Prato: aziende italiane chiudono, aumentano quelle straniere
Prato, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “In un momento critico come questo le aziende italiane cessano le loro attività mentre quelle a conduzione straniera aumentano. Bisogna avviare una seria attività di monitoraggio”
Mentre centinaia di aziende pratesi hanno cessato la loro attività, causa Covid, quelle con titolari stranieri sono cresciute nonostante la pandemia che ha provocato uno stop all’attività di quasi tutte le aziende. Questo dato emerge da un report della Camera di Commercio.
È un dato che deve far riflettere e non poco. È un fatto insolito e da monitorare anche perché, oserei dire, è un fatto alquanto insolito. Le domande che bisogna porsi sono più di uno: A cosa è dovuta questa crescita in un momento così difficile e soprattutto critico della nostra economia? Chi sono gli investitori? I capitali investiti sono tutti tracciabili o provengono da attività illecite? E forse la domanda più capziosa o più cattiva, se così vogliamo definirla, è la seguente: Di può ipotizzare una sorta di riciclaggio di denaro sporco?
Non è da escludere a priori perché Prato, da alcuni anni, è al primo posto nella classifica stilata da un noto quotidiano economico per il riciclaggio di denaro sporco. E come avrebbe detto Giulio Andreotti “a pensare male a volte ci si azzecca”.
Ripeto e ribadisco che bisogna avviare una seria attività di monitoraggio per evitare qualsiasi inquinamento del nostro sistema economico anche alla luce delle notevoli difficoltà economiche cui stanno andando incontro gli imprenditori pratesi.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana