Covid, Stella: prorogare cassa integrazione a Giugno 2022
Covid, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “occorre prorogare la cassa integrazione fino a Giugno 2022. Subito variazione di bilancio per ripristinare 150 milioni ad attività commerciali e turismo”
La pandemia sta bloccando di nuovo turismo e ristorazione e senza una proroga immediata degli ammortizzatori sociali Covid si metterebbe a rischio migliaia di attività in Italia e milioni di lavoratori. Particolarmente colpiti sono il comparto della ristorazione, l’intero comparto Horeca, agenzie di viaggio, e quello alberghiero.
Le città d’arte sono quelle più colpite, per questo il Governo deve varare nuovi piani di azione e misure economiche speciali per sostenere l’economia delle città d’arte.
Tra la paura scatenata dall’aumento dei contagi, il crollo del turismo e le restrizioni del Decreto Vigilia l’attività delle imprese delle città d’arte stanno faticando; purtroppo molte di queste, considerato che l’ondata di quarantene dei lavoratori sta riducendo l’organico impiegabile sono costrette a chiusure forzate rinunciando quindi agli incassi che sarebbero arrivati sotto le feste.
La Regione deve mettere in campo misure economiche straordinarie per sostenere il tessuto commerciale Toscano ed in particolare delle città d’arte come Firenze, perché altrimenti sarà la catastrofe.
Non bastano le poche risorse fino ad oggi stanziate dalla Regione, la situazione è drammatica, molte attività se non verranno aiutate saranno costrette a chiudere.
Durante la sessione di approvazione del bilancio Regionale ho criticato duramente i fondi tagliati alle attività economiche e al turismo, avevo ragione, la scelta di togliere 130 milioni alla missione 14 “Sviluppo Ecomico e Competitività” e 20 milioni alla missione 7 “Turismo” è stata una scelta scellerata ora occorre fare immediatamente una variazione di bilancio a Gennaio per rimettere le risorse su turismo, commercio a promozione per consentire alle nostri attività di sopravvivere.
Marco Stella, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana
Cassa integrazione: il Governo gioca con il lavoro
Cassa integrazione, il Responsabile Dipartimento Lavoro provincia di Livorno di Forza Italia Domenico Scrugli: “E’ da quasi un anno che il Governo continua a giocare con il lavoro degli italiani”
“La cassa integrazione in deroga non ha funzionato, bisognava cambiare prima il meccanismo“. Queste le parole pronunciate il 2 settembre dal Ministro dell’ economia Roberto Gualtieri.
Da quella data niente è cambiato.
L’ ammortizzatore sociale che durante la pandemia di coronavirus doveva contribuire a sostenere il reddito delle famiglie, la cassa integrazione, è andato a “passo d’uomo” ed è stato caratterizzato da forti e quotidiani ritardi.
Il meccanismo prevedeva la possibilità di accesso soltanto per i lavoratori dipendenti pubblici o privati ed escludeva invece i lavoratori autonomi, i professionisti e le Partite Iva.
Per queste ultime categorie di lavoratori, infatti, erano stati previsti bonus da 600 o da 1.000 euro, indennizzi una tantum e sostegni che però non sono bastati per sostenere la crisi portata dal Covid-19.
Per questo motivo grazie anche all’ azione di Forza Italia, il Parlamento ha approvato un emendamento alla Legge di Bilancio per il 2021, introducendo l’ammortizzatore sociale anche alle Partite Iva, agli autonomi e ai professionisti in possesso di determinati requisiti.
La nuova cassa integrazione si chiama Iscro e dovrebbe garantire un assegno mensile compreso tra 250 euro e 800 euro.
Il nuovo ammortizzatore sociale, infatti, spetterà a comunicatori, pubblicitari, web manager, consulenti pubblicitari, traduttori e venditori porta a porta.
A rimanere esclusi saranno, invece, altrettanti lavoratori che non rispetteranno i requisiti richiesti per beneficiare della cassa: architetti, avvocati, medici e giornalisti ad esempio, in quanto iscritti a una cassa di previdenza privata.
Troppe le criticità legate principalmente al reperimento delle coperture della cassa e all’esclusione di diverse categorie professionali non iscritte alla Gestione separata dell’Inps.
In merito alle coperture, in particolare, il timore è quello che per finanziare l’ammortizzatore sociale si debba andare a prelevare denaro direttamente dalle tasche dei potenziali beneficiari del credito. Si prevede, infatti, l’introduzione di un’aliquota aggiuntiva pari a 0,28%.
Troppe cose continuano a non funzionare; sono tante, troppe le p.iva che non alzeranno più le proprie saracinesche.
A breve, mentre M5S e PD stanno solo pensando a come salvare le poltrone, arriveranno i primi licenziamenti?
Domenico Scrugli Responsabile Dipartimento Lavoro provincia di Livorno – Forza Italia
Mentre chiude la Pernigotti Di Maio se ne va dai Gilet Gialli
Mentre la Pernigotti, alla quale il Ministro aveva dato le più ampie garanzie (solo un mese prima) chiudeva i battenti, i nostri Di Maio e Di Battista erano in Francia a regalare riconoscibilità internazionale alla parte più estremista del movimento dei gilet gialli, per sentirsi dire che per ora con loro non si parla di alleanze