Gramigna: La lingua italiana è Made in Italy
La responsabile del Dipartimento tutela del Made in Italy di Forza Italia Toscana Antonella Gramigna: “La lingua italiana è Made in Italy”
“Made by Italy: la lingua italiana si fa impresa”: così è stato intitolato l’incontro organizzato da da SACE, società assicurativo-finanziaria italiana specializzata nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale, e la Società Dante Alighieri, a Roma.
Ciò mi fa molto piacere, perché “Made in Italy” non è solo enogastronomia, turismo, manifatturiero, artigianato, e via dicendo, ma anche la cultura e la lingua italiana, ne fanno parte sostanziale, e rappresentano anch’esse il motore per la ripartenza economica.
I dati emersi parlano chiaro: la filiera della cultura, con il suo indotto, vale oltre 250 miliardi di euro. Questo è ciò che emerge. Si tratta di un valore importante che va ben oltre il 16% del PIL riportato dalle statistiche e influenza positivamente anche il successo del nostro Made in Italy.
Da sempre la cultura e la lingua italiane esercitano una forte attrazione nel mondo, rappresentando una vera e propria spinta aggiuntiva per sostenere la competitività del “Sistema Paese”.
Lo stretto legame tra sviluppo dell’export e la promozione culturale, in uno spazio di dialogo sempre più serrato tra settori di eccellenza del Made in Italy, istituzioni finanziarie e cultura italiana nel mondo, può creare sinergie, rafforzare le competenze, incrementare i contatti e trovare nuove soluzioni per intercettare opportunità di business e dare nuovo slancio alla ripartenza del Paese.
Ad oggi, infatti, oltre due milioni di persone che vivono all’estero, studiano italiano. Ed amano la nostra lingua, un patrimonio che abbiamo.
L’attrazione verso la nostra lingua, e alla nostra cultura, al mondo letterario e storico, riflette un interesse diffuso verso il nostro Paese, e questo rappresenta un grande valore nonché una chiave d’accesso fondamentale per entrare nel nostro universo culturale, unico al mondo, sfruttando tutto questo potenziale per accelerare la ripartenza del Made in Italy.
Da sempre sostengo, come responsabile dipartimento regionale toscano Forza Italia, così come i relatori pregevoli intervenuti, che mai come in questo momento si renda fondamentale ‘fare sistema’, cercando ogni possibile dialogo tra i diversi attori del mondo economico.
Il nostro Paese deve dimostrarsi forte e compatto, così da essere lui stesso “Sistema”, termine molto abusato ma che rende l’idea delle azioni da compiere, tale da sostenere la competitività delle nostre imprese in Italia e nel mondo.
È, infatti, chiaro che la ripartenza del nostro Paese non potrà che passare attraverso il gioco di squadra e l’azione sinergica, senza dimenticare gli investimenti per la crescita, il capitale fisico e umano e la produttività, e non da ultimo, la cultura.
Dobbiamo fare passi in avanti, anche mentali e progettuali, e credere di più a un’Italia inserita nel mondo globale. Un’ Italia 9.0 dove la lingua italiana, la nostra prima grande testimonial, fa da padrona, ed aprirsi e spingersi in questa sfida attraverso la lingua, può essere determinante.
Scuole di lingua italiana sorgono ovunque, all’estero, in diverse parti del mondo. Insegnare la lingua prepara il futuro e tiene vivo l’interesse per tutto quello che è made in Italy.
La lingua apre l’accesso al mondo italiano. Sempre più serve sostegno alla formazione ed all’insegnamento della nostra lingua, perché è la nostra ricchezza.
Antonella Gramigna, Responsabile Dipartimento Tutela del Made in Italy Forza Italia Toscana
