Mallegni: Turismo, serve fondo da 3 miliardi per le imprese
Turismo, il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni: “Serve un fondo perduto di tre miliardi per le imprese che hanno perso i due terzi del fatturato”
“Serve un fondo perduto di tre miliardi, per le imprese che hanno perso i due terzi del fatturato”. Così il Senatore Massimo Mallegni, responsabile della politica per il turismo di Fi, nel corso di una conferenza stampa parlando del “settore turismo” che “rappresenta il 13% del Pil, 3,5 milioni di occupati, con l’indotto sono 7 milioni”.
“Per aiutare il comparto sci e montagna ad uscire dalla crisi causata dalla pandemia è necessario suddividere i ristori per la stagione invernale perduta in funzione delle attività da risarcire: impianti da sci, maestri, e tutte le attività economica con sede nelle località sciistiche.
E’ questa la proposta di Forza Italia presentata oggi nel corso di una conferenza stampa on line a cui hanno partecipato Antonio Tajani, coordinatore nazionale di FI, Annamaria Bernini, capogruppo in Senato, e i parlamentari azzurri, Alessandra Gallone, Massimo Mallegni, Giorgio Mulè e Claudia Porchietto.
“Sono stati commessi errori gravissimi a danno del settore dello sci, – ha ricordato Tajani – con la decisione di riaprire e poi richiudere sono stati fatti danni per milioni di euro a danno degli imprenditori”.
Bernini ha chiesto di “Conciliare le misure di contenimento del virus con le ragioni del Pil è ormai vitale”. Sulla stessa linea Gallone: “Il sostegno al settore degli impianti sciistici, tra i più penalizzati dalla pandemia, deve essere esteso anche a tutte le attività dei territori montani che si trovano in condizioni difficili”.
“Ogni decisione – ha spiegato Mallegni – del governo deve tenete conto del fatto che per aprire un impianto sciistico, una struttura alberghiera o un ristorante servono settimane di preparazione. Non possono chiudere le attività con sole 24 ore di preavviso”.
Mentre Porchietto è intervenuta sulle cifre: “Parliamo di un settore ingiustamente descritto come vezzo per privilegiati, che in realtà vale tra i 10 e 12 miliardi di euro di fatturato e occupa più di 400.000 persone. La montagna significa lavoro ed economia per tantissimi”.
Per Mulè “Sul piano dei ristori puntiamo ad abbandonare la logica dei codici Ateco e a dare dei risarcimenti dei costi fissi a imprese e attività sulla media del fatturato degli ultimi tre anni”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana