Giustizia, Baldini: linee guida per il prossimo Ministero
Il Responsabile Dipartimento Giustizia di Forza Italia Toscana Eros Baldini dettaglia le linee guida per il prossimo Ministero
Nella rinnovata compagine parlamentare del centrodestra ci sono incontestabilmente profili di indubbio livello per quanto concerne il settore giustizia. Delmastro delle Vedove e Nordio per FdI, Bongiorno e Ostellari per la Lega, l’uscente sottosegretario Sisto e Bernini per FI. Le voci sui papabili al ruolo di guardasigilli si rincorrono in questi momenti post elettorali, coinvolgendo politici e non.
Perché, oggi come mai prima, il Ministero della Giustizia, oltre che essere giustamente ambito, risulta il perno di un più ampio progetto di rinnovamento di cui la nuova squadra di governo vorrà rendersi protagonista in ottemperanza ad un programma di certo ambizioso, ma sicuramente realizzabile.
I numeri ci sono e appaiono rassicuranti. Rassicuranti nel senso che appare giunto finalmente il momento per una riforma organica e strutturale. Cosa che si è rivelato materialmente impossibile da raggiungere con la riforma Cartabia che, concepita con le migliori intenzioni, ha scontato pesantemente la eterogenea maggioranza nella quale convivevano convinzioni opposte e difficilmente conciliabili.
Adesso, finalmente abbandonata la concezione giustizialista e carcerocentrica dei governi a trazione pentastellata, la direzione è quella tracciata dalle linee programmatiche della coalizione di centrodestra.
I punti cardine risultano essere:
1 portare a termine l’iter per la separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante per recuperare la piena terzietà del giudice al fine del riequilibrio del processo accusatorio, stravolto e snaturato tanto da essere trasformato in un ibrido senza senso;
2 intervenire radicalmente sulla irragionevole durata del processo penale, realizzando un potenziamento delle piante organiche del personale amministrativo e dei magistrati, anche eliminando il fenomeno dei magistrati fuori ruolo distaccati presso l’esecutivo, ed in particolare presso il ministero della Giustizia, specialmente in nome del ripristino della separazione dei poteri; realizzando un potenziamento del ruolo filtro dell’udienza preliminare con previsione di incentivazione all’utilizzo dei riti alternativi al processo ordinario; recupero dell’istituto della prescrizione nell’ottica della doverosa rinuncia alla potestà punitiva dello Stato a seguito del decorso del tempo esorbitante i limiti del giusto processo;
3 reintroduzione del divieto d’appello contro le sentenze di assoluzione: la normativa nazionale ed internazionale garantisce il diritto del condannato, non certo del Pubblico Ministero, ad un secondo giudizio di merito;
4 rilancio della riforma dell’ordinamento penitenziario nella profonda e radicata consapevolezza dell’impossibilità di risoluzione dei problemi sociali attraverso la neutralizzazione dell’individuo mediante restrizione carceraria e, soprattutto, nella incrollabile convinzione della necessaria finalità rieducatrice della pena, costituzionalmente prevista, attraverso la valorizzazione delle forme alternative alla detenzione ed il potenziamento di percorsi di reinserimento.
FI si è da sempre fatta portatrice di una siffatta visione della Giustizia ed intende perseguire tali obbiettivi, di concerto con gli alleati. Anche questi si dichiarano d’accordo sulla linea costituzional-garantista, seppur con accenti più marcati per quanto alla cosiddetta “certezza della pena”; bersaglio necessario che non deve però sconfinare in eccessive rigidità.
E’ nostro compito operare al fine di disinnescare le possibili derive populiste che le spinte di una opinione pubblica emotiva possono generare. Le esigenze securitarie non possono e non devono esorbitare i limiti imposti non solo dalla Carta Costituzionale ma anche e soprattutto da generali principi di civltà giuridica.
Il popolo azzurro, per il tramite dei propri rappresentanti, si è costantemente mosso quale elemento equilibratore in grado di garantire concretezza e affidabilità coniugate con misura e visione di ampia prospettiva. Continuerà a interpretare responsabilmente il proprio ruolo cercando di condurre in porto anche questo progetto al fine di tutelare gli interessi della nazione e dei cittadini tutti. Con la piena consapevolezza del ruolo essenziale della Giustizia, inteso come tutela dei diritti, quale specchio della civilizzazione di un paese, quale elemento di spinta dell’economia generale, quale difesa della eguaglianza dei cittadini.
Avv. Eros Baldini, Responsabile Dipartimento Giustizia Forza Italia Toscana
Scuola, Marchetti: Linee guida Azzolina, si va fuori strada
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Scuola, le sinistre di governo confondono autonomia con abbandono, i nostri ragazzi in emergenza trattati come ultime ruote del carro nazionale. La Toscana si faccia sentire in conferenza Stato-Regioni”
«In Toscana abbiamo edifici scolastici pericolanti, ragazzi che fino a febbraio scorso andavano a scuola nei container come accadeva a Lucca, classi pollaio e ancora si prospettano tagli agli organici mentre per settembre tutta la geografia scolastica è da ridefinire. Ma che si aspetta?
La Toscana che in Conferenza Stato-Regioni coordina la commissione istruzione e formazione produca per prima una pianificazione efficace per i nostri territori, perché con le linee guida Azzolina si va fuori strada. Le sinistre di governo sulla scuola paiono confondere autonomia con abbandono, e durante l’emergenza i nostri ragazzi sono stati trattati come ultime ruote del carro nazionale anziché come principale risorsa per costruire il futuro dell’Italia.
Grave, offensivo e comunque è urgente invertire la rotta»: lo afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti in relazione alla situazione delle scuole a Lucca e in Toscana.
Marchetti da tempo segue con apprensione le sorti del mondo scolastico, in particolare per quanto riguarda lo stato degli edifici: «Le ristrutturazioni e gli adeguamenti alla normativa antisismica sono rimasti bloccati come tutto il resto – sottolinea Marchetti – e si parla solo per il territorio provinciale lucchese di interventi per i quali da mesi si attendevano 64.350.939,75 euro.
Se ne deduce facilmente che gli edifici inagibili prima della pandemia restino tali. Ora che abbiamo le linee non-guida del ministro Azzolina che proclamano l’ognun per sé, cosa si è fatto a Lucca e in Toscana a livello di ricognizioni per individuare e attrezzare nuovi spazi per la didattica in presenza? Nulla».
«Vogliamo garanzie per i nostri bambini e per i nostri ragazzi che hanno il diritto di poter frequentare le scuole in presenza e in sicurezza. Purtroppo – evidenzia Marchetti – nella provincia di Lucca in particolare già non era così prima, figuriamoci adesso.
Ricordo che uno degli agglomerati di container-scuola, quello dove sono stati alloggiati al freddissimo o al caldissimo delle lamiere gli studenti del Paladini, si trova all’ex Campo Marte, ovvero nell’area del vecchio ospedale di cui sono stati riattivati padiglioni per l’attività covid. Sarebbe questa la sicurezza per i nostri giovani?
E’ una commistione funzionale insostenibile e da risolvere, ma non è che la punta dell’iceberg di una scuola tenuta da Pd e sinistre forse collegata, ma congelata».
Forza Italia – Gruppo consiliare Regione Toscana


Fiere: Regione le faccia ripartire con linee guida univoche
Il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Dei circa 24mila ambulanti toscani molti lavorano solo con le fiere”
«La Regione agevoli la ripartenza anche delle fiere, superando una disparità rispetto ai mercati che lascia indietro molti dei 24mila ambulanti toscani, tra imprenditori e dipendenti. Serve un’ordinanza con linee guida univoche sulle misure di sicurezza anche per le fiere, così che i Comuni possano operare con uniformità»: lo chiede il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che si schiera dalla parte degli operatori dopo che Cna Lucca ha sollevato la questione.
«Nei piccoli centri come nelle città – afferma Marchetti – le occasioni fieristiche rappresentano anche un momento di attrazione per il turismo di prossimità, che va favorito. E’ inoltre ingiustificabile che gli ambulanti che operano solo nelle fiere si trovino ancora fermi quando tutta l’Italia varca la soglia della Fase 3. Sono consentiti gli spostamenti tra regioni, si vanno aprendo i confini internazionali e proprio per le fiere di paesi e città non si trova un protocollo di sicurezza adeguato? Non è credibile.
Bisogna che la Regione si rimbocchi le maniche ed emani un’ordinanza per questo settore da cui dipendono le economie di tante famiglie, ma anche quelle di tanti territori che su eventi del genere puntano per creare indotti più o meno grandi ma senz’altro utili».
«Alla Regione chiediamo – sottolinea Marchetti – quel che abbiamo chiesto per le spiagge libere, ovvero che si dia la possibilità di ripartire ma senza generare una Toscana ‘pezzata’ in cui ogni Comune abbia la propria regola. Sarebbe un dedalo inagibile tanto per gli operatori che per i visitatori. Per cui: riaperture con una piattaforma regionale unica di misure anticovid, e a quel punto via agli eventi nelle singole località».
Spiagge libere, chiediamo linee guida univoche per il controllo
Spiagge libere, chiediamo linee guida univoche per il controllo. Il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “No al fai-da-te ma modalità uniformi sugli accessi negli arenili liberi toscani. No a una costa toscana a tocchetti”
Arezzo: approvate le linee guida per la ripartenza
Arezzo: approvate le linee guida per la ripartenza. Il Consigliere comunale di Arezzo Federico Scapecchi (Forza Italia): “I conti dovranno restare in equilibrio e per dare attuazione alle nuove priorità servirà un grande lavoro da parte di tutti gli assessori e di tutti gli uffici”