Berlusconi: l’Italia del futuro
Roma, 8 e 9 aprile 2022: Manifestazione Nazionale Forza Italia. Intervento conclusivo del Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi: “L’Italia del futuro”
Cari amici,
il vostro applauso, il vostro affetto, il vostro calore fanno davvero bene al cuore.
Oggi in particolare, perché questo incontro ha, per me e per tutti noi, un significato speciale. Oggi riprendiamo, dopo quasi tre anni, ad incontrarci in presenza, a parlarci guardandoci negli occhi, a ragionare insieme sul nostro futuro, sul futuro del Paese, il Paese che amiamo.
Uso questa espressione, “il Paese che amiamo”, perché il discorso di oggi si associa idealmente ad un altro, a quello che ho pronunciato 28 anni fa, quando ho lasciato il lavoro che amavo – il lavoro di imprenditore che mi aveva dato tante soddisfazioni – per scendere in campo in politica e contrastare la presa del potere da parte della sinistra comunista.
Quella di oggi potrebbe essere insomma una nuova discesa in campo, come allora guardando al futuro, come allora coscienti delle nostre idee, dei nostri valori, dei nostri programmi, consapevoli che tutto questo è indispensabile e insostituibile per il futuro del nostro Paese.
Oggi come allora siamo in politica non soltanto per ragioni contingenti, immediate, ma siamo in politica perché rappresentiamo qualcosa che in Italia non è mai esistito prima e che senza di noi non esisterebbe, qualcosa di cui un grande paese dell’Occidente come l’Italia ha assoluto bisogno.
Ventotto anni fa abbiamo proposto un modello di profondo, di radicale rinnovamento della politica italiana, nel quale potessero riconoscersi ceti fino a quel momento non rappresentati.
Al professionismo della vecchia politica abbiamo voluto sostituire
le competenze,
l’esperienza,
la passione civile dei ceti produttivi,
degli imprenditori,
dei professionisti,
degli uomini di cultura.
Abbiamo portato la presenza femminile in politica ai massimi livelli, come era doveroso, perché nessun Paese può permettersi di fare a meno del contributo della metà dei propri cittadini.
In questi 28 anni abbiamo scritto la storia. Abbiamo creato il bipolarismo in Italia, abbiamo reso possibile l’esistenza di un centro destra di governo, un centro destra che senza di noi non sarebbe mai esistito, non esisterebbe oggi e non potrebbe esistere neppure per il futuro.
Abbiamo cambiato il paradigma della politica italiana, anche per i nostri avversari, introducendo temi, dal contenimento della pressione fiscale alla riforma della giustizia, dei quali non si parlerebbe in concreto, se noi per primi non ne avessimo fatto le nostre bandiere.
In 10 di questi 28 anni abbiamo governato, e lo abbiamo fatto molto bene, senza mai mettere le mani nelle tasche degli italiani, senza mai adottare un provvedimento che restringesse la libertà dei nostri concittadini, abbiamo reso l’Italia protagonista nel mondo non per la nostra forza militare o per la nostra forza economica ma per la nostra capacità di costruire relazioni importanti e di indicare la strada per le soluzioni di conflitti internazionali.
Siamo stati anche per molti anni all’opposizione, abbiamo dovuto subire dei ribaltoni che hanno cancellato la volontà popolare espressa dagli elettori.
E’ successo nel 1995, è successo nel 2011.
E’ bene non dimenticare mai che a tutt’oggi il nostro è stato l’ultimo governo che è nato come espressione diretta e coerente del risultato delle urne. Da allora – e sono passati più di dieci anni – tutti i governi, sottolineo tutti, sono stati espressione di manovre parlamentari.
In questi anni abbiamo dovuto subire una persecuzione giudiziaria, con più di 100 processi che hanno colpito non solo me, ma anche i miei collaboratori e le aziende che avevo fondato e che non gestisco più da molti anni.
Tutto questo fino alla grottesca espulsione dal Senato e dalla politica attiva, di cui sono stato vittima 9 anni fa e sulla quale aspetto ancora che la Corte Europea dei diritti dell’uomo faccia chiarezza e faccia giustizia.
Tutto questo ci ha indeboliti. Certamente, i nostri numeri non sono quelli del passato e non sono quelli che io vorrei, ma non ci hanno sconfitti, noi siamo ancora qui, più determinati e, soprattutto, più determinanti che mai.
I numeri, dicevo: non ci soddisfano, ma sono in continua e costante ascesa. Una ascesa che premia il buon lavoro fatto da tutti voi, da tutta la squadra di Forza Italia.
Noi siamo stati e
siamo dalla parte delle istituzioni,
siamo dalla parte della repubblica,
siamo dalla parte degli italiani.
Siamo coerentemente e orgogliosamente i fondatori del centro-destra italiano e nel centro-destra rimarremo con assoluta coerenza.
Ma se dovessi dare una definizione di noi stessi, direi che siamo prima di tutto italiani che amano il loro Paese.
L’Italia ha bisogno di una Forza Politica come noi, di un partito che sia al tempo stesso profondamente e coerentemente una forza politica liberale, una forza politica cristiana, una forza politica europeista, una forza politica garantista.
Una forza politica
come i Cristiano-Democratici in Germania,
come i Repubblicani in Francia,
come il Partito Popolare in Spagna,
come i Conservatori nel Regno Unito,
come i Repubblicani negli Stati Uniti:
sono forze politiche molto diverse fra loro, ma tutte sono state e saranno una forza credibile di governo nei loro Paesi, una forza alternativa alla sinistra, una forza distinta dalla destra, in sistemi bipolari maturi.
Nella storia italiana le grandi correnti di pensiero alle quali noi ci ricolleghiamo hanno avuto storie illustri e grandi protagonisti, ma non hanno mai saputo mettersi insieme, non hanno mai saputo creare un contenitore politico comune.
Voglio ripeterlo: noi siamo liberali, come lo sono stati Cavour, Einaudi, Croce, perché noi crediamo nella libertà come principio fondante delle società umane e crediamo nella persona come portatrice di valori e di diritti assoluti, diritti che non vengono concessi dallo Stato ma derivano da Dio o dalla stessa natura umana.
Per le stesse ragioni siamo Cristiani, come lo erano Don Sturzo e De Gasperi, perché
le idee della sacralità della persona,
del libero arbìtrio,
della parità di diritti di tutti gli esseri umani ci vengono direttamente dal messaggio cristiano.
Noi siamo europeisti, ancora una volta come Einaudi e De Gasperi, come Gaetano Martino, perché l’Europa è il luogo nel quale i valori cristiani e i principi liberali hanno trovato applicazione in un comune modello di cultura e di società.
E siamo garantisti, perché la sacralità della persona e dei suoi diritti di libertà deve prevalere sul rischio di un uso arbitrario o strumentale dei poteri dello Stato.
Perciò, per tutte queste ragioni l’Italia ha bisogno di noi, ha bisogno di queste nostre idee, di questi nostri valori, oggi come nel ‘94. E ne ha bisogno prima di tutto il centro-destra, se vuole essere forza di governo.
Il centro-destra è la nostra casa. E’ la casa che abbiamo costruito noi. Non esisterebbe un centro-destra in Italia se noi non lo avessimo fondato e tenuto in vita, anche facendo dei sacrifici e pagando dei prezzi politici rilevanti.
Noi siamo diversi dai nostri amici ed alleati, ai quali ci lega un rapporto di lealtà, di stima, di condivisione che verifichiamo ogni giorno nel governare insieme molte regioni e molti comuni. Un rapporto che non è venuto meno neppure con la nascita del governo di emergenza e di unità nazionale, quando Fratelli d’Italia ha perso, a mio giudizio, l’occasione, entrando nel governo, di essere partecipe del rilancio del Paese con le sue idee, con i suoi programmi, con le sue donne e con i suoi uomini.
In questa alleanza del centro destra noi siamo ovviamente determinanti.
Lo siamo sul piano dei numeri, perché senza di noi non esiste nessuna maggioranza possibile, né di destra né, per assurdo, di sinistra.
Ma soprattutto siamo determinanti sul piano delle decisioni politiche, il che conta ancora di più.
Noi dunque rappresentiamo il centro.
La nostra idea di centro non è affatto quella dei “due forni” della Prima Repubblica. Non è un centro equidistante che può allearsi indifferentemente con la destra o con la sinistra.
Il nostro centro è alternativo alla sinistra e distinto dalla destra, con cui siamo e saremo alleati.
Il nostro centro è quello del Partito Popolare Europeo, il PPE, il più importante partito nel Parlamento Europeo, il partito di cui siamo parte e che orgogliosamente rappresentiamo in Italia.
Cari amici, io personalmente ho stabilito rapporti di grande amicizia e cordialità con i maggiori leader del pianeta, rapporti che si sono rivelati utili anche in tante occasioni di crisi, e la nostra politica è sempre stata, di rigorosa fedeltà all’Europa, di rigorosa fedeltà all’Alleanza Atlantica, di rigorosa fedeltà all’Occidente.
E lo è anche oggi, in una stagione nella quale cupi venti di guerra soffiano sull’Europa. Venti di guerra che devastano una nazione importante come l’Ucraina, e che non avremmo mai più creduto potessero ancora manifestarsi nel nostro continente.
Nella politica internazionale ho sempre operato cercando di includere anche la Russia in una nuova architettura di sicurezza europea e avevo trovato fautori autorevoli anche nelle amministrazioni americane. Grazie alle buone relazioni personali che avevo instaurato sia con Putin che con George Bush, questa politica aveva portato, per mia iniziativa, al famoso accordo NATO-Russia, sottoscritto a Pratica di Mare nel 2002, accordo che pose fine alla guerra fredda che durava da più di trent’anni
Ho sempre insistito in Europa affinché l’Unione Europea arrivasse ad un’unica politica estera e ad una comune politica di difesa, coordinando tutte le forze militari dei vari Paesi e dando vita ad un corpo di pronto intervento di 50-100 mila uomini.
In questo modo l’Europa sarebbe assurta al ruolo di potenza militare mondiale ed avrebbe potuto mettere insieme una alleanza con gli Stati Uniti, con la Federazione russa, con l’Australia e con il Giappone, un’alleanza che sarebbe stata in grado di contenere l’espansionismo cinese sia economico che politico e militare.
Purtroppo non è andata così.
L’Europa non si è mai data né un’unica politica estera né una politica di difesa comune e oggi siamo di fronte ad una aggressione senza precedenti messa in atto dalla Russia ai danni di un paese neutrale come l’Ucraina, che sta combattendo con valore e determinazione per la propria libertà. Una aggressione che anziché portare la Russia in Europa l’ha portata nelle braccia della Cina.
Peccato, davvero peccato!
Non posso e non voglio nascondere di essere profondamente deluso ed addolorato dal comportamento di Vladimir Putin, che si è assunto una gravissima responsabilità di fronte al mondo intero.
Noi non abbiamo avuto alcuna esitazione a schierarci: la posizione di Forza Italia è quella espressa nella durissima “Risoluzione contro l’aggressione della Russia all’Ucraina” approvata dal Parlamento Europeo in seduta straordinaria il primo marzo, risoluzione che io ho convintamente votato.
Una posizione tante volte poi ribadita in modo perfetto da Antonio Tajani e dai nostri gruppi in Parlamento. E’ una posizione di pieno sostegno, senza distinguo, alla linea dell’esecutivo di cui facciamo parte.
Voglio dire ancora di più: di fronte all’orrore dei massacri di civili a Bucha e in altre località ucraine, veri e propri crimini di guerra, la Russia non può negare le sue responsabilità. Dovrebbe al contrario, nel suo stesso interesse, identificare e mettere sotto processo i responsabili di comportamenti che il diritto e la morale considerano inaccettabili anche in tempo di guerra.
Dunque Forza Italia, voglio ripeterlo ancora, ancora, è sempre stata ed è oggi a maggior ragione dalla parte dell’Europa, dalla parte, dell’Alleanza Atlantica, dalla parte dell’Occidente.
Forza Italia è sempre stata dalla parte della Libertà.
Anche della libertà del popolo ucraino, la libertà di difendere il proprio futuro.
In queste settimane ho guardato, come tutti voi, con crescente incredulità, con dolore e con rabbia, le immagini tremende che le televisioni ci trasmettono.
Bisogna fare tutto il possibile perché tutto questo finisca al più presto, per mettere fine alla brutalità della guerra e l’Italia deve lavorare a questo scopo, perché si arrivi ad un compromesso accettabile per tutti. Questo significa però che la libertà e l’integrità dell’Ucraina devono essere garantite.
Noi auspichiamo che i rapporti fra Russia, Stati Uniti, Europa, tornino ad essere dialoganti. Ma spetta alla Russia adesso fare un passo nella giusta direzione, facendo tacere le armi. Il cessate il fuoco da parte della Russia è fondamentale.
Uscire in fretta da questa crisi è necessario per il mondo intero, perché si rischia di avere conseguenze drammatiche a livello globale: l’aumento del costo dell’energia, l’aumento del costo delle materie prime, le limitazioni ai commerci e al turismo potrebbero diventare fatali per le economie già deboli dei paesi in via di sviluppo, portando alla fame, a rivolte, a nuovi conflitti.
Al tempo stesso questa crisi rischia di costare molto cara anche all’Europa e all’Italia che stanno pagando in termini economici un prezzo molto alto.
Un prezzo che, per noi, deriva innanzitutto dalla mancata diversificazione delle fonti di energia.
Ci hanno danneggiato le scelte ideologiche che hanno portato alla rinuncia del nucleare,
che hanno portato alla riduzione della produzione e della ricerca nazionale
che hanno portato al blocco dei rigassificatori.
Per questo non siamo in grado di rinunciare, almeno nell’immediato, alle forniture di gas russo.
Anche se questo deve essere il nostro obiettivo nei tempi giusti.
Ora si invoca una politica dell’energia comune mentre l’Europa paga ancora una volta la debolezza che le deriva dall’assenza di leaders e soprattutto dall’assenza di una politica estera unica e di una politica di difesa comune, quelle innovazioni che da sempre io ho invocato, naturalmente in una stretta alleanza con gli Stati Uniti, paese guida del mondo libero, Paese al quale ci lega un profondo debito di riconoscenza.
L’ho ricordato quando ho avuto l’onore di prendere la parola davanti al Congresso americano. Voglio citarne un passaggio:
Ho detto: “Sarò sempre grato agli Stati Uniti per aver salvato il mio Paese dal fascismo e dal nazismo a costo del sacrificio di tante giovani vite americane.
Sarò sempre grato agli Stati Uniti perché nei lunghi decenni della Guerra fredda hanno difeso l’Europa dalla minaccia dell’Unione Sovietica.
Sarò sempre grato agli Stati Uniti per aver aiutato il mio Paese a vincere la povertà e a conseguire crescita e prosperità dopo la Seconda Guerra Mondiale grazie alla generosità del Piano Marshall”.
Era il primo marzo del 2006.
Quindi su dove siamo, su questa nostra scelta di campo non ci possono essere dubbi.
Oggi la crisi ucraina ci mette sotto gli occhi un’altra triste realtà.
Nel gennaio del 2022 la popolazione umana ha raggiunto gli 8 miliardi di persone. Fra loro, secondo gli ultimi studi, soltanto 2 miliardi di esseri umani vivono in nazioni che si possono definire libere e democratiche, secondo il modello occidentale.
Gli altri 6 miliardi, cioè i 3/4 della popolazione mondiale, secondo questi studi sono governati da dittature, da sistemi autoritari o comunque si trovano a vivere in condizioni di insufficiente libertà politica e insufficiente libertà economica e civile.
Diciamocelo francamente, finora ci eravamo cullati in un bel sogno: quello di pensare che la democrazia potesse essere universale, che si potesse realizzare in tutto il mondo.
E invece, purtroppo, non è così!
Cari amici, la vicenda del conflitto Russo-Ucraìno richiama la nostra attenzione anche su un altro aspetto importante. La fragilità di quello che Kissinger definì l’ordine liberale internazionale, quell’assetto pacifico nei rapporti fra gli Stati che è basato sul diritto internazionale, e che favorisce la libertà dei commerci e la libertà della circolazione delle persone, delle merci e delle idee.
L’ordine liberale internazionale è un ordine
messo in crisi da vicende come quella ucraina,
messo in crisi dal comportamento irresponsabile di dittatori come quello della Corea del Nord,
ma soprattutto messo in crisi dalla politica egemonica ed espansionistica della Cina. Una politica che coniuga il totalitarismo comunista con antichi disegni espansionistici dell’Impero Cinese.
Per tutti questi motivi io penso che sia indispensabile ricondurre la Cina alle regole di un ordinamento internazionale condiviso, quello sul quale si è fondata la crescita negli ultimi decenni, una crescita impetuosa per molti Paesi, un ordinamento internazionale che ha portato due miliardi di persone ad un tenore di vita, di sicurezza, di alimentazione, di accesso alle cure mediche e alla scuola, che non ha eguali nella storia dell’umanità.
Una storia che tocca a noi liberali continuare a scrivere, nel mondo e prima di tutto in Italia.
Perché le nostre ricette sono quelle della crescita, del diritto, della pace, di quella stabilità di cui abbiamo straordinariamente bisogno perché le fragilità del nostro Paese si stanno dimostrando in modo molto serio, proprio in queste settimane.
Infatti stavamo uscendo lentamente e con fatica dalla crisi legata al Covid, grazie alle politiche del nostro governo di unità nazionale e soprattutto grazie all’aiuto dell’Europa, aiuto che abbiamo ottenuto grazie ai nostri diretti interventi sui protagonisti di quasi tutti i paesi europei.
Un aiuto quello dell’Europa che questa volta è stato finalmente concreto, adeguato, solerte, come non era accaduto in passato su altri temi.
Un aiuto, quello dell’Europa, favorito questa volta anche dal governo di emergenza e di unità delle forze politiche che, voglio ripeterlo noi abbiamo voluto, per salvaguardare l’interesse nazionale.
Ma ora il nostro governo ha di fronte un nuovo e difficile compito, perché la crisi internazionale sta mettendo di nuovo in discussione la fragile ripresa che si era appena avviata.
Tutti noi sentiamo l’angoscia delle famiglie e delle imprese di fronte agli aumenti insostenibili del costo delle materie prime, di fronte agli aumenti delle bollette della luce e del gas, di fronte all’inflazione ormai al 7%, di fronte alle difficoltà del settore agricolo e degli allevatori. E le aziende saranno, prima o poi costrette, per non fallire, a trasferire sui consumatori l’aumento dei loro costi industriali.
Si aprirebbe così un circolo vizioso, una spirale negativa che dobbiamo assolutamente interrompere sul nascere.
Noi abbiamo ascoltato in questi giorni il grido di allarme di molte categorie produttive. E’ stato importante dialogare con loro e ringrazio i loro presidenti di essere intervenuti a questa nostra manifestazione. Li abbiamo invitati perché vogliamo ragionare sul futuro dell’Italia con chi lo costruisce concretamente ogni giorno, nel lavoro e nell’impresa.
A tutti loro, alle categorie produttive, voglio dire che non sono soli, che non saranno mai soli, che le loro preoccupazioni sono le nostre, che le loro richieste sono le nostre.
Questa è la mia risposta positiva alle richieste che mi sono state fatte ieri da questo palco.
Come governo abbiamo davanti a noi un compito difficilissimo: evitare una nuova recessione.
Possiamo farlo perché l’Europa oggi ci consente politiche di bilancio flessibili e ci consente di utilizzare la leva fiscale per assorbire e attenuare gli aumenti. I provvedimenti che il governo ha preso sinora – anche su nostra richiesta – vanno nella direzione giusta, ma sono ancora insufficienti.
C’è ancora molto da fare, per salvare il futuro del nostro Paese. E solo politiche liberali possono riuscirci.
Solo un governo credibile in Europa può chiedere alla Banca Centrale Europea, alla BCE, di continuare a ricorrere all’acquisto di titoli di Stato per immettere liquidità nel mercato e per sostenere l’indebitamento degli Stati.
Così come solo un governo credibile in Europa può chiedere, come nel caso del Recovery Fund, l’emissione di titoli europei per finanziare le risposte alla crisi.
Noi abbiamo fiducia nella capacità del nostro governo di lavorare per il futuro ma il governo, devo dirlo, non può fare a meno del supporto delle forze politiche, noi compresi, e non può non considerare l’esistenza e la necessità di una normale dialettica parlamentare.
Noi siamo leali e lo saremo fino alla fine, ma non possiamo rinunciare alla nostra identità sostenendo provvedimenti che negano i nostri principi.
Noi non consentiremo mai a nessun governo, come non lo abbiamo mai consentito, di mettere le mani nelle tasche degli italiani.
Noi non consentiremo mai a nessun governo di colpire la casa, che per noi è sacra, è il simbolo dell’unità e della continuità della famiglia.
Non consentiremo mai a nessun governo di colpire il risparmio che è il frutto di una vita di lavoro, di sacrifici e di speranze.
Quella di non penalizzare il settore immobiliare è un’esigenza economica perché – come dicono i francesi – “quand le bâtiment va, tout va”, ma è anche un’esigenza morale, sociale e civile.
Come potremmo pensare di combattere la crisi demografica, per esempio, che è una delle più gravi minacce al nostro futuro, se rendessimo sempre più difficile alle giovani coppie comprare una casa o anche solo affittarla?
Ma torniamo al tema del nostro convegno: il futuro.
Il futuro passa per le grandi riforme che vogliamo realizzare per il Paese.
Prima di tutto, la riforma fiscale, per far pagare a tutti meno tasse, poi la riforma burocratica, per consentire a tutti di vivere meglio e di lavorare meglio, togliendo di mezzo le troppe difficoltà burocratiche che ci assediano.
E infine la riforma della giustizia, per vivere in un Paese che sia davvero libero e sicuro per tutti.
E sulla riforma della giustizia ribadisco che ci aspettiamo un ampio dibattito in Parlamento con l’approfondimento delle nostre osservazioni senza che venga posta la questione di fiducia.
Noi dunque siamo qui per costruire il futuro, per noi, per i nostri figli, per i nostri nipoti.
Io mi impegno ogni giorno per questo, e da oggi dopo nove anni di esclusione dal Parlamento e dalla politica italiana, tornerò a farlo più spesso anche in pubblico.
Forza Italia è e deve essere il partito del futuro, deve essere la forza politica che cresce non solo nei numeri ma anche nella qualità della sua classe dirigente.
Una classe dirigente della quale, voglio dirvelo, sono davvero orgoglioso.
Per tutti, voglio ringraziare Antonio Tajani, che svolge il suo ruolo di Coordinatore di Forza Italia con impegno e generosità, con la giustezza assoluta delle sue dichiarazioni, con la credibilità e il prestigio che gli vengono dalla sua storia e dalla sua esperienza internazionale.
Voglio ringraziare i nostri ministri, i nostri sottosegretari, i nostri capigruppo, i nostri parlamentari che lavorano nel modo migliore per affermare le nostre idee e i nostri programmi.
Voglio ringraziare tutti i dirigenti di Forza Italia, i dirigenti nazionali – il cui lavoro ha reso possibile questa nostra iniziativa e rende possibile a Forza Italia di funzionare ogni giorno – e i dirigenti territoriali che in condizioni difficilissime assicurano la nostra presenza capillare nelle regioni, nelle province e nei comuni.
Voglio ringraziare in modo particolare i nostri Presidenti di Regione, i nostri Sindaci, i nostri amministratori sul territorio a tutti i livelli. Sono il modello del buongoverno, quel modello che vogliamo portare a livello nazionale.
Ancora: voglio ringraziare i nostri seniores, le nostre azzurre, i nostri giovani, che lavorano con passione e con generosità.
Insieme, tutti noi dobbiamo rafforzare la struttura di Forza Italia, dobbiamo rinnovarla, dobbiamo aprirla, dobbiamo allargarla, senza però che questo significhi sottovalutare le esperienze e le capacità dimostrate in questi anni da chi ha lealmente lavorato con noi.
Dobbiamo lavorare insieme per continuare a crescere sul piano dei numeri e della qualità, perché, anche se i sondaggi negli ultimi mesi sono in crescita, possiamo comunque arrivare molto ma molto più su e io sarò in campo per puntare a questo risultato.
Nel frattempo, dobbiamo costruire la classe dirigente del futuro e dobbiamo dare più forza a quella che già abbiamo.
