Stazzema, Bergamini: senza memoria non c’è futuro
Stazzema, la deputata e sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento di Forza Italia Deborah Bergamini “Senza memoria non c’è futuro”
“Il 12 agosto è un giorno che non può essere dimenticato: 77 anni fa a Sant’Anna di Stazzema, in Toscana, si consumò, per mano dei nazi-fascisti, uno dei più atroci eccidi commessi ai danni di centinaia di civili, donne e bambini.
Oggi siamo a Sant’Anna per commemorare quelle vittime innocenti ma anche per guardare con speranza al futuro, per assolvere ad uno dei più importanti doveri della vita civile ed istituzionale della nostra Repubblica: il dovere della memoria e dell’onore al sacrificio di chi ci ha preceduti.
Senza memoria non vi è futuro, né per noi né per le generazioni successive. E senza saper rendere onore, non potremmo dirci cittadini, non saremmo nulla.
Così come gli Italiani di allora sono stati straordinari costruttori dell’Europa e di quella stagione di riscatto, di rinascita, di unità sgorgata dalla Seconda Guerra Mondiale, così gli Italiani di oggi devono saper guardare con speranza e fiducia, dedizione e determinazione, alla nuova stagione che si apre per l’Italia.
Infine ai giovani dico di tenere alta la guardia contro ogni forma di odio – a partire da quello razziale – di intolleranza o di prepotenza”.
Lo ha detto il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini, nel corso dell’orazione tenuta oggi in occasione della commemorazione della strage di Sant’Anna di Stazzema.

Nitti: Malika e la sua Mercedes nuova
Il Responsabile Comunicazione e Immagine di Forza Italia Toscana Edoardo Fabbri Nitti: “Malika e la sua Mercedes nuova: perché è sbagliato dare soldi direttamente alle persone invece che alle associazioni ed agli enti preposti che sanno come aiutare chi è in difficoltà”
Sta destando grande clamore la notizia che Malika Chalhy, la ragazza cacciata di casa per le sue tendenze sessuali dalla famiglia, sia stata pizzicata dai giornalisti alla guida di una Mercedes nuova fiammante.
Fin qui nulla di strano, se non fosse che i soldi usati per l’acquisto dell’auto provenissero dalla raccolta di fondi indetta per sostenere la povera ragazza ritrovatasi senza casa né famiglia. La gara di solidarietà che era scattata dopo il grande risalto mediatico della sua triste avventura aveva commosso moltissime persone, tanto che le donazioni arrivarono velocemente a totalizzare la ragguardevole cifra di 140.000 euro. Cifra che lei aveva generosamente dichiarato di donare a diverse associazioni benefiche, tra cui l’associazione Nadia Toffa.
Quando è stata “scoperta” alla guida della sua auto ha cercato di sviare ma alla fine la verità è venuta fuori: ha comprato una Mercedes nuova perché voleva “togliersi uno sfizio“. Con buona pace di tutti coloro che hanno fatto una piccola donazione, facendo un sacrificio personale, per aiutare una persona in difficoltà che aveva subito un grandissimo torto a rifarsi una vita.
Ma non dobbiamo colpevolizzare una ragazza giovane, scombussolata da un forte trauma e dal clamore successivo da parte dei media, che si ritrova all’improvviso una forte somma di denaro in mano e non la impiega con lungimiranza per investire nel proprio futuro. Il suo è un atteggiamento probabilmente deprecabile, ma umano.
Dobbiamo invece riflettere su quanto sia giusto cercare di aiutare le persone versandogli dei soldi sul conto corrente. Esistono molteplici associazioni ed enti caritatevoli che avrebbero saputo come gestire quel denaro per aiutare Malika e molte altre persone nelle sue condizioni che non hanno avuto le stesse possibilità. Se quei fondi fossero andati a quegli enti sarebbero stati usati per dare un futuro a molte Malika, e non per comprare una Mercedes.
Questa storia ci ricorda la proposta del segretario del Pd Enrico Letta, che voleva fare una patrimoniale per dare 10.000 euro in contanti a tutti i diciottenni. Forse non si sarebbero comprati una Mercedes, ed alcuni di loro li avrebbero usati con oculatezza, ma siamo certi che la gran parte di questi fondi sarebbero stati usati per beni di lusso o peggio, una parte di loro probabilmente li avrebbe scialacquati in serate a base di alcool e droga. Con tanti giovani morti sulla coscienza.
Confucio diceva: “Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno; insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita“. Ispiriamoci a questa massima: bisogna investire sui giovani, ma in maniera strutturata per assicurargli un futuro, e non per dargli un contentino e portare a casa il loro voto. Con buona pace delle case automobilistiche.
Edoardo Fabbri Nitti, Responsabile Comunicazione e Immagine Forza Italia Toscana



Mazzetti: Berlusconi indica il giusto futuro per l’Italia
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Ancora una volta con la sua autorevolezza il Presidente Berlusconi indica il giusto futuro per l’Italia. Adesso occorre rapidamente dare al paese un governo forte e di alto profilo”
“Come sempre il Presidente Berlusconi ha indicato la linea politica da tenere al partito con la sua consueta autorevolezza, ascoltando i Gruppi Parlamentari , ma soprattutto il mondo reale, economico , sociale e finanziario. Il Presidente Berlusconi riesce a sentire bene il “polso” dei cittadini Italiani ed a recepire rapidamente pertanto le loro istanze, e le migliori soluzioni da attuare.”
“La comunità di Forza Italia , democratica, liberale e soprattutto concreta, grazie all’operato della Nostra Capogruppo on. Mariastella Gelmini, che ha riunito il Gruppo alla presenza del Vice Presidente di Forza Italia, on. Antonio Tajani ,ha consentito alla comunità di Forza Italia di ritrovarsi nella giusta sintesi del Nostro Presidente.”
“In un momento storico, politico come questo, in mezzo ad una pandemia, e davanti all’appello accorato arrivato dal Quirinale, era giusto reagire in modo coeso per il bene dell’Italia. Troppi gli appuntamenti cruciali che ci attendono. Non è assolutamente consentito farci trovare impreparati. Un grande Partito moderato, ma tenace come il Nostro lo sa ed ha risposto quindi, ancora una volta, in modo chiaro e coerente.”
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia
Mallegni: Il futuro delle piccole e medie imprese in Toscana
Il futuro delle piccole e medie imprese in Toscana. Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni: “Vogliamo un mercato libero dai grandi poteri. Le imprese miste pubblico/privato sono l’inizio di un nuovo mondo negazionista del libero mercato”
“E’ inevitabile constatare ormai che la direzione dei grandi gruppi privati e dello Stato compiacente sia quella di bloccare il settore delle costruzioni e monopolizzarli con imprese miste pubblico/privato” esordisce così il Senatore di Forza Italia Massimo Mallegni sul futuro delle piccole e medie imprese in Toscana, messe a tappeto ormai da un mercato non più libero dai grandi poteri.
“Invece che aiutare le piccole e medie imprese – vero asse portante dell’economia italiana – con norme che agevolino e premino le aggregazioni, si creano con fondi pubblici grandi operatori come “WE BUILD”, “FINSIDER COSTRUZIONI” ed ora “INSO”, destinando quindi il mondo delle piccole imprese a fungere solo da cottimista, senza alcuna opportunità di lavoro e crescita” continua il Senatore.
“Un esempio è sicuramente “Progetto Italia”, che segnerà la morte della libera concorrenza e della partecipazione al libero mercato delle piccole e medie imprese che ad oggi – anche se con una pessima legge degli appalti – sono ancora in grado, aggregandosi in raggruppamenti temporanei o stabili, di poter concorrere ai grandi appalti” si legge nella nota.
“Assisteremo dunque alla trasformazione delle imprese del sistema Ance da “costruttori” a “cottimisti” o a “cappottisti” – con il bonus 110%- ma vi dirò di più: addirittura la creatura “WE BUILD” non si accontenta di essere unico interlocutore delle grandi committenze – partecipate per la maggior parte da CDP, che è a sua volta socio di WE BUILD – ma concorre anche alle gare sotto i 100 milioni, unici scenari di gara facilmente praticabili dalle piccole imprese. L’esempio di “Polcevera” non è infatti un esempio virtuoso, ma anzi l’inizio di un nuovo mondo negazionista del libero mercato” prosegue Mallegni sottolineando quanto la presenza dei grandi gruppi metta davvero a rischio tutto il comporto di quelle imprese che si trovano schiacciate da un potere irraggiungibile.
“Il fatto è che la Toscana ha messo le mani nella INSO, abbandonando completamente le imprese creditrici. Più precisamente alla questione INSO, c’è da dire che non è vero che FINSIDER e Regione Toscana – tramite SICI – hanno acquistato INSO, ma bensì hanno acquistato il ramo sano di INSO, lasciando così tutti i debiti contro imprese, fornitori e professionisti di INSO in una “bad company” – si legge ancora – In questo modo, non potendo garantire il pagamento di tutti i debiti, si è attutata un’operazione meramente speculativa, ma con i soldi pubblici purtroppo!”
“Vedremo presto che realizzerà le opere nelle acciaierei FINSIDER o di quelle finanziate dal Recovery!”
“A tutto ciò si aggiunge l’innamoramento da parte della politica “Grillo/comunista” dei commissari straordinari e di un sistema di aggiudicazioni straordinarie per coprire l’inefficienza di una burocrazia, invece che sforzarsi di riformarla” – conclude il senatore Mallegni – “Tutto ciò va fermato in ogni modo, purtroppo questa politica debole e degli affari che ha già distrutto il Paese adesso ne ipoteca la sua povertà per i prossimi decenni”.
Massimo mallegni, Commissario regionale Forza Italia Toscana