Balneari, Mallegni: vinciamo nel 2023 e modifichiamo legge
Balneari, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “se vinciamo nel 2023 modificheremo la legge”
“Per la tutela dei balneari, settore vitale del turismo italiano, abbiamo dovuto fare una battaglia difficile fondata essenzialmente su tre principi: il tempo, gli indennizzi e i valori.
Siamo riusciti a spostare l’entrata in vigore della normativa che porta alle gare al 2025, abbiamo introdotto l’obbligo degli indennizzi per l’attività e gli investimenti realizzati da chi perde la concessione e salvaguardato il valore ossia l’importanza del settore dei balneari che sono fondamentali per il turismo italiano.
E aggiungiamo con chiarezza che qualora il centrodestra vincesse, come ci auguriamo, le elezioni nel 2023, ci impegniamo solennemente a modificare la norma che oggi verrà approvata dal Senato”.
Lo ha detto in aula il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni, intervenendo durante il dibattito sul ddl Concorrenza.
“Oggi – ha poi evidenziato Mallegni – abbiamo potuto capire con assoluta trasparenza e chiarezza quali sono le differenze di opinione tra i partiti dell’attuale maggioranza. E’ bastato l’intervento del collega Pd Misiani per evidenziare ancora una volta che questo è un governo di necessità e che mai potrebbe essere considerato un esecutivo politico.
Qui c’è molta gente che non ha a cuore la difesa delle imprese in genere e di quelle turistiche in particolare. Di quelle imprese che garantiscono il 13% di Pil e occupano qualcosa come 3,5 milioni di persone. Ebbene, noi continueremo a tutelare le imprese e agiremo di conseguenza per aiutare le loro attivita’ che consentono al sistema democratico di stare in piedi.
Credo che tutte le opposizioni al settore dei balneari, compresa la ingiusta sentenza del Consiglio di Stato, siano dovute ad invidia sociale, alla voglia di distruggere di taluni settori politici.
Per fortuna, e ringrazio molto il viceministro Pichetto, noi siamo riusciti a rimediare i danni e saremo pronti a modificare la legge se gli italiani ci daranno la forza di governare il Paese”, ha concluso l’esponente di Forza Italia.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Balneari, Mallegni: tolte parole che creavano difficoltà
Balneari, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “tolte parole che creavano difficoltà. Evitato di dare spiagge a grandi gruppi concessionari pubblici”
“Come si dice a Roma, avemo vinto”. Così il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni al termine della riunione di maggioranza in cui è stato trovato l’accordo sulle concessioni balneari.
Sulla definizione degli indennizzi “è stata tolto il valore residuo, le parole che avrebbero messo in difficoltà sono state tolte: è stata inserita una dicitura semplice, con tutta una serie di altre garanzie all’interno dell’emendamento che consentiranno una valutazione degli investimenti scevra da ogni tipo di inflessione e opinione” – ha spiegato Mallegni.
“Abbiamo anche tolto di mezzo il riferimento alla perizia, perché oggettivamente non esiste che venga fatta una gara senza una perizia. La perizia è intrinseca nell’elemento di valutazione che non ha nessuna altra possibilità di opinione. La perizia è obbligatoria. Nei decreti legislativi saranno stabiliti una serie di criteri”.
Il senatore azzurro ha evidenziato poi “un altro fatto positivo”, ossia una modifica all’ultima proposta avanzata dal governo. “È stata tolta la parte che apriva ai soggetti pubblici che, in generale, avessero una concessione: se uno gestiva il gas, l’autostrada, insomma i grandi gruppi, poteva venirsi a prendere la spiaggia”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Balneari, Mallegni: si riconosca valore investimenti fatti
Balneari, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “si riconosca tutto valore investimenti fatti, altrimenti non sarà una passeggiata di salute per il Governo”
“Il Governo ci propone uno spostamento di 24 mesi al massimo prima della procedura selettiva e il riconoscimento del valore d’impresa e degli investimenti al netto degli ammortamenti già fatti. Nulla!
