Prato: 64 aziende cinesi controllate, tutte irregolari
Prato, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “64 aziende orientali controllate, tutte irregolari”
Alcuni giorni fa è stato comunicato alla stampa il report del gruppo interforze sui controlli alle aziende cinesi nel distretto tessile pratese. Su 64 controllate, 64 sono risultate irregolari.
Se per i molti questa notizia ha rappresentato una grande novità, per il sottoscritto invece era scontato. Da assessore alla sicurezza durante la giunta Cenni, ho proceduto a controlli quasi quotidiani nelle aziende orientali, il risultato era scontato, nel senso che si riscontravano le solite irregolarità, sfruttamento di lavoratori al nero o di clandestini ed evasione fiscale, tanto per citare i reati più gravi.
Nonostante i quasi 2000 controlli effettuati nel quinquennio di giunta Cenni, ad oggi questa illegalità continua a essere presente nel distretto cinese nella città di Prato e anche nella piana fiorentina. E continuerà ad esserci se non interverranno modifiche legislative che permettono a magistratura e gruppo interforze di sconfiggere questo cancro che si è diffuso nel distretto pratese e nel comprensorio fiorentino.
L’unico rimedio efficace consiste nel sequestro e relativa confisca di beni mobili e immobili dei titolari delle aziende, ovvero degli imprenditori cinesi. È diventata una sorta di assuefazione fare comunicati con cui si evidenzia questa illegalità economica.
Tra l’altro non dimentichiamo un altro particolare, durante il periodo della pandemia, le uniche aziende che sono cresciute, sono proprio quelle orientali mentre quelle a conduzione italiana presentavano un dato negativo.
Questa forma di illegalità crea invece dei danni economici a chi opera nel rispetto delle leggi e spesso alla chiusura delle stesse aziende con conseguenze disastrose per l’occupazione.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
