Qualche fiocco, scuole aperte e inutili polemiche
Come ampiamente previsto, ieri sera è arrivata la prima neve: inizialmente qualche fiocco, di quelli che si sciolgono appena toccato terra, per poi andarsi ad intensificare tra la notte e stamattina, quel tanto che basta per imbiancare i tetti e le auto parcheggiate.
Le scuole di Arezzo, a differenza di ieri, resteranno aperte: questa apparente contraddizione ha stimolato ieri la discussione in città, tra chi era stressato per la presenza dei bambini annoiati a casa e chi ne approfittava per criticare l’amministrazione comunale, con argomentazioni alquanto fragili.
In serata sia il Vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini sia il Consigliere Provinciale Federico Scapecchi hanno cercato di fugare le polemiche chiarendo che le scelte effettuate erano non solo di buon senso, ma assolutamente dovute. La Protezione Civile infatti, per la giornata di ieri, aveva diramato il “codice arancione” (il secondo livello più grave) dalle 12 alle 24: il Sindaco ha disposto conseguentemente la chiusura delle scuole per evitare disagi all’orario di uscita. Per oggi invece il codice previsto è quello “giallo”, quindi un livello più basso: le scuole potranno restare aperte. La risposta alle polemiche è semplice e banale. Con buona pace per i meteorologi improvvisati e per chi ragiona con il senno di poi.
Vi consigliamo comunque di muovervi con attenzione: malgrado i mezzi spargisale in azione il ghiaccio è sempre in agguato. Disagi anche per chi dovrà spostarsi in treno, dato che il 30% dei regionali è a rischio
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