Nonostante tutto riteniamo che a questo punto potrebbe essere intelligente accettare i 24 mesi di periodo transitorio ma pretendiamo che vengano riconosciuti agli uscenti i valori per intero di avviamento e investimenti fatti.
Se neppure questo sarà accolto non credo che sarà una passeggiata di salute per il Governo”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni.
“Tutto questo solo per prendere tempo e aspettare le prossime politiche che saranno presumibilmente entro maggio 2023. Se a quel punto il centrodestra, come spero le vincerà, cambieremo tutto e torneremo sulla nostra strada maestra”, aggiunge Mallegni, chiarendo che “noi abbiamo un’idea dell’applicazione della Bolkestein distante anni luce da quella del Governo”.
“Riteniamo – continua il senatore azzurro – che la Bolkestein non si applichi alle concessioni demaniali, fluviali e lacuali perché è una direttiva servizi e questi sono beni. Le procedure selettive possono partire solo dopo aver verificato la consistenza della risorsa (Art.12 direttiva Bolkestein). Se la consistenza sarà scarsa in ogni caso si parte dalle aree libere.
E infine che il concessionario uscente deve essere remunerato da quello eventualmente entrante con il riconoscimento dell’abbinamento aziendale e il valore degli investimenti fatti”
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Bolkestein: incontro con Mallegni il 23 maggio
Bolkestein, facciamo chiarezza: il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni invita i cittadini a partecipare all’incontro di domani 23 maggio a Forte dei Marmi
Sempre a servizio dei cittadini e delle categorie, anche questa volta, il Senatore di Forza Italia e Capo nazionale del turismo, Massimo Mallegni, non lascia indietro i balneari, battaglia che continua a portare avanti senza tregua in nome della salvaguardia della cultura italiana.
Da martedì 24 maggio inizierà in Senato, nella Commissione 10, l’iter di approvazione del disegno di legge sulla Concorrenza che contiene un emendamento del Governo riguardante l’applicazione della Bolkestein.
“Mi permetto di invitarvi allo scopo di illustrare, a chi vorrà, la situazione istituzionale in cui ci troviamo relativamente all’applicazione della Direttiva Bolkestein – afferma Mallegni rivolto alla cittadinanza – In tutti questi anni ci siamo visti tante volte, abbiamo fatto un percorso comune e abbiamo lavorato perché le cose potessero cambiare. Ed è proprio in funzione del difficile appuntamento in Senato, riguardante la Norma europea, che vorrei illustrarvi come stanno realmente le cose e quali sono le posizioni in campo”.
Un appuntamento rivolto a tutti, balneari e non, per rispondere ai cittadini e permettere a tutti di capire l’evoluzione dell’iter riguardante la Direttiva: questo l’invito di Mallegni.
L’incontro si terrà domani, lunedì 23 alle ore 21, presso la sala del Mutuo Soccorso a Forte dei Marmi.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Gramigna: Spiagge made in Italy e Bolkestein
La responsabile del Dipartimento tutela del Made in Italy di Forza Italia Toscana Antonella Gramigna: “spiagge made in Italy e Bolkestein”
Il Consiglio dei Ministri, come sappiamo, ha approvato sia l’emendamento sui balneari al ddl concorrenza, sia il disegno di legge delega all’unanimità. “Le spiagge e gli arenili sono beni pubblici- asseriscono- e come tali vanno trattati.”
Nulla questio, se non il fatto che quei beni, da anni sono motivo di vanto, qualità, e lavoro per migliaia di persone, nonchè di investimenti di elevato spessore, da parte di imprenditori che hanno fatto sì che fossimo la perla del turismo balneare.
Il nostro Made in Italy, parte anche da qui. Dall’accoglienza, dai servizi, dal poter dare decoro alle spiagge, per tante famiglie e turisti di passaggio. La Bolkestein non tiene per nulla in considerazione la tipicità degli stabilimenti italiani.
Nessuno nega la necessità di regolamentare il settore dei balneari, sancendo il principio di assegnazione tramite gare pubbliche, ma qualcuno parla di” annosi privilegi” anche di parlamentari che, in qualche modo hanno interessi nel settore. Interessi sicuramente a tutelarne il valore, conoscendone in prima persona la fatica, e gli investiti fatti negli anni, per fornire servizi all’altezza.
Si parla anche di una situazione svantaggiosa per i cittadini, l’ambiente e gli imprenditori stessi del comparto.
Svantaggioso sarebbe far trovare un ambiente curato, sicuro sotto ogni punto di vista, per i turisti, i giovani o le famiglie?
Tutto confutabile. A meno che, per il Governo, specie alcune frange che sono maggioranza, e parlano alle pance, come sempre, doloranti della gente, e faccia comodo cavalcare quest’onda.
Gli onorevoli grillini, giustappunto, i detentori dei “diritti del popolo”, sostengono con forza una sentenza del Consiglio di Stato che parla di assegnazioni con bandi pubblici entro il 31 dicembre 2023. E che contro ciò ” non può che esserci una destra pronta a flirtare con le lobby e a tutelare i privilegi dei pochi a scapito dei cittadini e degli imprenditori onesti”.
Al di là del concetto base per il quale l’onestà non ha bandiera politica, ma la loro è alquanto macchiata, ed in quanto a lobby, beh, potrebbero scrivere un trattato, si rende indispensabile studiare adesso un sistema di gare pubbliche che prevedano la considerazione di investimenti fatti, anche recenti, che andrebbero a minare l’economia di imprese del settore, con il diritto di indennizzi a carico del subentrante per le perdite di mancato ammortamento e di avviamento, da determinare con definiti indicatori economici.
Sorprendente è, comunque, che ci si sia impegnati così velocemente, con tempo e risorse, per mandare in rovina 30mila aziende italiane e le loro famiglie, aprendo, di fatto, così la possibilità a grossi gruppi dì investitori e soprattutto stranieri, dì impossessarsi di un bene strategico irrinunciabile quali le coste italiane, confini del nostro Paese.
Sappiamo bene come funziona la cosa: l’Italia alla fine è un bel paese appetibile, e quando si tratta di appropriarsi di beni di prima necessità, come il settore turistico e ristorazione, gli investitori non mancano. Specie se, come oggi, siamo ridotti a tasche vuote, quindi con estremo bisogno di risalire la china. Prato docet .
Un buon Governo ha il compito dì proteggere e tutelare le proprie qualità, eccellenze e le proprie imprese, soprattutto in un momento dì gravissima difficoltà economica. Se permetteremo dì aprire il mercato agli stranieri, ma invece agli italiani non sarà permesso dì fare lo stesso negli altri paesi, come è di fatto, che accadrà? Questi sarebbero i principi su cui si basa la concorrenza?.
Il riordino ( così lo chiamano) delle concessioni balneari è per il settore, una mazzata. Senza considerare che per un effettiva messa a regime del sistema demaniale occorrono parecchi anni. Serve una proroga di anni, serve maggiore rispetto e tempi più lunghi che possano permettere di ammortizzare gli investimenti fatti, con un periodo transitorio che permetta una revisione organica del demanio marittimo nel quale le nostre imprese possano essere messe nelle condizioni di affrontare le gare con serenità.
L’obiettivo, infatti, di Forza Italia, forza di governo, è quello di preservare quel tessuto imprenditoriale, spesso a conduzione famigliare, che sugli stabilimenti ha fondato la propria dimensione economica, oltre a garantire il lavoro, gli investimenti, i sacrifici fatti e il diritto a un futuro sereno per migliaia di imprenditori e lavoratori del mare.
Diventare deboli, significa diventare aziende ‘aggredibili’ da chiunque, senza neppure sapere, ad oggi, le modalità di come verranno effettuate le gare ed in che modo saranno garantiti gli investimenti ai concessionari uscenti, che, non va dimenticato, garantiscono servizi anche di sicurezza da mattina a sera, oltre a tener pulite le coste. Pensate che avere spiagge libere sia migliore? Provate a visitarle, a pomeriggio inoltrato.
Chi garantirà i servizi di vigilanza professionali, i defibrillatori in ogni bagno così come la pulizia invernale delle spiagge, che è carico dei ” bagni” ? E’ alla svolta qualcosa di storico, che fa ormai parte del dna delle nostre coste, depauperando quel patrimonio di bellezza e qualità che piccole imprese da sempre offrono con quell’atmosfera così familiare ai nostri stabilimenti.
Storie di tanti, che negli anni si ritrovano e vivono il mare, le ordinare file di ombrelloni, pulizia e serenità, ed anche la ristorazione spesso collegata ad essi. Il rischio omologazione potrebbe essere dietro l’angolo. Avremo, in cambio, magari tanti Hot dog di una multinazionale del fast food, o involtini primavera invece che un bello spaghetto allo scoglio, servito in terrazza, da personale qualificato. Vuoi mettere?
Antonella Gramigna, Responsabile Dipartimento Tutela del Made in Italy Forza Italia Toscana
Balneari, Bergamini: difendere lavoratori e imprese
Balneari, la deputata e sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento di Forza Italia Deborah Bergamini: “prioritario difendere lavoratori e imprese“
“Sulle concessioni balneari l’intervento del governo era non più rimandabile per la tutela di lavoratori e imprese.
L’Europa, purtroppo, in questi anni si è rifiutata di comprendere la specificità della situazione italiana rispetto all’applicazione della direttiva Bolkestein.
Una specificità che noi ora dobbiamo difendere, dato che parliamo di un comparto di trentamila aziende con migliaia dipendenti che ha dimostrato nel tempo di garantire servizi di qualità e attrarre turisti da ogni parte d’Italia e del mondo.
Ieri in Consiglio dei ministri sono state accolte alcune istanze delle categorie coinvolte anche grazie alle indicazioni di Forza Italia, che ha sempre difeso gli operatori turistico- balneari. Spetterà ora alle forze politiche apportare in Parlamento le dovute modifiche per migliorare il testo proposto dal governo”.
Lo dichiara in una nota il sottosegretario di Stato ai Rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini.
Manovra, Mallegni: Su balneari scorciatoie inammissibili
Manovra, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “Su balneari scorciatoie inammissibili”
“Il Parlamento nella legge di Bilancio ha appena approvato l’ordine del giorno che punta al riordino della materia Balneari e Concessioni demaniali in genere, incluso il riconoscimento degli investimenti fatti e dell’avviamento commerciale delle imprese.
Per molti di noi, incluso il sottoscritto, vedere arrivare in Aula norme di ‘Natale’ o norme ‘scorciatoia’ per strizzare l’occhio all’Unione Europea non sarebbe una cosa piacevole.
Mai sosterrò una legge che distrugge il settore balneare e che caccia di casa e dal lavoro migliaia di Famiglie che hanno fatto la storia del Turismo italiano”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia, Massimo Mallegni, responsabile dipartimento turismo del partito.
“Siamo convinti come Forza Italia che serva un riordino e più volte lo abbiamo proposto, ma spesso ci siamo trovati soli – prosegue -. Non ci corre dietro nessuno, i tempi per elaborare una legge seria ci sono e non devono nascere da posizioni di ‘presunto commiato’ da altissimi incarichi nazionali.
Spero che i nostri ministri, qualora apparisse una norma del genere in Consiglio dei ministri, si oppongano e la facciano ritirare”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Balneari, Mallegni: Il Governo li escluda dalla Bolkestein
Manovra, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “Governo escluda balneari da Direttiva Bolkestein”. Azzurri, ordine del giorno e emendamenti per sostegno al settore
Il governo si impegni a escludere i balneari dalla Direttiva Bolkestein, “perché è una direttiva sui beni e non sui servizi: è quanto chiede Forza Italia in un ordine del giorno collegato alla manovra“, come ha spiegato il senatore azzurro Massimo Mallegni, chiarendo che il partito azzurro è “pronto a discutere della riorganizzazione di queste concessioni adesso, nella riforma sulla concorrenza o in una legge ad hoc“.
Forza Italia ha anche proposto una serie di emendamenti alla legge di Bilancio a sostegno del settore, illustrati in una conferenza stampa in Senato, finalizzati ad esempio alla “valorizzazione dell’impresa, dell’avviamento commerciale e degli investimenti fatti sul territorio demaniale, che ora non hanno un valore di ritorno“, ha aggiunto Mallegni illustrando il pacchetto di misure assieme ad Anna Maria Bernini, presidente del gruppo di Forza Italia al Senato, e ai senatori azzurri Maurizio Gasparri, Licia Ronzulli, Dario Damiani e Roberto Berardi.
Sulle concessioni per i balneari serve “l’equiparazione europea, perché non è possibile in alcun modo che in Spagna ci sia una proroga di 75 anni e in Italia venga contestata una di 15 anni. Vogliamo che l’Italia abbia le stesse possibilità date agli altri Stati membri”, ha poi aggiunto il senatore.
“Forza Italia non ha mai smesso di combattere perché l’applicazione della Bolkestein fosse compatibile con l’economia balneare: non possiamo essere eccezione di un sistema che altrove viene applicato in maniera virtuosa. Qualche nostro compagno di strada è stato meno coerente e questo non ha aiutato“, ha sottolineato Bernini.
“Noi – ha aggiunto Gasparri – non abbiamo mai mollato alla presa, al governo e all’opposizione, e continueremo. A volte questo settore dovrebbe guardare con maggiore attenzione a Forza Italia“.
Secondo Damiani, “si continua a bastonare i nostri balneari perché la ricchezza del patrimonio delle spiagge italiane fa gola a molti, ma non abbiamo intenzione di svenderlo a nessuno“.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana


Bolkestein, Berardi: Ancora troppa incertezza
Bolkestein, il senatore di Forza Italia Roberto Berardi: “Ancora troppa incertezza per un settore già molto penalizzato dalla pandemia”
La sentenza del TAR di Firenze che annulla la determina del Comune di Piombino, con la quale venivano prolungate fino al 2033 le concessioni balneari in base alla Legge 145/2018, è l’esempio plastico di come sul tema Bolkestein ci sia ancora troppa confusione.
Non è un mistero, infatti, che diversi comuni della costa italiana non abbiano ancora applicato la norma che estende le concessioni in essere e posticipa di 15 anni gli effetti della direttiva Bolkestein, a causa di inopportune circolari, sentenze spesso contradditorie e addirittura prese di posizione da parte di procure della repubblica. A tutto questo, oggi si aggiunge un altro tassello ad un mosaico sempre più difficile da decifrare e che getta nuovamente nello sconforto un’intera categoria, già fortemente provata dalla pandemia.
Il settore balneare ha, infatti, necessità di maggiori certezze per poter programmare una ripartenza in sicurezza per l’ormai imminente stagione estiva e per effettuare investimenti che abbiano un ritorno economico anche in previsione dei prossimi anni. È evidente, però, che questa sentenza del TAR di Firenze potrebbe essere un pericoloso precedente che potrebbe aprire nuovi contenziosi anche in quei comuni dove la legge voluta dall’allora ministro Centinaio, è già attuata.
Sono molto preoccupato per la piega che la questione possa prendere in futuro, non solo perché da parlamentare toscano conosco perfettamente il potenziale e l’indotto che le strutture balneari di Piombino e di tutta la nostra costa hanno, ma anche perché, più in generale, non possiamo permetterci che la vita professionale di tutta la categoria sia in mano ai singoli tribunali regionali, è necessaria una legislazione nazionale univoca che non sia soggetta ad interpretazioni. Così facendo rischiamo di avere balneari di serie A e balneari di serie B e in un Paese come il nostro composto da 7500 km di coste non possiamo proprio permettercelo.
Sottoporrò nuovamente la questione ai nostri ministri e sottosegretari per cercare di superare, una volta per tutte in maniera definitiva, la grande incertezza che da anni caratterizza l’intero settore. Sono certo che il nuovo esecutivo riuscirà a prendere una decisione netta che tolga ogni dubbio.
Roberto Berardi , Senatore Forza Italia