Puccinelli: progetto casa della salute
il Responsabile Dipartimento Sanità provinciale di Pisa di Forza Italia Marco Puccinelli: “progetto casa della salute”
Ritengo opportuno che oggi dobbiamo iniziare a parlare di idee e di proposte concrete che diano risposte al cittadino sulla sanità, per riconquistare la fiducia delle persone e soprattutto dare un modello nuovo della medicina territoriale che in questo ultimo periodo ha dato adito a numerose critiche.
Abbiamo assistito, soprattutto in Toscana, alla disastrosa organizzazione della sanità, che la sinistra, in questi anni, ha mostrato. L’accentramento negli ospedali dei capoluoghi, rendendoli ultra-specialistici, riducendo sensibilmente le necessità quotidiane dei cittadini.(vorrei anche ricordare il buco della ASL di Massa, ripianato con i soldi dei cittadini toscani, senza che l’assessore o il governatore, si sia assunto almeno la responsabilità politica di questo disastro), chiudendo o riducendo il numero dei nosocomi delle città periferiche, oppure diminuendo le prestazioni di questi.
Ci siamo trovati allo sbando, soprattutto durante questa pandemia, con un assessorato alla sanità privo di organizzazione in caso di emergenza, senza un sistema adeguato, senza risposte concrete da dare ai pazienti, e soprattutto per i MMG ( ricordo i dispositivi di protezione che la regione ci aveva inviato nel marzo 2020 – ridicoli) cosa che si è ripetuta nei primi mesi della campagna di vaccinazione per il covid 19 con le faraginose piattaforme di prenotazione delle dosi di vaccino che prendevano tempo, al quotidiano lavoro del MMG , proseguendo nella inconsistenza e nella mancanza di risposte da parte dei amministratori regionali.
Problemi già esistenti, ma che la pandemia ha ulteriormente accentuato: mi riferisco alle lunghe attese nei corridoi dei pronto soccorso per la mancanza dei “posti letto”, ridotti dalle precedenti amministrazioni, lunghe attese per gli accertamenti diagnostici, per non parlare dei ritardi degli interventi chirurgici programmati e addirittura lo si è visto anche nei mesi scorsi con il ritardo, rispetto ad altre regioni, del passaggio per le misure restrittive e per l’aperture dei locali pubblici), ultimamente la riduzione delle postazioni di guardia medica/continuità assistenziale nelle zone periferiche.
Non ultimo il buco di bilancio della sanità toscana che impedisce nuove assunzioni per coprire le deficienze, legate ai pensionamenti ed alle dimissioni dei Colleghi (ultimamente 6 medici si sono dimessi dal PS di Careggi e dell’ospedale di Portoferraio).
Quest’oggi siamo qua, non solo per dare testimonianza della cattiva gestione della sanità toscana, ma per affrontare un progetto futuro della MEDICINA TERRITORIALE, perchè siamo dei professionisti che hanno idee e voglia di fare!
Mi occupo di medicina generale, essendo un medico che lavora sul territorio oramai da quasi 30 anni, ho assistito ad una evoluzione professionale del mio lavoro, con i miei colleghi abbiamo visto le difficoltà dei cittadini nel trovare risposte alle loro domande inerenti la salute. Ci siamo riuniti, e abbiamo deciso di portare avanti un progetto di lavoro nuovo, ci siamo adoperati e impegnati, frequentando corsi di formazione professionali e stage specialistici, allo scopo di offrire prestazioni migliori , arricchendo la nostra professionalità.
Abbiamo iniziato con un progetto di lavoro, nel lontano 2006, di associazione di medici di medicina generale definito UNITA’ di CURE PRIMARIE (UCP), nel distretto della Rosa di Terricciola, con altri 15 colleghi, ora CASA della SALUTE (UCCP unità di cure complesse primarie), che assistono una popolazione di 20 mila persone circa, dislocate in un territorio di 6 comuni e numerose frazioni. I medici aderenti al progetto sin dall’inizio, hanno in carico i 20 mila pazienti, ed operano oltre che nella sede del distretto, nei propri 28 studi periferici, sono tutti favorevoli a proseguire questo tipo di lavoro.
Abbiamo ascoltato le parole dei Presidente Draghi, nel discorso di insediamento come primo Ministro, che annunciava il progetto di “case di comunità” per la medicina territoriale. Ciò che è importante non è la definizione, ricordo il ministro Sirchia parlava di “UTAP”, ma il contenuto del progetto per la nuova sanità territoriale.
La casa della salute della Rosa di Terricciola è una realtà molto valida sul territorio, perchè è realizzata nel presidio distrettuale come sede centrale dell’UCCP, per l’ampiezza della cittadinanza interessata (oltre 20.000 persone), per la localizzazione in un’estesa zona collinare a bassa densità di popolazione, per la presenza di un medico di medicina generale nelle 12 ore diurne, che effettua attività ambulatoriale per patologie urgenti non di grave entità e di primo soccorso e/o consulenze telefoniche, coadiuvato da un infermiere.
Perchè è pure la sede della guardia medica/continuità assistenziale, composta da due medici di medicina di continuità assistenziale nelle 12 ore diurne prefestive e festive, che effettuano attività ambulatoriale, non di grave entità e di primo soccorso e visite domiciliari e consulenze telefoniche e un medico di continuità assistenziale nelle 12 ore notturne sempre reperibile che effettua visite domiciliari e consulenze telefoniche.
La sede dell’UCCP è dotata di un computer in rete con un server che contiene tutte le cartelle sanitarie dei pazienti in carico dei medici di medicina generale associati, aggiornate, che possono essere visionate, oltre che dai MMG, anche dai medici di continuità assistenziale.
In questi anni ci siamo adoperare per percorsi specifici per l’accesso alla specialistica ambulatoriale, cardiologia, dermatologia, chirurgia, oculistica, servizio di ecografia ed inoltre sono stati creati percorsi specifici di accesso diretto a servizi diagnostici e reparti ospedalieri (radiologia, laboratori analisi, ortopedia, cardiologia, oculistica, centro trasfusionale).
Il referente dei MMG, coordinatore di FT (aggregazione funzionale territoriale), organizza mensilmente delle riunioni di tipo formativo o di audit, insieme a colleghi specialisti, allo scopo di uniformare i comportamenti clinici, mediante l’elaborazione di percorsi diagnostici-terapeutici e riunioni di tipo organizzativo su problematiche gestionali emerse allo scopo di evitare il ripetersi o su problematiche relazionali, allo scopo di appianarle. A queste riunioni sono invitati gli infermieri e i medici di continuità assistenziale.
Oltre alle comuni attività svolte a livello ambulatoriale dalla medicina generale stiamo facendo:
suture superficiali, incisione di ascessi e trombi emorroidari, asportazione di corpi estranei cutanei e sottocutanei e oculari, immobilizzazione delle dita con stecche di Zimmer, tamponamenti nasali con Merocel, artrocentesi ed infiltrazioni intrarticolari, inserimento di cateteri vescicali,lavaggi auricolari, flebo con farmaci, elettrocardiogrammi, ecogarfie, piccola chirurgia ambulatoriale.
Inoltre stiamo facendo, la dove sia necessario, l’ invio al presidio ospedaliero per accertamenti diagnostici, (radiologia o visite specialistiche urgenti), attraverso percorsi codificati, con eventuale ritorno alla casa della salute, esami di laboratorio inviando il sangue al presidio ospedaliero e risposta telematica, osservazione breve (abbiamo a disposizione una stanza con letto), cicli di terapia infusionale, trasfusioni, cicli di medicazioni di ulcere o lesioni cutanee.
Dal 2010 abbiamo iniziato l’attività di SANITA’ DI INIZIATIVA, con l’assegnazione di 2 infermieri territoriali, rivolta ai pazienti con patologie croniche quali DIABETE MELLITO, SCOMPENSO CARDIACO, BPCO, esiti di ICTUS CEREBRI con particolare riguardo alla gestione post acuzie e cronica.
Il personale infermieristico lavora direttamente sulle schede elettroniche dei pazienti dove vedono dati relativi agli indicatori ed osservazione del paziente e nel caso di assistenza domiciliare, viene estratta la cartella elettronica e caricata sul pc portatile, in modo da eseguire correttamente le indicazioni terapeutiche.
Stiamo attuando la PREVENZIONE PRIMARIA, in particolare percorsi corretti di stile di vita, l’attività fisica, le corrette abitudini alimentari, la cessazione del fumo, con l’organizzazione di gruppi AFA (attività fisica adattata), dietista, centro antifumo, gruppi di medicina vocazionale.
Dal 2012 abbiamo iniziato, per aumentare i servizi per i cittadini, alcune attività di medicina vocazionale, ed in particolare:
un MMG effettua ecografie, un MMG effettua spirometrie, un MMG referta tracciati elettrocardiografici, un MMG effettua valutazioni diabetologiche.
Dal 2018 un MMG effettua interventi di piccola chirurgia ambulatoriale.
Dal 2021 un MMG effettuerà esami ecocolodoppler venosi per insufficienza venosa superficiale e profonda degli arti inferiori e patologie infiammatorie dei vasi venosi
Nel 2021 abbiamo intrapreso una collaborazione con il CNR-cardiologia Pisa per uno studio scientifico sulla Amiloidosi Cardiaca.
Queste attività hanno permesso di ridurre i tempi di attesa, dando una risposta quasi immediata all’utenza, ed essendo una UCCP, che svolge attività di primo soccorso, si è determinato una riduzione di accesso al pronto soccorso del 30% per i codici bianchi,azzurri e verdi, grazie al fatto che la casa della salute è operativa H24, 7 giorni su 7, essendo la sede della continuità assistenziale (guardia medica) nelle ore notturne e nei giorni prefestivi e festivi.
Abbiamo ridotto la spesa farmaceutica, ( i dati del MES e dell’ARS indicano valori nettamente inferiori alla spesa farmaceutica media della ASL) razionalizzando le risorse e stando molto attenti ad evitare gli sprechi, facendo degli audit specifici, senza far mancare niente agli assistiti.
Vorremo addirittura aumentare le nostre postazioni, la quando verrà ampliata la sede della nostra CDS, diventando una Hub vaccinale/ sede dove eseguire tamponi molecolari e rapidi.
La CDS, a mio avviso, dovrà diventare il secondo pilastro della sanità pubblica, da affiancare all’ospedale, dislocata in una sede ben visibile sul territorio di competenza, in modo da essere un punto di riferimento per i cittadini. La CDS non deve occuparsi solo di prevenzione e di patologie croniche, ma pure di eventi acuti che non necessitano di un ricorso al Pronto Soccorso.
Dalla nostra esperienza, abbiamo assistito ad netto miglioramento della cosiddetta “MEDICINA DI ATTESA” (gestione delle patologie croniche- attività prevalente della medicina generale), per la creazione di percorsi specifici diretti con i servizi diagnostici e le unità operative ospedaliere, per il ricorso improprio al pronto soccorso per le patologie gestibili livello territoriale, reso possibile alla diagnostica di primo livello (ECG,ecografie,spirometria esami di laboratorio), ai percorsi diretti con i vari reparti ospedalieri, e all’attivazione della medicina vocazionale che contribuiscono ad aumentare i servizi della CDS.
