Sanità Toscana: presentata richiesta su buco bilancio ASL
Sanità, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella presenta richiesta alla Giunta regionale: “Riferisca subito in aula su buco di bilancio ASL. Mancano 2.000 tra infermieri e medici, ci dicano le ragioni del blocco della assunzioni”
Con una richiesta formale al Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, il capogruppo di Forza Italia a Palazzo del Pegaso, Marco Stella ha chiesto alla Giunta regionale di riferire in aula sul buco di Bilancio delle Asl toscane, che secondo fonti pubblicate dai giornali ammonterebbe a circa 430 milioni di euro.
“La sanità toscana è al collasso, con numeri da capogiro forniti dalle organizzazioni sindacali – sottolinea Stella -. Mancano 1200 tra infermieri e Oss, e circa 700 medici, 400 solo nei reparti dell’emergenza urgenza, cioè appunto 118 e pronto soccorso. Le ASL hanno sospeso le nuove assunzioni, anche quelle già previste e deliberate: è vero che questo provvedimento è stato preso a causa del buco di bilancio nella sanità regionale? I toscani hanno diritto di sapere”.
“Cosa aspettano l’assessore Bezzini e i dirigenti delle Asl a informarci del buco del sistema sanitario toscano? – chiede Stella -. Cosa aspettano a dirci che il SST sta collassando perché mancano ben 2.000 unità di personale sanitario?
La situazione è molto grave nei pronto soccorso, dove si calcola che in ogni reparto DEA toscano di media grandezza, manchino tra gli 8 e i 10 medici. I turni massacranti stanno alimentando una preoccupante fuga, E solo a Careggi nelle ultime settimane si sono dimessi sei professionisti di ruolo dal pronto soccorso, tre hanno chiesto di cambiare reparto e tre sono andati a fare i dottori di famiglia, accettando di guadagnare cifre inferiori, pur di sfuggire da una situazione di stress”.
“Quando verranno gli assessori competenti a riferire in aula sul buco di bilancio? Vogliamo sapere a quanto ammonta questo buco di bilancio nelle ASL toscane, se è vero che corrisponde a 430 mln € come scrivono i giornali, e da cosa è stato provocato – chiede Stella -; quanti sono i medici, gli infermieri e il personale sanitario di cui avrebbe bisogno il sistema sanitario toscano; quando verranno fatte nuove assunzioni; quando verranno messi in servizio i medici che hanno vinto il concorso per la medicina d’accettazione e d’urgenza.
Vogliamo sapere di quante unità è sotto organico il Sistema Sanitario Toscano tra medici, infermieri, Oss e amministrativi. Giani e Bezzini devono anche dirci come intendono sanare il buco di bilancio e impedire che il sistema sanitario toscano collassi”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano




Sanità Toscana: bloccate assunzioni per buco bilancio ASL
Sanità, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “In Toscana è al collasso, bloccate assunzioni per colpa buco di bilancio ASL di 430 mln €. Mancano 1200 tra infermieri e Oss, 700 medici di cui 400 nei pronto soccorso. Giunta riferisca subito in aula”
“La sanità toscana è al collasso, con numeri da capogiro forniti dalle organizzazioni sindacali. Mancano 1200 tra infermieri e Oss, e circa 700 medici, 400 solo nei reparti dell’emergenza urgenza, cioè appunto 118 e pronto soccorso. Nonostante questo, invece di procedere a nuove assunzioni, le ASL hanno sospeso le nuove assunzioni, anche quelle già previste e deliberate, a causa del buco di bilancio nella sanità regionale, stimato in 430 milioni di euro, dai 300 mln ipotizzati a luglio”.
Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“Cosa aspettano l’assessore Bezzini e i dirigenti delle Asl a informarci del buco del sistema sanitario toscano? – chiede Stella, che ha presentato un’interrogazione urgente sul tema -. Cosa aspettano a dirci che il SST sta collassando perché mancano ben 2.000 unità di personale sanitario? La situazione è molto grave nei pronto soccorso, dove si calcola che in ogni reparto DEA toscano di media grandezza, manchino tra gli 8 e i 10 medici.
I turni massacranti stanno alimentando una preoccupante fuga, E solo a Careggi nelle ultime settimane si sono dimessi sei professionisti di ruolo dal pronto soccorso, tre hanno chiesto di cambiare reparto e tre sono andati a fare i dottori di famiglia, accettando di guadagnare cifre inferiori, pur di sfuggire da una situazione di stress”.
“Nello scorso mese di aprile è stato indetto un concorso per titoli ed esami per la copertura di 131 posti di medico nella disciplina di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza, in varie realtà della Toscana – ricorda Stella -. Erano ammessi a partecipare al concorso anche medici sprovvisti della specializzazione richiesta, purché regolarmente iscritti al corso di formazione specialistica a partire dal terzo anno, ossia i cosiddetti medici ‘specializzandi’.
Ovviamente non sono ancora stati chiamati in servizio. La Giunta regionale venga a riferire immediatamente in aula e ci dica come intende sanare il buco di bilancio e impedire che il sistema sanitario toscano collassi”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano




Arezzo, Sanità: in battaglia a fianco dell’amministrazione
Sanità, Il capogruppo al Comune di Arezzo di Forza Italia Jacopo Apa, insieme a Mery Stella Cornacchini: “Saremo in battaglia a fianco dell’amministrazione”
Saremo in battaglia e a fianco dell’amministrazione.
La spinta, non indifferente, che il Sindaco Ghinelli e il Vice Tanti da molto tempo stanno dando e con loro tutto il centro-destra sul come cambiare la sanità in Toscana, sembra stia arrivando ad un ottimo punto. Il fatto che pure il centro-sinistra (se pur tardivamente) se ne sia accorto e accenni segnali nella stessa linea, pare confermare a questo punto “che così come è, non va”. Anche Arezzo, come territorio, purtroppo, ne è stata “vittima” e molto spesso fanalino di coda.
Adesso è il momento di accelerare e cercare di incidere in modo concreto affinché si cambi totalmente questo “tanto sponsorizzato” quadro sanitario gestito ed imposto dalla politica regionale sanitaria tutt’ora in vigore.
Forza Italia, come sempre, farà la sua parte in tutte le azioni previste sia a breve che a lungo termine: partendo anche dal meccanismo referendario a fianco del Sindaco Ghinelli. L’”Aslona” cessi in tutti i suo aspetti.
Abbiamo questo difetto: stiamo totalmente con e per Arezzo.
Jacopo Apa – Capogruppo Forza Italia al Comune di Arezzo
Mery Stella Cornacchini – Vice capogruppo Forza Italia al Comune di Arezzo




Sicurezza sul lavoro, ispettori ASL tornino nelle aziende
Sicurezza sul lavoro, il consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia Paolo Gandola: “Gli ispettori dell’ASL tornino nelle aziende e non si occupino più dei centri vaccinali”
“Il personale dell’ufficio prevenzione dell’Asl deve tornare a svolgere i propri compiti, a partire dai controlli serrati all’interno delle aziende del territorio per evitare che tragedie come quelle occorse a Luana D’Orazio non accadano più. Non è più accettabile mantenere il personale dell’ufficio prevenzione dell’Asl ad occuparsi di lavori di accettazione presso i centri vaccinali dalla regione come l’hub del Mandela Forum di Firenze”.
Si esprime così Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia – centrodestra per il cambiamento che aggiunge: “dopo così tanti mesi non possiamo più consentire che personale qualificato dell’Asl appartenente agli uffici dedicati alla prevenzione nei luoghi di lavoro, perduri a lavorare nei centri vaccinali per misurare la febbre o accompagnare le persone alle diverse postazioni. Oggi la tragedia avvenuta presso l’azienda tessile di Montemurlo torna a farci comprendere, una volta di più, come occorra garantire più sicurezza in tutti i luoghi di lavoro”.
“Servono più controlli e più ispettori, non possiamo arrenderci a questa lunga lista di infortuni mortali che si aggiorna con una tragica frequenza. Per questo occorre liberare il personale dell’ufficio prevenzione dell’Asl dai compiti già assegnati presso gli hub vaccinali, sostituendoli, con personale volontario o con professionisti appartenenti ad altre categorie.
Quella delle morti bianche sul lavoro – conclude il consigliere metropolitano – è un’epidemia tanto quanto il Coronavirus e non possiamo permetterci di abbassare la guardia sottraendo gli ispettori dai compiti di prevenzione ai quali sono deputati.”
Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia
Contagi in ospedale a Pontremoli, Asl riveda decisioni
Il Capogruppo di Forza Italia a Pontremoli Jacopo Ferri: “Contagi in ospedale a Pontremoli, l’azienda riveda subito le sue decisioni ed intervenga prima che sia troppo tardi“
I primi effetti dell’assurda decisione di rendere parzialmente Covid l’Ospedale di Pontremoli si stanno manifestando e rischiano di essere un vero e proprio tsunami.
Pur avendo ridimensionato il piano originario di coinvolgere più reparti nella nuova organizzazione (dopo aver dovuto prendere atto della propria inerzia nel realizzare investimenti sulla struttura e, più, in generale nel reclutare a livello area vasta il personale), infatti l’Azienda Asl e la Regione hanno comunque respinto al mittente gli appelli giunti da svariate direzioni politiche ed istituzionali affinché il presidio Pontremolese restasse no-covid e, purtroppo, la situazione si sta evolvendo nella direzione che anche solo la logica faceva prevedere.
Si segnalano così, in questi giorni, diversi contagi tra gli operatori sanitari ospedalieri senza che vi siano reazioni all’altezza di evitare la propagazione del virus nel nosocomio.
Anche dopo questi fatti, sono restate insufficienti e parziali le operazioni di sanificazione, così come non vengono effettuati a dovere i tamponi di controllo sul personale.
Nel reparto Covid, in aggiunta ai tanti altri problemi già segnalati ed ignorati, la zona pulita è divisa da quella sporca ancora adesso da una sola striscia indicata sul pavimento, come se il virus fosse ligio nel non valicarla…
Il personale, peraltro, risulta ancora impegnato al 100% del proprio tempo lavorativo in reparto Covid (in difformità alla regola che vorrebbe un alternanza con mansioni più leggere) ed i medici continuano ad essere soltanto 4 (con la sola reperibilità per la notte), con conseguenze sui loro turni e soprattutto con impatto di fatica fisica e non solo per tutti gli operatori di reparto.
Il tutto senza contare le innumerevoli difficoltà che continuano a crearsi per l’erogazione puntuale di molti servizi ordinari.
E’ necessario un intervento immediato che rimedi ad una decisione sbagliatissima e – ormai non più solo potenzialmente – gravemente dannosa.
L’azienda e la Regione devono provvedere.
Jacopo Ferri, Capogruppo Forza Italia a Pontremoli
Provvedimento disciplinare contro primario Versilia
Il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Provvedimento disciplinare per primario Versilia, aveva lamentato la carenza di tamponi covid, un fatto reale. Basta censure alla libertà di espressione, basta cappa da regime. In Toscana tutta la sanità è paese: le Asl licenziano o intimidiscono chi parla”
«Basta censure alla libertà di espressione per i sanitari, basta con questa cappa da regime per cui le Asl della Toscana si permettono di licenziare o intimidire con provvedimento disciplinare chi lamenta le carenze che sono sotto gli occhi di tutti.
Il provvedimento disciplinare contro il primario di psichiatria dell’ospedale della Versilia per aver lamentato l’insufficienza di tamponi è l’ennesimo sopruso di un apparato che si comporta da reame. Da regime, anzi. Uno scandalo. Un affronto alle libertà fondamentali delle persone».
Così tuona il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti commentando la notizia del deferimento del professor Mario Di Fiorino, prima rio di psichiatria all’ospedale della Versilia, alla commissione di disciplina.
«In Toscana tutta la sanità è paese. Dopo che la Asl Centro ha licenziato un dipendente per il solo sospetto di aver rilasciato un’intervista al Tg2 circa la gestione dell’emergenza covid nel suo ospedale – incalza Marchetti – adesso la Asl Nord Ovest mette alla gogna un primario con la scusa di aver procurato allarme.
Ma è falso. Che i tamponi sono mancati, che sono mancati i reagenti per processarli e che i pochi tecnici di laboratorio pervicacemente tagliati dalla Asl Nord Ovest in questi anni, fatto anche da me più volte evidenziato, era sotto gli occhi di tutti.
Che il professor Di Fiorino lo abbia detto come mille altri sanitari esasperati dalle condizioni operative che hanno dovuto fronteggiare in piena emergenza non ha generato allarme.
La realtà dei fatti ha generato allarme, quella sì. Ma di quella le Asl e la Regione sono responsabili, non certo chi si è massacrato nelle corsie e ora viene strapazzato, licenziato o intimidito a piacimento dagli apicali selezionati da Rossi&C»
Forza Italia – Gruppo consiliare Regione Toscana


Tenerini: Cecina, Lippi non sottoscrive la protesta all’ASL
Tenerini: Cecina, Lippi non sottoscrive la protesta all’ASL. La Capogruppo di Forza Italia al Consiglio Comunale di Cecina Chiara Tenerini: “Lippi controcorrente non sottoscrive il documento di protesta nei confronti dell’ASL dei sindaci della Società della Salute delle Valli Etrusche, di cui è Presidente!”