Scuola, Mazzetti: Proseguire su percorsi professionalizzanti
Scuola, la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “proseguire su percorsi professionalizzanti”
“Parlando di tutto, si rischia presto commettere errori: così è successo a Calenda che, a furia di inseguire i titoli dei giornali, ha lanciato una proposta anacronistica, ovvero il ‘liceo obbligatorio’ per tutti, a prescindere da competenze, attitudini e progetti di vita.
Una proposta in controtendenza rispetto alle richieste del mercato e dell’Europa, che invece abbiamo assecondato con gli ultimi interventi del governo.
La riforma della scuola in senso professionalizzate è una storica richiesta dei mondi produttivi – un passo avanti è stata l’istituzione degli ITS fortemente voluta da Forza Italia e da Valentina Aprea. Incredibile quindi come Calenda e chi lo segue voglia andare contro le imprese.
Su questi il Centrodestra ha le idee chiare a differenze di Calenda e Co: la scuola deve essere un trampolino per il mondo del lavoro, da attuare con riforme specifiche”.
Lo dichiara Erica Mazzetti, Deputata FI.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
PNRR, Bergamini: 28 milioni per le scuole toscane
PNRR, la deputata di Forza Italia e sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini: “28 milioni per le scuole toscane“
“28 milioni per le scuole toscane per combattere la dispersione scolastica e per il superamento dei divari territoriali. Oggi il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha firmato la prima tranche di risorse provenienti dal Pnrr. Si tratta di fondi da destinare direttamente agli istituti scolastici per migliorare i risultati dell’apprendimento degli studenti e per garantire il diritto all’istruzione a quei giovani tra i 12 e i 18 anni che hanno dovuto abbandonare precocemente gli studi.
Saranno finanziati piani di intervento specifici e programmi mirati che debbono tener conto del contesto sociale e territoriale. È questo lo spirito con cui è stato concepito il Pnrr. Uguaglianza, solidarietà e coesione sociale sono i capisaldi inderogabili del piano che il governo Draghi ha sposato convintamente. Accompagneremo gli studenti, i docenti e tutto il personale scolastico in questa nuova fase che garantirà servizi e parità a tutti”.
Lo rende noto la deputata di Forza Italia e sottosegretario di Stato ai Rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini.
Prove INVALSI, Mazzetti e Pieri: Disastro annunciato
Prove INVALSI, la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti, insieme a Rita Pieri: “Disastro annunciato. Studenti saranno svantaggiati nella vita e nel lavoro”
“Il danno prodotto dai due anni di scuola in emergenza e a distanza, un ossimoro se consideriamo l’alto valore della scuola nella costruzione delle nostre coscienze, è immenso e sarà di lungo periodo” affermano Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia, e la Prof.ssa Rita Pieri, Responsabile Dipartimento Istruzione di Forza Italia Toscana.
“Si ripercuoterà nei percorsi di vita, nelle relazioni sociali, nelle carriere lavorative. Le prove INVALSI certificano, infatti, un crollo delle competenze verticale. Nelle medie e nelle superiori gli studenti arretrano di molto in competenze di base come l’italiano e la matematica. Cosa vuol dire questo? Banalmente non sapranno interpretare un documento, un testo mediamente lungo, non sapranno processare alcuni semplici dati.
Tiene l’inglese – aggiungono – ma non possiamo certo accontentarci visto che gli studenti si troveranno a lavorare quasi quotidianamente anche con mercati esteri, essenziali la sopravvivenza e il successo delle nostre aziende; il tutto mentre i nostri competitors sfornano allievi che sanno meglio l’inglese della madrelingua.
Il crollo – rimarcano – si ripercuoterà di qui a poco sugli studenti che avranno minori opportunità di lavoro e saranno confinati sempre di più nella trappola del precariato, da cui è molto difficile uscire, soprattutto senza una pianificazione del governo.
Dobbiamo aprire un tavolo di emergenza per tutelare gli studenti maggiormente colpiti e individuare dei percorsi per recuperare terreno dove sono più fragili” concludono Mazzetti e Pieri.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia
Rita Pieri, Responsabile dipartimento scuola Forza Italia Toscana


Scuola, grazie al Governo Draghi si riprende in presenza
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti insieme alla responsabile regionale scuola Rita Pieri: “Grazie al Governo Draghi la scuola riprende in presenza. Dal mondo dell’istruzione la spinta giusta per guardare al futuro con fiducia. Dal 26 aprile l’Italia riparte!”
Finalmente dal 26 aprile si riparte. L’Italia torna a veder la luce. Il primo segnale importante di questa svolta sociale ed economica viene proprio dal mondo della scuola. E’ vero, è fondamentale la ripartenza di tutte le attività all’aperto, ma il ritorno in classe per gli studenti è il vero segnale che si torna a respirare realmente un’aria nuova. Un’aria di libertà.
Già da questo lunedì è bene ricordarlo saranno 6 milioni e 850 mila gli alunni presenti a scuola sugli 8,5 milioni delle scuole statali e paritarie. Dal prossimo lunedì 26 aprile, data storica, il grande rientro, quando in classe davvero ci saranno tutti o quasi. In zona gialla e arancione tutte le scuole saranno in presenza. In zona rossa lezioni in presenza fino alla terza media, mentre alle superiori l’attività si svolgerà almeno al 50% in presenza. Una decisione importante, che ottiene molto consenso e soddisfazione. Per troppo tempo si è tenuto i ragazzi in DAD, consegnandoli ad una formazione falsata e senza rapporti interpersonali.
Certamente i timori per il rientro in classe restano, nessuno oggi sarebbe in grado comunque di vivere con serenità questi attimi. I numeri sui defunti da Covid-19 ancora oggi spaventano inevitabilmente. Ogni giorno di lotta anti Covid-19 deve essere portato avanti in nome di tutti coloro che ci hanno lasciato prematuramente.
Detto questo occorre però dire che questo esecutivo guidato dal Premier Draghi resta l’unico che ha avuto il coraggio delle proprie azioni. La forza delle proprie scelte. Prima con il Governo “Giallorosso” Conte non si erano avute mai decisioni, si era solo speso e speso male! Come non ricordare per la scuola i 100 milioni letteralmente sprecati per i banchi a rotelle poi inutilizzati. Nessuno pagherà per questa scellerata scelta.
Dirigenti e presidi lasciati soli a dover organizzare ciò che non dipendeva da loro. Il Covid come diciamo da più di un anno non ha fatto altro che mettere in piena luce durante il Governo Conte le criticità che la scuola italiana aveva, abbiamo perso troppo tempo, nella tragedia, anziché fare il il grande passo e mettere in rete le istituzioni scolastiche statali e quelle paritarie insieme per un progetto educativo sicuro, rivolto ai nostri studenti. Per poter mettere nostri ragazzi in classi sicure con spazi adeguati.
Solo con l’arrivo del Governo Draghi si è iniziato a lavorare per il futuro pensando seriamente a tutti gli attori che caratterizzano “il meraviglioso palcoscenico” del mondo della scuola. Adesso infatti possiamo tornare verso la normalità, possiamo riportare i ragazzi in classe per finire quest’anno scolastico in modo normale!
I ragazzi delle secondarie di secondo grado sono felici di tornare a scuola, è un loro diritto, anche durante l’emergenza sanitaria, ma è un nostro dovere garantire loro la sicurezza . “Per tutti gli aspetti della logistica in settimana ci sarà un tavolo con” il ministro “Giovannini, Bianchi e presidenti regionali”, ha detto il Ministro degli Affari regionali e delle Autonomia Mariastella Gelmini. Siamo sicuri che il dialogo di questi giorni prima della ripartenza fra Governo ed Enti Locali consentirà di riattivare tutto al meglio anche per quanto concerne la gestione degli spazi delle aule e dei trasporti.
Preoccuparsi è lecito, normale. Ci vorrà pazienza, ma ne abbiamo avuta tanta fino ad ora, ed ora vicini alla meta non possiamo che guardare con fiducia al futuro, grazie all’impegno di un Governo che sosteniamo con grande convinzione.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia
Rita Pieri, Responsabile dipartimento scuola Forza Italia Toscana
Scuola, Regione illustri proposte di date fine e inizio anno
Scuola, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Regione Toscana illustri sue proposte per data fine e inizio anno scolastico”
“Tra le prime iniziative che il nuovo Governo nazionale sembra intenzionato a voler prendere, sembra ci sia la ridefinizione delle date di chiusura dell’anno scolastico 2020/2021, che verrebbe spostata al 30 giugno prossimo, e di apertura dell’anno scolastico 2021/2022, che verrebbe anticipata al 6 settembre. Chiediamo alla Regione Toscana di illustrare quanto prima le sue proposte al riguardo, e di informare i cittadini e le famiglie”.
Lo chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che ha presentato un’interrogazione per chiedere al Presidente Giani e all’assessore Nardini di chiarire gli orientamenti della Giunta sui calendari della scuola.
“La definizione dei calendari scolastici è una competenza delle Regioni – sottolinea Stella -. Visto che le decisioni al riguardo hanno un impatto sulla organizzazione dei servizi, dei trasporti, e hanno ampie ricadute sulla vita della comunità e delle famiglie, crediamo sia opportuno iniziare ad affrontare l’argomento. Per questo chiediamo che la Giunta regionale cominci a fare le sue proposte in merito, sottoponendole alla discussione delle forze politiche di maggioranza e opposizione, in modo da arrivare a una scelta il più possibile condivisa”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Mazzetti e Pieri: Caso scuola a Prato, quale inclusione?
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti insieme alla responsabile regionale istruzione Rita Pieri: “Caso scuola a Prato, quale sarebbe l’inclusione secondo i cinesi? Pretendere classi per ogni singola comunità è pura follia! La scuola italiana è aperta a tutti senza distinguo. Nessuno può imporci regole a casa nostra”
“Ciò che diciamo come Forza Italia da sempre si concretizza nella realtà pratese. I Cinesi vogliono classi per i propri simili, questa sarebbe la loro visione democratica di inclusione? Quale rispetto avrebbero pertanto delle istituzioni? In questo caso intendiamo per le istituzioni scolastiche.
Se vivi in Italia e pretendi giustamente di andare a scuola poiché per Costituzione il diritto allo studio è in Italia per tutti, non puoi pretendere poi non solo di dettarti da solo le regole di frequenza e di comportamento, ma addirittura si desidera una scuola etnica ! Questa è follia!”
“Ogni etnia ogni comunità una sua scuola? Sarebbe uno schiaffo in faccia a pedagogisti italiani come la nostra educatrice Maria Montessori o altri. Questo pare ipotizzare il consigliere comunale pratese Marco Yong! Ha dell’incredibile ipotizzare, anzi avere la presunzione di chiedere classi senza gli italiani formate quindi da soli cinesi, pertanto per loro classi sicure, quindi scuole protette.
Perché “nella testa” dei Cinesi invece i ragazzi italiani non avrebbero diritto a tutto ciò ? Devono essi per caso vivere senza garanzie quotidiane? La scuola italiana è e sarà sempre una ed aperta a TUTTI sia quella statale che paritaria!”
“Quando mai la sicurezza passa attraverso scelte etniche? Certi pensieri per poter mettere in sicurezza i ragazzi tutti,vanno non solo ostacolati ma combattuti. Il Covid non può portarci a tutto questo non dobbiamo permetterlo. Guai a cedere alla paura e poi generare contemporaneamente dichiarazioni pubbliche folli .
La scuola sta facendo di tutto per essere sicura e non certo per merito del Governo Conte (Azzolina si sta dimostrando da mesi un disastro…!!) ma solo per il buon senso e la grande responsabilità dei dirigenti e della scuola tutta. Senza dimenticare l’impegno delle famiglie, italiane, e dei nostri studenti dai piccoli ai grandi, tutti insieme indipendentemente dai loro tratti somatici. Non dimentichiamolo mai.
Questa è la vera inclusione sociale, in sicurezza in questo momento, per tutti non solo per alcuni…altro che le proposte scellerate della comunità cinese.”
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia e coordinatore provinciale Prato
Rita Pieri, Responsabile dipartimento istruzione Forza Italia Toscana
Gandola: Caos scuola a Marradi e Palazzuolo
Il consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia Paolo Gandola: “A Marradi e Palazzuolo sul Senio si allarga il caos con studenti a scuola solo per poche ore al giorno. Superata la misura, è inaccettabile questo grande vuoto di docenti nei comuni della montagna “
La mancanza delle corrette assegnazioni dell’organico docenti sta causando innumerevoli problemi a cascata a Firenze e in tutti i Comuni della città metropolitana ma a Marradi e Palazzuolo sul Senio si è superata veramente la misura, riducendo in maniera sensibile la stessa frequenza degli studenti dietro il proprio banco di scuola. Un fatto inaccettabile.
Si esprime così Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia – centrodestra per il cambiamento commentando la mancata assegnazione degli insegnanti nei plessi scolastici del territorio da parte dell’istituto scolastico regionale.
Ancora una volta, spiega il consigliere metropolitano, i comuni della montagna di Firenze sono costretti a subire disservizi maggiori che altrove pur sempre all’interno di un caos generalizzato che non sta ponendo gli studenti nelle medesime condizioni.
Ma veniamo al punto, prosegue. Come reso noto da Raffaella Ridolfi, capogruppo di Siamo Marradi, nei giorni scorsi la dirigente scolastica ha informato che la scuola secondaria di primo grado di Marradi osserverà ad oltranza l’orario dalle ore 8 alle ore 10 per la mancanza di organico docenti. Allo stesso tempo, Rodolfo Ridolfi, consigliere comunale di Palazzuolo Viva, ha comunicato che la scuola secondaria di primo grado di Palazzuolo osserverà ad oltranza l’orario dalle ore 11 alle ore 13 per la mancanza dell’organico.
Tale situazione, tuonano all’unisono Paolo Gandola, Raffaella e Rodolfo Ridolfi, risulta dannosa per gli studenti e le loro famiglie impedendo una corretta e necessaria ripresa delle attività scolastiche dopo tanti mesi di lockdown. Un blocco delle lezioni, dovuto alla presenza di troppe cattedre scoperte, che testimonia l’incapacità gestionale degli uffici periferici del ministero dell’istruzione nonché l’incapacità di trovare soluzioni alternative per fronteggiare un anno scolastico che si presentava già in partenza con delle difficoltà legate al perdurare della pandemia.
Oggi a causa di meccanismi elefantiaci e funzionari incapaci di trovare soluzioni, di fatto si scaricano tutti i disservizi sugli studenti obbligandoli a vivere una normalità condizionata senza poter ricevere un’istruzione corretta al pari di tutti gli altri studenti dell’area metropolitana visto che a Marradi e a Palazzuolo le ore di frequenza scolastica si sono ridotte più del doppio.
Per questa ragione – spiegano Raffaella e Rodolfo Ridolfi – in queste ore abbiamo già protocollato un’interrogazione sia a Marradi che a Palazzulo sul Senio per conoscere se sono stati presi contatti per risolvere la situazione nel minor tempo possibile, se le due amministrazioni comunali abbiano pensato alla realizzazione di misure integrative comunali all’orario scolastico e se non si ritenga opportuno approntare di concerto un documento di stigmatizzazione delle condizioni di gestione della scuola da inoltrare alle autorità competenti.
A far questo – conclude il consigliere metropolitano – ci penseremo certamente noi della città metropolitana denunciando come l’ente scolastico regionale abbia creato un grande vuoto di docenti nei Comuni della montagna impedendo agli studenti di poter frequentare un percorso di formazione adeguato.
Un fatto davvero intollerabile.
Coordinamento Regionale Forza Italia Toscana
Mazzetti e Pieri: Scuola, arrivano solo conferme negative
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti insieme alla responsabile regionale scuola Rita Pieri: “Arrivano solo conferme negative dal mondo della scuola. Niente qualità, anzi, viene negata. Cattedre scoperte e supplenze brevi. Il caos quotidiano imperversa”
“Si riconferma purtroppo ciò che dicevamo da tempo: Niente qualità nella scuola , anzi è assolutamente negata! Cattedre scoperte e supplenze brevi (quelle gestite dai dirigenti , per sopperire momentaneamente alla mancanza degli insegnanti) rifiutate però dai professori, perché aspettano legittimamente giustamente incarichi che siano annuali I dirigenti restano ad oggi però impossibilitati a fare qualsiasi cosa, rendendo la situazione senza senso e nel pieno del caos”
“Le graduatorie, vedi Firenze , resa nota e poi tolta senza sapere il perché e senza nessuna nota. Graduatorie inoltre piene di errori con punteggi addirittura sbagliati. Il tutto ha fatto inevitabilmente scaturire soltanto ritardi pazzeschi sulle assegnazioni delle cattedre annuali. Gli insegnanti di sostegno ancora di più fanalino di coda di questa situazione, tanto che i ragazzi sono stati costretti a rimanere a casa perché senza un insegnante. Non tutti, ricordiamolo, sono purtroppo in grado di stare in autonomia in classe . Ciò che vi raccontiamo è una una vergogna. Ci sono come si può notare studenti che vedono il lockdown mai terminato e quindi tutt’ora in corso.”
“Mai come quest’anno servivano insegnanti e cattedre coperte anzi solo così si poteva pensare di fronteggiare una emergenza così importante e mantenere la qualità delle nostre scuole oltre al rispetto per la professionalità dei docenti e il diritto allo studio sancito dalla nostra costituzione per i nostri studenti Purtroppo nonostante da mesi e mesi noi di Forza Italia in ogni sede Istituzionale ma non solo abbiamo con determinazione denunciato una situazione invivibile nel mondo della scuola, nulla è cambiato.
Un’estate intera a parlare di istruzione, senza trovare soluzioni certe e omogenee su scala nazionale. Dispiace dirlo ma quest’anno non tutti gli studenti si troveranno nelle medesime condizioni. La formazione non sarà garantita a tutti. Questa è una sconfitta del Governo Conte che pur avendo tempi e modi non ha fatto nulla per prevenire i problemi. Questo, lo dicono i fatti, vuol dire non essere all’altezza delle responsabilità.”
