Vaccini: molti mugellani vaccinati in Romagna
Vaccini, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella, insieme a Rodolfo Ridolfi: “Molti mugellani vaccinati in Romagna a causa di inefficienze sistema in Toscana”
“Diversi residenti nell’Alto Mugello si sono vaccinati in queste settimane in Romagna, a causa delle inefficienze del sistema in Toscana. Questo è successo e sta succedendo per colpa dei ritardi nel piano vaccinale della nostra Regione. I ritardi, le promesse di apertura di punti di vaccinazione che venivano e vengono annunciati e spostati di settimana in settimana, i continui cambi di metodi di gestione degli appuntamenti gli annunci stampa non corrispondenti alla obiettività dei fatti hanno disorientato i cittadini dell’Alto Mugello”.
Lo affermano il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella e Rodolfo Ridolfi (FI), capogruppo nell’Unione dei Comuni Montani del Mugello-Alto Mugello, che ha presentato un’interrogazione.
“Molti cittadini dell’Alto Mugello – sottolineano Stella e Ridolfi – hanno fatto ricorso autonomamente ai centri vaccinale della Romagna che li ha accettati, accolti e vaccinati con generosità ed impeccabile organizzazione nei centri di Faenza, Imola, Modigliana e Ravenna. Per questo chiediamo che l’ASL e la Società della salute siano in grado di quantificare il numero dei residenti nell’Alto Mugello vaccinati nelle strutture romagnole e di comunicare quando la Regione e l’Asl saranno in grado di mettere a punto una efficace organizzazione vaccinale nel Mugello ed Alto Mugello, in grado di allontanare dai cittadini disagi e preoccupazioni che fino ad oggi in tanti hanno dovuto subire”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Rodolfo Ridolfi, capogruppo nell’Unione dei Comuni Montani del Mugello-Alto Mugello

Consip, lo scandalo e le inefficienze
Consip, lo scandalo e le inefficienze. Il Coordinatore provinciale vicario di Forza Italia Prato Gabriele Borchi: “Il vero problema del nostro Paese è proprio quella parte di “impiego statale” che non ha compiti, capacità né responsabilità”