Stella: il Vice Presidente si vaccina mentre tanti aspettano
Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Mentre tanti aspettano, il Vice Presidente Saccardi si vaccina, pessimo esempio ed inopportuno. La legge non è uguale per tutti”
La legge non è uguale per tutti! Stefania Saccardi Vice Presidente della Regione Toscana si è vaccinata!
Mentre le dosi scarseggiano, e ancora tante persone che rischiano ogni giorno aspettano di essere chiamate è assolutamente inopportuno che il Vice Presidente della Regione abbia deciso di vaccinarsi. Autisti del trasporto pubblico, cassiere dei supermercati, cassiere delle banche, tassisti, ambulanti, ristoratori e barristi , malati oncologici, persone fragili con malattie croniche, volontari della protezione civile, persone che lavorano sui treni e molte altre categorie esposte non possono ancora vaccinarsi, ma il Vice Presidente della Regione si. Possiamo dire che la legge non è uguale per tutti
Si giustifica dicendo che è iscritta all’ordine degli avvocati e quindi le spetta, è vero, ma la toppa è peggio del buco!
La domanda vera è: da quanto tempo l’Avvocato Saccardi non esercita la professione? Questo chiederò in Consiglio Regionale attraverso una interrogazione
Dal 2004 al 2008 è stata vicesindaco a Campi Bisenzio con delega all’urbanistica e all’edilizia privata. Successivamente ha svolto il ruolo di assessore al lavoro, centri per l’impiego, Ced e programmazione territoriale alla Provincia di Firenze. Dal 2009 al 2014 è stata eletta in Consiglio comunale di Firenze nella lista del PD, ha ricoperto il ruolo di vicesindaco e di assessore al welfare, cooperazione internazionale, sport, casa e di presidente della Società della salute di Firenze. Dal 2013 al 2015 è stata vicepresidente della Regione Toscana. Dal 2015 al 2020 è stata Assessore alla Sanità della Regione Toscana Dal 2020 è vicepresidente della Regione Toscana
Ci domandiamo dove ha trovato il tempo per fare l’avvocato? Da quanto tempo non esercita la professione?
Ci domandiamo è giusto che pur essendo iscritta all’albo, quindi ha tutto il diritto di chiedere la vaccinazione, ma esercitando oggi altro mestiere abbia scelto di vaccinarsi?
Sono convinto che la politica dovrebbe dare un buon esempio, quello dato dal vicepresidente della Regione è sicuramente un pessimo esempio.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
La proposta di Piano Vaccinale strategico di Forza Italia
Vi presentiamo una sintesi del Piano Vaccinale Strategico elaborato dai dipartimenti di Forza Italia e presentato oggi in una conferenza stampa
PREMESSA
- Principio fondamentale: dobbiamo risolvere al più presto l’emergenza sanitaria per poter concentrare le nostre forze sulla crisi economica, con un’unica arma per ora a disposizione: la vaccinazione.
- Vaccino non può essere considerato una panacea: in questo primo anno potrà mitigare i contagi e contenere la proliferazione del virus, ma deve essere accompagnato da misure strategiche di contorno che permettano di velocizzare al massimo la campagna vaccinale. Un vaccino efficace contro il Sars-CoV-2, oggi, potrebbe diventare inutile di fronte ad una mutazione consistente del virus.
- Pertanto, il decisore politico, non potendo sostituirsi agli scienziati, ha un’unica possibilità, adottare una strategia che permetta di mitigare nel breve periodo, strutturare nel medio periodo e contenere il virus nel lungo periodo.
- Ministro o un Sottosegretario presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che abbia una delega alla prevenzione e cura della COVD-19, rafforzando parallelamente il ruolo di Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e Istituto Superiore di Sanità.
VACCINI IN USO IN ITALIA: EFFICACIA E POTENZIALITA’
PFIZER – BIONTECH
MODERNA
ASTRAZENECA
A BREVE VACCINO JANSSEN
Si passa dal 94 % di efficacia nei soggetti maggiori di 16 anni per il vaccino Pfizer e 18 anni per il vaccino Moderna, ad una efficacia del 62,1% (che arriva fino all’82 % se la seconda dose viene somministrata alla 12esima settimana di distanza dalla prima) e garantisce una copertura “del 100%” contro malattia grave e rischio di ospedalizzazione per il vaccino AstraZeneca per soggetti a partire dai 18 anni e se ne sconsiglia l’uso per gli ultrasessantacinquenni (in forza di una circolare del Ministero della Salute del 22.02.2021)
SORVEGLIANZA E STRATEGIA VACCINALE
- Primo intervento da mettere in campo è un maggiore sequenziamento del virus per sorvegliare ed individuare immediatamente eventuali mutazioni, in modo da intervenire tempestivamente con adeguate risposte vaccinali.
- Il sistema di sequenziamento deve però necessariamente essere messo in stretta interconnessione con gli altri paesi europei.
- Recentemente è stato lanciato dall’AIFA il Consorzio Italiano per la genotipizzazione dei ceppi di Sars-CoV-2, che dovrebbe occuparsi proprio di questa maggiore sequenziamento ma è necessario ed urgente coordinare queste iniziative in una unica rete nazionale, formata da AIFA – ISS – Ministero della Salute, fortemente connessa con le reti europee ed internazionali anche per stimare adeguatamente la capacità neutralizzante dei vaccini sulle nuove varianti virali emergenti e valutarne l’impatto sull’efficacia dei vaccini in uso.
- Varrebbe la pena pensare di avvalersi di test rapidi, a questo proposito si stanno sperimentando test che in sole due ore permettono di identificare le tre varianti del virus Sars-CoV-2 in circolazione in Italia che potrebbero essere disponibili già a fine febbraio.
- Secondo il nostro piano, andrebbero individuate prioritariamente le categorie che nel breve periodo è inutile vaccinare: le prime evidenze scientifiche ci dicono, ad esempio, che i soggetti che hanno contratto il virus e sono guariti dalla malattia hanno un’immunità alla stessa per circa 6 mesi, alcuni soggetti che sono venuti in contatto con la COVID-19 hanno un profilo sierologico che li definisce immuni nel breve periodo. Il Consiglio Superiore di Sanità sta, a questo proposito esaminando la possibilità di somministrare una sola dose ai soggetti già contagiati. (Nel sistema israeliano sono stati esclusi tutti i soggetti guariti di COVID-19.)
- Pertanto, un primo elemento sostanziale all’apertura della campagna vaccinale, può essere quella di utilizzare il dato anamnestico “pregressa infezione da COVID si/no”
COMUNICAZIONE
- La straordinaria campagna di vaccinazione è un episodio unico nella storia del Paese: mentre la popolazione è da tempo consueta in tema di vaccinazioni ordinarie di bambini, adolescenti ed anziani, non v’è una tradizione di vaccinazione dell’intera popolazione adulta.
- Si impone quindi, a fianco all’imponente sforzo di vaccinazione un altrettanto imponente sforzo di comunicazione con campagne mirate alle diverse categorie di popolazioni: sanitari, insegnanti, adolescenti, anziani etcc. Che non sia episodica, ma accompagni costantemente le azioni vaccinali.
FORMAZIONE
- Analoghi motivi impongono un grande sforzo di aggiornamento e formazione, sia dei protagonisti dell’azione vaccinale (medici, farmacisti, infermieri, sanitari, società scientifiche ) che degli stakeholders (giornalisti, insegnanti, personale dei servizi, forze dell’ordine etcc).
- Le tecnologie di Formazione a Distanza oggi consentono di raggiungere alti numeri di utenti con adeguati moduli interattivi : già ISS ha approntato ed attivato alcuni di questi moduli, ma sarà necessario un vero salto di scala di dimensioni che garantiscano il necessario salto culturale.
SISTEMI INFORMATIVI
- La vaccinazione anti Covid necessita di adeguati flussi informativi che concorrano alla creazione dei diario sanitario dell’individuo ed anche confluiscano, nelle forme protette, ai flussi ordinari della strategia individuale.
- E’ il caso di una unica anagrafe vaccinale nazionale che confluisca nel fascicolo sanitario elettronico: un diario elettronico che accompagna il cittadino in ogni suo episodio di salute e faciliti enormemente sia le strategie di prevenzione che quelle di cura, un’unica piattaforma nazionale che veda la democratica confluenza dei dati di tutti i cittadini, rendendo la sua applicazione uniforme su tutto il territorio nazionale.
PIATTAFORMA DIGITALE E APP
- Gli appartenenti alle categorie prioritarie dovranno essere singolarmente contattati e registrati per fissare l’appuntamento vaccinale.
- Il tutto supportato da una piattaforma digitale delle vaccinazioni (Eni e Poste si erano
- Una metodologia utilizzata in Israele, ad esempio, è quella di contattare le persone che devono essere vaccinate tramite sms, whatsapp e messaggi audio, con informazioni semplici ma efficaci, attendendo la conferma dell’appuntamento.
- Il giorno precedente il sistema ricontatta l’utente per evitare no show.
- Esaurita la fase delle categorie prioritarie di cui all’elenco precedente, ogni cittadino, anche chi ha già contratto la malattia ed è guarito (oltre 2 milioni di cittadini), potrà accedere attraverso l’app o attraverso un numero unico a livello nazionale, autonomamente alla richiesta di vaccinazione volontaria gratuita e sarà indirizzato al punto vaccinale più vicino disponibile con prenotazione dedicata.
MONITORAGGIO COSTANTE
- A livello nazionale e regionale va istituita una task force di monitoraggio quotidiano per intervenire e migliorare, attraverso azioni di supporto e di supplenza, quelle realtà territoriale che risultassero particolarmente in difficoltà: una sorta di SOS vaccini-pronto intervento nazionale.
- Va anche monitorato con apposito studio un piano di valutazione della immunizzazione reale attraverso studi statistico epidemiologici mirati coinvolgendo l’Istat ed anche le emoteche regionali.
CAMPAGNA DI INFORMAZIONE
- Solo una campagna autorevole ed affidabile di formazione del personale sanitario e di informazione corretta può tendere a ridurre la percentuale di cittadini incerti, dubbiosi ed avversi alle vaccinazioni.
NESSUNA OBBLIGATORIETÀ, MA DIRITTO DEL CITTADINO A NON ESSERE CONTAGIATO
- Pensare che il vaccino sia un prerequisito per esercitare una professione sanitaria è il minimo indispensabile per poter garantire in condizioni di trasparenza ad ogni cittadino di essere curato e seguito da personale immunizzato.
- Va sostenuta una informazione consapevole anche per rendere meno lunga e complessa l’attività della raccolta del consenso informato che può diventare una occasione di trasparenza, di conoscenza e di semplificazione.
UN PASSAPORTO UGUALE IN TUTTA EUROPA PER RICOMINCIARE…
- Modello unico di passaporto vaccinale magari condiviso in sede Ue per garantire sempre di più la salute dei nostri concittadini ed insieme le attività d’impresa e l’economia.
- Tale strumento necessita, però, di una maggiore organizzazione della strategia vaccinale, in quanto a fronte della volontà di vaccinarsi, ciò non è possibile per tutti nel breve periodo, pertanto, potrebbe comportare fenomeni di discriminazione difficilmente giustificabili.
PRIMO PROBLEMA OCCORRONO PIÙ VACCINI
- Per tempo l’Italia e l’Europa avrebbero dovuto, accanto all’acquisto di così ingenti quantità di vaccini, negoziare le licenze per la produzione sul nostro territorio e comunque accompagnare gli investimenti delle aziende farmaceutiche al fine di prevedere impianti produttivi, anche in appalto, nel nostro Paese
- Avere un Ministro o un Sottosegretario dedicato renderebbe più agevole l’interlocuzione a livello Europeo ed extra europeo, anche per incentivare lo sblocco delle licenze.
PIÙ RISORSE PER LA RICERCA MEDICA
Dagli anticorpi monoclonali alle terapie geniche
- Il 4 febbraio, la Commissione tecnico scientifica dell’AIFA ha, finalmente, espresso parere favorevole all’uso di due anticorpi monoclonali con alcune limitazioni al loro utilizzo in linea con quelle del Canada e della Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti: potranno essere somministrati, in fase precoce, a una categoria limitata di pazienti ad alto rischio di evoluzione della malattia COVID-19. I farmaci approvati sono quelli prodotti da Regeneron e da Eli Lilly. I monoclonali sono ritenuti dalla comunità scientifica una grande speranza contro la pandemia di COVID-19, si parla di una speranza di guarigione pari al 70% e sembra riescano ad immunizzare il paziente per almeno 6 mesi.
- Il 6 febbraio, il Ministro della Salute ha firmato un’ordinanza che autorizza l’utilizzo degli anticorpi monoclonali in via straordinaria.
- • Al momento, sono molteplici i laboratori di ricerca italiani che stanno perfezionando gli studi sugli anticorpi monoclonali e molte aziende stanno sviluppando anticorpi validi per le varianti Sudamericana, Sudafricana e Inglese.
POTENZIAMENTO RETI TERRITORIALI E CURE DOMICILIARI
- La pandemia ci ha insegnato che è assolutamente necessario potenziare le cure domiciliari e implementare il sistema delle USCA, implementando la presa in carico dei pazienti già a livello territoriale, limitando gli accessi al pronto soccorso laddove non ce ne sia un effettivo bisogno.
- In tal senso, sarebbe utile che l’AIFA stilasse un piano di cura per le terapie domiciliari, costantemente aggiornato con le novità della ricerca scientifica.
LA LOGISTICA QUESTA SCONOSCIUTA
- La logistica va fatta dagli specialisti di questo settore a cominciare da quelle grandi aziende che nel mondo ogni giorno muovono miliardi di pezzi.
- Pensare di sostituirsi o peggio sovrapporsi significa complicare e ritardare i processi industriali di filiera.
LA PROPOSTA DI FORZA ITALIA
Abbiamo pensato di suddividere il piano in due momenti: la fase dell’emergenza che coprirà il 2021 e la fase di stabilizzazione che inizierà dal 2022 e porterà la vaccinazione anti COVID-19 nella normale routine vaccinale, integrandola nel SSN.
FASE D’EMERGENZA
Obiettivo ottimale: Vaccinare il 90% della popolazione sopra i 18 anni; circa 50 milioni di persone per due dosi entro il 2021;
Obiettivo possibile: Vaccinare l’ 80% della popolazione sopra i 18 anni entro il 2021.
Scenario Epidemiologico
Il Piano nazionale attuale
La successiva tabella 1a aggiornata al 2 gennaio 2021 e pubblicata il 28 gennaio, la quale non fa menzione del rallentamento delle forniture di Pfizer e Moderna, anzi considera un aumento delle stesse, un aumento della fornitura di Moderna e non considera la novità del vaccino AstraZeneca per il quale l’AIFA raccomanda l’uso su soggetti dai 18 ai 65 anni, dichiarandone un’efficacia del 59,5% – 62,1% contro il 90/94% dei vaccini ad mRNA:
La tabella 1b che segue è stata aggiornata l’8 febbraio 2021 e considera gli aggiornamenti contrattuali con Pfizer/Biontech, lo slittamento del vaccino Curevac, ma soprattutto un dimezzamento nella fornitura di Johnson & Johnson, presumibilmente dovuta al fatto che basti un inoculo per avere l’immunità.
Una logica che appare del tutto incongruente con la necessità di avere quanto prima una copertura vaccinale adeguata, soprattutto considerando le inevitabili difficoltà di produzione e approvvigionamento, che sono all’ordine del giorno, considerando i ritardi nelle consegne e le difficoltà di produzione.
Definizione della popolazione da vaccinare
- La nostra proposta consiste nell’adottare una strategia a doppio binario:
1) Vaccini Pfizer e Moderna nei 300 punti vaccinali per popolazione anziana, soggetti fragili e disabili;
2) Vaccini AstraZeneca negli studi dei Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta per i genitori dei pazienti che ne facciano richiesta e nelle farmacie che aderiranno alla campagna, seguendo una strategia fondata sulla prescrizione del medico che in tale sede fa anche la valutazione anamnestica sul paziente.
- Con l’aumento esponenziale di dosi da parte delle Case Farmaceutiche, si potrebbe pensare di estendere la profilassi vaccinale anche ai medici di medicina del lavoro che potrebbero agevolmente vaccinare le maestranze direttamente nelle aziende dotate di appositi spazi dedicati e attrezzati e inserire i dati nella piattaforma dell’anagrafe vaccinale e Confindustria si è dichiarata disponibile a mettere a disposizione le proprie industrie per vaccinare.
- Nel piano che il Ministero ha portato alla Conferenza Stato- Regioni è stata accolta in parte questa strategia, lasciando però all’arbitrio delle Regioni le modalità applicative della stessa e non adeguando la formazione dei soggetti che dovranno sopperire alla vaccinazione.
- Tale sistema, accompagnato dalla implementazione di un adeguato meccanismo di prenotazione delle categorie che via via saranno chiamate a vaccinarsi, basato su app gratuite e di semplice utilizzo e un numero verde dedicato che permetta anche a soggetti non avvezzi all’utilizzo degli smartphone di prenotare, potrebbe portare ad un notevole aumento di soggetti immuni, nel breve periodo, rendendo possibile l’apertura di interi settori economici.
- Va, inoltre, potenziato il sistema delle USCA e delle auto mediche per permettere un intervento tempestivo in caso di reazioni avverse nei centri vaccinali.
- A coronamento del sistema, occorre implementare il Fascicolo Sanitario Elettronico e il Dossier farmaceutico, integrandolo con l’anagrafe vaccinale, così come già emerso nel tavolo di lavoro istituito presso il Ministero della Salute, in modo da consentire un corretto flusso di dati tra operatori sanitari, rendere efficiente il sistema e fare in modo che venga adottato da tutte le Regioni italiane in maniera uniforme.
- A tutto questo bisogna aggiungere una efficace rete di telesorveglianza e un efficiente sistema di farmacovigilanza per rendere il sistema completamente monitorato.
- A nostro avviso, di importanza cruciale, come evidenziato anche da Cittadinanzattiva, è la trasparenza nelle liste di priorità.
Chi deve vaccinarsi prima: uno schema semplice e valido ovunque che eviti le disfunzioni e le furberie delle prime somministrazioni
- Operatori sanitari, ospiti e personale delle Rsa e addetti alle strutture, ultra ottantenni, diversamente abili, familiari, caregiver ed insegnanti di sostegno (7 milioni).
- Forze di polizia (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria) e protezione civile, nazionale e regionale (500 mila).
- Insegnanti, personale scolastico, persone con comorbilità, fragilità e malattie rare, ultra sessantenni, volontari della solidarietà e della assistenza (17 milioni).
- Mono morbilità, lavoratori di servizi essenziali, ospiti e lavoratori delle comunità, dei centri di accoglienza e delle carceri (6 milioni).
- Tale schema deve essere necessariamente implementato e aggiornato dando alle Regioni un cronogramma preciso.
- E’ infatti sotto gli occhi di tutti che le Regioni stanno facendo 21 campagne vaccinali completamente diverse a 21 velocità diverse.
- Un’elencazione precisa avrebbe evitato disparità e generato un’organizzazione migliore.
500 mila vaccinazioni al giorno: è possibile!
Sarà necessario coinvolgere in un grande sistema organizzativo tutti gli enti ed i soggetti in grado di mettere in campo un team vaccinale a partire dalla rete già collaudata dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e dei punti vaccinali pubblici.
- Sanità militare con circa 80 postazioni fisse e mobili (ponendo 2 vaccinatori per 12 ore al giorno, avremo 48 vaccinazioni per ognuno – per un totale di 3.840 vaccinazioni al giorno*)
- Ospedali pubblici circa 500 (ponendo 3 vaccinatori per 12 ore al giorno, avremo 72 vaccinazioni per ogni struttura – per un totale di 36.000 vaccinazioni al giorno*)
- Ospedali privati accreditati circa 500 (ponendo 2 vaccinatori per 12 ore al giorno, avremo 48 vaccinazioni per ogni struttura – per un totale di 24.000*)
- Laboratori accreditati circa 4000 (ponendo 1 vaccinatore per 12 ore al giorno, avremo 24 vaccinazioni per ogni struttura – per un totale di 96.000*)
- Strutture sanitarie private circa 200 (ponendo 1 vaccinatore per 12 ore al giorno, avremo 24 vaccinazioni per ogni struttura – per un totale di 4.800*)
- Distretti sanitari e poliambulatori pubblici circa 1300 (ponendo 1 vaccinatore per 12 ore al giorno, avremo 24 vaccinazioni per ogni struttura – per un totale di 31.200*)
- Medici di medicina generale, circa 44.000 (ponendo 5 vaccinazioni al giorno – per un totale di 220.000*)
- Pediatri di libera scelta, circa 9300 (ponendo 5 vaccinazioni al giorno – per un totale di 46.500*)
- Farmacie circa 18.000 (ponendo 5 vaccinazioni al giorno – per un totale di 90.000*)
- Centri trasfusionali circa 250 (ponendo 5 vaccinazioni al giorno – per un totale di 1.250*)
- Medici del lavoro circa 1800 (ponendo che possano vaccinare la metà e facessero 2 vaccinazioni al giorno avremo 1800 vaccinazioni*)
- Strutture fisse per vaccinazioni: spazi coperti, accoglienti e dedicati (quali fiere, palazzetti dello sport) facilmente raggiungibili con mezzi pubblici o privati, uno ogni 50mila abitanti circa 1000 (ponendo 3 vaccinatori per struttura – 12 ore al giorno – avremo 72 vaccinazioni al giorno per struttura per un totale di 72.000*)
- Unità mobili di somministrazione per raggiungere i luoghi più remoti: 500 unità mobili (5 vaccinazioni al giorno per un totale di 2500 vaccinazioni giornaliere*) Totale 629.890.
*tutte le stime sono prudenziali.
(Per sostenere i mille punti vaccinali fissi e le 500 unità mobili occorrerà contrattualizzare 15.000 operatori sanitari).
Per ogni vaccinazione bisogna considerare almeno 30 minuti includendo la registrazione e l’attesa. Bisogna naturalmente considerare che, se si verifica una complicazione, tutto si rallenta.
Un’evoluzione applicativa del piano è nella tabella seguente
- La tabella 2 successiva mostra le forze in campo, ampiamente sufficienti ad una ampia copertura della popolazione (80%) entro il primo Agosto 2021.
- Le ipotesi fatte in tabella prevedono operatività sei giorni a settimana per 12 ore dei servizi pubblici, mentre la quota assegnata a farmacie e medici di famiglia tiene conto del corrente orario di lavoro. La terza colonna offre stima della proporzione di entità che accettano l’impegno vaccinale.
- La relativamente modesta quota di vaccinazioni/die dei servizi vaccinali tiene conto delle normali attività di vaccinazione routinaria come da calendario nazionale (circa 6 milioni di vaccinazioni oltre a circa 13 milioni per l’influenza)
- Si impone quindi una riflessione sulla opportunità di mantenere il programma primule, limitandolo al secondo trimestre 2021, destinando invece le previste risorse umane e finanziarie al potenziamento delle sedi vaccinali vocazionalmente destinate alla prevenzione che potrebbero con ulteriore modesto sforzo assorbire le dosi attribuite al sistema primule.
Disponibilità delle dosi
- Appare del tutto incomprensibile non comprare subito le dosi a disposizione, in attesa che arrivino altri vaccini.
- La nostra strategia deve basarsi sul vaccinare oggi tutte le persone possibili, con tutti i vaccini a disposizione.
Strutture pubbliche e private per migliorare la performance ed implementare i numeri
- Vanno previste premialità per le strutture pubbliche e private in ragione del numero di vaccinazioni garantite, orientando così i modelli organizzativi verso le efficienze di scala.
FASE DI STABILIZZAZIONE
Stima di un piano vaccinale 2021 Covid 19
- Dal 2022 il vaccino anti COVID dovrebbe/potrebbe entrare nella normale routine dei servizi del SSN e convenzionati.
- Potrebbe essere necessario un richiamo a sanitari e over 65, ma anche una vaccinazione efficace per ragazzi e donne in gravidanza.
- Quindi una domanda di almeno cinquanta milioni di dosi aggiuntive.
- Da come si sta profilando la situazione per la lotta alla COVID potrebbe diventare un evento da ripetere tutti gli anni ed è per questo che potrebbe esser opportuno rendere prescrivibile nel Servizio Sanitario Nazionale anche il vaccino antinfluenzale, già a partire dalla campagna vaccinale 2021/2022.
Stella: Insulti a Meloni, Regione rimuova Van Straten
Insulti a Meloni, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Regione Toscana rimuova Van Straten da presidenza Fondazione Alinari. Inaccettabile che abbia preso parte a gazzarra sessista e offensiva”
“Dare solidarietà a Giorgia Meloni, e rimuovere Giorgio Van Straten dalla presidenza della Fondazione Alinari per la Fotografia. Non è accettabile che Van Straten presieda un ente culturale dopo la performance che lo ha visto in radio non prendere le distanze dagli insulti del professor Gozzini alla leader di FdI, ma anzi consigliare al docente l’uso del termine ‘peracottara'”.
E’ quanto chiede il capogruppo di Forza Italia, Marco Stella, che ha firmato la proposta di risoluzione del Gruppo Fratelli d’Italia al Consiglio regionale della Toscana, firmato anche da Lega e Italia Viva.
“E’ un vero peccato che il Pd non concordi con le finalità della nostra risoluzione – osserva Stella -. La Fondazione Alinari per la Fotografia è un organismo fondato dalla Regione Toscana nel 2020 per gestire, conservare e valorizzare il patrimonio fotografico della famiglia Alinari, acquisito dalla stessa Regione Toscana.
E’ inaccettabile che un rappresentante regionale della Fondazione partecipi ad una trasmissione nel quale vengono rivolti all’indirizzo di una parlamentare della Repubblica Italiana, ma ancor prima ad una donna e ad una mamma, espressioni ributtanti e inqualificabili. Senza parlare del professor Gozzini, che condanniamo nel modo più totale”.
“Il Pd deve condannare in modo inequivocabile questi atteggiamenti, che non devono trovare cittadinanza nel nostro Paese e nella nostra regione – puntualizza il capogruppo di Forza Italia -. Per questo chiediamo provvedimenti nei confronti di Van Straten, che invece di prendere le distanze da quanto veniva detto in radio all’indirizzo della Meloni, suggeriva agli interlocutori ulteriori epiteti.
Stupisce che a sinistra le offese e le battute a sfondo sessista sembrano avere diverso valore a seconda della persona a cui vengono rivolti. Basta con questi intellettuali da fumetto pagati con i soldi pubblici, che pensano di avere la verità in tasca”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Stella: Vaccini, Toscana senza strategia, ci vorranno 3 anni
Vaccini, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Regione Toscana procede in ordine sparso senza strategia. Se continuiamo così, ci vorranno tre anni”
“Purtroppo la Regione Toscana continua a muoversi in ordine sparso e senza strategia, nella sua campagna vaccinale. Ancora nessuna data certa per malati cronici, disabili e caregiver, autisti del servizio pubblico, ma anche per tutti gli altri cittadini. Con grande disappunto il dato di fatto è che chi ha malattie, problemi e disabilità, o svolge professioni a contatto costante e inevitabile con il pubblico, è ancora in attesa di una soluzione”.
Con queste parole il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, commenta la comunicazione del piano dei vaccini in aula.
“Serve chiarezza, occorrono strategie concrete, altrimenti, se andiamo avanti così ci vorranno tre anni a vaccinare tutti i toscani – aggiunge Stella -. Ci sono persone disperate, che hanno familiari con malattie gravissime, che mi scrivono e mi chiedono quando potranno vaccinarsi. Lo stesso vale per soggetti che convivono con patologie croniche e disabilità. Giorno dopo giorno le regole cambiano e non si riesce a dare risposta a chi vorrebbe soltanto avere una data certa”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Berardi: Grati ai camici bianchi tutti i giorni
Il senatore di Forza Italia Roberto Berardi: “Grati ai camici bianchi tutti i giorni”
“Oggi si celebra la Giornata dei camici bianchi, un giorno simbolico per dire grazie ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari e a tutto il personale ospedaliero per i sacrifici che hanno fatto e che continuano a fare dall’inizio di questa pandemia.
Il pensiero va soprattutto a chi ha sacrificato la propria vita combattendo senza risparmio contro questo maledetto virus. Una giornata simbolica perché in realtà dobbiamo essere grati a loro e al loro lavoro ogni giorno e non solo a parole.
È giunto il momento di intervenire in maniera concreta sulla sanità pubblica e privata per facilitare la vita a chi ogni giorno è in trincea per garantire il diritto alla salute a tutti gli italiani. In questo senso fanno ben sperare le parole del Presidente Draghi sul riordino del sistema sanitario.
Mai come quest’anno abbiamo imparato che il personale medico può fare la differenza in situazioni di emergenza, è nostro preciso dovere non dimenticarcene più”.
Lo dichiara il Senatore di Forza Italia Roberto Berardi.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Stella: Vaccini, interrogazione sui tempi e le modalità
Vaccini, interrogazione del capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Entro quando saranno vaccinati i toscani? È vero che si buttano via dosi di vaccino?”
“La Regione Toscana dia un cronoprogramma attendibile e certo sui tempi di vaccinazione per tutte le fasce di età e per le categorie professionali che necessitano del vaccino anti-Covid in via prioritaria. I toscani vogliono risposte, questo clima di incertezza non giova a nessuno”.
Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che ha presentato un’interrogazione al Presidente della Regione, Eugenio Giani, e all’Assessore alla Sanità, Simone Bezzini, in cui, tra le altre cose, chiede “se trova conferma la notizia secondo cui molte persone disdirebbero la vaccinazione prenotata, di quante persone si tratta e qual è il destino della dose disdetta”.
“Ieri – ricorda Stella – sono state consegnate ai medici di famiglia 44.460 nuove dosi di vaccino Pfizer-BioNTech, contro il Covid, mentre fino a domenica 21 febbraio sono aperte le agende degli ambulatori medici per fissare gli appuntamenti delle prossime settimane per la vaccinazione degli ultraottantenni; proprio in questa fase saranno vaccinate molte persone anziane, selezionate dal proprio medico in relazione alle priorità anagrafiche, con le sedute vaccinali organizzate autonomamente da ogni medico sulla base delle priorità assistenziali e degli accordi con i propri assistiti.
Inoltre, proprio oggi si aprono anche le agende sul portale regionale, messo a disposizione dei medici di famiglia, perché ciascuno di loro possa prenotare le dosi, da utilizzare la prossima settimana individualmente o all’interno della propria medicina di gruppo”.
Per questo il capogruppo di Forza Italia, nell’interrogazione, chiede “quante dosi al giorno sono state somministrate in Toscana, qual è il cronoprogramma della diverse fasi di somministrazione delle vaccinazioni, e se siamo allineati rispetto ai tempi e agli obiettivi preposti.
Ma anche entro quale data si sarà ottemperato a tutte le richieste di vaccinio degli ultraottantenni, quando saranno completate le vaccinazioni di operatori sanitari e socio-sanitari e ospiti delle Rsa, anche con i richiami; quando saranno completate le vaccinazioni del personale scolastico e delle forze armate e quando si inizierà con la campagna dei vaccini per le persone più vulnerabili (indipendentemente dall’età), e con la fascia di età 75-79 anni”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Vaccino: Errore limitare a 55 anni per personale pubblico
Vaccino: Errore limitare a 55 anni per personale pubblico. Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella, insieme a Patrizia Manchia: “Regione Toscana sbaglia”
“La Regione Toscana sbaglia a limitare alla fascia 18-55 anni la prenotazione prioritaria del vaccino anti-Covid di AstraZeneca. Sul portale prenotavaccino.sanita.toscana.it, infatti, è stato possibile prenotare il vaccino solo alle persone comprese nella fascia di età che va dai 18 ai 55 anni, per tutta una serie di categorie di lavoratori pubblici: personale scolastico e universitario, docente e non docente, di ogni ordine e grado, Forze Armate, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, Polizie Locali, polizia penitenziaria e detenuti. E’ un grave errore, che esclude di fatto le persone più anziane, come se queste corressero meno rischi nel contrarre il virus”.
Lo affermano la consigliera comunale e provinciale di Pistoia di Forza Italia, Patrizia Manchia, e il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che ha presentato un’interrogazione urgente al Presidente della Regione e all’assessore competente.
“I rischi associati ad una possibile infezione da Covid-19, aumentano frequentemente con l’aumentare dell’età – ricordano Stella e Manchia -. Oltre 14 milioni di persone in Italia convivono con una patologia cronica e di questi 8,4 milioni sono ultra 65enni, sono proprio loro le categorie più a rischio, pazienti doppiamente fragili per età e per patologie pregresse, che devono stare ancora più attenti di altri.
Considerando che il maggior numero di persone appartenenti alle categorie professionali suddette, tra cui il personale scolastico, va in pensione intorno ai 66-67 anni di età, chiediamo al Presidente Giani e all’Assessore Bezzini di spiegarci le ragioni dell’esclusione degli over 55enni da questa prima fase vaccinale, e di vaccinarli il prima possibile”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Patrizia Manchia, consigliera comunale e provinciale di Pistoia di Forza Italia
Stella: No a zona arancione per Toscana
Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “No a zona arancione per Toscana, nuovo Governo riconsideri parametri e aperture. Così si condannano a morte migliaia di attività e tutta l’economia. Accelerare con vaccini”
“Non è possibile che la Toscana dopo poche settimane, torni a cambiare colore e da domenica diventi nuovamente arancione. Chiediamo al nuovo esecutivo nazionale di rivedere tutta la questione delle fasce, dei colori, dei parametri RT, delle chiusure e delle aperture di negozi, locali e ristoranti. Siamo certi che un Governo forte e preparato come quello che sta nascendo in queste ore, avrà la lungimiranza e la capacità di coniugare attenzione per l’emergenza sanitaria e attenzione per l’economia”.
Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“Altre settimane di chiusura – avverte Stella – significherebbero un definitivo tracollo dell’economia e di interi settori, a cominciare da commercio, ristoranti, bar e locali, e tutto l’indotto che essi generano. Invito le Istituzioni a evitare queste decisioni, e a riconsiderare tutta la questione sotto una nuova ottica, concentrando tutti gli sforzi e le risorse nell’approvvigionamento dei vaccini, per farci arrivare il prima possibile all’immunità di gregge”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Stella: affidare vaccini AstraZeneca a Medicina Generale
Vaccini Covid, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Regione affidi campagna vaccinale AstraZeneca a Medicina Generale. Ora tempi troppo lunghi”
“La Regione Toscana rimoduli la campagna vaccinale affidando alla medicina generale le vaccinazione con AstraZeneca, perché il metodo scelto rischia di essere troppo lungo e farci ritardare nel raggiungere la sospirata immunità di gregge”.
E’ quanto chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“In Toscana – sottolinea Stella – i medici di famiglia utilizzano il vaccino AstraZeneca (che può essere conservato a temperatura di frigorifero, 2-4°, di cui normalmente è dotato ogni ambulatorio), mentre i medici appositamente assunti per la campagna vaccinale utilizzano i vaccini mRNA che necessitano di conservazione molto stringente (-80/-20°) e sono somministrati nelle strutture aziendali appositamente identificate”.
“Come fatto osservare da numerosi esperti – ricorda il capogruppo di Forza Italia – in Toscana la scelta di affidare alla medicina generale i vaccini a mRNA comporterà una catena di problemi che renderà di fatto impossibile provvedere all’obbligo: le dosi previste per medico sono nella misura di 6 a settimana, ed essendoci di media 150 ultraottantenni per ogni medici, ci vorranno almeno dieci settimane per vaccinare i nostri anziani; le vaccinazioni dovranno essere effettuate solo dal martedì al venerdì, in quanto la struttura logistica implicata nella distribuzione non è attiva tutta la settimana”.
“Tra l’altro, con quale criteri scegliere i 6 ‘fortunati’ a settimana? – chiede Stella. La carenza dei vaccini porterà inevitabilmente a conflitti con i pazienti e loro famiglie, con il rischio concreto di perdita del rapporto di fiducia. Inoltre, con la vaccinazione negli studi medici esponiamo i nostri anziani a rischi maggiori che in una struttura predisposta. In caso di reazione allergica grave il medico di famiglia dispone solo di adrenalina e non ha le attrezzature né la competenza dell’anestesista per intubare il paziente. Per questo occorre che la Regione Toscana rimoduli la campagna vaccinale, affidando alla medicina generale le vaccinazione con AstraZeneca”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Vaccino: inserire anche i caregiver dei disabili
Vaccino, il Presidente del Gruppo di Forza Italia Toscana in Consiglio regionale Marco Stella, insieme a Marco Becattini e Giampaolo Giannelli: “Bene l’inclusione di disabili gravi, ma occorre tutelare anche i caregiver”
“Ci sono alcune categorie che non sono state considerate nel novero di coloro che avranno accesso al vaccino anti-Covid in via prioritaria. Tra queste chiediamo che siano inseriti i caregiver, coloro cioè che come familiari, ogni giorno, si prendono cura dei disabili non autosufficienti o dei malati gravi”.
Lo chiedono Marco Stella, capogruppo di Forza Italia al Consiglio Regionale della Toscana; Marco Becattini, responsabile regionale disabilità Forza Italia Toscana e Giampaolo Giannelli, Vicecoordinatore provinciale Forza Italia Firenze.
“Chiediamo quindi alle Istituzioni di inserire anche loro nella campagna vaccinale – sottolineano i tre esponenti forzisti toscani -. Dobbiamo renderci conto che il caregiver ha un ruolo essenziale nell’assistenza e dobbiamo tutelarlo.
Qualora un caregiver si ritrovi positivo e/o ricoverato, la persona con disabilità si ritroverebbe sola, a maggior ragione in questo momento di contrazione dei servizi per colpa della pandemia”.
Marco Stella, Capogruppo Forza Italia in Regione Toscana
Marco Becattini, Responsabile dipartimento Disabilità Forza Italia Toscana
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento infrastrutture e trasporti Forza Italia Toscana
Stella: Vaccino anche per odontoiatri e igienisti dentali
Covid, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Vaccino prioritario anche per odontoiatri e igienisti dentali”
“Gli odontoiatri e gli igienisti dentali sono figure prioritarie da includere nella campagna vaccinale: sono esposti a rischi più di qualunque altra categoria, perché lavorano vicini a pazienti che sono impossibilitati a usare dispositivi di protezione personale. La particolarità della prestazione, inoltre, li costringe a stare a contatto con il paziente per un tempo prolungato, senza distanza di sicurezza e immersi nell’aerosol”.
È quanto chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che ha presentato un’interrogazione urgente per chiedere alla Regione di inserire dentisti, collaboratori di studio e igienisti dentali tra le categorie a cui somministrare il vaccino anti-Covid in via prioritaria.
“I dentisti – sottolinea Stella – svolgono una professione molto delicata e di pubblica utilità, una professione medica, e quindi riteniamo giusto che la Regione Toscana inserisca questa categoria tra quelle mediche e sanitarie a cui possa venire somministrato il vaccino in modalità prioritaria rispetto ad altre categorie professionali.
Le prestazioni offerte dai dentisti non sono rimandabili, e le modalità non prevedono, ovviamente, il distanziamento con i pazienti. Per questo è urgente che tutti i dentisti e i loro collaboratori di studio vengano messi nelle condizioni di vaccinarsi il prima possibile”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Potenziare compiti steward su bus e aumentare controlli
Il Presidente del Gruppo di Forza Italia Toscana in Consiglio regionale Marco Stella, insieme a Giampaolo Giannelli: “Potenziare compiti steward su bus e aumentare controlli anti assembramento”
“Lunedì scorso sono riprese in Toscana, al 50%, le lezioni in presenza per le scuole secondarie. Oltre al potenziamento dei mezzi in servizio sono state inserite nuove figure, quelle degli steward a terra, e dei facilitatori a bordo, per aumentare la sicurezza, evitare assembramenti e via discorrendo; in breve, per garantire la tranquillità di chi utilizza i mezzi di trasporto pubblico.
Non tutti gli aspetti dei compiti degli steward sono però ben definiti, cosi come le procedure a bordo, il che provoca alcune criticità e problemi che devono essere velocemente risolti: i compiti di queste figure professionali vanno potenziati, e i controlli anti assembramento aumentati”.
Lo affermano Marco Stella, capogruppo di Forza Italia al Consiglio Regionale della Toscana e Giampaolo Giannelli, responsabile dipartimento lavori pubblici e trasporti Forza Italia Firenze.
“Infatti, per stessa ammissione degli steward, sulla base della tipologia di contratto, se durante il servizio si verificano situazioni critiche per grandi flussi da gestire – sottolineano Stella e Giannelli – ogni operatore potrà contattare il numero verde al quale risponderà la Direzione Trasporti Pubblici e la Sala Protezione Civile che potranno inviare aiuto sul posto, qualora possibile.
Ma non rientra tra i loro compiti la facoltà di bloccare il flusso di persone in eccesso sui mezzi, né tantomeno di bloccare la partenza di un mezzo che ha una quantità eccessiva di persone a bordo. Questo spetta solo al personale viaggiante. Di fatto, quindi, gli steward sono dei meri dissuasori psicologici”.
“In un quadro complessivo che finora ad onor del vero non ha creato particolari criticità, ci sono state segnalate comunque persone in eccesso in alcune corse della tramvia in partenza da Scandicci, cosi come sui mezzi del tpl sia fiorentini che di altri capoluoghi di provincia; lo stesso dicasi per alcune tratte in particolare della provincia di Firenze.
E’ quindi di tutta evidenza – concludono i due esponenti di Forza Italia – che occorrono funzioni e regole certe per gli steward, magari con compiti più ampi degli attuali, così come è necessario inserire a bordo delle varie vetture, tanto della tramvia fiorentina quanto dei vari mezzi adibiti a Tpl in regione, contapersone automatici, che, assieme a maggiori controlli, impediscano situazioni che possono ledere la sicurezza di chi viaggia, visto che il distanziamento fisico in questa fase della pandemia risulta fondamentale.
Si tratta di poche cose da fare immediatamente, per garantire al meglio la sicurezza di chi viaggia e di chi lavora sui mezzi di trasporto”.
Marco Stella, Capogruppo Forza Italia in Regione Toscana
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimenti lavori pubblici e trasporti Forza Italia Toscana e Vice coordinatore provinciale Forza Italia Firenze
Vaccini: Lavoratori trasporti esclusi dalla prima fase
Vaccini, il Presidente del Gruppo di Forza Italia Toscana in Consiglio regionale Marco Stella, insieme a Giampaolo Giannelli: “Lavoratori trasporti esclusi dalla prima fase vaccinale, Regione Toscana colmi lacuna”
“La prima fase di vaccinazione è partita anche in Toscana, ma al momento non è prevista una pianificazione di somministrazione dei vaccini per le lavoratrici e i lavoratori dei trasporti che, in questi lunghi mesi di grande crisi sanitaria e di chiusure, hanno continuato e continueranno a lavorare, esponendosi al rischio di contagio. Chiediamo quindi con forza che il Presidente Giani inserisca queste categorie tra quelle che per prime, dopo gli operatori sanitari e sociosanitari, i residenti e il personale dei presidi residenziali per anziani, le persone di età avanzata, riceveranno la somministrazione del vaccino”.
Lo chiedono Marco Stella, capogruppo di Forza Italia al Consiglio Regionale della Toscana e Giampaolo Giannelli, responsabile dipartimento lavori pubblici e trasporti Forza Italia Firenze.
“Si tratta infatti – sottolineano Stella e Giannelli – di lavoratrici e lavoratori che garantiscono l’erogazione di una significativa parte dei servizi essenziali per il Paese, in particolare ora che le scuole secondarie hanno riaperto con la didattica in presenza al 50%. Ci meravigliamo che il piano strategico nazionale abbia escluso il settore dei trasporti dalle categorie da inserire tra quelle aventi diritto, in via prioritaria, alla vaccinazione.
Esortiamo quindi il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e l’assessore regionale alla sanità, Simone Bezzini, ad accogliere la nostra richiesta, considerato che bisogna mettere tutti coloro che lavorano in prima linea nelle condizioni di poter svolgere il proprio operato, evitando di contagio e quindi di propagare ad altri il virus”.
Marco Stella, Capogruppo Forza Italia in Regione Toscana
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimenti lavori pubblici e trasporti Forza Italia Toscana e Vice coordinatore provinciale Forza Italia Firenze
Scorie nucleari, Stella: Battaglia unitaria e bipartisan
Scorie nucleari, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Battaglia unitaria e bipartisan contro ipotesi siti in Toscana”
“Contro l’ipotesi del deposito di scorie nucleari in due siti della Toscana, occorre mettere da parte ogni contrapposizione politica e condurre una battaglia unitaria e bipartisan, per convincere il Governo Conte a trovare soluzioni diverse. La scelta delle campagne della Valdorcia e della Maremma è semplicemente inaccettabile”.
Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che ha presentato un’interrogazione dopo che, in base alla relazione tecnica, sono state individuate le aree idonee alla realizzazione del deposito unico nazionale per lo smaltimento di scorie nucleari. Tra le 67 aree indicate, due risultano essere aree toscane, precisamente tra Trequanda e Pienza (Siena) e a Campagnatico (Grosseto).
“E’ evidente – sottolinea Stella – che chi ha redatto la relazione tecnica non conosce la nostra regione. Altrimenti avrebbe saputo che la Valdorcia e i suoi scenari paesaggistici sono patrimonio Unesco, così come sono stupende le aree rurali di Campagnatico, tra le più belle e suggestive della Maremma toscana. Certe decisioni non possono essere calate dall’alto e imposte alle comunità locali.
Il Governo nazionale ha il dovere di confrontarsi con le Regioni e avviare un percorso partecipativo. Questa è una scelta pensata e prodotta in spregio a qualsiasi principio di tutela del territorio, di valorizzazione del contesto paesaggistico, di gestione sostenibile delle risorse ambientali.
Forza Italia è pronta a combattere questa battaglia insieme a tutte le forze politiche regionali, di maggioranza e di opposizione”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Stella: Piano vaccinale regionale, vogliamo chiarezza
Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Vogliamo chiarezza su piano vaccinale regionale, e capire quante dosi con quali tempi”
“Chiediamo alla Giunta regionale toscana di capire se questo piano vaccinale c’è, cosa prevede nel dettaglio e se, dalla data di approvazione della proposta di risoluzione del Consiglio regionale n.15 del 15 dicembre 2020, la Regione abbia continuato nel confronto con il Ministro della Salute e con la struttura del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, affinché venga assegnato alla Toscana un numero di dosi vaccinali sufficienti a coprire il fabbisogno delle categorie prioritarie individuate dal Piano nazionale e, in caso affermativo, a quando risalgono le azioni di confronto, e quali sono i tempi previsti di somministrazione delle dosi”.
Lo chiede, in un’interrogazione urgente, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
Nell’interrogazione viene chiesto a Giani e all’assessore alla Sanità Bezzini “se si siano dotati contestualmente di un piano vaccinale adeguato a livello organizzativo e logistico, se abbiano considerato, fra le categorie prioritarie, anche le persone diversamente abili dimoranti a domicilio e non in struttura, i loro famigliari e i caregivers”.
Stella chiede anche “se siano state inserite tra le categorie prioritarie i lavoratori del comparto raccolta e smaltimento rifiuti che trattano i rifiuti delle persone positive al Covid-19, se sia stata valutata la possibilità di vaccinare solo gli insegnanti ed eseguire i tamponi agli studenti, in vista dell’apertura delle scuole” e se la Regione abbia “tenuto conto della necessità di individuare e formare il personale addetto alle vaccinazioni dei soggetti considerati prioritari, con particolare riferimento agli operatori e agli ospiti delle Rsa e delle Rsd”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Specializzandi: Ok a ODG D’Ettore per equa retribuzione
Mutui prima casa, accolta proposta D’Ettore per il posticipo. Il deputato di Forza Italia Maurizio D’Ettore:”posticipare tutte le scadenze dei mutui prima casa, diminuzione della soglia di calo del fatturato, accesso al fondo per mutui sopra i 250.000 euro: ecco l’impianto dell’Ordine del Giorno”
Piano vaccinale: per la Giunta c’è, per il Pd no
Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Pd sostiene che non c’è piano vaccinale, Giunta regionale sì. Vogliamo chiarezza”
“In queste ore sta andando in scena in Toscana una vicenda abbastanza surreale, che vede da una parte il gruppo consiliare del Pd che dice che non esiste un piano vaccinare regionale, dall’altra la Giunta regionale a guida Pd, che sostiene invece che il piano vaccinale esiste. A noi non interessano le lotte interne alle diverse componenti del Pd e della maggioranza di centrosinistra, noi chiediamo solo di capire se questo piano c’è, e nel caso esista, cosa prevede nel dettaglio”. Lo ha detto in aula il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“Nella proposta di risoluzione n.15 presentata oggi in aula dalla maggioranza di centrosinistra – ricorda Stella – viene chiesto alla Giunta regionale di ‘dotarsi quanto prima di un piano regionale per la vaccinazione anti Covid 19 adeguato, a livello organizzativo e logistico, delle caratteristiche della Toscana e della tipologia del vaccino di volta in volta fornito’; i consiglieri chiedono alla Giunta Giani anche di ‘confrontarsi con il Ministero della Salute e con il Commissario straordinario per l’emergenza Covid, affinché venga assegnato alla Toscana un numero di dosi vaccinali sufficienti’. La nostra domanda, dunque, è semplice e pertinente: questo piano c’è o no? E che tempi di attuazione ha?”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Niente tamponi per le feste, rischio caos pronto soccorso
Covid, niente tamponi durante festività, rischio caos per i pronto soccorso. Il Presidente del Gruppo di Forza Italia Toscana in Consiglio regionale Marco Stella, insieme a Giampaolo Giannelli: “Anche questa volta in Toscana la medicina di base resta sguarnita per mancanza di fondi”
“Natale e Santo Stefano senza i 29 drive through distribuiti nella nostra regione (inclusi i laboratori privati), medici di famiglia che lavoreranno fino al 23 dicembre e poi solo il 28, 29 e 30 dicembre ed il 3 gennaio, servizio di guardia medica che non è stato potenziato. Così si rischia una vera emergenza e un assalto ai pronto soccorso durante le festività natalizie”.
A lanciare l’allarme sono Marco Stella, Presidente del Gruppo Forza Italia al Consiglio Regionale della Toscana e Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze.
“Chi ha i sintomi del Covid nei giorni di chiusura dei drive through – precisano Stella e Giannelli – dovrà recarsi al pronto soccorso, intasando strutture già in difficoltà, o attendere domenica 27 e questo, in una fase pandemica con numeri ancora rilevanti sia a Firenze che in Toscana, non va affatto bene, A questo si aggiunga che la medicina territoriale e di famiglia, nel periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio, lavorerà solo 4 giorni, coi medici di base che saranno sostituiti da un ordinario servizio di guardia medica, tra l’altro non potenziato per mancanza di fondi.
La cosa che lascia esterrefatti è che il problema era ben noto, nonostante le immancabili rassicurazioni del Presidente Giani, visto che oltre un mese fa il Presidente Anaao Assomedi, Carlo Palermo, aveva parlato dei problemi di (dis)organizzazione che vi sarebbero stati nel periodo delle festività natalizie. Il problema non si risolve nemmeno con le Usca, che restano in servizio ma che sono, come si sa, attivabili dai medici di base”.
“Una situazione – concludono Stella e Giannelli – che rischia di provocare un vero e proprio corto circuito, in un periodo, come quello delle feste natalizie, che già ogni anno vede il sovraffollamento nei pronto soccorso e negli ospedali e che stavolta, a causa dell’ennesima mancanza di adeguata organizzazione a livello regionale, rischia, in piena crisi pandemica, e col preventivato rischio della variante di genere del virus, di creare un’ onda d’urto tale da mettere in crisi l’intero sistema.
Auspichiamo quindi che il Presidente Giani anziché limitarsi a ‘augurarsi un atto di responsabilità’ da parte dei Medici, prenda immediati provvedimenti volti a scongiurare un probabile caos”.
Marco Stella, Capogruppo Forza Italia in Regione Toscana
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimenti lavori pubblici e trasporti Forza Italia Toscana e Vice coordinatore provinciale Forza Italia Firenze
Covid, 32 casi in RSA Mugello, sistema non funziona
Covid, 32 casi in RSA Mugello. Il Presidente del Gruppo di Forza Italia Toscana in Consiglio regionale Marco Stella, insieme a Giampaolo Giannelli: “Sistema continua a non funzionare”
“Sembra non arrestarsi l’emergenza nelle rsa toscane. Dopo l’esplosione dei casi del “Villone Puccini” di Pistoia, il nuovo focolaio della Rsa di Signa di alcuni giorni fa, i casi drammatici di Villa Serena a Montaione, ecco ora l’ultimo caso in ordine di tempo; i 32 positivi alla RSA “San Francesco” a San Carlo, nel Comune di Scarperia e San Piero, con i 26 contagi tra gli anziani e altri sei tra gli operatori. Il sistema, evidentemente, continua a mostrare falle preoccupanti che non possiamo assolutamente permetterci”.
Lo dichiarano Marco Stella, Presidente del Gruppo Forza Italia al Consiglio Regionale della Toscana e Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore provinciale Forza Italia Firenze.
“La Rsa San Francesco è una delle più grandi della zona. La struttura era riuscita finora ad alzare un muro efficace contro il contagio, bloccando fin da marzo le visite dall’esterno; ora purtroppo, non ci è riuscita – osservano Stella e Giannelli -. La Toscana è zona rossa da molto tempo, ma nella nostre regione continua, i numeri parlano chiaro, a mancare completamente un piano efficace che riguarda le strutture sanitarie, in particolare proprio per quelle realtà, come le Rsa, nelle quali il contagio può risultare letale, vista l’età e la fragilità dei degenti.
Oltre alla preoccupazione per l’ultima Rsa colpita dal contagio ( un tendone di solito utilizzato per spettacoli ed eventi, è stato attrezzato come ‘bolla Covid’ e lì sono stati isolati tutti gli anziani positivi. mentre i dipendenti malati sono a casa ) il timore continua ad essere forte per la situazione a livello generale”.
“Tra le nostre proposte, quindi, come già fatto in passato quando abbiamo affrontato questo delicato tema – concludono i due esponenti di F.I. – oltre a chiedere con forza una verifica sulla corretta adozione di tutte le procedure indicate nelle varie ordinanze emesse, oltre che delle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità, sollecitiamo un forte incremento dei tamponi effettuati. Solo un lavoro efficace di prevenzione e controllo su operatori ed ospiti può permettere di bloccare il contagio il cui propagarsi avrebbe conseguenze devastanti”.
Marco Stella, Capogruppo Forza Italia in Regione Toscana
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimenti lavori pubblici e trasporti Forza Italia Toscana e Vice coordinatore provinciale Forza Italia Firenze
Toscana arancione, Giani snobbato dal Governo
Le reazioni dei coordinamenti di Grosseto, Livorno e Massa alla decisione di lasciare la Toscana in zona arancione malgrado le promesse inopportune di Giani
Toscana ancora in zona arancione, Forza Italia: “Scelta immotivata, Giani snobbato dal Governo”
“E’ trascorso un altro weekend con la Toscana in zona arancione, il Natale si avvicina a grandi passi, ma continua la lenta agonia di piccole imprese e commercianti, sempre più in ginocchio a causa delle incomprensibili decisioni del Governo e di una Regione Toscana snobbata dall’esecutivo nazionale”.
Sandro Marrini, coordinatore provinciale di Forza Italia, commenta le parole del Governatore Eugenio Giani, che hanno confermato la classificazione di ‘zona arancione’ per la nostra regione.
“Giani, in evidente stato confusionale, si arrampica sugli specchi, addossando tutte le responsabilità di questa decisione al Governo, facendo finta di non sapere che è formato anche da ministri del suo partito – sottolinea Marrini -. E’ l’ennesima conferma di quanto il presidente della Regione conti davvero poco nello scacchiere della politica nazionale. Peccato che a farne le spese sono tutte quelle persone, i ‘bottegai’ come amo definirli, che ogni giorno, con spirito di sacrificio e abnegazione, mandano avanti le loro piccole aziende, spesso a conduzione familiare”.
“Siamo ai limiti del paradosso: regioni come la Lombardia e il Piemonte, che quotidianamente registrano casi di coronavirus circa 4 volte maggiori a quelle della Toscana, sono passate in zona gialla già da qualche giorno, mentre il nostro territorio, che ha visto una notevole diminuzione dei dati delle persone positive, è ancorato ai diktat del Governo e del Ministro Speranza – sottolinea il coordinatore provinciale di Forza Italia.
Anche se è innegabile che la salute delle persone sia una priorità, ci sarebbe bisogno di una maggiore flessibilità nel prendere le decisioni sul colore delle regioni. Allo stesso tempo, anche Giani dovrebbe essere più deciso e convincente nell’esprimere il disappunto ai vertici dello Stato, senza lasciarsi andare a diplomatiche proteste che sembrano più frasi di circostanza che vere e proprie rimostranze ufficiali”.
“Forza Italia non può far altro che esprimere la propria solidarietà ai commercianti, alle piccole imprese e alle partite Iva – conclude Marrini -. Sono il vero motore che fa andare avanti l’economia italiana e sono facilmente immaginabili le conseguenze disastrose per i loro bilanci dovute alle scelte irrazionali del Governo. In ogni caso, promettiamo che a qualsiasi livello istituzionale il nostro partito si farà portavoce delle loro istanze per far sì che possa essere offerto loro il sostegno necessario per non chiudere le saracinesche e per ripartire con quello slancio indispensabile a tenere in vita il nostro Paese”.
Sandro Marrini, coordinatore provinciale Forza Italia Grosseto
FORZA ITALIA: ..ma la Toscana rimane arancione
La prudenza è d’obbligo, il rispetto delle regole deve essere garantito. Giani finge di battagliare con il primo ministro, mentre migliaia di imprese soffrono e muoiono neanche troppo lentamente.
Giani continua a farsi bello sui social con fotografie che lo ritraggono in qualche azienda toscana mentre promette milioni di contributi. Giani continua a non fare quello che dovrebbe mettere in atto.
Ci si domanda la ragione della permanenza in zona arancione, poco comprensibile rispetto al numero dei contagi, sensibilmente diminuiti negli ultimi giorni e con il famoso indice RT toscano a quota 0,81; al di sotto di quello di Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Molise, Provincia autonoma di Trento, Puglia e Veneto, molte di queste Regioni già in zona gialla.
La risposta sarà da ricercare nella carenza di posti in terapia intensiva, oppure “semplicemente” nella gestione di alcuni parametri, quali la trasmissione dei dati o il numero dei tamponi, che dipendono solo da problemi organizzativi/amministrativi che non sono stati fatti funzionare a dovere.
Contenere i contagi è possibile, iniziando con una vera politica di prevenzione, facendo controlli sul rispetto dei protocolli, investendo sui trasporti e attuando una politica sanitaria in grado di fronteggiare l’ emergenza epidemiologica.
Le restrizioni non possono consentire alle nostre attività di sopravvivere.
Un buon padre di famiglia cercherebbe di garantire la salute dei propri figli e con un giusto “strabismo” guarderebbe al lavoro, alle attività produttive favorendo la tenuta economica e sociale del territorio.
Evidentemente nè la Toscana, nè l’Italia hanno un buon padre di famiglia. La gestione regionale della nostra sanità è ormai da troppo tempo difettosa a livello organizzativo e priva dei giusti finanziamenti e investimenti.
Decenni di governo di centro sinistra hanno generato una situazione paradossale: le eccellenze del nostro personale specializzato si contrappongono alle troppe carenze gestionali da parte della Regione.
Ma la Toscana rimane in zona arancione.
Coordinamento provinciale Livorno Forza Italia
ll PD gioca a “strega comanda colori”, a Massa Carrara continuiamo a contare i morti
Italia 60 milioni di abitanti, deceduti per Covid 63 mila; Germania 84 milioni di abitanti, deceduti per Covid 21 mila; Russia 146 milioni di abitanti, deceduti per Covid 45 mila.
Questi sono i dati di cui si può vantare una classe politica inefficiente che, come Ponzio Pilato, ha scaricato decisioni e responsabilità sulle Regioni e che la nostra Toscana sta pagando drasticamente per le incertezze, le distrazioni e le scelte che il PD le ha riservato e che tutt’ora continua a riservarle.
Forse gli esponenti del Pd sperano che i cittadini siano stati colpiti, come accadde nel film Men in Black, dal raggio neutralizzatore cancellando loro la memoria, ma in realtà la “gestione poco attenta” della sinistra segna, come una cicatrice, il passato ed il presente della Toscana ed in particolare della nostra Provincia.
“Gestione poco attenta” che nel recente passato provocò una voragine di 420 milioni di euro nel bilancio dell’ASL di Massa, per poi essere affiancata e seguita da altre situazioni aziendali similmente deficitarie.
Forse è a causa di questi “buchi” apparsi all’improvviso che, in tempi non lontani, esponenti targati PD annunciavano il loro disegno di legge dicendo testualmente: “Si dovrà ridurre il personale del comparto sanitario a favore di un’organizzazione più snella”.
Adesso la drastica dieta imposta dalla sinistra al sistema sanitario sta mettendo in luce il millantato “sistema Toscana” ma purtroppo, nemmeno davanti a questa grave pandemia, Regione ed ASL hanno cambiato il modo di operare.
Intanto il presidente Giani continua a fare previsioni che vengono continuamente disattese.
La Toscana resta una delle Regioni peggiori d’Italia, la provincia di Massa Carrara conta dall’inizio della pandemia 340 morti, di cui solo 40 negli ultimi 11 giorni.
Così, nonostante il Governatore affermi che la Toscana abbia “numeri da zona gialla” e un Rt minore a 1, la nostra regione resta in “zona arancione”: evidentemente, come gli esponenti del PD della nostra Provincia, anche il Presidente Giani, a Roma, “lascia il tempo che trova”.
Luca Tonlazzerini, Responsabile provinciale Dipartimento Istruzione e Disabilità – Massa Carrara
Mugello: anziano con Sla ma senza riconoscimento legge 104
Il Presidente del Gruppo di Forza Italia Toscana in Consiglio regionale Marco Stella, insieme a Giampaolo Giannelli: “Mugello: anziano con Sla ma senza riconoscimento legge 104. E’ indecente, rivediamo i tempi di assegnazione”
“Con la Sla, ma senza la 104: è la vicenda assurda di un 63enne mugellano affetto da questa terribile malattia e costretto in più ad attendere dei mesi per la visita domiciliare necessaria per il riconoscimento dell’invalidità. In assenza di questa, infatti, la moglie non potrà accedere ai benefici della legge 104 per assisterlo. Un calvario senza fine che lede i diritti e la dignità di questa persona. Occorre assolutamente rivedere i tempi di assegnazione”.
Lo affermano Marco Stella, Presidente del Gruppo di Forza Italia al Consiglio Regionale della Toscana, e Giampaolo Giannelli, Vicecoordinatore Provinciale di Forza Italia Firenze.
“È bene ricordare che la SLA è una malattia dall’esito nefasto. Proprio per questo – sottolineano Stella e Giannelli – i percorsi di assistenza devono essere improntati alla massima celerità: non è possibile lasciare una famiglia in queste condizioni. Dov’è l’Asl? Questa vicenda è indecente e ci deve indurre tutti ad una profonda riflessione, ma soprattutto ci deve portare, specie in casi particolari come questo, a rivedere tempi e modi che regolano certe procedure. Pochi giorni fa abbiamo celebrato tutti la Giornata dei Disabili: è bene che alle belle parole seguano fatti concreti”.
Marco Stella, Capogruppo Forza Italia in Regione Toscana
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimenti lavori pubblici e trasporti Forza Italia Toscana e Vice coordinatore provinciale Forza Italia Firenze
Sanità: Ok ODG revisione criteri assistenza ospedaliera
I Deputati di Forza Italia Maurizio D’Ettore e Stefano Mugnai: “Sanità: Ok a nostro ODG per revisione generale criteri standard assistenza ospedaliera”
“Siamo molto soddisfatti per il parere favorevole del Governo all’ordine del giorno, con il quale abbiamo impegnato l’esecutivo ad avviare, di concerto con le regioni, una revisione rapida del decreto ministeriale 70/2015, che ha finito per penalizzare eccessivamente l’offerta ospedaliera e sanitaria in molte aree del nostro Paese”.
Lo dichiarano Maurizio D’Ettore e Stefano Mugnai, deputati di Forza Italia.
“Il decreto ministeriale in questione, infatti, ha definito gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi per l’assistenza ospedaliera, ovvero, numero di posti letto, offerta sanitaria in base all’utenza servita, volumi di attività erogati, ecc.., a cui le Regioni si sono dovute adeguare.
L’obiettivo era quello di riorganizzare e razionalizzare le spese sanitarie e migliorare la qualità delle prestazioni erogate. Ma da molto tempo, si sente la necessità di rivedere il decreto 70, perché nel tempo ha mostrato tutte le sue criticità e inadeguatezze, soprattutto per le aree periferiche e maggiormente disagiate, come le aree montane o quelle peggio collegate con i centri urbani.
I criteri numerici previsti da questo decreto se sono, forse, validi per le aree urbane, certamente sono difficilmente applicabili laddove la dispersione della popolazione sul territorio, la carenza di infrastrutture, le difficoltà di comunicazione, rendono critica la loro applicazione, causando inevitabilmente una sorta di desertificazione sanitaria e mettendo a rischio in quelle aree la stessa erogazione dei LEA.
Con il nostro ordine del giorno, abbiamo impegnato il Governo a rivedere tale decreto per correggerlo, ora vigileremo perché mantenga fede agli impegni assunti”, concludono i deputati di FI, Felice Maurizio D’Ettore e Stefano Mugnai.
Università: Ministro mostri rispetto per specializzandi
I Deputati di Forza Italia Maurizio D’Ettore e Stefano Mugnai: “Università, Ministro Manfredi mostri rispetto e gratitudine per specializzandi medicina, no improvvisazioni”
“Consiglio non richiesto ma dovuto al ministro dell’Università: torni a fare quello che faceva prima.
Essere il responsabile di un dicastero comporta innanzitutto coerenza e competenza. E le affermazioni del ministro Manfredi, quando sostiene che ‘lo specializzando è uno studente e le vaccinazioni sono un’attività formativa da ‘retribuire’ con dei crediti formativi’, dimostrano tutto il contrario.
Ad oggi gli specializzandi, medici professionisti, rappresentano una delle colonne portanti del sistema sanitario nella gestione della crisi pandemica da Covid-19. Nei loro confronti bisogna avere rispetto e mostrare gratitudine, ovvero non ritenere questi medici, e l’alta formazione della specializzazione, alla stregua addirittura di ‘bassa manovalanza’ da retribuire con dei CFU per un servizio così delicato come la vaccinazione di massa.
Il lavoro, qualsiasi tipo, merita una retribuzione equa, altrimenti viene offesa la dignità di chi lo esercita. Insomma, il ministro cambi registro. Gestire il mondo dell’università è qualcosa di serio, non c’è spazio per le improvvisazioni”.
Lo affermano, in una nota, i deputati di Forza Italia Maurizio D’Ettore e Stefano Mugnai che presenteranno anche atto urgente di sindacato ispettivo alla Camera dei deputati.
Mallegni: Bene ospedali Covid ma si sono persi 7 mesi
Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni: “Aperture ospedali Covid: Ottimi risultati ma si sono persi 7 mesi inutilmente”
“Ottimi risultati per le aperture del centro Covid Pegaso a Prato e del Campo di Marte a Lucca, peccato aver perso quasi 7 mesi inutilmente”. Commenta così il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni, coordinatore regionale del partito in Toscana, le attivazioni dei vecchi ospedali dedicati ora ai malati Covid.
“Mi ero giurato di non intervenire sulla faccenda, ma di fronte all’eccessivo trionfalismo di un presidente Eugenio Giani, Monia Monni, Stefano Baccelli e il direttore della protezione civile Giovanni Massini, che in pompa magna si presentano trionfanti, è impossibile tacere”, continua il Senatore.
“Forza Italia chiede a gran voce da maggio di intervenire nelle strutture ospedaliere per allargare gli spazi e renderli efficaci e permanenti, aumentando così le terapie intensive e le rianimazioni. Ad oggi però abbiamo perso maggio, giugno, luglio, agosto, settembre e ottobre per poi arrivare solo a novembre alla saggia decisione di adibire vecchie strutture a ospedali Covid: questo lo troviamo irrispettoso nei confronti di tutta la comunità toscana”.
“Questi mesi persi sarebbero stati fondamentali per offrire – già da un mese e mezzo fa – degli spazi adeguati a tutto il personale sanitario”, prosegue il senatore Mallegni facendo riferimento a una mancata urgenza in quella che doveva essere una priorità durante il periodo di apparente calma tra la prima e la seconda ondata della pandemia. “Cosa dire oggi? Sicuramente l’apertura di questi ospedali Covid ci rende felici ma, ancora una volta, la politica toscana e quindi quella del partito democratico, ha guardato indietro anziché avanti senza mai prendersi vere responsabilità”, conclude il senatore Mallegni.
Coordinamento regionale di Forza Italia Toscana
Mallegni: Covid 19, riaperture pericolose se improvvisate
Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni: “Covid 19 e Dpcm, le riaperture possono essere pericolose se si agisce, ancora una volta, improvvisando”
“Si chiude tutto, si riapre, lockdown soft e si apre di nuovo: mai nella nostra vita, di donne e uomini del XXI secolo, avremmo pensato di essere vittime della terza guerra mondiale” così afferma il Senatore di Forza Italia Massimo Mallegni alla luce di tutti quei provvedimenti che da quasi un anno ormai abitano il nostro paese in preda al caos più totale.
Perché di caos si tratta, se da una parte la pandemia ha stravolto le vite di milioni di persone, dall’altra un’Italia impreparata continua a vagare nel buio tra gesti audaci – forse non ben calibrati – e inevitabili passi indietro che gettano tutti nel più profondo sconforto. Ed è così che anche queste riaperture tanto attese rischiano di essere un clamoroso autogol, se non ponderate con attenzione.
“All’inizio in molti pensavano al Coronavirus come a una banale influenza, anch’io stesso forse ho sottovalutato la cosa – si legge nella nota del Senatore di Forza Italia – ma mi sono tuttavia immediatamente ricreduto e ho ritenuto che la misura del rigore fosse l’unica attuabile fino ad una diffusione capillare del vaccino che, ancora oggi, purtroppo, non è stato reso disponibile, o meglio non lo è nelle quantità necessarie per immunizzare l’intera popolazione”.
La visione del Senatore non si basa quindi sul negazionismo – bersaglio fin troppo facile di questi tempi – di un virus che ha mietuto vittime che meritano sacro rispetto, ma di un’analisi approfondita sulla gestione governativa di una situazione di estrema emergenza, nella quale le responsabilità non stanno da una sola parte, e nell’invito alla cautela sulle imminenti decisioni governative che – se prese troppo alla leggera- rischiano di rivelarsi solo come uno zuccherino dato ai cittadini per poi dover, inevitabilmente, tornare indietro.
“Parlo di terza guerra mondiale, riferendomi al Covid, perché il nemico ormai non può avere un unico volto, ma un insieme di volti, una strategia globale e un modo per distruggere e poi ricostruire a spese dei più deboli” – spiega Mallegni – “Gli Stati hanno agito in ordine sparso e ciascuno in Europa ha puntato non su una logica sussidiaria, ma alla presunta salvaguardia del proprio orticello”.
Ciò a cui si fa riferimento è quindi la gestione inesperta e egoistica degli stati – compresa l’Italia – con cui hanno affrontato la pandemia: se nella scorsa primavera questa bufera ci ha colto impreparati, obbligandoci a navigare a vista contro un qualcosa di sconosciuto e pericoloso, va da sé che la seconda ondata poteva essere gestita diversamente, attraverso una linea chiara e decisa volta a tutelare tutte le vittime, dirette e indirette, di questo virus.
“In questi mesi, attraverso un’azione di Governo discutibile, l’Italia ha fulminato oltre 110 miliardi di euro in crediti di imposta, assistenzialismo ed inutili – o parzialmente inutili – provvedimenti economici, quando tutto ciò che serviva era una prospettiva precisa. Mai il nostro paese, dal dopoguerra in avanti, ha avuto a disposizione tale cifra che sarebbe dovuta servire a stabilire una chiara programmazione di ripresa almeno triennale e che avrebbe messo al sicuro le imprese, i lavoratori e lo stesso Stato, agendo su quelle che dovevano essere le priorità e cioè la scuola, il sistema sanitario, le strutture ricettive e il commercio che ormai è quasi del tutto distrutto” continua il Senatore.
“Non abbiamo sicuramente le competenze per fermare il virus, che ancora oggi continua ad entrare nelle nostre case, ma avremmo dovuto avere il dovere – in questa seconda ondata – di tutelare tutti quei lavoratori in ginocchio e quegli studenti confusi ma soprattutto abbiamo oggi l’obbligo – almeno morale – di imporre una chiara strategia operativa per evitare di trovarci a parlare di una “inevitabile” terza ondata” spiega ancora il Senatore di Forza Italia.
“Per quanto riguarda poi la gestione sanitaria, essa ha avuto molti “stop and go”, dimostrando così quella pericolosa ma ormai conosciuta dinamica dello “scaricabarile” tra Stato e Regioni per cui, in un insieme di responsabilità mai prese da nessuno si è perso tempo in giustificazioni tralasciando le azioni concrete”.
“Ho quindi forti dubbi sulle tante attese riaperture di questi giorni, che rischiano di essere solo fuochi di paglia: spero che lo Stato e le Regioni siano state ben attenti alle decisioni prese in vista del Natale, sperando di non doverci trovare ad attendere pietosamente un’estate che ovviamente non riuscirà più a salvare un’economia al collasso. Tutti proviamo grande gioia a vedere le nostre aziende che tornano a lavorare e i nostri collaboratori riappropriarsi di una dignità professionale ma mi auguro che questo ultimo Dpcm sia stato frutto di valutazioni precise e mirate, perché un errore, oggi, sarebbe fatale” conclude Massimo Mallegni.
Non è quindi un “no” deciso sulle riaperture quello del Senatore di Forza Italia, ma la speranza che tutto non sia stato lasciato all’improvvisazione in un momento di così grande difficoltà per tutto il paese.
Coordinamento regionale di Forza Italia Toscana
RSA: I protocolli in Toscana continuano a non funzionare
Il Presidente del Gruppo di Forza Italia Toscana in Consiglio regionale Marco Stella, insieme a Giampaolo Giannelli: “RSA: Preoccupante nuovo focolaio a La Cupolina. I protocolli in Toscana continuano a non funzionare”
“Qualche settimana fa, dopo lo sviluppo dei primi focolai nelle Rsa toscane, avevamo fatto un comunicato stampa in cui denunciavamo che il sistema, come è strutturato ora, non funziona, e che la Regione Toscana, dati alla mano, non aveva fatto quanto sarebbe stato necessario in termini di dispositivi di protezione per il personale, organizzazione degli spazi interni con una netta separazione tra pazienti covid e no covid, e soprattutto adeguati protocolli a carattere regionale da osservare in tutte le Rsa; le vicende delle ultime settimane, e anche degli ultimi giorni, purtroppo, confermano i nostri timori”.
Lo affermano il Presidente del Gruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella e Giampaolo Giannelli, vice coordinatore provinciale del partito fiorentino.
“Oltre ai casi limite come quello di Villa Serena nell’Empolese, che già registra il drammatico numero di 28 decessi – proseguono Stella e Giannelli – anche negli ultimi giorni, nonostante il calo di contagi e di decessi sul territorio della nostra regione, i focolai nelle Rsa toscane continuano a divampare.
L’ultimo, in ordine di tempo, che desta grande preoccupazione, è quello della casa di riposo La Cupolina di Firenze. I primi casi accertati risalgono al 26 novembre e in cinque giorni a risultare positivi sono stati 41 anziani su 115 ospiti totali. L’Asl Toscana Centro ha comunicato che si attendono le risposte per altri sette anziani, e che i positivi si trovano sempre all’interno della casa di riposo dove è stata creata una bolla Covid”.
“Si tratta dell’ennesima situazione che crea allarme, sia nelle famiglie che nel personale che opera nella casa di riposo, visti i numeri alti dei degenti risultati positivi – aggiungono i due esponenti di Forza Italia -. In un momento così avanzato della cosiddetta ‘fase 2 del Covid’, preoccupa e non poco lo sviluppo di questi focolai che investono i nostri anziani; è il segno evidente che anche l’ultimo piano regionale approntato per le Rsa non sta dando i frutti sperati.
Occorre rivedere totalmente l’organizzazione delle Rsa e delle case di riposo, perché non possiamo permetterci di pagare di nuovo un alto prezzo in termini di vite umane. I nostri anziani sono la parte più fragile ed esposta della società, e occorre proteggerli e tutelarli in maniera adeguata”.
Marco Stella, Capogruppo Forza Italia in Regione Toscana
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimenti lavori pubblici e trasporti Forza Italia Toscana e Vice coordinatore provinciale Forza Italia Firenze
Stella: screening oncologici, approvato odg di Forza Italia
Approvato ODG del capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Non interrompere screening oncologici e ripristinare livelli assistenza malati cancro”
Ripristinare i livelli di assistenza di malati di cancro e non interrompere gli screening oncologici. E’ quanto chiede un ordine del giorno a firma del capogruppo di Forza Italia, Marco Stella, e approvato oggi dal Consiglio regionale della Toscana.
“Nelle scorse settimane – ha sottolineato Stella – l’allarme lanciato dal direttore dell’Ispro, professor Gianni Amunni ha sollevato la questione che riguarda migliaia di toscani e le loro famiglie. Prevenire e fare screening salva vite umane.
Nelle 12 settimane di lockdown della primavera scorsa, secondo i report sviluppati dall’Agenzia regionale di sanità, in Toscana sono stati effettuati complessivamente 86.400 interventi chirurgici in meno, e questo ha prodotto sicuramente una criticità di cui rischiamo di vedere le conseguenze in futuro, con un probabile aumento della mortalità.
Questo non va bene, non possiamo ripetere gli errori di sette mesi fa”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano

Stella: guardia medica, approvato odg di Forza Italia
Approvato ODG del capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Guardia medica notturna non verrà sospesa. Regione Toscana costretta a marcia indietro”
Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato un ordine del giorno a firma del capogruppo di Forza Italia, Marco Stella, che impegna la Giunta ad annullare l’ordinanza 107/20 dell’11 novembre scorso, con la quale, tra le altre cose, tagliava la continuità assistenziale notturna, la cosiddetta guardia medica. “Si tratta di un servizio fondamentale per i cittadini – sottolinea Stella – e se fosse stata tagliata, dalle ore 24:00 alle ore 8:00 l’assistenza sarebbe stata garantita solo tramite consulenza telefonica: siamo contenti che l’odg sia stato approvato”.
“Siamo soddisfatti – evidenzia Stella – perché il taglio alla guardia medica notturna sarebbe stato un bel problema, avrebbe prodotto accessi impropri nelle strutture ospedaliere e gravi conseguenze sulla tenuta del 118 e dei Pronto soccorso. Il servizio di guardia medica è strategico per il territorio. Ha prevalso il buon senso, sono stati ascoltati gli allarmi lanciati dai sindaci, dal personale ospedaliero, dalle Società della Salute. Ora attendiamo che Giani produca una nuova ordinanza con cui certifichi il passo indietro della Regione Toscana”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano

Sospensione guardia medica: Forza Italia agisce nei Comuni
Interventi di Forza Italia contro la sospensione notturna della guardia medica nei comuni di Arezzo (Jacopo Apa), Cecina (Chiara Tenerini) e Capannori (Matteo Scannerini): “creerà gravi ripercussioni per tutti coloro che necessitano di assistenza notturna e intaserà i Pronto Soccorso”
Intervento di Jacopo Apa, Capogruppo FI al Comune di Arezzo:
“In riferimento all’Ordinanza n. 107 del Presidente della Regione Toscana abbiamo fatto una interrogazione urgente a risposta scritta all’Assessore con delega alla sanità del Comune di Arezzo Tanti e per conoscenza al Sindaco Ghinelli.
Abbiamo chiesto, come gruppo consiliare di FI, che l’amministrazione si faccia parte attiva per proporre la revoca dell’Ordinanza regionale che ha predisposto la sospensione del servizio di continuità assistenziale (ex Guardia Medica) dalle ore 24:00 alle ore 8:00 e di proporre maggiori investimenti per l’esecuzione dei tamponi rapidi antigenici.
Anche se sarebbe comunque garantita la continuità assistenziale dalle ore 24:00, con centrali telefoniche programmate sul modello Hub-Spoke attive sino alle ore 8:00 del mattino, a nostro avviso la modalità organizzativa pare assai indebolita non solo per il nostro territorio, ma anche per quelle zone limitrofe o comunque distanti dai grandi centri urbani.
L’orario notturno tra l’altro fa parte di una fascia nella quale va posta molta attenzione, in particolare nei confronti dei cittadini con patologie specifiche (cardiopatici, malati oncologici, ecc.) che necessitano di avere punti di riferimento presenti ed accessibili limitando la tendenza, eventualmente, dell’uso del 118 e dei Pronto Soccorso.
A seguito dell’interrogazione, sempre come gruppo consiliare, abbiamo predisposto al protocollo anche una mozione sul medesimo tema da inserire all’odg nel prossimo consiglio comunale e chiesto al Presidente Luca Stella di discutere in sede di conferenza dei capigruppo (prevista in questa settimana) l’anticipo del documento subito dopo le delibere vista l’urgenza e l’imminente decorrenza”.
Jacopo Apa, Capogruppo FI al Comune di Arezzo
Intervento di Chiara Tenerini, Capogruppo in Consiglio Comunale a Cecina – Forza Italia:
“Mi aspetto che il Sindaco Lippi e la giunta del Comune di Cecina, porti in Consiglio Comunale del 26 novembre la mia mozione urgente che impegna al nostro primo cittadino di chiedere al Presidente della Regione Toscana di revocare questa folle ordinanza.
In tutta la Regione viene sospeso il Servizio di Continuità Assistenziale (ex guardia medica) dalle 24 alle 8, creando così gravi ripercussioni per tutti coloro che necessitano di assistenza notturna.
Il coordinamento provinciale di Forza Italia Livorno si è immediatamente mobilitato con l’ obiettivo di far revocare l’Ordinanza del Presidente della Regione Toscana, n.107 dell’11 novembre 2020.
Dobbiamo garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini, inoltre la sospensione del servizio ottiene il prevedibile risultato di aumentare il ricorso al Pronto Soccorso.
Al Senato e in Regione ci siamo immediatamente attivati come Forza Italia presentato gli atti necessari per la revoca dell’ordinanza. La salute è un diritto costituzionale non la si può limitare con un’ordinanza.
Domenica scorsa ho presentato un atto formale ed urgente in Comune a Cecina per richiedere al Sindaco Lippi di essere uniti in questa battaglia e di farsi portavoce, presso la Regione Toscana, della richiesta di revoca di questa scellerata ordinanza.
Denunciamo la completa assenza di programmazione da parte della Regione Toscana su come affrontare questa recrudescenza epidemiologica.
Nessuno si è preoccupato di preparare la nostra Sanità, finora descritta come una eccellenza, ad un evento ampiamente prevedibile.
Eccoci travolti da un virus meno fatale rispetto alla scorsa ondata, ma più contagioso, che sta creando enormi problemi alle nostre strutture sanitarie.
Non aver rinforzato le medicina territoriale aiutando i Medici di Base, presidio indispensabile e presente ovunque in Italia, ad assistere a domicilio i loro pazienti ha provocato il caos negli Ospedali, già ridotti da molti anni di politica regionale basata solo su risparmi e tagli eccessivi.
Chiara Tenerini, Capogruppo in Consiglio Comunale a Cecina – Forza Italia
Intervento di Matteo Scannerini, Consigliere comunale di Forza Italia a Capannori:
Con l’ordinanza numero 107 dell’11-11-2020, il presidente Giani ha sospeso dalle ore 24 alle ore 8:00 del mattino, il servizio di guardia medica in Toscana. La continuità assistenziale sarebbe garantita, in questa fascia, da centrali telefoniche programmate sul modello Hub-Spoke.
Tutto ciò è chiaramente un indebolimento della nostra sanità regionale. Basti pensare alle numerose persone che, senza indugio, si rivolgeva abitualmente a tale servizio in caso di emergenza e che ora si troveranno disorientata dall’oggi al domani.
Vogliamo parlare poi del rischio di sovraccarico che avremo per il 118? Già parecchio sotto pressione in questo periodo?
Come Forza Italia Capannori abbiamo quindi presentato una mozione, elaborata dalla responsabile dei dipartimenti del direttivo toscano FI Chiara Tenerini e tramessa a tutti i capigruppo comunali azzurri della regione, che chiede la revoca di questa ordinanza.
La guardia medica è fondamentale. Non si può interrompere il servizio giustificando la scelta dicendo che “abbiamo bisogno di quest’ultima per l’esecuzione a tappeto dei test antigenici rapidi”. Per quanto grave, non esiste solo il covid-19. Il diritto alla salute è quindi a rischio.
Si vuole incrementare l’attività di screening? Bene, allora si stanzino immediatamente risorse a favore di laboratori di analisi privati e farmacie di modo che, tutti coloro che possiedono gli strumenti idonei, possano partecipare attivamente al contrasto di questa epidemia.
Personalmente, non mi fermerò all’ufficio comunale. In qualità di consigliere provinciale farò pressione anche sulla presidenza provinciale affinché, seppur informalmente, inviti anch’essa il governatore della toscana a ripensarci.
Matteo Scannerini, Consigliere comunale di Forza Italia a Capannori
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Berardi: SSN, la coperta è troppo corta
Il senatore di Forza Italia Roberto Berardi: “SSN, la coperta è troppo corta”
A quanto pare da oggi i medici di continuità assistenziale in Toscana non saranno più disponibili dalle 24:00 alle 8:00 e saranno sostituiti da un centralino telefonico. È quanto si legge in una delibera regionale che prevede anche come le ore risparmiate serviranno ai medici per incrementare in orario diurno la sorveglianza sanitaria e l’attività ambulatoriale negli alberghi covid.
Mi pare evidente che spostare i medici da una parte all’altra non sia la soluzione anzi, indebolendo la sanità di prossimità e impedendo ai cittadini di avere a disposizione in orari notturni i medici di continuità non farà altro che intasare i pronto soccorsi degli ospedali già al collasso.
La sanità toscana andava riformata completamente, andavano ripristinati presidi territoriali, assunti nuovi medici, infermieri e personale sanitario, andavano potenziati gli ambulatori e i poliambulatori dei medici di famiglia, invece ancora una volta si è fatta una campagna elettorale sulla salute dei toscani a cui oggi viene addirittura chiesto di non sentirsi male di notte. Siamo all’assurdo.
Lo dichiara il Senatore Roberto Berardi membro del Comitato Regionale di Forza Italia Toscana
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Mugnai, Raponi: RSA, più attenzione agli ospiti anziani
Nautica e pesca in Toscana: accolte le nostre proposte, ma… I deputati di Forza Italia Elisabetta Ripani e Stefano Mugnai ed il Coordinatore Provinciale di Grosseto Sandro Marrini: “Servono chiarimenti definitivi dalla Regione sulla pesca. Da Forza Italia opposizione costruttiva: poche chiacchiere, ma proposte sensate verso la ripresa di nautica da diporto e pesca”
RSA, Drammatici dati decessi, piano regionale insufficiente
Il Presidente del Gruppo di Forza Italia Toscana in Consiglio regionale Marco Stella, insieme a Giampaolo Giannelli: “RSA, Drammatici dati decessi, piano regionale insufficiente e tardivo”
“Sono 500 i decessi avvenuti nelle RSA toscane dall’inizio dell’epidemia, ben 119 da settembre ad oggi. Un dato drammatico, 500 vite falciate dal virus; un dato che dimostra come purtroppo la prima fase abbia insegnato ben poco e come non siano stati affrontati in maniera adeguata i problemi. Asl Toscana centro, Nord Ovest, Sud Est, in tutte e tre le areee di riferimento la situazione nelle RSA ha presenta numeri drammatici in termini di perdite di vite umane, che non accennano a diminuire. La Regione Toscana ha approntato il piano “sicurezza e affetto”, per cercare di mettere una pezza ad una situazione estremamente grave, ma si tratta di un piano insufficiente, e che arriva troppo tardi”.
Lo affermano Marco Stella, Presidente del Gruppo Forza Italia al Consiglio Regionale della Toscana, e Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore Provinciale di Forza Italia Firenze.
“Il piano, tra l’altro, comprende la realizzazione di case di riposo covid, più Usca, tamponi rapidi da realizzare ogni due settimane – sottolineano Stella e Giannelli -. Non è un caso che alcuni aspetti del piano registrino già le critiche degli operatori del settore. Le parole di Franca Conte, dell’Arat, che conta 8 strutture solo in provincia di Firenze sono molto chiare: ‘Uno screeening ogni 15 giorni non è sufficiente.
Avere subito a disposizione i tamponi rapidi antigenici è fondamentale appena ci si rende conto di un caso sospetto’. E ancora Franca Conte ricorda come le strutture, in proprio, abbiano dovuto acquistare ben 100 tamponi per far fronte alle situazioni di emergenza. E’ quindi evidente, sia a noi che agli operatori del settore, ma evidentemente non lo è per la Regione Toscana, che molte RSA sono in difficoltà”.
“Le RSA sono strutture particolari, delle vere e proprie bombe sociali, da trattare e curare in modo particolare, non come una normale struttura sanitaria – avvertono Stella e Giannelli -. Occorre quindi fare il massimo per diminuire il pericolo di contagio, che avrebbe conseguenze devastanti.
Le RSA al momento registrano anche il problema della mancanza di personale, con tutte le conseguenze del caso. Occorre quindi dare ascolto alle richieste degli operatori, iniziando dalla dotazione dei tamponi, facendo sì che sia congrua rispetto alle esigenze delle strutture; i test rapidi ogni 15 giorni sono davvero insufficienti e i problemi nelle RSA rischiano nuovamente di deflagrare”.
Marco Stella, Capogruppo Forza Italia in Regione Toscana
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimenti lavori pubblici e trasporti Forza Italia Toscana e Vice coordinatore provinciale Forza Italia Firenze
Screening oncologici fermi, chiediamo audizione Ispro
Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Chiediamo audizione direttore Ispro su blocco screening oncologici. La denuncia del professor Amunni è chiara. Regione e Asl devono delle risposte ai malati”
“La denuncia del professor Gianni Amunni sul blocco degli screening oncologici in Toscana, a seguito dell’emergenza Covid, è molto precisa e circostanziata. Le preoccupazioni espresse dal direttore di Ispro (l’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica), che lancia un monito sui rischi che un’interruzione della prevenzione sul cancro potrebbe portare alla salute pubblica e al sistema sanitario, sono anche le nostre preoccupazioni, e quelle di tantissimi toscani.
Per questo chiediamo che la Terza Commissione del Consiglio regionale della Toscana, convochi con urgenza il professor Amunni in audizione, in modo che possa illustrare compiutamente i dati in suo possesso”.
Lo chiede il presidente del Gruppo Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“L’allarme lanciato dal direttore dell’Ispro è molto grave – sottolinea Stella -. Perché una volta che il coronavirus sarà passato, il cancro ci sarà ancora e non possiamo permetterci di accumulare un fardello di diagnosi non fatte e di cure non iniziate. E siccome conosciamo e stimiamo il professor Amunni, non possiamo sottovalutare le sue parole.
Da parte della Regione non può reggere la giustificazione che il personale medico e sanitario è impegnato nel combattere il Coronavirus: la sanità assorbe quasi l’80% del bilancio regionale, solo nel sistema di emergenza-urgenza in Toscana mancano almeno 300 medici, e centinaia di infermieri. La Regione faccia assunzioni e remunerazioni adeguate per chi lavora in prima linea, non è possibile andare avanti sotto organico”.
“La situazione è drammatica, e non si può perdere un solo giorno – è l’invito del capogruppo di Forza Italia -. Nelle 12 settimane di lockdown della primavera scorsa, secondo i report sviluppati dall’Agenzia regionale di sanità, in Toscana sono stati effettuati complessivamente 86.400 interventi chirurgici in meno, e questo ha prodotto sicuramente una criticità di cui rischiamo di vedere le conseguenze in futuro, con un probabile aumento della mortalità.
Questo non va bene, non possiamo ripetere gli errori di sette mesi fa. Chiediamo al Presidente Giani di fare celermente assunzioni nella sanità e di consentire al sistema sanitario toscano di girare a pieno regime”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Non veritiere cifre delle assunzioni in sanità toscana
Il Presidente del Gruppo di Forza Italia Toscana in Consiglio regionale Marco Stella, insieme a Giampaolo Giannelli: “Non veritiere cifre fornite da Regione Toscana su nuove assunzioni in sanità. Servono bandi di concorso per colmare le carenze di organico nel sistema sanitario regionale”
“Le cifre fornite dalla Regione Toscana sulle nuove assunzioni in sanità non sono veritiere. Il Presidente Giani, in un’intervista ha affermato: ‘da febbraio ad oggi abbiamo assunto 2.825 infermieri, 1.629 Oss e tra i medici, per fare un esempio, 82 cardiologi, 92 anestesisti, 5mila persone assunte; voglio capire i Direttori Sanitari dove hanno mandato queste persone’.
Una dura presa di posizione, uno scaricare la responsabilità dei problemi territoriali sui Direttori Sanitari che organizzano la distribuzione del personale, che certo non è piaciuta ai Medici, che hanno duramente contestato le parole di Giani, con un duro comunicato a firma Intersindacale Medica della Toscana”.
Lo affermano Marco Stella, Capogruppo Forza italia in Regione Toscana, e Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore Provinciale di Forza Italia Firenze.
“Anzitutto, medici e infermieri contestano le cifre fornite da Giani – sottolineano Stella e Giannelli – asserendo che in realtà si è trattato perlopiù di stabilizzazioni e non di nuove assunzioni; se si tolgono inoltre pensionamenti e dimissioni per passare al privato o al convenzionato, i numeri reali sono molto lontani da quelli indicati da Giani, con consistenti carenze di organico nella maggior parte delle discipline.
Ed ancora, secondo quanto rilevato da Anaao/Assomed solo nel settore urgenza ed emergenza (per capirci 118 e pronto soccorso) mancherebbero, solo in Toscana, 300 medici di organico standard”.
“Stupisce, in un momento così particolare, nel quale stiamo combattendo una vera e propria guerra, nella quale i medici e tutte le componenti sanitarie sono in prima linea, spesso in condizioni difficili – accusano i due esponenti di FI – che il Presidente Giani, anziché compiere una forte assunzione di responsabilità, proceda ad una sorta di scaricabarile che certamente nuoce a tutto il sistema.
Appoggiamo quindi totalmente le richieste di Intersindacale Medica, in particolare per andare a colmare nell’immediato le falle presenti nell’emergenza/urgenza, con bandi di concorso semplificati e col reclutamento di Medici del 118 con contratti a convenzione.
Occorre fare di tutto sia per risolvere le reali carenze di organico, assicurando servizi efficienti per i cittadini, sia per tutelare una categoria che in questo momento è sottoposta a tali pressioni, fisiche e psicologiche, da aver bisogno di un sostegno e un aiuto costante dalla politica, e non di uno scarico di responsabilità”.
Marco Stella, Capogruppo Forza Italia in Regione Toscana
Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimenti lavori pubblici e trasporti Forza Italia Toscana e Vice coordinatore provinciale Forza Italia Firenze
Screening oncologici fermi in Toscana per Coronavirus
Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Gravissimo stop a screening oncologici per dare precedenza a Coronavirus. Non si gestisce così la sanità. Mancano centinaia di medici e infermieri, la Regione li assuma”
“E’ gravissima la situazione che si sta verificando in Toscana, con il blocco de facto di screening e visite oncologiche. Non regge la giustificazione che il personale medico e sanitario è impegnato nel combattere il Coronavirus: la sanità assorbe quasi l’80% del bilancio regionale, solo nel sistema di emergenza-urgenza in Toscana mancano almeno 300 medici, e centinaia di infermieri. La Regione faccia assunzioni e remunerazioni adeguate per chi lavora in prima linea, non è possibile andare avanti sotto organico”.
Lo chiede il presidente del Gruppo Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“Invito tutte le Istituzioni e la Regione Toscana a prendere sul serio il preoccupato appello del direttore dell’Ispro, Gianni Amunni – sottolinea Stella – che ha detto che ‘il virus passerà, ma il cancro rimane’ e che ‘non bisogna bloccare l’attività, qualunque sia la situazione epidemiologica’. Lo screening oncologico è fondamentale, prevenire salva la vita. E allo stesso tempo è fondamentale andare avanti con gli interventi chirurgici. E’ folle e impensabile bloccare queste operazioni. Il blocco o comunque il rallentamento di visite e interventi, denunciano gli esperti, porterà a un futuro eccesso di mortalità, da verificare nei prossimi mesi e anni”.
“La situazione è drammatica, e non si può perdere un solo giorno – è l’invito del capogruppo di Forza Italia -. Nelle 12 settimane di lockdown della primavera scorsa, secondo i report sviluppati dall’Agenzia regionale di sanità, in Toscana sono stati effettuati complessivamente 86.400 interventi chirurgici in meno, e questo ha prodotto sicuramente una criticità di cui rischiamo di vedere le conseguenze. Questo non va bene, non possiamo ripetere gli errori di sette mesi fa. Chiediamo al Presidente Giani di fare celermente assunzioni nella sanità e di consentire al sistema sanitario toscano di girare a pieno regime”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Stella: interrogazione su situazione preoccupante RSA
Interrogazione del capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Preoccupante situazione contagi in Rsa, protocolli Toscana non funzionano. Oltre 1200 infermieri positivi, Regione e Asl spieghino come affrontano emergenza”
“Lo sviluppo di focolai nelle Rsa toscane è la palese dimostrazione che il sistema non funziona, che la Regione non ha fatto quanto sarebbe stato necessario in termini di dispositivi di protezione per il personale, organizzazione degli spazi interni con una netta separazione tra pazienti covid e no covid, e soprattutto adeguati protocolli a carattere regionale da osservare in tutte le Rsa. Ad oggi su circa 12.500 ospiti delle oltre 300 Rsa della Toscana, ben 1.103 (un paziente su dieci) risultano positivi al Covid, con vari livelli di sintomaticità, e con circa 100 tra infermieri e operatori sanitari di queste strutture contagiati”
Lo dichiara il Presidente del Gruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che ha presentato un’interrogazione a risposta orale sul tema.
“La sanità toscana sta registrando situazioni di criticità che potevano essere evitate se si fossero scrupolosamente seguite, nei mesi scorsi, una serie di regole che avrebbero permesso maggiore prevenzione e un potenziamento delle strutture – osserva Stella -. Purtroppo, non è stato così. Le famiglie dei degenti nelle Rsa sono molto preoccupate. Al momento emerge un quadro in divenire, tale da indicare che questo sembra purtroppo essere solo l’inizio e che ci sono altre Rsa attenzionate, con numeri crescenti un po’ ovunque. Preoccupano i numeri di Montedomini a Firenze, con oltre 40 contagi accertati”.
C’è poi il problema degli infermieri e degli operatori sanitari, con “1200 casi accertati a oggi, come denuncia il sindacato di categoria Nursind – rileva Stella -. Circa 500 contagiati sono stati accertati unicamente tra le aziende Usl Toscana Centro, Meyer e Careggi nel solo mese di ottobre. Ora solo più che raddoppiati, e sono oltre 1.200. Tutto ciò va ad aggravare una già forte carenza di personale. Il Presidente Giani potrà trovare anche 500 posti letto in più per gli ospedali, ma se si va avanti così non ci sarà personale sanitario in grado di gestirli. La Giunta regionale dovrebbe spiegarci – rispondendo all’interrogazione – come intende affrontare l’emergenza a fronte di questi numeri, e come mai non è stato ancora convocato un tavolo in Regione”.
“A maggior ragione dopo che, come ci ha detto ieri l’assessore regionale alla Sanità – sottolinea Stella – in Toscana l’88.5% delle persone contagiate dal Covid è asintomatico o paucisintomatico, l’8.3% ha sintomi lievi, solo lo 0.3% presenta criticità. Il 6% dei contagiati viene ricoverato e ha una media di 66 anni; l’84% dei ricoverati ha malattie croniche, e lo 0.5% di chi viene ricoverato va in terapia intensiva e ha un’età media di 75 anni.
Nessuno qui vuole negare che il Covid c’è e va combattuto rispettando il distanziamento sociale, portando la mascherina e osservando tutte le norme. Però, prendere provvedimenti drastici con lo 0.5% dei ricoverati in terapia intensiva, è una misura sbagliata, grave e controproducente, che penalizzerà in maniera irreparabile l’economia toscana. E’ impensabile mettere sul lastrico centinaia di migliaia di negozianti, di ristoratori, i loro dipendenti e le loro famiglie quando i numeri sono questi”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Covid, Governo istituisca riserva professionale sanitaria
I deputati di Forza Italia Maurizio D’Ettore, Stefano Mugnai e Francesco Cannizzaro: “Covid, Governo istituisca riserva professionale sanitaria”
“Per fronteggiare la drammatica emergenza Covid sarebbe estremamente utile istituire una Riserva professionale selezionata civile di complemento del Corpo di Sanità Militare, da formarsi, su base volontaria, ma incentivata, richiamando in servizio speciale temporaneo il personale (uomini e donne) di estrazione civile in pensione, o militare in congedo, delle varie categorie delle professioni mediche e sanitarie, già abilitati ed iscritti ad albi, che manifesta la propria disponibilità ad una operazione di mobilitazione straordinaria”.
Così, in una nota congiunta, i deputati di Forza Italia Maurizio D’Ettore, Francesco Cannizzaro e Stefano Mugnai.
“Ovviamente – aggiungono – il personale in questione non dovrebbe essere soggetto al regime di disciplina militare, ma nello svolgimento di prestazioni e compiti si dovrebbero comunque conformare agli indirizzi, obiettivi e istruzioni concordati con i comandanti responsabili delle strutture e dei reparti e andrebbero inseriti in un’apposita banca dati e eventualmente nominati anche in relazione alle esigenze funzionali e numeriche e compatibilmente con le risorse assegnate.
Abbiamo, dunque, presentato un’interpellanza per incentivare il governo a intervenire in tal senso così che il Paese possa affrontare al meglio l’emergenza imposta dalla pandemia. Si tratta di un ulteriore contributo propositivo di Forza Italia per dare immediate risposte all’emergenza sanitaria”.
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della salute, il Ministro della difesa, il Ministro dell’economia e delle finanze – Per sapere – premesso che:
per fronteggiare la drammatica emergenza sanitaria pandemica Covid 19, che si prevede proseguirà in tutta la sua gravità e con queste proporzioni eccezionali anche nei prossimi mesi invernali e oltre, sarebbe estremamente utile istituire una Riserva professionale selezionata civile di complemento del Corpo di Sanità Militare, da formarsi, su base volontaria, ma incentivata, da personale (uomini e donne) di estrazione civile in pensione, o militare in congedo, delle varie categorie delle professioni mediche e sanitarie, già abilitati ed iscritti ad albi, che manifesta la propria disponibilità ad una operazione di mobilitazione straordinaria;
la referenza di tale forza ausiliaria ad una istituzione di tipo militare di riconosciuta valenza consentirebbe di mobilitare un bacino professionale inattivo, potenzialmente impiegabile;
detta riserva professionale si costituirebbe mediante una iniziativa di richiamo in servizio speciale temporaneo, volto ad assicurare, in una logica di cooperazione civile-militare, attività ausiliaria di collaborazione, supporto, assistenza o consulenza professionale al dispositivo logistico-sanitario appositamente apprestato e dislocato dall’azione della Componente Logistica e dalla Organizzazione della Sanità Militare, secondo le relative esigenze operative;
per la durata del servizio speciale, al suddetto personale della riserva non si dovrebbe applicare il divieto di cumulo tra il trattamento pensionistico già in godimento e l’indennità di attività o prestazione temporaneamente attribuita, sulla base di uno schema di carattere tabellare, che tiene conto del livello di carriera, professionalità ed esperienza maturata durante il periodo di attività ante quiescenza;
i suddetti richiamati non dovrebbero essere soggetti al regime di disciplina militare, ma nello svolgimento di prestazioni e compiti si dovrebbero comunque conformare agli indirizzi, obiettivi e istruzioni concordati con i comandanti responsabili delle strutture e dei reparti;
i suddetti professionisti interessati, dovrebbero inoltre essere inseriti in un’apposita banca dati e eventualmente nominati anche in relazione alle esigenze funzionali e numeriche e compatibilmente con le risorse assegnate;
la selezione dovrebbe infine prevedere: una prima valutazione del curriculum sulla base delle esigenze di impiego ritenute prioritarie e della consistenza del bacino di personale già disponibile; una verifica del possesso dei requisiti di legge e ad un approfondito esame delle competenze dei diversi candidati; una valutazione degli aspetti motivazionali e comportamentali connessi con la peculiarità dei prevedibili impieghi;
se non si ritenga, anche al fine di fronteggiare al meglio l’emergenza sanitaria in atto, di istituire una Riserva professionale selezionata civile di complemento del Corpo di Sanità Militare, secondo i criteri e le modalità esposte in premessa.
FIRME
D’ETTORE, CANNIZZARO, MUGNAI
Rendere disponibile nelle farmacie vaccino anti-influenzale
Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni, insieme all’On. Andra Mandelli e a Marco Stella: “Rendere disponibile nelle farmacie vaccino anti-influenzale”
“È necessario e urgente che la Regione Toscana renda disponibile una quota significativa di vaccini anti-influenzali nelle farmacie, vista l’emergenza da Covid 19 che sta mettendo a dura prova il nostro sistema sanitario regionale”.
Lo chiedono al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani l’on. il commissario regionale di Forza Italia Toscana, sen. Massimo Mallegni; il Presidente del Gruppo Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella e l’on Andrea Mandelli (Forza Italia), Presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani.
“La vaccinazione antinfluenzale può contribuire – sottolineano gli esponenti forzisti – a ridurre il rischio che alla pandemia del Coronavirus vada a sovrapporsi un’epidemia influenzale, aggravando il carico delle strutture sanitarie, e a rendere più semplice la diagnosi dei casi di Covid-19, la cui sintomatologia, agli esordi, è molto simile a quella dell’influenza. Senza dimenticare che nel caso influenza e Covid-19 colpiscano contemporaneamente, il quadro clinico della persona non può che peggiorare.
È indispensabile un intervento redistributivo della Regione Toscana per rendere disponibile una percentuale importante di vaccino antinfluenzale nelle farmacie destinata alle persone attive non comprese nelle categorie a rischio”.
Mugnai: il virus nelle RSA si moltiplica rapidamente
Nautica e pesca in Toscana: accolte le nostre proposte, ma… I deputati di Forza Italia Elisabetta Ripani e Stefano Mugnai ed il Coordinatore Provinciale di Grosseto Sandro Marrini: “Servono chiarimenti definitivi dalla Regione sulla pesca. Da Forza Italia opposizione costruttiva: poche chiacchiere, ma proposte sensate verso la ripresa di nautica da diporto e pesca”
Stella: Covid-19, emergenza in una Toscana senza Assessore
Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Marco Stella (Forza Italia): “Covid-19, c’è emergenza ma Regione Toscana non ha ancora assessore alla Sanità. Servono linee guida regionali e interlocutori per Asl e strutture sanitarie”
“Si sta profilando ormai una nuova emergenza sanitaria per il Covid-19, ma la Regione Toscana non sente ancora il bisogno, evidentemente, di avere una giunta operativa e a pieno regime, e un assessore alla Sanità nel pieno delle sue funzioni. Oggi è il 16 ottobre, le elezioni che hanno decretato la vittoria di Eugenio Giani si sono tenute 25 giorni fa: sarebbe l’ora di formalizzare la squadra di governo e mettersi al lavoro”.
Lo chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“Aumentano i contagi, la situazione sta diventando critica – osserva Stella – e quello di cui abbiamo bisogno è un governo della Regione che lavori a pieno regime, con un assessore alla Sanità in grado di dare indicazioni e prendere decisioni. Da un giorno all’altro la situazione potrebbe precipitare e richiedere interventi straordinari per Asl, ospedali, Rsa e centri sanitari. La sanità è competenza regionale, ma chi potrà prendere decisioni se la giunta Giani non è ancora insediata? Attendiamo risposte celeri dal governatore”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Stella: Bus troppo affollati. Regione usi taxi, Ncc, pullman
Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Marco Stella (Forza Italia): “Bus troppo affollati. Regione Toscana usi taxi, Ncc e pullman turistici”
“A Firenze, ma un po’ in tutta la Toscana, vediamo e leggiamo di autobus affollati nelle ore di punta. Mancano i controlli per rispettare la capienza dell’80 per cento e protestano un po’ tutti, utenti e autisti. Dal momento che, per adesso, il Dpcm del Governo nazionale non prevede un’ulteriore riduzione dei passeggeri a bordo, è necessario trovare soluzioni alternative, quindi: aumentare il numero di corse, ma anche coinvolgere i mezzi in forza ai taxi, agli Ncc e i bus turistici ormai sempre più inattivi. Chiediamo che la nuova Giunta regionale affronti questo problema con la massima urgenza, in accordo con i sindaci e Anci Toscana”.
Lo chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“Tra auto, van e bus – osserva Stella – ci sono centinaia di mezzi in forza alle cooperative di tassisti, agli Ncc e alle compagnie di pullman turistici, che in questo periodo di crisi dovuta al Covid, hanno ridotto in maniera significativa la loro operatività. Un parco mezzi che potrebbe essere messo a disposizione dei cittadini a tariffe ovviamente calmierate e concordate.
I bus di linea non sono sufficienti, sono stracolmi di viaggiatori, e le norme anti-Covid non vengono rispettate. Utilizzando i mezzi del trasporto pubblico non di linea, tramite convenzioni regionali, possiamo cogliere una doppia opportunità: aiutare un comparto messo in ginocchio dalla pandemia, e aiutare i cittadini a viaggiare su bus e veicoli di trasporto non affollati”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Mallegni e Tenerini: RSA, tutelare ospiti ed operatori
Il Senatore e Commissario regionale di Forza Italia Toscana Massimo Mallegni, insieme al coordinatore provinciale di Livorno Chiara Tenerini: “RSA, tutelare gli ospiti, i loro familiari e gli operatori, inoltrata una richiesta formale al Presidente della Regione Toscana“
“Come coordinatore provinciale di Forza Italia ho inoltrato al Presidente delle Regione Giani una richiesta scritta nella quale chiediamo di attivare un protocollo di emergenza per effettuare controlli stringenti e test ripetuti su tutti gli operatori che prestano servizio nelle RSA, anche temporaneo, interni ed esterni, quali personale sanitario, amministrativo e di manutenzione.
Riteniamo in modo netto e fermo che questo debba essere l’ approccio serio e costruttivo.
Leggiamo sulla stampa locale dell’appello lanciato dai familiari dei pazienti degenti in RSA San Rocco a Piombino.
Il Presidente Giani ha genericamente e semplicisticamente deciso di impedire l’ accesso per le visite agli ospiti delle RSA ai parenti, che comunque seguono un rigido protocollo, rispettando le distanze con mascherina, oltre al normale controllo della temperatura prima della visita.
E’ letteratura dei mesi scorsi che le persone in lockdown affetti da demenza, hanno mostrato un aggravamento, con comparsa di disturbi comportamentali come aggressività, alterazione sonno-veglia, disturbi dell’alimentazione. Come riportato dalla stampa il geriatra Trabucchi afferma: “..è un dramma a livello somatico e psicologico. I nostri pazienti sono disorientati”.
L’ intervento deve essere fatto, ma con serietà e con la consapevolezza di comprendere l’ importanza di una profonda valutazione socio-sanitaria.
L’ intervento deve essere specifico e non generico, deve essere pensato e non grossolano.”
Lo dichiarano il Senatore Massimo Mallegni, Commissario regionale di Forza Italia in Toscana, ed il coordinatore provinciale di Livorno Chiara Tenerini
Mazzetti: DPCM, si rifletta con razionalità sulle scelte
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “DPCM, il Governo Conte non cada nell’errore di danneggiare eventi e feste private. Si rischia soltanto l’ennesima “caccia alle streghe”. Si rifletta con razionalita’ sulle scelte”
Ho la triste impressione, che questo Governo “Giallorosso” abbia la tendenza a lanciare periodicamente una “caccia alle streghe”. Ho infatti timore, leggendo taluni resoconti stampa di rumors apparsi sui prossimi contenuti che riguarderanno il testo dell’imminente Dpcm, che si vada ancora una volta a prendere delle scelte volte a danneggiare tutto il mondo che gira intorno ai matrimoni, battesimi ed alle feste ad essi legate.
Voglio ricordare al Governo Conte così come emerso da molteplici prese di posizione degli operatori dei settori sopracitati, che questo mondo conta ben 50mila tra imprese e partite iva e 300mila dipendenti tra impiegati stabili e stagionali ed è uno dei più colpiti dalla pandemia con migliaia di eventi rinviati a data da destinarsi. Secondo quale logica si dovrebbe rincorrere ancora queste attività?
Sarebbe assurdo danneggiare ulteriormente questo settore, almeno che l’Esecutivo non voglia apertamente decidere di farlo scomparire, cosa che riterrei folle. In questa situazione, dove l’aumento dei casi di Covid-19 sta indubbiamente preoccupando tutti, perchè nessuno è cieco davanti al problema, sarebbe però senza logica dare nuove “bastonate” a chi , con grande fatica e molti sacrifici è riuscito in qualche modo a sopravvivere al lockdown.
Se con il Nuovo Dpcm il Governo andrà nuovamente a “calcare la mano” su cerimonie, eventi e loro indotto, automaticamente si cancellerebbero anche quei pochi eventi o iniziative previste per l’autunno prossimo.
Appare evidente casomai che il Governo debba porre la propria attenzione su situazioni più gravi ed urgenti come la gestione del problema dei trasporti pubblici o della scuola prima di andare a dare colpi “mortali” a determinati settori della nostra economia italiana, che tutto a bisogno meno che di terminare la propria esistenza.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia
Sanità: Basta tessere, deve prevalere il merito
Conferenza stampa di Forza Italia con il deputato Stefano Mugnai, Annamaria Celesti, Jacopo Cellai, Claudio De Santi ed Elio Ferlaino: “Sanità: Basta tessere, deve prevalere il merito. Con noi al governo un modello sanitario incentrato sulla persona“
“Ma quale modello toscano di sanità! Persino Giani, che ha condiviso e votato materialmente le scellerate scelte di Enrico Rossi, ha promesso di fare inversione di rotta” sottolineano gli Azzurri Stefano Mugnai, Anna Maria Celesti, Jacopo Cellai, Claudio de Santi ed Elio Ferlaino.
Cronica assenza di una sanità territoriale
“Anzi le criticità sono emerse in maniera preponderante durante l’emergenza. Abbiamo avuto conferma – sottolineano – di una cronica mancanza di una sanità territoriale che produce ritardi e inefficienze nell’assistenza a malati, malati cronici e disabili. Vogliamo mettere in soffitta il sistema congegnato dalla sinistra: un sistema infarcito di politica e burocrazia. Con Forza Italia – concludono Mugnai, Celesti, Cellai, de Santi e Ferlaino – metteremo in pratica un modello basato sulla centralità del paziente”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana

Sanità: 3 inchieste e 20 milioni dei toscani in fumo
Il Senatore e Commissario regionale di Forza Italia Toscana Massimo Mallegni ed il capogruppo in Consiglio regionale Maurizio Marchetti “Sanità: Tamponi, ventilatori, mascherine. Tre inchieste e 20,2 milioni di euro dei toscani in fumo. Pd-Iv a casa”
«Dieci milioni in tamponi processati con reagenti non concordati, 3,2 milioni di mascherine commissionate al distretto parallelelo cinese, 7 milioni versati cash per 250 ventilatori polmonari mai arrivati. In totale fanno 3 inchieste giudiziarie sull’attività sanitaria di Regione ed Estar in emergenza covid e 20,2 milioni di soldi pubblici spesi a vanvera e andati in fumo. Regione parte lesa? Lesi sono i cittadini, perché quei denari appartengono a loro. Pd e Iv vadano a casa»: con un affondo i vertici regionali di Forza Italia – il Commissario regionale senatore Massimo Mallegni e il Capogruppo regionale Maurizio Marchetti – reagiscono alla notizia del terzo fascicolo d’inchiesta con cui l’autorità giudiziaria mette sotto lente l’attività della Regione Toscana e di Estar in ambito sanitario durante l’emergenza covid-19.
«Dolo o incapacità oggi non importa, lo diranno gli inquirenti. Quello che resta è la responsabilità politica – sottolineano Mallegni e Marchetti – di un sostanziale spreco e di una gestione non certo oculata dei denari pubblici. Per non parlare, nel caso dei tamponi, delle ripercussioni sanitarie che risultati inaffidabili possono produrre. La stessa Regione Toscana che dalla ricognizione Sole24Ore è risultata ultima in Italia per sostegni a famiglie e imprese in periodo di emergenza covid – incalzano gli Azzurri – con queste e chissà quali altre operazioni ha impoverito ancora di più i toscani. Per di più, in tutti e tre questi casi facendo propaganda per i grandi ordinativi messi a segno. Complimentoni. Toscani, riprendiamoci i nostri soldi e spendiamoli bene».
La Regione parte lesa? Lesi sono i cittadini, perché quei soldi spesi a vanvera appartengono a loro
«Pd e Iv si dimostrano come minimo degli improvvisati, di Forza Italia invece vi potete fidare. Noi mai avremmo pagato 7 milioni per dei ventilatori polmonari a una ditta di dubbia solidità e con 2500 euro di capitale sociale, mai avremmo commissionato alcunché al distretto parallelo del tessile cinese che un’istituzione seria ha il compito di contrastare, di certo avremmo controllato sulla qualità delle forniture e nel caso specifico dei reagenti per i tamponi oggi nel nuovo fronte di inchiesta. Come in ogni famiglia, i soldi non si buttano. La Toscana deve tornare ad essere amministrata come una sana grande famiglia, e noi questo lo possiamo assicurare».

Mallegni: Sanità, Mi vergogno di essere rappresentato da Rossi e Speranza
Il Senatore e Commissario regionale di Forza Italia Toscana Massimo Mallegni: “Sanità, mi vergogno di essere rappresentato da Rossi e Speranza che speculano politicamente sulla pelle della gente”
«Avete creato una sanità ospedalecentrica che non cura, e adesso venite a fare le passerelle di propaganda. Mi vergogno di essere rappresentato da un ministro della salute come Roberto Speranza e da un presidente regionale come Enrico Rossi che speculano politicamente sulla pelle della gente»: lo afferma il Commissario regionale di Forza Italia senatore Massimo Mallegni circa la visita che ieri ha portato il ministro e il governatore toscana a Siena, presso alcuni laboratori di ricerca dove gli scienziati sono al lavoro anche nella formulazione di un vaccino contro il coronavirus covid-19.
«Eccoli i paladini della salute. Ieri Speranza e Rossi, i paladini dell’estrema sinistra in questa maggioranza, hanno fatto campagna elettorale sulla pelle dei toscani. Invito il ministro – incalza Mallegni – a starsene a Roma e dare indicazioni alle famiglie e alle mamme su come portare i loro bambini a scuola, su come si fa a farli stare in classe nel rispetto delle regole, su come farli pranzare a mensa in sicurezza».
«Non venga in Toscana dove prima non si era mai visto a fare campagna elettorale parlando di vaccini – prosegue Mallegni – e speculando sul voto del 20 e del 21. Mi vergogno di essere rappresentato da un presidente e da un ministro che si comportano in questo modo».
«Se oggi la Toscana ha avuto decessi e problematiche di contagio – conclude – lo si deve esclusivamente a una cattiva gestione del sistema sanitario regionale. Con la legge 34 è stata creata la sanità ospedalecentrica, distruggendo la sanità territoriale. Anche col covid-19 purtroppo è stato lasciato che tutto si sviluppasse negli ospedali, nelle strutture sociosanitarie, nelle residenze per anziani. Caro Rossi, caro Giani: l’unica speranza che ho non è nel cognome del ministro, ma che il 20 e 21 ve ne andiate a casa».

Sanità, Marchetti: Subito revisione vitto ospedaliero
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Sanità, con noi subito revisione vitto ospedaliero. Pazienti autoconsegnati alla robiola perenne per scansare il resto“
«Non appena saremo al governo della Toscana compiremo ospedale per ospedale una ricognizione sulla qualità del vitto ospedaliero. Mi riprometto di andare personalmente a pranzo o a cena in ciascun ospedale, dopo che da ogni parte della Toscana mi arrivano proteste di ricoverati che si autoconsegnano a robiole o stracchini in via permanente pur di scansare tutto il resto. I malati hanno diritto a cibi appetibili, oltre che nutrizionalmente equilibrati».
Lo afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista per Forza Italia nella provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali.
Marchetti ricorda come dai banchi dell’opposizione abbia già tentato più volte in questa legislatura di sollevare la questione, così come quella delle tariffe dei parcheggi ospedalieri: «Da Pd e sinistra di governo regionale ho ottenuto il medesimo risultato – ricorda – ovvero l’impegno ad effettuare una revisione durante i lavori di commissione.
Non l’hanno mai fatto, negando anzi l’evidenza imbandierando dati sugli standard nutrizionali ottimali. Ma la pietanza mica deve essere una razione K tipo esercito! Deve essere per lo meno commestibile. Così, mentre da un lato sulla sosta prosegue l’inaccettabile balzello sul dolore, dall’altro per chi è ricoverato ogni giorno mandar giù qualcosa è un’impresa».
Il menu delle lamentazioni è sempre lo stesso da mesi: «Semolini di consistenza cemento a pronta – elenca ‘chef’ Marchetti – minestrine ghiacce marmate in cui le stelline sono ormai diventate meteoriti, arista difficilmente distinguibile dal merluzzo, verdura all’aroma di amuchina. Dinanzi a cotanto desco, i pazienti scelgono ripetutamente i cibi confezionati tra latticini che non tutti possono assumere o affettati. Salvo poi vedersi somministrare di accompagnamento pane ammuffito come tempo fa all’ospedale di Lucca.
Così non può andare, non è dignitoso. Prendo di punta la questione già dal 22 settembre per rivedere di sana pianta il sistema di cucina e distribuzione in tutta la Toscana, perché identica situazione mi viene lamentata tanto da Lucca quanto dalla Versilia come da Firenze».

Sanità, Da Giani clamorosa smentita della gestione Rossi
Figline: Pronto soccorso ancora ridotto, chiusura alle 18:30. Il vice coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze Giampaolo Giannelli ed il coordinatore comunale Figline e Incisa Valdarno Roberto Renzi : “Pochi giorni fa le istituzioni locali hanno chiesto il ripristino del pronto soccorso in h24 e come risposta abbiamo subito un’ulteriore decurtazione dell’orario”