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia e coordinatore provinciale Prato
Rita Pieri, Responsabile dipartimento scuola Forza Italia Toscana
Gandola: Caos docenti a scuola a Firenze e provincia
Il consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia Paolo Gandola: “Caos docenti a scuola a Firenze e provincia”
“Quanto sta avvenendo in queste ore a Firenze e in provincia con la mancata assegnazione dei docenti nelle scuole del territorio è inaccettabile. In queste ore siamo sommersi dalle giuste lamentele dei genitori per la mancata partenza dell’orario prolungato a causa dell’assenza dei docenti. Stamani mi hanno contattato genitori letteralmente su tutte le furie dopo aver ricevuto la comunicazione che da lunedì 28 settembre a venerdì 2 ottobre tutti i bambini della scuola dell’infanzia Kassel di Firenze usciranno alle 14.30.
Lo stesso problema si ripercuote anche nei territori dell’area metropolitana come a Signa, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio. Una situazione inaccettabile”.
Si esprime così Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia – centrodestra per il cambiamento che denuncia l’assurda situazione che sta bloccando l’assegnazione dei docenti precari nelle scuole di competenza.
“Purtroppo – continua Gandola – ogni anno si presentano problemi per l’assegnazione delle docenze supplenti che vengono istruite quasi sempre successivamente all’avvio dell’anno scolastico ma mai si era arrivati al blocco del tempo pieno e all’uscita preventiva da scuola degli studenti per l’assenza degli insegnanti. Una situazione tragicomica che dopo 8 mesi di caos subito dai genitori e dalle famiglie fiorentine per la chiusura dei plessi scolastici oggi sta creando innumerevoli e nuovi problemi a cascata.
In provincia di Firenze i candidati sono 14mila e le posizioni sono 38mila, perché ogni precario ha più di un inserimento in graduatoria. Per questo occorre completare subito tutte le assegnazione e risolvere prontamente tutte quelle incongruenze che stanno rallentando e complicando il lavoro degli uffici del Ministero dell’istruzione. Una situazione da sbloccare quanto prima – conclude il consigliere metropolitano – anche per consentire l’attivazione dei servizi di pre e post scuola che ancora oggi non sono potuti essere attivati”.
Coordinamento Regionale Forza Italia Toscana
Gramigna: Scuola, il protocollo del Governo non funziona
Gramigna: Cina, Coronavirus e libertà. L’addetto stampa del coordinamento provinciale di Forza Italia Pistoia Antonella Gramigna: “siamo di fronte ai più grandi censori della storia, ma noi li salutiamo con le bandierine agli aeroporti”
Mallegni, scuola: chiediamo tavolo tecnico regionale
Scuola: il Senatore e Commissario regionale di Forza Italia Toscana Massimo Mallegni ed il capogruppo in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Tavolo tecnico regionale, alla richiesta avanzata 5 giorni fa la Regione non ha nemmeno risposto”
Sono passati cinque giorni da che il Commissario regionale di Forza Italia in Toscana senatore Massimo Mallegni e il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista di Forza Italia in provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali, avevano scritto all’assessore regionale a scuola e formazione Cristina Grieco per chiedere l’istituzione di un tavolo tecnico che agevolasse la riapertura dell’anno scolastico. L’iniziativa era nata dopo che a Viareggio i due esponenti di Forza Italia avevano incontrato le famiglie preoccupate e dopo aver ricepito sensi di disagio e incertezza da più parti della Toscana.
«E nulla: dalla Regione Pd e sinistre non ci hanno nemmeno risposto. Ma questo non è uno sgarbo dell’assessore singolo a noi in quanto Mallegni e Marchetti. E’ piuttosto una mancanza di rispetto sostanziale a ragazzi, famiglie e personale scolastico, per lo meno il poco che c’è. E’ una mancanza di rispetto ai toscani e alle difficoltà che alla fine hanno dovuto affrontare ieri in carenza di organizzazione», spiegano i vertici regionali di Forza Italia.
Ma ora scatta l’operazione rilancio, con una nuova lettera appena recapitata all’assessore Grieco. Eccone il testo:
«Gentilissima Assessore Grieco, lo scorso 10 settembre le abbiamo inviato una richiesta formale per chiedere con urgenza un tavolo tecnico regionale per far fronte alle difficoltà che gli istituti scolastici stavano affrontando prima dell’inizio dell’anno scolastico. Ad una settimana da quella lettera, a scuola iniziata, non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta eppure i problemi persistono, anzi peggiorano».
«Ieri, all’apertura dell’anno scolastico, ci sono stati segnalati numerosi disservizi: autobus partiti vuoti prima del previsto lasciando così a piedi gli studenti, assenza di docenti, assenza di banchi, code agli ingressi, insomma tutto l’opposto di un sereno primo giorno di scuola».
«Se le cose si sono svolte in maniera decorosa lo si deve esclusivamente ai dirigenti scolastici, ai docenti, al personale ATA, alle famiglie e alla loro pazienza. Troviamo oltremodo scortese e irrispettoso non fornire neppure la propria disponibilità a un confronto costruttivo con le forze istituzionali e con i rappresentanti degli istituti scolastici, ma non ci diamo per vinti e torniamo nuovamente a richiedere, con ancora maggiore forza e insistenza, la convocazione di un tavolo tecnico regionale, anche alla presenza dei Dirigenti scolastici e dei Presidenti dei consigli d’istituto per le Scuole che insistono sul territorio delle provincie di Lucca e Massa Carrara. Auspichiamo di ricevere, almeno questa volta, un celere riscontro».












Scuola, Stella: A Firenze 2000 cattedre vacanti
Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia): “Scuola: A Firenze 2000 cattedre vacanti, grave mancanza di serietà verso alunni e famiglie”
“Duemila cattedre vuote, che ancora devono essere assegnate ai supplenti. Non è certo un bel biglietto da visita quello con cui la scuola si presenta alle famiglie e agli alunni fiorentini. Questa è una grave mancanza di serietà, aggravata ulteriormente dal fatto che non si sa ancora con certezza quando partiranno le nomine dei supplenti, siamo ancora in alto mare, dicono gli esperti. Chi risponderà per questa inefficienza?”.
E’ quanto chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, capolista di Forza Italia alle elezioni regionali nel collegio Firenze 1.
“Solo alle secondarie di primo e di secondo grado inizia l’anno scolastico con ben 822 cattedre scoperte – sottolinea Stella -. Mancano docenti di Italiano, Matematica e Lingue, e a Firenze i ruoli assegnati per le secondarie sono stati appena 57, su un totale di 879 posti disponibili. Essendo le graduatorie esaurite e non essendoci altri concorsi in vista, il rischio concreto è che manchino i professori con i requisiti necessari per l’assunzione. La situazione è davvero caotica, il Ministero e l’Ufficio Scolastico Regionale hanno mostrato di essere inadeguati”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana












Scuola: primo giorno superato grazie a personale e ragazzi
Il Senatore e Commissario regionale di Forza Italia Toscana Massimo Mallegni: “Scuola: Primo giorno superato solo grazie a personale e ragazzi. A Lucca e Massa Carrara gravi criticità, qui lo Stato non è mai arrivato”
“Stamani eravamo stati facili profeti, se le scuole in Toscana sono state aperte ed hanno superato il loro primo giorno è solo grazie agli insegnanti, al personale di servizio, ai ragazzi, alle loro famiglie e non certo al governo né alla Regione. Le province di Lucca e Massa Carrara, in particolare, hanno avuto problemi enormi, anche di edilizia scolastica ad esempio. Qui lo Stato è arrivato in ritardo, o forse non è mai arrivato. I ragazzi non meritano questa trascuratezza. Sta accadendo come in sanità durante il picco covid: non funzionava niente, solo grazie ai sanitari il sistema ha retto. Aspetto le vostre segnalazioni, cerchiamo di stimolare l’assessore regionale, governo e ministri affinché possano metterci una pezza. Sarà difficile, purtroppo l’incapacità regna sovrana”.
Lo ha detto il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni, commissario regionale di Forza Italia in Toscana, in queste ore a Firenze per un sopralluogo in piazza della Repubblica dove si svolgerà la manifestazione di chiusura della campagna elettorale per le elezioni regionali del 20 e 21 settembre alla presenza della candidata presidente Susanna Ceccardi e dei leader nazionali dei partiti di centrodestra Antonio Tajani di Forza Italia, Matteo Salvini per la Lega e Giorgia Meloni per FdI.












Mallegni, scuola: Buon inizio anno, spiace regni il caos
Il Senatore e Commissario regionale di Forza Italia Toscana Massimo Mallegni: “Scuola: Buon inizio anno a ragazzi e famiglie, spiace regni sovrano il caos. In Toscana Giunta silente, trasporti fuori tempo e mancano aule e docenti”
“Ai ragazzi che oggi dopo sei mesi tornano in classe e alle loro famiglie rivolgo un augurio di buon anno e un in bocca al lupo. Altrettanto ai docenti e all’intero personale scolastico. Spiace che questa riapertura avvenga in un contesto in cui ancora regna sovrano un caos a cui stamani assistiamo con sconcerto.
Con il capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti avevamo formalizzato richiesta alla Regione di istituire un tavolo tecnico dedicato, ma da parte della giunta Pd non è arrivato il minimo riscontro. Questo è uno sgarbo non a noi ma ai toscani grandi e piccoli che stamani hanno iniziato la giornata con più bus, sì, ma in orari non funzionali rispetto alle campanelle. E verso un universo scolastico che solo nelle province di Lucca e Massa Carrara si presenta all’appuntamento con oltre 77 docenti che mancano e un contingente covid ridotto del 15%.
I nostri figli devono però poter andare a scuola, vediamo come andrà questo primo giorno. Noi siamo qui per sostenerli in ogni modo”: lo afferma il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni, commissario regionale di Forza Italia in Toscana, in un videomessaggio di augurio per il nuovo anno scolastico pubblicato sui suoi canali social.












Mallegni, scuola: subito tavolo tecnico regionale
Scuola: il Senatore e Commissario regionale di Forza Italia Toscana Massimo Mallegni ed il capogruppo in Consiglio regionale Maurizio Marchetti incontrano i genitori dei licei di Viareggio dopo taglio classi e carenza docenti e collaboratori: “Subito tavolo tecnico regionale”
Da un lato la necessità di ridurre il numero di alunni nelle singole classi a causa del Covid, dall’altro il “taglio” di insegnanti e personale che invece, come forza contraria, obbligano agli accorpamenti e alle classi pollaio. La denuncia parte da Viareggio dove nei soli licei viareggini “Carducci” e “Barsanti e Matteucci” mancheranno almeno una quarantina tra insegnanti e collaboratori.
A farsene portavoce è stato Forza Italia con il commissionario regionale, Sen. Massimo Mallegni ed il capo gruppo in consiglio regionale, Maurizio Marchetti che ha incontrato questa mattina, giovedì 10 settembre, in Piazza Shelley, una delegazione di genitori degli alunni.
“Chiederemo un tavolo tecnico urgente con la Regione Toscana e con l’assessore Grieco. Il problema è che non vuol parlare con noi perché siamo in campagna elettorale. – hanno spiegato Mallegni e Marchetti dopo l’incontro – Queste difficoltà riguardano tutta la Toscana e quando il Ministro Azzolina ed il ministro De Micheli ammettono, a pochi giorni dalla riapertura, che non sono pronti ad aprire le scuole significa che siamo vicini al dramma organizzativo. Ne mancano 43 qui, una ventina a Massa Carrara. Mancano 60 persone all’appello in questi due territori.
I contingenti Covid non vanno a sopperire la carenza di personale, ma sono figure a contratto legate all’emergenza sanitaria. La programmazione è assente. Scriveremo all’assessore regionale, chiederemo un tavolo tecnico per cercare risposte e soluzioni insieme senza polemiche o tatticismi elettorali. La scuola, così come la continuità amministrativa – spiegano Mallegni e Marchetti – non devono essere messe in discussione”.












Scuola, Stella: Trovare spazi per supplire mancanza aule
Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia): “Scuola, Regione e Comuni trovino spazi per supplire alla mancanza di aule. No a un nuovo anno di didattica a distanza. Famiglie vanno sostenute”
“Diversi genitori ci stanno chiamando preoccupati, perché le scuole frequentate dai loro figli hanno già comunicato alle famiglie che la didattica riprenderà in modo irregolare, con lezioni in presenza a settimane o giorni alternati. Purtroppo le indicazioni del ministero dell’Istruzione fanno ricadere ogni responsabilità sui presidi, che sono costretti a prendere decisioni come quelle che stanno prendendo diversi dirigenti scolastici fiorentini e toscani. Chiediamo agli enti locali di intervenire per risolvere questo problema cruciale per la vita delle famiglie”. Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, capolista di Forza Italia nel collegio di Firenze 1.
“Regione Toscana, Comuni, Demanio – sottolinea Stella – hanno centinaia di palazzi, edifici in disuso o sottoutilizzati, che potrebbero essere fruiti (previo accordo con Miur e Direzione Scolastica Regionale) dalle scuole che hanno necessità di spazi maggiori, per poter tenere le lezioni. E’ una soluzione semplice e ragionevole. E’ inaccettabile far passare a famiglie e allievi un altro anno scolastico come quello appena trascorso. Chi si occupa dei bambini, in particolare quelli più piccoli, nei giorni o nelle settimane in cui saranno costretti alla didattica da casa? Servono risorse per aiutare i genitori, a cominciare dal bonus baby sitter, ma soprattutto bisogna scongiurare il ricorso alla Dad”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana












Trasporto Scuola, Marchetti: Regione apra agli NCC
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Trasporto Scuola, la Regione apra agli NCC. In Toscana sono 7.500 lavoratori in 2.500 imprese”
«Basta baloccarsi col cubo di Rubik sul trasporto scolastico. La Regione apra agli operatori del noleggio con conducente, Ncc, che si sono resi disponibili a rimpolpare le flotte ordinarie in questo momento di bisogno. Hanno uomini e mezzi e potrebbero così risollevarsi da una crisi che coinvolge 7500 lavoratori in circa 2500 imprese»: lo afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista per Forza Italia nella provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali, appoggiando la disponibilità manifestata proprio in queste ore dai responsabili toscani Ncc a collaborare con enti locali e aziende di trasporto pubblico per garantire servizio sicuro al trasporto scolastico.
«La disponibilità di questi operatori può essere risolutiva e va accolta. Di certo ha più senso del cronometrare i tragitti affinché non superino il quarto d’ora o del comprimere il metro alla bisogna. La Toscana ultima in Italia per sostegni a famiglie e imprese in emergenza covid adesso si dice pronta a investire: bene – incalza Marchetti – lo faccia coniugando la tutela di alunni e studenti con la voglia di ripresa di un settore che certo ha subito un grave contraccolpo».
«Sarebbe grave – sottolinea Marchetti – se da Pd e sinistra di governo regionale non si accogliesse lo slancio di questi operatori solo per un pregiudizio veterocomunista contro l’integrazione del privato nel servizio ai cittadini. Questa impostazione della sinistra si è dimostrata fallimentare, non si perseveri nell’errore in questo momento di bisogno».












Scuola, Marchetti: Da sinistra presa di tacco per 50 anni
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Scuola, Marchetti: In Toscana da sinistra presa di tacco per 50 anni. Col covid riflettori su carenze vecchie. Poco personale, precariato e 104milioni di mutui bei richiesti per mettere edifici a norma non sono novità”
«La sinistra toscana ha preso di tacco la scuola per 50 anni, il covid presenta oggi il conto delle mancanze di ieri. Famiglie, studenti e personale scolastico abbandonati in imbarazzante incertezza»: lo afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista per Forza Italia nella provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali, preoccupato per la ripresa dell’anno scolastico tra due settimane ma anche per la riapertura delle scuole da domani con le attività di recupero.
«In Toscana la sinistra è colpevole di aver sempre trascurato la parte strutturale dell’universo scolastico. Si è magari preoccupata delle attività di ideologizzazione dei ragazzi – incalza Marchetti – ma non di dare loro scuole sicure, spazi adeguati, strumenti all’avanguardia, docenti stabili, trasporti efficaci.
A Lucca, per esempio, alcuni istituti sono alloggiati nei container già dallo scorso anno in operazioni non di ampliamento degli spazi, bensì di autentica sostituzione edilizia. E la sinistra è rimasta interte e silente come se nulla fosse. Eppure la situazione in Toscana per molti versi contraddice il diritto allo studio e alla scuola rendendo la sua conquista a ostacoli, ma la responsabilità è di chi ha governato».
Marchetti parla per dati: «Per mettere a norma gli edifici scolastici la Toscana ha ottenuto 104.984.256,50 euro di fondi Bei finalizzati al piano dell’edilizia 2018-2020, e quindi ben prima dell’emergenza covid. L’assessore regionale di settore ha lamentato col ministro competente, tra molte virgolette, la mancanza di 6000 unità di personale docente e non in una Toscana dove un quarto degl insegnanti è precario, percentuale che sale alla metà in provincia di Lucca.
Il trasporto pubblico soprattutto lo scorso anno ha lasciato studenti a piedi sistematicamente in tutta la Toscana e a Lucca in particolare, coi bus una volta rotti, una volta pochi, una volta saltati… questi sono problemi purtroppo vecchi che 50 anni di governi di sinstra hanno reso endemici e su cui il covid oggi non fa altro che accendere i riflettori. Supplicare deroghe ora è ridicolo, imbarazzante e pericoloso».












