Chiusure Profumerie Douglas, presentata interrogazione
Chiusure Profumerie Douglas, il Responsabile Dipartimento Lavoro provincia di Livorno di Forza Italia Domenico Scrugli, insieme a Davide Anselmi: “presentata interrogazione in consiglio regionale”
Il consigliere regionale Marco Stella, capogruppo per Forza Italia, ha presentato atto in Regione Toscana.
Come Forza Italia abbiamo chiesto chiarimenti sulla situazione delle profumerie “Douglas”.
Purtroppo è stata annunciata la chiusura di 11 punti vendita in Toscana, tra i quali quello di Piombino e Venturina.
L’interrogazione chiede al governo regionale quali sono le prospettive lavorative e se vi è un piano industriale per mitigare tali chiusure.
Le chiusure previste sono penalizzanti per le donne, essendo il 95% della forza lavoro.
Preoccupati di questo ennesimo colpo all’occupazione femminile, sottolineando l’ importanza che riveste un’attività storica che viene colpita in città, si chiede alla Regione di intervenire per difendere l’ occupazione femminile e il diritto al lavoro delle donne toscane.
Domenico Scrugli Responsabile Dipartimento Lavoro provincia di Livorno – Forza Italia
Davide Anselmi, Coordinatore comunale Piombino – Forza Italia
Toscana aeroporti e Douglas, lavoratori dal futuro incerto
Il vicesindaco di Pisa e coordinatore provinciale di Forza Italia Raffaella Bonsangue: “Vendita di Toscana Aeroporti Handling e chiusure dei punti vendita Douglas: lavoratori dal futuro incerto”
E’ da poco partito il piano vaccinale per portare fuori il Paese dalla pandemia, lanciando una speranza ai cittadini toscani di tornare alla normalità, ma le notizie allarmanti per i lavoratori continuano a giungere: la società “Toscana Aeroporti”, quarto sistema aeroportuale in Italia, ha comunicato di aver ricevuto un’offerta, da parte di una società privata del settore, per la vendita della controllata “Toscana Aeroporti Handling”, costituita nel 2018, nella sua qualità di prestatore di servizi aeroportuali di assistenza a terra negli aeroporti di Pisa e Firenze, con circa 450 dipendenti.
La comunicazione è giunta una settimana dopo che la Commissione Europea ha dato il via libera al ristoro a fondo perduto della Regione per “Toscana Aeroporti”, deliberando un finanziamento di circa 10 milioni di euro: la tempistica risulta piuttosto preoccupante.
Questo settore è basilare per lo sviluppo futuro, strategico di uno scalo aeroportuale.
Restiamo vigili su quanto sta avvenendo e condividiamo quanto specificato dalla stessa società sul proprio sito internet “L’impegno di Toscana Aeroporti nel settore Handling è assoluto, il successo delle Compagnie Aeree risiede nel fornire il miglior servizio possibile all’utente finale, il Passeggero”.
Inoltre, “il più grande capitale, oltre alle esperienze professionali richieste dalle compagnie aeree, risiede nelle risorse umane, le persone costituiscono per Toscana Aeroporti il “fulcro” della crescita, Toscana Aeroporti promuove lo sviluppo delle Persone attraverso una politica di valorizzazione continua dello spirito di squadra, volta ad incentivare la crescita professionale individuale e la qualità dei risultati complessivi”.
In questi giorni, un altro dato preoccupante, sul piano occupazionale, è stato lanciato dalla multinazionale tedesca Douglas, che ha annunciato la chiusura di circa 500 negozi su 2400 punti vendita entro gennaio 2022 in tutta Europa, di cui 128 su 507 in Italia, il tutto dovuto anche dall’aumento consistente di fatturato ottenuto dall’e-commerce.
In Toscana sono 11 gli esercizi interessati, con 36 persone che rischiano di perdere il posto di lavoro: tra questi, leggiamo, che saranno coinvolti anche i punti vendita di Pisa e Navacchio.
Inoltre, non dimentichiamo che il 95% delle dipendenti in Douglas sono donne, che in questi anni, con la loro professionalità hanno contribuito alla crescita di mercato della multinazionale, che poco più di due anni fa acquisì le catene Gardenia e Limoni, ampliando la propria fascia di mercato nel settore dei prodotti e servizi per la cura della persona.
Secondo recenti dati Istat, su 101.000 nuovi disoccupati, 99.000 sono donne e, purtroppo, la pandemia ha allargato il problema della disparità di genere e le diseguaglianze sociali.
Occorre trovare soluzioni concrete per tutelare i lavoratori e le loro famiglie, che stanno vivendo, anche sul nostro territorio, un momento di forte tensione: non è assolutamente accettabile lasciare questi dipendenti senza alcuna forma di tutela e prospettiva.
Siamo profondamente preoccupati per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori, in un momento molto difficile come questo, in forte crisi anche a causa della pandemia e per questo motivo, come abbiamo sempre fatto con i nostri dirigenti e gli eletti, ci attiveremo nelle sedi istituzionali per comprendere e seguire l’evolvere delle situazioni, per tutelare il mantenimento dei livelli occupazionali.
Raffaella Bonsangue – vicesindaco di Pisa e coordinatore provinciale di Forza Italia
Siena, Raponi: Profumerie Douglas, salvaguardare lavoro
La coordinatrice provinciale Azzurro Donna Forza Italia di Siena Maria Concetta Raponi: “Catena profumerie Douglas salvaguardi posti di lavoro con un reale piano industriale. Chiudere punti vendita scelta scellerata“
Abbiamo appreso dagli organi di stampa che la catena di profumerie DOUGLAS, starebbe per chiudere 128 punti vendita in Italia e tra questi vi sarebbero anche quelli di Siena e di Poggibonsi.
Tutto ciò è inaccettabile! Vorremmo ricordare alla multinazionale Douglas che dallo Stato italiano ha ricevuto importanti aiuti e benefici e che, in questo momento di grande difficoltà per tutti, deve impegnarsi a trovare una soluzione che salvaguardi i posti di lavoro. È quasi superfluo rilevare che nelle profumerie Douglas vi lavorano prevalentemente donne che, durante tutto questo periodo di pandemia, hanno pagato un prezzo altissimo in termini di occupazione e non solo.
Dai dati ISTAT emerge che su 101 mila nuovi disoccupati, 99 mila sono donne. L’emergenza sanitaria sta di fatto amplificando in maniera esponenziale quelle diseguaglianze che già caratterizzavano il tessuto sociale italiano prima della pandemia. Le donne che sono meno occupate, hanno salari più bassi, contratti precari e più raramente hanno ruoli apicali, oggi stanno subendo pesantemente gli effetti della crisi.
Questa crisi ha colpito soprattutto il terziario ed i comparti dove sono più spesso impiegate le donne: la ristorazione, il turismo, il commercio al dettaglio, ma c’è anche un altro aspetto da non sottovalutare e riguarda la forma del contratto. Il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione hanno, per ora, tutelato il lavoro a tempo indeterminato, ma sono stati tagliati i posti di lavoro relativi alle altre tipologie, quali quelli a termine non rinnovati e le varie forme di collaborazioni non standard.
Cosa accadrà se dovessero sbloccare i licenziamenti? L’impatto sociale sarebbe drammatico. L’impegno di tutti deve essere quello di salvaguardare i posti di lavoro, investendo negli incentivi alla tutela dell’occupazione femminile una parte rilevante del Recovery Fund. Tutte le aziende, compresa la multinazionale Douglas debbono impegnarsi ad attuare un piano industriale che tuteli l’occupazione, non vorremo mai che per talune aziende la crisi pandemica rappresenti la scusa e l’occasione per procedere a ridimensionamenti già programmati.
Maria Concetta Raponi, Coordinatore provinciale Azzurro Donna Forza Italia Siena e Consigliere Comunale Siena