Venezuela: perché sosteniamo Nicolas Guaido
Cari amici,
si parla molto della situazione Venezuelana e sulle ambiguità del governo italiano, che ha posto il veto al riconoscimento del Presidente Guaido da parte dell’Unione Europea. Come sempre vediamo tanti proclami e poca informazione, abbiamo quindi pensato di riepilogarvi la situazione in pochi semplici punti:
1. Nel 2015 si vota in Venezuela per l’Assemblea Nazionale (Parlamento unicamerale). L’opposizione a Maduro ottiene la maggioranza assoluta dei seggi in un paese ormai stremato dall’inflazione e da una crisi economica devastante a causa della decisione di stampare moneta.
2. Maduro non aveva più il controllo del Parlamento, così si inventa nel 2017 una “Assemblea parallela” (per gli osservatori internazionali illegittima e incostituzionale). La chiama Assemblea Nazionale Costituente, composta al 100% dai suoi fedelissimi.
3. Questa Assemblea ha iniziato a prendere decisioni illegittime, tra queste quella di convocare elezioni presidenziali anticipate (le potrebbe convocare solo il consiglio nazionale elettorale), con un Consiglio Elettorale controllato da Maduro e senza le garanzie minime (fatti denunciati dalla UE, OSA, Gruppo di Lima e OHCHR). A queste elezioni, convocate con solo sei settimane di tempo (contro i 6 mesi sanciti dalla costituzione), non partecipano le opposizioni poiché quasi tutti i leader sono accusati di vari reati gravi, dal terrorismo alla banda armata.
4. Il risultato di questa elezione realizzata a maggio 2018 non è accettato dalle organizzazioni internazionali, poiché fortemente indiziato di essere truccato. Questa seconda elezione di Maduro è quindi ritenuta illegittima
5. Il periodo presidenziale di Maduro è quindi scaduto. Lui però il 10 gennaio 2019 ha assunto un secondo mandato davanti all’assemblea da lui creata.
6. In questo momento esiste quindi un vuoto presidenziale in Venezuela.
7. Pertanto il 23 gennaio 2019 il Presidente del Parlamento venezuelano legittimamente eletto dal popolo ha giurato la Presidenza ad interim in base all’articolo 233 della Costituzione vigente della Repubblica del Venezuela. Luis Guaido non si è autoproclamato e non è stato un colpo di stato, ha assunto la sua responsabilità come Presidente del Parlamento legittimamente eletto e in questo momento cerca di condurre il paese verso una svolta democratica.
Ci auguriamo dunque che il governo italiano smetta di sostenere un dittatore comunista che ha affamato il suo popolo e ritiri il veto al Parlamento Europeo per fargli finalmente riconoscere Guaido come Presidente ad interim per portare il Venezuela ad elezioni democratiche, come più volte auspicato dal Presidente Tajani.
Per approfondire vi consiglio di leggere l’ottimo articolo di Alberto De Filippis sul blog di Francesca Guatteri “Vivere per raccontarla” a questo link:
https://www.vivereperraccontarla.com/venezuela-rispetto-della-legge-o-colpo-di-stato/
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