Massa: chiediamo legalità sui varchi di accesso al mare
Il Coordinatore Comunale di Massa di Forza Italia Domenico Piedimonte: “Forza Italia Massa rinnova al Sindaco la richiesta di legalità sui varchi di accesso al mare”
L’amministrazione di centro destra ha presentato gli obiettivi del nuovo piano dell’arenile(PAAV) e Forza Italia non ha potuto fare altro che gioire per quanto ha ascoltato dalla voce dei tecnici.
Al tempo stesso, prendiamo atto che sinora non abbiamo sbagliato ad affermare che affinchè il nuovo strumento urbanistico della costa diventasse operativo sarebbero passati non meno di altri 12 mesi.
Come spiegato dal pool degli incaricati, il lavoro è lungo e tecnicamente partirà solo dopo questa prima fase nella quale il team prescelto ha deciso di ascoltare tutti gli interessati. E di fare sopralluoghi.
La partecipazione a scelte impattanti e la condivisione di progetti estremamente importanti come questo è quello che Forza Italia Massa reclama da tempo ai propri alleati .
Oggi finalmente abbiamo visto il Sindaco sentirsi dire dai tecnici le stesse cose che gli ripetiamo da 3 anni e cioè che in un comune a vocazione turistica come il nostro, l’accesso al mare e la sua visibilità sono due concetti di estrema importanza. E non serve il nuovo piano dell’arenile per rimediare agli abusi che, in alcuni casi, vengono perpetrati anche in queste settimane sotto gli occhi distratti della polizia municipale ( che dovrebbe vigilare sull’attuale piano urbanistico della costa) e degli uffici competenti.
L’opera di controllo del rispetto sul piano dell’arenile attuale e vigente è un dovere mai come ora. In attesa del nuovo piano bisogna evitare che una manciata di furbi commetta innumerevoli abusi per mettere i tecnici davanti al fatto compiuto e limitando gli spazi nei quali dovrà sorgere la nuova pista “ciclopedonale tirrenica”. E questo accade già purtroppo in alcuni tratti del lungomare.
Lo scorso anno, Forza Italia ha assurto alla propria funzione di ascolto nei confronti dei cittadini che manifestavano sulla battigia lamentano il continuo ridursi delle spiagge libere.
Ed è stato quindi un piacere che siano stati dei tecnici a spiegare ai nostri alleati che bisogna aumentare per legge la proporzione di spiagge libere rispetto a quelle in concessione e che la nostra attuale situazione non va bene.
Forza Italia aggiunge che la riduzione di spiagge libere che c’è stata in questi 20 anni è dovuta alle violazioni perpetrate scientemente da chi è stato al governo della città. Per incassare soldi in più dall’arenile, le amministrazioni hanno, secondo noi, violato il regolamento urbanistico esistente trasformando le spiagge libere statuite nel piano stesso in spiagge libere attrezzate da dare all’asta.
In questo modo il comune, anziché spendere 30 mila euro a stagione per ogni spiaggia libera (per garantire sicurezza e servizi) con semplici atti dirigenziali è andato a a metterle all’asta incassando cosi fino a 80 mila euro a spiaggia. Soldi mai rispesi per dare decorosi servizi alle poche spiagge libere rimanenti. E trovando anzi una scusa per affidarle in parte ai concessionari adiacenti. E diminuendo ancor di più gli spazi per chi vuole fare un salto in spiaggia di qualche ora senza esser obbligato a pagare gabelle.
I tecnici hanno evidenziato l’importanza anche dei “varchi visivi per far percepire meglio il mare” ai cittadini e turisti. Altro concetto che Forza Italia non ha mai mancato di reclamare in ogni dove. Dal lungomare di Marina di Massa tra poco non si quasi vede più il mare!
Assodato quindi che il nuovo piano dell’arenile recepirà tutte le normative nazionali che sono più restrittive di quelle attuali, per quale motivo non dovremmo aspettarci sostegno dai nostri alleati e dal nostro Sindaco per far finalmente rimuove ad esempio l’abuso compiuto sul varco 1 (tra lo stabilimento villa Gioietta e San. Antonio Bi.bi)?
Siamo alla quarta stagione estiva di questa consiliatura e Forza Italia si chiede per quale motivo ancora non sia stato rimosso il manufatto ( nel quale alloggiano i contatori enel) costruito senza alcuna autorizzazione e posto li solo per impedire il passaggio ad una intera collettività. E su quel po’ di spazio (48 cm anziché 1,5 mt) rimanente per il varco è stato di nuovo apposto abusivamente un cancello!
Eppure, del cancello e del manufatto lo abbiamo segnalato personalmente a chi governa la Giunta e di certo anche la polizia municipale ne avrà preso atto anche attraverso gli innumerevoli articoli di stampa.
Come accaduto lo scorso anno, Forza Italia chiederà tramite i propri eletti un incontro con il nuovo comandante della Capitaneria di Porto di Marina di Carrara per esporgli il proprio punto di vista. Pur sapendo che una volta che avranno accertato le violazioni (come hanno fatto in passato) non sta di certo a loro rimuovere manufatti abusivi sull’arenile.
Domenico Piedimonte – Coordinatore Comunale di Forza Italia Massa
Tecnologia e innovazione: problema di accesso alle risorse
Raffaele Brussa, membro del Dipartimento dell’Innovazione Digitale di Forza Italia Toscana: “Tecnologia e innovazione: il problema di accesso alle risorse”
È sotto gli occhi di tutti come, nella nostra epoca, la tecnologia el’innovazione stiano progredendo a delle velocità incredibili; ne sono un esempio i successi dell’azienda aerospaziale SpaceX di Elon Musk e, più banalmente, i nuovi cellulari in uscita sul mercato ogni anno.
Le compagnie telefoniche italiane stanno adoperandosi per ampliare la diffusione della copertura della rete 5G sui territori, un settore dove non siamo ancora al passo dei modernissimi U.S.A., della Cina e di molti altri Stati europei e in cui è e sarà fondamentale investire molto.
In questo clima di modernità e di modernizzazione, assistiamo tuttavia a fenomeni di “medioevo tecnologico” che, a spese dei cittadini che vivono queste condizioni di disagio sulla propria pelle, palesano la necessità e l’urgenza di un intervento repentino e puntuale.
Confrontandomi con il consigliere di Cantagallo Lorenzo Santi, è emerso un caso specifico, ovvero la situazione di alcuni territori della Valbisenzio, quali Vernio e Cantagallo, dove alcune famiglie hanno lamentato le difficoltà spesso insuperabili legate ad una inesistente connessione a Internet e ad un segnale della telefonia mobile altalenante al punto tale da dover essere “rincorso”.
Addirittura in molte zone non arrivano né adsl, né i cavi del telefono, una situazione inaccettabile nel 2021 per un Paese che ambisce ad essere moderno senza però esserci ancora riuscito davvero.
Eppure sono risorse essenziali e la pandemia ce l’ha insegnato: in moltissimi ormai utilizzano lo smart-working per poter lavorare, così come altrettanti studenti seguono le lezioni scolastiche ed universitarie tramite la didattica a distanza (la “d.a.d.”, che per gli studenti universitari degli anni successivi al primo è rimasta una scelta imposta fino agli inizi di maggio).
Le dirette conseguenze possono essere molte, tra le quali lo studente potrà avere un deficit nello studio ed il lavoratore rischierà di veder diventare instabile il proprio posto di lavoro. Inoltre può accadere, e infatti è accaduto, che ad esempio un cittadino abbia bisogno di chiamare il pronto soccorso per un’emergenza e che però non sia possibile, proprio a causa dell’assenza di segnale, con tutte le conseguenze che possiamo ben immaginare.
Anche senza ricorrere ai casi di emergenza, è fondamentale capire che fornire i servizi di telefonia e di connessione alla rete significa porre i cittadini in una situazione di eguaglianza e di eguale accesso alle risorse, due tra i diritti che lo Stato si impegna costituzionalmente a garantire e che in questa circostanza sono violati.
Non devono esistere cittadini di serie a e di serie b a cui viene negato, ad esempio, il diritto all’informazione tramite la rete, così come non devono esistere neppure territori di “categoria inferiore”, dove per alcune aziende è impossibile essere davvero competitive.
Ritengo che sia necessario un intervento diretto della Regione e dello Stato per eliminare gli ostacoli (come previsto anche dall’articolo 3 della nostra Costituzione) che si frappongono tra molti dei cittadini della Valbisenzio ed il lavoro, lo studio, l’informazione e la sicurezza,sanando questa lacuna provocata dai mancati investimenti delle aziende private in infrastrutture e servizi.
“[…] È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Raffaele Brussa, membro del Dipartimento dell’Innovazione Digitale di Forza Italia Toscana


Aeroporti di Pisa e Firenze, porte di accesso della Cultura
La Responsabile provinciale del Dipartimento Cultura e Arte di Forza Italia Pisa Paola Viegi, insieme a Ciro Costagliola: “Gli aeroporti di Pisa e Firenze siano le porte di accesso della Cultura in Toscana”
La Toscana fonda la sua principale ricchezza su un grande dono ereditato dai nostri avi che lo hanno costruito con impegno e passione: la Cultura.
Ogni angolo della nostra bella regione è intriso di cultura, di storia, di arte. E paradossalmente questa rischia di diventare il fanalino di coda dei settori attenzionati dalla politica di centrosinistra, se non lo è già. Le risorse destinate a questo settore sono esigue e, con il ridimensionamento delle Province che un tempo ricoprivano un ruolo strategico di coordinamento in campo culturale, stiamo assistendo ad una progressiva distrazione (vuoi anche a causa del Covid) rispetto a tale tema.
Musei, Teatri, Associazioni Culturali oggi sono chiuse, solo le Chiese come luoghi di culto offrono ancora la possibilità di godere delle tante bellezze in esse custodite. La prevenzione dei contagi ha imposto a tutti noi la prudenza con la speranza di poter tornare presto a rivivere e godere della nostra bella terra.
Nonostante la situazione della pandemia sia tutt’altro che rosea, con oltre 300 morti quotidiani, si riapriranno progressivamente musei, cinema, teatri, attività culturali in genere. L’indotto ha bisogno di ossigeno e invece di prevedere ristori adeguati, si fa riaprire.
Per di più di sta assistendo a movimenti strani sulle due principali porte d’accesso della Toscana: gli scali aeroportuali di Firenze e Pisa rischiano di subire un drastico impoverimento non solo dal punto di vista infrastrutturale (soprattutto per Pisa dove si è arenato il progetto di collegamento veloce con la città capoluogo che trovava d’accordo forze di centrosx come il Pd che forze di centrodx come FI) ma anche di offerta di servizi.
La nuova Società di handling (servizi di assistenza a terra) non si sbottona ma pare evidente che si paventa il pericolo di un contenimento dei costi che andrà a discapito in primis di chi ci lavora e secondariamente, ma non troppo, dell’immagine degli stessi Aeroporti.
Un tempo esistevano gli Uffici di Promozione Turistica curati proprio dalle Province, ed erano all’interno. Sono anni che li hanno chiusi…..per mancanza di fondi. Vogliamo lasciare che si continui a distruggere ciò che di più bello abbiamo ricevuto in dono? Ciò che ci rende unici e che potrebbe essere fonte di ricchezza e dunque di ripresa economica per la nostra Regione?
Allora, perché non ripartire dall’immagine delle due principali Porte d’Ingresso di questa stupenda cattedrale che è la nostra Toscana? Gli aeroporti Galilei a Pisa ed il Peretola a Firenze hanno tali prerogative, ma possono rappresentarci al meglio solo se adeguatamente valorizzati sia in termini di traffico che di risorse umane. Ci vogliamo provare o è un’utopia?
Paola Viegi – Responsabile del dipartimento Cultura per la provincia di Pisa
Ciro Costagliola, Responsabile Dipartimento Cultura e Arte Forza Italia Toscana