Turismo: pochi “spiccioli” stanziati da questo non Governo
La Responsabile dipartimento provinciale Turismo di Forza Italia Arezzo Lina Bartelli: “Turismo: pochi “spiccioli” stanziati da questo non Governo”
Il turismo ed il suo indotto rappresentano in Italia il 13% del PIL, il 10% nel PIL dell’UE.
La gestione improvvisata della pandemia e dei suoi effetti in tutti i settori, ma in particolare su quello del turismo, con la iniziale sottovalutazione del problema, diventa imperdonabile a quasi un anno dal suo inizio.
Un Governo che non si rende conto di questo primo elemento, è già un Governo impreparato, solo per usare un eufemismo.
I miliardi persi hanno superato la doppia cifra, un disastro immane che difficilmente sarà arginabile nel breve periodo.
Un Governo che può essere causa della distruzione economica e non solo di tutte quelle famiglie che hanno dedicato la loro intera vita ad un progetto, che in questo hanno investito tanto, forse tutto.
Solo per dare un’idea di cosa è il comparto turistico e da chi è composto, riporto alcuni numeri: l’Italia nel 2019 è stato il 4° Paese più visitato al mondo con 94 milioni di visitatori e i lavoratori del settore sono 1.621.000 ( dati ISTAT rilevamento 2018) che rappresentano il 7% del totale.
Di fronte a queste cifre, appare chiaro come il Governo abbia non poche responsabilità di sottovalutazione, e che adesso a quasi un anno dall’inizio della pandemia, sia necessario un progetto chiaro e serio che dia dignità a tutto il comparto e ai lavoratori del turismo.
Il Next Generation Fund assegna a Cultura & Turismo 3.1 mld. Una miseria, un ennesimo inaccetabile affronto ad una intera categoria.
I dati riportati nel documento che segue allo schema delle ripartizioni, sembrano essere stati messi a caso, là dove si dichiara che le imprese hanno perso solo i 1/5 del fatturato mentre i dati reali dicono i 4/5.
I vertici delle maggiori Associazioni di Categoria hanno già esternato lo sconcerto verso una sì incredibile proposta: Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente Confindustria Alberghi, spiega che il solo settore alberghiero nel 2020 ha già perso oltre 16 miliardi, l’80% del fatturato e come sia evidente l’ insufficienza delle risorse, ben lontane dalle esigenze di uno dei settori di punta dell’economia italiana.
È assolutamente necessario stabilire un piano forte, strutturato e di medio lungo raggio, che sia in grado di accompagnare le aziende sino alla ripresa dei flussi turistici, riqualificare il prodotto, così che l’Italia non sia destinata a soccombere nel confronto con altri Paesi che stanno sostenendo con risorse importanti le loro aziende.
Tutte le Task Force costituite non hanno senso se non ci sono idee e persone qualificate nella materia.
Urliamo quindi al Governo di avvalersi della professionalità delle imprese, chiamandole al tavolo di lavoro e le proposte sicuramente non mancheranno.
Infine, per dare un’idea in cifre della percezione del problema e delle priorità di questo Governo, ricordiamo che nel Recovery Plan, oltre alla digitalizzazione e all’innovazione, sono previste risorse per la rivoluzione verde e la transizione ecologica (74,3 miliardi), per le infrastrutture per una mobilità sostenibile (27,7 miliardi), per l’istruzione e la ricerca (19,2 miliardi) per la parità di genere (17,1 miliardi) ed in ultimo la sanità (9 miliardi).
Ci auguriamo quindi che la Bozza tale rimanga, sino a quando i criteri minimi di equilibrio rispetto ai problemi, siano rivisti e possibilmente migliorati, altrimenti sarà l’ennesima occasione persa per il nostro Paese, già depredato delle proprie eccellenze da tanti, troppi investitori esteri.
Lina Bartelli, Responsabile Dipartimento Turismo Provinciale Arezzo Forza Italia