Comunicazione, Nitti: iniziate le Lezioni, ospite Tajani
Iniziato ieri il ciclo di lezioni di comunicazione politica sul territorio, aperto dal coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani. Il Responsabile Comunicazione di Forza Italia Toscana Edoardo Fabbri Nitti: “Ringrazio di cuore il Presidente Tajani, la sua presenza è stata un segnale importante per tutti noi”
Forza Italia Toscana ha inaugurato una serie di lezioni in videoconferenza sulla comunicazione politica sul territorio per formare dirigenti ed iscritti e prepararli al meglio per i prossimi appuntamenti elettorali.
La struttura si sviluppa tramite 5 incontri ogni mercoledì alle 18, in cui verranno trattati l’organizzazione, i rapporti con la stampa, la gestione dei social e gli eventi, e si concluderà con un incontro a Firenze in cui i Sen. Antonio Palmieri, ideatore e responsabile della comunicazione nazionale di Forza Italia dal 1994, ed il Sen. Massimo Mallegni, coordinatore regionale di Forza Italia Toscana, consegneranno gli attestati di partecipazione a tutti gli iscritti che avranno seguito almeno 4 lezioni.
Apre la prima sessione coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani: “In questa fase politica abbiamo dimostrato grande serietà ed affidabilità e abbiamo sempre detto in maniera molto chiara ciò che vogliamo fare. Abbiamo deciso di sostenere il Governo Draghi con delle proposte concrete ed ottenendo dei risultati concreti, abbiamo fatto un grande lavoro attraverso i dipartimenti, sviluppando tavoli di lavoro tematici per portare risposte alle problematiche dei nostri dirigenti ed amministratori locali e nazionali.
La nostra comunicazione deve rispecchiare questo lavoro con messaggi chiari ed univoci, spiegando cosa vogliamo e come intendiamo realizzarlo, dalle grandi televisioni nazionali fino agli organi di stampa locali ed ai Social Networks.”
Il Vice Presidente di Forza Italia conclude il suo intervento ricordando l’importante incontro che si terrà a Napoli il 20 e 21 maggio, invitando tutti i presenti a partecipare.
Alla fine della prima lezione il responsabile comunicazione di Forza Italia Toscana Edoardo Fabbri Nitti ha dichiarato: “Ringrazio di cuore il Presidente Tajani, la sua presenza è stata un segnale importante per tutti noi, dimostrando la centralità del tema della comunicazione e la grande attenzione al “cantiere” di idee che sto progettando da diversi anni in Toscana grazie al contributo dei nostri dirigenti ed iscritti.
Abbiamo portato avanti un’idea di comunicazione che rispecchiasse la competenza e la moderazione della nostra classe dirigente, ottenendo risultati straordinari che hanno superato le più rosee aspettative.
Le lezioni sono un nuovo tassello di questo percorso che vuole mostrare ai cittadini che la politica non si fa con gli slogan ma con il lavoro serio di una classe politica competente concentrata ad ottenere risultati concreti per il futuro del nostro paese.” – Conclude.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Berlusconi: Non ci saranno nuove tasse su casa e risparmi
Il Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi: “Battaglia vinta! non ci saranno nuove tasse sulla casa e sui risparmi degli italiani”
La casa, per le famiglie italiane, è il primo degli investimenti, la prima casa in particolare è spesso il frutto dei risparmi di una vita o addirittura di più generazioni.
Solo noi negli anni in cui abbiamo governato abbiamo assunto una serie di politiche coerenti a favore dei proprietari di case.
Abbiamo abolito l’IMU sulla prima casa, ma anche approvato altri provvedimenti di cui hanno beneficiato sia coloro che vivono nella casa di proprietà, sia i piccoli investitori e di conseguenza anche i loro inquilini.
Per questa ragione ci siamo opposti stavolta, come negli ultimi 25 anni, ad una proposta di riforma del catasto che minacciava di colpire famiglie e risparmio.
Abbiamo chiesto approfondimenti e ci siamo messi al lavoro per individuare una soluzione tecnica soddisfacente che abbiamo condiviso con gli alleati del centrodestra di governo e che poi abbiamo sottoposto al governo, che l’ha recepita.
Oggi possiamo finalmente dire che non ci saranno nuove tasse sulla casa e sui risparmi degli italiani: battaglia lunga e dura, ma vinta!
Silvio Berlusconi, Presidente di Forza Italia
Berlusconi: l’Italia del futuro
Roma, 8 e 9 aprile 2022: Manifestazione Nazionale Forza Italia. Intervento conclusivo del Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi: “L’Italia del futuro”
Cari amici,
il vostro applauso, il vostro affetto, il vostro calore fanno davvero bene al cuore.
Oggi in particolare, perché questo incontro ha, per me e per tutti noi, un significato speciale. Oggi riprendiamo, dopo quasi tre anni, ad incontrarci in presenza, a parlarci guardandoci negli occhi, a ragionare insieme sul nostro futuro, sul futuro del Paese, il Paese che amiamo.
Uso questa espressione, “il Paese che amiamo”, perché il discorso di oggi si associa idealmente ad un altro, a quello che ho pronunciato 28 anni fa, quando ho lasciato il lavoro che amavo – il lavoro di imprenditore che mi aveva dato tante soddisfazioni – per scendere in campo in politica e contrastare la presa del potere da parte della sinistra comunista.
Quella di oggi potrebbe essere insomma una nuova discesa in campo, come allora guardando al futuro, come allora coscienti delle nostre idee, dei nostri valori, dei nostri programmi, consapevoli che tutto questo è indispensabile e insostituibile per il futuro del nostro Paese.
Oggi come allora siamo in politica non soltanto per ragioni contingenti, immediate, ma siamo in politica perché rappresentiamo qualcosa che in Italia non è mai esistito prima e che senza di noi non esisterebbe, qualcosa di cui un grande paese dell’Occidente come l’Italia ha assoluto bisogno.
Ventotto anni fa abbiamo proposto un modello di profondo, di radicale rinnovamento della politica italiana, nel quale potessero riconoscersi ceti fino a quel momento non rappresentati.
Al professionismo della vecchia politica abbiamo voluto sostituire
le competenze,
l’esperienza,
la passione civile dei ceti produttivi,
degli imprenditori,
dei professionisti,
degli uomini di cultura.
Abbiamo portato la presenza femminile in politica ai massimi livelli, come era doveroso, perché nessun Paese può permettersi di fare a meno del contributo della metà dei propri cittadini.
In questi 28 anni abbiamo scritto la storia. Abbiamo creato il bipolarismo in Italia, abbiamo reso possibile l’esistenza di un centro destra di governo, un centro destra che senza di noi non sarebbe mai esistito, non esisterebbe oggi e non potrebbe esistere neppure per il futuro.
Abbiamo cambiato il paradigma della politica italiana, anche per i nostri avversari, introducendo temi, dal contenimento della pressione fiscale alla riforma della giustizia, dei quali non si parlerebbe in concreto, se noi per primi non ne avessimo fatto le nostre bandiere.
In 10 di questi 28 anni abbiamo governato, e lo abbiamo fatto molto bene, senza mai mettere le mani nelle tasche degli italiani, senza mai adottare un provvedimento che restringesse la libertà dei nostri concittadini, abbiamo reso l’Italia protagonista nel mondo non per la nostra forza militare o per la nostra forza economica ma per la nostra capacità di costruire relazioni importanti e di indicare la strada per le soluzioni di conflitti internazionali.
Siamo stati anche per molti anni all’opposizione, abbiamo dovuto subire dei ribaltoni che hanno cancellato la volontà popolare espressa dagli elettori.
E’ successo nel 1995, è successo nel 2011.
E’ bene non dimenticare mai che a tutt’oggi il nostro è stato l’ultimo governo che è nato come espressione diretta e coerente del risultato delle urne. Da allora – e sono passati più di dieci anni – tutti i governi, sottolineo tutti, sono stati espressione di manovre parlamentari.
In questi anni abbiamo dovuto subire una persecuzione giudiziaria, con più di 100 processi che hanno colpito non solo me, ma anche i miei collaboratori e le aziende che avevo fondato e che non gestisco più da molti anni.
Tutto questo fino alla grottesca espulsione dal Senato e dalla politica attiva, di cui sono stato vittima 9 anni fa e sulla quale aspetto ancora che la Corte Europea dei diritti dell’uomo faccia chiarezza e faccia giustizia.
Tutto questo ci ha indeboliti. Certamente, i nostri numeri non sono quelli del passato e non sono quelli che io vorrei, ma non ci hanno sconfitti, noi siamo ancora qui, più determinati e, soprattutto, più determinanti che mai.
I numeri, dicevo: non ci soddisfano, ma sono in continua e costante ascesa. Una ascesa che premia il buon lavoro fatto da tutti voi, da tutta la squadra di Forza Italia.
Noi siamo stati e
siamo dalla parte delle istituzioni,
siamo dalla parte della repubblica,
siamo dalla parte degli italiani.
Siamo coerentemente e orgogliosamente i fondatori del centro-destra italiano e nel centro-destra rimarremo con assoluta coerenza.
Ma se dovessi dare una definizione di noi stessi, direi che siamo prima di tutto italiani che amano il loro Paese.
L’Italia ha bisogno di una Forza Politica come noi, di un partito che sia al tempo stesso profondamente e coerentemente una forza politica liberale, una forza politica cristiana, una forza politica europeista, una forza politica garantista.
Una forza politica
come i Cristiano-Democratici in Germania,
come i Repubblicani in Francia,
come il Partito Popolare in Spagna,
come i Conservatori nel Regno Unito,
come i Repubblicani negli Stati Uniti:
sono forze politiche molto diverse fra loro, ma tutte sono state e saranno una forza credibile di governo nei loro Paesi, una forza alternativa alla sinistra, una forza distinta dalla destra, in sistemi bipolari maturi.
Nella storia italiana le grandi correnti di pensiero alle quali noi ci ricolleghiamo hanno avuto storie illustri e grandi protagonisti, ma non hanno mai saputo mettersi insieme, non hanno mai saputo creare un contenitore politico comune.
Voglio ripeterlo: noi siamo liberali, come lo sono stati Cavour, Einaudi, Croce, perché noi crediamo nella libertà come principio fondante delle società umane e crediamo nella persona come portatrice di valori e di diritti assoluti, diritti che non vengono concessi dallo Stato ma derivano da Dio o dalla stessa natura umana.
Per le stesse ragioni siamo Cristiani, come lo erano Don Sturzo e De Gasperi, perché
le idee della sacralità della persona,
del libero arbìtrio,
della parità di diritti di tutti gli esseri umani ci vengono direttamente dal messaggio cristiano.
Noi siamo europeisti, ancora una volta come Einaudi e De Gasperi, come Gaetano Martino, perché l’Europa è il luogo nel quale i valori cristiani e i principi liberali hanno trovato applicazione in un comune modello di cultura e di società.
E siamo garantisti, perché la sacralità della persona e dei suoi diritti di libertà deve prevalere sul rischio di un uso arbitrario o strumentale dei poteri dello Stato.
Perciò, per tutte queste ragioni l’Italia ha bisogno di noi, ha bisogno di queste nostre idee, di questi nostri valori, oggi come nel ‘94. E ne ha bisogno prima di tutto il centro-destra, se vuole essere forza di governo.
Il centro-destra è la nostra casa. E’ la casa che abbiamo costruito noi. Non esisterebbe un centro-destra in Italia se noi non lo avessimo fondato e tenuto in vita, anche facendo dei sacrifici e pagando dei prezzi politici rilevanti.
Noi siamo diversi dai nostri amici ed alleati, ai quali ci lega un rapporto di lealtà, di stima, di condivisione che verifichiamo ogni giorno nel governare insieme molte regioni e molti comuni. Un rapporto che non è venuto meno neppure con la nascita del governo di emergenza e di unità nazionale, quando Fratelli d’Italia ha perso, a mio giudizio, l’occasione, entrando nel governo, di essere partecipe del rilancio del Paese con le sue idee, con i suoi programmi, con le sue donne e con i suoi uomini.
In questa alleanza del centro destra noi siamo ovviamente determinanti.
Lo siamo sul piano dei numeri, perché senza di noi non esiste nessuna maggioranza possibile, né di destra né, per assurdo, di sinistra.
Ma soprattutto siamo determinanti sul piano delle decisioni politiche, il che conta ancora di più.
Noi dunque rappresentiamo il centro.
La nostra idea di centro non è affatto quella dei “due forni” della Prima Repubblica. Non è un centro equidistante che può allearsi indifferentemente con la destra o con la sinistra.
Il nostro centro è alternativo alla sinistra e distinto dalla destra, con cui siamo e saremo alleati.
Il nostro centro è quello del Partito Popolare Europeo, il PPE, il più importante partito nel Parlamento Europeo, il partito di cui siamo parte e che orgogliosamente rappresentiamo in Italia.
Cari amici, io personalmente ho stabilito rapporti di grande amicizia e cordialità con i maggiori leader del pianeta, rapporti che si sono rivelati utili anche in tante occasioni di crisi, e la nostra politica è sempre stata, di rigorosa fedeltà all’Europa, di rigorosa fedeltà all’Alleanza Atlantica, di rigorosa fedeltà all’Occidente.
E lo è anche oggi, in una stagione nella quale cupi venti di guerra soffiano sull’Europa. Venti di guerra che devastano una nazione importante come l’Ucraina, e che non avremmo mai più creduto potessero ancora manifestarsi nel nostro continente.
Nella politica internazionale ho sempre operato cercando di includere anche la Russia in una nuova architettura di sicurezza europea e avevo trovato fautori autorevoli anche nelle amministrazioni americane. Grazie alle buone relazioni personali che avevo instaurato sia con Putin che con George Bush, questa politica aveva portato, per mia iniziativa, al famoso accordo NATO-Russia, sottoscritto a Pratica di Mare nel 2002, accordo che pose fine alla guerra fredda che durava da più di trent’anni
Ho sempre insistito in Europa affinché l’Unione Europea arrivasse ad un’unica politica estera e ad una comune politica di difesa, coordinando tutte le forze militari dei vari Paesi e dando vita ad un corpo di pronto intervento di 50-100 mila uomini.
In questo modo l’Europa sarebbe assurta al ruolo di potenza militare mondiale ed avrebbe potuto mettere insieme una alleanza con gli Stati Uniti, con la Federazione russa, con l’Australia e con il Giappone, un’alleanza che sarebbe stata in grado di contenere l’espansionismo cinese sia economico che politico e militare.
Purtroppo non è andata così.
L’Europa non si è mai data né un’unica politica estera né una politica di difesa comune e oggi siamo di fronte ad una aggressione senza precedenti messa in atto dalla Russia ai danni di un paese neutrale come l’Ucraina, che sta combattendo con valore e determinazione per la propria libertà. Una aggressione che anziché portare la Russia in Europa l’ha portata nelle braccia della Cina.
Peccato, davvero peccato!
Non posso e non voglio nascondere di essere profondamente deluso ed addolorato dal comportamento di Vladimir Putin, che si è assunto una gravissima responsabilità di fronte al mondo intero.
Noi non abbiamo avuto alcuna esitazione a schierarci: la posizione di Forza Italia è quella espressa nella durissima “Risoluzione contro l’aggressione della Russia all’Ucraina” approvata dal Parlamento Europeo in seduta straordinaria il primo marzo, risoluzione che io ho convintamente votato.
Una posizione tante volte poi ribadita in modo perfetto da Antonio Tajani e dai nostri gruppi in Parlamento. E’ una posizione di pieno sostegno, senza distinguo, alla linea dell’esecutivo di cui facciamo parte.
Voglio dire ancora di più: di fronte all’orrore dei massacri di civili a Bucha e in altre località ucraine, veri e propri crimini di guerra, la Russia non può negare le sue responsabilità. Dovrebbe al contrario, nel suo stesso interesse, identificare e mettere sotto processo i responsabili di comportamenti che il diritto e la morale considerano inaccettabili anche in tempo di guerra.
Dunque Forza Italia, voglio ripeterlo ancora, ancora, è sempre stata ed è oggi a maggior ragione dalla parte dell’Europa, dalla parte, dell’Alleanza Atlantica, dalla parte dell’Occidente.
Forza Italia è sempre stata dalla parte della Libertà.
Anche della libertà del popolo ucraino, la libertà di difendere il proprio futuro.
In queste settimane ho guardato, come tutti voi, con crescente incredulità, con dolore e con rabbia, le immagini tremende che le televisioni ci trasmettono.
Bisogna fare tutto il possibile perché tutto questo finisca al più presto, per mettere fine alla brutalità della guerra e l’Italia deve lavorare a questo scopo, perché si arrivi ad un compromesso accettabile per tutti. Questo significa però che la libertà e l’integrità dell’Ucraina devono essere garantite.
Noi auspichiamo che i rapporti fra Russia, Stati Uniti, Europa, tornino ad essere dialoganti. Ma spetta alla Russia adesso fare un passo nella giusta direzione, facendo tacere le armi. Il cessate il fuoco da parte della Russia è fondamentale.
Uscire in fretta da questa crisi è necessario per il mondo intero, perché si rischia di avere conseguenze drammatiche a livello globale: l’aumento del costo dell’energia, l’aumento del costo delle materie prime, le limitazioni ai commerci e al turismo potrebbero diventare fatali per le economie già deboli dei paesi in via di sviluppo, portando alla fame, a rivolte, a nuovi conflitti.
Al tempo stesso questa crisi rischia di costare molto cara anche all’Europa e all’Italia che stanno pagando in termini economici un prezzo molto alto.
Un prezzo che, per noi, deriva innanzitutto dalla mancata diversificazione delle fonti di energia.
Ci hanno danneggiato le scelte ideologiche che hanno portato alla rinuncia del nucleare,
che hanno portato alla riduzione della produzione e della ricerca nazionale
che hanno portato al blocco dei rigassificatori.
Per questo non siamo in grado di rinunciare, almeno nell’immediato, alle forniture di gas russo.
Anche se questo deve essere il nostro obiettivo nei tempi giusti.
Ora si invoca una politica dell’energia comune mentre l’Europa paga ancora una volta la debolezza che le deriva dall’assenza di leaders e soprattutto dall’assenza di una politica estera unica e di una politica di difesa comune, quelle innovazioni che da sempre io ho invocato, naturalmente in una stretta alleanza con gli Stati Uniti, paese guida del mondo libero, Paese al quale ci lega un profondo debito di riconoscenza.
L’ho ricordato quando ho avuto l’onore di prendere la parola davanti al Congresso americano. Voglio citarne un passaggio:
Ho detto: “Sarò sempre grato agli Stati Uniti per aver salvato il mio Paese dal fascismo e dal nazismo a costo del sacrificio di tante giovani vite americane.
Sarò sempre grato agli Stati Uniti perché nei lunghi decenni della Guerra fredda hanno difeso l’Europa dalla minaccia dell’Unione Sovietica.
Sarò sempre grato agli Stati Uniti per aver aiutato il mio Paese a vincere la povertà e a conseguire crescita e prosperità dopo la Seconda Guerra Mondiale grazie alla generosità del Piano Marshall”.
Era il primo marzo del 2006.
Quindi su dove siamo, su questa nostra scelta di campo non ci possono essere dubbi.
Oggi la crisi ucraina ci mette sotto gli occhi un’altra triste realtà.
Nel gennaio del 2022 la popolazione umana ha raggiunto gli 8 miliardi di persone. Fra loro, secondo gli ultimi studi, soltanto 2 miliardi di esseri umani vivono in nazioni che si possono definire libere e democratiche, secondo il modello occidentale.
Gli altri 6 miliardi, cioè i 3/4 della popolazione mondiale, secondo questi studi sono governati da dittature, da sistemi autoritari o comunque si trovano a vivere in condizioni di insufficiente libertà politica e insufficiente libertà economica e civile.
Diciamocelo francamente, finora ci eravamo cullati in un bel sogno: quello di pensare che la democrazia potesse essere universale, che si potesse realizzare in tutto il mondo.
E invece, purtroppo, non è così!
Cari amici, la vicenda del conflitto Russo-Ucraìno richiama la nostra attenzione anche su un altro aspetto importante. La fragilità di quello che Kissinger definì l’ordine liberale internazionale, quell’assetto pacifico nei rapporti fra gli Stati che è basato sul diritto internazionale, e che favorisce la libertà dei commerci e la libertà della circolazione delle persone, delle merci e delle idee.
L’ordine liberale internazionale è un ordine
messo in crisi da vicende come quella ucraina,
messo in crisi dal comportamento irresponsabile di dittatori come quello della Corea del Nord,
ma soprattutto messo in crisi dalla politica egemonica ed espansionistica della Cina. Una politica che coniuga il totalitarismo comunista con antichi disegni espansionistici dell’Impero Cinese.
Per tutti questi motivi io penso che sia indispensabile ricondurre la Cina alle regole di un ordinamento internazionale condiviso, quello sul quale si è fondata la crescita negli ultimi decenni, una crescita impetuosa per molti Paesi, un ordinamento internazionale che ha portato due miliardi di persone ad un tenore di vita, di sicurezza, di alimentazione, di accesso alle cure mediche e alla scuola, che non ha eguali nella storia dell’umanità.
Una storia che tocca a noi liberali continuare a scrivere, nel mondo e prima di tutto in Italia.
Perché le nostre ricette sono quelle della crescita, del diritto, della pace, di quella stabilità di cui abbiamo straordinariamente bisogno perché le fragilità del nostro Paese si stanno dimostrando in modo molto serio, proprio in queste settimane.
Infatti stavamo uscendo lentamente e con fatica dalla crisi legata al Covid, grazie alle politiche del nostro governo di unità nazionale e soprattutto grazie all’aiuto dell’Europa, aiuto che abbiamo ottenuto grazie ai nostri diretti interventi sui protagonisti di quasi tutti i paesi europei.
Un aiuto quello dell’Europa che questa volta è stato finalmente concreto, adeguato, solerte, come non era accaduto in passato su altri temi.
Un aiuto, quello dell’Europa, favorito questa volta anche dal governo di emergenza e di unità delle forze politiche che, voglio ripeterlo noi abbiamo voluto, per salvaguardare l’interesse nazionale.
Ma ora il nostro governo ha di fronte un nuovo e difficile compito, perché la crisi internazionale sta mettendo di nuovo in discussione la fragile ripresa che si era appena avviata.
Tutti noi sentiamo l’angoscia delle famiglie e delle imprese di fronte agli aumenti insostenibili del costo delle materie prime, di fronte agli aumenti delle bollette della luce e del gas, di fronte all’inflazione ormai al 7%, di fronte alle difficoltà del settore agricolo e degli allevatori. E le aziende saranno, prima o poi costrette, per non fallire, a trasferire sui consumatori l’aumento dei loro costi industriali.
Si aprirebbe così un circolo vizioso, una spirale negativa che dobbiamo assolutamente interrompere sul nascere.
Noi abbiamo ascoltato in questi giorni il grido di allarme di molte categorie produttive. E’ stato importante dialogare con loro e ringrazio i loro presidenti di essere intervenuti a questa nostra manifestazione. Li abbiamo invitati perché vogliamo ragionare sul futuro dell’Italia con chi lo costruisce concretamente ogni giorno, nel lavoro e nell’impresa.
A tutti loro, alle categorie produttive, voglio dire che non sono soli, che non saranno mai soli, che le loro preoccupazioni sono le nostre, che le loro richieste sono le nostre.
Questa è la mia risposta positiva alle richieste che mi sono state fatte ieri da questo palco.
Come governo abbiamo davanti a noi un compito difficilissimo: evitare una nuova recessione.
Possiamo farlo perché l’Europa oggi ci consente politiche di bilancio flessibili e ci consente di utilizzare la leva fiscale per assorbire e attenuare gli aumenti. I provvedimenti che il governo ha preso sinora – anche su nostra richiesta – vanno nella direzione giusta, ma sono ancora insufficienti.
C’è ancora molto da fare, per salvare il futuro del nostro Paese. E solo politiche liberali possono riuscirci.
Solo un governo credibile in Europa può chiedere alla Banca Centrale Europea, alla BCE, di continuare a ricorrere all’acquisto di titoli di Stato per immettere liquidità nel mercato e per sostenere l’indebitamento degli Stati.
Così come solo un governo credibile in Europa può chiedere, come nel caso del Recovery Fund, l’emissione di titoli europei per finanziare le risposte alla crisi.
Noi abbiamo fiducia nella capacità del nostro governo di lavorare per il futuro ma il governo, devo dirlo, non può fare a meno del supporto delle forze politiche, noi compresi, e non può non considerare l’esistenza e la necessità di una normale dialettica parlamentare.
Noi siamo leali e lo saremo fino alla fine, ma non possiamo rinunciare alla nostra identità sostenendo provvedimenti che negano i nostri principi.
Noi non consentiremo mai a nessun governo, come non lo abbiamo mai consentito, di mettere le mani nelle tasche degli italiani.
Noi non consentiremo mai a nessun governo di colpire la casa, che per noi è sacra, è il simbolo dell’unità e della continuità della famiglia.
Non consentiremo mai a nessun governo di colpire il risparmio che è il frutto di una vita di lavoro, di sacrifici e di speranze.
Quella di non penalizzare il settore immobiliare è un’esigenza economica perché – come dicono i francesi – “quand le bâtiment va, tout va”, ma è anche un’esigenza morale, sociale e civile.
Come potremmo pensare di combattere la crisi demografica, per esempio, che è una delle più gravi minacce al nostro futuro, se rendessimo sempre più difficile alle giovani coppie comprare una casa o anche solo affittarla?
Ma torniamo al tema del nostro convegno: il futuro.
Il futuro passa per le grandi riforme che vogliamo realizzare per il Paese.
Prima di tutto, la riforma fiscale, per far pagare a tutti meno tasse, poi la riforma burocratica, per consentire a tutti di vivere meglio e di lavorare meglio, togliendo di mezzo le troppe difficoltà burocratiche che ci assediano.
E infine la riforma della giustizia, per vivere in un Paese che sia davvero libero e sicuro per tutti.
E sulla riforma della giustizia ribadisco che ci aspettiamo un ampio dibattito in Parlamento con l’approfondimento delle nostre osservazioni senza che venga posta la questione di fiducia.
Noi dunque siamo qui per costruire il futuro, per noi, per i nostri figli, per i nostri nipoti.
Io mi impegno ogni giorno per questo, e da oggi dopo nove anni di esclusione dal Parlamento e dalla politica italiana, tornerò a farlo più spesso anche in pubblico.
Forza Italia è e deve essere il partito del futuro, deve essere la forza politica che cresce non solo nei numeri ma anche nella qualità della sua classe dirigente.
Una classe dirigente della quale, voglio dirvelo, sono davvero orgoglioso.
Per tutti, voglio ringraziare Antonio Tajani, che svolge il suo ruolo di Coordinatore di Forza Italia con impegno e generosità, con la giustezza assoluta delle sue dichiarazioni, con la credibilità e il prestigio che gli vengono dalla sua storia e dalla sua esperienza internazionale.
Voglio ringraziare i nostri ministri, i nostri sottosegretari, i nostri capigruppo, i nostri parlamentari che lavorano nel modo migliore per affermare le nostre idee e i nostri programmi.
Voglio ringraziare tutti i dirigenti di Forza Italia, i dirigenti nazionali – il cui lavoro ha reso possibile questa nostra iniziativa e rende possibile a Forza Italia di funzionare ogni giorno – e i dirigenti territoriali che in condizioni difficilissime assicurano la nostra presenza capillare nelle regioni, nelle province e nei comuni.
Voglio ringraziare in modo particolare i nostri Presidenti di Regione, i nostri Sindaci, i nostri amministratori sul territorio a tutti i livelli. Sono il modello del buongoverno, quel modello che vogliamo portare a livello nazionale.
Ancora: voglio ringraziare i nostri seniores, le nostre azzurre, i nostri giovani, che lavorano con passione e con generosità.
Insieme, tutti noi dobbiamo rafforzare la struttura di Forza Italia, dobbiamo rinnovarla, dobbiamo aprirla, dobbiamo allargarla, senza però che questo significhi sottovalutare le esperienze e le capacità dimostrate in questi anni da chi ha lealmente lavorato con noi.
Dobbiamo lavorare insieme per continuare a crescere sul piano dei numeri e della qualità, perché, anche se i sondaggi negli ultimi mesi sono in crescita, possiamo comunque arrivare molto ma molto più su e io sarò in campo per puntare a questo risultato.
Nel frattempo, dobbiamo costruire la classe dirigente del futuro e dobbiamo dare più forza a quella che già abbiamo.
Per questo abbiamo finalmente dato il via ai corsi dell’Universitas Libertatis, che sono tenuti da 40 professori universitari scelti con molta cura. E’ un mio antico progetto, che sono riuscito finalmente a realizzare. Abbiamo già moltissime adesioni, ma invito tutti voi a parteciparvi e a coinvolgere i nostri militanti e i nostri sostenitori.
Sono lezioni online, quindi non abbiamo problemi di numeri per la partecipazione, ma vi saranno anche appuntamenti dal vivo. Io stesso svolgerò presto una lectio magistralis a Villa Gernetto e altre saranno tenute da esponenti di assoluto prestigio della cultura, dell’economia, dell’impresa, della politica internazionale.
Care amiche, cari amici, cari azzurri,
mi manca ancora un ringraziamento.
E l’ho voluto tenere per ultimo, perché è il più importante di tutti. E’ il grazie che rivolgo a voi, al meraviglioso popolo di Forza Italia, che è venuto qui così numeroso, e mi piange il cuore all’idea che troppi azzurri siano dovuti rimanere fuori da questa sala.
La vostra presenza, il lavoro di tutte le azzurre e di tutti gli azzurri nelle 100 province italiane e negli 8000 comuni italiani, significano che ovunque in Italia sventola la nostra bandiera, la bandiera della libertà. Significa che c’è in tutta l’Italia chi lavora con generosità e con dedizione per le nostre idee e per i nostri valori, senza chiedere nulla in cambio.
Il nostro futuro siete voi, siete voi.
Siete la parte migliore dell’Italia. Siete il futuro del nostro Paese. Un futuro che, come dice il nostro bellissimo inno, “lo scriveremo noi con te”.
Altre volte vi ho nominati cavalieri della libertà. Oggi vi nomino, vi nomino tutti “costruttori di futuro”, perché noi siamo in politica per questo. Per costruire il nostro futuro.
Con la vostra passione, con la vostra energia, con il vostro entusiasmo, con la vostra generosità, io sono sicuro che ce la faremo!
Ancora grazie, grazie di tutto, un forte abbraccio a ciascuno di voi.
Viva l’Italia, Viva Forza Italia, viva la Libertà.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Agricoltura: le proposte di Forza Italia
Agricoltura: le proposte di Forza Italia per la sicurezza alimentare. Il nostro piano “Re Food EU”
LE SFIDE CHE CI ATTENDONO
Secondo alcune stime, la popolazione mondiale crescerà di ulteriori 2 miliardi di persone entro il 2050. Questo scenario demografico inciderà profondamente sulle dinamiche geopolitiche, economiche e sociali.
La produzione e l’approvvigionamento alimentare saranno alcune delle sfide più significative, insieme alla questione della difesa comune, dell’autosufficienza energetica e della sostenibilità ambientale.
Il possesso delle materie prime alla base della catena alimentare svolgerà un ruolo chiave. La Cina sta già investendo in nuove misure per aumentare la produzione agricola e arrivare a garantire al paese l’autosufficienza alimentare. Anche la Russia ha fatto la stessa cosa, Putin oggi combatte non solo con i carri armati ma anche con gas e grano.
Per questo motivo, L’UE deve darsi come obiettivo strategico l’autosufficienza alimentare
OBIETTIVO: AFFRONTARE L’EMERGENZA CARO MATERIE PRIME
Servono misure immediate per tamponare lo spaventoso aumento dei costi di produzione delle imprese che potrebbero avere due effetti dirompenti:
- AUMENTO PREZZI E QUINDI INFLAZIONE E POVERTÀ
- CHIUSURA DI MOLTE IMPRESE AGRICOLE E ZOOTECNICHE
PROPOSTE NEL BREVE TERMINE
- Andare oltre i 500 milioni di fondi della riserva di crisi della PAC 1 già annunciati dal commissario all’Agricoltura attraverso un Recovery Plan alimentare per aumentare la produzione incrementando gli aiuti per ogni ettaro concessi agli agricoltori.
- Rimandare l’attuazione della PAC e aumentare i fondi per aiuti 2 accoppiati per garantire maggiore produzione di materie prime di cui siamo carenti.
- Rinviare l’attuazione del piano Farm to Fork per evitare l’inasprimento 3 di regole che limitano l’uso di antiparassitari e di superfici a riposo che rischiano di diminuire drasticamente la produzione.
- Sospendere attuazione della direttiva nitrati anche attraverso la sospensione delle procedure di infrazione spingendo gli stati membri a indagare meglio le cause di inquinamento da nitrati. Al contempo, incentivare al massimo il riutilizzo di fertilizzanti di origine naturale (digestato) in sostituzione di quelli di origine chimica.
- Accelerare il riconoscimento legislativo della diversità delle TEA (tecnologie di evoluzione assistita) dai vecchi OGM. Occorre un nuovo quadro giuridico per passare alla sperimentazione sul campo di nuovi varietà vegetali più resistenti ai patogeni e ai cambiamenti climatici.
- Sanzionare i Paesi dell’UE che tendono a costruire norme protezionistiche: chiediamo la definizione di stoccaggi europei per le materie prime agricole che possano costituire una riserva solidaristica per i Paesi comunitari che rischiano di trovarsi a fronteggiare difficoltà improvvise.
- Recuperare tutte le risorse non spese dai singoli Paesi sullo sviluppo rurale e riversarle agli agricoltori.
- Attivare meccanismi di ingegneria finanziaria con il sistema bancario per sostenere le filiere più strategiche favorendo sempre maggiore integrazione tra agricoltura e industria di trasformazione.
PROPOSTE NEL MEDIO LUNGO TERMINE
- Piano strategico per l’autosufficienza alimentare da parte della Commissione Europea;
- Recovery Plan alimentare che incrementi i fondi per infrastrutture idriche, digitali, di stoccaggio, e che ci consenta di sviluppare una piattaforma blockchain europea.
- Sistema di etichettatura sempre più trasparente e che comunichi anche una dieta equilibrata, sulla base del modello della dieta mediterranea, senza cedere ad etichette a semaforo del tipo Nutriscore.
FORZA ITALIA DA SEMPRE A SOSTEGNO DEL SETTORE AGRICOLO E DEGLI AGRICOLTORI!
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
di seguito il documento redatto dal Dipartimento Nazionale Agricoltura di Forza Italia in Pdf:
Roma, 8 e 9 aprile: Manifestazione Nazionale Forza Italia
Roma, 8 e 9 aprile: Manifestazione Nazionale Forza Italia. Il Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi: “ci confronteremo con le categorie produttive del Paese, per proporre le nostre idee e raccogliere quelle che ci vengono dalla società civile più vicina a noi”
Venerdì 8 e sabato 9 aprile, al Parco dei Principi a Roma, si terrà la grande manifestazione nazionale di Forza Italia. Organizzata dal Coordinatore nazionale Antonio Tajani, vedrà la presenza di molti ospiti illustri e si concluderà con l’intervento del Presidente Silvio Berlusconi sul futuro di Forza Italia.
Dalla Toscana partiremo con diversi Pullman, se volete unirvi o richiedere informazioni per il viaggio ed il pernottamento potete contattare i vostri referenti sul territorio o scriverci cliccando sulla sezione “scrivi a Forza Italia Toscana” che troverete in fondo all’articolo. Ci vediamo a Roma!
Di seguito pubblichiamo la lettera di invito inviata dal nostro Presidente Silvio Berlusconi:
“Caro amico,
sono trascorsi 28 anni da quando siamo discesi in campo, e Forza Italia è oggi come allora la sola forza politica in grado di dare voce in modo coerente ai grandi principi sui quali si fondano l’Europa e l’Occidente.
Oggi come allora solo noi siamo portatori delle idee liberali, cristiane, europeiste, garantiste.
Nessun’altra forza politica può vantare di aver sostenuto con assoluta coerenza, al governo e all’opposizione, questi valori e i programmi che ne conseguono.
Sono i valori e i programmi i fondamentali per dare un futuro di libertà e di prosperità al Paese che tutti noi amiamo.
Forza Italia sarà determinante per la vittoria del centro-destra, sia sul piano dei numeri – senza di noi non sarebbe possibile vincere le elezioni – sia soprattutto sul piano delle idee e dei contenuti.
Un centro-destra che si candida a guidare la Nazione non può prescindere da quello che noi rappresentiamo: un centro moderato, liberale e cristiano, credibile in Europa e nel mondo, in una stagione di così gravi tensioni internazionali.
Anzi, per vincere e governare, è necessario che sia Forza Italia ad esercitare una funzione trainante.
Abbiamo un anno di tempo per prepararci a questo, mentre sosteniamo lealmente, ma non in modo acritico, il governo Draghi: in un momento così delicato il Paese ha bisogno di stabilità e noi siamo pronti a farcene carico, con lo stesso spirito di responsabilità con il quale abbiamo chiesto per primi di dare vita ad un governo di emergenza e di unità nazionale.
Questo non significa naturalmente rinunciare, in corretta dinamica parlamentare, ai temi che ci caratterizzano a cominciare da quello una fiscale.
Per ripartire in vista di questo anno così impegnativo e decisivo per il futuro del Paese abbiamo organizzato una “due giorni” a Roma, l’8 e il 9 aprile, all’hotel Parco dei Principi, nella quale ci confronteremo con le categorie produttive del Paese, per proporre le nostre idee e raccogliere quelle che ci vengono dalla società civile più vicina a noi.
Spero quindi di incontrarti a Roma, alla manifestazione promossa dal nostro Coordinamento nazionale, che concluderò con un mio intervento sul futuro di Forza Italia: sarà un’occasione per ritrovarci finalmente in presenza, dopo le limitazioni imposte dal Covid, per rilanciare le nostre idee, i nostri programmi, i nostri valori.
Come sempre, per l’Italia, per la Libertà.”
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Berlusconi: UE ponga un limite le accise sui carburanti
Il Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi: “Il costo dei carburanti mette a rischio addirittura i rifornimenti alimentari: ho chiesto alla Commissione UE di porre un limite massimo alle accise”
Lo dichiara in una nota il Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana


Una nuova Europa: politica, difesa, economia
Una nuova Europa: politica, difesa, economia. Le proposte di Forza Italia per la riforma della Governance economica europea
- Nuovo Fondo per la costruzione della Casa Comune
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana


Berlusconi: un piano di graduale dismissione del Green pass
Il Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi: “Siamo al lavoro per scrivere un piano di graduale dismissione del Green pass a partire dai contesti che, secondo gli esperti, risultano meno pericolosi per la salute pubblica”
“La situazione della pandemia e i numeri dei ricoveri, che sono finalmente e stabilmente in diminuzione, consentono di guardare ai prossimi mesi con ritrovata fiducia.
Come deciso in molti Paesi europei, è arrivato anche in Italia il momento di rendere meno stringenti le norme per contrastare la diffusione del Covid, di restituire un po’ di libertà e serenità agli italiani, che hanno affrontato questa sfida difficilissima con serietà e grande spirito di sacrificio.
La decisione di allentare le restrizioni a partire dal 31 marzo, supportata dal parere di eminenti scienziati, restituirà a molti settori ed imprese che si trovano in difficoltà la possibilità di riprendersi e rimettersi finalmente in carreggiata.
Siamo dunque al lavoro per scrivere un piano di graduale dismissione del Green pass a partire dai contesti che, secondo gli esperti, risultano meno pericolosi per la salute pubblica, come le attività commerciali e di intrattenimento.
Questo piano verrà consegnato al governo nei prossimi giorni. Il nostro obiettivo è quello di consentire agli italiani di poter godere di una stagione estiva senza più limitazioni, finalmente spensierata.”.
Lo dichiara in una nota il Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana


Berlusconi: garantire continuità e impulso ad azione governo
Il Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi: “L’Italia ha fatto importanti passi avanti ma l’emergenza non è ancora risolta. Per questo è necessario garantire continuità e impulso all’azione di governo”
“A distanza di un anno, le ragioni per le quali abbiamo dato vita al governo di unità nazionale – e abbiamo indicato in Mario Draghi la sola persona adatta per guidarlo – rimangono validissime. Sono anzi rafforzate dal buon lavoro che l’esecutivo ha svolto in questi 12 mesi, sia sul fronte del contrasto alla pandemia, sia per quanto riguarda la ripresa dalla crisi economica più grave del dopoguerra.
Siamo stati i primi a volere questo governo di emergenza in un momento drammatico per l’Italia e i fatti ci hanno dato ragione.
Ho confermato al presidente del consiglio Mario Draghi, nel corso di una lunga e cordiale telefonata, che l’apporto di Forza Italia all’azione di governo è stato e sarà sempre costruttivo, caratterizzante e leale, nella convinzione che il Paese abbia bisogno di stabilità e di continuità.
In un momento di grave tensione nel mondo, è in gioco anche la credibilità internazionale del nostro paese. Si tratta del capitale di fiducia che l’Europa ha investito su di noi, anche su mia personale sollecitazione ai principali leader europei, quando venne varato il Recovery Fund.
Non si debbano drammatizzare alcune vicende parlamentari di questi giorni. La normale dialettica nelle due Camera, all’interno di una maggioranza obiettivamente composita, che ha come orizzonte la fine della legislatura e lascerà spazio tra un anno alla normale dialettica tra centrodestra e centrosinistra, non mette in discussione la stabilità del governo, né la necessità del concorso di tutte le forze politiche, tra le quali permangono profonde distinzioni, in un momento ancora così delicato.
L’Italia ha fatto importanti passi avanti ma l’emergenza non è ancora risolta. Per questo è necessario garantire continuità e impulso all’azione di governo.
Con senso di responsabilità sto lavorando con tutta Forza Italia in questa direzione”.
Lo dichiara in una nota il Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Automotive, Mallegni: la mia domanda oggi è realtà
Il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “Filiera automotive per transizione ecologica: quello che presentai a dicembre oggi è realtà”
Lo scorso dicembre presentai la domanda riguardo la filiera automotive per la transizione ecologica, quella domanda che oggi è realtà attraverso un decreto governativo: non posso che esserne felice e soddisfatto.
Ho combattuto per raggiungere questo traguardo, restando sempre dell’idea che la transizione energetica sia inevitabilmente anche una transizione industriale in cui le imprese devono sperimentare quanto necessario sotto ogni aspetto che riguarda innovazione e sostenibilità.
Oggi, Governo e Parlamento hanno trovato, insieme alle imprese, quanto necessario per agganciare le sfide di questo cambiamento.
E’ stato infatti stanziato un miliardo di euro per otto anni: un passo fondamentale che ho sempre incentivato e che oggi finalmente si attua.
Ho sempre creduto che l’Italia avesse le competenze e le capacità di poterlo fare: l’emendamento che presentai, infatti, mirava a dotare il Paese di un piano pluriennale strutturato, in grado di fornire agli operatori di mercati, industriali e cittadini una prospettiva di medio-lungo periodo in termini di supporto alla domanda per incentivare l’acquisto di veicoli a zero/bassissime emissioni.
𝐎𝐠𝐠𝐢 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐞̀ 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫 𝐚𝐟𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐢 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐬𝐜𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐞 𝐥’𝐨𝐜𝐜𝐚𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐢, 𝐚𝐯𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐚𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐥𝐢𝐯𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐮𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐢𝐧 𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐏𝐈𝐋 𝐩𝐞𝐫 𝐥’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚.
Sen. Massimo Mallegni, vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano
Mazzetti: Berlusconi decisivo per Mattarella bis
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Silvio Berlusconi decisivo per Mattarella bis. Ora FI è al centro della politica, dell’azione parlamentare e di governo”
“Silvio Berlusconi è stato protagonista in positivo di questa rielezione di Sergio Mattarella e lo sarà nella fase di rilancio di Forza Italia.
Berlusconi ha saputo fare un passo indietro, nonostante avesse tutte le caratteristiche per essere il miglior presidente, ha lavorato per unire dentro e fuori la coalizione ed è stato il primo a sostenere apertamente la rielezione. Facendo questo ha anche rimesso al centro Forza Italia e lo ha fatto per di più in un momento delicato per la sua salute.
Non tutti hanno questa lucidità e passione. Come lui stesso ha ricordato al Corriere della Sera, siamo riusciti a strutturare il partito sui territori e a più livelli e, grazie a questa sua intuizione, possiamo essere attrattivi per tutti coloro che si riconoscono nei valori popolari, garantisti, riformisti, cristiani e liberali. I malumori contano molto poco in una fase ancora di emergenza, lasciamo agli altri le polemiche e i sondaggi.
Forza Italia, grazie ai suoi Ministri, sta lavorando per guidare in sicurezza il Paese fuori dall’emergenza sanitaria ed economica sociale e per attuare le riforme tanto attese, come quella della giustizia, su cui si è concentrato giustamente anche Mattarella; non era scontato dopo 7 anni di silenzio ma ci ricorda che è il momento di dare pari diritti a tutti. Anche quel passaggio ci dimostra che Berlusconi e Forza Italia hanno scelto bene.
Nella nostra azione quotidiana ci sono da esempio le parole e le idee rivoluzionarie del Presidente che, già 28 anni fa, immaginava un’Italia più semplice, più attrattiva, che dà dignità ai cittadini e alle imprese, nel segno della sussidiarietà.
Berlusconi in modo chiaro detta la linea e noi dobbiamo essere bravi e reattivi per metterla in atto sia nell’azione parlamentare sia sui territori. C’è un anno di tempo per provare insieme a costruire un Paese diverso e migliore: Forza Italia con Berlusconi farà la sua parte”.
Questa la dichiarazione di Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Coordinamento regionale con oltre 130 partecipanti
Forza Italia, Coordinamento regionale della Toscana con oltre 130 partecipanti. All’ordine del giorno: no all’obbligo vaccinale, Berlusconi unico Presidente possibile, elezioni amministrative e l’inadeguatezza del Presidente Giani al suo ruolo
Nella giornata di ieri si è svolto il Coordinamento regionale della Toscana, al quale hanno partecipato oltre 130 colleghi in video-call, tra cui noti amministratori, iscritti, simpatizzanti e dirigenti. Una grande gioia vedere tanta partecipazione e un magnifico esempio di comunità politica unico nel suo genere. Erano presenti, infatti, i rappresentanti di tutte le 10 province e di tutti i Dipartimenti. Una discussione ampia e senza filtri, che si è protratta dalle 21 sino alle 24, decine di interventi, tutti estremamente competenti e mai polemici.
Tre erano gli argomenti all’ordine del giorno: vaccini e Green Pass, Presidenza della Repubblica ed elezioni amministrative: Forza Italia Toscana nell’occasione ha fissato, anche questa volta, dei punti chiari ed inequivocabili.
Per quanto riguarda i Vaccini e il Green Pass, Forza Italia non è favorevole alla obbligatorietà vaccinale in quanto riteniamo che le persone debbano essere libere di scegliere se vaccinarsi o meno. Tuttavia, non possiamo accettare che queste scelte mettano in difficoltà il resto della popolazione. Riteniamo quindi che il Green Pass rafforzato debba essere reso obbligatorio ovunque: i luoghi di lavoro devono essere sicuri, come tutti i luoghi della comunità.
Ribadiamo, in ogni caso, l’invito alla vaccinazione: è inequivocabile – numeri alla mano – che la possibilità di finire in ospedale per i non vaccinati che contraggono il Covid, rispetto ai vaccinati, è vertiginosamente più alta. Quindi l’invito di Forza Italia è sempre e comunque quello di vaccinarsi!
È stato inoltre sottolineato con amarezza che troppo spesso i nostri alleati agitano la vaccinazione a scopo politico, e per noi non è assolutamente accettabile.
Guardando alla nostra Regione poi, riteniamo che sia in preda a “schizofrenia da Governo”: è del tutto evidente la totale incapacità a gestire i processi da parte del Presidente Giani, totalmente inadeguato nel suo ruolo, come la sua Giunta Regionale dove mai si è vista tanta incompetenza.
Altro tema affrontato è stata la Presidenza della Repubblica: il Coordinamento Regionale della Toscana ribadisce infatti che di candidati per la carica ce n’è soltanto uno e si chiama Silvio Berlusconi. La nostra non è una posizione di appartenenza politica, ma di un serio discernimento, essendo il Presidente Berlusconi l’unica persona oggi in grado di fare sintesi internamente e a livello internazionale.
L’elezione di Silvio Berlusconi rappresenterebbe un momento di pacificazione nazionale utile al nostro Paese.
Infine, per quanto riguarda le Elezioni Amministrative, è stato ribadito il fatto che non siamo più disponibili a “sederci a tavola apparecchiata”: se i nostri alleati desiderano l’apporto di Forza Italia, questo deve essere accolto non come un disagio ma come una risorsa. Non accetteremo più candidature di alcun genere imposte da calcoli di presunto consenso. Accetteremo proposte solo se valutare congiuntamente e con l’unico obiettivo di vincere, per dare governi seri e competenti ai vari Comuni.
Emerse anche, infine , alcune riflessioni in merito alla sicurezza dei territori. Il Coordinamento regionale della Toscana ha espresso infatti il desiderio di tornare al progetto “Strade Sicure”, sfruttando anche la presenza dei militari nelle zone più a rischio. L’obiettivo è quello, infatti, di far svolgere alla Polizia Municipale le funzioni che la legge le attribuisce, in quanto “quarta forza di Polizia”. I nostri Agenti di Polizia Municipale debbono essere armati e svolgere un importante ruolo di vigilanza di quartiere.
Altro importante tema affrontato è stato quelle delle crisi industriali, essendo la Toscana una delle realtà più colpite. Dalla GKN, alla SANAC, alle Acciaierie di Piombino e oggi la Ortofrutticola del Mugello. Purtroppo, anni di politica assistenziale, tutta incentrata sulle clientele e mai a favore delle imprese, ha condotto la nostra regione ad avere migliaia di posti di lavoro a rischio.
Noi di Forza Italia ci stiamo impegnando per trovare soluzioni – inclusi aiuti straordinari alle imprese – tuttavia la Regione Toscana avrebbe dovuto prevenire le crisi d’impresa, accompagnando per mano imprenditori e lavoratori verso lo sviluppo.
Purtroppo, l’incompetenza e il “peccato” della nomenclatura della sinistra toscana di aver sempre lavorato poco nella vita privata e chiacchierato molto, non ha aiutato e non aiuta certo adesso. Adesso che serve competenza ed esperienza.
Coordinamento regionale di Forza Italia Toscana
Nitti: La scomparsa di Sassoli e gli sciacalli no vax
Il Responsabile Comunicazione e Immagine di Forza Italia Toscana Edoardo Fabbri Nitti: “La terribile notizia della scomparsa dell’On. Sassoli è stata subito sfruttata biecamente dalla macchina della propaganda no vax che ha mostrato ancora una volta il suo lato disumano”
La scomparsa del Presidente del Parlamento europeo On. David Sassoli ha lasciato sgomenti tutti noi: era una persona seria, perbene, un fervido europeista. Poco importano le differenze di visione politica, anche se faceva parte del Partito socialista europeo abbiamo avuto modo di apprezzarne le indiscusse qualità umane e la sue battaglie contro le discriminazioni, le censure e la tutela dei diritti dei cittadini.
Non stupiscono quindi i numerosi messaggi di cordoglio apparsi oggi da parte di tutti gli esponenti politici di ogni schieramento. Oggi è il giorno del dolore per la perdita dell’uomo, domani potremo tornare a parlare di visioni politiche e di sane contrapposizioni che contraddistinguono la democrazia.
Quello che stupisce, invece, è come la dolorosa perdita sia stata sfruttata dai peggiori sciacalli no vax per lanciare l’insinuazione che l’On. Sassoli fosse deceduto a causa del vaccino contro il Covid, il tutto condito da un hashtag in tendenza nei social networks (#nessunacorrelazione) e da un buon codazzo di iene ridens intente a gioire sguaiatamente.
Poco importa se lo stesso Sassoli avesse raccontato pubblicamente la sua malattia (https://twitter.com/i/status/1480840015873720320) nel novembre del 2021, per fermare quest’ondata vergognosa di fango sono stati resi pubblici i dettagli delle sue condizioni cliniche, con buona pace della sua privacy e quella della sua famiglia.
Tutto questo non scalfisce minimamente la macchina della propaganda no vax, che vive di fake news (che hanno la cifra distintiva di essere verosimili agli occhi di chi le legge) e lucra sulla pelle di chi finisce nei suoi ingranaggi, non di rado rimettendoci la pelle.
Una macchina che anche oggi ha mostrato il suo lato più bieco e disumano.
Edoardo Fabbri Nitti, Responsabile Comunicazione e Immagine Forza Italia Toscana
Mallegni: Il Partito che torna Movimento
Il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “Il Partito che torna Movimento: in corso il ricambio tramite la selezione di una vera classe dirigente. Vogliamo solo persone che si spendano per servizio e non per interesse personale”
Finalmente ci siamo: anche in Toscana Forza Italia è tornata ad essere un Movimento Politico, esattamente come era nato.
Siamo tornati a crescere e a rappresentare le istanze reali della gente ed essendo al Governo – anche se non come vorremmo – portiamo a casa risultati concreti: dall’abbassamento delle tasse, alla salute pubblica, alla semplificazione burocratica, fino alla stretta vicinanza alle esigenze delle imprese.
Forza Italia sta crescendo e si sente nuovamente quella spinta movimentista impressa da Silvio Berlusconi che porta avanti quel progetto liberale, riformista, popolare, garantista ed europeista, con l’aggiunta delle cose buone che anche altri fanno – come la tutela della povertà – purché sia reale!
In momenti come questi, il cui il Movimento di Forza Italia torna a superare la doppia cifra, chi se ne era andato vorrebbe tanto tornare, ma forse è meglio di no! In tutta Italia stiamo selezionando una vera classe dirigente, non vanno più bene “tutti” e “uno non vale assolutamente uno”.
Vogliamo persone che si spendano per servizio e non per interessi personali, persone capaci con una propria storia personale e politica.
Diciamo basta agli “anonimi”, basta a coloro che passano dalle vendita bibite – senza nulla togliere a chi svolge questo mestiere seriamente – a fare il Ministro.
Qualcuno vede movimenti? C’è chi entra e chi esce? Sì è vero! E’ in corso infatti un ricambio tramite una vera e propria selezione che non parte da decisioni “centrali”, ma spesso dalla consapevolezza che da noi non ci sarà più spazio per “loro”.
Siamo dispiaciuti? Dal punto di vista personale certamente, ma per gli impegni che ci siamo presi con i cittadini va bene così.
Buon lavoro a tutti e per coloro che hanno stoffa e spirito di servizio la nostra porta è sempre aperta.
Sen. Massimo Mallegni, vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano


Manovra, Mallegni: emendamento su veicoli zero emissioni
Manovra, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni ha presentato un emendamento per incentivare l’acquisto di veicoli a zero emissioni
Ho presentato un emendamento alla legge di bilancio che mira a dotare l’Italia di un piano pluriennale strutturato per fornire agli operatori di mercato, agli industriali e ai cittadini una prospettiva certa di medio-lungo periodo per supportare la domanda e incentivare l’acquisto di veicoli a zero / bassissime emissioni nel triennio 2022-2024.
L’attuale ecobonus per veicoli a basse emissioni, introdotto in via sperimentale con la legge di Bilancio 2019 e in scadenza al 31 dicembre 2021 si è rivelato uno strumento indispensabile per la diffusione dei veicoli ecologici nel nostro Paese: non possiamo farci scappare l’ennesima occasione per raggiungere nuovi traguardi, avendo cura di salvaguardare gli attuali livelli occupazionali e la quota di Pil che il settore rappresenta per il nostro Paese.
La transizione energetica sarà anche inevitabilmente una transizione industriale e le imprese dovranno sperimentare ogni aspetto di innovazione e sostenibilità. Ritengo quindi fondamentale che il Parlamento, insieme al governo e alle imprese, faccia quanto necessario per agganciare le sfide di questo cambiamento. In Italia ci sono competenze e capacità per poterlo fare.
Sen. Massimo Mallegni, vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano


PNRR, Mallegni: preoccupati per i progetti della Regione
PNRR, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “Se la Regione ed i Comuni non predisporranno i progetti fissando obiettivi chiari e raggiungibili nei tempi prestabiliti non solo non prenderemo un euro ma perderemo ogni ulteriore possibilità di sviluppo”
Attenzione, non cadiamo nell’equivoco…
Il Governo nazionale ha predisposto le linee guida per ottenere i finanziamenti, che potranno essere parte a fondo perduto e parte da restituire.
La Regione Toscana ed i Comuni toscani saranno gli interpreti unici di questa grande opportunità e come ha ribadito sabato la nostra Sottosegretario Deborah Bergamini ciascuno di noi è pronto a fare la propria parte.
Detto questo è bene essere estremamente chiari, se la Regione ed i Comuni non predisporranno i progetti fissando obiettivi chiari e raggiungibili nei tempi prestabiliti non solo non prenderemo un euro ma perderemo ogni ulteriore possibilità di sviluppo.
Ringrazio moltissimo Eugenio Giani per averci invitato ma ognuno ha la propria responsabilità.
Non nascondiamo la nostra grande preoccupazione sapendo che la Regione non ha progetti pronti e francamente fissare l’obiettivo principale sull’erosione ci pare nobile ma molto populista.
L’erosione la Toscana la poteva risolvere molti e molti anni fa ma ha preferito chiuder gli occhi e il “nostro” Presidente lo sa bene, come l’insabbiamento del Porto di Viareggio, una vergogna assoluta con un salasso inutile e senza una progettualità concreta, almeno fino ad oggi.
Forza Italia è oggi maggioranza al Governo ma opposizione in Regione e purtroppo in moltissimi Comuni toscani. Abbiamo ovviamente le nostre idee che ogni Coordinamento Provinciale ha presentato ma spesso dove siamo opposizione la maggioranza fa finta di non vedere e sentire.
Proporremo e vigileremo e saremo pronti a sostenere i progetti che saranno presentati da chi è maggioranza se li riterremo capaci di sviluppare la nostra Regione altrimenti non sperate in un sostegno al buio.
Sen. Massimo Mallegni, vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano


9 novembre 89, Mazzetti: Riprese cammino di libertà
9 novembre 89, la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Riprese cammino di libertà. Oggi libertà minacciata da nuovi modelli autoritari”
Il 9 novembre comincia un’altra storia: una storia di definitiva affermazione della libertà e della democrazia come modello, seppur imperfetto, ma largamente desiderabile. La libertà, naturale aspirazione di ogni popolo, è stata minacciata e compressa dai totalitarismi del Novecento.
Tutti noi amanti della libertà non possiamo che onorare la memoria di tutti quei tedeschi che persero la vita per sfuggire al regime comunista, siamo ancora contristati a vedere le immagini di Berlino, di Postdamer Platz tagliata dal Muro.
La sua caduta riprede quel cammino di libertà che si era bruscamente interrotto. I tempi recenti, a oltre trenta dalla caduta e a trenta dalla dissoluzione dell’URSS, ci pongono altri interrogativi. Ancora oggi i regimi con varie sfumature di autoritarismo sono ben presenti e certi modelli penetrano anche dove prima gli era precluso. Di contro anche nelle nostre società occidentali c’è una sempre minor affezione verso la democrazia, come dimostrano tanti indicatori.
Sono questi i problemi su cui dobbiamo riflettere in questo giorno, elevato a Giorno della Libertà da Silvio Berlusconi premier, riaffermando la bontà dei nostri principi e il legame al modello democratico liberale, imperfetto, come già detto, ma inclusivo e riformabile, a differenza degli altri.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia e membro della Commissione Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici


Gli emendamenti del Sen. Mallegni presentati al Dl Cultura
Gli emendamenti presentati dal vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni al testo unificato sulla cultura: “Fondo per formazione giovani artisti e artigiani, deducibilità spese per acquisto oggetti d’arte e mostre, censimento e mappatura annuale dei depositi dei musei”
Emendamenti di grande rilevanza presentati dal senatore Massimo Mallegni al testo unificato dei disegni di legge sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio storico artistico e culturale, all’esame della commissione Cultura del Senato.
Il primo emendamento promuove l’istituzione di un fondo per formazione giovani artisti e artigiani: “Al fine di incentivare il coinvolgimento di giovani artisti e artigiani nella valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale, presso il Ministero della Cultura è istituito il Fondo per la formazione di giovani artisti e artigiani.
Con una dotazione di 10 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022, è destinato all’erogazione di borse di studio, di durata da dodici a trentasei mesi, a cittadini italiani di età inferiore ai trentacinque anni per lo svolgimento di tirocini, studi o ricerche, presso istituti nazionali legalmente riconosciuti, previa presentazione del progetto di studio o di ricerca di una proposta di progetto formativo da parte del candidato”
Il secondo emendamento mira ad incentivare l’acquisto oggetti d’arte ed il finanziamento di mostre tramite un meccanismo di deducibilità delle spese sostenute: “Al fine di incentivare la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, nonché al fine di sostenere l’attività di artisti e delle imprese che promuovono e finanziano mostre di opere d’arte, per l’acquisto di opere d’arte da parte di persone fisiche e soggetti titolari di reddito di impresa la deducibilità delle quote di ammortamento del costo dei beni materiali strumentali per l’esercizio dell’impresa è pari al 100 per cento.
La disposizione “si applica anche alle persone fisiche e soggetti titolari d’impresa che promuovono e finanziano mostre di opere d’arte”
Il terzo emendamento prevede il censimento e mappatura annuale dei depositi dei musei per lo studio e la consultazione: “Le Regioni, i Comuni o le unioni di Comuni effettuano, con cadenza annuale, una mappatura e un censimento dei beni culturali presenti nei depositi dei musei gestiti in via diretta o indiretta a fini di catalogazione, conservazione, restauro, studio e ricerca.
La consultazione degli oggetti non esposti va comunque garantita, nel rispetto delle condizioni di sicurezza, secondo criteri definiti e resi pubblici”, si legge nell’emendamento, mentre per la realizzazione del censimento le Regioni, i Comuni e le unioni di Comuni “possono avvalersi, a titolo gratuito, della consulenza di storici d’arte o figure professionalmente qualificate”.
Per la copertura finanziaria è prevista l’istituzione, presso il Ministero della Cultura, di un Fondo da 30 milioni di euro a decorrere dal 2022.
Una serie di sostegni importanti al settore della cultura e l’allargamento delle opere consultabili per troppo tempo nascoste nei depositi dei musei: ancora una volta da Forza Italia, nella persona del nostro coordinatore regionale Sen. Massimo Mallegni, un contributo serio e competente ad un settore cruciale per il nostro paese troppo spesso relegato nelle retrovie.
Edoardo Fabbri Nitti, Responsabile Comunicazione e Immagine Forza Italia Toscana


Mazzetti: Neutralità tecnologica principio irrinunciabile
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti elogia Cingolani: “Neutralità tecnologica principio irrinunciabile. Nucleare sia inserito in Tassonomia europea”
Quando si parla di energia devono prevalere la tecnica e il progresso scientifico sulle posizioni ideologiche. Le politiche nel campo dell’energia determinano lo sviluppo, o il mancato sviluppo, di un paese e del suo tessuto produttivo e devono essere condivise su basi reali, scientifiche.
La neutralità tecnologica è, infatti, il principio che dobbiamo seguire per orientare scelte consapevoli di politica energetica e, dunque, anche il nucleare di nuova generazione può essere una risorsa nella lunga e ancora molto incerta fase di decarbonizzazione.
Apprezzo il Ministro Cingolani, che sta dimostrando competenza e senso di realtà date le ovvie ricadute della transizione su tutto il Paese, per aver ricordato l’importanza del progresso scientifico, in tutti i campi e per tutte le tecnologie.
Proprio per questo dobbiamo favorire lo studio, la ricerca, il miglioramento progressivo della tecnologia nucleare, che, come ha ricordato anche Von der Leyen, è una risorsa nel breve periodo, almeno, poiché compensa molto le lacune delle altre tecnologie.
Se allarghiamo lo sguardo a livello globale – le politiche energetiche influenzano tantissimo le relazioni internazionali – vediamo come la Cina abbia prospettato l’abbandono progressivo dei fossili grazie al nucleare: non rinuncia allo sviluppo ma lo riorienta con una tecnologia innovativa e affidabile.
L’Europa vuole rimanere indietro? L’Italia vuole rimanere, ancora una volta, a guardare? Sfruttiamo le potenzialità di tutte le risorse pulite e favoriamo lo sviluppo progressivo di tutte le tecnologie. Anche per questo il nucleare dev’essere inserito nella Tassonomia europea.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia e membro della Commissione Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici


DDL Zan, Mallegni: Per colpa sinistra scritta brutta pagina
DDL Zan, Il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “Per colpa della sinistra scritta brutta pagina della storia parlamentare”
Per mancanza di volontà da parte della sinistra, oggi si è scritta una brutta pagina della storia parlamentare italiana.
Forza Italia e il centrodestra avevano avanzato sei mesi fa proposte di modifica migliorative di una legge condivisibile nello spirito ma illiberale nei contenuti. La sinistra è rimasta ferma sulle sue posizioni ideologiche dicendo di voler togliere delle discriminazioni, in realtà ne mette altre costringendoci quindi a bloccare l’iter del ddl Zan.
Un’altra occasione persa per colpa di una sinistra che ha molto poco di democratico e che vorrebbe imporre la propria monocultura su tutti noi.
Oggi abbiamo impedito l’imposizione del pensiero unico, ma restiamo convinti che una buona legge si possa ancora scrivere. Abbiamo sempre combattuto ogni forma di discriminazione.
Per noi la libertà di espressione così come la libertà di orientamento sessuale sono il fondamento del vivere civile. Da questo dobbiamo ripartire.
Sen. Massimo Mallegni vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano


Mallegni: io vicino a Tajani, fiducia in Berlusconi
Il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “Io vicino a Tajani, fiducia in Berlusconi. Miracolati dal Cavaliere si muovono in modo scomposto”
Ho letto su un quotidiano online, relativamente alla vicenda dell’elezione del Capogruppo alla Camera di Forza Italia, che il mio nome viene tirato in ballo a sproposito.
Non capisco a quale titolo la mia figura sia parte di questa diatriba: non sono interessato a guerre, non sono interessato a correnti. Sono solo interessato a svolgere il mio lavoro di Coordinatore Regionale della Toscana, che mi è stato affidato da Antonio Tajani e da Silvio Berlusconi.
La mia posizione politica è di equilibrio e moderazione all’interno del centrodestra, che per me rimane saldo ed inequivocabile. Essere vicino ad Antonio Tajani è un punto di orgoglio: un uomo moderato, con un grande spessore politico e culturale.
Non sono assolutamente disponibile ad accomunare il mio nome a guerre inutili, che in questo momento servono solo a dividere. La fiducia in Silvio Berlusconi e nelle sue decisioni è totale e a quella ci dobbiamo tutti rifare.
Pare incredibile che, ancora oggi, qualcuno che si trova in Forza Italia, miracolato dal Presidente, si muova in maniera scomposta.
Sen. Massimo Mallegni vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano

