Prato, Milone: Operazione permessi facili
Prato, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Un plauso va fatto alla Guardia di Finanza e alla Procura della Repubblica per l’operazione sui permessi facili. Però devo dire che non sono affatto meravigliato per quanto è emerso”
Un plauso va fatto alla Guardia di Finanza e alla Procura della Repubblica per l’operazione sui permessi facili. Però devo dire che non sono affatto meravigliato per quanto è emerso. Del resto già alcuni anni fa era venuta fuori questa commistione tra consulenti del lavoro, qualche presunto commercialista ed esponenti della comunità cinese.
Visto che questa comunità è composta da circa 40/45.000 persone, tra cui molti clandestini, è indubbio che chi è senza permesso di soggiorno debba trovare un escamotage per regolarizzarsi. E ovviamente non possono usare i loro connazionali ma devono utilizzare canali italiani e pseudo-professionisti italiani. Che usano il famoso detto latino “pecunia non olet”. Lo stesso ritrovamento di una ditta fantasma, ovvero non iscritta alla Camera di Commercio, è cosa già nota.
Come ho sempre asserito, purtroppo vanamente, ci vorrebbe un’intensa attività da parte della Guardia di Finanza per poter portare alla luce altre situazioni simili. Ovviamente questo dipende dal Governo che dovrebbe dare indicazioni specifiche per combattere questo fenomeno e potenziare detto Organo di Polizia.
Per ora ovviamente si apprezza il lavoro svolto ma questo fenomeno ha bisogno di mezzi maggiori e anche di nuovi strumenti legislativi adeguati a combattere questo fenomeno. Durante il mio assessorato situazioni simili se ne sono trovate a centinaia e forse proprio perché erano così numerose non si riusciva ad approfondire, come è successo con questa operazione.
Ripeto, e concludo, bisogna che ci sia una forte volontà politica per combattere questo fenomeno presente non solo a Prato ma anche in altre città dove c’è una presenza consistente della comunità orientale con molteplici attività economiche.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana

Prato, Milone: Tutelare la salute pubblica
Prato, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Tutelare la salute pubblica e salvaguardare la dignità sul lavoro, occorre rispetto per il popolo italiano”
Da notizia apparsa sul sito Notizie di Prato sembra che già 1000 cosiddetti “invisibili”, ovvero clandestini di varie etnie, si siano vaccinati e altri hanno fatto richiesta.
Premetto che ritengo giusto e sacrosanto vaccinare queste persone perché è un problema di salute pubblica, al di là del fatto che la loro presenza sia regolare o meno sul nostro territorio.
Però una volta vaccinate queste persone, vanno identificate e attuati i provvedimenti a loro carico.
Occorre serietà e rispetto per il popolo italiano, non possiamo tollerare lo sfruttamento lavorativo da parte di imprenditori cinesi.
Tutelare la salute pubblica come principio generale, ma occorre salvaguardata la dignità sul lavoro.
L’interesse della comunità cinese a far vaccinare i loro connazionali “invisibili” è dettato soltanto da un motivo molto chiaro, continuare a sfruttarli nelle aziende.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana







Prato: 64 aziende cinesi controllate, tutte irregolari
Prato, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “64 aziende orientali controllate, tutte irregolari”
Alcuni giorni fa è stato comunicato alla stampa il report del gruppo interforze sui controlli alle aziende cinesi nel distretto tessile pratese. Su 64 controllate, 64 sono risultate irregolari.
Se per i molti questa notizia ha rappresentato una grande novità, per il sottoscritto invece era scontato. Da assessore alla sicurezza durante la giunta Cenni, ho proceduto a controlli quasi quotidiani nelle aziende orientali, il risultato era scontato, nel senso che si riscontravano le solite irregolarità, sfruttamento di lavoratori al nero o di clandestini ed evasione fiscale, tanto per citare i reati più gravi.
Nonostante i quasi 2000 controlli effettuati nel quinquennio di giunta Cenni, ad oggi questa illegalità continua a essere presente nel distretto cinese nella città di Prato e anche nella piana fiorentina. E continuerà ad esserci se non interverranno modifiche legislative che permettono a magistratura e gruppo interforze di sconfiggere questo cancro che si è diffuso nel distretto pratese e nel comprensorio fiorentino.
L’unico rimedio efficace consiste nel sequestro e relativa confisca di beni mobili e immobili dei titolari delle aziende, ovvero degli imprenditori cinesi. È diventata una sorta di assuefazione fare comunicati con cui si evidenzia questa illegalità economica.
Tra l’altro non dimentichiamo un altro particolare, durante il periodo della pandemia, le uniche aziende che sono cresciute, sono proprio quelle orientali mentre quelle a conduzione italiana presentavano un dato negativo.
Questa forma di illegalità crea invece dei danni economici a chi opera nel rispetto delle leggi e spesso alla chiusura delle stesse aziende con conseguenze disastrose per l’occupazione.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana







Evasione imprenditori cinesi: Manette e sequestro
Evasione, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “finalmente stanno scattando anche le manette agli imprenditori cinesi che evadono le tasse attraverso il sistema “apri e chiudi” delle loro aziende. La misura più efficace è il sequestro e la confisca dei beni”
La Guardia di Finanza ha portato a termine un’operazione contro l’illegalità economica cinese con l’arresto di 29 imprenditori cinesi tra cui anche alcuni consulenti del lavoro italiani, operanti tra Firenze e Prato. Questa illegalità si caratterizzava mediante la chiusura delle aziende dopo due, o poco meno, anni di vita e la riapertura delle medesime con un altro nome.
Questo escamotage era finalizzato a evitare i controlli fiscali e di conseguenza a evadere il pagamento delle tasse per svariati milioni di euro. Un meccanismo che ho da sempre denunciato, sin da quando ricoprivo l’incarico di assessore alla sicurezza durante la giunta Cenni a Prato.
Quotidiani nazionali come Il Sole24ore e anche un settimanale come L’Espresso, hanno riportato i miei allarmi. Adesso finalmente si sta procedendo nei confronti di questi imprenditori orientali ed i loro consulenti italiani anche agli arresti. Però la misura più efficace da porre in essere è il sequestro e la relativa confisca di beni mobili e immobili di cui sono intestatari gli imprenditori evasori.
Mi auguro che la magistratura, che si sta occupando di questo caso, proceda successivamente anche al sequestro dei beni e la loro confisca, come mi auguro.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana







Milone: Sicurezza sul lavoro, sentenza storica
Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Sicurezza sul lavoro, sentenza storica della Cassazione, imprenditore cinese condannato per gravi inadempienze “
La sentenza della Cassazione, che ha condannato un imprenditore cinese perchè da 20 anni residente in Italia ancora non ha imparato la lingua italiana e la mancata conoscenza l’aveva addotta come giustificazione per aver omesso le cautele antinfortunistiche sui luoghi di lavoro perchè riportate in lingua italiana, può essere considerata storica.
Questa sentenza rappresenta un importante fondamento per i futuri procedimenti penali di questo genere e un precedente importante.
Apprendere la lingua del Paese ospitante è il primo passo di un cittadino straniero perchè possa avviare un processo di integrazione. Purtroppo a Prato, soprattutto la comunità cinese, ancora è restia ad apprendere la nostra lingua, mi riferisco soprattutto alle generazioni passate.
Troppi i 40enni e 50enni orientali, oltretutto imprenditori , a non conoscere la nostra lingua.
Questa sentenza è importante perchè deve spingere i cittadini stranieri ad apprendere la nostra lingua. Noi siamo un’anomalia, rispetto agli altri Paesi europei e non, nel cercare di mettere interpreti anche in uffici pubblici. I cittadini italiani, che si recano in altri Paesi per lavoro o altri motivi, sono costretti, e mi sembra giusto, ad apprendere la lingua del Paese ospitante altrimenti rischiano di non poter usufruire di determinati servizi.
Spero davvero che questa sentenza possa spingere anche l’apprendimento della nostra lingua e avviare un vero processo di integrazione.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana







Mazzetti: Dl sicurezza, aumenterà immigrazione clandestina
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Dl sicurezza, normative introdotte aumenteranno immigrazione clandestina”
“Il contenuto del provvedimento è disorganico. Alle misure in materia di immigrazione si aggiungono persino quelle delle comunicazioni dei detenuti sottoposti al regime di 41bis. Tuttavia, vengono introdotte una serie di normative che non fanno altro che aumentare l’immigrazione clandestina, rendendo più complicato il ricollocamento dei migranti negli altri Paesi dell’Ue”.
Lo ha detto la deputata di Forza Italia, Erica Mazzetti, intervenendo nell’Aula di Montecitorio per illustrare un suo ordine del giorno al dl sicurezza “che impegni il governo a prevedere il monitoraggio permanente, coordinato dalla Capitaneria di porto e dalla GdF, delle acque territoriale al fine di consentire un’efficace identificazione dei migranti
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia
Immigrazione: serve un Governo capace di decidere
Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni, insieme ad Aldo Milone: “Immigrazione: per fermare le morti nel Mediterraneo serve un Governo capace di decidere e di farsi rispettare in Europa”
L’annegamento del piccolo profugo Joseph di 6 mesi della Guinea è una tragedia e ci deve far riflettere. Dobbiamo tornare a pensare su come affrontare la questione degli arrivi dei profughi sul nostro territorio. Da troppo tempo si sta facendo finta di nulla!
Abbiamo dovuto assistere inermi ad altre morti che ci sono state nei mesi scorsi mentre tentavano l’approdo sul nostro territorio.
Bisogna assolutamente trovare il modo per fermare queste morti e soprattutto il commercio legato a questi sbarchi che arricchisce questi mercanti di morte.
Innanzitutto è bene che questo governo torni a battere i pugni sul tavolo dell’UE per fare in modo che non sia solo l’Italia a sopportare ancora una volta il peso di questi sbarchi.
Nell’attesa che l’Unione europea decida su come distribuire i profughi tra i vari Paesi, il governo deve mettere in campo tutti i mezzi per tentare di bloccare gli sbarchi.
Riteniamo che nel momento in cui le imbarcazioni delle ONG attracchino illegalmente in un porto italiano, si debba procedere subito al sequestro della nave o di eventuali gommoni. Riteniamo che sia forse l’unico mezzo per porre fine agli sbarchi e anche alle morti per annegamento.
Mettere delle navi come blocco, come qualcuno ha proposto, è improponibile perché innanzitutto non si gestiscono queste cose “manu militari” inoltre avremmo bisogno di centinaia di navi, tale da formare un muro in mezzo al mare.
Inoltre abbiamo avuto un esempio di sfondamento che mette a rischio la vita dei migranti e non solo loro.
In questo momento altri ne sono in arrivo in Italia e chiedono alle ONG di essere aiutati. Infine va rivisto l’accordo con la Tunisia perché non è possibile che arrivino in Italia centinaia e centinaia di tunisini senza alcun motivo o perché nel loro Paese c’è una guerra in atto.
Purtroppo tra questi profughi si nascondono anche potenziali terroristi, come abbiamo visto con i recenti attacchi a Nizza e Vienna. Poi ci meravigliamo della nostra esclusione dall’incontro a tre tra Macron, Merkel e il premier austriaco Kurz.
Ultima cosa non di poco conto, mentre gli italiani sono obbligati a stare rinchiusi in casa e per spostarsi a un Comune all’altro necessitano di autocertificazione, nel sud Italia sbarcano ogni giorno centinaia di persone che poi vengono distribuite in tutta Italia. Crediamo che qualcosa non stia funzionando.
Sen. Massimo Mallegni, Coordinatore regionale di Forza Italia
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Calo demografico, la Regione pensi alle famiglie
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Calo demografico, No caro Rossi, altro che immigrazione, bisogna pensare alle famiglie e ai giovani per invertire il fenomeno. Anche in emergenza covid dalla Regione zero euro stanziati a loro sostegno”
«Eh no caro Rossi: contro il calo demografico che affligge la Toscana e l’Italia rendendo la nostra regione tra quelle a più alto indice di invecchiamento la ricetta non è la tua che vuoi cambiare le politiche sull’immigrazione, ma la nostra di Forza Italia e centrodestra che vogliamo attivare politiche per la famiglia, per i giovani e per la loro occupazione perché senza indipendenza economica non c’è maturità sociale».
Parola del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che così ribatte al post con cui il governatore della Toscana Enrico Rossi commentava via Facebook il nuovo calo demografico registrato dall’Istat.
«Senza sbocco in una buona occupazione senza un sano mercato delle abitazioni anche in locazione e senza la benché minima politica dedicata al sostegno alla famiglia e alla genitorialità – afferma ancora Marchetti – i nostri ragazzi faticano a progettare il futuro che pure agognerebbero. Un futuro che include figli e famiglia. Ma la maturità sociale implica indipendenza economica che per troppi resta una chimera.
Come Pd e sinistra avete fallito nell’affrancare i nostri figli e le nostre figlie dal precariato, e lei in particolare va a caccia di voti promettendo profilattici e pillole. Altro che cambiare le politiche per l’immigrazione, Rossi inizi a guardare in casa sua. Non per altro, sa? Ma perché sarebbe anche casa nostra. E’ la Toscana, ha presente?».

