Milone: Manifestazioni No Green Pass e aumento contagi
Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “A causa delle manifestazioni dei no-vax i contagi sono di nuovo in aumento e Trieste ne sta pagando le conseguenze. C’è il rischio reale che altre città possano trovarsi nella stessa situazione”
Il numero dei contagi e delle terapie intensive a Trieste è in notevole aumento. Il sindaco di Trieste, Di Piazza, ha dovuto fronteggiare questa emergenza causata dalle recenti manifestazioni nella piazza principale, unitamente allo sciopero dei portuali.
Questo aumento nel capoluogo friulano rischia di avere un seguito anche nelle altre città italiane dove si tengono queste manifestazioni dei no-vax. E mi riferisco a Roma, Milano e Firenze, tanto per citare solo alcune città principali.
A questo punto sorge spontanea una domanda: questi manifestanti no-vax raggiungeranno il loro obbiettivo? Cioè quello di far revocare il green pass? Assolutamente no.
Però un obbiettivo lo raggiungono. Far aumentare i contagi e far riempire di nuovo le terapie intensive creando seri problemi dal punto di vista sanitario per una comunità. Per non parlare poi dei notevoli danni economici che stanno creando nei weekend al commercio. I commercianti di Milano già lamentano un calo del 25% delle vendite nel fine settimana.
Il Governo a questo punto deve fare una seria riflessione. È vero che il diritto di manifestare è sancito dalla Costituzione però quando va a creare seri problemi alla salute pubblica e anche al commercio, vuol dire che questo diritto va rivisto soprattutto in un periodo di pandemia.
Non è tollerabile che un’esigua minoranza possa contagiare la stragrande maggioranza dei cittadini attraverso le manifestazioni, a volte anche non autorizzate.
E’ opportuno, come avvenuto a Trieste, vietare queste manifestazioni in un periodo pandemico o quantomeno pretendere che ci sia un distanziamento e l’uso della mascherina.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana

Caos contagi a Prato a causa degli stranieri incontrollati
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Caos contagi a Prato a causa degli stranieri incontrollati. Sindaco, Console Cinese e Sindacati dove sono?”
“Oltre il 36% dei contagi fra i cittadini stranieri Dopo un mese Prato resta la peggiore in Italia” Con questo titolo apriva un noto giornale locale a Prato. Ancora una volta la situazione dei contagi da Covid-19 registra dati e numeri devastanti per il territorio Pratese.
Non siamo dei “veggenti” quando come Forza Italia diciamo che questi problemi potevano essere evitati, siamo solo realisti. Quante volte abbiamo sottolineato l’importanza di tenere sotto controllo serrato le aziende straniere in città?
Era così impensabile, conoscendo le pessime condizioni igieniche e lavorative di taluni capannoni gestiti da stranieri e cinesi, che il virus viaggiasse libero all’interno senza che nessun lavoratore rispettasse le più basilari regole anti-Covid-19? Qualcuno credeva a sinistra che il loro stato di vita in determinate “baracche” potesse prevedere mantenimento delle distanze, mascherine e gel disinfettante? Non prendiamo in giro i Pratesi per favore.
Fin quando i cittadini pratesi che sono coloro che da sempre “fanno correre” il Pil della Toscana dovranno subire l’ingiustizia di una città parallela, di un mondo sommerso, culturalmente e socialmente a noi distante , suddita ad un regime statalista che non rispetta i diritti della persona? Dove sono finiti i sindacati e le loro battaglie per la dignità del lavoro?
Prato da settimane è andata oltre il limite della gestione del Covid-19 a causa di questo sistema scaturito da una città parallela che esiste e danneggia la Vera Prato. La colpa, chiariamolo, non è dei pratesi, i quali però devono comunque vedere mettere a rischio ogni giorno la loro salute per il buonismo rosso.
La forza dei numeri pubblicati è grave. Nuovi contagi in città: il 36.3% sono cittadini di origine straniera, il 20.5% cinesi. E’ il bilancio dei positivi notificati dall’Asl nella settimana fra il 20 e il 26 aprile. Molte sono le domande che mi e vi pongo: Perchè il Sindaco Matteo Biffoni e il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani non hanno fatto scattare prima determinati controlli?
Negli ultimi giorni Prato era risultata la peggiore provincia d’Italia per nuovi contagi ogni 100mila abitanti negli ultimi sette giorni. Abbiamo tragicamente raggiunto e superato quota 500 defunti. Quanti primati negativi vuole ancora ottenere il primo cittadino pratese?
Non è più tollerabile il silenzio del Sindaco Biffoni e del Console Cinese. Questo loro atteggiamento dimostra palesemente un grande imbarazzo politico oltre che l’assenza di una strategia per frenare e poi fermare i contagi.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia e Coordinatore Provinciale di Prato
Prato: allarme contagi e la sinistra glissa
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “In provincia di Prato continua allarme contagi. Cosa sta facendo il Presidente Puggelli per contrastare questa tendenza? Sveglia sinistra! Prato e provincia rischiano seriamente la zona rossa per un’altra settimana”
“L’uscita dal tunnel non è ancora a portata di mano. Lo dimostra il fatto che per quanto riguarda il dato cruciale necessario a uscire dalla zona rossa, che deve scendere sotto i 250 contagi settimanali ogni 100.000 abitanti, ieri i numeri sono leggermente peggiorati rispetto al giorno precedente e indicavano 286 casi contro i 260 di domenica e i 266 di lunedì.” Così scrive oggi un importante quotidiano locale in merito allo stato della provincia di Prato. L’impressione è che le regole seppure severe della zona rossa non siano state in grado di frenare la diffusione del virus.
Ma perché ci domandiamo allora accade tutto ciò? Perché i numeri non arretrano in modo constate verso il basso? E’ semplice, non esistono seri controlli per strada, né tantomeno il Comune e la Provincia di Prato hanno realmente osato organizzarsi con un piano provinciale di contrasto al contagio.
Cosa sta facendo la Provincia di Prato che ha la delega alla protezione civile per il territorio? Vogliamo ricordare come recita il sito Istituzionale della Provincia che: “Sulla base delle competenze ad esse attribuite dagli artt. 14 e 15 della L.142/90 le Province e le Città Metropolitane partecipano alla organizzazione e all’attuazione delle attività del servizio nazionale di protezione civile”. Quali son state pertanto le loro reali intenzioni? “
“Qualcuno per caso ha visto un serio e vero rafforzamento dei controlli sui luoghi di lavoro e fra le aziende straniere del distretto? Prato è la città con più alto numero di irregolari soprattutto della comunità Cinese in Italia e questa pandemia ha fatto emergere tutte le criticità del caso in quanto questi naturalmente per paura non si fanno tracciare ed adesso e sicuramente non lo faranno per vaccinarsi.
Molti di questi cittadini stranieri vivendo in condizioni igieniche assurde possono favorire la diffusione del contagio e fra l’altro frequentando i posti pubblici tipo supermercati possono contagiare tranquillamente tantissime persone senza alcun ostacolo. Cosa ha fatto di realmente utile per combattere questa tendenza al rialzo dei contagi, Il Presidente della Provincia Francesco Puggelli? A cosa pensa di affidarsi per il calo dei contagi , al caso ed alla sorte?“
“Senza una reale azione di contrasto, il problema non sarà cancellato. Il fatto che ancora oggi non si possa assolutamente prevedere quale sarà il colore della provincia di Prato è un segnale della mala gestione della Sinistra sia in città con il Sindaco Biffoni che in provincia con il Presidente Puggelli. Siamo a mercoledì e nessun segnale di miglioramento è arrivato rispetto a venerdì scorso.
Puggelli e Biffoni vivono questi giorni in modo così sereno e tranquillo? Si rendono conto che altri giorni senza libertà tolgono il futuro alla nostra economia locale? Prato e tutto il territorio provinciale desiderano tornare ad essere più liberi, un’altra settimana fatta di chiusure forzate sarebbe ennesimo cazzotto in faccia a lavoratori ed imprese. Inutile poi rammaricarsi sui quotidiani con interviste quanto mai demagogiche quando il danno è stato casomai già fatto! Sveglia!”
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia e Coordinatore Provinciale di Prato
Prato: molti contagi e difficoltà tracciamento stranieri
Prato, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Proporzionale l’alto numero di contagi e la difficoltà di tracciamento degli stranieri, in particolare modo la cittadinanza cinese“
In Toscana, Prato ha il più alto numero di contagi in rapporto alla popolazione. Una delle cause è la difficoltà nel tracciamento degli stranieri, in modo particolare tra i cinesi, queste sono le dichiarazione di Renzo Berti, direttore del dipartimento di prevenzione dell’ Asl Toscana Centro.
Molte, troppe le segnalazioni che Forza Italia ha avanzato al Sindaco Biffoni.
Già nel dicembre scorso abbiamo segnalato il via-vai di cittadini orientali con pulman privati nel parcheggio dell’ex Coop, inutili le nostre richiesta di controllo e verifica.
Da Biffoni semplici supposizioni e mai una certezza confortata da un controllo della Polizia Municipale. Purtroppo questo alto numero di contagi, oltre a provocare seri danni alla salute dei cittadini, sta mettendo in ginocchio l’economia pratese, soprattutto alcune categorie come ristoranti, bar, abbigliamento ed altre attività.
Bisogna dare atto che Biffoni in questi ultimi anni ha collezionato una serie di record, purtroppo negativi. Essere primi nel riciclaggio di denaro sporco, ultimi per aver vaccinato gli over 80 e primi per numero di contagi.
Primati di cui si farebbe volentieri a meno.
Sollecitiamo nuovamente la necessità di fare controlli adeguati e costanti nelle aziende cinesi, dove troppo spesso si trovano clandestini e lavoratori al nero.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Mazzetti: Prato, caos contagi. Serve reazione ferma e dura
Covid, la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Caos contagi Prato. Dati sugli asintomatici preoccupano. Serve reazione ferma e dura contro diffusione contagio in città. Biffoni attivi controlli a tappeto da parte delle forze dell’ordine nelle case degli stranieri e nelle fabbriche”
Prato è la città con più alto numero di irregolari soprattutto della comunità Cinese in Italia e questa pandemia ha fatto emergere tutte le criticità del caso in quanto questi naturalmente per paura non si fanno tracciare ed adesso e sicuramente non lo faranno per vaccinarsi . Molti di questi cittadini stranieri vivendo in condizioni igieniche assurde possono favorire la diffusione del contagio e fra l’altro frequentando i posti pubblici tipo supermercati possono contagiare tranquillamente tantissime persone.
Il Sindaco Biffoni con l’aiuto della Regione, come già suggerito da Forza Italia, deve immediatamente attivare controlli mettendo in campo tutti gli Agenti di Polizia Municipale a disposizione e coordinandosi con Polizia ,Carabinieri e Guardia di Finanza tramite ovviamente la stretta collaborazione della Prefettura di Prato eseguire anche tamponi con urgenza in tutte le abitazioni ed i luoghi di lavoro degli stranieri concretizzando subito un Piano vaccinale “straordinario” e controllato per gli irregolari. Non agire adesso significa dare libero accesso ovunque al virus.
I giorni passano ma la situazione pratese è sempre molto critica e mal gestita ! Secondo i numeri pubblicati sul sito dell’Ars, l’Agenzia regionale di sanità, Prato registra la più alta quota di asintomatici fra gli attualmente positivi. Sono quasi la metà dei contagiati: il 47.74%, contro la media toscana del 45.07%”. Davanti a questi numeri pubblicati dalla stampa l’Amministrazione Comunale pratese pare infatti inerme quasi annichilita dal virus, non reagisce facendo da scudo sulla propria popolazione come dovrebbe essere normale. La salute va tutelata. Senza se e senza ma.
Il fatto che oltre il 20% dei contagi della provincia pratese sia di cittadini stranieri è uno dei dati che hanno convinto l’Asl : «Si tratta di una differenza grande rispetto all’anno scorso, quando con i luoghi di lavoro chiusi la comunità cinese, ad esempio, non aveva contagi», così aveva sentenziato il Direttore del dipartimento di Prevenzione Asl Toscana Centro Renzo Berti, senza lasciare spazio ad interpretazioni . Cosa aspetta dopo queste affermazioni , la sinistra ad agire per il bene dei cittadini ? Lasci da parte il suo classico buonismo, prima causa di questa situazione su Prato.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia e Coordinatore Provinciale di Prato
Covid, Prato: record contagi, 20% da stranieri
Covid, la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Prato record di contagi, 20% da stranieri. Sindaco Biffoni attivi tracciamento cittadini stranieri. Utilizzi i 200 agenti polizia municipale in accordo con prefettura per fare controlli a tappeto nelle case. Fermiamo questo mega focolaio pratese purtroppo prevedibile!”
Il contagio è nelle fabbriche. «Ci sono le evidenze scientifiche, i numeri sono chiari e la mappa delle infezioni lo conferma» queste le affermazioni apparse sulla stampa di Renzo Berti, Direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asl Toscana Centro. La provincia di Prato risulta avere il tasso peggiore di tutta Italia nonostante sia da settimane in zona rossa.
Ma da dove nasce questa situazione così negativa? Il fatto che oltre il 20% dei contagi della provincia pratese sia di cittadini stranieri è uno dei dati che hanno convinto l’Asl : «Si tratta di una differenza grande rispetto all’anno scorso, quando con i luoghi di lavoro chiusi la comunità cinese, ad esempio, non aveva contagi», così sentenzia il direttore del dipartimento di Prevenzione senza lasciare spazio ad interpretazioni .
E’ quindi evidente a tutti meno che al Sindaco Matteo Biffoni che l’origine di questo caos Covid-19 nasce fra i cittadini stranieri ed irregolari, i quali con tutta evidenza essendo abusivi ed inesistenti per lo Stato Italiano, non si presentano mai in ospedale nè si sottopongono ad un tampone.
Occorre che il Sindaco rapidamente anzichè dilettarsi in inutili dirette facebook specchiandosi in un mondo virtuale, subito attui un tracciamento di tutti i cittadini stranieri presenti a Prato, andando casa per casa impiegando gli oltre 200 agenti della Polizia Municipale insieme agli uomini della Polizia e dei Carabineri grazie ad accordi di stretta collaborazione con il Prefetto di Prato.
Non si può perdere altro tempo se non vogliamo creare un mega focolaio!
Finalmente sta venendo fuori la verità, ovvero le cause del perché Prato ha il più alto numero di contagi: le difficoltà nel tracciamento degli stranieri, tra cui anche i cinesi. Quando Noi di Forza Italia si segnalava a Biffoni sia la necessità di controllare nei capannoni occupati da lavoratori stranieri sia con relativi video l’andirivieni di cittadini orientali con pullman in pubblici parcheggi e si chiedeva un controllo degli stessi, ha sempre fatto “orecchie da mercante”. Le prime segnalazioni risalgono già a qualche mese fa, quando ho fatto interrogazione parlamentare al ministro degli interni senza nessuna risposta.
L’ultima segnalazione è stata fatta una decina di giorni fa e ad una domanda di una cittadina, Biffoni ha quasi giustificato questo arrivo inconsueto, rispondendo che forse arrivavano “per motivi di lavoro”. Ma per favore Sindaco ma chi vuole prendere in giro? Solo supposizioni e mai certezze senza fare un controllo. E adesso caro Biffoni come la mettiamo?
Non può bastare il lavoro del gruppo di ispettori della Regione che viene annunciato in queste ore. Qua serve un intervento forte imposto dalla forza pubblica anche e soprattutto per scoprire tutti gli abusivi che esistono su Prato. Basta agire con i guanti di velluto! Serve fare controlli a tappeto non a campione o di mera scena !
Dopo quanto denunciato dal Direttore Berti in qualità di Responsabile regionale per igiene e sanità (su indicazione del PD) Biffoni è obbligato ad agire non solo a parole, ma con azioni dure per fare immediatamente una mappatura con visita anche di tutti i luoghi di lavoro per tracciare le presenze ed eventualmente casi di contagi non denunciati e lavorare immediatamente ad un Piano Vaccini specifico per tutti gli immigrati e gli irregolari.
Lo ha detto chiaro sempre Berti non Forza Italia: “A Prato però abbiamo un problema in più: la scarsa collaborazione dei contagiati, in particolare quando si tratta di persone di origine straniera.”
Cosa aspetta Biffoni ad agire? Ha forse paura di portare alla luce altri problemi? Il buonismo della sinistra ha fallito in città! Basta prendersi gioco dei pratesi.”
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia e Coordinatore Provinciale di Prato
Ferri: Pontremoli, peggiora la situazione in ospedale
Il Capogruppo di Forza Italia a Pontremoli Jacopo Ferri: “La situazione peggiora all’Ospedale di Pontremoli, ma Regione ed Asl tacciono perseverando nei propri pericolosi errori“
Mentre l’Asl fa finta di niente e la Regione non si degna di rispondere né agli operatori né ai Sindaci né ai tanti cittadini esterrefatti, il bollettino dei contagi in Ospedale a Pontremoli si fa sempre più pesante e la situazione sempre più esplosiva.
Sono ormai più di 30 i casi riscontrati. Salgono sia quelli tra gli operatori di vari reparti che quelli tra i pazienti, entrati negativi per le loro necessità e contagiati per l’incredibile atteggiamento che l’Asl Toscana Nord Ovest e la Regione hanno tenuto e continuano a tenere pur di non ammettere gli errori compiuti e cercare di rimediarli.
Non contenta di questo quadro l’Azienda continua a concedere con il contagocce ed in ritardo i tamponi al personale (solo a quanti si trovino in situazione di rischio classificato medio alto! Ed è davvero difficile immaginare chi, in quel contesto, lo corra medio basso…) e continua a limitare le operazioni di sanificazione, anche nei reparti più colpiti e nelle sale operatorie, a quelle pur importanti, ma ordinarie. In più, da qualche giorno, ha incredibilmente deciso di intensificare l’attività chirurgica, alzando di conseguenza ulteriormente tutti i livelli di rischio.
Nel reparto Covid di Medicina, poi, i pazienti segnalano temperature polari a causa della necessità di aprire spesso le finestre. Le problematiche dei percorsi ‘sporco/pulito‘ ridicoli sono rimaste esattamente le stesse con la forte preoccupazione che il subdolo virus possa, come si è visto, farsi spazio ed uscire. Il personale invece che essere incrementato tende a diminuire perché costretto a turni allungati e molto provanti sia a livello fisico che psicologico.
Intanto, purtroppo, in tutto questo si registrano ulteriori effetti penalizzanti per i pazienti ordinari: per reclutare gli infermieri che l’Asl avrebbe dovuto assumere dall’esterno mesi fa è stata sospesa la seduta del mercoledì in endoscopia che era dedicata alle colonscopie in screening ed al posizionamento delle peg. I pazienti sono dirottati a Massa, con ogni disagio e costo conseguente a loro carico.
Il clima che si registra è quindi sempre più teso ed i timori che la situazione continui a degenerare sono sempre più concreti.
Sembra quasi che la Regione e l’Asl pur di non dover ripetere la retromarcia fatta sulla guardia medica notturna siano disposte ad accettare di pagare qualunque prezzo, ovviamente sulla pelle degli altri.
Il Presidente Giani e l’assessore regionale intervengano subito sulla dirigenza Asl perché non è possibile andare avanti in questo modo!
Jacopo Ferri, Capogruppo Forza Italia a Pontremoli
Ferri: Pontremoli, aumentano i contagi in ospedale
Il Capogruppo di Forza Italia a Pontremoli Jacopo Ferri: “Aumentano i contagi in Ospedale a Pontremoli: fare subito tamponi a tappeto e sanificazioni profonde e rivedere la scelta Covid“
Sarebbero ormai arrivati ad una quindicina i casi di contagio riscontrati all’interno dell’Ospedale di Pontremoli.
Si tratta prevalentemente di operatori sanitari, ma si segnalano alcuni contagi anche tra i pazienti.
La situazione rischia di degenerare, soprattutto perché ad oggi non è stato attivato dalla direzione aziendale un serio piano che definisca una sanificazione straordinaria e profonda dei reparti e delle sale operatorie, per poi rendere davvero continui interventi sanificatori più significativi ed uniformi in tutti gli spazi ospedalieri, anche nella normalità delle attività quotidiane.
Non è stata inoltre effettuata, e parrebbe non essere in previsione, una verifica a 360° sul personale e sui degenti della struttura attraverso l’esecuzione di tamponi molecolari.
Fatti questi che stanno allarmando non poco operatori e fruitori dei servizi ospedalieri, rispetto ai quali l’Azienda deve intervenire, affinché sia subito circoscritto l’ambito di diffusione del virus e garantite il più possibile sia la sicurezza di chi si trova in Ospedale sia l’erogazione delle prestazioni ai cittadini.
Intanto il numero dei pazienti Covid ricoverati in medicina pare abbia superato i 20, andando ben oltre gli annunciati 14 posti letto da occupare …
In questo marasma, il crescente ‘bollettino’ giornaliero evidenzia sempre di più l’irrazionale e sbagliata scelta dell’Azienda e della Regione, destinata di questo passo a creare ulteriori e sempre più gravi problemi e danni.
Serve subito, per limitare questi ultimi, un deciso ed immediato passo indietro.
Jacopo Ferri, Capogruppo Forza Italia a Pontremoli
Contagi in ospedale a Pontremoli, Asl riveda decisioni
Il Capogruppo di Forza Italia a Pontremoli Jacopo Ferri: “Contagi in ospedale a Pontremoli, l’azienda riveda subito le sue decisioni ed intervenga prima che sia troppo tardi“
I primi effetti dell’assurda decisione di rendere parzialmente Covid l’Ospedale di Pontremoli si stanno manifestando e rischiano di essere un vero e proprio tsunami.
Pur avendo ridimensionato il piano originario di coinvolgere più reparti nella nuova organizzazione (dopo aver dovuto prendere atto della propria inerzia nel realizzare investimenti sulla struttura e, più, in generale nel reclutare a livello area vasta il personale), infatti l’Azienda Asl e la Regione hanno comunque respinto al mittente gli appelli giunti da svariate direzioni politiche ed istituzionali affinché il presidio Pontremolese restasse no-covid e, purtroppo, la situazione si sta evolvendo nella direzione che anche solo la logica faceva prevedere.
Si segnalano così, in questi giorni, diversi contagi tra gli operatori sanitari ospedalieri senza che vi siano reazioni all’altezza di evitare la propagazione del virus nel nosocomio.
Anche dopo questi fatti, sono restate insufficienti e parziali le operazioni di sanificazione, così come non vengono effettuati a dovere i tamponi di controllo sul personale.
Nel reparto Covid, in aggiunta ai tanti altri problemi già segnalati ed ignorati, la zona pulita è divisa da quella sporca ancora adesso da una sola striscia indicata sul pavimento, come se il virus fosse ligio nel non valicarla…
Il personale, peraltro, risulta ancora impegnato al 100% del proprio tempo lavorativo in reparto Covid (in difformità alla regola che vorrebbe un alternanza con mansioni più leggere) ed i medici continuano ad essere soltanto 4 (con la sola reperibilità per la notte), con conseguenze sui loro turni e soprattutto con impatto di fatica fisica e non solo per tutti gli operatori di reparto.
Il tutto senza contare le innumerevoli difficoltà che continuano a crearsi per l’erogazione puntuale di molti servizi ordinari.
E’ necessario un intervento immediato che rimedi ad una decisione sbagliatissima e – ormai non più solo potenzialmente – gravemente dannosa.
L’azienda e la Regione devono provvedere.
Jacopo Ferri, Capogruppo Forza Italia a Pontremoli
Stella: interrogazione su situazione preoccupante RSA
Interrogazione del capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Preoccupante situazione contagi in Rsa, protocolli Toscana non funzionano. Oltre 1200 infermieri positivi, Regione e Asl spieghino come affrontano emergenza”
“Lo sviluppo di focolai nelle Rsa toscane è la palese dimostrazione che il sistema non funziona, che la Regione non ha fatto quanto sarebbe stato necessario in termini di dispositivi di protezione per il personale, organizzazione degli spazi interni con una netta separazione tra pazienti covid e no covid, e soprattutto adeguati protocolli a carattere regionale da osservare in tutte le Rsa. Ad oggi su circa 12.500 ospiti delle oltre 300 Rsa della Toscana, ben 1.103 (un paziente su dieci) risultano positivi al Covid, con vari livelli di sintomaticità, e con circa 100 tra infermieri e operatori sanitari di queste strutture contagiati”
Lo dichiara il Presidente del Gruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che ha presentato un’interrogazione a risposta orale sul tema.
“La sanità toscana sta registrando situazioni di criticità che potevano essere evitate se si fossero scrupolosamente seguite, nei mesi scorsi, una serie di regole che avrebbero permesso maggiore prevenzione e un potenziamento delle strutture – osserva Stella -. Purtroppo, non è stato così. Le famiglie dei degenti nelle Rsa sono molto preoccupate. Al momento emerge un quadro in divenire, tale da indicare che questo sembra purtroppo essere solo l’inizio e che ci sono altre Rsa attenzionate, con numeri crescenti un po’ ovunque. Preoccupano i numeri di Montedomini a Firenze, con oltre 40 contagi accertati”.
C’è poi il problema degli infermieri e degli operatori sanitari, con “1200 casi accertati a oggi, come denuncia il sindacato di categoria Nursind – rileva Stella -. Circa 500 contagiati sono stati accertati unicamente tra le aziende Usl Toscana Centro, Meyer e Careggi nel solo mese di ottobre. Ora solo più che raddoppiati, e sono oltre 1.200. Tutto ciò va ad aggravare una già forte carenza di personale. Il Presidente Giani potrà trovare anche 500 posti letto in più per gli ospedali, ma se si va avanti così non ci sarà personale sanitario in grado di gestirli. La Giunta regionale dovrebbe spiegarci – rispondendo all’interrogazione – come intende affrontare l’emergenza a fronte di questi numeri, e come mai non è stato ancora convocato un tavolo in Regione”.
“A maggior ragione dopo che, come ci ha detto ieri l’assessore regionale alla Sanità – sottolinea Stella – in Toscana l’88.5% delle persone contagiate dal Covid è asintomatico o paucisintomatico, l’8.3% ha sintomi lievi, solo lo 0.3% presenta criticità. Il 6% dei contagiati viene ricoverato e ha una media di 66 anni; l’84% dei ricoverati ha malattie croniche, e lo 0.5% di chi viene ricoverato va in terapia intensiva e ha un’età media di 75 anni.
Nessuno qui vuole negare che il Covid c’è e va combattuto rispettando il distanziamento sociale, portando la mascherina e osservando tutte le norme. Però, prendere provvedimenti drastici con lo 0.5% dei ricoverati in terapia intensiva, è una misura sbagliata, grave e controproducente, che penalizzerà in maniera irreparabile l’economia toscana. E’ impensabile mettere sul lastrico centinaia di migliaia di negozianti, di ristoratori, i loro dipendenti e le loro famiglie quando i numeri sono questi”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano