Riforma del 118, Gandola: i medici andranno in Procura
Riforma del 118, il consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia Paolo Gandola: “SCONTRO SENZA PRECEDENTI TRA I MEDICI CHE STANNO PRESENTANDO UN ESPOSTO IN PROCURA, LA REGIONE SI FERMI”
“Continua a tenere banco l’entrata in vigore della riforma del servizio di emergenza -urgenza del 118 in Toscana che andrà ad effettuare una grave de-medicalizzazione in tutta l’area metropolitana fiorentina. Se nel Chianti i Sindaci da settimane stanno contestando la decisione, nelle altre aree della Metrocittà tutto tace ma a muoversi, pronti a inviare un preciso esposto in Procura della Repubblica, sono gli stessi medici del servizio del 118. La Regione si fermi, questa riforma sarà nefasta e produrrà quasi sicuramente uno scontro senza precedenti in Tribunale”.
Così si esprime Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia – Centrodestra per il cambiamento che rivela la bozza di esposto già predisposto che i medici del 118 sono pronti ad inviare in Procura.
“Leggendo gli atti riservati che mi sono stati girati, spiega il consigliere metropolitano, emergono fatti gravissimi. Viene riferito che nelle centrali operative Toscane 118 viene sempre più utilizzato come prassi la “consulenza telefonica del medico di centrale” che risulta essere una procedura non prevista dalla legge e contraria ai principi del Codice di Deontologia Medica, volta a costringere il medico a delegare atti medici in scenari ove il medico non sia presente o attivato.
Secondo i medici, ancora, definire una diagnosi o un fondamento diagnostico sulla scorta di riscontri clinici effettuati da non medici da parte del medico della centrale, potrebbe esporre quest’ultimo al rischio di una condotta professionale gravemente imprudente con potenziali gravosi risvolti medico legali ed assicurativi.
Viene poi ricordato il lungo elenco di farmaci che possono essere somministrati sul luogo di arrivo dell’ambulanza 118, solo ad esclusiva valutazione del medico e viene infine ricordato come la gestione di una intubazione a sequenza rapida o sedazione post-arresto cardiaco non rientri assolutamente nella sfera di competenza infermieristica in quanto i farmaci impiegati prevedono la somministrazione di solo personale medico o sotto la sua supervisione.
Insomma, osserva Gandola, l’eliminazione dei punti di emergenza territoriali nell’area metropolitana, comporterà una de-medicalizzazione selvaggia con seri rischi per la tutela della sicurezza sanitaria. Nella Piana Fiorentina e nel Chianti si sta discutendo di togliere 3 postazioni medicalizzate che saranno sostituite solo con 1 automedica, riduzioni sono previste anche nell’empolese dove saranno previste ambulanze con il solo infermiere a bordo.
Uno scenario inaccettabile. Una riforma fortemente osteggiata dagli stessi medici del 118: la Regione si fermi ora che è ancora in tempo, così si sta picconando il sistema di fatto smantellando quel soccorso avanzato che nell’area metropolitana ha sempre saputo finora operare con successo”.
Coordinamento Regionale Forza Italia Toscana
Gandola: 30 anni dopo il 118 è a rischio per i tagli
Il consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia Paolo Gandola: “30 anni dopo il 118 è a rischio per i tagli della Regione”
“Il 118 è un pilastro fondamentale del Sistema sanitario nazionale, capace di affrontare i bisogni dei cittadini in difficoltà e di dare risposta immediata anche nelle grandi emergenze, come durante la pandemia da Covid-19.
In occasione del trentennale della sua istituzione che avverrà domani 27 marzo, quando ricorrerà l’anniversario della firma del Presidente della Repubblica che istituì il servizio di emergenza territoriale 118, è per noi un dovere ringraziare ed omaggiare tutti gli angeli del soccorso, quelli passati e quelli presenti, tutti coloro che hanno perso la vita o semplicemente dedicato ore del proprio tempo per difendere la salute dei cittadini delle nostre comunità”.
Così si esprime Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia – centrodestra per il cambiamento che aggiunge: “l’occasione del trentennale, però,deve anche essere utile per dire alla regione Toscana di fermarsi e non procedere nella diminuzione da 80 a 50 dei punti di emergenza territoriale dove attualmente è presente il medico a bordo delle ambulanze.
Tutto ciò metterà in crisi il sistema di emergenza ed urgenza nell’area metropolitana, con l’eliminazione del medico oggi presente presso il punto territoriale di Sesto e delle Signe, la riduzione da 3 ad 1 delle ambulanze medicalizzate oggi presenti a San Casciano, Tavarnelle e Greve in Chianti ed una de-medicalizzazione anche nell’empolese dove attualmente vi sono 3 postazioni medicalizzate che si vorrebbero ridurre ad una sola, un fatto inaccettabile.
Da Forza Italia, dunque, proviene un netto No a questa riforma che sono anche gli stessi sindacati sanitari a contestare. La cronica carenza di medici deve essere affrontata in maniera efficace dalle amministrazioni dei vari livelli tramite una seria politica di assunzioni e turn-over. In questi trent’anni, conclude il consigliere metropolitano, il servizio pre-ospedaliero del 118 si è dimostrato il cuore pulsante della sanità di emergenza fuori dagli ospedali.
Centinaia di migliaia di medici, infermieri, volontari, tecnici e autisti hanno dato il massimo, con professionalità e impegno, per raggiungere le persone in pericolo e in stato di bisogno. Oggi tutti loro vanno onorati e ringraziati ma non dobbiamo dimenticare di scendere in campo per tutelare e garantire lo stesso servizio anche per i prossimi anni”.
Coordinamento Regionale Forza Italia Toscana
Siena: interrogazione sulla situazione del 118
Interrogazione del Coordinatore provinciale di Forza Italia Siena Lorenzo Lore’ per conoscere la correlazione fra la carenza di organico dei medici 118, conosciuta da tempo e denunciata da sindacati, e le dimissioni del Direttore del 118 Siena-Grosseto
Il sottoscritto Consigliere:
– Considerato il ruolo di controllo ed indirizzo dei comuni nei confronti delle Aziende sanitarie locali esercitato attraverso le Conferenze dei Sindaci;
– viste le dimissioni presentate il 27 febbraio u.s. dal Direttore della U.O. 118 Siena-Grosseto e ritirate il 3 marzo u.s. dopo poco giorni, quindi, dalla loro comunicazione;
– visto l’articolo a mezzo stampa del sindacato Anaoo, pubblicato precedentemente alle dimissioni sopra citate, dove si denuncia la grave carenza dei medici del 118 venutasi a creare negli ultimi anni arrivata alla cifra di 21 medici in meno sui 69 previsti, evidenziando come il problema sia conosciuto da tempo frutto di carenze programmatiche annose da parte delle Istituzioni preposte;
– considerato che l’Ausl Toscana Sud Est è nata dall’integrazione delle 3 Ausl di Siena, Arezzo e Grosseto avvenuta nel 2016;
– venuto a conoscenza di un incontro organizzato per affrontare i problemi del 118 Siena-Grosseto, fra lo stesso Direttore e i medici del 118 alla presenza del Presidente dell’Ordine dei Medici di Siena nonché Direttore della UOC Rischio Clinico Aziendale della Ausl Toscana Sud Est dr. Roberto Monaco;
interrogano il Sindaco per conoscere:
se esista una correlazione fra la carenza di organico dei medici 118, conosciuta da tempo e denunciata da sindacati, e le dimissioni del Direttore del 118 Siena-Grosseto;
quali siano le motivazioni reali del ritiro delle stesse dimissioni in tempi così rapidi, ritiro che non rende credibile la risoluzione di un problema qualunque esso sia, presumendo che lo stesso sia tuttora irrisolto e si cerchi solo di nasconderlo;
se il Direttore Antonio D’Urso abbia affidato formalmente al dr. Roberto Monaco un incarico riguardante la questione legata alle dimissioni del Direttore del 118 Siena-Grosseto, visto anche l’incontro, citato in premessa, organizzato dallo stesso;
perché il Direttore Antonio D’Urso e il Direttore Sanitario Simona Dei che, considerato il ruolo che ricoprono e quanto dichiarato dai sindacati, sicuramente erano a conoscenza dall’inizio del problema di carenza di medici, non abbiano mai concordato con la struttura del 118, una riorganizzazione condivisa e necessaria visti i cambiamenti che già la giustificavano dopo la creazione della grande Ausl Toscana Sud Est e in particolare la fusione sotto un’unica Centrale Operativa 118 della gestione dei territori di Siena e Grosseto;
per quali ragioni anche il Direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza Massimo Mandò non abbia dato, a sua volta, una spinta per una condivisa programmazione verso un sistema 118 più integrato ed evoluto che superasse le chiusure campanilistiche che stanno facendo emergere segni di mediocrità su tutti e tre i territori provinciali;
se abbia avuto modo di verificare se questo lassismo nel risolvere le questioni presenti sul territorio senese non faccia parte di una strategia precisa di “aretinizzazione” dell’Azienda Usl Toscana Sud Est iniziata con il precedente Direttore Generale Desideri (di Arezzo);
infine, quale sia la strategia dell’Assessore “senese” alla Sanità Simone Bezzini sulla questione.
Coordinamento provinciale Forza Italia Siena
118 Valle del Serchio: No alla riduzione degli equipaggi
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “118 Valle del Serchio: No alla riduzione degli equipaggi in un territorio tanto complesso. Il servizio di 118 e di emergenza-urgenza tenuto in ostaggio dalle sinistre”
«Rimborsi col contagocce, una riforma sventolata davanti agli attori del soccorso come una carota a cui corrisponde in realtà il bastone dei tagli agli equipaggi. In Valle del Serchio, così come nei territori montani e comunque morfologicamente complessi, così il sistema dell’emergenza-urgenza non può reggere e a rischiare sono i cittadini soprattutto per patologie tempo dipendenti, ma anche per i servizi di trasporto ordinario».
Lo afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista per Forza Italia nella provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali, che condivide le preoccupazioni emerse dall’incontro tra gli addetti ai servizi di emergenza e 118 tenutosi a Fornaci di Barga, presso la Misericordia.
«La legge regionale di riforma del 118 – attacca Marchetti – in realtà non è altro che un ulteriore impoverimento di un sistema complesso, da parte di una sinistra che ha raso al suolo le risorse della sanità e ora raschia il fondo del barile. Anche per questo i rimborsi alle associazioni arrivano col contagocce e in ritardo, tenendo il volontariato perennemente in ostaggio nel timore di non far fronte alle spese, costretto a chiedere a fil di voce quello che è semplicemente suo diritto».
«Gli equipaggi, soprattutto in Valle del Serchio, non vanno indeboliti e questo sarebbe evidente anche a un bambino. Per di più – incalza Marchetti – una volta al governo noi intendiamo superare la logica del divide et impera tra attori dell’emergenza-urgenza cavalcato dalla Regione per nascondere le proprie responsabilità.
Volontari, personale infermieristico, medici: tutti sono protagonisti del sistema del soccorso. Non sovrapponibili e tutti egualmente indispensabili, la loro preparazione e abnegazione va premiata e valorizzata. Noi questo lo faremo, sappiamo come. Il bene della popolazione è garantito anche dal sistema d’emergenza-urgenza, che prende in carico il cittadino nei momenti più delicati e fragili della sua vita».


Siena: folle togliere mascherine Ffp3 a 118 e Pronto Soccorso
Siena: folle togliere le mascherine Ffp3 a 118 e Pronto Soccorso. Lore’, Raponi, Peluso, Ciofi (Forza Italia) e Castellani (misto): “In questo modo si va a mettere seriamente a rischio chi tutti i giorni è in trincea nella lotta contro il virus»