Artigiani, Mazzetti: nerbo sistema produttivo italiano
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti alla XXXII edizione dell’Assemblea Unione Artigiani Italiani: “Sono nerbo sistema produttivo italiano”
“È fondamentale il confronto con le professionalità artigiane e le PMI, nerbo di tutto il nostro sistema produttivo”, afferma Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia, che interverrà oggi alla XXXII edizione dell’Assemblea dell’Unione Artigiani Italiani a Tivoli.
“Se penso al sistema produttivo della mia Toscana, vedo quale e quanto sia stato il contributo al manifatturiero e ai vari distretti da parte degli artigiani, con la loro sapienza, manualità e ingegno.
Un motivo in più – aggiunge Mazzetti – per tutelare questo prezioso mosaico di artigiani e microimprese, oggi minacciato da una crisi senza precedenti.
In qualità di membro dell’VIII Commissione e di relatrice della legge delega del codice appalti, mi confronterò sul ruolo delle PMI nell’attuazione del grande piano di rinnovamento del Paese, il PNRR.
Ringrazio per l’invito e per l’attenzione al mio lavoro incentrato nel confronto. Sono lieta di portare il mio contributo. Da parte mia ci sarà sempre ascolto, impegno, propositività e concretezza”, conclude Mazzetti.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Marradi: Interrogazione contributo artigiani
Marradi, i consiglieri di Forza Italia Raffaella Ridolfi, Mauro Ridolfi, Cristiano Talenti insieme al consigliere della Lega Giulio Bassetti hanno presentato un’interrogazione sulla liquidazione dei contributi relativi al 2020 Fondo di sostegno alle attività economiche artigianali e commerciali e riproposizione per il 2021
I sottoscritti consiglieri: Raffaella Ridolfi, Giulio Bassetti, Mauro Ridolfi e Cristiano Talenti
Premesso che
in data 18 febbraio 2021 l’assessore delegato dal Sindaco per lo sviluppo economico inviava una lettera invito alle imprese commerciali ed artigianali con oggetto ripartizione contributo per informare che, a seguito dell’approvazione del DPCM del 24 settembre 2020 di ripartizione, termini, modalità di accesso e rendicontazione dei contributi ai comuni delle aree interne, a valere sul Fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali, per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 302 del 4 dicembre 2020;
il Comune di Marradi, con Deliberazione di Giunta n. 176 del 14l12/2020, aveva approvato apposito avviso e relativa modulistica che allegava, al fine di consentire l’accesso alla sua ripartizione alle imprese commerciali ed artigianali specificando che per l’annualità 2020 il contributo concesso era pari a € 50.516.00;
i contributi avrebbero dovuto costituire un’opportunità per il ristoro di investimenti effettuati nell’anno 2020, ma anche per la programmazione di investimenti futuri per le annualità 2021 e 2022;
ad oggi nessuna liquidazione nei confronti degli aventi diritto sarebbe stata effettuata;
nell’avviso dell’assessore conteneva l’impegno a riproporre il contributo anche per il 2021 e 2022;
i comuni di Firenzuola e Palazzuolo Sul Senio hanno già provveduto con ampia trasparenza e pubblicità a pubblicare il bando per l’erogazione dei contributi per consentire agli interessati di presentare le domande rispettivamente entro il 31 gennaio 2022 ed entro il 15 febbraio 2022;
nessun atto risulta essere stato assunto dal Comune di Marradi e nessuna informazione ufficiale in merito compare sul sito ufficiale
Interrogano il Sindaco per conoscere:
A che punto stanno le delibere di liquidazione di quanto ricordato in premessa relative al 2020, a quanto ammontano complessivamente e quante imprese ne abbiano beneficiato,
A quanto ammontano gli eventuali contributi previsti per il 2021 e come quando e se l’Amministrazione ha provveduto agli atti necessari per poter mettere a disposizione delle imprese artigianali e commerciali interessate che ne abbiano i requisiti queste risorse.
Raffaella Ridolfi capogruppo Forza Italia Marradi
Giulio Bassetti
Mauro Ridolfi
Cristiano Talenti
Stella: 30.000 artigiani toscani aspettano la CIG da maggio
Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia): “Trentamila artigiani toscani aspettano CIG da maggio, è una vergogna. Governo Conte mostra tutta la sua inadeguatezza di fronte a situazione tragica”
“Trentamila artigiani toscani non hanno ancora ricevuto la cassa integrazione di maggio, e siamo praticamente a ottobre. Lo trovo scandaloso, non è così che le istituzioni pubbliche possono rapportarsi ai cittadini, non è così che si possono trattare professionisti che concorrono a creare ricchezza e benessere. Si tratta di 30mila imprese artigiane, oltre 100.000 lavoratori e le loro famiglie, che alle difficoltà della ripresa lavorativa dopo mesi di chiusura, devono anche fare i conti con soldi promessi dal Governo, e che non arrivano”.
Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
“Ci sono trentamila tra uomini e donne che aspettano ancora la cassa integrazione di maggio, per arretrati pari a quasi 3,8 milioni di euro. La cosa assurda – accusa Stella – è che i soldi in teoria ci sono, già stanziati, ma sono bloccati e il ritardo è dovuto alla macchina burocratica nazionale, con conseguente ritardo di erogazione ai lavoratori che ne hanno diritto. Torniamo a chiedere al governo di sbloccare subito queste risorse, e anche quelle per i mesi successivi. Gli artigiani e le loro famiglie devono poter mangiare. È il momento di mettere da parte la burocrazia, di fronte a una situazione tragica: il governo Conte mostra tutta la sua inadeguatezza“.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Artigiani, Lucca si ripensi anche a misura di bottega
Il Capogruppo regionale di Forza Italia e Coordinatore provinciale di Lucca Maurizio Marchetti: “Artigiani, Ora tendere una mano al settore, intanto studiare il rilancio modellato sui bisogni. Aiuti diretti subito, poi tavolo d’area con istituzioni, categorie, Imt”
«Aiuti diretti subito all’artigianato lucchese, poi però si istituisca un tavolo d’area che aggreghi politica, istituzioni, categorie ed esperti Imt per studiare una Lucca anche a misura di bottega, ma soprattutto un territorio che armonizzi servizi, tempi e spazi sulla base dei nuovi bisogni espressi dal territorio. Facciamo dell’emergenza coronavirus un’opportunità di rilancio.
Diamo un senso creativo alla parola crisi»: è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti (Coordinatore provinciale di Forza Italia a Lucca) a dare il ‘la’ per un lavoro sinergico che unisca gli attori della realtà cittadina e provinciale.
«Gli artigiani rappresentano per Lucca un tessuto economico irrinunciabile non solo in termini strettamente di Pil – osserva Marchetti – ma anche per il valore culturale e di saperi che essi esprimono. Da qui passa tanta della ‘lucchesità’ e questo è un patrimonio da non disperdere, da proteggere dall’assenza di fondi per la cassa integrazione che il governo di Pd e M5S non sa far arrivare al bersaglio dei lavoratori, con tante famiglie e imprese anche mini e micro che vengono lasciate indietro. E sono i nostri artigiani, le nostre botteghe, i negozi di vicinato e i nostri creativi.
Lucca deve tornare a essere per loro un nido in cui operare, crescere, svilupparsi, lavorare e dare lavoro. Esportare, magari, anche. Reinventarsi nei canali del commercio digitale… Ovvio che per amministrazioni di sinistra sia imbarazzante rivendicare l’orgoglio territoriale presso un governo altrettanto di sinistra che annuncia provvedimenti vuoti, come le misure di aiuto che, ci dice Confartigianato Lucca, anche in emergenza covid sono arrivate a rilento, parzialmente, e poi si sono esaurite prima di coprire il bisogno».
L’impasse, secondo Marchetti, può essere superato solo attraverso la condivisione di intenti: «Da qui a settembre bisogna istituire un tavolo che veda le istituzioni capofila ma che aggreghi politica, famiglie, attori del volontariato, categorie, ordini professionali, rappresentanti dell’universo studentesco e della scuola e del mondo finanziario, bancario, creditizio.
Tutti insieme – è la visione di Marchetti – auspicabilmente con l’aiuto degli esperti dell’Imt dovranno essere chiamati a definire una piattaforma di bisogni e relative risposte in termini di possibili soluzioni da calare sul territorio. Da qui a fine anno, su quella base si dovranno rimodulare i servizi ma anche i tempi e gli spazi della città e della provincia, così da rendere il territorio stesso volano di sviluppo.
Un territorio-incubatore per far crescere la comunità intera. Chi studia, chi lavora, chi produce, chi assiste, chi crea e inventa, chi arriva da fuori per affari o piacere. Insieme con Lucca al centro si può, io sono disponibile a iniziare anche subito».

