Mallegni: diamo indipendenza economica alle casalinghe
Stipendio alle casalinghe, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “La proposta nasce anche per dare indipendenza economica alle donne che si occupano della famiglia e della casa in via esclusiva”
Stamani alla trasmissione televisiva “Mattino 5”, in onda su Canale 5, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni ha spiegato le ragioni che lo hanno spinto ad avanzare la sua proposta di dare uno stipendio alle casalinghe.
“Lo stipendio alle casalinghe? La proposta nasce anche grazie ai confronti che ho avuto con diverse associazioni contro la violenza sulle donne. In molti casi le donne vittime di violenza domestica non hanno il coraggio di denunciare e lasciare il marito violento a causa della condizione di dipendenza economica. Queste donne non saprebbero dove andare e come sopravvivere”.
Il senatore di Forza Italia, Massimo Mallegni, torna a sostenere la propria proposta che garantisce libertà a chi fa un lavoro invisibile.
“Oggi 7 milioni di donne ma anche decine di migliaia di uomini si dedicano alla cura della casa – premette Mallegni – e lo fa 7 giorni su 7, arrivando all’età pensionabile. Garantire loro un’indennità significa anche arginare il fenomeno della violenza psicologica in famiglia e dare dignità a chi fa la casalinga. Come? Basta scorporare il reddito di cittadinanza destinando il 50%, cioè 5 miliardi di euro, a chi si occupa del focolaio domestico”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana

Energia, Mazzetti: iniziato percorso per indipendenza
Energia, la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “iniziato percorso per indipendenza”
“La crisi energetica che da diversi mesi ha colpito il nostro paese, aggravata da alcune settimane da una folle guerra, ci mette di fronte ai nostri errori di lungo periodo e ci impone di ristrutturare il nostro modello totalmente dipendente dall’estero ma non è semplice né immediato – questo abbiamo ben presente – ma da un punto dobbiamo pur iniziare.
I tempi che il Ministro Cingolani, 24-30 mesi per essere indipendenti dal gas russo, sono un termine temporale credibile, e da subito dobbiamo iniziare questo percorso senza ideologia, quella degli irriducibili della decrescita infelice che tanti danni ha prodotto al nostro paese.
Ormai da molti mesi sto ascoltando ed esaminando tutte le diverse tecnologie per l’indipendenza energetica e oggi, con l’aggravarsi della crisi ucraina diventa imprescindibile agire, liberi da veti e miopie ideologiche.
Il governo Draghi aveva già iniziato a cambiare politica energetica nei mesi scorsi, ricordo il lavoro sulle riserve e gli stoccaggi (dobbiamo purtroppo considerare anche l’eventualità di un blocco improvviso del gas russo), adesso ha accelerato, come avevo sollecitato qualche settimana fa in Aula durante un’interrogazione specifica, innanzitutto sbloccando la produzione italiana, che può integrare gli afflussi dall’estero, e favorendo accordi con altri fornitori che potrebbe rimpiazzare 15miliardi di metri cubi.
A tutto questo dobbiamo associare il pieno sviluppo di tutte le tecnologie a bassa o nulla emissione di Co2, perché il gas serve come risorsa-ponte ma dobbiamo andare verso le rinnovabili e il nucleare di nuova generazione.
Non possiamo, inoltre, che salutare favorevolmente la rinnovata presenza dell’Italia nei paesi produttori, dove per troppo siamo mancati e ne paghiamo le conseguenze.
Stiamo attraversando non solo una crisi ma una ristrutturazione delle basi energetiche del nostro sistema produttivo e sociale: è un percorso difficilissimo e lungo ma c’è la competenza, la concretezza, il realismo per farlo”.
Lo dichiara Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e componente VIII Commissione.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana