Bergamini: Contrasto alla contraffazione, tema strategico
Contrasto alla contraffazione, la deputata di Forza Italia Deborah Bergamini: “Tema strategico, fondamentale per Governo e Parlamento, le esportazioni del made in Italy valgono un terzo del PIL“
“Il Made in Italy non riempie solo il nostro orgoglio di italiani, ma rappresenta una risorsa fondamentale per la nostra economia. Circa un terzo del nostro Prodotto Interno Lordo dipende dalle esportazioni. Una cifra che supera i 500 miliardi di euro e che rappresenta per l’Italia un asset dal valore inestimabile a livello globale. Esportare e importare prodotti per noi italiani è fondamentale come l’ossigeno.
E se anche quei 500 miliardi ci sembrano tanti, in realtà sono solo una parte di ciò che potrebbe entrare nelle tasche dei lavoratori, delle imprese e dello Stato. Chi usa pratiche illegali e sotterfugi per associarsi al nostro tricolore non ci sta semplicemente rubando un simbolo: ci sta rubando il nostro futuro e non ce lo possiamo permettere”.
Lo dichiara Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia, annunciando di aver depositato una proposta di legge alla Camera per istituire una Commissione Parlamentare di Inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria e sulla tutela del Made in Italy.
“Credo, soprattutto alla luce dell’importanza specifica che il Governo Meloni ha voluto dare al tema del Made in Italy affidando al Ministro Urso e al Ministero dello Sviluppo Economico tale responsabilità”, continua Bergamini, “che sia fondamentale istituire una Commissione Parlamentare che porti avanti l’attento lavoro di analisi già svolto nella XVI e nella XVII legislatura riguardo ai rischi che derivano dalla falsificazione dei prodotti e dei cibi con naming italiano ma prodotti all’estero.
Credo anche che tale Commissione potrebbe svolgere un proficuo lavoro di analisi e di indagine fondamentale per un Governo che dovrà valutare come favorire nuove opportunità commerciali per i prodotti italiani in un contesto internazionale in continuo mutamento”.
“Il Made in Italy, il contrasto alla contraffazione e la competitività che ne deriva per l’intero sistema Paese – conclude Bergamini – è un tema strategico fondamentale di cui, giustamente, questo Governo ha fatto una priorità. Per questo sono convinta che potenziare la collaborazione tra Parlamento e Governo in questa direzione consentirà di rafforzare l’azione dell’intero sistema Paese a tutela del Made In Italy”.
Contraffazione, Bergamini: in Toscana numeri allarmanti
Contraffazione, la deputata di Forza Italia e sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini: “in Toscana numeri allarmanti“
“Prodotti toscani ed italiani realizzati all’estero, farmaci dannosi per la salute, giocattoli pericolosi e abiti confezionati senza il minimo rispetto delle norme sul lavoro.
Su questo fa leva la contraffazione, il cui volume di affari non si arresta, anzi sembra non conoscere crisi.
Purtroppo, però, nel nostro Paese non ha la dovuta considerazione nonostante l’enorme giro d’affari.
In Toscana si stima che il valore dei prodotti falsi si aggiri intorno ai 2 miliardi sui 6 complessivi del resto d’Italia.
Ad essere colpiti sono il settore della moda e, prevalentemente, quello agroalimentare, che in Toscana vale circa 1 miliardo. E che ne varrebbe 2, se non dilagasse il fenomeno della contraffazione.
Un danno economico inestimabile per la regione, che si estende a tutta l’Italia comportando mancate vendite con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro e un minore gettito fiscale.
Occorre fare ancora di più sul fronte della lotta a questo atto criminale, che non solo penalizza fortemente la nostra economia ma anche la nostra proprietà intellettuale.
Credo che un passo significativo, oltre ad una maggiore rigidità nei controlli, possa essere una più incisiva sensibilizzazione dei giovani.
È imprescindibile che percepiscano il fenomeno come un vero e proprio reato totalmente in mano alla criminalità”.
Lo dichiara la deputata di Forza Italia e sottosegretario di Stato ai Rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini.