Milone: Gli “invisibili” del reddito di cittadinanza costano
Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Gli “invisibili” del reddito di cittadinanza costano caro agli italiani”
Scoperti 9.000 cittadini rumeni, “invisibili”, che hanno percepito il reddito di cittadinanza.
Questa notizia la possiamo considerare al pari di quella che è emersa sempre da un’indagine della GdF circa mafiosi e camorristi che avrebbero percepito un reddito di cittadinanza, nonostante fossero detenuti. Forse è ancora più grave perché almeno i mafiosi o camorristi fisicamente esistevano ed esistono.
Tutto ciò dimostra come il sistema di attribuzione del reddito di cittadinanza è da ritenere fallace. O addirittura ci sia stata la complicità di alcuni Caf o di alcuni enti che hanno istruito la pratica.
A questo punto è necessaria un’approfondita attività investigativa che porti alla luce eventuali complicità. Ritengo che sia necessaria anche perché non è possibile che un reddito di cittadinanza venga attribuito con tale facilità.
Forse sarà la mia mentalità investigativa, dovuta ad anni di attività svolta in una Forza di Polizia, ecco perché sono convinto che ci possa essere una complicità di soggetti in alcuni enti che acquisiscono la documentazione. Come si fa ad accettare una documentazione senza la presenza dell’interessato? Idem per quei mafiosi o camorristi che, essendo detenuti, sono diventati percettori di un reddito di cittadinanza.
Alla luce di questi episodi, ecco perché si ritiene necessario la costituzione di un nucleo, composto da Polizia municipale e Guardia di Finanza, che svolga accertamenti preliminari prima di inserire in graduatoria i soggetti meritevoli del reddito di cittadinanza, soprattutto per tutelare le persone che effettivamente si trovano sulla soglia di povertà.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
