Montagna, Bergamini: attenzione ai fondi per l’Appennino
Montagna, la deputata di Forza Italia Deborah Bergamini: “nella ripartizione di fondi attenzione per l’Appennino tosco-emiliano“
“Oggi pomeriggio, in occasione dell’audizione in I Commissione Affari Costituzionali del Ministro degli Affari Regionali Roberto Calderoli, per illustrare le linee guida del suo programma, sono intervenuta sia per sostenere le linee programmatiche del Governo, che per chiedere maggiore attenzione per le questioni che interessano il territorio della Toscana, in particolare delle aree del tratto appenninico.
Questo perché Il Ministro durante la sua esposizione ha fatto riferimento ai Fondi nazionali per la Montagna e ai fondi erogati alle regioni e alle Province autonome facendo, soprattutto, riferimento ai territori alpini.
Ecco, io ritengo giusto che i territori alpini abbiano i fondi necessari, ma nello stesso momento ritengo anche che il tratto appenninico tosco-emiliano debba avere una sua giusta collocazione nell’erogazione dei contributi a favore dello sviluppo”
Lo dichiara in una nota Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia
PNRR, Mazzetti: Fondi economia circolare da rivedere
PNRR, la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Fondi economia circolare, buona l’idea meno la realizzazione: rivedere”
Ci sono degli obiettivi che necessitano rapidità e quell’apporto di innovazione che solo le aziende private sanno apportare.
Quello dei rifiuti e dell’economia circolare è uno di questi ed è un campo in cui si sono posizionate molte aziende italiane, di cui molte start-up, trasformando principi e buone pratiche in concrete opportunità di business e di occupazione.
Il problema dei rifiuti sta diventando sempre più pressante e di contro, negli anni, sono partiti interessanti progetti imprenditoriali che meritano il pieno sostegno dal governo in una fase di completo ripensamento del Paese.
Due mesi fa sono partiti gli avvisi per la presentazione delle proposte per ottenere i fondi del Pnrr destinati all’economia circolare, ovvero 2,1 miliardi. I privati, come ricostruisce dettagliatamente EconomiaCircolare.com, riscontrano evidenti problemi che rischiano di impedirne l’accesso: il male atavico della burocrazia, per fortuna oggetto di riforma, i tempi per la presentazione (120 giorni) che sono oggettivamente stretti, a maggior ragione per società giovani o neocostituite, e la grande quantità di fondi destinati ai comuni quando solo le realtà imprenditoriali medio-piccole a trattare i rifiuti, soprattutto speciali.
Personalmente ho lavorato anche per sostenere i progetti faro di economia circolare dedicati alle materie prime critiche, altro problema di stringente attualità. I due miliardi e oltre meritano di essere investiti in quelle realtà d’avanguardia e di innovazione ma per far questo occorre rivedere le procedure altrimenti quella del Pnrr rimarrà un’occasione persa”.
Lo dichiara in una nota Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Scuola, Pieri: grazie a FI fondi su cyberbullismo e coding
La responsabile del Dipartimento Scuola e Formazione di Forza Italia Toscana Rita Pieri: “Grazie a Forza Italia finalmente fondi su cyberbullismo e coding“
Come responsabile del dipartimento Scuola e formazione esprimo una grande soddisfazione per l’attenzione e il lavoro serio e concreto che Forza Italia attraverso i suoi onorevoli e senatori sta portando avanti nei confronti della scuola .
Siamo riusciti con successo ad ottenere l’approvazione di un fondo , nella legge di bilancio ,per contrastare il fenomeno ormai dilagante del cyberbullismo.
È una vittoria di Forza Italia molto importante e valoriale, purtroppo risponde ad una vera e reale emergenza, che vede coinvolte anche le scuole toscane. Infatti sono molti i giovani e adolescenti che cadono nella rete o ne sono protagonisti .
Le scuole senza un finanziamento mirato alla formazione dei docenti e all’informazione e formazione degli studenti ben poco riesce a fare. La buona volontà la passione non sono sufficienti, quindi grazie a Forza Italia per l’impegnò serio e costante!
Ci corre l’obbligo , con immenso piacere di applaudire ancora Forza Italia (che con un emendamento dell’On. Aprea) siamo riusciti nel PNRR ad inserire nelle scuole, lo studio del Coding – ossia la Programmazione informatica , prevista sin dalla scuola d’infanzia. Una continuità, indispensabile oggi, del leggere e lo scrivere, che prevede l’attività informatiche che è la nuova alfabetizzazione.
Giusto esercitare e abilitare i bambini e le bambine sin da piccoli alla logica e al superamento di certi stereotipi che prediligono il genere maschile a certe attitudini scientifiche e matematiche .
Grazie Forza Italia!
Rita Pieri, Responsabile Dipartimento Scuola e Formazione Forza Italia Toscana
Giustizia: riforma prioritaria per i fondi del Recovery
Il Responsabile Dipartimento Giustizia di Forza Italia Toscana Eros Baldini: “Se vogliamo ricevere i fondi del Recovery Fund è prioritario riformare la giustizia”
Dopo tanti proclami, finiti in fumo, stavolta si fa sul serio: se non si voglio perdere i denari erogati dall’Europa le riforme “s’hanno da fare”.
La commissione ministeriale appositamente istituita ha presentato una serie di soluzioni che hanno soprattutto a che fare con la riduzione dei tempi: l’impegno è infatti indirizzato alla riduzione di un quarto dei tempi medi del processo entro i prossimi cinque anni. Come nei giudizi civili, anche nei giudizi penali la durata media dei procedimenti in Italia è infatti superiore, e di molto, alla media europea.
Durante l’incontro con i capigruppo della commissione Giustizia, la ministra Cartabia ha spiegato che un’eccessiva durata del processo, in particolare nel processo penale, «determina due disfunzioni che costituiscono violazioni di principi costituzionali ed europei: l’eccessivo numero di processi che si concludono con la prescrizione, e la violazione del fondamentale diritto alla ragionevole durata del processo per gli imputati, garantito dalla Costituzione e che ha le sue radici nell’esigenza di assicurare il rispetto effettivo della presunzione di innocenza». Cartabia ha aggiunto che i giudizi lunghi fanno un duplice danno: «frustrano la domanda di giustizia e ledono le garanzie della giustizia».
Idee chiare e precise, che però sono in balia degli equilibri politici e rischiano quindi di naufragare in soluzioni di compromesso, che la giustizia non si può permettere.
Ad esempio quando si osserva che il lavoro delle commissioni è orientato a mettere a punto le proposte di emendamento da presentare alla Camera» sul disegno di legge Bonafede, il testo base della discussione. Un testo sostanzialmente avversato da accademia, avvocatura e parte considerevole della magistratura.
Oltre alle proposte sulla prescrizione, la commissione ministeriale ne ha presentate anche altre: allargamento dei riti alternativi, riduzione della possibilità da parte dei pubblici ministeri di impugnare le sentenze in appello sia in caso di condanna che di assoluzione, introduzione di principi di maggior rigore per contestare la condanna di primo grado da parte dell’imputato, estensione dell’istituto della “tenuità del fatto” (quando, a certe condizioni, si stabilisce che il reato c’è stato, ma viene meno la punibilità di chi l’ha commesso), maggiore controllo del giudice per le indagini preliminari (Gip) sul lavoro del pubblico ministero, modifiche sul tempo limite per le indagini.
La riforma della prescrizione era contenuta nel disegno di legge anticorruzione, il cosiddetto “Spazzacorrotti”, ed era stata fortemente voluta da Bonafede e dal Movimento 5 Stelle: prevede il blocco assoluto della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, sia in caso di condanna che di assoluzione.
La riforma, molto discussa e criticata, era stata in parte superata dal secondo governo Conte (a guida PD-Movimento 5 Stelle-Liberi e Uguali) con una legge che, sul tema della prescrizione, conteneva un compromesso tra le forze di maggioranza chiamato “Lodo Conte Bis”, dal nome del deputato di Liberi e Uguali Federico Conte. Il “Lodo Conte Bis” prevede il blocco della prescrizione solo dopo una sentenza di condanna di primo grado, e prevede che i tempi di prescrizione siano calcolati dall’inizio del processo nel caso in cui dopo una condanna in primo grado ci sia un’assoluzione in secondo grado. In caso di due condanne, una in primo grado e una in appello, la prescrizione viene invece definitivamente bloccata.
Questo è il testo base (genericamente chiamato ddl Bonafede) che sta esaminando la commissione Giustizia della Camera e al quale i vari partiti hanno presentato i loro emendamenti: più di 700. Gli emendamenti vanno in direzioni opposte. Semplificando: c’è chi ha proposto di tornare alla Spazzacorrotti (M5S), chi vuole tornare alla prescrizione come era prima della Spazzacorrotti (Forza Italia), e chi vuole modificare il Lodo Conte bis (PD). E quindi sorge il pericolo concreto del parto di una riforma che, per accontentare tutti, rischia di scontentare tutti. In primis l’esigenza di un giusto processo, che tutti, Europa in testa, ritengono indispensabile.
In questo incerto e precario equilibrio si inserisce l’annunciato referendum proposto dal Partito Radicale: i quesiti, secondo quanto dichiarato, riguarderebbero la responsabilità civile dei magistrati, la separazione delle carriere, la custodia cautelare, un pezzo di legge Severino e l’uso dei cosiddetti “captatori informatici”, quei software che permettono di attivare a distanza il microfono dei dispositivi elettronici privati come pc e smartphone, e registrare ciò che accade intorno.
Delicato ed importantissimo risulta quindi il compito delle commissioni e della Ministro soprattutto.
La riforma della giustizia è uno degli impegni che l’Italia si è presa con l’Unione Europea per ottenere i circa 200 miliardi di euro di finanziamenti del Recovery Fund. L’obiettivo è approvare prima del prossimo autunno tre leggi delega – con le quali il Parlamento, per l’appunto, delega il governo a legiferare su una determinata questione – per la riforma del processo civile, del processo penale e del Consiglio superiore della magistratura. Altrettanto e forse anche più importante è restituire all’Italia un’architettura giuridica che la rimetta in linea con i principi costituzionali, con i dettami di giurisdizione indicati dall’Europa e con la oggettiva tutela dei diritti, che è lo specchio della civiltà di una nazione.
Avv. Eros Baldini, Responsabile Dipartimento Giustizia Forza Italia Toscana



Mazzetti: subito fondi per autonomi con Partite IVA
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Subito fondi scostamento a autonomi con Partite IVA”
La prevedibile seconda ondata è arrivata anche se in forma più debole ma esiste e nessuno di noi può esimersi dall’essere responsabile, rispettando le norme igieniche e di sicurezza. Il governo, dal canto suo, deve fare altrettanto, mettendo al sicuro i soggetti più deboli come gli anziani ed i malati. Ma non accettiamo che venga creato un terrorismo psicologico e un allarmismo esagerato che, unito all’incertezza, in poche ore ha messo ko un sistema economico già fragilissimo dopo le chiusure totali di oltre 2 mesi, con il rischio di creare una tragedia economica sociale indesiderabile.
Sicuramente in Italia c’è una elevatissima percentuale di dipendenti pubblici a cui non tange niente di tutto questo e che magari plaude a Conte, ma c’è una parte di popolo italiano, autonomi con partite Iva, che non può permettersi tutto ciò e sta pagando per tutti. Forza Italia sta valutando già azioni forti per tamponare immediatamente gli autonomi, destinando loro subito i fondi dello scostamento di bilancio, ma sta programmando anche una serie di azioni, frutto di una visione d’insieme per non fare morire le attività in proprio, fatte di persone che rendono grande la nostra nazione.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia