Presidente Berlusconi, giustamente, teme conseguenze nefaste non solo per l’Italia ma anche per l’Europa. Difatti questo maledetto Covid sta mettendo in ginocchio l’economia europea e con essa ovviamente le più grandi aziende indebolendole al punto tale da diventare facili prede per gli acquirenti, nel caso in esame, cinesi.
Ritornando al nostro Paese, già figurano alcuni tentativi di acquisizione di alberghi di Venezia. Proprio queste strutture sono forse quelle maggiormente colpite da questo maledetto virus. Senza dimenticare che proprio a Prato, già prima del Covid, imprenditori cinesi avevano acquistato la maggior parte degli alberghi presenti in città.
Per non parlare poi, sempre a Prato, dell’acquisizione delle varie stamperie e tintorie che sono servite per completare il ciclo tessile. Hanno preso inoltre di mira i porti, come quello di Taranto, che servono per far sbarcare le loro merci.
La domanda che ci poniamo è la seguente: Quell’accordo, denominato “Via della seta”, siglato dal Ministro Di Maio, quale vantaggio porterà al nostro Paese? Riteniamo invece che sia un modo per facilitare la penetrazione economica della Cina nel nostro Paese”.
Sen. Massimo Mallegni, Coordinatore regionale di Forza Italia
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Ordine del Giorno
ART. 01
MALLEGNI, BERARDI, MASINI
Il Senato,
in sede di discussione del disegno di legge recante ” Conversione in legge del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, recante ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19″,
Premesso che:
la presenza di imprese cinesi è oggi ampiamente diffusa sull’intero territorio nazionale, con una forte concentrazione in alcune aree del nord e centro Italia e una diffusione capillare anche in tutte le altre regioni italiane;
circa il 40% delle ditte individuali si concentrano in Toscana (prevalentemente nelle province di Prato e Firenze) e in Lombardia (prevalentemente nella provincia di Milano), oltre il 38% è distribuito tra Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Sicilia e Campania e il rimanente è ubicato sul resto del territorio nazionale;
secondo quanto reso noto dalla CGIA di Mestre le aziende gestite da cinesi in Italia sono cresciute del 61,5 % negli ultimi otto anni;
le attività manifatturiere prevalgono nettamente soltanto in alcune regioni (Toscana, Marche, Emilia Romagna, Veneto e Abruzzo), dove massiccio è stato l’inserimento dei cinesi nei distretti industriali, mentre nella maggioranza delle regioni, e in particolare in quelle di più recente immigrazione (come Calabria, Sicilia e Sardegna), preponderante è la prevalenza delle attività commerciali;
la gestione di queste aziende è stata spesso oggetto di attenzione da parte della Guardia di Finanza per ciò che concerne gli aspetti economico-fiscali in relazione ad un fenomeno diffuso di “money transfer” che, attraverso una illecita partita di giro, reimmette sul mercato risorse economiche sottratte al fisco in maniera fraudolenta;
la stessa Guardia di Finanza in varie operazioni di controllo effettuate negli anni passati ha stimato un danno per l’erario di circa 4,5 miliardi di euro;
spesso questo contorto sistema di evasione si basa sull’opacità dei trasferimenti economici da e verso la Cina, sul cambiamento repentino di ragione sociale delle aziende, sull’emigrazione verso il paese di origine di molti titolari di azienda che, dopo aver accumulato debiti verso fornitori ed erario “scompaiono” dall’Italia per lasciare il posto a nuovi soggetti sui quali è molto difficile avere informazioni pregresse in merito all’affidabilità fiscale;
in molte circostanze, come nei casi dei settori del commercio al dettaglio, si tratta di aziende a conduzione familiare con una media di 4/6 persone impiegate, in altri si tratta – soprattutto nell’ambito del manifatturiero- di gradi aziende in cui lavorano decine di persone e nei quali spesso si annidano opache aree si sfruttamento del lavoro femminile e minorile e in cui a volte non si rispettano le più elementari condizioni sindacali;
sarebbe quanto mai opportuno valutare sistemi di controllo volti a prevenire il diffondersi di fenomeni di evasione ed elusione fiscale da parte dei Cinesi che portano ad alimentare una concorrenza sleale nei confronti delle imprese Italiane,
impegna il Governo:
a valutare la possibilità di assumere iniziative, anche attraverso interventi normativi volti a contrastare fenomeni di riciclaggio aziendale da parte dei Cinesi, che hanno la conseguenza di alimentare una concorrenza sleale con le imprese Italiane;
ad intensificare i controlli delle autorità preposte volte a scongiurare fenomeni di sfruttamento del lavoro nero e di evasione fiscale;
ad assumere iniziative volte a contrastare fenomeni di trasferimento di capitali all’estero qualora venga riscontrato che tali risorse vengono generate illegalmente.
Immigrazione: serve un Governo capace di decidere
Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni, insieme ad Aldo Milone: “Immigrazione: per fermare le morti nel Mediterraneo serve un Governo capace di decidere e di farsi rispettare in Europa”
L’annegamento del piccolo profugo Joseph di 6 mesi della Guinea è una tragedia e ci deve far riflettere. Dobbiamo tornare a pensare su come affrontare la questione degli arrivi dei profughi sul nostro territorio. Da troppo tempo si sta facendo finta di nulla!
Abbiamo dovuto assistere inermi ad altre morti che ci sono state nei mesi scorsi mentre tentavano l’approdo sul nostro territorio.
Bisogna assolutamente trovare il modo per fermare queste morti e soprattutto il commercio legato a questi sbarchi che arricchisce questi mercanti di morte.
Innanzitutto è bene che questo governo torni a battere i pugni sul tavolo dell’UE per fare in modo che non sia solo l’Italia a sopportare ancora una volta il peso di questi sbarchi.
Nell’attesa che l’Unione europea decida su come distribuire i profughi tra i vari Paesi, il governo deve mettere in campo tutti i mezzi per tentare di bloccare gli sbarchi.
Riteniamo che nel momento in cui le imbarcazioni delle ONG attracchino illegalmente in un porto italiano, si debba procedere subito al sequestro della nave o di eventuali gommoni. Riteniamo che sia forse l’unico mezzo per porre fine agli sbarchi e anche alle morti per annegamento.
Mettere delle navi come blocco, come qualcuno ha proposto, è improponibile perché innanzitutto non si gestiscono queste cose “manu militari” inoltre avremmo bisogno di centinaia di navi, tale da formare un muro in mezzo al mare.
Inoltre abbiamo avuto un esempio di sfondamento che mette a rischio la vita dei migranti e non solo loro.
In questo momento altri ne sono in arrivo in Italia e chiedono alle ONG di essere aiutati. Infine va rivisto l’accordo con la Tunisia perché non è possibile che arrivino in Italia centinaia e centinaia di tunisini senza alcun motivo o perché nel loro Paese c’è una guerra in atto.
Purtroppo tra questi profughi si nascondono anche potenziali terroristi, come abbiamo visto con i recenti attacchi a Nizza e Vienna. Poi ci meravigliamo della nostra esclusione dall’incontro a tre tra Macron, Merkel e il premier austriaco Kurz.
Ultima cosa non di poco conto, mentre gli italiani sono obbligati a stare rinchiusi in casa e per spostarsi a un Comune all’altro necessitano di autocertificazione, nel sud Italia sbarcano ogni giorno centinaia di persone che poi vengono distribuite in tutta Italia. Crediamo che qualcosa non stia funzionando.
Sen. Massimo Mallegni, Coordinatore regionale di Forza Italia
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Cina: condanniamo la chiusura agli italiani
Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni, insieme ad Aldo Milone: “Cina: condanniamo la chiusura agli italiani”
La Cina qualche giorno fa ha sospeso il visto d’ingresso agli italiani, anche a quelli che si recavano nel paese asiatico per motivi di lavoro. Come Forza Italia troviamo incomprensibile e assurdo tale comportamento.
Un Paese che, approfittando della crisi che sta colpendo l’Europa a causa di questo maledetto virus, vuole forse imporre la sua egemonia nel campo economico?
Questo voler chiudere agli italiani, che hanno anche interessi nel Paese orientale, crea danni economici;
occorre prudenza e rispetto nel programmare e organizzare gli arrivi nel paese dove ha avuto origine il virus “Covid19”, ma non certo un blocco tout court.
Condanniamo questa decisione e valuteremo la presentazione di un ordine del giorno in tutti i Consigli Comunali della Toscana per condannare la decisione della Cina.
Sen. Massimo Mallegni, Coordinatore regionale di Forza Italia
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
L’opposizione in Parlamento ed Enti locali è una cosa seria
Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni, insieme ad Aldo Milone: “L’opposizione in Parlamento, e a scendere negli Enti locali, è una cosa seria. Forza Italia la fa con proposte scritte e pochi slogan, talvolta vuoti e privi di contenuti”
Mostrare cartelli in Aula rende sicuramente l’idea, spesso lo facciamo anche noi, tuttavia contro il terrorismo probabilmente è meglio presentare un disegno di legge, o emendamenti, cosa che noi abbiamo già fatto e continuiamo a fare, con cui dare strumenti e garanzie alle forze dell’ordine per fare in modo che il nostro territorio non diventi un luogo idoneo per attacchi terroristici.
Questo è fare opposizione costruttiva ma soprattutto concreta.
Il terrorismo in questo periodo storico sta trovando terreno fertile soprattutto grazie ad un fanatismo religioso come quello islamico.
I recenti attacchi di Nizza e Vienna sicuramente ci devono fare aprire gli occhi e tenere alta l’attenzione.
L’Italia è un Paese che è annoverato tra quelli che hanno i migliori Servizi di Intelligence a livello mondiale, dobbiamo sostenere ancora di più il loro ruolo e la loro formazione, implementando sempre di più la “tessitura” di una “rete” informativa per poter prevenire eventuali attacchi e conoscere prima le ciò che accade.
Lo stesso discorso vale per i vari reparti (Digos e reparto antiterrorismo) delle Forze di Polizia che si occupano di terrorismo.
Come opposizione abbiamo il dovere di assolvere a questo compito, formulando proposte concrete e vigilando perché vengano recepite.
Sen. Massimo Mallegni, Coordinatore regionale di Forza Italia
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Milone: Dopo 2 anni i robottini trovano un loro utilizzo
Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Dopo circa 2 anni i famosi robottini trovano un loro utilizzo. Vengono dati al PIN e utilizzati dagli studenti”
Finalmente i famosi robottini di Star Trek trovano un loro utilizzo.
Da quello che si legge sui media, verranno utilizzati per accogliere gli studenti del Pin. Costo circa 160.000 euro. Il progetto con l’Università S. Anna di Pisa prevedeva l’utilizzo di questi robottini per la vigilanza sulle piste ciclabili.
Nella scorsa legislatura Biffoni fece una conferenza stampa in pompa magna per presentare questi robottini che dovevano risolvere il problema sicurezza sulle piste ciclabili.
Successivamente alla conferenza stampa feci subito presente che il costo di questi robottini rappresentava uno spreco di denaro pubblico e che lo stesso utilizzo in tema di sicurezza sarebbe stato inutile.
Dopo circa 2 anni tutti i nodi sono venuti al pettine, questi robottini verranno dati al Pin proprio perché il loro impiego nel campo della sicurezza è inapplicabile.
Soldi dei cittadini completamente buttati al vento. Quei circa 160.000 euro potevano dare qualche ristoro a qualche famiglia bisognosa.
Biffoni come giustifica questo costo? E chi è il colpevole di questo spreco? Questo è un classico esempio di spreco di denaro pubblico.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Mallegni, Milone: Terrorismo islamico, alziamo la guardia
Il Senatore e Commissario regionale di Forza Italia Toscana Massimo Mallegni, insieme ad Aldo Milone: “Terrorismo islamico, alziamo la guardia. Questo periodo particolare potrebbe rappresentare un clima favorevole per scatenare alcune forme di terrorismo e tra queste quello islamico”
Ennesimo attacco terroristico, di natura islamica, in Francia, e precisamente a Nizza, che ha portato alla morte di 3 persone di cui 2 decapitate.
Di sicuro va la solidarietà di Forza Italia alla Francia per questo ennesimo attacco.
Questi episodi non vanno affatto sottovalutati dal nostro Paese anche per una presenza numerosa di cittadini islamici a rischio radicalizzazione.
Questo periodo particolare, segnato anche da diverse proteste da parte dei titolari delle attività economiche colpite da chiusure a causa del Covid-19, potrebbe rappresentare un clima favorevole per scatenare anche alcune forme di terrorismo e tra queste anche quello islamico.
Per questo motivo invitiamo il Governo a tenere alta l’attenzione e a impiegare le Forze di Polizia più nel controllo e nella prevenzione di questo fenomeno piuttosto che nel verificare se i cittadini portano o meno la mascherina.
Rimanendo in Toscana, e a Firenze soprattutto, è opportuno che le Forze di Polizia tengano alta l’attenzione visto che abbiamo una nutrita presenza di cittadini islamici residenti in Toscana e nella provincia di Firenze, e si rischiano fenomeni di radicalizzazione.
Sarebbe il caso che ci fosse da parte della giunta fiorentina, guidata da Nardella, un po’ meno buonismo nei confronti degli estremisti islamici perché questi non fanno alcuna distinzione e nel nome di “Allah Akbar” sono disponibili ad uccidere e a morire.
La vera integrazione è quella che si accettano gli usi e i costumi della Nazione che ti ospita. Si possono anche conservare le proprie usanze però non devono assolutamente cozzare con le nostre leggi.
Massimo Mallegni, Commissario regionale Forza Italia Toscana
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana