Un Parlamento totalmente esautorato dei poteri democratici
La responsabile del Dipartimento Attività Produttive di Forza Italia Toscana Antonella Gramigna: “Un Parlamento totalmente esautorato dei poteri democratici. È impensabile in uno stato (dicasi) democratico che si possa legiferare senza alcuna consultazione, interazione, e discussione con le opposizioni“
È impensabile in uno stato ( dicasi) democratico che si possa legiferare senza alcuna consultazione, interazione, e discussione con le opposizioni.
Inutile essere parte del parlamento, venir eletti a rappresentanza di un territorio, se poi non c’è alcun rispetto per le diverse parti politiche.
Gli esempi sono molteplici da ricordare : dagli innumerevoli decreti Covid, studiati ad hoc ed annunciati a sorpresa, al commissario imposto alla Puglia per la parità di genere nelle candidature alla Regione. Mai accadeduto prima che un referendum confermativo su una legge costituzionale fosse abbinato a un voto politico per assecondare i calcoli di un partito di governo (il Movimento 5stelle). Come, del resto, che i decreti della Presidenza del Consiglio, del tanto amato per la gentilezza e signorilità, Dr. Conte, divenissero “legge” pur non passando per il vaglio del Parlamento e del Quirinale.
Di fatto, un Parlamento totalmente esautorato dei poteri democratici, un bicameralismo praticamente soppresso, anche senza referendum, ed un abuso continuo della fiducia. Da sempre strumento molto discusso.
Mai successo nella storia politica di questo paese, che un’ ordinanza ci privasse dei nostri diritti costituzionali, tanto urlati, tanto sbandierati, perché giustamente sono e restano diritti inviolabili. Così come prorogare uno stato di emergenza in assenza dell’emergenza. Perché?
Oppure decretarla all’insaputa di tutta la popolazione a fine gennaio.
Emergenza nazionale. Eppure la popolazione nulla sapeva. È tutti hanno continuato a condurre la stesa vita, a viaggiare, a lavorare, a stare a contatto con altri. Non è grave questo? Evidentemente no.
Se solo fossimo stati avvisati, allertati, cosa sarebbe cambiato? Molto.
E poi, parliamo della secretazione dei verbali delle riunioni del Comitato tecnico-scientifico.
Verbali che contengono le motivazioni, sulla cui base fu disposto il lockdown, comprese le manovre per mandare a processo uno dei leader dell’opposizione per le decisioni politiche assunte quando ricopriva la funzione di ministro, in accordo con il Premier ed il Ministro Toninelli, ma loro sono esenti dal giudizio, essendo parte politica del M5S.
E la riforma dei servizi segreti, all’insaputa del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti… Allucinante. Ma tutto ciò viene costantemente permesso da forze politiche come il Pd, è tutta la sinistra, che fino a ieri si scannavano, ed oggi pur di conservare loro privilegi, che non certo sono il bene dell’Italia, lo permettono.
Pd – Cs- e M5S.
Un trio molto nocivo per un paese che chiede legalità, trasparenza e correttezza.
Se mi volto indietro, e faccio dei paragoni con chi ha governato in passato, mi chiedo: se tutto questo fosse avvenuto ai tempi di altri leader, sentiti come minacce per una sinistra che ormai riflette solo la sua pochezza, cosa sarebbe accaduto?
Lo abbiamo visto bene, come funziona la macchina del fango quando si vuole “ far fuori” qualcuno di scomodo ( per loro). Assisteremo, oggi, inevitabilmente, ad una vera e propria insurrezione che attraverso organismi dei più variegati, decreterebbero le immediate dimissioni del premier.
Sfiducia e dimissioni.
Oppure, chissà, con qualche velina inserita in fascicoli da mano anonima ben pesante, si porterebbe a processo.
Questo si chiama potere dittatoriale, quello di una sinistra compreso i Pentastellati che volevano riformare l’Italia ed aprire il parlamento come una scatoletta di tonno, ( salvo gustarlo bene quel tonno così tanto da cambiare le regole del gioco!), che piange al ricordo canonico delle Stragi, siano esse partigiane o di attentati alla libertà. Di quelli che si stracciano le vesti “ perché tu possa sempre dire ciò che pensi”.
Dirlo, si.
Ma poi fermati lì. Non osare di più.
Non c’è spazio per altro. Altrimenti, a processo.
Antonella Gramigna, responsabile Dipartimento Attività Produttive Forza Italia Toscana

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