Per questo abbiamo finalmente dato il via ai corsi dell’Universitas Libertatis, che sono tenuti da 40 professori universitari scelti con molta cura. E’ un mio antico progetto, che sono riuscito finalmente a realizzare. Abbiamo già moltissime adesioni, ma invito tutti voi a parteciparvi e a coinvolgere i nostri militanti e i nostri sostenitori.
Sono lezioni online, quindi non abbiamo problemi di numeri per la partecipazione, ma vi saranno anche appuntamenti dal vivo. Io stesso svolgerò presto una lectio magistralis a Villa Gernetto e altre saranno tenute da esponenti di assoluto prestigio della cultura, dell’economia, dell’impresa, della politica internazionale.
Care amiche, cari amici, cari azzurri,
mi manca ancora un ringraziamento.
E l’ho voluto tenere per ultimo, perché è il più importante di tutti. E’ il grazie che rivolgo a voi, al meraviglioso popolo di Forza Italia, che è venuto qui così numeroso, e mi piange il cuore all’idea che troppi azzurri siano dovuti rimanere fuori da questa sala.
La vostra presenza, il lavoro di tutte le azzurre e di tutti gli azzurri nelle 100 province italiane e negli 8000 comuni italiani, significano che ovunque in Italia sventola la nostra bandiera, la bandiera della libertà. Significa che c’è in tutta l’Italia chi lavora con generosità e con dedizione per le nostre idee e per i nostri valori, senza chiedere nulla in cambio.
Il nostro futuro siete voi, siete voi.
Siete la parte migliore dell’Italia. Siete il futuro del nostro Paese. Un futuro che, come dice il nostro bellissimo inno, “lo scriveremo noi con te”.
Altre volte vi ho nominati cavalieri della libertà. Oggi vi nomino, vi nomino tutti “costruttori di futuro”, perché noi siamo in politica per questo. Per costruire il nostro futuro.
Con la vostra passione, con la vostra energia, con il vostro entusiasmo, con la vostra generosità, io sono sicuro che ce la faremo!
Ancora grazie, grazie di tutto, un forte abbraccio a ciascuno di voi.
Viva l’Italia, Viva Forza Italia, viva la Libertà.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Roma, 8 e 9 aprile: Manifestazione Nazionale Forza Italia
Roma, 8 e 9 aprile: Manifestazione Nazionale Forza Italia. Il Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi: “ci confronteremo con le categorie produttive del Paese, per proporre le nostre idee e raccogliere quelle che ci vengono dalla società civile più vicina a noi”
Venerdì 8 e sabato 9 aprile, al Parco dei Principi a Roma, si terrà la grande manifestazione nazionale di Forza Italia. Organizzata dal Coordinatore nazionale Antonio Tajani, vedrà la presenza di molti ospiti illustri e si concluderà con l’intervento del Presidente Silvio Berlusconi sul futuro di Forza Italia.
Dalla Toscana partiremo con diversi Pullman, se volete unirvi o richiedere informazioni per il viaggio ed il pernottamento potete contattare i vostri referenti sul territorio o scriverci cliccando sulla sezione “scrivi a Forza Italia Toscana” che troverete in fondo all’articolo. Ci vediamo a Roma!
Di seguito pubblichiamo la lettera di invito inviata dal nostro Presidente Silvio Berlusconi:
“Caro amico,
sono trascorsi 28 anni da quando siamo discesi in campo, e Forza Italia è oggi come allora la sola forza politica in grado di dare voce in modo coerente ai grandi principi sui quali si fondano l’Europa e l’Occidente.
Oggi come allora solo noi siamo portatori delle idee liberali, cristiane, europeiste, garantiste.
Nessun’altra forza politica può vantare di aver sostenuto con assoluta coerenza, al governo e all’opposizione, questi valori e i programmi che ne conseguono.
Sono i valori e i programmi i fondamentali per dare un futuro di libertà e di prosperità al Paese che tutti noi amiamo.
Forza Italia sarà determinante per la vittoria del centro-destra, sia sul piano dei numeri – senza di noi non sarebbe possibile vincere le elezioni – sia soprattutto sul piano delle idee e dei contenuti.
Un centro-destra che si candida a guidare la Nazione non può prescindere da quello che noi rappresentiamo: un centro moderato, liberale e cristiano, credibile in Europa e nel mondo, in una stagione di così gravi tensioni internazionali.
Anzi, per vincere e governare, è necessario che sia Forza Italia ad esercitare una funzione trainante.
Abbiamo un anno di tempo per prepararci a questo, mentre sosteniamo lealmente, ma non in modo acritico, il governo Draghi: in un momento così delicato il Paese ha bisogno di stabilità e noi siamo pronti a farcene carico, con lo stesso spirito di responsabilità con il quale abbiamo chiesto per primi di dare vita ad un governo di emergenza e di unità nazionale.
Questo non significa naturalmente rinunciare, in corretta dinamica parlamentare, ai temi che ci caratterizzano a cominciare da quello una fiscale.
Per ripartire in vista di questo anno così impegnativo e decisivo per il futuro del Paese abbiamo organizzato una “due giorni” a Roma, l’8 e il 9 aprile, all’hotel Parco dei Principi, nella quale ci confronteremo con le categorie produttive del Paese, per proporre le nostre idee e raccogliere quelle che ci vengono dalla società civile più vicina a noi.
Spero quindi di incontrarti a Roma, alla manifestazione promossa dal nostro Coordinamento nazionale, che concluderò con un mio intervento sul futuro di Forza Italia: sarà un’occasione per ritrovarci finalmente in presenza, dopo le limitazioni imposte dal Covid, per rilanciare le nostre idee, i nostri programmi, i nostri valori.
Come sempre, per l’Italia, per la Libertà.”
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Ucraina, Firenze: Forza Italia a manifestazione per la pace
Ucraina, Firenze: delegazione di Forza Italia alla manifestazione per la pace
Forza Italia ha preso parte, con una folta delegazione di dirigenti e militanti, alla manifestazione che si è svolta oggi pomeriggio a Firenze per chiedere la pace in Ucraina e lo stop al conflitto armato che sta insanguinando quell’area dell’Europa Orientale.
Tra i presenti: l’on. Elio Vito, membro della 4° Commissione Difesa della Camera dei Deputati; il capogruppo a Palazzo Vecchio, Mario Razzanelli; Mariagrazia Interno’, vicecoordinatrice regionale del partito; Federico Dabizzi, responsabile organizzazione regionale; Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Firenze; Roberta Pieraccioni e Domenico Caporale, consiglieri al Quartiere 1; Pierluigi Fanetti, responsabile adesioni; Angel-Victor Caruso, coordinatore Forza Italia Campi Bisenzio, e i dirigenti del partito fiorentino Mauro Novelli ed Elena Ceroni.
“Bisogna fare di tutto per arrivare a un accordo tra la Russia e l’Ucraina per fare cessare le armi. Serve una grande mediazione dell’Onu che trovi degli inviati in grado di parlare con Putin e con l’Ucraina, come ha detto oggi il nostro coordinatore nazionale, Antonio Tajani – sottolineano i forzisti fiorentini -. La pace è un valore assoluto, una conquista della nostra civiltà, che non vogliamo perdere”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Green Pass, Tajani: il Pd non condanna gli anarchici
Green Pass, il Coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani: “Il Pd non condanna gli anarchici, cerca i loro voti?”
Credo sia giusto condannare severamente le violenze di Forza Nuova come condannare la stessa azione perpetrata dagli anarchici insurrezionalisti a Milano e a Torino.
Non ci posso essere due pesi e due misure.
La nostra posizione è chiara: non si può aderire a una manifestazione durante il silenzio elettorale. Giusto che il sindacato manifesti – in riferimento alla manifestazione di solidarietà alla Cgil in programma sabato a Roma, ndr.
Senza bandiere o con le bandiere, se ci vanno i leader politici non va bene. Si faccia una manifestazione tutti insieme dopo il voto.
Io non ho ascoltato una parola del PD contro gli anarco-insurrezionalisti. Stanno cercando i loro voti?
Antonio Tajani, Coordinatore nazionale Forza Italia







Terme Montecatini, Stella: Bene manifestazione interesse
Terme Montecatini, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Bene manifestazione interesse. Ora servono progetto chiaro e investimenti, Regione faccia la sua parte. Subito in commissione controllo del Consiglio regionale il nuovo piano. Territorio sia valorizzato”
“Accogliamo con interesse l’arrivo di una proposta di acquisto azioni per le Terme di Montecatini, a seguito dell’avviso di gara per l’individuazione di un nuovo socio di maggioranza. In attesa che vengano affrontati gli aspetti burocratici della partita, chiediamo che il nuovo socio faccia investimenti e rilanci il settore termale montecatinese, che da secoli è un’eccellenza della Toscana, e costituisce fonte di ricchezza e benessere per la città di Montecatini e tutto il territorio che a essa fa riferimento”.
Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“L’avviso di gara per l’individuazione di un nuovo socio di maggioranza era stato pubblicato il 5 agosto. Terme di Montecatini spa si presentava con un capitale sociale di 24 milioni e 907.000 euro interamente versato e suddiviso fra Regione Toscana, Comune di Montecatini e spa Terme di Montecatini. Si cercava un socio di maggioranza interessato a sottoscrivere un aumento di capitale inscindibile, come deliberato all’unanimità il 14 luglio 2021 nell’assemblea straordinaria dei soci.
Per l’aumento di capitale sociale occorrono 35 milioni di euro, a cui sarà applicato un sovrapprezzo dello 0,50 per cento sul valore nominale, correlato all’acquisizione della maggioranza – ricorda Stella -. L’aumento di capitale potrà essere sottoscritto versando interamente il sovraprezzo e versando l’aumento di capitale, il 50 per cento alla sottoscrizione e il residuo 50 per cento entro sei mesi. Il nuovo socio sarà anche obbligato, nella proposta garantita, a finanziare la società nelle forme di legge per gli investimenti non inferiori a 25 milioni in un più ampio contesto di rilancio e riposizionamento nel mercato.
In attesa di conoscere dettagli e valutazioni degli organismi preposti, auspichiamo che questo passaggio costituisca l’inizio del definitivo rilancio delle Terme di Montecatini. La Regione deve fare la sua parte, e chiediamo che il nuovo piano venga discusso nella Commissione Controllo del Consiglio regionale della Toscana.”
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano







Milone: No Vax, necessario attenzionare le minacce
No Vax, necessario attenzionare le minacce. Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Occorre che il Ministro dell’Interno e il Sottosegretario ai Servizi Segreti pongano la massima attenzione su questi episodi”
Le minacce dei no-vax nei confronti di virologi e politici deve iniziare a fare riflettere questo Governo.
La stessa manifestazione di mercoledì prossimo, con cui questi esagitati intendono bloccare le partenze dei treni in diverse stazioni ferroviarie, rappresenta un segnale preoccupante perché sicuramente ci saranno infiltrati di estrema destra e di estrema sinistra che cercheranno lo scontro con le Forze di Polizia.
Sottovalutare gli ultimi episodi, che hanno riguardato attacchi a strutture vaccinali e a gazebi di partiti di governo, è un grave errore. Anche il terrorismo ebbe inizio con i famosi espropri proletari che furono considerati delle semplici ” bravate” di giovani sessantottini. Poi abbiamo visto come il terrorismo, di sinistra e di destra, ebbe un esplosione incredibile che provocò la morte di qualche centinaio di rappresentanti delle Istituzioni (magistrati, esponenti delle Forze di Polizia, politici e anche giornalisti).
Occorre che il Ministro dell’Interno e il Sottosegretario ai Servizi Segreti pongano la massima attenzione su questi episodi.
È necessario attivare una intensa attività di intelligence per prevenire eventuali futuri episodi di una gravità decisamente superiore a quelli finora verificatisi.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana







Massa: lettera al Prefetto su manifestazione no green pass
Massa, pubblichiamo lettera al Prefetto di Massa Carrara sulla prossima manifestazione no green pass del Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia Stefano Benedetti
Egregio Prefetto,
in data 26 luglio 2021, Le avevo inoltrato un esposto sulla manifestazione “ No Green pass “, organizzata senza alcuna autorizzazione in Piazza Aranci e soprattutto, cosa ben più grave e contestabile, che lo svolgimento della stessa era avvenuto in mancanza assoluta di sicurezza, disattendendo del tutto le norme anti-Covid.
Stamani, leggendo i quotidiani locali, ho saputo che domani sabato 7 agosto, si terrà sempre in Piazza Aranci, una nuova manifestazione contro il Green pass organizzata dal gruppo “ Rivoluzione Allegra “, che radunerà presumibilmente centinaia di persone.
Non è mia intenzione in questa occasione, commentare una posizione che io ed in primis il mio partito Forza Italia, non condividiamo , perché riteniamo che sia doveroso eliminare il rischio di contagio del Covid o quanto meno limitarlo al minimo, principalmente nelle aree chiuse e nei posti maggiormente a rischio.
Con questa mia, voglio evidenziare solo che il motto “ No Green pass “ equivale a “ No vax “ , poiché la maggior parte , non tutti sicuramente, ma la maggior parte di coloro che si oppongono al certificato di avvenuta vaccinazione, sono anche contrari allo stesso vaccino e quindi è ovvio che in una manifestazione del genere, i rischi di contagio possono aumentare notevolmente a causa del grande assembramento di persone.
E siccome nella nostra zona, nelle ultime settimane, ci sono stati nuovi casi di positività e nel 97% questi riguardano i non vaccinati, ritengo, che la manifestazione debba svolgersi solo se autorizzata e non abusivamente e che nel merito siano imposte agli organizzatori le prescrizioni come da normativa anti-Covid con conseguente controllo serrato da parte degli organi competenti.
Se non fosse così, si potrebbe creare un pericoloso precedente e l’idea che i cittadini possono disattendere le leggi senza che nessuno le faccia rispettare, quindi un pericoloso stato di anarchia che personalmente escludo, poiché il Governo centrale ha ormai intrapreso la strada della messa in sicurezza e deciso che gli Italiani potranno fare determinate cose solo se in possesso della Green pass.
Per quanto sopra, la invito, gentilmente, a porre particolare attenzione alla questione, per evitare il propagarsi del virus proprio a causa di un grosso assembramento di piazza nel centro città.
Per il resto sono certo che vorrà attivarsi per controllare la manifestazione, sempre che la stessa sia stata autorizzata e quindi per eliminare o limitare qualsiasi tipo di assembramento.
Certo di un Suo pronto riscontro porgo distinti saluti
Stefano Benedetti, Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia







Piombino: Continuiamo a lavorare al Governo per i lavoratori
Acciaieria Piombino, continuiamo a lavorare al Governo per i lavoratori. Il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni, insieme a Chiara Tenerini e Riccardo Petraroja: “Siamo intervenuti in silenzio per ascoltare e portare il nostro sostegno morale”
lunedì 17 maggio mattina Forza Italia ha partecipato con rispetto alla manifestazione indetta dai Sindacati sulla vertenza Jsw.
Erano presenti lavoratori, alcune forze politiche e cittadini che hanno risposto all’appello dei sindacati metalmeccanici. Nel corso della manifestazione i sindacalisti hanno fatto il punto sulla vertenza Jsw, con la fabbrica in un prolungato stallo, con gli impianti fermi e tanta incertezza per il futuro.
Siamo intervenuti in silenzio per portare il nostro sostegno ed abbiamo avuto modo di apprezzare ed applaudire con sincera convinzione gli interventi dei sindacalisti e del Sindaco di Piombino che ha ben contestualizzato la situazione.
Le parole ascoltate hanno confermato quello che Forza Italia ha denunciato nei precedenti interventi e che il Senatore Massimo Mallegni ha inserito il 14 aprile nella mozione votata in Senato in merito al settore siderurgico, al fine di garantire la rinascita della fabbrica piombinese. Parole che costituiscono oggi patrimonio comune della lotta portata avanti in modo molto determinato dalla RSU, da tutte le maestranze della fabbrica e dalla cittadinanza della città di Piombino.
Sul palco è voluto salire anche il Consigliere Regionale PD Gianni Anselmi, che in modo poco ortodosso e soprattutto molto poco realistico ha addossato le presunte colpe della situazione piombinese al deputato Leghista Galli, sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico dal 1° giugno 2018 al 1° ottobre 2018 e vice ministro fino 4 settembre 2019, durante la parentesi del Governo Giallo-Verde.
Secondo Anselmi, il deputato Galli sarebbe il responsabile finale della avvenuta consegna dello stabilimento di Piombino al magnate indiano Jindal e quindi dello sfacelo attuale.
Ricordiamo al Consigliere Anselmi due cose, la prima è che il silenzio spesso è d’oro, la seconda è che tutta la trattativa, dopo la pessima esperienza Rebrab interamente addebitabile alla gestione PD Nazionale e Regionale, fu interamente portata avanti dal Ministro Calenda.
Ricordiamo che in data 17 maggio 2018, sotto l’egida dello stesso Ministro Calenda e del Presidente della Regione Toscana, al Ministero dello Sviluppo Economico, fu firmato il contratto con Jindal e in quella occasione, citiamo testualmente, sia il Ministro Calenda sia il Presidente Rossi espressero “soddisfazione per la positiva conclusione di una vicenda che metteva a rischio uno dei più importanti poli siderurgici italiani ed il posto di lavoro di 2.000 persone“.
Oggi dare colpe, per di più inutili, di fronte a centinaia di lavoratori e cittadini significa non (ri)conoscere la storia, significa non portare rispetto, significa non voler e non poter dare una giustificazione seria dei fallimenti del PD a livello nazionale e regionale, in relazione alla pessima gestione di tutta la vicenda piombinese.
Forza Italia ritiene necessario che l’attuale società che gestisce lo stabilimento di Piombino faccia un passo indietro, per questo continueremo a sollecitare il Ministero dello Sviluppo Economico affinchè esamini con concretezza attuativa tutta la situazione, intervenendo quanto prima per il bene dei Lavoratori della fabbrica piombinese e per tutta l’economia della Val di Cornia.
Sen. Massimo Mallegni, Coordinatore regionale Toscana – Forza Italia
Chiara Tenerini, Coordinatore provinciale Livorno e Responsabile Dipartimenti Toscana – Forza Italia
Riccardo Petraroja, Responsabile Dipartimenti Economia e Finanze con delega al Sistema Bancario provincia di Livorno – Forza Italia







Acciaieria Piombino, Mallegni: Forza Italia in prima linea
Acciaieria Piombino, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni alla manifestazione: “Meno passerelle e più azioni concrete: già chiesto incontro con il Viceministro Todde. L’area di sinistra si è dimostrata ancora una volta inconcludente”
Si è svolta ieri mattina, 18 maggio, la manifestazione a Piombino, davanti al Municipio, contro la situazione di stallo in cui verte ancora oggi l’acciaieria. Presenti, insieme a operai e rappresentanze sindacali, i rappresentanti di Forza Italia che, fin da subito, hanno preso a cuore il tema: il Senatore e Coordinatore della Toscana Massimo Mallegni, la Coordinatrice provinciale di Livorno Chiara Tenerini, il Coordinatore comunale di Piombino Davide Anselmi e il Sindaco di Piombino Francesco Ferrari.
“La situazione per l’acciaieria è difficile e complicata – spiega Mallegni – il forno è spento ormai da 5 anni e l’interesse da parte dell’azienda minimo. Il Governo deve quindi impegnarsi per risolvere questa situazione, motivo per cui ho già chiesto un incontro con il Viceministro Alessandra Todde, nella speranza che con questa nuova compagine di maggioranza il tema venga affrontato con più responsabilità”.
“Forza Italia c’è, siamo in prima linea a fianco dei lavoratori e delle famiglie che ancora oggi si trovano in questa situazione di stallo: non ci interessano le passerelle stile ex Sindaco – continua il Senatore, riferendosi all’ex Primo Cittadino Pd di Piombino Anselmi, che anche lui ha partecipato alla manifestazione – dal momento che in 6 anni in Consiglio Regionale ha forse fatto una sola interrogazione o mozione sul tema. Questa è la dimostrazione infatti che l’area di sinistra si è dimostrata, ancora un volta, totalmente inconcludente e che, come dico io “la sinistra è talmente interessata alla disoccupazione che ogni volta che governa ne aumenta il numero”!
“Forza Italia vuole risposte concrete: se l’azienda vuole investire, lo faccia, altrimenti lo dica e non speri di prendere soldi dallo Stato. Ci sono tanti imprenditori del nord-Italia che sono persone serie e che potrebbero dare un futuro a questa situazione, senza dover per forza svendere tutto agli indiani, come è stato fatto a Taranto” prosegue l’azzurro.
“Noi ci siamo, lavoriamo senza sosta su questa situazione, sperando in un intervento repentino del Viceministro Todde – conclude il Senatore Mallegni – Più azioni mirate e tempestive e meno passerelle: Forza Italia è a fianco dei cittadini per restituire dignità a tutti quei lavoratori che ancora oggi si trovano dimenticati e non tutelati”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana







Mazzetti: Confedilizia, aderisco a iniziativa della maratona
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Aderisco alla manifestazione di Confedilizia. No al blocco degli sfratti, sì a tutele e sostegni per i locatori. No a mere battaglie ideologiche”
Aderisco e concordo con iniziativa di Confedilizia contro il blocco degli sfratti prevista per il prossimo 21 aprile. E’ giunto il momento di sostenere le istanze dei locatori, schierandosi pubblicamente. Anche i proprietari di immobili sono esseri umani e non robot. Anche loro hanno una famiglia e stanno soffrendo perchè non incassano affitti da mesi e mesi. Nessuno vive di aria!
Pertanto, come già detto dalla sottoscritta ripetutamente, con il blocco attuato nel tempo sugli sfratti siamo arrivati a quasi un anno e mezzo quale periodo di requisizione di fatto di beni che i giudici avevano ordinato di restituire ai proprietari, spesso dopo anni di morosità. Questo “clima” adesso non è più sostenibile. Serve cambiare rotta.
Come Forza Italia in Aula, abbiamo proposto di intervenire al fine di prevedere una immediata rimodulazione dei termini di scadenza del c.d. ‘blocco sfratti’, distinguendo tra le situazioni di morosità pregressa rispetto al verificarsi del sopraggiungere della pandemia e le altre situazioni di morosità derivanti, in senso causale e temporale, dall’emergenza Coronavirus.
Sarà inoltre fondamentale prevedere anche risarcimenti economici e agevolazioni fiscali in favore dei soggetti proprietari degli immobili per consentire loro di vivere in modo dignitoso.
Non ci possono essere italiani di serie A e di serie B.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia
Ponte di Messina opera necessaria, usiamo il recovery fund
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti, a margine della manifestazione organizzata a Messina: “Ponte di Messina, parte dei fondi del recovery fund per opera necessaria e indispensabile”
Questa mattina, insieme alle colleghe Matilde Siracusano e Urania Papatheu, ho preso parte alla manifestazione organizzata a Messina dalla Rete civica per le Infrastrutture nel Mezzogiorno per il Ponte sullo Stretto. E’ stata una manifestazione bellissima, che ha visto la partecipazione di molti cittadini, militanti e simpatizzanti.
Noi abbiamo voluto testimoniare con la nostra presenza l’attenzione massima che da sempre Forza Italia ha nei riguardi di questa infrastruttura, opera necessaria, indispensabile, fondamentale, non solo per la Sicilia ma per tutto il territorio nazionale.
“Sbaglia chi pensa che il ponte sullo Stretto serva solo alla Sicilia e il Sud. Con questa opera non solo si colmerebbe il grave gap infrastrutturale del mezzogiorno e ma si rilancerebbe l’interno Paese, perché se riparte il Sud riparte l’Italia. Noi chiediamo al Governo che questa opera venga messa al primo posto dell’elenco delle infrastrutture da completare e realizzare: i soldi europei ci sono, parte delle risorse del Recovery Fund vengano utilizzate per questo.
Forza Italia, così come da sempre chiede, incalzerà in tutte le sedi istituzioni il governo perché si proceda rapidamente, a cominciare dalla calendarizzazione della nostra proposta di legge. Con il Ponte sullo Stretto riparte la Sicilia, il Sud e l’Italia intera, non si perdi altro tempo.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia e componente del Dipartimento Infrastrutture

