Borgo San Lorenzo: tessuto produttivo sempre più in crisi
Borgo San Lorenzo, il tessuto produttivo sempre più in crisi dopo le recenti chiusure. Il vice coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze Giampaolo Giannelli, insieme a Davide Galeotti e Federica Tassini: “non possiamo perdere tempo, si convochino subito gli Stati Generali del Mugello”
In queste settimane giungono notizie di chiusure di esercizi storici borghigiani .
L’ ultimo in ordine di tempo riguarda lo storico Bar de La Corallina.
Uno stillicidio di chiusure forse solo accelerate dalla pandemia CoViD , giunta a peggiorare la situazione di un tessuto economico da anni sofferente e privo di una visione organica a 360 gradI, occorre una decisa inversione di rotta .
Queste le accorate parole di Giampaolo Giannelli, Vice coordinatore provinciale Forza Italia Firenze, Davide Galeotti, Coordinatore Forza Italia Borgo San Lorenzo e di Federica Tassini, Responsabile Azzurro Donna Mugello.
I nodi delle mancate scelte e della mancanza di visione delle nostre Amministrazioni stanno arrivando al pettine – sottolineano i 3 esponenti Azzurri.
Infrastrutture di collegamento con le grandi vie di comunicazione ferme al secolo scorso , centri storici che vanno desertificandosi, pesante tassazione locale e nazionale , burocrazia invadente – precisano Giannelli Galeotti e Tassini – sono solo alcuni dei problemi che affliggono il nostro tessuto produttivo , come da tempo da noi denunciato a vari livelli.
È mancata , nel corso degli anni, una visione di cosa deve essere l’ economia mugellana e di quale posto debba avere in essa Borgo San Lorenzo; si va avanti senza un’ idea di progetto del Mugello ( e di Borgo San Lorenzo ) che servirebbe per individuare le direzioni in cui concentrare gli sforzi e gli investimenti al fine di ottenere il massimo risultato in termini di sviluppo.
Queste lacune – sottolineano gli esponenti di Forza Italia – rischiano di far perdere al nostro territorio anche le occasioni che si stanno presentando a livello europeo.
In queste settimane infatti il dibattito politico nazionale ruota intorno agli investimenti europei del Next Generation Europe ,noto anche come Recovery Plan : il gigantesco piano da oltre 200 miliardi che , si spera, dovrebbero essere destinati al nostro paese dalla Commissione Europea.
È sconcertante come in Mugello non si sia sviluppato nessun dibattito equivalente a quello nazionale su questo importantissimo tema; le nostre amministrazioni, a nostro avviso, hanno presentato delle richieste che appaiono più una somma di campanilismi che un piano organico di sviluppo della valle.
E’ giunto il tempo di abbandonare le chiacchiere e centrare i risultati – precisano Giannelli Galeotti e Tassini – ed il più importante da ottenere è quello di una viabilità potenziata per Firenze , non solo ferroviaria ma anche e soprattutto stradale , un miglioramento dei collegamenti tra l’ Autostrada e la parte orientale della valle ( tra cui Borgo San Lorenzo ) , una ristrutturazione più ambiziosa dell’ ospedale, altro tasto dolente del nostro territorio..
Occorre – concludono i 3 esponenti mugellani – la convocazione di Stati Generali del Mugello, nei quali la politica del campanile lasci il posto ad una strategia di rilancio del territorio, a progetti definitivi, che consentano, col contributo fondamentale di tutte le categorie economiche e professionali presenti in Mugello, di colmare il gap storicamente presente con altre aree della provincia e col capoluogo di regione in particolare. Solo così le parole lasceranno il posto ai fatti e le attività produttive potranno finalmente tornare ad avere un po’ di respiro.
Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze
Davide Galeotti, Coordinatore Forza Italia Borgo San Lorenzo
Federica Tassini, Responsabile Azzurro Donna Mugello.
Crisi: La Toscana si sposterà ancora più a sinistra?
Crisi, il senatore e commissario regionale di Forza Italia Massimo Mallegni, insieme a Marco Stella: “In Toscana si profila ulteriore spostamento a sinistra in Regione”
“Vedremo come andrà a finire e quale sarà la strada che alla fine verrà percorsa, ma la crisi del Governo Conte potrebbe avere importanti ripercussioni a livello locale soprattutto in Toscana, dove Italia Viva governa la Regione in alleanza con il Pd. Non sono in pochi, a sinistra, a prevedere una fuoriuscita dei due consiglieri di Italia Viva dalla coalizione, e un’entrata in maggioranza delle due consigliere del Movimento 5 Stelle”.
Lo affermano il commissario regionale di Forza Italia Toscana, sen. Massimo Mallegni , e il capogruppo di FI al Consiglio regionale, Marco Stella.
“Se questa ipotesi dovesse tradursi in realtà – aggiungono Mallegni e Stella – sarebbe un ulteriore segnale negativo per la Toscana. Uno spostamento a sinistra si traduce in reddito di cittadinanza, abbandono delle imprese che attraversano una crisi economica senza precedenti, abbandono di ogni potenziamento delle infrastrutture di cui la nostra regione ha urgente bisogno, dall’aeroporto di Firenze alla Tirrenica, dalla Due Mari alla Tav, solo per citare le più importanti.
Il nostro auspicio è che si vada subito a elezioni politiche nazionali e che dalle urne esca una maggioranza di centrodestra, per il bene del Paese”.
Governo, fare presto, non possiamo permetterci crisi
La deputata di Forza Italia Deborah Bergamini: “Governo, fare presto, famiglie e imprese non possono permettersi crisi“
“Forza Italia insieme a tutto il centrodestra guarda con costernazione all’epilogo di questo governo, un matrimonio di interesse che evidentemente non ha funzionato. Da sempre lamentiamo, pur comprendendo le difficoltà del momento, le inadeguatezze dell’esecutivo. Ora bisogna essere assolutamente veloci, occorre fare presto. Questo è l’appello di Forza Italia e di tutto il centrodestra alle forze di maggioranza: ‘fate presto’, come ha chiesto il presidente Berlusconi, consapevole dell’accelerare della crisi, qualche giorno fa. Accogliamo la sensibilità istituzionale del presidente Mattarella che ha detto la stessa cosa perché l’Italia, la nostra economia, le nostre famiglie e le nostre imprese non sono in grado di permettersi neanche 12 ore di ritardo nella risoluzione della crisi”.
Lo ha detto Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia, a “Mattino 5”.
“Bisogna fare un passo alla volta. Ora è urgente che il presidente del Consiglio venga in Parlamento e verifichi se ha ancora una maggioranza oppure no. Nel secondo caso dovrà andare al Quirinale e dimettersi. Sarà poi il presidente della Repubblica che indicherà la strada migliore. Come coalizione di centrodestra ci siamo sempre comportati con grande senso di responsabilità e con grande spirito collaborativo che abbiamo non tanto nei confronti del governo ma nei confronti delle famiglie e delle imprese che hanno bisogno di un governo saldo e coraggioso”.
Toscana: crisi aziendali e 14mila posti di lavoro a rischio
Crisi aziendali e 14mila posti di lavoro a rischio, Il senatore e commissario regionale Massimo Mallegni insieme a Chiara Tenerini: “Trovare soluzioni concrete, specchio dei reali bisogni dei cittadini. Forza Italia scende in campo con una task force con la volontà di interfacciarsi con le grandi realtà produttive toscane”
“La Toscana sta affrontando quasi quaranta grandi crisi aziendali che coinvolgono, a conti fatti, 14.000 posti di lavoro a rischio.
A queste grandi aziende si aggiungono le difficoltà delle piccole realtà imprenditoriali del territorio che, per molte delle quali, gli effetti devastanti di questi mesi di pandemia produrrà una conclusione nefasta.
Purtroppo e troppo spesso le chiusure delle piccole e piccolissime imprese non fanno “notizia” ma sono altrettanto importanti e la loro somma talvolta rappresenta numeri che fanno rabbrividire. Lo Stato e le Regioni guardano solo alle grandi crisi e se ne infischiano delle centinaia di partite iva piccole che chiudono. NOI NO!
Forza Italia TOSCANA, fedele alla sua vocazione di politica attenta al mondo imprenditoriale, scende in campo con una task force Regionale composta dal Coordinatore Regionale Sen. Mallegni, dal Capo Dipartimenti Chiara Tenerini e dai singoli capi Dipartimento competenti per materia, oltre ovviamente all’indispensabile contributo dei Parlamentari Toscani di Forza Italia.
La volontà è quella di interfacciarsi con tutte le grandi realtà produttive della nostra Regione, compreso quelle che hanno attivato unità di crisi regionali e nazionali, e le singole organizzazioni datoriali per le piccole. e piccolissime Imprese, per comprendere, attraverso un confronto attivo, le grandi difficoltà che stanno vivendo.
L’ obiettivo: trovare soluzioni concrete che siano reale espressione dei bisogni e delle necessità dei nostri interlocutori.
La politica del Fare è la nostra cifra distintiva, per essere sempre più costruttivi nelle soluzioni ai grandi e piccoli problemi che affliggono i nostri territori e le nostre imprese.
Salvaguardare la produttività significa tutelare posti di lavoro, indotti collaterali e soprattutto mantenere la tenuta sociale delle nostre comunità.
Il nostro territorio è a vocazione turistica, commerciale e industriale, composto soprattutto da piccole e medie imprese. Confindustria, Confartigianato e tutte le altre associazioni di categoria sono ferme sulla stessa posizione: “Lo scenario economico e sociale rischia di essere molto più complicato del marzo scorso”
Con grande senso di responsabilità continueremo a lavorare in questa direzione, per offrire una politica attenta, concreta e competente.
Solo per fare un esempio, da qualche mese, Forza Italia Toscana, ci stiamo occupando della crisi industriale che attanaglia da anni la Siderurgia a Piombino.
Lo stiamo facendo in silenzio perché non siamo abituati a proclami, ma a presentare soluzioni.
Lo presenteremo nei prossimi giorni e vedrà impegnate società di primo livello nazionale.
Noi lavoriamo cosi e non possiamo quindi rischiare che queste situazioni diventino ingestibili, dobbiamo andare incontro alle esigenze delle imprese e dei territori aiutando ad affrontare questo momento economico critico, non possiamo abbandonarle all’ approssimazione e all’ inadeguatezza di questo Governo regionale e nazionale”.
Massimo Mallegni, Senatore e Commissario regionale Forza Italia Toscana
Chiara Tenerini, Responsabile Dipartimenti Toscana – Forza Italia
Turismo, crisi profonda. Si ascoltino le associazioni
I deputati di Forza Italia Erica Mazzetti e Stefano Mugnai, insieme a Jacopo Cellai: “Turismo, crisi profonda. Si ascoltino le le parole di Federalberghi e Assoturismo. Dati Enit non danno idea reale dello stato di crisi del settore”
“Concordiamo con le parole del Presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, quando in merito ai dati resi noti da Enit, afferma “Hanno registrato note positive in qualche città di mare ma tutto il resto d’Italia è ginocchio. Nelle città d’arte c’è una crisi senza precedenti, abbiamo occupazioni al 15%. E la crisi continuerà perché gli americani a settembre-ottobre non torneranno e le grosse aziende sono in smart working sino a fine anno e anche nel turismo legato al business è tutto fermo. L’anno è finito, è perso. Bisogna mettere una croce purtroppo sul 2020 e cercare di fare provvedimenti che permettano alle imprese di sopravvivere e sperare di lavorare bene nel 2021”.
Leggere come in queste ultime ore che la situazione sia in lento recupero per il turismo vuol dire ad oggi non comprendere la realtà quotidiana e vivere veramente in un altro Paese. Ci siamo stancati di certe favole raccontate” dichiarano Stefano Mugnai, Vicecapogruppo alla Camera di Forza Italia, Erica Mazzetti, Deputata e Jacopo Cellai, Capogruppo al Comune di Firenze.
“Il Presidente di Federalberghi ha poi aggiunto: “Firenze con solo il 40% di hotel aperti ha fatto l’occupazione del 20%. A settembre quando riapriranno anche gli altri la percentuale di occupazione calerà ancora e quindi le percentuali ‘ridicole’ di luglio saranno ancora più gravi. Non si può fare confusione tra il traffico sulle autostrade e il turismo”.
L’Agenzia nazionale del Turismo parlava giorni fa di un Italia ‘quasi sold out a Ferragosto’. Si rendono conto di cosa stanno dicendo? E del messaggio che stanno facendo passare? Il dramma che sta vivendo il settore è purtroppo sotto gli occhi di tutti. Basta semplicemente girare, purtroppo, per molte città d’arte e trovare moltissimi Hotel chiusi” aggiungono gli azzurri.
“Ma quale sold out, ci sono oltre 23 mila imprese ricettive che quest’estate non hanno proprio aperto, ha affermato Vittorio Messina, presidente nazionale Assoturismo Confesercenti. “I dati di Enit si riferiscono solo al tasso di occupazione delle stanze disponibili online, e quindi è una fotografia incompleta: dal calcolo mancano completamente le oltre 23 mila imprese ricettive – 3 mila alberghi – che hanno scelto di rimanere chiuse per la stagione, e che quindi non sono presenti sui motori di ricerca.
Inoltre, molte delle attività rimaste aperte hanno ridotto l’offerta di camere, per contenere i costi”. Appare evidente pertanto – sottolineano – che Enit ha dato una visione che definire parziale è dir poco”.
“Adesso ci auguriamo – concludono – che il Governo Conte prenda scelte importanti e serie per tutelare il mondo del Turismo e tutti suoi lavoratori. Per questo sosteniamo le idee di Federalberghi per l’abolizione della seconda rata dell’Imu e la proroga della cig. La Maggioranza GialloRossa non può perdere altro tempo. Qualche piccolo dato numerico non copre gli enormi danni post pandemia”
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia e coordinatore provinciale Prato
Stefano Mugnai, Deputato Forza Italia e coordinatore regionale Toscana
Jacopo Cellai, Coordinatore cittadino di Forza Italia Firenze e Capogruppo in Palazzo Vecchio

La storia della dignità di un italiano abbandonato dallo Stato
Pubblichiamo la storia di un italiano perbene che, come molti altri, si è trovato in seria difficoltà a causa del lockdown e delle politiche scellerate di questo Governo, buone solo per gli annunci. Aiutateci a diffonderla.
SE QUESTA È DIGNITÀ
Questa è la storia di un portiere di albergo,di 45 anni, italiano con una bambina piccola di 5 anni ed una moglie con un lavoro precario.
Questa è la storia di un italiano il cui nonno, è stato internato in un campo di concentramento nei Sudeti, perché all’ 8 settembre del 43, trovandosi in Albania si rifiutò di arrendersi ai tedeschi.
Questa è la storia di un italiano il cui bisnonno è andato a proteggere i sacri confini sull’ altopiano della Bainsizza.
Questa è la storia di un italiano che si trova in cassa integrazione dal 13 marzo e che non sa quando il suo albergo a Firenze riaprirà e come riaprirà.
Questa è la storia di un italiano che fino all’arrivo del covid, aveva una vita normale, una semplice casa con mutuo da pagare, comprata dopo anni di sacrifici, una bambina che per lui rappresenta la sola ragione di vita, una vita normale fatta di cose semplici, pochi amici ma buoni, poche uscite, nessun vizio.
Questa è la storia di un italiano qualunque, dal 13 di marzo quest’uomo vive con quello che vedete nella foto.
L’INPS, bontà sua si è degnata di pagargli la prima tranche della cassa integrazione a giugno e la seconda parte a luglio e del resto della cassa, neanche traccia.
Perché vi ho messo questa foto in allegato? Vi ho messo questa foto in allegato per farvi riflettere, per farvi fermare 5 minuti a pensare; in un mondo in cui siamo pronti a dare tutto per chi viene da un altro continente, ci dimentichiamo come paese, dei propri figli di quelli che sono nati qui, che hanno avuto nonni che hanno dato il sangue per la patria, che vorrebbero morire in questa nazione, ma che la propria nazione fa di tutto, per farli scappare dalla disperazione.
Vi chiedo di fermarvi a riflettere, Come fa un italiano senza precedenti penali, che ha pagato sempre quello che doveva pagare, a vivere da marzo solo con questi soldi? Chiedo a chi ci governa se nel vedere queste situazioni, non prova un po’ di vergogna per come hanno ridotto un intero popolo? Se non c’è lavoro, se non ci sono soldi manca la dignità e un uomo senza dignità è un uomo morto!!
E comunque quell’ italiano anche stasera mangerà insalata….la carne quella….. la darà alla sua bellissima bambina
Forza Italia – Coordinamento regionale Toscana

Crisi economica: Rossi ha trovato la soluzione, il comunismo
Il deputato di Forza Italia Stefano Mugnai e il capogruppo a Palazzo Vecchio Jacopo Cellai : “Crisi economica, Rossi ha trovato la soluzione: il comunismo. Mandiamoli a casa!”
“Crisi economica? Nessun problema, Enrico Rossi ha la soluzione: pauperismo, terzomondismo e udite udite un po’ di sano comunismo che a detta del papabile assessore a Signa non guasta mai” affermano l’Onorevole Stefano Mugnai, Vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera, e il Capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai.
“Ci stupiamo – aggiungono Mugnai e Cellai – ancora una volta delle affermazioni dell’ancora per poco presidente Rossi, una vera e propria miniera d’oro, che oggi straparla di lavoratori sottopagati, di poveri e nuovi poveri. Com’è umano lei, presidente Rossi! A parlare però è lo stesso Enrico Rossi che appena ieri se la prendeva con le aziende che hanno fatto ricorso – a suo dire sfruttando l’occasione per racimolare soldi – agli strumenti di contrasto alla crisi, quali cassa integrazione.
Parole sconclusionate, infarcite di quell’odio per le imprese, per chi crea lavoro in linea con la ferrea tradizione comunista che abbiamo duramente criticato – ricordano – insieme al nostro Capogruppo ad Arezzo Jacopo Apa. Nulla di concreto quindi per contrastare una crisi economica senza precedenti che rischia di produrre 100mila nuovi disoccupati, secondo uno studio di Ugl, ma le solite sparate in libertà alle quali purtroppo siamo abituati”.
“Quest’anno per fortuna, con la nostra candidata Susanna Ceccardi, abbiamo l’occasione giusta per cancellare queste idee bislacche di Rossi, condannate dalla storia e dalla realtà, bocciando il suo erede Giani” concludono Stefano Mugnai e Jacopo Cellai.
Stefano Mugnai – Deputato Forza Italia e coordinatore regionale Toscana
Jacopo Cellai – capogruppo Forza Italia Firenze

Vino, crisi profonda rischia di compromettere l’annata
Figline: Pronto soccorso ancora ridotto, chiusura alle 18:30. Il vice coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze Giampaolo Giannelli ed il coordinatore comunale Figline e Incisa Valdarno Roberto Renzi : “Pochi giorni fa le istituzioni locali hanno chiesto il ripristino del pronto soccorso in h24 e come risposta abbiamo subito un’ulteriore decurtazione dell’orario”
Ncc in crisi, fondo perduto e stop bollo auto
Il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “NCC, a rischio 2.500 aziende e 7.500 occupati, tessuto produttivo da salvaguardare. Così si può sostenere un settore a cui l’emergenza ha tagliato le gomme”
«Sostegni a fondo perduto e sospensione del pagamento del bollo auto. Così si può iniziare a dare una mano al settore del trasporto persone mediante noleggio con conducente che in Toscana occupa circa 7.500 persone e a cui l’emergenza coronavirus ha tagliato le gomme»: così il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che raccoglie l’allarme lanciato dagli operatori per la loro situazione.
«Fatturato perduto per il 100% corrispondente a 2 miliardi andati in fumo e uno scenario toscano in cui sono a rischio fallimento 2.500 aziende che, secondo i dati prodotti oggi dalle rappresentanze degli operatori Ncc, occupano circa 7.500 persone per un coinvolgimento totale di 10.000 famiglie circa. Sono cifre che non possono lasciare insensibili e a cui la Regione Toscana deve dare risposte nel senso della salvaguardia del tessuto produttivo», afferma Marchetti.
«Le aziende del comparto stanno vivendo un autentico dramma – prosegue – con cancellazioni che affondano i denti fino al primo trimestre 2021 e che in parte si legano alla crisi del turismo internazionale esito della pandemia. Ma individuare nuovi orizzonti funzionali per gli Ncc si può e si deve, in una realtà da rinnovare – sottolinea Marchetti – alla luce delle nuove esigenze e dei nuovi bisogni di operatività e movimentazione di persone che la fase emergenziale ci lascia in eredità».
«Bisogna che la Regione ascolti questo segmento d’impresa, ma prima ancora bisogna che lo sostenga scongiurando una mortalità aziendale prevista come impressionante, un autentico sciame nero. Aiutare subito il settore», conclude Marchetti.
Forza Italia – Gruppo consiliare Regione Toscana
Castanicoltura in crisi tra Covid-19 e infestazioni
Castanicoltura in crisi tra Covid-19 e infestazioni. Interrogazione del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Tra frutti e legno, sul castagno si reggono molte economie montane. Subito il punto sulle misure di aiuto regionali alla filiera a rischio”
Economia toscana al collasso, ridurre e sospendere tasse, fondi per imprese
Economia toscana al collasso, ridurre e sospendere tasse, fondi per imprese. Stella e Marchetti (Forza Italia): “Serve una cura shock. Per la Toscana urge richiesta di stato di calamità turistica”
Crisi sistema neve, interrogazione di Marchetti per la Giunta regionale
Crisi sistema neve, interrogazione di Marchetti per la Giunta regionale: «Sul turismo bianco in difficoltà la mazzata finale del coronavirus. Quali i provvedimenti allo studio da parte della Regione?». La giunta risponderà al Capogruppo di Forza Italia durante la seduta di Consiglio regionale della prossima settimana
Amiata, Marrini: turismo e occupazione a rischio
Amiata, Marrini: turismo e occupazione a rischio. “Stop a prenotazioni e mancanza di neve. Le istituzioni intervengano”
Marrini: Le piccole imprese muoiono. Regione impassibile
Marrini: “Le piccole imprese muoiono. Regione impassibile, serve un cambio di marcia. Gli artigiani sono al collasso e le piccole attività commerciali rischiano di scomparire ogni giorno di più nell’indifferenza più totale della Regione Toscana”.
Se questo è un ministro del lavoro
Mentre le aziende straniere si comprano il principale produttore di Parmigiano Reggiano e la Mercatone Uno e la Whirlpool mandano a casa 2.300 lavoratori, il nostro Ministro del Lavoro part-time gioca con Rousseau e fa campagna elettorale disertando i tavoli di crisi. Il nostro editoriale
Ex Mabo: sosteniamo gli operai e l’azienda
Gli operai dell’Ex Mabo di Bibbiena, senza stipendio da cinque mesi, hanno lanciato un appello per far conoscere la loro situazione. L’azienda punta il dito contro il Governo che non paga le commesse a causa del blocco dei lavori imposto dai 5 stelle