Firenze, Stella: non chiuda l’ambulatorio a San Niccolò
Firenze, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Il Comune non permetta chiusura ambulatorio medico a San Niccolò a fine anno”
“A fine anno, se non interverranno le istituzioni, il quartiere di San Niccolò a Firenze perderà il suo ambulatorio medico. A dicembre, infatti, Afam, la società che gestisce le farmacie comunali fiorentine e alcuni ambulatori di medici di famiglia, non rinnoverà il contratto d’affitto, perché la proprietà avrebbe chiesto un canone più che doppio rispetto a quello attuale. Chiediamo al Comune di Firenze di intervenire e scongiurare questa deriva, che impoverisce il rione e crea disservizi ai residenti”.
E’ quanto chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“La maggior parte dei clienti dell’ambulatorio – sottolinea Stella – sono persone anziane, spesso con difficoltà deambulatorie, che sarebbero costrette ad andare a piedi fino agli ambulatori di via Orsini o del Porcellino. Nel rione, infatti, almeno la metà degli assistiti è composta da over 60enni. Nel presidio ambulatoriale ci sono tre medici di famiglia, che offrono un servizio fondamentale per il quartiere. Il Comune di Firenze ha il dovere di intervenire in prima persona, trovando in zona una struttura, magari di proprietà comunale, da dare in affitto a prezzo calmierato”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Santa Fiora: Stop alla Mensa scolastica dieci giorni prima
Santa Fiora, il Coordinatore Forza Italia Amiata Riccardo Ciaffarafà: “Stop alla Mensa scolastica dieci giorni prima che finisca la Scuola con disagi per bambini e famiglie”
Fermare la mensa scolastica 10 giorni prima che finisca la Scuola è l’ennesimo esempio di come questa Amministrazione comunale sia assente completamente rispetto alle esigenze delle famiglie di questo comune.
Non ce ne stupiamo più, visto che la stessa mensa inizia un mese dopo l’inizio della scuola e, apprendiamo oggi finisce 10 giorni prima, a differenza di Castel del Piano e Arcidosso, del calendario scolastico creando problemi a tutti quei genitori che lavorano e si devono organizzare con i propri figli: una situazione vergognosa.
Ci sembrerebbe normale che mensa e trasporti fossero coincidenti col calendario scolastico, ma a Santa Fiora non è così.
Nemmeno i campi estivi in questo comune sono garantiti per più settimane rispetto ai due comuni vicini. Insomma: questa Amministrazione fa solo propaganda, ma servizi concreti e reali a chi qui ci vive non li dà.
Ci chiediamo dove vadano a finire i due milioni di euro che ogni anno questo comune incassa dalle varie compensazioni a fronte di 2600 abitanti: Sindaco e PD spendono e spandono soldi dei cittadini e non sono in grado di garantire una prestazione normale come la mensa ai bambini.
Tuttavia basti guardare la situazione sulla costruzione delle Scuole Medie che va avanti da anni dove il cantiere è chiuso e sotto la lente di ingrandimento di Procure varie, grazie anche alle nostre segnalazioni.
Un mega appalto da 1.200.000 euro a fronte di pochi bambini, senza nessuna logica e criterio economico, voluto dal Sindaco che ora è bloccato: purtroppo siamo alle solite, con Amministratori che si preoccupano del fumo, ma non guardano l’arrosto.
La nostra proposta è quella di destinare risorse alla Scuola per organizzare un servizio completo, dalla mensa, al trasporto alle attività estive. Una politica che sostenga le famiglie e le loro problematiche: soldi ce ne sono anche troppi in questo comune, ma manca la sensibilità di chi il comune lo vive solo qualche volta la settimana e non ha a che fare con i problemi quotidiani delle famiglie, con figli e con i problemi reali di questo comune.
Riccardo Ciaffarafà, Coordinatore Forza Italia Amiata
Marradi: chiusura dello stabilimento Italcanditi
Marradi: La capogruppo in Consiglio Comunale di Forza Italia Raffaella Ridolfi: “Non permetteremo che l’Italcanditi sia chiusa o delocalizzata, impoverendo il nostro territorio mettendo in difficoltà tante famiglie”. Paolo Gandola: “Notizia terribile”
Siamo stati avvisati dal Sindaco di Marradi della volontà della proprietà di chiudere/trasferire “la fabbrica dei Marroni” esattamente lo stabilimento dell’ortofrutticola del Mugello che ha visto un cambio di proprietà un anno fa circa a Bergamo.
Non essendo inclini a facili entusiasmi e purtroppo avendo conosciuto altre situazioni simili, abbiamo temuto subito ahimè, fin dalla notizia del cambio di proprietà, questa evenienza, perché è nella logica delle grandi aziende nonostante le rassicurazioni che possono esser state date, in questi casi si trova sempre qualche cavillo per chiudere lo stabilimento più piccolo e concentrare la produzione in una mera logica di profitto.
Questo non ci esime dal mettere a disposizione del nostro paese tutte le forze e le risorse che possano aiutare nello scongiurare il peggio per quanto in nostra facoltà e possibilità. Abbiamo già attivato tutti i livelli del nostro partito governativi, (ministri Mara Carfagna, Renato Brunetta e Vice Ministro al MISE Pichetto Fratin) parlamentari, (senatori Massimo Mallegni e Barbara Masini) regionali (Marco Stella), metropolitani Paolo Giovannini e Paolo Gandola), e mugellani (Mauro e Rodolfo Ridolfi) chiedendo aiuto nell’interloquire con una proprietà che ad oggi sembra non si sia mai degnata di avere contatti con il territorio dal quale vuole portare via un grande insostituibile pezzo di economia e di know how.
Quella fabbrica è il frutto della lungimiranza degli amministratori della Comunità Montana e del Comune di Marradi che la realizzarono nel 1984 insieme ad imprenditori locali e non permetteremo sia chiusa o delocalizzata, impoverendo il nostro territorio mettendo in difficoltà tante famigli e, anche se trattasi in larga parte di un lavoro stagionale per tantissime donne, e già questo è un dato di grande rilevanza a, e l’indotto dei castanicoltori, senza far sentire tutta la nostra risolutezza nel volere che la “fabbrica dei marroni” rimanga a Marradi.
Raffaella Ridolfi capogruppo Forza Italia Marradi
“La notizia dell’intenzione della proprietà dell’Ortofrutticola del Mugello di chiudere lo stabilimento di Marradi per spostare la produzione a Bergamo è terribile per solo per Marradi e tutto l’alto Mugello ma per tutta l’area metropolitana fiorentina. Serve un’immediata mobilitazione dell’ente metropolitano in sostegno di tutti i castanicoltori e le maestranze dell’Italcanditi”.
Si esprime così Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia – centrodestra per il cambiamento dopo aver colloquiato stamani con Raffaella Ridolfi, capogruppo azzurro a Marradi ed aver appreso dell’intenzione dell’azienda di delocalizzare la produzione.
“Non è questo purtroppo l’unico caso già scoppiato nell’area metropolitana, una situazione già vista, ad esempio, con l’ex cementificio Testi, comprato da una grande azienda del settore e poi fatto chiudere in poco tempo. Lo stesso potrebbe avvenire a Marradi con un’azienda che tratta i marroni, prodotto protagonista del territorio Marradese, tra le gemme alimentari toscane più importanti.
Per questo, aggiunge il consigliere metropolitano, è massima la nostra attenzione sulla vertenza così come è alta la nostra preoccupazione, condivisa con tutti gli eletti azzurri sul territorio del Mugello ritenendo necessario mobilitarsi, anche e soprattutto a livello metropolitano, per evitare la chiusura dello stabilimento ed un grave impoverimento di tutto il territorio”.
Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia – centrodestra per il cambiamento
Borgo San Lorenzo, 29 dicembre 2021
Al Presidente dell’Unione dei Comuni
Oggetto: Interrogazione sulla crisi dello Stabilimento della lavorazione delle castagne a Marradi
I sottoscritti consiglieri: Rodolfo e Mauro Ridolfi
Premesso che
l’Ortofrutticola del Mugello, realizzata nel 1984 su iniziativa dell’allora Comunità Montana del Mugello Alto
Mugello è stata acquisita nell’agosto del 2020 dall’ Italcanditi di Bergamo, leader italiano ed europeo nella produzione di semilavorati per l’industria dolciaria e lattiero caseario.
che ad acquisizione avvenuta il Sindaco di Marradi dichiarava testualmente “Nuove prospettive per l’Ortofrutticola del Mugello e una nuova speranza di sviluppo per Marradi che dimostra di essere un luogo dove si può investire”, e sottolineava a fronte delle legittime preoccupazioni che anche noi avevamo manifestato, di aver avuto rassicurazioni sul futuro produttivo dell’Ortofrutticola confidando che il legame tra azienda e territorio si sarebbe consolidato ancora di più;
che il gruppo consigliare “Siamo Marradi“ in un documento del 15 luglio scorso dal titolo BILANCIO DI PROSPETTIVA Marradi 2021 2023 affermava tra l’altro “La cenerentola delle politiche di sviluppo del nostro territorio ci pare oggi l’agricoltura e tutta la filiera che si può sviluppare attorno a questa, a parte il Marrone, che speriamo non debba mai subire scelte strategiche diverse dalla proprietà dell’Ortofrutticola del Mugello
che la nuova proprietà avrebbe manifestato l’intenzione di chiudere lo Stabilimento di Marradi;
che la chiusura dello Stabilimento dell’ex ortofrutticola rappresenterebbe un colpo mortale per l’occupazione e per la già precaria situazione economica del territorio aggiungendo ad una evidente situazione di marginalità e declino dei servizi e delle infrastrutture che hanno determinato una forte crisi demografica ed un accentuato abbandono del territorio un danno irreversibile all’occupazione e alle residue speranze di ripresa
che a fronte di questa drammatica eventualità gli interroganti sono impegnati e disponibili ad una forte mobilitazione nei confronti delle istituzioni,
Interrogano il Presidente per conoscere
Se quanto riportato in premessa corrisponda a verità e del caso se non ritenga, come gli interroganti ritengono, che l’Unione, di concerto con il sindaco di Marradi e le OOSS promuova le necessarie iniziative anche di lotta per far recedere la proprietà dal proposito di chiusura
MPS, Preoccupazione per chiusura 8 sportelli in Toscana
MPS, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella, insieme a Davide Anselmi: “Preoccupazione per chiusura 8 sportelli in Toscana, istituto ci ripensi”. Verrà presentata interrogazione in Consiglio regionale: “Chiediamo spiegazioni”
“Desta preoccupazione il programma di riduzione dei costi annunciato dal Monte dei Paschi di Siena, che prevede la chiusura di 50 sportelli, 8 dei quali in Toscana. Tra questi, l’agenzia di via l’Erario a Piombino. Ancora una volta si tolgono servizi fondamentali per un quartiere all’interno di una ristrutturazione che è addirittura prodromica a quella in corso con Unicredit. Prima ancora di quella maxi operazione bancaria si chiudono altri sportelli”.
Lo affermano il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella e il coordinatore comunale azzurro di Piombino, Davide Anselmi.
“Purtroppo, in questa situazione di stallo – osservano – a rimetterci saranno i cittadini piombinesi e di tutte le altre realtà colpite dal piano di tagli. A Piombino sparirà dunque un’altra agenzia bancaria, dopo quella di Salivoli. Forza Italia denuncia con preoccupazione questo impoverimento e presenterà una interrogazione in Consiglio Regionale per avere delucidazioni ulteriori. Purtroppo, l’inizio della procedura sta a significare che entro 60 giorni quegli sportelli potrebbero chiudere. Chiediamo a Mps di ritornare sui suoi passi e di rivedere una decisione che avrà il solo risultato di impoverire il territorio”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Davide Anselmi, coordinatore comunale azzurro di Piombino




Chiusura casello Firenze Impruneta: convocare i vertici
Chiusura casello Firenze Impruneta, il consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia Paolo Gandola: “vertici di Anas e Autostrade siano convocati in commissione controllo in Metrocittà, nessuno pensi di riuscire a sottrarsi dall’assunzione di responsabilità”
“Quanto sta avvenendo con la chiusura del casello Firenze-Impruneta non è davvero accettabile in questo periodo: i vertici di Autostrade per l’Italia ed Anas siano convocati per un’audizione in commissione controllo della Città Metropolitana di Firenze. Nessuno pensi che possano sottrarsi dall’assunzione di responsabilità per i quotidiani disagi infernali che stanno arrecato alle comunità dell’area del Chianti”.
Così si esprime Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia – centrodestra per il cambiamento, commentando la chiusura del casello autostradale Firenze Impruneta, avvenuta dallo scorso 26 giugno scorso.
“In questi giorni decine e decine di cittadini di San Casciano, Greve in Chianti, Impruneta e Barberino Tavarnelle, hanno inviato anche alla mia attenzione le loro rimostranze, attacca Gandola, raccontandomi gli infiniti disagi che le famiglie di quei territori sono costretti a vivere da quando sono stati avviati i lavori di potenziamento e ammodernamento delle quattro gallerie del tratto fiorentino di A1 che stanno producendo accodamenti e file chilometriche soprattutto durante le ore di punta.
Aver previsto l’avvio dei lavori in concomitanza con l’avvio della stagione estiva è stato un errore da principianti che ha fatto piombare i cittadini in un incubo, una vera e propria odissea. Come mai nè la città metropolitana nè i sindaci dei Comuni interessati sono stati preventivamente avvisati dell’avvio dei lavori così da condividere la programmazione dell’apertura dei cantieri?
Si provveda dunque a convocare i vertici di Anas e Autostrada in commissione controllo: nessuno pensi di potersi sottrarre dalla necessità di fornire risposte. I cittadini di quattro Comuni sono sul piede di guerra e noi con loro. Qualcuno, conclude il consigliere metropolitano, dovrà spiegare come mai siano stati programmati lavori in modo così scriteriato senza alcun rispetto dei territori coinvolti ora che stavano rialzandosi dopo 15 mesi di emergenza sanitaria.
Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia




Bruschi: Cave, dai sindacati attacco ideologico e sterile
Il Coordinatore comunale Forza Italia Carrara Riccardo Bruschi: “Chiusura cave, una follia! E dai sindacati un attacco ideologico e sterile a Forza Italia”
Forza Italia ha nella propria carta dei valori, nel proprio dna, la vicinanza a chi lavora ed a chi il lavoro lo crea. Siamo liberali e non assistenzialisti. Per questo è naturale per noi ritenere deplorevole, come già espresso giustamente dal nostro coordinatore regionale Sen. Massimo Mallegni, l’atteggiamento di una Pubblica Amministrazione nemica dell’impresa e del lavoro, che è l’esatto opposto dello Stato al servizio del cittadino da noi predicato.
Si deve trattare, mediare, risolvere eventuali inadempienze, dare dei termini e scadenze, e non chiudere dall’oggi al domani una cava, come sta succedendo a molte nel Parco delle Apuane, seminando il terrore. Questo comporta perdita del salario per molti lavoratori che probabilmente hanno famiglia e mutui, oltre a compromettere rapporti commerciali alle aziende, con inadempienze contrattuali sulle forniture.
Le chiusure sono un fallimento della politica di Sinistra locale che per incapacità ha demandato la funzione normativa alla Regione, e spesso le difformità stanno proprio nelle regolamentazioni contrastanti. Inaccettabile poi il livore dei 5 stelle che sembrano gioire in un conflitto di classe tra cavatori e cittadini, creato ad hoc visto che la tassa marmi versa 26 milioni di euro alle casse comunali e nulla ricade sulla città: il problema non è a monte ma nel palazzo!
I sindacati colgano l’invito alla difesa del lavoro, alla mediazione per migliorare la Sicurezza, da loro ci aspettavamo dei picchetti contro la chiusura non che ergessero barricate giacobine, con accuse cui voglio ribattere puntualmente: FI nella persona del sen. Mallegni è da sempre presente nel modo del marmo, abbiamo portato anche l’on. Antonio Tajani in visita ad una cava che era stata chiusa, e anche durante le elezioni regionali, dove il nostro Senatore ha proposto di prolungare le concessioni in base a parametri virtuosi in termini ambientali, di sicurezza e di lavorazione in loco.
FI di Carrara ha organizzato inoltre un importante tavolo tra i nostri parlamentari ed vertici industriali apuani e veronesi per l’apertura anticipata delle cave durante il lockdown.
Nessuna incoerenza poi nelle nostre posizioni sull’ambiente, un valore che, insieme alla salute, facciamo profondamente nostri. Noi siamo per uno sviluppo sostenibile del lavoro a monte, che con le cave ha scolpito i nostri monti rendendoli unici, degni di un riconoscimento Unesco. Il nostro ambientalismo non è quello che vuol bloccare le infrastrutture ma quello “del fare” nel modo meno impattante, verificando la sicurezza dei ravaneti e la pulizia del letto dei fiumi per i rischi idrogeologici, e lo smaltimento degli scarti industriali per l’inquinamento.
Il marmo bianco è la nostra ricchezza ed il nostro orgoglio e noi vogliamo essere al fianco di chi lavora, e coinvolgere anche chi più può tra gli industriali nel nostro progetto di rilancio della città, vogliamo la coesione e solidarietà sociale non il conflitto di classe.
Riccardo Bruschi, Coordinatore comunale Forza Italia Carrara




Covid, Berardi: Caos decisioni Giani più dannoso del virus
Covid, il senatore di Forza Italia Roberto Berardi: “Il caos delle decisioni di Giani è più dannoso del virus”
Ora basta. L’ultima ordinanza emanate questa mattina dalla Giunta Regionale Toscana che prevede la chiusura per domenica e lunedì degli esercizi commerciali per la vendita di prima necessità è la classica goccia che fa traboccare il vaso.
Non basta la pessima gestione dell’emergenza sanitaria, non basta avere sulla coscienza i tanti morti dovuti agli errori del piano vaccinale che hanno visto liste di persone di ogni tipo scavalcare ottantenni e soggetti a rischio, ora condannano anche l’unica categoria che ha retto in questo disastro.
Una settimana fa i sindacati hanno chiesto alla regione di valutare la chiusura degli alimentari nei giorni festivi ma il Presidente Giani ha pensato bene di aspettare l’ultimo giorno utile per emanare l’ordinanza, quando ormai i commercianti hanno acquistato o ordinato la merce da rivendere ai loro clienti.
Oltre il danno la beffa: non solo il mancato incasso ma anche i soldi spesi per l’acquisto di beni che rimanendo invenduti andranno inevitabilmente sprecati.
Se non si ha contezza di come organizzare la vita di una regione, se non si è capaci di capire che ogni decisione che si prende avrà un impatto sulla vita dei cittadini e quale sia l’entità di quell’impatto allora bisogna essere onesti con se stessi e con i propri elettori e passare la mano.
Diciamolo chiaramente, la situazione in Toscana non è mai stata sotto controllo, è sempre frutto di decisioni spot prese a caso e in ritardo senza la capacità previsionale che un governo che si rispetti dovrebbe avere.
Giani e la sua giunta chiedano scusa ai toscani e si dimettano perché con le loro politiche caotiche stanno facendo più danni del Covid.
Roberto Berardi , Senatore Forza Italia
Chiusura definitiva Cavalli a Sesto Fiorentino
Chiusura definitiva dello stabilimento della Maison Cavalli di sesto Fiorentino. Il consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia Paolo Gandola interviene in apertura della seduta del consiglio metropolitano: “dolore e sgomento”
“Stamani, nel più̀ completo silenzio, gli ultimi lavoratori della Maison Cavalli che non hanno accettato il trasferimento imposto dalla proprietà̀ a Milano, sono stati licenziati. Della gloriosa storia della Cavalli per molti anni nell’olimpo della moda quale migliore espressione del Made in Florence, non rimane oramai più̀ nulla.
Oggi è un giorno triste, tristissimo, e rimane forte il rammarico che le Istituzioni locali, regionali e nazionali, non abbiano fatto tutto quanto fosse materialmente possibile per evitare questo colpo al cuore a Firenze e a tutta l’area metropolitana”.
Si è espresso così pochi minuti fa Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia – centrodestra per il cambiamento, intervenendo durante la seduta dell’odierno consiglio metropolitano.
“Oggi dopo anni di successi e sviluppo Firenze e l’area metropolitana dicono addio ad un polo produttivo e artigianale di assoluta rilevanza – ha aggiunto il consigliere metropolitano – esprimiamo nuovamente forte vicinanza a tutte le maestranze che hanno perso il lavoro a causa di scelte aziendali immotivate e per questo ancor più̀ inaccettabili.
Una decisione, oramai attuata, che produce dolore e sgomento, oltre ad una perdita incalcolabile della valenza produttiva del nostro territorio soprattutto nell’ambito dell’alta moda, da sempre fiore all’occhiello della città di Firenze.
Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia
Siena, Raponi: Profumerie Douglas, salvaguardare lavoro
La coordinatrice provinciale Azzurro Donna Forza Italia di Siena Maria Concetta Raponi: “Catena profumerie Douglas salvaguardi posti di lavoro con un reale piano industriale. Chiudere punti vendita scelta scellerata“
Abbiamo appreso dagli organi di stampa che la catena di profumerie DOUGLAS, starebbe per chiudere 128 punti vendita in Italia e tra questi vi sarebbero anche quelli di Siena e di Poggibonsi.
Tutto ciò è inaccettabile! Vorremmo ricordare alla multinazionale Douglas che dallo Stato italiano ha ricevuto importanti aiuti e benefici e che, in questo momento di grande difficoltà per tutti, deve impegnarsi a trovare una soluzione che salvaguardi i posti di lavoro. È quasi superfluo rilevare che nelle profumerie Douglas vi lavorano prevalentemente donne che, durante tutto questo periodo di pandemia, hanno pagato un prezzo altissimo in termini di occupazione e non solo.
Dai dati ISTAT emerge che su 101 mila nuovi disoccupati, 99 mila sono donne. L’emergenza sanitaria sta di fatto amplificando in maniera esponenziale quelle diseguaglianze che già caratterizzavano il tessuto sociale italiano prima della pandemia. Le donne che sono meno occupate, hanno salari più bassi, contratti precari e più raramente hanno ruoli apicali, oggi stanno subendo pesantemente gli effetti della crisi.
Questa crisi ha colpito soprattutto il terziario ed i comparti dove sono più spesso impiegate le donne: la ristorazione, il turismo, il commercio al dettaglio, ma c’è anche un altro aspetto da non sottovalutare e riguarda la forma del contratto. Il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione hanno, per ora, tutelato il lavoro a tempo indeterminato, ma sono stati tagliati i posti di lavoro relativi alle altre tipologie, quali quelli a termine non rinnovati e le varie forme di collaborazioni non standard.
Cosa accadrà se dovessero sbloccare i licenziamenti? L’impatto sociale sarebbe drammatico. L’impegno di tutti deve essere quello di salvaguardare i posti di lavoro, investendo negli incentivi alla tutela dell’occupazione femminile una parte rilevante del Recovery Fund. Tutte le aziende, compresa la multinazionale Douglas debbono impegnarsi ad attuare un piano industriale che tuteli l’occupazione, non vorremo mai che per talune aziende la crisi pandemica rappresenti la scusa e l’occasione per procedere a ridimensionamenti già programmati.
Maria Concetta Raponi, Coordinatore provinciale Azzurro Donna Forza Italia Siena e Consigliere Comunale Siena
Gandola: Cementificio Testi, serve reazione delle istituzioni
Chiusura Cementificio Testi, il consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia Paolo Gandola: “Serve forte reazione di tutte le istituzioni, subito la quantificazione dei costi di riqualificazione ambientale”
La chiusura entro il prossimo 31 marzo comunicata ieri dall’azienda proprietaria del cementificio Testi è grave ed inaccettabile. Serve una forte reazione di tutte le istituzioni del territorio, Comune di Greve in Chianti e Città Metropolitana in testa, nonché l’immediata sommaria quantificazione dei costi di riqualificazione e bonifica ambientale dell’area che, qualora permanesse la malaugurata ipotesi di chiusura, dovranno essere totalmente imputati all’azienda. Dovranno così comprendere come sia costoso disfarsi di storiche e qualificate maestranze, chiudendo un sito produttivo fondamentale per il territorio.
Agli oltre 70 lavoratori coinvolti e a tutto l’indotto giunga dunque, ancora una volta, la nostra piena solidarietà e sostegno con l’invito rivolto a tutte le sigle sindacali di coinvolgere nelle iniziative di protesta, da realizzare il primo possibile, tutte le istituzioni e le forze politiche, senza alcuna distinzione, affinché si elevi una voce forte ed univoca in difesa della produzione del cementificio, proprio in un momento in cui appare evidente che nei prossimi mesi il cemento sarà sempre più richiesto in ragione dei tanti nuovi investimenti infrastrutturali che saranno avviati grazie alle risorse del Recovery Fund.
Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia
La chiusura delle scuole non equivale al vaccino
Mettiamo le cose in chiaro: La chiusura delle scuole non equivale ad un vaccino! La Deputata di Forza Italia Erica Mazzetti, insieme alla responsabile del Dipartimento toscano Istruzione Rita Pieri: “Il Governo la finisca di vedere gli studenti come degli untori, ridiamo valore invece alla formazione scolastica“
Vediamo di fare chiarezza: quando si parla di scuola non siamo davanti ad un luogo pieno di untori. Basta con questa visione negativa degli studenti e di tutto il mondo dell’istruzione. E finiamola inoltre con il credere che chiudendo le scuole si protegge la popolazione! Chiudere le scuole non equivale ad un vaccino di massa !
Non ne possiamo più delle discussioni sterili di questi giorni, che ancora una volta si riducono ad un banale “riaprire si o riaprire no” senza aver mai realmente approfondito i problemi del settore. Questo Governo come di consueto si dimostra impreparato ad ogni scelta, perchè guidato da una maggioranza litigiosa senza futuro.
Sono meravigliosi invece i nostri studenti che non ne possono più di vivere in questa situazione, ma che lottano ogni giorno per cercare di tornare ad una vita normale. Tutta la scuola non ne può più di essere considerata come l’ultimo dei problemi ! L’Emergenza sanitaria è giustamente la prima cosa ,ma non possiamo continuare a sottovalutare quella culturale , sociale , educativa e didattica che si pone sotto i nostri occhi quotidianamente.
I Dirigenti scolastici, i Presidi, i Docenti, gli Educatori e tutto il personale scolastico, sono sconcertati, avviliti e umiliati. Anziché impegnati a “far scuola” trascorrono il tempo su piattaforme on line quando va bene , altrimenti a far tornare percentuali o a diversificare entrate ed uscite che immancabilmente l’indomani sono capovolte da questa o quella decisione estemporanea.”
Si muore di pandemia, ma anche di deprivazione culturale ,che produce povertà ! La morte è più lenta rispetto alla malattia e per questo non si percepisce come problema immediato, ma come problema lontano. Quindi preoccupiamoci si dei medici all’interno delle scuole (mai esistiti…), dei tamponi agli studenti, ma soprattutto riapriamo le scuole e investiamo nei trasporti per dare sicurezza anche alla vita dei nostri alunni. Prendiamo consapevolezza che il covid non ha fatto altro che far emergere i problemi vecchi di 20 anni della scuola italiana
Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia
Rita Pieri, Responsabile Dipartimento Istruzione e Istituzioni scolastiche Forza Italia Toscana
Cina: condanniamo la chiusura agli italiani
Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni, insieme ad Aldo Milone: “Cina: condanniamo la chiusura agli italiani”
La Cina qualche giorno fa ha sospeso il visto d’ingresso agli italiani, anche a quelli che si recavano nel paese asiatico per motivi di lavoro. Come Forza Italia troviamo incomprensibile e assurdo tale comportamento.
Un Paese che, approfittando della crisi che sta colpendo l’Europa a causa di questo maledetto virus, vuole forse imporre la sua egemonia nel campo economico?
Questo voler chiudere agli italiani, che hanno anche interessi nel Paese orientale, crea danni economici;
occorre prudenza e rispetto nel programmare e organizzare gli arrivi nel paese dove ha avuto origine il virus “Covid19”, ma non certo un blocco tout court.
Condanniamo questa decisione e valuteremo la presentazione di un ordine del giorno in tutti i Consigli Comunali della Toscana per condannare la decisione della Cina.
Sen. Massimo Mallegni, Coordinatore regionale di Forza Italia
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Gramigna: Ristorazione, chiusura 23
Gramigna: Cina, Coronavirus e libertà. L’addetto stampa del coordinamento provinciale di Forza Italia Pistoia Antonella Gramigna: “siamo di fronte ai più grandi censori della storia, ma noi li salutiamo con le bandierine agli aeroporti”
Mentre chiude la Pernigotti Di Maio se ne va dai Gilet Gialli
Mentre la Pernigotti, alla quale il Ministro aveva dato le più ampie garanzie (solo un mese prima) chiudeva i battenti, i nostri Di Maio e Di Battista erano in Francia a regalare riconoscibilità internazionale alla parte più estremista del movimento dei gilet gialli, per sentirsi dire che per ora con loro non si parla di alleanze