Gramigna: Scuola, 1 miliardo per i banchi monoposto
Gramigna: Cina, Coronavirus e libertà. L’addetto stampa del coordinamento provinciale di Forza Italia Pistoia Antonella Gramigna: “siamo di fronte ai più grandi censori della storia, ma noi li salutiamo con le bandierine agli aeroporti”
Scuola: Non sia una repubblica fondata sul precariato
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Scuola, non sia una repubblica fondata sul precariato. Il concorso straordinario pare più arzigogolato dell’ordinario”
La scuola non sia una repubblica fondata sul precariato, o la Toscana dove un docente su 4 è precario pagherà un prezzo salatissimo. Per evitare un settembre disastroso bisogna muoversi adesso, e chiedo alla Regione Toscana coordinatorice di settore in Stato-Regioni di promuovere la stabilizzazione dell’intero corpo docente avente titolo.
Al contrario, in concorso straordinario made in Azzolina pare più arzigogolato dell’ordinario»: torna a suonare l’allarme, il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che già nei giorni scorsi guardava con preoccupazione ai dati sulla quota di personale docente a ruolo e non.
«Premesso che tenere una porzione tanto consistente di docenti in condizione di indeterminatezza a mio avviso rappresenta una iniquità a prescindere dall’emergenza covid – sottolinea Marchetti – adesso però è il momento per la Toscana e per l’Italia di raccogliere la sfida a sanare sacche di disparità come quella degli insegnanti.
Secondo i dati del direttivo toscano dei precari, il 25-30% del corpo docente toscano della scuola è precario. Significa oltre un quarto, con Lucca maglia nera dove la percentuale sale a circa la metà per l’equivalente di circa 3mila insegnanti non di ruolo».
Il concorso annunciato non rasserena le prospettive: «Non sono io un tecnico – mette le mani aventi Marchetti – ma da più parti anche di diverso orientamento sia rispetto a me che tra loro non ricevo altro che segnalazioni secondo le quali questo concorso straordinario risulta più complesso dell’ordinario, con procedure e imbuti da Ufficio complicazione affari semplici.
Dal ministro grillino Azzolina del resto non mi aspettavo di più, dunque non stento a crederlo. Sta di fatto che il concorso straordinario deve rappresentare un’opportunità, non l’ennesimo farraginoso barbatrucco per generare altre riserve di cattiva occupazione in un settore che ha in mano la formazione dei nostri bambini e ragazzi. Sono gli italiani di domani, e meritano un futuro all’altezza delle loro aspirazioni. Lo si costruisce adesso, e c’è bisogno di un corpo docente omogeneo rispetto al riconoscimento del suo lavoro».
Marchetti torna dunque a sollecitare la giunta regionale a prendere in mano le redini della situazione: «La Regione è priva di competenze dirette sulla materia, ma la Toscana può incidere se c’è la volontà politica poiché in Conferenza Stato-Regioni è coordinatrice di settore.
In questa veste – indica il Capogruppo di Forza Italia – e mentre rimbalzano di territorio in territorio timori di tagli agli insegnanti e alle classi che invece con le misure anticontagio andrebbero incrementate, la giunta toscana ha il dovere di attivarsi e incidere per scongiurare scenari che paghiamo tutti: insegnanti, studenti di oggi, adulti di domani, famiglie».












Scuola: Forza Italia con i precari, 1 su 4 non di ruolo
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Precari scuola, Il concorso sia davvero equo, non l’ennesima ingiustizia. Regione Toscana, come coordinatrice di settore in Stato-Regioni, non crei docenti di serie A e B”
«In Toscana 1 docente su 4 è precario. Solo a Lucca si parla di 3mila insegnanti, ovvero circa la metà del corpo docente. Ora basta: in era covid bisogna superare questo stato di cose che vede insegnanti di serie A e B pur mentre fanno lo stesso, prezioso lavoro. La Toscana, che in conferenza Stato-Regioni coordina il settore, promuova modifiche procedurali che rendano l’imminente concorso davvero equo, e non l’ennesima ingiustizia a danno di chi educa e forma i nostri ragazzi»: l’appello parte dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti sulla scorta delle sollecitazioni degli stessi precari che nei giorni scorsi si sono riuniti in direttivo toscano.
A Lucca la maglia nera del non-ruolo: «Mentre nelle altre province della Toscana la percentuale di docenti precari si attesta sul 25-30% – illustra Marchetti – a Lucca arriva al 50% con circa 3mila insegnanti precari. In media, secondo le stime degli interessati nel nostro territorio regionale 1 docente su 4 non è di ruolo. Eppure fanno lo stesso lavoro con la stessa energia e abnegazione dei loro colleghi stabili, gomito a gomito quando non nelle stesse videoriunioni in quest’ultimo difficile periodo».
Marchetti guarda al futuro: «Finora sui precari si è sostanzialmente retto il mondo della scuola, nel sostegno ai ragazzi in difficoltà più ancora che nella didattica tradizionale. Ma è una situazione che la scuola in era covid non può più tollerare né sostenere. E il concorso straordinario per il ruolo non semplifica l’accesso di questi professori, genera ulteriori ostacoli, inserisce distinguo incomprensibili e insomma non procede – incalza Marchetti – nel solco di un’autentica parificazione degli insegnanti nel ruolo».
La Regione non resti a guardare, è la richiesta di Marchetti: «Finora non ho sentito dire ‘pio’ su questo da parte della giunta toscana. Eppure – sottolinea il Capogruppo azzurro – la Toscana è coordinatrice di settore all’interno della Conferenza Stato-Regioni. E allora, dia prova d’interesse per un mondo che le sinistre solleticano quando c’è da fare propaganda ma poi prendono di tacco lasciandolo sempre nel bilico dell’incertezza. E’ inaccettabile oggi più di sempre».












Scuola, Marchetti: Linee guida Azzolina, si va fuori strada
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Scuola, le sinistre di governo confondono autonomia con abbandono, i nostri ragazzi in emergenza trattati come ultime ruote del carro nazionale. La Toscana si faccia sentire in conferenza Stato-Regioni”
«In Toscana abbiamo edifici scolastici pericolanti, ragazzi che fino a febbraio scorso andavano a scuola nei container come accadeva a Lucca, classi pollaio e ancora si prospettano tagli agli organici mentre per settembre tutta la geografia scolastica è da ridefinire. Ma che si aspetta?
La Toscana che in Conferenza Stato-Regioni coordina la commissione istruzione e formazione produca per prima una pianificazione efficace per i nostri territori, perché con le linee guida Azzolina si va fuori strada. Le sinistre di governo sulla scuola paiono confondere autonomia con abbandono, e durante l’emergenza i nostri ragazzi sono stati trattati come ultime ruote del carro nazionale anziché come principale risorsa per costruire il futuro dell’Italia.
Grave, offensivo e comunque è urgente invertire la rotta»: lo afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti in relazione alla situazione delle scuole a Lucca e in Toscana.
Marchetti da tempo segue con apprensione le sorti del mondo scolastico, in particolare per quanto riguarda lo stato degli edifici: «Le ristrutturazioni e gli adeguamenti alla normativa antisismica sono rimasti bloccati come tutto il resto – sottolinea Marchetti – e si parla solo per il territorio provinciale lucchese di interventi per i quali da mesi si attendevano 64.350.939,75 euro.
Se ne deduce facilmente che gli edifici inagibili prima della pandemia restino tali. Ora che abbiamo le linee non-guida del ministro Azzolina che proclamano l’ognun per sé, cosa si è fatto a Lucca e in Toscana a livello di ricognizioni per individuare e attrezzare nuovi spazi per la didattica in presenza? Nulla».
«Vogliamo garanzie per i nostri bambini e per i nostri ragazzi che hanno il diritto di poter frequentare le scuole in presenza e in sicurezza. Purtroppo – evidenzia Marchetti – nella provincia di Lucca in particolare già non era così prima, figuriamoci adesso.
Ricordo che uno degli agglomerati di container-scuola, quello dove sono stati alloggiati al freddissimo o al caldissimo delle lamiere gli studenti del Paladini, si trova all’ex Campo Marte, ovvero nell’area del vecchio ospedale di cui sono stati riattivati padiglioni per l’attività covid. Sarebbe questa la sicurezza per i nostri giovani?
E’ una commistione funzionale insostenibile e da risolvere, ma non è che la punta dell’iceberg di una scuola tenuta da Pd e sinistre forse collegata, ma congelata».
Forza Italia – Gruppo consiliare Regione Toscana












Siena: La scuola senza la scuola
Siena: La scuola senza la scuola. Lore’, Raponi e Biondi Santi (Forza Italia Siena): “Lo stato confusionale della Azzolina. E settembre resta un’incognita”
Ripartenza scuola, FI: “Disorientati dal Ministro Azzolina”
Cellai, Giannelli, Gabellini e Gaetano: “Troppe incertezze sulla ripartenza della scuola. Siamo perplessi per le posizioni espresse dal Ministro”.
Sulla ripartenza della scuola intervengono Jacopo Cellai, Capogruppo a Palazzo Vecchio e coordinatore fiorentino, Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore Provinciale Forza Italia, Gloria Gabellini, Responsabile Dipartimento Pubblica Istruzione Forza Italia Firenze, Maria Gaetano, Responsabile Dipartimento Provinciale Pubblica Istruzione Forza Italia.
“Le proposte del Ministro Azzolina, con l’idea di far ripartire le scuole, da settembre, con solo metà studenti in classe, e l’altra metà a casa, avevano destato in noi profondo stupore e disorientamento” affermano gli Azzurri. “Stupore e disorientamento aumentati, nel momento in cui abbiamo assistito ad un dietrofront pressoché immediato da parte dello stesso Ministro, segno evidente di confusione ed incapacità di governare un settore fondamentale come quello dell’insegnamento”.
“Le posizioni del Ministro provocano forte perplessità – precisa Cellai – non si può scaricare sulle famiglie e sui ragazzi il peso delle decisioni, aumentando i problemi già visti in questi mesi, come una didattica a distanza che ha provocato voragini tra varie categorie di studenti, o i problemi di organizzazione della quotidianità che hanno pesato fortemente sulle famiglie”.
“Occorre piuttosto – sottolinea Giannelli – puntare sulla riorganizzazione delle classi, sull’assunzione di nuovo personale docente e non, su investimenti strutturali sulle scuole, molte delle quali hanno gli spazi e possono garantire in sicurezza l’apertura dell’anno scolastico”.
“Dal Ministro ci saremmo piuttosto aspettati – continua Gabellini – uno stimolo forte a rendere sicure le scuole, a chiedere interventi straordinari in edilizia scolastica, a riaprire scuole chiuse da tempo, a sdoppiare le classi, garantendo le distanze, magari riducendo l’orario, togliendo il tempo pieno ed utilizzando il sabato, accorciando l’ora scolastica”.
“Mancano ancora 4 mesi all’inizio previsto per le lezioni – prosegue Gaetano – e c’è tutto il tempo, coinvolgendo le famiglie, i dirigenti degli istituti scolastici, sia pubblici che privati, per approntare decisioni serie, flessibili, che si dovranno necessariamente adattare alle varie fasce d’età degli studenti, alle strutture scolastiche e anche alla specificità delle diverse realtà territoriali.”
“Non è più tollerabile – concludono Cellai, Giannelli, Gabellini e Gaetano – che un settore che dovrebbe essere in cima alle priorità del Governo, veda soluzioni rabberciate, improntate al pressapochismo e alla improvvisazione. La sicurezza e la tutela della salute devono accompagnarsi a soluzioni serie, condivise, che non pregiudichino il diritto all’insegnamento”.
Teledidattica in montagna, Marchetti: manca la connessione
Teledidattica in montagna, Marchetti: manca la connessione. Il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti:”Montagna senza connessione. Provvedere rapidamente o i bambini restano senza scuola”