Approvato emendamento Mazzetti su aumento costi costruzioni
Rincaro materie prime edili, approvato emendamento della deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Sì a compensazioni per bilanciare sovrapprezzi”
“Il rincaro delle materie prime edili è diventato un serio problema perché danneggia un settore trainante per la nostra economia e rischia di vanificare i benefici di misure di rilancio come il Superbonus. Il balzo dei costi di acciaio (+60%), alluminio (+80,4%) e rame (+130%), a dati dell’Ufficio Studi Anima di Confindustria monitorati dall’Università di Brescia, è preoccupante e ha richiesto un intervento eccezionale del governo” illustra Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia.
“Dopo le tante richieste d’intervento dalle categorie economiche quali ANCE, OICE e ASSITAL, dopo l’interpellanza urgente alla Camera, ho presentato un emendamento al DL Sostegni Bis che è stato approvato in commissione.
Ho richiesto e ottenuto – spiega – che per i contratti derivanti da procedure i cui bandi o avvisi siano stati pubblicati prima e dopo dell’entrata in vigore del decreto legislativo 18 aprile 2016 n.50 saranno previste compensazioni determinate applicando alle quantità dei singoli materiali impiegati nelle lavorazioni eseguite e contabilizzate dal direttore dei lavori nell’anno 2021, le variazioni in aumento o in diminuzione dei relativi prezzi, rilevate dai decreti ministeriali con riferimento alla data dell’offerta, eccedenti l’otto per cento se riferite esclusivamente all’anno 2020, ed eccedenti il 10 per cento complessivo, in caso di offerte antecedenti al 2020.
Una compensazione – conclude Mazzetti – per salvaguardare un settore strategico”.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia





Sostegni bis: emendamento contro aumento costi costruzioni
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Forza Italia contro aumento costi materie prime presenta emendamento al Dl Sostegni bis. L’aula approvi per sostenere settore costruzioni in questo momento particolare”
Dopo un’apposita interpellanza parlamentare urgente sul tema già discussa nei giorni scorsi in Aula ho presentato anche quale prima firmataria per Forza Italia un emendamento apposito al Decreto Sostegni Bis contro l’aumento del costo delle materie prime nel settore costruzioni.
Siamo così passati, come sempre d’altronde, dalle parole ai fatti. Per fronteggiare gli eccezionali rincari nei prezzi di acquisto di alcuni dei principali materiali da costruzione verificatisi nel 2021, a causa di congiunture internazionali impreviste ed imprevedibili che si inseriscono in un mercato già gravemente anomalo per la crisi pandemica mondiale in atto, per i lavori in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore del presente decreto, si chiede da parte di Forza Italia, le seguenti disposizioni:
“che per tutti i contratti derivanti da procedure i cui bandi o avvisi siano stati pubblicati prima e dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, siano previste compensazioni determinate applicando alle quantità dei singoli materiali impiegati nelle lavorazioni eseguite e contabilizzate dal direttore dei lavori nell’anno 2021, le variazioni in aumento o in diminuzione dei relativi prezzi, rilevate dai decreti ministeriali con riferimento alla data dell’offerta, eccedenti l’otto per cento se riferite esclusivamente all’anno 2020, ed eccedenti il 10 per cento complessivo, in caso di offerte antecedenti al 2020.”
Come denunciato da ANCE, a partire dagli ultimi mesi dello scorso anno, si sono registrati significativi incrementi nei prezzi di acquisto di alcuni dei principali materiali da costruzione, la cui entità sta determinando enormi difficoltà alle imprese appaltatrici, già gravate da ingenti sofferenze finanziarie e patrimoniali dovute all’evento pandemico in atto.
Si parla di aumenti straordinari, che vanno ben oltre le normali fluttuazioni del mercato e che rischiano di compromettere la regolare esecuzione degli appalti in corso. Aumenti considerevoli delle materie prime si sono riscontrati, come sollevato dalla stampa nazionale, non solo per il cobalto, il nickel, il manganese, ma anche per il petrolio, il rame, il polietilene, il ferro, la gomma, il legno.
Le cause? Innanzitutto la difficoltà di fare viaggiare le merci in periodo di pandemia da Covid-19. Sono certa che il Governo Draghi saprà ascoltare il nostro appello.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia





Edilizia, Mazzetti: Risoluzione sul Superbonus 110%
Edilizia, Risoluzione alla Camera della deputata di Forza Italia Erica Mazzetti per chiedere la proroga, la semplificazione e l’estensione
Con la Risoluzione le Commissioni VIII e X della Camera impegnano il Governo:
ad adottare iniziative per prevedere una proroga del «superbonus 110», per cento almeno fino al 2023 in quanto strumento importante per contribuire alla crescita economica e del sistema produttivo legato alle costruzioni, e in quanto è una misura che, per la sua complessità attuativa, impone un orizzonte temporale ben più ampio di quello finora previsto;
ad adottare le opportune iniziative normative affinché la suddetta proroga venga prevista già nei prossimi provvedimenti d’urgenza e comunque ben prima della prossima legge di bilancio 2022;
ad adottare iniziative per garantire la medesima proroga delle misure previste dall’articolo 121 del decretolegge n. 34 del 2020 relativamente allo sconto in fattura e alla cessione del credito;
ad adottare iniziative per prevedere, e dare seguito a tutti i rilievi contenuti nelle due Relazioni di Camera e Senato sulla proposta di Pnrr, riportati in premessa, anche con riguardo alla necessità di una reale semplificazione delle norme e delle procedure che regolamentano la concessione delle agevolazioni per ristrutturazioni edilizie e in particolare la concessione del «superbonus», laddove si registrano attualmente eccessivi e farraginosi adempimenti burocratici per la realizzazione dell’intervento e per ottenere il beneficio fiscale;
ad adottare iniziative per estendere la platea dei soggetti che possono fruire dell’ecobonus e del sismabonus al 110 per cento anche ai soggetti esercenti attività d’impresa, arti o professioni, visto che l’obiettivo ultimo della misura è quello di rilanciare l’economia nazionale, incrementando le attività nel comparto «trainante» del recupero energetico ed antisismico del patrimonio edilizio, con ricadute positive sul comparto produttivo e sull’intera collettività;
a valutare l’estensione degli incentivi agli operatori immobiliari professionali e categorie di utilizzatori come Organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr), Fondi e Società di investimento immobiliari quotate (Siiq), in quanto soggetti che possono dare un impulso decisivo al settore produttivo dell’edilizia e al rinnovo del parco immobiliare italiano;
ad adottare iniziative per prevedere, nel caso di estensione del «Superbonus» anche ai suddetti soggetti esercenti attività d’impresa, arti o professioni, che, per gli immobili non residenziali, venga considerato come limite massimo di spesa quello di 200 euro a metro quadrato di superficie, superando così l’attuale limite forfettario di 96 mila euro;
anche al fine di rispondere positivamente alle peculiarità di molti centri storici laddove gli edifici presentano spesso caratteristiche tipologiche e morfologiche particolari, ad adottare iniziative per prevedere che per gli edifici sottoposti a vincolo, che impediscono l’esecuzione di interventi «trainanti» di efficientamento energetico, sia comunque ammesso l’ecobonus al 110 per cento per i soli lavori «trainati», anche con miglioramento di una sola classe energetica, e che tale possibilità si possa applicare anche nel caso di interventi che non riguardino l’intero edificio ma solo alcune unità immobiliari che lo costituiscono;
ad adottare iniziative per prevedere che la detrazione del 110 per cento venga estesa agli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, anche se detti interventi non siano eseguiti congiuntamente agli interventi cosiddetti «trainanti»;
ad adottare iniziative per prevedere la possibilità, attualmente non contemplata, per i professionisti e i tecnici che producono le asseverazioni, di poterle integrare dei dati mancanti o di correggerle con asseverazioni integrative da presentare appena possibile e comunque prima della fine dei lavori, in particolare nel caso di interventi di sisma bonus;
ad adottare iniziative per snellire il processo di verifica sulla conformità urbanistica dell’edificio su cui si effettuano interventi agevolati, considerando valide le asseverazioni dei tecnici che riportino esclusivamente gli estremi del titolo abilitativo che ne ha previsto la costruzione ovvero del titolo richiesto o rilasciato in sanatoria;
ad adottare iniziative per estendere il «Superbonus 110 per cento» agli immobili caratterizzati da interventi di edilizia libera e con difformità minori (quali aumenti di superfici entro il 5 per cento della superficie assentita, opere come coperture e balconi, aperture di vani su facciata e difformata dei prospetti), anche in assenza di asseverazione di conformità urbanistica ed edilizia, attraverso la definizione di una soglia di difformità entro la quale permetterne l’uso;
ad adottare iniziative per tenere separato il beneficio fiscale del 110 per cento dagli altri gli altri bonus esistenti per le ristrutturazioni e per l’efficientamento energetico degli edifici per i quali la citata relazione delle Commissioni 5a e 14a del Senato ha rilevato Inopportunità di prevedere un’unica aliquota al 75 per cento prevedendo anche per questi la durata della detrazione in cinque anni.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia





Edilizia, Mazzetti: Interpellanza sul caro-materiali
Edilizia, interpellanza urgente della deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Quali iniziative si intendano adottare per dare soluzione alle forti criticità dovute all’impennata dei prezzi dei materiali e sostenere conseguentemente il settore delle costruzioni?”
Ho chiesto di interpellare il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, premesso che:
tra i settori economico-produttivi che ancora oggi risentono della grave crisi iniziata nel 2007-2008, si trova il settore delle costruzioni, ancora alle prese con una situazione di grande difficoltà, fortemente acuita dalla terribile emergenza pandemica iniziata quasi un anno e mezzo fa;
ad aggravare la situazione, come denunciato dall’Ance, assistiamo a rincari record dei materiali, che rischiano di mettere ancora più in difficoltà il settore delle costruzioni;
l’attuale elevato aumento dei prezzi di materiali per il settore delle costruzioni sta mettendo a rischio i cantieri in corso e sta riducendo ulteriormente i margini delle imprese di appalti pubblici e privati, che già vivono come e più di altri comparti produttivi una forte crisi, e che nel caso del settore delle costruzioni è ormai decennale;
un aumento di prezzi cominciato a fine 2020 e che riguarda soprattutto metalli, materie plastiche derivate dal petrolio, calcestruzzo e bitumi. Per fare solo alcuni esempi e proprio con riguardo l’acciaio e il ferro, il tondo per cemento armato fa segnare un incremento del 117% tra novembre 2020 e aprile 2021. Una dinamica che l’ultimo rapporto Ocse dello scorso dicembre ha attribuito all’improvviso incremento della domanda del settore delle costruzioni in Cina. Questo rimbalzo ha innescato un effetto al rialzo sul prezzo di tutta la filiera dell’acciaio, a livello mondiale;
a ciò si aggiungono gli effetti della pandemia, che ha comportato scarsità di offerta per le continue chiusure industriali e commerciali nel mondo, e quelli della ripresa, che ha generato un forte aumento della domanda. Gli effetti si sono avvertiti soprattutto in Europa;
ulteriori forti incrementi si sono registrati anche in altri materiali di primaria importanza per l’edilizia, come, ad esempio, i polietileni (+40% tra novembre 2020 e febbraio 2021), il rame (+17%), il petrolio (+34%) e i suoi derivati, ecc.;
come sottolineato dall’Ance, “tutti questi rincari eccezionali rischiano di frenare gli interventi già in corso
e di mettere a rischio quelli previsti dal Recovery Plan, qualora non si intervenga tempestivamente”.
Nelle sue analisi l’Associazione nazionale dei costruttori, riconduce questi rincari alle turbolenze internazionali e contesta la tesi secondo cui a generare gli aumenti contribuisca il crescente utilizzo del Superbonus. “In primo luogo – argomento Ance – questa agevolazione ha iniziato a produrre i primi effetti reali sul mercato solo a partire dal febbraio scorso, quando gli aumenti dei materiali erano già avvenuti. Inoltre, gli aumenti di prezzo sono denunciati anche da altri settori industriali come ad esempio l’automotive. Infine, i fenomeni di rialzo dei prezzi dei materiali coinvolgono anche i mercati internazionali, e non sono, quindi, collegati a dinamiche interne al mercato italiano”
l’allarme non è solo del nostro Paese, ma è europeo, e Thomas Bauer, presidente della Fiec, federazione europea dei costruttori, ha scritto alla commissione Ue per mettere in guardia dai rischi dei rincari e chiedere misure. Fra i rischi la minaccia diretta ai piani di Recovery;
i costruttori e il presidente dell’Ance, Gabriele Buia, hanno chiesto al Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, di varare misure straordinarie capaci di fronteggiare lo straordinario aumento dei prezzi dei materiali ed evitare il sostanziale blocco di buona parte dei lavori pubblici in corso;
si evidenzia che in una situazione per certi versi analoga, nel 2008 furono emanate delle misure (articolo 1 del decreto legge 162/2008) volte proprio a fronteggiare gli aumenti repentini dei prezzi di acquisto di alcuni materiali da costruzione verificatisi nel corso del 2008 –
Quali iniziative si intendano adottare per dare soluzione alle forti criticità esposte in premessa e sostenere conseguentemente il settore delle costruzioni
se non ritenga necessario, per le suddette finalità, prevedere l’emanazione di appositi decreti ministeriali al fine di poter rilevare, su base trimestrale, le variazioni percentuali intervenute nel corso del 2021 rispetto ai prezzi medi del 2020, sia in aumento che in eventuale diminuzione, superiori ad una certa percentuale;
se non si intenda introdurre un meccanismo di compensazione urgente e straordinario per i lavori eseguiti nel corso del 2021, attraverso il quale riconoscere alle imprese gli incrementi eccezionali intervenuti, da applicarsi, anche in deroga alle disposizioni vigenti, a tutti i lavori in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore della norma.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia





Mazzetti: Costruzioni, subito investimenti e stop burocrazia
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Costruzioni, condivisibili i timori ANCE, subito investimenti contro rischio idrogeologico e codice appalti sburocratizzato”
Secondo i dati esposti dal presidente dell’Ance Gabriele Buia, nel corso della sua relazione all’assemblea pubblica, si prevede un calo del 13% della produzione delle costruzioni di quest’anno ‘che va a sommarsi al 33% in meno registrato negli ultimi 12 anni’.
Forza Italia condivide pienamente queste preoccupazioni, soprattutto in vista di questa seconda ondata del virus nel nostro Paese. Siamo consci che l’attività non potrà essere bloccata nuovamente, visto che il settore suddetto è nelle condizioni di poter proseguire i lavori in sicurezza e nel rispetto di ogni protocollo come in passato. Occorre però, come già detto da noi in più occasioni e con varie proposte di legge e risoluzioni mirate, sostenere il settore costruzioni e soprattutto pensare a prevenire ogni rischio idrogeologico nel nostro Paese soprattutto adesso che entriamo nel periodo più piovoso di ogni anno
Numerosi eventi alluvionali si sono abbattuti su tutti i territori del centro-nord già a partire dai primi di ottobre, causando ingentissimi danni a strade, abitazioni e ponti. E’ evidente che tutti i territori soggetti a rischio idrogeologico necessitano di interventi urgenti di messa in sicurezza onde evitare, periodicamente, il puntuale e triste conteggio dei danni a persone e cose con gravissime ricadute economiche per le comunità interessate. E’ innegabile oggi ricercare le cause nella mancanza di un piano straordinario, quanto mai urgente, di messa in sicurezza del territori più fragilmente colpiti, che consenta di programmare ed affidare con procedure di urgenza i previsti interventi di messa in sicurezza.
Chiediamo pertanto a sostegno del comparto costruzioni e delle imprese stesse, di prevedere nella prossima manovra di bilancio, le risorse finanziarie necessarie ad affrontare il tema del rischio idrogeologico ed anche gli interventi conseguenti ad affrontare tale urgenza mediante un confronto con tutte le Regioni, chiedendo alle stesse l’indicazione dei corsi d’acqua più soggetti a rischio esondazione, nonché la quantificazione delle risorse finanziare utili per la risoluzione dei problemi. Forza Italia, come annunciato più volte in Aula, ribadisce la necessità di leggi snelle per l’ottenimento dei permessi ed un Codice degli Appalti finalmente sburocratizzato.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia