Infiltrazioni mafiose al Porto di Livorno
Infiltrazioni mafiose al Porto di Livorno, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone, insieme a Davide Anselmi: “intervenga la Commissione speciale regionale”
Dopo che la Toscana si è piazzata al 6° posto in Italia per la presenza di ecomafie, ovviamente un piazzamento di cui avremmo volentieri fatto a meno, qualche giorno fa è stata portata a termine dalle Forze di Polizia un’altra operazione contro soggetti conniventi con organizzazioni mafiose.
Sono stati arrestati alcuni portuali a Livorno perché legati alla ‘ndrangheta. Ovviamente questo legame portava a favorire l’approdo in Toscana di quintali di sostanze stupefacenti.
Per non dimenticare le altre operazioni come quella dei rifiuti speciali, protagonista sempre la ‘ndrangheta.
Da diversi mesi è operante in Regione una commissione speciale che deve occuparsi proprio di delle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio.
Occorre con estrema urgenza studiare questo fenomeno ed intervenire con forza, perchè quello che sta accadendo in Toscana è molto preoccupante.
Non possiamo permettere che la nostra Regione divenga terra di conquista per le organizzazioni mafiose, sarebbe oltretutto un biglietto da visita negativo anche per l’immagine della Toscana nel mondo e un colpo tremendo al turismo.
Siamo quindi a sollecitare la commissione speciale regionale, non possiamo permetterci ulteriori episodi di questa specie.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Davide Anselmi, coordinatore comunale azzurro di Piombino

Attenzione alla infiltrazioni mafiose in Toscana
Toscana: attenzione alla infiltrazioni mafiose. Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Sollecitiamo la Regione Toscana affinché acceleri i lavori della Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie”
Un recentissimo rapporto della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie ha evidenziato ancora una volta che il pericolo dilaga sul nostro territorio.
Soprattutto durante questo lungo periodo di pandemia la loro ricchezza è aumentata notevolmente.
Da sempre, ed anche in qualità di responsabile dipartimento sicurezza e immigrazione di Forza Italia Toscana, ho evidenziato questo grave problema, mettendo in guardia anche le amministrazioni locali dal rischio che correva il tessuto economico locale a causa delle infiltrazioni di organizzazioni mafiose.
Per quanto riguarda la Toscana già si sono avuti dei segnali recenti in relazione allo “sversamento di rifiuti” in alcuni territori del pisano. Ha riguardato il settore conciario con l’infiltrazione di esponenti della ‘ndrangheta.
Questo rapporto della Commissione parlamentare d’inchiesta dovrebbe rappresentare un ulteriore e serio campanello d’allarme anche per il nostro tessuto economico. Visto che recentemente è stata costituita in Regione una Commissione parallela, si invita la Regione ad accelerare i lavori della Commissione e da mettere in campo tutti gli strumenti legislativi di competenza regionale per porre un freno ad eventuali infiltrazioni mafiose.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana




Milone: L’antimafia non si fa con gli spot
Antimafia, Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “sono mesi, se non anni, che lo scrivente sta lanciando allarmi continui sulle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico toscano”
Ho letto sulla stampa l’attacco che il comitato Soldi Mozzi del Valdarno ha sferrato al senatore Massimo Mallegni, ho trovato questo attacco incomprensibile e ingiustificato. Il senatore Mallegni ha soltanto difeso le imprese sane da attacchi esterni, soprattutto un distretto come quello del cuoio primo in Italia e credo anche in Europa. Questo comitato si erge a difensore della legalità i cui componenti credono che sia sufficiente mettere una casacca dell’antimafia per conoscere questo fenomeno e combatterlo.
Prima di lanciare un attacco al senatore Mallegni, questo comitato avrebbe dovuto documentarsi sul fatto che il senatore, unitamente al sottoscritto e al capogruppo in consiglio regionale Marco Stella, è stato uno dei promotori della costituzione della Commissione speciale regionale che deve indagare sulle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico toscano. Ciò è avvenuto subito dopo l’operazione Keu.
Pertanto non si accettano lezioni di antimafia da nessuno, tantomeno da questo comitato i cui componenti, spero, abbiano avuto modo di combattere in prima persona le mafie italiane e anche straniere e non soltanto per aver letto qualche articolo di giornale o semmai il libro di Saviano, altro paladino anticamorra, che non ha fatto altro che scopiazzare degli atti di Polizia.
Premesso tutto ciò, sono mesi, se non anni, che lo scrivente, in qualità di Responsabile del Dipartimento regionale sicurezza e immigrazione di Forza Italia, sta lanciando allarmi continui sulle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico toscano.
Pertanto, e concludo, Forza Italia ha sempre posto, come una delle sue priorità politiche, la difesa dell’economia toscana da eventuali attacchi “esterni” da parte di organizzazioni mafiose e lo ha fatto e continua a farlo con proposte e con competenza e non lanciando soliti spot.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana




Infiltrazioni mafiose, depositata richiesta Commissione
Forza Italia-Lega-FdI depositano richiesta Commissione regionale d’inchiesta su infiltrazioni mafiose e criminali. Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “L’Ufficio di Presidenza deliberi il prima possibile la costituzione della Commissione”
Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia hanno depositato la richiesta dell’istituzione di una Commissione regionale d’inchiesta sulle infiltrazioni della mafia e della criminalità organizzata in Toscana. “Le indagini della Procura di Firenze e della Dda dello scorso 15 aprile, che ipotizzano legami tra imprese, mondo politico e cosche della ‘Ndrangheta nella nostra regione – sottolineano i capigruppo Marco Stella (FI), Elisa Montemagni (Lega) e Francesco Torselli (FdI) – sono comunque un campanello d’allarme.
Il fenomeno delle infiltrazioni criminali va avanti da diversi anni, in tutti i settori, con numeri sempre più inquietanti, come emerge puntualmente dai rapporti stilati da forze dell’ordine e Istituzioni pubbliche”.
“Non dimentichiamoci – avvertono i capigruppo dei partiti del centrodestra – che nel secondo Rapporto sui fenomeni di criminalità organizzata e corruzione (2018) curato dalla Scuola Normale di Pisa su commissione della Regione Toscana, c’è scritto nero su bianco che, escludendo Sicilia, Campania e Calabria, secondo le statistiche ufficiali negli ultimi tre anni la Toscana è la prima regione in Italia per numero di arresti e denunce con l’aggravante del metodo mafioso, e per questo si conferma un contesto economico favorevole, oltre che vantaggioso, per gli investimenti criminali.
Secondo i dati della Dia (Direzione Investigativa Antimafia), infatti, sono 78 i clan che hanno sviluppato attività economiche in regione, di cui il 48% fa riferimento alla ‘Ndrangheta calabrese e il 41% alla Camorra campana, mentre a Cosa Nostra e alla Sacra corona unita resterebbe l’11%”.
“Come emerso a gennaio nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario a Firenze – aggiungono Stella, Montemagni e Torselli – la Toscana rimane centrale nei traffici nazionali e transnazionali di droga, e vanta numeri importanti anche nel gioco d’azzardo, nel riciclaggio, nel traffico di rifiuti, nell’occultamento di capitali criminali in particolare nel settore immobiliare e turistico-ricettivo.
La proposta andrà adesso in Ufficio di Presidenza e ci auguriamo che l’UP deliberi quanto prima la costituzione di questa Commissione d’inchiesta, che dovrà svolgere un lavoro importante e minuzioso a servizio della comunità toscana”.
Marco Stella, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana
Infiltrazioni mafiose in Toscana, chiediamo commissione
Chiediamo Commissione regionale d’inchiesta su infiltrazioni mafiose e criminali. Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella insieme ad Aldo Milone: “La nostra regione ai primi posti in Italia per arresti e denunce. Fare luce su droga, rifiuti e occultamento capitali”
“Come Forza Italia, chiediamo formalmente l’istituzione di una Commissione regionale d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose e della criminalità organizzata in Toscana. L’operazione di ieri che ha fatto emergere legami tra imprese, mondo politico e cosche della ‘Ndrangheta nella nostra regione, è soltanto la punta dell’iceberg di un fenomeno che va avanti da diversi anni, con numeri sempre più inquietanti, come emerge puntualmente dai rapporti stilati da forze dell’ordine ed Istituzioni pubbliche”.
È quanto dichiarano Marco Stella, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, e Aldo Milone, responsabile Sicurezza del Coordinamento regionale di Forza Italia Toscana.
“Non dimentichiamoci – avvertono Stella e Milone – che nel secondo Rapporto sui fenomeni di criminalità organizzata e corruzione (2018) curato dalla Scuola Normale di Pisa su commissione della Regione Toscana, c’è scritto nero su bianco che, escludendo Sicilia, Campania e Calabria, secondo le statistiche ufficiali negli ultimi tre anni la Toscana è la prima regione in Italia per numero di arresti e denunce con l’aggravante del metodo mafioso e per questo si conferma un contesto economico favorevole, oltre che vantaggioso, per gli investimenti criminali.
Secondo i dati della Dia (Direzione Investigativa Antimafia), infatti, sono 78 i clan che hanno sviluppato attività economiche in regione, di cui il 48% fa riferimento alla ‘Ndrangheta calabrese e il 41% alla Camorra campana, mentre a Cosa Nostra e alla Sacra corona unita resterebbe solo l’11%”.
“Il modus operandi dei clan – sottolineano Stella e Milone citando gli esperti e gli investigatori – si basa da un lato sul fenomeno della corruzione che tende a farsi sistemica, e dall’altro sul metodo mafioso che trova espressione in un repertorio di messaggi, linguaggi, segnali, atteggiamenti, regole, in parte mutuati da quelle delle tradizionali organizzazioni mafiose.
Come emerso a gennaio nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario a Firenze, la Toscana rimane centrale nei traffici nazionali e transnazionali di droga, e vanta numeri importanti anche nel gioco d’azzardo, nel riciclaggio, nel traffico di rifiuti, nell’occultamento di capitali criminali in particolare nel settore immobiliare e turistico-ricettivo. La Commissione d’inchiesta deve essere istituita il prima possibile, noi ci siamo già mossi con gli atti formali da presentare”.
Marco Stella, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana