Berlusconi: noi siamo il centro, faremo rivoluzione liberale
Il Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi: “noi siamo il centro, faremo la rivoluzione liberale. Salvini e Meloni? Siamo alleati ma siamo partiti diversi, con storie e culture politiche diverse”
“La nostra identità: il centro, cristiano e liberale, garantista ed europeista, alternativo alla sinistra e distinto dai nostri alleati di destra. L’unico centro possibile con un ruolo politico vero”. Silvio Berlusconi, in un’intervista rilasciata al Riformista, torna a mostrare la grinta del vecchio leone, già mattatore di sette campagne elettorali politiche. Ed entra nell’ottava, giurando che se il centrodestra vincerà le elezioni, stavolta la rivoluzione liberale si farà davvero.
I cavalli della sua battaglia sono essenzialmente due (i due di sempre): giustizia e tasse. Per il leader di Forza Italia, “i tre gradi di giudizio sono una garanzia importante. E non accetteremo mai una riduzione delle garanzie per il cittadino, innocente fino a prova contraria. Quanto ai tempi dei processi, fa parte del nostro programma riportarli nella media europea. Una giustizia troppo ritardata non è giustizia, in nessun caso. Però una riforma organica della giustizia deve comprendere anche la separazione delle carriere e l’inappellabilità delle sentenze di assoluzione”.
Sul fronte delle tasse, Berlusconi ribadisce l’idea della flat tax al 23 per cento, richiamandosi alla politica fiscale di Reagan, nella cui America “al terzo anno di questa politica le entrate dello Stato erano cresciute del 30%, all’ottavo anno erano raddoppiate. Naturalmente siamo persone responsabili, attente ai bilanci pubblici e ai vincoli europei.
Da imprenditore, sono abituato da tutta la vita a fare i conti con le risorse davvero disponibili. Non abbiamo promesso di fare il giorno dopo le elezioni tutto quello che è nel nostro programma. Questa sarebbe demagogia e populismo, che davvero non ci appartengono. Procederemo per gradi, man mano che la crescita innescherà un processo virtuoso che farà bene a tutti, famiglie, imprese, occupazione, entrate dello Stato. Nei cinque anni, ma io spero anche prima, avremo realizzato una vera rivoluzione liberale”.
Calenda e Renzi? “Se volevano davvero un ‘centro’ dovevano semplicemente venire con noi. Hanno fatto un’altra scelta, peggio per loro”. (fonte: red).
“Quest’anno nel nostro simbolo c’è una novità: il richiamo esplicito al Partito Popolare Europeo che noi orgogliosamente rappresentiamo in Italia. Lo sottolineo perché definisce la nostra identità: il centro, cristiano e liberale, garantista ed europeista, alternativo alla sinistra e distinto dai nostri alleati di destra. L’unico centro possibile con un ruolo politico vero. Nei cinque anni, ma io spero anche prima – aggiunge – avremo realizzato una vera rivoluzione liberale”.
Salvini e Meloni? “Siamo alleati” ma “siamo partiti diversi, con storie e culture politiche diverse. Se avessimo la stessa opinione su tutto saremmo un partito unico. Ciò detto – aggiunge – nel centrodestra italiano non esiste nulla di assimilabile a partiti estremisti o sovranisti di altri paesi europei”. (fonte: LaPresse).
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Lascia un commento