Giustizia: La battaglia non è finita, anzi.
Il Responsabile Dipartimento Giustizia di Forza Italia Toscana Eros Baldini: “La battaglia non è finita. Anzi, non è ancora cominciata”
Non si commetta l’errore di pensare che “essendo stato Palamara radiato dalla magistratura, il rischio di scelte condizionate dalle correnti sia stato archiviato”. Il “Sistema”, se non scardinato, sopravvive e sopravvivrà a questo ed altri Palamara. Le garanzie di libertà democratica non sono ancora fuori pericolo.
Novanta magistrati hanno presentato domanda per i dieci posti di sostituto procuratore generale presso la Suprema Corte di Cassazione messi ultimamente a concorso dal Consiglio superiore della magistratura. Come evitare che il gioco sotterraneo degli equilibri correntizi interni prevalga sul merito e stravolga il buon corso della Giustizia?
E’ necessario che la politica abbia il coraggio di ribellarsi dalla sudditanza della magistratura. Varata la (mini)riforma Cartabia, necessaria per soddisfare le richieste europee a cui era condizionata l’erogazione dei fondi Recovery, appare sempre più evidente la necessità di un cambio di passo e di una seria e ragionata riforma della giustizia, soprattutto penale.
La connivenza tra una parte della magistratura e una parte delle istituzioni ha prodotto il pesante condizionamento di almeno vent’anni della vita del Paese. Le conseguenze dell’instaurazione di un potere parallelo ed occulto che decide la direzione delle sorti della Nazione, ha mutato radicalmente le regole costituzionali di democraticità cancellando e persino ribaltando il risultato delle libere elezioni.
Un sistema eversivo che non può, non deve essere supinamente accettato da una politica, fino ad oggi costantemente “sotto schiaffo” di una area fortemente ideologizzata della magistratura, che si è autonominata garante e sentinella della democrazia italiana.
In tal veste si è trasformata nel braccio armato di una sinistra veterocomunista che non ha mai deposto le armi contro il pericolo di una sempre paventata, ma concretamente irrealizzabile, reviviscenza antiliberale fascista. E, facendosi forte di quella autoinvestitura si è insediata nei gangli fondamentali delle istituzioni.
Agli occhi di tutti è evidente la colonizzazione dell’esecutivo: troviamo magistrati fuori ruolo nei ministeri, nelle segreterie, in tutti quelle posizioni collaterali, ma fondamentali nella gestione della giustizia; anche nel parlamento siedono sugli scranni dell’emiciclo e partecipano attivamente alle commissioni. In modo tale da sovvertire l’equilibrio, saggiamente instaurato con la tripartizione dei Poteri dello Stato, prevista in Costituzione.
Se vogliamo che l’Italia sia veramente un luogo di libertà e democrazia, vanno attuate le contromisure. Dobbiamo attivare gli anticorpi e, di certo evitando di scatenare una reazione traumatica, gestire il ripristino delle garanzie.
I magistrati debbono tornare ad esercitare il loro fondamentale ed irrinunciabile ruolo di amministrazione della giustizia ed evitare indebite commistioni con la politica; le loro idee politiche devono restare circoscritte nell’ambito personale. Se non ne sono capaci, non sono idonei ad indagare o giudicare imparzialmente.
Se, invece, intendono esercitare i loro diritti costituzionalmente garantiti e scendere in campo, non debbono poi, conclusa la loro esperienza, poter tornare al loro ruolo come nulla fosse accaduto.
Le soluzioni ci sono e possono variamente essere graduate. Richiedono un’opera di equilibrio alla quale non può mancare l’indispensabile apporto della stessa magistratura. Quella magistratura che dovrà dimostrare di essere “diversamente interessata” alla gestione del Paese.
Non può essere rinviata la separazione delle carriere con la conseguente istituzione di due separati CSM. Non si può rinunciare alla responsabilità professionale del magistrato in termini di progressione della carriera.
Nel senso che i ruoli apicali della magistratura debbono essere frutto di meritocrazia e non di spartizione correntitizia. Solo quella meritocrazia – e non l’appartenenza a questa piuttosto che a quella corrente – deve quindi incidere sulla progressione della carriera.
La Magistratura ha l’obbligo di abbandonare le velleità di condizionamento della vita politico-istituzionale dell’Italia e tornare a ricoprire il legittimo ruolo di Potere dello stato nel suo delimitato ambito di amministrazione della Giustizia.
Che ne ha tanto bisogno.
Avv. Eros Baldini, Responsabile Dipartimento Giustizia Forza Italia Toscana

Arezzo, Sanità: in battaglia a fianco dell’amministrazione
Sanità, Il capogruppo al Comune di Arezzo di Forza Italia Jacopo Apa, insieme a Mery Stella Cornacchini: “Saremo in battaglia a fianco dell’amministrazione”
Saremo in battaglia e a fianco dell’amministrazione.
La spinta, non indifferente, che il Sindaco Ghinelli e il Vice Tanti da molto tempo stanno dando e con loro tutto il centro-destra sul come cambiare la sanità in Toscana, sembra stia arrivando ad un ottimo punto. Il fatto che pure il centro-sinistra (se pur tardivamente) se ne sia accorto e accenni segnali nella stessa linea, pare confermare a questo punto “che così come è, non va”. Anche Arezzo, come territorio, purtroppo, ne è stata “vittima” e molto spesso fanalino di coda.
Adesso è il momento di accelerare e cercare di incidere in modo concreto affinché si cambi totalmente questo “tanto sponsorizzato” quadro sanitario gestito ed imposto dalla politica regionale sanitaria tutt’ora in vigore.
Forza Italia, come sempre, farà la sua parte in tutte le azioni previste sia a breve che a lungo termine: partendo anche dal meccanismo referendario a fianco del Sindaco Ghinelli. L’”Aslona” cessi in tutti i suo aspetti.
Abbiamo questo difetto: stiamo totalmente con e per Arezzo.
Jacopo Apa – Capogruppo Forza Italia al Comune di Arezzo
Mery Stella Cornacchini – Vice capogruppo Forza Italia al Comune di Arezzo



Scorie nucleari, Stella: Battaglia unitaria e bipartisan
Scorie nucleari, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Battaglia unitaria e bipartisan contro ipotesi siti in Toscana”
“Contro l’ipotesi del deposito di scorie nucleari in due siti della Toscana, occorre mettere da parte ogni contrapposizione politica e condurre una battaglia unitaria e bipartisan, per convincere il Governo Conte a trovare soluzioni diverse. La scelta delle campagne della Valdorcia e della Maremma è semplicemente inaccettabile”.
Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che ha presentato un’interrogazione dopo che, in base alla relazione tecnica, sono state individuate le aree idonee alla realizzazione del deposito unico nazionale per lo smaltimento di scorie nucleari. Tra le 67 aree indicate, due risultano essere aree toscane, precisamente tra Trequanda e Pienza (Siena) e a Campagnatico (Grosseto).
“E’ evidente – sottolinea Stella – che chi ha redatto la relazione tecnica non conosce la nostra regione. Altrimenti avrebbe saputo che la Valdorcia e i suoi scenari paesaggistici sono patrimonio Unesco, così come sono stupende le aree rurali di Campagnatico, tra le più belle e suggestive della Maremma toscana. Certe decisioni non possono essere calate dall’alto e imposte alle comunità locali.
Il Governo nazionale ha il dovere di confrontarsi con le Regioni e avviare un percorso partecipativo. Questa è una scelta pensata e prodotta in spregio a qualsiasi principio di tutela del territorio, di valorizzazione del contesto paesaggistico, di gestione sostenibile delle risorse ambientali.
Forza Italia è pronta a combattere questa battaglia insieme a tutte le forze politiche regionali, di maggioranza e di opposizione”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Mallegni: Monte dei Paschi, operazione criminale del Pd
Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni: “Monte dei Paschi: Il Pd sta svolgendo un’operazione criminale dal punto di vista finanziario che noi dobbiamo denunciare ed auspichiamo che i nostri alleati del centrodestra ci diano una mano perché siamo soli in questa battaglia”
“Se ci siete battete un colpo: mi riferisco alle altre forze politiche di centrodestra e centrosinistra che sono nella nostra regione, nella nostra città di Siena, che sono anche a livello nazionale interpreti di necessità oggettive.” Esordisce così la conferenza Stampa il Senatore Massimo Mallegni, Commissario regionale di Forza Italia.
“Oggi il sistema bancario – continua – sta vivendo delle difficoltà: dal 1 gennaio si dovrà affrontare la questione dei crediti deteriorati, le banche ancora non hanno sbloccato la liquidità, abbiamo ancora i castelletti bloccati, le garanzie di Sace non sono state utilizzate in maniera corretta perché le regole bancarie di Basilea non sono state modificate in un momento così complicato così come Forza Italia ha più volte chiesto.
Ebbene, in tutto questo Mare Magnum il Pd piazza Padoan, uomo politico, deputato eletto a Siena, alla presidenza di Unicredit. Noi fummo preveggenti quando dicemmo “Vorrete vedere che Unicredit farà l’offerta per Monte dei Paschi?”, infatti è arrivata. L’amministratore delegato Mustier non è d’accordo e loro gli dicono che allora è meglio che se ne vada. A questo punto stiamo aspettando le decisioni del MEF (quindi di Gualtieri, quindi del Pd) per la nomina del nuovo amministratore delegato di Unicredit.
In buona sostanza – incalza il Senatore – il Pd sta gestendo tutto il sistema di potere bancario residuo, si vuole mangiare definitivamente quello che parzialmente ha già mangiato del Monte dei Paschi di Siena, probabilmente lo parcellizzerà, gli toglierà il nome, migliaia di dipendenti probabilmente rischieranno la loro posizione, il sistema della banca locale scomparirà, il rapporto con il territorio sarà compromesso.
Il Pd sta svolgendo un’operazione criminale dal punto di vista finanziario che noi dobbiamo denunciare ed auspichiamo che i nostri alleati del centrodestra ci diano una mano perché siamo soli in questa battaglia.
Tutto sta passando in sordina – conclude Mallegni – ma noi non rinunciamo a denunciare questi atti criminali ai danni di famiglie, imprese, dipendenti del MPS, della storia di una banca italiana così importante.”
Coordinamento regionale di Forza Italia Toscana