Baldini: Grillo ed il giustizialismo a 5 stelle
Il Responsabile Dipartimento Giustizia di Forza Italia Toscana Eros Baldini: “Grillo ed il giustizialismo a 5 stelle. Draghi rimuova con effetto immediato la Macina da sottosegretario alla Giustizia”
A questo siamo giunti.
Quindi Grillo, la Macina e Toninelli, e qualche altro personaggio di pari ignoranza, nel vero significato latino del termine, vorrebbero, o meglio pretenderebbero, che la Procura della Repubblica di Tempio Pausania archivi il fatto; e se non lo facesse sarebbe solo per un attacco politico nei confronti del “garante” dei 5 Stelle!
Quei 5 Stelle che, dalla legge sulla prescrizione in poi, hanno demolito secoli di cultura giuridica. Con lo stesso Grillo come ideologo e Bonafede come braccio armato, hanno fatto del populismo giudiziario e della carcerocentricità le proprie bandiere, urlato verso, inveito contro e cercato d’intimidire tutte le istituzioni dello Stato: a partire dalla minaccia di denuncia al Presidente della Repubblica alla Corte Costituzionale fino all’attuale attacco verso la magistratura inquirente!
Il tutto nell’assordante silenzio di quel CSM sempre pronto a risoluzioni a tutela dei magistrati e dell’indipendenza della magistratura. Proprio quei 5 Stelle che hanno calpestato la costituzione e ridotto questo Stato a un simulacro di giustizia. Pensate cosa avrebbero fatto e detto i 5 Stelle, i loro alleati del PD e il CSM, se invece di Grillo ci fosse stato Berlusconi, che hanno crocifisso e mandato ai servizi sociali per le feste con le “olgettine”.
Il compito della maggioranza è quello di sostenere il Governo, ma non a prescindere da tutto e contro tutto. Indipendentemente da come finirà’ questa vicenda dal punto giudiziario, di cui non possiamo e non vogliamo noi occuparci, FI ritiene opportuno chiedere al Premier Draghi di rimuovere con effetto immediato la Macina da sottosegretario alla Giustizia. Un ruolo che evidentemente non ha la struttura giuridica e morale per rivestire in rappresentanza dello Stato italiano.
Avv. Eros Baldini, Responsabile Dipartimento Giustizia Forza Italia Toscana
Grillo, Movimento rifletta su garantismo a fasi alterne
La deputata e sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento di Forza Italia Deborah Bergamini: “Grillo, Movimento rifletta su garantismo a fasi alterne“
Lo sfogo disperato del padre Beppe Grillo che prova a giustificare una denunciata violenza da parte del figlio è quanto di più deplorevole e triste abbia potuto fare il garante dei 5 Stelle. Negli anni, sia lui sia il movimento a cui ha dato vita hanno tentato di istruirci ad esprimere giudizi e sentenze prima ancora che i processi venissero celebrati. Hanno conferito erga omnes etichette di comprovata colpevolezza senza mai attendere che le sentenze fossero passate in giudicato, come previsto dal nostro ordinamento.
Essendo garantisti, non appuntiamo alcuna lettera scarlatta, ma vogliamo stigmatizzare le parole espresse nei confronti della ragazza che ha denunciato la violenza. Non si può e non si deve giudicare una persona perché ha avuto il coraggio di rendere pubblico il suo dolore, solo per difendere come genitore comportamenti che saranno oggetto di valutazioni spettanti esclusivamente alla magistratura. Qui c’è poco da divertisi. Grillo proverà la sua sofferenza nel vedere il figlio sbattuto su tutti i giornali ma non può erigersi a giudice di una giovane donna angosciata e ferita. Né tantomeno inveire contro gli inquirenti.
Mi auguro che questa vicenda, nella sua drammaticità, possa essere occasione di profonda riflessione per tutto il Movimento rispetto ai tanti presunti colpevoli che in questi anni sono stati messi alla gogna senza alcun ritegno.
Lo ha detto in una nota la deputata di Forza Italia, Deborah Bergamini, sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento.