Arezzo, Romagnoli: lettera aperta ai miei studenti
La candidata nella lista Forza Italia – Arezzo nel Cuore alle elezioni di Arezzo 2020 Maria Romagnoli Polidori ci ha inviato una lettera aperta ai suoi studenti
Cari ragazzi,
ho sentito il bisogno di scrivervi per condividere alcune mie considerazioni su questo anno scolastico che si sta aprendo tra mille difficoltà. Purtroppo a giugno ci siamo salutati solo virtualmente e questo mi ha amareggiato molto. Spero che non succeda questo anche quest’anno. Vi chiedo la vostra massima collaborazione e responsabilità in questo frangente.
Dal 4 marzo anch’io, come voi, mi sono sentita trasportata in una situazione che mai avrei pensato di vivere, nonostante tutta la mia fantasia che vi assicuro è parecchia.
Chiuse le scuole in presenza il 4 marzo, ci siamo trasformati tutti in aule digitali. Io insegnando da casa e voi seguendo le lezioni da soli nelle vostre abitazioni. C’è mancata subito l’aria di comunità, propria della scuola, intesa come luogo di incontro e di esperienza. Poi con vari decreti ci hanno rinchiusi in casa fino al 18 maggio, quando finalmente potevate incontrare gli amici, non in gruppo, ma almeno vederli anche se con il volto coperto da una mascherina. Siete stati molto bravi ad accettare le regole che ci sono state imposte e che hanno cambiato tutta la nostra quotidianità.
Prima del 4 marzo, infatti ci alzavamo tutti presto, almeno alle sette per lavarsi, vestirsi, fare colazione, prendere treno, autobus o macchina per recarci fisicamente a scuola. Lungo la strada incontravamo gli amici o i compagni, ci fermavamo al bar per un caffè o cappuccino, poi entravamo nelle aule, al suono della campanella. Ci trovavamo in aula e ci guardavamo in faccia sorridenti e un po’ preoccupati per le ore di lezione. Interrogherà? Come andrà il compito? Quella ragazzina mi guarderà oggi? E poi dopo 4 o 5 ore di lezione, interrotte da un intervallo alle 11.15, lasciavamo le aule,salutandoci e dandoci l’appuntamento per il giorno dopo.
Quel giorno dopo che dal 4 marzo ci è stato negato da un nemico piccolo ma molto insidioso: il virus chiamato Coronavirus. Tutta la nostra quotidianità e ritualità è stata bruscamente interrotta. Ancora oggi mi rammarico di non avervi salutato per bene il 4 marzo, ultimo giorno di lezione in presenza. Siamo dovuti ricorrere alla didattica a distanza o meglio “di emergenza”.
Abbiamo acceso i nostri computer e ci siamo ritrovati a trascorrere 3 mesi facendo lezione in questo modo. Improvvisamente la sera non dovevamo caricare il cellulare per la sveglia mattutina per recarci a scuola , fisicamente, non dovevamo più svegliarci almeno un’ora e mezzo prima e fare colazione velocemente, prendere i mezzi pubblici, abbiamo quasi “smesso” di vivere una quotidianità e ritualità fisica in presenza.
Ci siamo ritrovati tutti on line, separati dallo schermo e dalla paura di ammalarci. Pensate quanto è fragile l’uomo! E’ bastato un virus e la mia e le vostre vite sono cambiate per sempre! Perchè questo periodo ce lo ricorderemo finchè vivremo.
Il desiderio vostro di vacanza e chiusura di scuola come momento di riposo, magari per una giornata di neve, si è trasformato in una realtà surreale e distopica. Come se fossimo capitati per sbaglio in un futuro alternativo, dove ci siamo trovati a dipendere per le nostre relazioni interpersonali solo da un cellulare o da un computer. E per fortuna che ce l’abbiamo fatta insieme a superare questi mesi così inquietanti e particolari. Ci siamo resi conto che anche la quotidianità e la ritualità della scuola e delle fasi della vita sono importanti, proprio nel momento in cui ce le hanno negate.
Siete fortunati ad aver sostenuto l’esame di terza media, anche se forse quando eravate sotto non vi è parso così. Ho sempre pensato e ho sempre sostenuto che gli esami conclusivi del 1 ciclo di istruzione sono anche un rito di passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Pensate, quante cose sono cambiate dallo scorso giugno! Sembra passato un secolo ! Dallo scorso settembre fino al 4 marzo vi siete spostati(mi riferisco a quanti di voi abitano in paesi appartenenti alla provincia) in treno o autobus ogni mattina, insieme ad altri lavoratori, avete incontrato persone. Per poi perdere tutto improvvisamente per 4 mesi, dove vi siete solo trovati virtualmente.
Io non so come sarà la situazione a settembre, ma spero di riprendere la mia quotidianità e di ritornare ad insegnare a voi le discipline che ho studiato e che amo. Spero che tra di voi ci siano persone in grado di raccogliere e condividere e fare proprio il mio messaggio: la passione per apprendere sempre e la gioia di fare il proprio dovere ogni mattina, anche se a volte può costare fatica fisica o mentale.
Ci rivediamo a breve
la vostra professoressa Maria Romagnoli Polidori
Candidata alle elezioni amministrative per il Comune di Arezzo
Con Ghinelli sindaco , vota Forza Italia con Arezzo nel Cuore, scrivi Maria Romagnoli Polidori
Forza Italia Arezzo – Arezzo nel Cuore










Arezzo, Berneschi: città con 22% di dispersione scolastica
La candidata nella lista Forza Italia – Arezzo nel Cuore alle elezioni di Arezzo 2020 Morena Berneschi:”Arezzo città di cultura, ma con 22% dispersione scolastica (14% media italiana). Come fare ad invertire questo triste primato.
Morena Berneschi, candidata di punta nel polo civico Arezzo nel Cuore – Forza Italia per le elezioni amministrative della città di Arezzo, ha le idee molto chiare sui primi passi da affrontare nel prossimo futuro.
Fra le priorità i giovani e il lavoro. Presente e futuro.
Cosa fare? “I sussidi proposti fino ad oggi, in questo periodo di pandemia e di chiusura totale, sono stati preziosi per sopravvivere e ripartire; ma non possono essere considerati investimenti per il futuro.” Spiega la Berneschi, forte di una serie di lettere che le arrivano quotidianamente all’indirizzo di posta aperto proprio per dar voce alle segnalazioni su disservizi e idee innovative per la città : berneschi@arezzonelcuore.it .
“In questo momento d’incertezza dobbiamo essere vicini ai giovani investendo nel loro futuro attraverso azioni concrete – continua Berneschi – come i progetti del programma UE sulla “Next Generation ( Recovery Fund ) da presentare alla Comunità Europea.
Sono tutti strumenti concreti a sostegno delle imprese e dei giovani per riprendersi dalla crisi e superarne gli effetti per riemergere più forti. Altro che navigator ! “ conclude Morena Berneschi lanciando una stoccata alla politica del reddito di cittadinanza.
Un dato della mia città che mi ha preoccupato è quello della dispersione scolastica che raggiunge il 22% rispetto alla media italiana del 14% ! Eppure Arezzo è una città dove la cultura ha sempre fatto da collante nei secoli.
Dobbiamo invertire questa rotta e investire utilizzando i fondi europei e facendo un patto fra azienda e scuola.
Essere vicino ai giovani significa anche investire nella loro preparazione e formazione per evitare che la mancanza di conoscenze e competenze sacrifichi i loro redditi futuri e prima ancora li obblighi a ritrovarsi in una condizione di disagio sociale, rispetto alla quale la comunità si ritroverebbe costretta ad assumersi le responsabilità a causa della mancata prevenzione. Ed io penso che potremo riuscirci ripensando ad un modello più in linea con i nostri tempi, senza abbandonare i principi generali che ci hanno guidato in questi anni e che ci hanno portato fino a qui.
Forza Italia Arezzo – Arezzo nel Cuore










Arezzo 2020: presentazione candidato Maurizio Bellucci
La lista civica Arezzo nel Cuore, che confluisce nella lista composta insieme a Forza Italia, cala il nome di un candidato che è un vero e proprio pezzo da novanta. Si tratta di Maurizio Bellucci.
Maurizio Bellucci, classe 1959, nato ad Arezzo, è un medico e si occupa di Medicina Legale e di Medicina Aziendale.
“Ho sempre dato il massimo nella mia professione e nel sociale e 5 anni fa sono stato nominato Cavaliere al Merito dal Presidente della Repubblica Italiana” spiega lui stesso.
Sulla scelta di candidarsi aggiunge: “ritengo sia giunto il momento di mettere a disposizione la mia esperienza e le mie capacità per poter contribuire al bene della Città di Arezzo, che amo profondamente, nella speranza di vederla crescere ancora per il bene di tutti quei cittadini che come me sentono un legame speciale con questa antica e gloriosa terra”.
Forza Italia Arezzo – Arezzo nel Cuore










Arezzo 2020: presentazione candidati Caccialupi e Dolcetti
La lista civica Arezzo nel Cuore, che confluisce nella lista composta insieme a Forza Italia, presenta altri due candidati alle elezioni di Arezzo 2020. Si tratta di Fabiana Elena Caccialupi e David Dolcetti.
Elena Caccialupi è nata ad Arezzo dove vive tutt’ora. Lavora nell’azienda del marito, che opera nel settore dell’elettronica, e si occupa con la figlia di una attività di B&B in campagna. Da due anni fa parte dell’Avo e ha fatto volontariato fino allo scorso febbraio. Ha due figlie. Ama gli animali, infatti ha un cane, un gatto e in azienda anche i cavalli. Cosa l’ha spinta a candidarsi? “Il fatto che Arezzo nel Cuore si occupa del bene della nostra città – spiega. Io ci tengo molto e mi arrabbio quando vedo le cose che non sono come dovrebbero essere. Vorrei poter fare qualcosa ,ma questo è possibile solo se sei in un gruppo unito che ha a cuore lo stesso obiettivo”.
David Dolcetti ha fatto la guardia giurata per un anno. Abita ad Arezzo e con i suoi 21 anni è il candidato piu’ giovane di Arezzo nel Cuore. Ha frequentato la scuola alberghiera per 5 anni. “Ho deciso di candidarmi per migliorare la città. Il mio obiettivo sarà di rispondere ai problemi dei miei concittadini e alle loro esigenze, ringrazio Angelo Rossi, Meri Cornacchini e Arezzo nel Cuore per la fiducia che mi hanno concesso e mi impegnerò al massimo” conclude David.
Forza Italia Arezzo – Arezzo nel Cuore










Arezzo 2020: presentazione dei candidati Ferraro e Cacchiani
La lista civica Arezzo nel Cuore, che confluisce nella lista composta insieme a Forza Italia, presenta altri due candidati alle elezioni di Arezzo 2020. Si tratta di Fabiana Ferraro Tersini e Marco Cacchiani.
Fabiana Ferraro Tersini, nata ad Arezzo, classe 1975, a sedici anni ha terminato le scuole medie e ha iniziato a lavorare come operaia per aiutare economicamente la famiglia, poiché la madre era rimasta vedova con due figlie piccole. Per venti anni ha lavorato nel settore dell’oreficeria e, altrettanti, li ha vissuti come volontaria alla Croce Bianca di Arezzo, che, suo malgrado, ha dovuto lasciare per motivi di salute. È stata già candidata alle elezioni comunali per il centrodestra nel 2011.
”Mi sono sempre interessata dei problemi riguardanti il sociale, il degrado e le case popolari, anche prima di questa candidatura, e continuerò a farlo pure dopo, anche perché sono questioni che mi coinvolgono personalmente – spiega Fabiana. Mi sono candidata per cercare di fare qualcosa in più per la nostra bellissima e amata Arezzo e la motivazione l’ho trovata con l’appoggio dell’associazione Arezzo nel cuore che ha voluto darmi fiducia”.
Marco Cacchiani, nato ad Arezzo, classe 1987, abita a Rigutino con la moglie. “Ho deciso di candidarmi con Arezzo nel cuore perché tengo molto alla città e alla frazione in cui vivo, una comunità molto attiva” dice Marco. Inoltre, aggiunge: “mia moglie è di nazionalità rumena ed abbiamo un legame molto forte con questa comunità che ad Arezzo è ben inserita”.
Forza Italia Arezzo – Arezzo nel Cuore










Arezzo 2020: presentazione dei candidati Ceccatelli e Paoli
La lista civica Arezzo nel Cuore, che confluisce nella lista composta insieme a Forza Italia, presenta altri due candidati alle elezioni di Arezzo 2020. Si tratta di Francesca Ceccatelli e di Eugenio Paoli.
Francesca Ceccatelli, 38 anni, laureata in Giurisprudenza con il massimo dei voti presso l’Università di Siena, svolge la professione di avvocato e vuole specializzarsi sempre più nella tutela delle donne, dei minori e degli animali, settore quest’ultimo in cui mette la propria passione ed il proprio impegno anche come volontaria.
Ha sempre vissuto ad Arezzo ed ha voluto espandere ed arricchire la sua esperienza professionale trascorrendo un periodo a Roma. Ora sente l’esigenza di portare le proprie competenze e le proprie passioni al servizio dei suoi concittadini e di Arezzo.
“Il mio primo obbiettivo è dare maggiore tutela sia alle persone, in particolare donne e minori, che si trovano in situazioni di disagio o pericolose, ed agli animali, randagi e non, creando una sinergia fra i soggetti pubblici ed i privati per sensibilizzare le persone e garantire il loro benessere – spiega.
Per quanto riguarda i giovani vorrei occuparmene a tutto campo, dall’educazione al divertimento. Per l’educazione penso ad alcune materie che dovrebbero essere insegnate nelle scuole ed anche all’integrazione della didattica convenzionale con metodi di apprendimento innovativi, quali i corsi di lettura veloce e memorizzazione rapida. Ma per i ragazzi è necessario anche organizzare eventi e serate nell’ambito della danza, parte importante della mia vita, delle discipline olistiche e della musica. Questo può essere realizzato in spazi sia pubblici, come nei parchi o nelle sale comunali, che privati, ad esempio nei locali e nelle discoteche. Tutto però nella sicurezza e nella legalità.”
Eugenio Paoli, classe 1970, racconta in prima persona il suo percorso di vita: “la mia storia inizia fine anni ‘80 facendo il ballerino nelle varie discoteche dell’Aretino, dove ho incontrato mia moglie che ho sposato nel settembre del 1992. Nel maggio del 1993 ho avuto un gravissimo incidente dove ho riportato la frattura scomposta di entrambi gli arti inferiori, con la conseguenza di dover, dopo importanti operazioni, rimanere per 3 anni in sedia a rotelle.
Dall’incidente in poi ho vissuto parte della mia vita in strutture riabilitative che mi hanno permesso, con enorme fatica, di ricominciare a camminare nuovamente, restando chiuso, o quasi, dentro di esse. Ho scoperto le innumerevoli difficoltà che un disabile ha. Dicendo questo premetto che molti degli addetti, anche facendo il proprio lavoro con amore e professionalità, non si rendono conto delle problematiche che può riscontrare un assistito – prosegue.
Mancanza di ascensori, pedane per permettere di essere autosufficienti, sollevatori per consentire ad un disabile di entrare in piscina per la riabilitazione.
Soprattutto, è necessario un ulteriore occhio di riguardo per chi ha un handicap da parte delle forze dell’ordine, quando con la proria macchina entra in città e non riesce a trovare parcheggio e deve lasciarla lontanissima e in particolare modo nel centro storico trova barriere architettoniche insormontabili”.
Sulla decisione di candidarsi quindi conclude: “dico grazie ad Angelo Rossi e a Meri Cornacchini. Proprio con questa mia presentazione li ringrazio, soprattutto perchè mi hanno dato questa opportunità di portare alla luce tutte le difficoltà che persone come me hanno nella vita e di non non abbandonarle, per rendere la città più vivibile anche per noi. Sarò disponibile per risolvere qualsiasi problema per chi avra’ bisogno del mio aiuto e condividerò le mie esperienze sul campo”
Forza Italia Arezzo – Arezzo nel Cuore










Arezzo 2020: presentazione dei candidati Sbietti e Ferrini
La lista civica Arezzo nel Cuore, che confluisce nella lista composta insieme a Forza Italia, presenta altri due candidati alle elezioni di Arezzo 2020. Si tratta di Stefano Sbietti e Rita Ferrini.
Stefano Sbietti, nato ad Arezzo nel 1965, attualmente è disoccupato ma per tanti anni ha lavorato in un’azienda di produzione di abbigliamento, che ha collaborato con le più grandi griffe della moda italiana e che adesso ha cessato l’attività.
Per lungo tempo, inoltre, si è occupato di sport con mansioni di segretario, prima dal 1983 al 1992 nell’A.C.F. Arezzo Calcio Femminile, e successivamente a livello maschile nel Pescaiola Calcio. Dell’UT Chimera, fino al 2016 nell’Orange Club Chimera.
Amante degli animali e particolarmente dei cani, spiega: “mi piacerebbe che Arezzo diventasse una città a misura di pet. Ed è per questo che rimarco l’idea del coordinatore provinciale di Forza Italia, Bernardo Mennini, di trasformare il parco del Pionta in una sorta di area destinata all’addestramento dei cani in tutte le sue sfumature. Tutto ciò anche per cercare di eliminare quella fastidiosa piaga dello spaccio che affiligge il parco stesso. I temi da trattare sarebbero tanti, dalla sicurezza al sociale, in special modo per le persone diversamente abili.
La candidatura per la lista Arezzo nel Cuore arriva quasi per caso visto che facendo parte dell’associazione ho ricevuto l’invito da Meri Stella Cornacchini e Angelo Rossi, ai quali, per la stima e l’affetto che ho, non potevo dire di no.
I temi trattati da Arezzo nel Cuore sono temi che condivido e appoggio come la lotta al degrado, l’ascolto dei cittadini che un’amministrazione deve necessariamente attuare al fine di migliorare le azioni intraprese e non ultimo ascoltare le esigenze delle periferie e delle frazioni.
Vorrei ringraziare fin da adesso tutti coloro che mi sosterranno promettendo che mi impegnerò al massimo delle mie capacità per il bene della mia Arezzo”.
Rita Ferrini, 50 anni, nata e vissuta ad Arezzo. Ha una laurea in psicopedagogia, conseguita all’Università degli studi di Siena, ma ancor prima di terminare gli studi ha iniziato a lavorare come impiegata nelle assicurazioni e si è appassionata così tanto al suo lavoro che non l’ha più lasciato per ben 22 anni, sino al 2010. “Qualche anno dopo – spiega – ho tentato di coronare un mio sogno nel cassetto aprendo una attività commerciale in proprio ma, purtroppo, ho dovuto abbassare le saracinesche, vittima come molti delle tante tasse da pagare e dai pochi guadagni.
Dal momento che amo stare a contatto con le persone e aiutare il prossimo mi sono avvicinata al progetto Oxfam. Quest’ultimo mi ha permesso di vedere da vicino una delle problematiche che purtroppo oggi ci tocca particolarmente: il degrado della zona Campo di Marte e l’immigrazione. Grazie alle mie esperienze, alla mia determinazione e al fatto di essere una semplice e umile cittadina credo di poter essere un valido aiuto per la mia città”.
Forza Italia Arezzo – Arezzo nel Cuore










Arezzo 2020: presentazione dei 2 nuovi candidati
La lista civica Arezzo nel Cuore, che confluisce nella lista composta insieme a Forza Italia, presenta altri due candidati alle elezioni di Arezzo 2020
La lista Arezzo nel Cuore, che confluisce in quella di Forza Italia, presenta altri due candidati. Si tratta di Maria Romagnoli Polidori e Giorgio Terziani.
Maria Romagnoli Polidori, classe 1972, nata ad Arezzo, è una insegnante di lettere al Liceo scientifico ” Redi”. Vive a San Polo. E’ impegnata nel volontariato in associazioni come Ant, Mercatini del Calcit e altre. Tra le sue passioni: la lettura e la scrittura che, spiega: “cerco di trasmettere ai miei studenti. Quest’anno ho anche partecipato al concorso dei Diari di Pieve Santo Stefano”.
Maria Romagnoli è laureata in lettere classiche e conservazione dei beni culturali, con una tesi sulle primetestimonianze del cristianesimo ad Arezzo. Insegnante dal 2002, prima precaria, poi di ruolo nel 2007 alle scuole medie per concorso ordinario e dal 2019 al Liceo Scientifico di Arezzo. Ha fatto anche piccoli lavoretti, anche come assistente nelle mostre ed ha svolto volontariato fin da ragazzina, impegno che porta avanti in associazioni ma anche nella scuola in cui insegna.
“Ho deciso di candidarmi per la lista Arezzo nel Cuore, con Meri Stella Cornacchini e Angelo Rossi, per mettermi in gioco come persona e partecipare attivamente alla vita politica della mia città. Come anticipato, amo leggere, scrivere e vorrei trasformare Arezzo in una città di lettori, dove si facciano presentazioni di autori anche non conosciuti con storie riguardanti gli animali e non solo. Adoro infatti gli animali e vorrei che Arezzo diventasse pet friendly, oltre che città della Cultura nel 2022.
A questo proposito desidero proporre un percorso d’arte che porti le persone a conoscere il territorio aretino anche nelle periferie e le sue opere artistiche e naturali” conclude Maria.
Giorgio Terziani, nato ad Arezzo, 64 anni, sempre attento alla bellezza “che la nostra Italia ci ha costantemente mostrato in tutte le sue varianti. Un territorio bellissimo, direi affascinante, dalle Alpi a Pantelleria, unito alla nostra grande tradizione legata all’agricoltura e all’enogastronomia e all’abilità di grandi chef. Insomma, volendo, non finirei mai di raccontare, senza poi parlare di quello che il mondo ci invidia da sempre.
Le bellezze artistiche, le nostre città ricche di storia, i monumenti le sculture, i dipinti. Tutto realizzato dai più grandi artisti al mondo, ne cito alcuni: Leonardo Da Vinci, Raffello, Caravaggio, Giotto, Donatello. Tra questi anche tanti geni aretini: Michelangelo, Petrarca, Guido Monaco, Piero della Francesca, Spinello Aretino, Giorgio Vasari, Andrea Cesalpino, Pietro Aretino, per poi arrivare alla tradizione orafa che qui è antichissima, risale agli Etruschi. La produzione manufatturiera della gioielleria è cominciata addirittura nel 1921 grazie all’incontro di due orefici Leopoldo Gori e Carlo Zucchi”.
Quindi aggiunge Giorgio Terziani: “fin da giovanissimo ho la passione artistica. A 5 anni ho eseguito il mio primo acquerello, di un cucciolo di cane che mi avevano regalato, e da lì ho sempre disegnato e dipinto molti quadri, facendo in tenera età alcune mostre collettive e ricevendo un premio a Firenze a soli 12 anni, da Annigoni. Poi mi sono iscritto all’Istituto Statale D’Arte e dopo essermi diplomato ho iniziato il mio percorso lavorativo alla OMA 27AR eseguendo modelli in cera e in ottone e lavorazioni manuali su oggetti di alta oreficeria. Tutto ciò mi ha consentito di creare la Living Gold 402AR, azienda orafa, ancora esistente, ma della quale non faccio più parte”.
Quindi, in merito alla scelta di entrare nella lista Arezzo nel Cuore conclude: “la mia candidatura nasce dalla speranza che si possa costituire un polo, o più poli, di sviluppo alla creazione di forme che possano ripristinare la voglia, la passione, di continuare la nostra vocazione artistica, unica al mondo. I giovani costituiscono il futuro e non possiamo permettere che perdano l’eredità ricevuta dalle generazioni precedenti, la splendida manualità che ha contraddistinto le nostre professioni portandole al successo. Questa è ancora oggi la mia passione.
Arezzo, oggi più che mai, ha la necessità di formare una nuova generazione di Maestri capaci di raccogliere la sfida e il dialogo con gli artisti del futuro. Propongo di creare una Fondazione con il progetto” scuola-lavoro-percorsi di eccellenza”, e non intendo soltanto modellisti e designer di oreficeria, ma anche giovani sarti, ricamatori, pellettieri, costumisti, capaci di trasformare la passione in professione, permettendo loro di portare con sé l’entusiasmo di uno sguardo odierno, ma anche la consapevolezza di trasmettere nel futuro i mestieri d’arte che non sono più una scelta, ma una necessità”.
Forza Italia Arezzo – Arezzo nel Cuore









