Edilizia, Mazzetti: rendere continuative compensazioni
Edilizia, la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Impegno a rendere continuative compensazioni contro rincari”
Abbiamo sollevato più volte il problema del caro materiali e, nel frattempo, alcuni passi in avanti ci sono stati dopo l’approvazione del mio emendamento al decreto Sostegni che ha previsto per il primo semestre una compensazione di 100 milioni.
Si tratta di una prima tranche di sostegni per il settore trainante della nostra economia, che, necessariamente, andrà ripetuta, coprendo anche il secondo semestre.
Il nodo da risolvere è sui lavori in gara oggi con prezzari diversi fra regioni, che non danno la certezza per partecipare attualmente alle gare e che sono anche sottostimati rispetto ai reali prezzi del mercato.
Pertanto, nell’immediato dobbiamo risolvere il problema, con pragmatismo e semplicità normativa, da applicare per tutte le amministrazioni contestualmente per i lavori da avviare con il PNRR.
Il nostro supporto non mancherà al governo per il bene delle imprese e lo sviluppo. Adesso che il mercato delle costruzioni è ripartito e alimenta un nuovo sviluppo non possiamo esimerci dall’intervenire.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia e membro della Commissione Ambiente

I Seniores confermano il loro impegno per Forza Italia
Seniores: rilanciamo l’integrazione politica della UE. Il responsabile nazionale dei Seniores Forza Italia Enrico Pianetta: “solo una nuova Europa rifondata, come una forza politica comune, potrà dare il giusto ruolo alle famiglie e agli individui, in particolare alle persone anziane”
Siena: Un rinnovato impegno per la ripresa ed il lavoro
Intervento del Gruppo Consiliare di Forza Italia Siena durante il Consiglio Comunale di Siena sulla ripresa e il lavoro del 10/05/21
La crisi pandemica iniziata nel 2020 e tuttora in essere, ha cambiato ogni paradigma. Dal “Trionfo delle Città”, oggi viviamo una fase di transizione dove le concentrazioni urbane attraversano una fase di desertificazione e disaffezione.
La Città è in crisi: svuotata dal lavoro in remoto, barricata dai venti di lockdown e dal coprifuoco, indurita dalla crisi economica, capovolta dalla paura.
Eppure, è proprio dal vivere insieme e dal suo ripensamento che bisogna ripartire.
Mai come in questo momento storico la cosiddetta rigenerazione urbana ha bisogno anche della rigenerazione umana, di nuove competenze e riflessioni, a servizio della qualità della vita, della bellezza, della sicurezza, della sostenibilità.
Mai quanto oggi è importante chiedersi cosa sia autenticamente “smart” – dallo smart working alla smart city –, non sostituendo la tecnologia al reale, ma incoraggiando un utilizzo della tecnologia che abiliti il lavoro delle imprese, che migliori la qualità della vita, che valorizzi le relazioni e non depauperi le comunità.
Il progressivo indebolimento della rete di servizi di prossimità per i cittadini ha reso evidente, la necessità di arginare la perdita di funzioni nelle città. Questa esigenza è emersa con maggior vigore in epoca di pandemia, quando le attività economiche urbane si sono dimostrate presidi indispensabili per il benessere collettivo ma, al contempo, anche sistemi estremamente fragili.
Per tali ragioni, la tutela di questo capitale urbano, minacciato dalla drammatica crisi in corso, deve rappresentare una priorità per il rilancio economico del nostro Paese e per la vita della nostra comunità.
E’ quindi necessario definire un nuovo quadro di politiche per la Città che metta al centro le economie urbane, consentendo l’attuazione di strategie rigenerative locali condivise tra le varie amministrazioni pubbliche, associazioni di imprese, cittadini e associazioni locali.
L’importanza di cogliere questo momento come occasione per una decisiva spinta verso l’ammodernamento del sistema Italia in molti suoi aspetti è di fondamentale importanza, anche per la nostra Città.
La pandemia ha causato ingenti danni economici e sociali, tali da prefigurare la necessità di uno sforzo finanziario senza precedenti per rilanciare la ripresa, con il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali.
A tal proposito, l’Unione Europea ha mobilitato una massiccia quantità di risorse attraverso l’iniziativa Next Generation EU 2021-2024 e il rafforzamento del bilancio europeo per il periodo 2021-2027. Inoltre, una costruzione sistematica della ripresa non potrà che basarsi sugli indirizzi della nuova Politica di coesione, strumento di importanza strategica che da questa drammatica esperienza esce rinvigorito e al quale viene riconosciuto il ruolo di elemento fondante dell’Unione stessa.
Al di là degli elementi quantitativi e procedurali, va sottolineata l’importanza di sviluppare, sin d’ora, visione e modelli di Governance che guardino al medio-lungo termine e che siano realmente capaci di dare risposte concrete all’economia reale e alla vita quotidiana dei cittadini e degli imprenditori.
Il finanziamento per l’innovazione delle piccole e medie imprese, il sostegno all’occupazione giovanile, il potenziamento dei servizi pubblici e del sistema culturale, le infrastrutture, la transizione digitale e green costituiscono opportunità di modernizzazione, competitività e crescita che occorre saper cogliere per generare un importante effetto moltiplicatore per l’intera economia del Paese.
Al contempo, sarebbe utile un aggiornamento post-Covid dell’Agenda urbana per rafforzare la resilienza della città e della sua economia, consentire una vita di relazioni in sicurezza, favorire l’innovazione e la digitalizzazione dei sistemi economici e valorizzare gli aspetti culturali e identitari in una nuova dimensione di “prossimità urbana”.
In questi tempi difficili, l’impegno dell’Amministrazione Comunale è più che mai volto a garantire una più rapida ripresa del sistema economico; al contempo, però, è necessario guardare anche alla fase post- emergenziale come occasione per realizzare azioni concrete per il futuro della città e delle economie urbane.
Per questo il nostro impegno, dovrà essere volto a sostenere progettualità di sviluppo urbano ed economico a partire da visioni condivise, definite dagli attori economici e sociali locali.
Ciò dovrebbe condurre anche ad una maggiore facilità di accesso alle risorse della nuova Politica di coesione 2021-2027 per valorizzare le strategie che nascono “dal basso”, nella consapevolezza che imprese e città possono contribuire reciprocamente alla definizione di nuove regole e nuove politiche per la rinascita dei sistemi economici e urbani.
A questi aspetti, si aggiunge, ora, anche la necessità di ideare nuove soluzioni per far fronte alle sfide poste dall’emergenza sanitaria. La pandemia ha generato impatti molto rilevanti sul settore del commercio, del turismo e dei servizi.
Siamo di fronte a un crollo devastante dei consumi, con crisi di liquidità e magazzini fermi, che lascerà segni indelebili sul sistema dei servizi e sui posti di lavoro e che potrebbe comportare anche una modifica duratura delle modalità di acquisto e dei comportamenti delle persone nelle città. I cambiamenti riguardano sia gli spazi interni che quelli esterni degli esercizi commerciali.
La prevenzione del contagio, infatti, sta obbligando a rivedere l’architettura degli spazi di vendita e di somministrazione e a modificare le modalità di offerta del servizio, minimizzando code ed evitando assembramenti. Le ripercussioni potrebbero riguardare anche i centri commerciali e gli ipermercati, con un possibile calo dell’attrattività qualora fossero percepiti come luoghi affollati e poco sicuri.
Per contro, nel periodo di confinamento, i negozi di vicinato hanno riconquistato un ruolo di primo piano nella vita quotidiana e nelle abitudini dei consumatori, poiché sono risultati improvvisamente più aderenti alle mutate necessità dei cittadini, nella capacità di offrire servizi di prossimità accessibili a tutte le fasce di popolazione – anche quelle più deboli – e di garantire sicurezza e numerosi vantaggi, come: la consegna a domicilio di generi non solo alimentari, la spesa in negozio su prenotazione, la presenza capillare nel territorio, la sicurezza di un ambiente conosciuto e la relazione umana con il cliente.
Si è, quindi, assistito ad una riscoperta dei valori della prossimità e ora la sfida per gli operatori economici è quella di saper trasformare questo cambiamento in un’opportunità di rilancio, utilizzando al meglio le risorse previste per la ripresa anche per offrire nuovi servizi e consolidare il rapporto con le nuove tecnologie.
Bisognerà agire necessariamente su diversi livelli: locale, nazionale ed europeo, per far sì che Siena possa ripartire e magari migliorarsi.
• Agire a livello locale, affinché tutti i soggetti interessati possano, “dal basso”, contribuire a delineare e co-progettare la visione di sviluppo della città; a livello nazionale, perseguendone la qualità fisica e infrastrutturale, con regole chiare semplici per dare certezze a cittadini, imprenditori e investitori; a livello europeo, contribuendo a delineare e attuare il quadro delle politiche necessarie ad uno sviluppo sostenibile che tega conto del sistema economico esistente.
• Rafforzare l’attrattività urbana di Siena per garantire qualità di vita ma sopratutto lavoro, ponendo attenzione alle politiche nazionali e regionali in materia di: offerta abitativa; sviluppo di nuova imprenditorialità; diffusione di reti commerciali equilibrate; sistemi di mobilità integrata e sostenibile per l’accessibilità e la sosta di persone e merci; infrastrutture, anche digitali; valorizzazione dello spazio pubblico e dell’ambiente urbano; sicurezza e legalità; tutela del centro storico e del patrimonio culturale; recupero e riuso del patrimonio immobiliare dismesso.
• Sostenere le imprese con adeguate politiche fiscali, ma soprattutto misure di fiscalità locale di vantaggio; promuovendo la transizione ecologica delle imprese; operando in modo interdisciplinare per sviluppare politiche integrate in grado di coniugare scienza e tecnologia, cultura, innovazione e creatività per contrastare i problemi di congestione, degrado, disoccupazione, discriminazione, emarginazione e inquinamento.
• Innovare: oggi, ai servizi è richiesto di essere più efficienti, fruibili, modulari, personalizzati, mentre alla Città è richiesto di evolversi verso modelli sostenibili, basati su dati monitorabili nel tempo, in cui realizzare una gestione intelligente delle risorse economiche, ambientali, culturali e sociali presenti, a partire dai bisogni delle persone e attraverso una Governance aperta e partecipativa.
È necessario considerare l’innovazione secondo un’accezione ampia, tale da raggiungere in modo capillare anche le imprese più piccole, favorendo gli investimenti in innovazione e digitalizzazione in una logica sistemica.
Solo in questo modo, le imprese potranno continuare a svolgere un ruolo chiave nella costruzione di benessere, sicurezza e qualità dell’ambiente urbano, concorrendo al completamento di una vera Smart city italiana.
• Tutelare, infine, le tradizioni e i negozi storici: idee, cultura, arte e bellezza sono un grande volano per la rinascita della nostra Siena, e a partire dalla “riscoperta della prossimità”, possono generarsi nuovi modelli di acquisto legati alla valorizzazione dei prodotti locali e all’attenzione alla storia dei luoghi e alle nostre tradizioni.
Forza Italia è pronta e disponibile a tradurre in azioni concrete quanto enunciato; il nostro obiettivo è quello di lavorare per costruire una Siena sempre più forte, e sempre più protagonista.
Noi ci siamo sempre stati, e continueremo ad esserci per sostenere i nostri cittadini, nessuno escluso.
Coordinamento provinciale Forza Italia Siena