Concludo con l’ipotesi di avere due tipi di case della salute:
- CDS di AFT (aggregazione funzionale territoriale), aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con il coinvolgimento ad ore aggiuntive di tutti i MMG, con ambulatorio per cure primarie, aperto 12 ore diurne, sede anche della continuità assistenziale, dedicato anche al primo soccorso, sede della medicina vocazionale e che possa divenire sede di HUB di vaccinazione.
- CDS più piccole, dove alcuni MMG, spostano la loro attività convenzionale ambulatoriale, come medicina di gruppo, integrandosi con altre figure professionali territoriali, con orario non aggiuntivo.
Nel primo modello si dovranno retribuire le ore di attività aggiuntive per i MMG che aderiscono al progetto, nel secondo a parte il compenso della medicina di gruppo (che potrebbe essere preesistente) non sarebbe necessario una quota aggiuntiva, a meno che non vengano richieste prestazioni di particolare impegno professionale.
In ambedue i modelli dovranno essere previsti pure gli “obbiettivi di salute” da raggiungere.
Marco Puccinelli, Responsabile Dipartimento Sanità provinciale di Pisa – Forza Italia
Elba, sanità: Ripristinare subito guardia medica
Elba, il Capogruppo di Forza Italia in Regione Toscana Marco Stella, insieme a Chiara Tenerini e Adalberto Bertucci: “Ripristinare subito guardia medica all’Isola d’Elba”. Presentata mozione in Consiglio regionale
“E’ inaccettabile che da mesi l’Isola d’Elba sia priva del servizio di guardia medica nei giorni festivi e prefestivi. E’ un segnale del disinteresse della Regione Toscana verso le necessità dei cittadini elbani, a maggior ragione in un periodo come quello attuale, caratterizzato da un’ondata di contagi Covid. E’ l’ennesimo disservizio che si aggiunge alla chiusura dei servizi di dermatologia, radiologia programmata, Tac, mammografia, e la medicina legale”.
Lo affermano il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, la coordinatrice provinciale di FI a Livorno, Chiara Tenerini e il coordinatore elbano del partito, Adalberto Bertucci.
Forza Italia ha presentato una mozione in Consiglio regionale per chiedere che “Regione e Asl si attivino per stanziare fondi e incentivi per le aree sanitarie periferiche”.
Ai servizi chiusi di cui sopra “si aggiungono le chiusure temporanee di oculistica, ematologia, otorino, cardiologia, ortopedia – sottolineano Stella, Tenerini e Bertucci -. Senza contare la fuga di medici dal Pronto Soccorso e l’indebolimento dell’ospedale di Portoferraio con lo smantellamento dell’Ospedale di Comunità relegato a due stanzette nel reparto di Chirurgia.
Non è accettabile, i cittadini elbani pagano le tasse come tutti gli altri, e hanno diritto agli stessi servizi”.
Marco Stella, Capogruppo Forza Italia Regione Toscana
Chiara Tenerini, Coordinatrice provinciale Forza Italia Livorno
Adalberto Bertucci, Coordinatore Forza Italia Isola d’Elba
Gandola: Guardia medica in tilt nell’area fiorentina
Centralino guardia medica in tilt, il consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia Paolo Gandola: “servizio oramai smantellato in tutta l’area metropolitana, grazie alle assurde scelte del pd. La medicina territoriale non esiste più”
“Ci volevano Natale e Capodanno per comprendere che il nuovo sistema di accesso con il triage telefonico al servizio di guardia medica dell’Asl Toscana centro non poteva funzionare? Quanto avvenuto in questi giorni con centinaia di persone in coda che non sono riuscite a prendere la linea per parlare con il medico di turno è stato inaccettabile ed ha unico responsabile sia chiama Partito Democratico.
Noi di Forza Italia lo diciamo da mesi: il servizio di continuità assistenziale in tutta l’area metropoltiana è stato smantellato dalla sinistra e cosa ancor più grave tutto ciò è avvenuto nel bel mezzo di una emergenza sanitaria. Un fatto intollerabile”.
È durissimo il commento di Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia – centrodestra per cambiamento dopo aver appreso che anche durante Capodanno è andato nuovamente in tilt il sistema telefonico di accesso al servizio di guardia medica.
“Durante le feste, attacca Gandola, e la cosa si ripeterà anche per l’Epifania, il centralino unico per l’area vasta della Toscana-centro è stato preso d’assalto e tantissimi cittadini non sono riusciti a prendere la linea.
Per questo, continua il consigliere metropolitano, sono fioccate le proteste dei cittadini che anche quando sono riusciti a parlare con il call center sono stati rimbalzati da una parte all’altra dell’area metropolitana vista la chiusura degli ambulatori di guardia medica in molti Comuni della Metrocittà.
Nonostante gli strepiti dell’Asl che assicurava per capodanno il raddoppio delle linee telefoniche tutto questo non è avvenuto ed il centralino è collassato di nuovo.
Era così difficile immaginare che tutto ciò si sarebbe verificato? L’avevamo già detto qualche mese fa ed ora ci sentiamo di dirlo con ancor più forza: vista la gravità della situazione è imbarazzante il silenzio del Pd e delle amministrazioni comunali interessate.
I sindaci, ricorda il Consigliere metropolitano, rappresentano l’autorità sanitaria locale ed è inaccettabile il loro silenzio dinanzi ad un così grottesco smantellamento del servizio davanti ai loro occhi.
Ed ora, per ovviare il problema, anche in vista della festa dell’Epifania, si vorrebbe chiedere ai medici di famiglia di essere operativi e raggiungibili al telefono? È una proposta irricevibile che testimonia la disfatta del servizio regionale della Toscana, ad opera del Pd. Si potrebbe dire che siamo alle comiche finali se non si trattasse della salute dei nostri cittadini. I medici di famiglia, oramai da due anni, stanno svolgendo un lavoro eccezionale, assicurando un impegno senza uguali, in prima linea contro il covid, avendo già raddoppiato energie e turni di lavoro.
D’ora in avanti la sinistra eviti di pontificare sul concetto di medicina territoriale, conclude Gandola. Con le loro assurde politiche di governo l’hanno resa una fiaba per bambini a cui non crede oramai più nessuno avendo costretto i medici del 118 ad occuparsi anche di febbre, mal di pancia e mal di schiena”.
Coordinamento Regionale Forza Italia Toscana
Terricciola: Continuità assistenziale della Rosa
La Rosa di Terricciola, il Responsabile Dipartimento Sanità provinciale di Pisa di Forza Italia Marco Puccinelli: “Continuità assistenziale della Rosa – Guardia medica”
Sono oramai trascorsi i mesi estivi, periodo di ferie di molti dei medici di famiglia , con i giovani medici a sostituirli e quindi l’amministrazione della ASL ha avuto difficoltà a coprire i turni nitturni della guardia medica della Rosa di Terricciola, coperti, a volte fino alle 22, dai medici di famiglia per cercare di alleviare il disagio dei cittadini.
Ma pure il mese di ottobre ha visto la carenza di copertura dei turni notturni presso la sede di guardia di questo territorio, rendendo difficoltosa la richiesta dei pazienti dei paesi limitrofi, che devono rivolgersi alla sede di Ponsacco. Si tratta di un bacino di utenza che raccoglie i comuni di Peccioli, Palaia, Layatico, Terricciola, Capannoli e Chianni, cioè 20 mila cittadini, che hanno in questa sede, un luogo di riferimento di primo soccorso e vedersi di fronte un cartello con scritto di rivolgersi dalle 20 alle 8 alla sede della guardia medica di Ponsacco, ritengo che non sia una bella cosa.
Si tratta della salute pubblica e il cittadino dovrebbe avere un maggiore rispetto. Sappiamo che il bilancio della regione toscana ha un buco di circa 500 milioni di euro, ma questo non deve far diminuire l’assistenza sanitaria ai pazienti. L’avvento della pandemia ha costretto l’azienda a spostare le risorse su altre attività, il tracciamento dei pazienti positivi e la formazione delle squadre l’USCA, hanno determinato un impegno importante, ma sicuramente tutto questo non avrebbe dovuto togliere medici per coprire i turni notturni della guardia medica della Rosa di Terricciola.
Questa mancanza di copertura dei turni determinerà un aumento dei pazienti che si dovranno recare al pronto soccorso dell’ospedale di Pontedera per avere le cure durante la notte, e ciò determinerà un insuccesso di ciò che era stato raggiunto in questi anni, con il servizio reso da questa struttura, che è sede della Casa della Salute, una vera propria eccellenza in campo della salute pubblica territoriale.
Pertanto è opportuno che la guardia medica di Terricciola sia di nuovo una struttura funzionale sulla quale il cittadino possa fare riferimento in caso di necessità sanitaria, anche con l’impegno dei Sindaci dei comuni limitrofi che si adoperino facendo richieste alla azienda sanitaria locale
Coordinamento provinciale di Pisa – Forza Italia


Appello contro il taglio guardia medica nell’area fiorentina
Guardia medica, il consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia Paolo Gandola si appella ai presidenti delle SDS dell’area metropolitana: “Opponetevi allo smantellamento del servizio da parte dell’Asl”
“In vista dell’incontro già convocato per il 27 agosto prossimo, con la conferenza dei sindaci ed i referenti dell’Asl Toscana Centro (Firenze, Empoli, Prato e Pistoia), i diversi rappresentanti zonali della società della salute dell’area metropolitana fiorentina, che parteciperanno all’incontro, facciano valere le ragioni dei territori che rappresentano. Non servono balbettii, serve una risposta forte ed unica contro lo smantellamento in corso del servizio di continuità assistenziale”.
E’ questo l’appello pubblico che Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia – centrodestra per il cambiamento rivolge a Camilla Sanquerin, presidente della società della salute Nord-Ovest, al sindaco Filippo Carlà Campa, presidente Sds Mugello, al sindaco Francesco Casini, presidente Sds sud-Est, Andrea Vannucci, presidente Sds Firenze e al sindaco Alessio Spinelli, presidente Sds Empolese valdelsa.
“L’incontro, già in programma da molte settimane, spiega Gandola, vedrà la presenza dei rappresentanti dei diversi membri della conferenza aziendale dei sindaci dell’azienda Usl Toscana Centro e dopo l’esodo di questi mesi estivi dei medici di guardia medica è indispensabile una forte reazione affinché sia bloccato il progetto che l’Asl intende promuovere smantellando di fatto la guardia medica da sempre presente in tutti i Comuni dell’area metropolitana.
A causa della cronica assenza del personale, infatti, in tutti i Comuni metropolitani durante l’estate si sono svolte numerose interruzioni del servizio di Guardia Medica costringendo i nostri cittadini a recarsi presso gli ambulatori presenti nei comuni contermini.
Tra maggio e luglio la guardia medica è risultata assente ben 19 volte tra turni diurni e turni notturni nella postazione di Campi Bisenzio ma tagli del servizio si sono registrati anche in tutti gli altri Comuni dell’area metropolitana con intere aree, come quella empolese, di fatto rimaste sguarnite del servizio di continuità assistenziale avendo operato tagli di massa delle postazioni storicamente presenti.
Per non parlare della forte riduzione della guardia medica turistica come quella storicamente presente al Saltino, nel comune di Reggello, oggi attiva solo tre giorni infrasettimanali, una vera e propria ecatombe di un servizio invece da potenziare e valorizzare”.
Per il rappresentante azzurro si tratta di una situazione purtroppo destinata a peggiorare: “come noto, aggiunge il consigliere metropolitano, l’Asl ha avviato la rimodulazione nel servizio nell’area vasta dell’Asl Toscana Centro (Firenze, Empoli, Prato e Pistoia) annunciando la necessità di accorpare le sedi territoriali e tagliare il servizio di continuità assistenziale dalle 24 alle 8.
Per questa ragione, il prossimo 27 agosto si terrà la riunione con la conferenza dei sindaci ed è dunque necessario ed indispensabile che in quella sede sia rappresentata la totale contrarietà dei territori a porre in essere tale progetto.
Non è possibile assistere inermi a questo indebolimento della sanità nell’area metropolitana, conclude Gandola, ed è per questo necessario opporsi, senza se e senza ma, allo smantellamento del servizio di continuità assistenziale che produrrà impropri accessi nelle strutture ospedaliere e gravi conseguenze sulla tenuta del 118 e del pronto soccorso”
Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia


Puccinelli: Emergenza guardia medica a la Rosa, Terricciola
La Rosa di Terricciola, il Responsabile Dipartimento Sanità provinciale di Pisa di Forza Italia Marco Puccinelli: “Emergenza guardia medica per la carenza di copertura dei turni notturni e festivi”
Nel mese di Luglio e di Agosto avremo, nel nostro territorio della Valdera, una carenza per la copertura dei turni notturni e festivi della guardia medica con sede nel distretto della Rosa di Terricciola-Pisa, per la mancanza della disponibilità dei giovani colleghi. Molti di questi, attualmente, sono impegnati nelle attività di “tracciamento” dei positivi, nella esecuzione dei vaccini e nell’USCA e ciò ha determinato una riduzione drastica delle risorse professionali per l’effettuazione dei turni di guardia medica territoriale.
La carenza si attesta in 15 turni per il mese di Luglio e altrettanti per il mese di Agosto, tra l’altro periodi di ferie di molti Colleghi di MMG.
La Direzione della ASL Nordovest ha chiesto hai medici di Famiglia (MMG) di svolgere l’attività ambulatoriale dalle 20 alle 23, periodo di maggiore affluenza alla sede di guardia medica, e dalle 23 alle ore 8, durante la notte, di accorpare alla sede di guardia medica di Ponsacco, in caso di visite domiciliari, chiudendo il presidio della Rosa in tale orario.
Tutto ciò è assai difficile da effettuare, specialmente per noi MMG, che dopo 10-11 ore di lavoro, dovrebbero accollarsi ulteriori 3 ore di lavoro ambulatoriale, raggiungendo per molti le 13-14 ore di lavoro giornaliere, ma soprattutto la difficoltà in cui potrà trovarsi il paziente difronte al presidio di guardia medica con la scritta “chiuso – rivolgersi ad altra sede”. Stiamo parlando di un luogo di sanità, che da molti anni, viene svolto un lavoro di primo soccorso, e punto di riferimento di 20 mila persone (6 comuni).
Sicuramente tale emergenza è causata dalla pandemia in atto, con l’impiego dei giovani medici per le USCA, per il “tracciamento” e le vaccinazioni, e quindi si è verificata tale carenza per coprire i turni di guardia medica, ma è soprattutto legata alla incapacità degli amministratori che non hanno saputo trovare un rimedio a questa emergenza sanitaria.
Occorre, a mio avviso, aumentare il “monte orario” dei medici titolari di guardia medica (attualmente è di 9 turni al mese), superare l’ostacolo di incompatibilità tra il lavoro per la guardia medica e l’USCA , (in questo periodo i medici hanno sensibilmente ridotto i loro interventi), in modo da coprire i turni carenti di figure professionali.
Dr. Marco Puccinelli, Responsabile Dipartimento Sanità provincia di Pisa – Forza Italia


Taglio guardia medica nell’area metropolitana fiorentina
Taglio guardia medica, il consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia Paolo Gandola: “I sindaci dell’area metropolitana si facciano sentire e si oppongano a questo grave depotenziamento del servizio”
“Nonostante le forti proteste del novembre scorso l’amministrazione dell’Asl Toscana Centro è tornata alla carica proponendo di tagliare il servizio di guardia medica notturna. Si tratta di un’idea inqualificabile che se attuata produrrà solo impropri accessi nelle strutture ospedaliere e gravi conseguenze sulla tenuta del 118 e del pronto soccorso. Forza Italia ancora una volta si dichiara totalmente contraria alla previsione oggi rilanciata.”
Così si esprime Paolo Gandola, consigliere metropolitano Fi-centrodestra per il cambiamento tornando nuovamente ad esprimersi sull’idea di prevedere l’attivazione del servizio di continuità assistenziale solo fino alle 24.
“Lo ripetiamo ancora una volta – attacca Gandola – il taglio del servizio della guardia medica (dalle 24 alle 8 di mattina) produce un grave vulnus dell’assistenza domiciliare ed andrà a penalizzare tutti i cittadini dell’area metropolitana fiorentina lasciando interi territori senza la consueta risposta assistenziale della guardia medica.
Al riguardo – continua il consigliere metropolitano – è al momento imbarazzante il silenzio dei sindaci dei territori ricompresi nell’azienda Usl Toscana Centro (Firenze, Empoli, Prato e Pistoia) che oramai da giorni hanno ricevuto una lettera del direttore del dipartimento della rete sanitaria territoriale con la quale ha annunciato la necessità di accorpare le sedi territoriali e tagliare il servizio di continuità assistenziale dalle 24 alle 8.
Cosa aspettano i sindaci dell’area metropolitana a far sentire la propria contrarietà? Non servono balbettii, titubanze o timide risposte, serve una risposta collettiva forte ed univoca. La misura, già prospettata e ritirata nel novembre scorso, è stata nuovamente annunciata prevedendo addirittura la chiusura e l’accorpamento delle sedi di continuità assistenziale in ragione ai volumi di accesso degli utenti al servizio. Un vero e proprio smantellamento del servizio sul territorio. Per questo non è possibile rimanere inermi ed è necessario manifestare la propria contrarietà a tutela della sicurezza sanitaria delle proprie comunità.
Ancora una volta, conclude il consigliere metropolitano, nonostante l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo con l’esplodere della pandemia, anziché potenziare la sanità viene scelto deliberatamente di indebolirla e questo non può che trovarci contrari. Ora e sempre”.
Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia


Arezzo: approvate mozioni guardia medica e femminicidio
Il capogruppo al Comune di Arezzo di Forza Italia Jacopo Apa, insieme a Mery Stella Cornacchini: Approvata mozione per mantenere attiva la guardia medica e atto contro il femminicidio “adottiamo le panchine rosse””
Approvazione nel primo consiglio comunale del 2021 degli atti iscritti all’ordine del giorno di Apa e Cornacchini del gruppo consiliare Forza Italia con Arezzo nel cuore. Nel primo – spiega il capogruppo Jacopo Apa – è stato chiesto al Sindaco ed alla giunta di farsi parte attiva affinché la Regione Toscana disponga la revoca dell’ordinanza num.107 del 11/11/2020 la quale determina la sospensione della guardia medica.
Al momento, infatti, siamo di fronte a un “non mutatum” nonostante una approvazione unanime di un successivo odg del consiglio regionale che ne chiedeva appunto l’annullamento. Proprio per questo, la Regione, qualora lo ritenesse opportuno, può attuare l’ordinanza che di fatto rimane in essere. L’atto è passato con 19 voti favorevoli 11 astenuti e nessun contrario.
Con l’altro atto di indirizzo presentato da Mery Cornacchini abbiamo chiesto di adottare una o più panchine verniciate di colore rosso già presenti nel territorio comunale, come segno alla lotta contro il femminicidio. Le panchine rosse sono diventate oramai il simbolo e l’elemento che concorre a ricordare e riflettere ma anche un luogo dove sostare e dove si segna l’impegno di tutti contro la violenza sulle donne.
Anche qui, con piena soddisfazione – conclude Apa -, l’atto è stato votato favorevolmente da tutte le forze politiche.
Jacopo Apa – Capogruppo Forza Italia al Comune di Arezzo
Mery Stella Cornacchini – Consigliere comunale Forza Italia – Arezzo nel cuore
Stella: guardia medica, approvato odg di Forza Italia
Approvato ODG del capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Guardia medica notturna non verrà sospesa. Regione Toscana costretta a marcia indietro”
Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato un ordine del giorno a firma del capogruppo di Forza Italia, Marco Stella, che impegna la Giunta ad annullare l’ordinanza 107/20 dell’11 novembre scorso, con la quale, tra le altre cose, tagliava la continuità assistenziale notturna, la cosiddetta guardia medica. “Si tratta di un servizio fondamentale per i cittadini – sottolinea Stella – e se fosse stata tagliata, dalle ore 24:00 alle ore 8:00 l’assistenza sarebbe stata garantita solo tramite consulenza telefonica: siamo contenti che l’odg sia stato approvato”.
“Siamo soddisfatti – evidenzia Stella – perché il taglio alla guardia medica notturna sarebbe stato un bel problema, avrebbe prodotto accessi impropri nelle strutture ospedaliere e gravi conseguenze sulla tenuta del 118 e dei Pronto soccorso. Il servizio di guardia medica è strategico per il territorio. Ha prevalso il buon senso, sono stati ascoltati gli allarmi lanciati dai sindaci, dal personale ospedaliero, dalle Società della Salute. Ora attendiamo che Giani produca una nuova ordinanza con cui certifichi il passo indietro della Regione Toscana”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano


Stella: Guardia medica notturna, la Regione la ripristini
Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Regione Toscana ripristini guardia medica notturna, è servizio essenziale. Grave errore sospenderla durante pandemia, si intasano pronto soccorso e ospedali”
La Regione Toscana “sospenda l’ordinanza 107/20 dell’11 novembre scorso, con la quale, tra le altre cose, taglia la continuità assistenziale notturna, la cosiddetta guardia medica, servizio fondamentale per i cittadini, con il risultato che dalle 24:00 alle ore 8:00 l’assistenza è garantita solo tramite consulenza telefonica”. E’ quanto chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, con un ordine del giorno collegato alla comunicazione del Presidente Giani sul Covid 19.
“Questo taglio – sottolinea Stella – potrebbe produrre accessi impropri nelle strutture ospedaliere e gravi conseguenze sulla tenuta del 118 e dei Pronto soccorso. Il servizio di guardia medica è strategico per il territorio, e consente di tenere distinti la continuità assistenziale e l’emergenza, al fine di assicurare percorsi differenziati coerenti con l’assistenza in emergenza urgenza e per la gestione dei codici di minore gravità. E giustamente numerosi sindaci toscani hanno denunciato forte preoccupazione per la strada che la Regione sta percorrendo”.
Per queste ragioni Stella “invita la giunta a sospendere l’ordinanza 107 per tutto il periodo dell’emergenza Covid-19, a riformulare e riproporre una riorganizzazione dell’assistenza socio/sanitaria e socio/assistenziale territoriale che non sia riferita solo e soltanto alla continuità assistenziale a fine pandemia” e chiede che “al momento della riprogrammazione territoriale vi sia un coinvolgimento reale e concreto delle istituzioni locali, a partire dalle Società della Salute e dalle Conferenze Zonali dei Sindaci”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Sospensione guardia medica: Forza Italia agisce nei Comuni
Interventi di Forza Italia contro la sospensione notturna della guardia medica nei comuni di Arezzo (Jacopo Apa), Cecina (Chiara Tenerini) e Capannori (Matteo Scannerini): “creerà gravi ripercussioni per tutti coloro che necessitano di assistenza notturna e intaserà i Pronto Soccorso”
Intervento di Jacopo Apa, Capogruppo FI al Comune di Arezzo:
“In riferimento all’Ordinanza n. 107 del Presidente della Regione Toscana abbiamo fatto una interrogazione urgente a risposta scritta all’Assessore con delega alla sanità del Comune di Arezzo Tanti e per conoscenza al Sindaco Ghinelli.
Abbiamo chiesto, come gruppo consiliare di FI, che l’amministrazione si faccia parte attiva per proporre la revoca dell’Ordinanza regionale che ha predisposto la sospensione del servizio di continuità assistenziale (ex Guardia Medica) dalle ore 24:00 alle ore 8:00 e di proporre maggiori investimenti per l’esecuzione dei tamponi rapidi antigenici.
Anche se sarebbe comunque garantita la continuità assistenziale dalle ore 24:00, con centrali telefoniche programmate sul modello Hub-Spoke attive sino alle ore 8:00 del mattino, a nostro avviso la modalità organizzativa pare assai indebolita non solo per il nostro territorio, ma anche per quelle zone limitrofe o comunque distanti dai grandi centri urbani.
L’orario notturno tra l’altro fa parte di una fascia nella quale va posta molta attenzione, in particolare nei confronti dei cittadini con patologie specifiche (cardiopatici, malati oncologici, ecc.) che necessitano di avere punti di riferimento presenti ed accessibili limitando la tendenza, eventualmente, dell’uso del 118 e dei Pronto Soccorso.
A seguito dell’interrogazione, sempre come gruppo consiliare, abbiamo predisposto al protocollo anche una mozione sul medesimo tema da inserire all’odg nel prossimo consiglio comunale e chiesto al Presidente Luca Stella di discutere in sede di conferenza dei capigruppo (prevista in questa settimana) l’anticipo del documento subito dopo le delibere vista l’urgenza e l’imminente decorrenza”.
Jacopo Apa, Capogruppo FI al Comune di Arezzo
Intervento di Chiara Tenerini, Capogruppo in Consiglio Comunale a Cecina – Forza Italia:
“Mi aspetto che il Sindaco Lippi e la giunta del Comune di Cecina, porti in Consiglio Comunale del 26 novembre la mia mozione urgente che impegna al nostro primo cittadino di chiedere al Presidente della Regione Toscana di revocare questa folle ordinanza.
In tutta la Regione viene sospeso il Servizio di Continuità Assistenziale (ex guardia medica) dalle 24 alle 8, creando così gravi ripercussioni per tutti coloro che necessitano di assistenza notturna.
Il coordinamento provinciale di Forza Italia Livorno si è immediatamente mobilitato con l’ obiettivo di far revocare l’Ordinanza del Presidente della Regione Toscana, n.107 dell’11 novembre 2020.
Dobbiamo garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini, inoltre la sospensione del servizio ottiene il prevedibile risultato di aumentare il ricorso al Pronto Soccorso.
Al Senato e in Regione ci siamo immediatamente attivati come Forza Italia presentato gli atti necessari per la revoca dell’ordinanza. La salute è un diritto costituzionale non la si può limitare con un’ordinanza.
Domenica scorsa ho presentato un atto formale ed urgente in Comune a Cecina per richiedere al Sindaco Lippi di essere uniti in questa battaglia e di farsi portavoce, presso la Regione Toscana, della richiesta di revoca di questa scellerata ordinanza.
Denunciamo la completa assenza di programmazione da parte della Regione Toscana su come affrontare questa recrudescenza epidemiologica.
Nessuno si è preoccupato di preparare la nostra Sanità, finora descritta come una eccellenza, ad un evento ampiamente prevedibile.
Eccoci travolti da un virus meno fatale rispetto alla scorsa ondata, ma più contagioso, che sta creando enormi problemi alle nostre strutture sanitarie.
Non aver rinforzato le medicina territoriale aiutando i Medici di Base, presidio indispensabile e presente ovunque in Italia, ad assistere a domicilio i loro pazienti ha provocato il caos negli Ospedali, già ridotti da molti anni di politica regionale basata solo su risparmi e tagli eccessivi.
Chiara Tenerini, Capogruppo in Consiglio Comunale a Cecina – Forza Italia
Intervento di Matteo Scannerini, Consigliere comunale di Forza Italia a Capannori:
Con l’ordinanza numero 107 dell’11-11-2020, il presidente Giani ha sospeso dalle ore 24 alle ore 8:00 del mattino, il servizio di guardia medica in Toscana. La continuità assistenziale sarebbe garantita, in questa fascia, da centrali telefoniche programmate sul modello Hub-Spoke.
Tutto ciò è chiaramente un indebolimento della nostra sanità regionale. Basti pensare alle numerose persone che, senza indugio, si rivolgeva abitualmente a tale servizio in caso di emergenza e che ora si troveranno disorientata dall’oggi al domani.
Vogliamo parlare poi del rischio di sovraccarico che avremo per il 118? Già parecchio sotto pressione in questo periodo?
Come Forza Italia Capannori abbiamo quindi presentato una mozione, elaborata dalla responsabile dei dipartimenti del direttivo toscano FI Chiara Tenerini e tramessa a tutti i capigruppo comunali azzurri della regione, che chiede la revoca di questa ordinanza.
La guardia medica è fondamentale. Non si può interrompere il servizio giustificando la scelta dicendo che “abbiamo bisogno di quest’ultima per l’esecuzione a tappeto dei test antigenici rapidi”. Per quanto grave, non esiste solo il covid-19. Il diritto alla salute è quindi a rischio.
Si vuole incrementare l’attività di screening? Bene, allora si stanzino immediatamente risorse a favore di laboratori di analisi privati e farmacie di modo che, tutti coloro che possiedono gli strumenti idonei, possano partecipare attivamente al contrasto di questa epidemia.
Personalmente, non mi fermerò all’ufficio comunale. In qualità di consigliere provinciale farò pressione anche sulla presidenza provinciale affinché, seppur informalmente, inviti anch’essa il governatore della toscana a ripensarci.
Matteo Scannerini, Consigliere comunale di Forza Italia a Capannori
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Guardia medica: revocare sospensione servizio notturno
La Responsabile Dipartimenti di Forza Italia Toscana Chiara Tenerini, insieme a Tullio Rizzini : “Guardia medica: revocare sospensione servizio notturno”
In tutta la Regione viene sospeso il Servizio di Continuità Assistenziale (ex guardia medica) dalle 24 alle 8, creando così gravi ripercussioni per tutti coloro che necessitano di assistenza notturna.
Il Responsabile Dipartimenti Toscana Chiara Tenerini e il Responsabile Dipartimento Sanità Toscana Tullio Rizzini si sono immediatamente mobilitati con l’obiettivo di far revocare l’Ordinanza del Presidente della Regione Toscana, n.107 dell’11 novembre 2020.
Dobbiamo garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini, inoltre la sospensione del servizio ottiene il prevedibile risultato di aumentare il ricorso al Pronto Soccorso.
Il Senatore Roberto Berardi, anche a firma del Sen. e commissario regionale Massimo Mallegni e della Sen. Barbara Masini, presenterà delle informative al Senato, al Presidente del Consiglio, al Ministro Speranza fino a scrivere direttamente al Presidente Sergio Mattarella. La salute è un diritto costituzionale non la si può limitare con un’ordinanza.
Il nostro consigliere regionale Marco Stella porterà in Regione la mozione per revocare con urgenza questa folle ordinanza.
Ai Comuni della Regione proponiamo di essere uniti in questa battaglia, abbiamo infatti presentato richieste e atti ufficiali per chiedere a numerose Giunte e Sindaci di farsi portavoce, presso la Regione Toscana, della richiesta di revoca di questa scellerata ordinanza.
Denunciamo la completa assenza di programmazione da parte della Regione Toscana su come affrontare questa recrudescenza epidemiologica.
Nessuno si è preoccupato di preparare la nostra Sanità, finora descritta come una eccellenza, ad un evento ampiamente prevedibile.
Eccoci travolti da un virus meno fatale rispetto alla scorsa ondata, ma più contagioso, che sta creando enormi problemi alle nostre strutture sanitarie.
Non aver rinforzato le medicina territoriale aiutando i Medici di Base, presidio indispensabile e presente ovunque in Italia, ad assistere a domicilio i loro pazienti ha provocato il caos negli Ospedali, già ridotti da molti anni di politica regionale basata solo su risparmi e tagli eccessivi.
Chiara Tenerini, Responsabile Dipartimenti – Forza Italia Toscana
Dr. Tullio Rizzini, Responsabile Dipartimento Sanità – Forza Italia Toscana
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Gandola: stop guardia medica dalle 24 alle 8
Il consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia Paolo Gandola: “Stop al servizio di guardia medica dalle 24 alle 8. I sindaci dell’area metropolitana manifestino il loro dissenso. La scelta produrra’ impropri accessi all’ospedale”
“Forza Italia esprime forte preoccupazione per l’interruzione notturna del servizio di Guardia medica sostituito solo da un consulto telefonico. Una scelta inqualificabile che produrrà impropri accessi nelle strutture ospedaliere e gravi conseguenze sulla tenuta del 118 e del pronto soccorso”.
Così si esprime Paolo Gandola, consigliere metropolitano Fi-Centrodestra per il cambiamento annunciando di aver già presentato un’interrogazione a Campi Bisenzio in qualità di capogruppo azzurro.
“Di fronte a questo taglio del servizio della guardia medica (dalle 24 alle 8 di ogni giorno) le amministrazioni comunali dell’area metropolitana devono attivarsi e far sentire la propria contrarietà. Diversamente si corre il rischio che tale misura, disposta nell’ordinanza n. 107 della regione toscana a firma del presidente Eugenio Giani, indicata quale sperimentazione limitata al periodo pandemico, possa essere definitivamente adottata anche dopo la cessazione dell’emergenza sanitaria in corso”.
“L’interruzione del servizio notturno della guardia medica – spiega Gandola – produce un grave vulnus dell’assistenza domiciliare e andrà a penalizzare tutti i cittadini lasciando interi territori, dal Mugello alla Valdisieve, dal Chianti all’Empolese, senza la consueta risposta assistenziale della Guardia Medica.
Serve un’immediata risposta collettiva delle amministrazioni territoriali – attacca il consigliere metropolitano – la misura è stata disposta senza alcuna preventiva concertazione con i territori ed i sindaci interessati. Per questo non è possibile rimanere inermi ed è necessario manifestare la propria contrarietà chiedendo l’immediato ritiro dell’ordinanza ed il ripristino del servizio nelle ore notturne”.
Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia