Maltempo: agricoltori in ginocchio, intervenire subito
Il senatore di Forza Italia Roberto Berardi: “Maltempo: agricoltori Toscana in ginocchio, intervenire subito”
“Come se non bastasse l’anno appena trascorso, il colpo di coda dell’inverno che in questi ultimi giorni ha portato le temperature a -5/-6 gradi sotto lo zero, ha messo ulteriormente in ginocchio il comparto agricolo. Intere colture cosiddette primaverili, come pesche e pomodori, sono andate distrutti creando un danno incalcolabile ai lavoratori e alle loro famiglie.
La Regione Toscana non deve perdere tempo nel chiedere lo stato di emergenza per calamità naturali, io stesso ho già parlato sia con Marco Stella, consigliere regionale di FI, che con il sottosegretario all’Agricoltura Francesco Battistoni, entrambi si sono resi disponibili ad intervenire in tal senso”.
Lo dichiara in una nota il senatore di Forza Italia Roberto Berardi.
“E’ necessario cercare di arginare quanto prima la situazione economica in cui si troveranno i maremmani nei prossimi mesi, quando non potranno fare affidamento sui proventi del loro raccolto. Agricoltori che tra l’altro stanno ancora aspettando i fondi previsti dallo stato di calamità per siccità nel 2017.
Come al solito la burocrazia è il grande male di questo Paese. Purtroppo però, a causa dei cambiamenti climatici, temo che questa situazione rischia di ripetersi spesso, perciò da qui ai prossimi anni, anche attraverso i fondi del Recovery Fund, dovremmo immaginare interventi che snelliscano i processi, che prevengano questi disastri, con maggiori incentivi e aiuti al comparto, e che aumentino i fondi per le emergenze”
Roberto Berardi , Senatore Forza Italia
Biglioli: basta una pioggia per mettere in ginocchio Aulla
Il vice Coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani di Massa Carrara Nicola Biglioli: “Siamo alle solite, basta una pioggia per mettere in ginocchio Aulla”
Assistiamo ancora una volta alla classico scenario post pioggia autunnale; gli aullesi Domenica mattina si sono svegliati con i piedi nell’acqua.
E’ bastata un’ora di pioggia per far allagare tutti i fondi dei cittadini Aullesi, compresa la scuola dell’infanzia, dove sono stati investiti ben 8.238.698,24 euro, e continua a rappresentare l’ inefficienza costruttiva e la mancanza di visione politica; i lavori post alluvione sarebbero dovuti servire a prevenire tutto questo, ma evidentemente a nulla sono valsi dieci anni di cantieri e decine di milioni di euro spesi.
La Regione Toscana ha emanato una criticità di livello GIALLO quando in una nottata (dalle 3 alle 5) sono piovuti 100mm d’acqua, cumulativi molto significativi e da ascriversi ad una vera e propria allerta ROSSA.
Il sistema di Protezione Civile Regionale, ma soprattutto comunale non ha funzionato.
Come mai alla prima pioggia le scuole sono oggetto di allagamento?
Perchè l’acqua tracima dai tombini e dalle strade, perché tutte le cunette sono ostruite dalla terra e i tombini sono perennemente tappati?,
Le due mega idrovore, le quali servirebbero proprio per far rimanere all’asciutto la città, come mai non hanno evitato la sequela di allagamenti?
La campagna elettorale è finita, cosi come l’ interesse per il nostro territorio da parte del Partito Democratico, il responsabile dopo cinquant’ anni di amministrazione a tutti i livelli dello scempio di una terra bellissima, ma sempre più fragile e povera
Nicola Biglioli, vice coordinatore provinciale Forza Italia Giovani Massa Carrara



Marchetti: Settore Notte in ginocchio, sostegni subito
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Settore notte messo in ginocchio. I sostegni arrivino subito e bene, se restano sulla carta economie al tracollo“
«Con la chiusura delle discoteche ora il ‘settore notte’, che appena appena iniziava a ritrovare prospettiva, invece finisce in ginocchio. I sostegni annunciati ora arrivino subito e bene, e non restino fermi sulla carta come nei mesi scorsi. Altrimenti un segmento economico importante verrà spinto al tracollo. Sinistra e grillini hanno criminalizzato il comparto per la loro incapacità a governare i comportamenti dei singoli. Io non ci sto»: dà fuoco alle polveri nel metodo e nel merito, il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti pensando al giro di vite sui locali notturni arrivato ieri in via d’urgenza.
«Così non va bene», scuote il capo. «Prima di tutto mi voglio concentrare sulla realtà dei fatti e dico: i ristori enunciati ieri per le discoteche non rimangano sulla carta come troppo spesso avvenuto nei mesi scorsi. Se si vuol chiudere un intero segmento imprenditoriale – sottolinea – allora poi i gestori del settore notte vanno sostenuti subito. Sono imprese che hanno fior di dipendenti e che danno lavoro, prima ancora che divertimento, e senza aiuto i giallorossi al governo li stanno portando per mano verso la consegna dei libri in tribunale. Invece bisogna creare per loro un percorso di sostegni-ponte che li traghettino verso la prossima stagione, se questa salta, tutelando l’integrità del sistema».
Il chiavistello ormai è serrato: «Si sono chiusi fior di locali che io personalmente ho visto essere sanificati, igienizzati e rispettosi dei protocolli da cubo di Rubik varati da virtuosisti della prevenzione. I gestori hanno fatto i salti mortali per adeguarsi. Se adesso li si richiudono, allora per loro e per i loro dipendenti arrivino subito – incalza Marchetti – ma proprio intendo dire nel giro di ore i ristori al danno, perché questo è proprio un danno ponderato dal governo di sinistra e grillini, che viene loro inflitto».
C’è poi l’approccio ideale, secondo Marchetti, da mettere in discussione: «Io non ci sto a criminalizzare un settore», contesta l’esponente di Forza Italia. «La rimonta dei contagi non si risolve chiudendo le discoteche – sottolinea – e facendo passare il messaggio che il divertimento sia un male. Chi governa deve saper incidere sui comportamenti individuali, non mortificare le imprese.
I ragazzi devono essere portati in condizione di divertirsi e svagarsi senza sfidare la roulette russa della diffusione del virus, recapitandolo magari poi a casa e con esiti fatali a nonni e genitori. Ma su questo bisogna fare cultura, non chiusura. Altrimenti il problema si ripropone e si replica, ingrandendosi col contrarsi delle occasioni di buona aggregazione disponibili, anche all’aperto, nelle piazze, nei bar, a scuola quando sarà e non si capisce come, sui mezzi di trasporto… serve la testa, non il chiavistello».


