Vaccini: cosa succede ad un bambino immunodepresso a scuola
Pubblichiamo la lettera di un’insegnante che ci illustra, in modo sintetico e chiaro, cosa succede quando un bambino immunodepresso arriva in una scuola dove ci sono dei bambini non vaccinati:
“Quando un bambino immunodepresso (come condizione permanente o a causa di interventi o malattie importanti) viene iscritto in una scuola, la scuola incontra i genitori, di solito nella persona del Dirigente Scolastico e dei coordinatori di classe. Vengono predisposti per lo studente dei piani didattici personalizzati (PDP) che, per esempio, lo sollevano dall’obbligo della frequenza scolastica. Il bambino/ragazzo quindi non rischierà la bocciatura nei periodi, spesso lunghi, di degenza ospedaliera.
Il consiglio di classe viene informato della presenza in classe del bambino immunodepresso, specie se c’è rischio che si presentino sintomi vari, che l’insegnante deve essere attento a cogliere per chiamare eventuali soccorsi. Tenete a mente questo dettaglio perché ci serve dopo.
Il bambino immunodepresso per legge non può stare in una classe in cui siano iscritti più di 5 bambini non vaccinati. Posto che ne basta uno per contagiare un compagno, immaginate che bella situazione a livello statistico si crea quando ce ne sono quattro o cinque. Ma,RULLO DI TAMBURI, la cosa INCREDIBILE è che, invece, i bambini non vaccinati hanno diritto all’anonimato. Il Dirigente Scolastico o chi compone le classi chiaramente sa chi sono, ma è tenuto a non svelare la loro identità al consiglio di classe.
Allora immaginiamo che io in classe ho Margherita, immunodepressa, Susanna e Filippo non vaccinati e altri 23 ragazzi. Arriva (come successe nel 2014) un giro di morbillo in classe. Potrei ridurre il rischio di contagio adottando buone pratiche tipo non mettere Margherita accanto a Susanna e Filippo, ma io non so che Susanna e Filippo non sono vaccinati, quindi è una roulette russa. Filippo si ammala. Margherita, seduta vicino a lui, si ammala. Filippo rischia la pelle perché i suoi genitori non l’hanno vaccinato.
Margherita rischia la pelle perché I GENITORI DI FILIPPO non hanno vaccinato FILIPPO. Margherita che già ha perso due mesi di scuola perché le è venuto un ascesso che non riusciva a riassorbirsi e a sfiammare, Margherita che per un raffreddore sta a casa 12 giorni.
Ricordate, come mi disse un uomo molto saggio anni fa, che il valore di un Paese si misura da come tratta i più deboli. Quando torneremo alle urne, aggiungete anche questa cosina al salvadanaio. Soprattutto, la prossima volta che vorrete fare un VotO Di ProTeZtA in situazione critica, pensate alle conseguenze delle vostre azioni, per voi e per gli altri.”
Ringraziamo @HMQueenBee (account Twitter) per la bellissima lettera che ci ha autorizzato a riportare.
Forza Italia – Coordinamento provinciale di Arezzo
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