Podere Rota: Valdarno non può sopperire carenze
Podere Rota, la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti insieme ad Alessia Salvi: “Valdarno non può sopperire a carenze altri territori. Regione Toscana non ha impianti sufficienti ma Giani evita problema”
“La discarica di Podere Rota è da decenni un problema irrisolto del nostro territorio, che la sinistra locale e regionale non ha mai voluto e saputo affrontare”, dichiara Alessia Salvi, Consigliere Comunale a Montevarchi.
“Podere Rota è stata vista come l’unica soluzione al problema rifiuti di tutto il Valdarno e persino della provincia di Firenze. Uno schiaffo al nostro territorio e ai nostri cittadini, di cui la sinistra non ha mai tenuto conto.
Forza Italia, che è sempre garantista, confida nelle indagini per fare piena luce su eventuali illeciti, a maggior ragione quando vedono coinvolti amministratori e tecnici regionali, ma soprattutto auspica che ciò apra, finalmente, una riflessione complessiva e seria sull’impianto di Podere Rota ma anche sul ciclo dei rifiuti e l’autosufficienza dei singoli territori. Non possiamo sopperire noi, a nostro danno, alle carenze di altri e sicuramente non può farlo Podere Rota”, chiosa Alessia Salvi.
“In Toscana c’è un problema discariche, c’è un problema rifiuti, che emerge drammaticamente ogni giorno di più, anche se Giani fa finta di nulla”, aggiunge Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e componente VIII Commissione.
“I territori non sono autosufficienti, la Toscana stessa non è autosufficiente a causa dei veti politici e ideologici che le hanno impedito di modernizzarsi e di dotarsi delle infrastrutture necessarie per un ciclo dei rifiuti completo. E senza impianti, senza termovalorizzatori va tutto o buona parte in discarica, con buona pace dell’ambiente e delle direttive Ue.
La sinistra regionale – rimarca Mazzetti – straparla di economia circolare e poi non fa nulla per rendere i territori autosufficienti, anzi acconsente che i rifiuti transitino da una provincia all’altra, come in questo caso, con emissioni e costi maggiori per tutti. È un modello costoso e superato, che dobbiamo cambiare con urgenza”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Piombino: Acciaierie, discarica e porto, serve piano urgente
Piombino: Acciaierie, discarica e porto, serve piano urgente. La coordinatrice provinciale di Forza Italia Livorno Chiara Tenerini, insieme a Riccardo Petraroja: “Occorre un piano politico ed economico per ripartire, fatto di scelte coraggiose e lungimiranti”
Un lento e immeritato declino di una città, che ha alle spalle una storia millenaria basata sul Porto e sulla lavorazione dell’Acciaio, bloccata troppo spesso dal pregiudizio di chi non ha avuto (e non ha) una visione liberale e sostenibile di sviluppo del territorio.
“Scelte” politiche improvvisate (ma soprattutto colpevoli inerzie), che hanno depotenziato un patrimonio logistico e strutturale che pochi siti italiani posseggono.
Un Porto moderno con un pescaggio imponente capace di accogliere grandi navi commerciali e turistiche, un entroterra ampio da poter sfruttare per l’indotto, una fabbrica che può ancora essere una eccellenza a livello europeo nell’industria pesante, con know-how all’avanguardia (specialmente nella progettazione dei binari), già pronta a poter ripartire magari cercando di reperire imponenti investimenti dal PNRR.
Piombino è anche cultura enogastronomica di livello, pesca, vino, con una piazza bellissima che si affaccia sul mare e che lascia senza fiato nell’ammirare l’Isola d’Elba, lì a due “bracciate”.
Ciò nonostante l’economia del territorio è purtroppo al collasso e le notizie che arrivano sul fallimento anche di Rimateria, dopo il dietrofront dei privati nella gestione della discarica, e lo stallo drammatico sul futuro delle acciaierie, non lasciano intravedere nessuna luce sul futuro della città.
Dobbiamo ripartire da ciò che abbiamo, dimenticando ciò che doveva o poteva essere.
Dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia alla realtà e allo stato attuale del territorio, per farne tesoro e investire in ciò che Piombino può e deve fare, per risorgere economicamente.
Con la “politica” del NO a tutti i costi, fatta di decisioni estemporanee senza alcuna “Vision Imprenditoriale”, di chi ha governato da sempre Piombino, ci ritroviamo oggi con una discarica di enormi dimensioni (praticamente all’ingresso della città), destinata a rimanere lì per decenni e decenni, col pericolo imminente di diventare disastro ambientale, specialmente se gli interventi urgenti di manutenzione, saranno sospesi in conseguenza del probabile Fallimento di Rimateria.
La discarica e la fabbrica, invece, possono e devono essere considerate due grandi “risorse”, strategicamente fondamentali per l’economia del territorio, ma sono necessarie scelte coraggiose e lungimiranti, senza compromettere la qualità dell’ambiente e creando economia circolare.
Occorre, pertanto, farsi parte attiva per promuovere l’elaborazione di un piano industriale concreto, coinvolgendo con la massima trasparenza le eccellenze private del settore, per redigere studi di fattibilità urgenti, finalizzati a riconvertire gli attuali siti della discarica e ridurre drasticamente l’impatto ambientale. Si può creare un circolo virtuoso, fondamentale anche per la ripartenza degli impianti delle acciaierie in “modalità ecologica”, che coinvolgerebbe anche l’indotto, inteso principalmente alla salvaguardia di migliaia di posti di lavoro, che attualmente sono in serio pericolo.
Economia circolare dunque, secondo i più moderni parametri socio economici, che può diventare un vero proprio “plus” di sicura attrattiva per nuovi investitori italiani, seriamente intenzionati ad investire nel polo acciaio di Piombino, un settore fondamentale e strategico per l’intera economia nazionale, in special modo in questo momento storico.
Il cambiamento culturale è necessario per ripensare il modo in cui utilizziamo materie prime ed energia: dalla progettazione alla produzione, dall’ utilizzo fino alla gestione del cosiddetto rifiuto.
La pandemia ci ha reso vulnerabili, ma ancor di più ci ha reso consapevoli di quanto sia importante essere autonomi e autosufficienti in settori così importanti come la produzione di energia e l’industria pesante. Questo è vero ancor di più, in vista dell’attuazione degli enormi investimenti strutturali del PNRR, che non può vederci dipendenti da soggetti terzi nel processo di realizzazione delle opere.
Le quotazioni dell’acciaio, a causa del “caro rottame”, sono salite a dismisura negli ultimi tempi e questo potrebbe impattare in maniera devastante sugli investimenti destinati alla ripartenza, perché comporterebbe una importante dispersione di risorse. Un motivo in più, qualora vi fossero ancora dubbi, di quanto importante può (e deve) diventare Piombino con il suo Porto, le acciaierie e il suo indotto per la ricostruzione e la ripartenza Italiana post-pandemica.
Piombino, per la sua collocazione quindi, può diventare l’hub strategico, affiancando al forno nuovo elettrico un grande impianto di “preriduzione” (produzione di preridotto, che si ottiene da minerale e gas metano), un Asset di cui il nostro paese necessita fortemente. Un altro investimento importante, ma necessario all’industria siderurgica, per poter sopperire al calo rottame.
Una occasione unica e irripetibile, che non possiamo permettere venga vanificata da una politica attendista fatta di se e di ma. Non intendiamo mollare di un centimetro le nostre posizioni: il polo industriale Piombinese è strategicamente indispensabile alla ripartenza dell’Italia, ne siamo fermamente convinti e non ci fermeremo dinanzi ai “NIET” di una politica cieca e incompetente. Anni e anni di immobilismo, fatto di rimpalli di responsabilità e chiacchiere, hanno di fatto ottenuto solo un effetto boomerang che ha impoverito oltremodo la città e il territorio, oggi “sommerso da una montagna di rifiuti”.
È il momento di una netta e immediata inversione di rotta, fatta di competenze e industrie 4.0.
Il futuro.
Chiara Tenerini, Coordinatore provinciale Livorno – Forza Italia
Riccardo Petraroja, Responsabile Dipartimento provincia Livorno Bilancio, Finanze e Sistema Bancario, con delega alle Politiche Economiche Forza Italia
Pisa: Discarica Grillaia, incontro con la nuova proprietà
Chianni: delegazione di Forza Italia pisa incontra i vertici della nuova proprietà della discarica della grillaia
Oggi, una delegazione di Forza Italia composta da Raffaella Bonsangue, coordinatore provinciale di Forza Italia Pisa, Leonardo Mattolini, vice coordinatore provinciale e Dino Guiggi, coordinatore comunale di Peccioli, si è recata presso la discarica della Grillaia, nel comune di Chianni, per incontrare i vertici della nuova proprietà, il gruppo Vergero, azienda piemontese attiva nel settore dei servizi ambientali per l’agricoltura e l’industria, che ha acquisito il 60% di quote della Nuova Servizi Ambiente.
Quella della Grillaia è stata una delle più grandi discariche di rifiuti speciali della Toscana, ferma dal 1998.
Le giunte di centrosinistra che hanno governato la nostra Regione, in questi ultimi 23 anni non hanno mai fatto mettere in sicurezza l’impianto, mancando anche un atto di chiusura definitiva, che il territorio attendeva da anni: tutto ciò mostra, ancora una volta, le politiche fallimentari portate avanti dalla Regione Toscana sul fronte dei rifiuti.
La giunta regionale, dello stesso colore politico delle precedenti, il 25 maggio scorso, ha autorizzato il progetto presentato dalla Nuova Servizi Ambiente, senza però dar adeguatamente voce alla popolazione dei territori interessati.
Per noi è viceversa sempre prioritario e fondamentale ascoltare gli uomini e le donne che vivono nell’hinterland della discarica, tutelando la loro salute, il futuro dell’ambiente armonizzandolo con la altrettanto indispensabile valorizzazione delle risorse economiche del territorio.
Quello che si è ascoltato e letto in questi giorni è sicuramente frutto di una preoccupazione più che legittima soprattutto a fronte della mancanza di dialogo da parte della Giunta Regionale con i territori interessati.
La nostra visita è servita per verificare, sul posto, lo stato della struttura e per conoscere i progetti messi in campo sulla Grillaia.
I tecnici presenti hanno presentato la loro società, già attiva sul territorio regionale, con due società del gruppo che operano in Toscana, “Cascina Pulita” e “Carvin divisione ambiente”, quest’ultima con sede in Ponsacco.
Il Gruppo ha confermato di aver già impegnato 2 milioni di euro per le prime e urgenti attività di messa in sicurezza della vecchia discarica attraverso l’utilizzo delle tecnologie più avanzate oggi disponibili in materia ambientale e i protocolli di sicurezza e, ha confermato che entro 8 anni, è prevista la definitiva chiusura dopo il conferimento di circa 270.000 metri cubi di amianto e la sua messa in sicurezza.
Gli stessi tecnici hanno tenuto a precisare che la bonifica dell’eternit sarà effettuata già sui cantieri e non presso la discarica, dove l’ amianto arriverà già messo in completa sicurezza ed incapsulato.
Come Forza Italia, abbiamo chiesto ulteriori più approfondite informazioni a riguardo e i vertici del gruppo Vergero ci hanno assicurato che, a breve, ci invieranno una scheda dettagliata che riassume ed illustra il loro progetto che da parte nostra , attraverso i nostri dirigenti e i nostri eletti, sarà messa a disposizione della popolazione, per fornirle una completa informazione che possa aiutarla a prendere le migliori e consapevoli decisioni per coniugare sviluppo, occupazione e rispetto dell’ambiente e tutela del territorio.
Segreteria Forza Italia Pisa