Elba, sanità: Continua fuga medici da pronto soccorso
Elba, il Capogruppo di Forza Italia in Regione Toscana Marco Stella, insieme a Chiara Tenerini e Adalberto Bertucci: “Continua fuga medici da pronto soccorso Elba, ormai è piena emergenza”. Presentata mozione in Consiglio regionale
“Ormai la situazione al pronto soccorso dell’ospedale dell’Isola d’Elba a Portoferraio è a livello di piena emergenza. I problemi di mancanza di personale ci sono da diversi anni, ma ora siamo veramente a un punto preoccupante: pochi giorni fa un medico in servizio al Dea e al 118, ha lasciato l’Elba. Una perdita che non è stata ancora rimpiazzata, e che dopo la cancellazione del medico serale, costituisce un ulteriore impoverimento dell’ospedale isolano. A rimetterci, sono i cittadini, che vedono peggiorare il servizio”.
Lo affermano il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, la coordinatrice provinciale di Forza Italia Livorno, Chiara Tenerini e Adalberto Bertucci, coordinatore elbano del partito.
“Purtroppo l’ospedale di Portoferraio – evidenziano Stella, Bertucci e Tenerini – è già stato indebolito con lo smantellamento dell’Ospedale di Comunità relegato a due stanzette nel reparto di Chirurgia, con il pesante ridimensionamento dei reparti di ortopedia e radiologia. Adesso anche il Pronto Soccorso è in grave crisi. I pochi medici che restano sono sottoposti a turni di lavoro massacranti, e non potranno andare a lungo avanti così. Nella mozione presentata oggi da Forza Italia in Consiglio regionale, chiediamo che Regione e Asl si attivino per colmare le carenze occupazionali, e per stanziare fondi e incentivi per le aree sanitarie periferiche”.
Marco Stella, Capogruppo Forza Italia Regione Toscana
Chiara Tenerini, Coordinatrice provinciale Forza Italia Livorno
Adalberto Bertucci, Coordinatore Forza Italia Isola d’Elba

Manfreda: Nessuna scissione, più una fuga
Il coordinatore comunale di Forza Italia Cortona Teodoro Manfreda: “Nessuna scissione, più una fuga dal sapore carbonaro”
Nessuna scissione! Da che mondo è mondo le scissioni si fanno alla luce del sole con tanto di documentazione e voti in assemblea. Quella di trasmigrare, armi e bagagli, verso il Sindaco di Venezia assomiglia più ad una fuga, dal sapore “carbonaro”.
Tutto legittimo, per carità, qui nessuno si offende, ma la motivazione non regge, la tesi non sta in piedi e se è possibile che attecchisca, quale verità incontrovertibile, nelle cosiddette persone semplici è impossibile proporla a chi conosce la politica e non si infila più le dita nel naso da molti decenni.
I deputati e senatori scenderanno da un migliaio a 600 e per 400 di essi la pacchia romana è finita, quale occasione migliore di questa quindi per reclutare un buon drappello di voti e strappare all’egemonia “renziana” il potere parlamentare. Diventare l’ago della bilancia specialmente adesso che iniziano i giochi per eleggere il prossimo Presidente della Repubblica, cedere il proprio voto al migliore offerente, caso mai per un collegio sicuro o qualche poltrona importante. Certo questo è pensare male ma… Andreotti docet e la tesi, ripeto, non sta in piedi.
Proporre l’ennesima formazione di centro che raccolga “tutti i moderati” orfani di una Forza Italia morta e sepolta ricorda molto Pinocchio e Lucignolo nel paese delle meraviglie. Favole! Favole e spiego perché.
I partiti ” moderati” nascono e prosperano nei momenti di benessere economico dove sia il piccolo che il grande imprenditore cercano stabilità e sicurezza per ” conservare” lo status quo conquistato in anni ed anni di duro lavoro. Ne sono stati un fulgido esempio i partiti del pentapartito che, archiviato dalla falsa rivoluzione etica soprannominata Tangentopoli, risultò essere il terreno ideale su cui far nascere Forza Italia.
Quel popolo laborioso, nell’ultimo decennio è stato falcidiato da una economia regressiva e da una opprimente politica fiscale ed un po’ alla volta ha finito per abbandonare i toni pacati delle teste pensanti per cedere alle lusinghe dei “rottamatori” prima, ed ai “vaffa..” anti sistema dopo. Milioni di elettori si sono buttati nelle braccia dei rivoluzionari Grillini e quando questi sono diventati governativi gli hanno preferito il coraggioso padano del “Prima gli Italiani” e quando anche il buon Salvini è diventato democristiano tutti in braccio alla Meloni. Questa è la verità.
Quindi, cari amici di Coraggio Italia, non è che Forza Italia perde i voti, è il popolo dei moderati che si è ridotto ed il vostro sedicente tentativo di costruire il grande partito di centro non è altro che l’ennesimo spezzettamento di una torta sempre più piccola. Ci hanno provato Alfano, Renzi, Calenda prima di voi e l’esito e lì sotto i vostri occhi ma cionondimeno insistete perché la motivazione vera allora è un’altra.
E dire che l’occasione Draghi è più unica che rara perché l’economia possa ripartire e con essa l’interesse verso un partito come Forza Italia a cui tutti riconoscono una classe dirigente ricca di competenza e capacità e non solo in parlamento ma anche ne consigli comunali e regionali.
La parola d’ordine quindi, oggi più che mai, resta una sola: Forza Italia!
Teodoro Manfreda, coordinatore comunale di Forza Italia Cortona


