Puccinelli: sanità toscana in difficoltà
il Responsabile Dipartimento Sanità provinciale di Pisa di Forza Italia Marco Puccinelli: “sanità toscana in difficoltà”
Prendo spunto dalla slide del consigliere regionale di Forza Italia Marco Stella, per mettere alla luce le difficoltà di questa amministrazione regionale, per quello che riguarda la sanità. Per anni, durante il ventennio dell’assessore alla sanità e poi Governatore Rossi, abbiamo assistito ad un impoverimento delle risorse investite nel comparto sanitario con la riduzione degli ospedali periferici, riduzione dei posti letto in quelli rimasti, una riduzione del personale sanitario, dai medici agli infermieri e al personale oss (operatori sanitari).
Purtroppo la sinfonia con la nuova giunta del governatore Giani, non è cambiata: abbiamo assistito ad una difficoltà organizzativa durante tutta la fase della pandemia con il tracciamento dei positivi, per non parlare delle prime vaccinazioni anti covid, con quelle incresciose piattaforme di prenotazione.
Purtroppo le magagne di questa amministrazione non si sono fermate all’emergenza del covid, abbiamo più volte assistito alla mancanza di copertura dei turni notturni delle guardie medica delle zone periferiche nel nostro territorio, durante tutto il periodo estivo. Alcuni colleghi di Medicina generale si sono adoperati, oltre il loro orario di lavoro, coprendo orari dalle 20 alle 23, in modo da evitare un ulteriore carico il pronto soccorso più vicino.
Siamo arrivati al periodo delle agognate ferie e la mancanza dei giovani Colleghi, che una volta facevano a gara per sostituire i medici di famiglia, sono eclissati, non ci sono disponibilità, vuoi perchè impegnati in specializzazioni, vuoi perchè arruolati nelle UCA (ex USCA), vuoi per la mancanza del progetto universitario con il numero chiuso alla facoltà di medicina e chirurgia. Ebbene ci siamo organizzati con i Colleghi che lavorano nello stesso comune e ci sostituiamo a vicenda, naturalmente con gravi difficoltà organizzative e logistiche. Assistiamo veramente ad un fallimento della medicina territoriale, se penso ai medici che lavorano da soli, senza forme associative che non possono addirittura ammalarsi perchè non riescono a trovare un sostituto.
Occorre quindi rivedere tutto il sistema della medicina territoriale, ampliare l’associazionismo tra i vari medici di medicina generale, con le varie forme, case della salute, case di comunità, che possano dare una risposta ai cittadini, ma soprattutto agevolare il lavoro di questi professionisti. E’ importante a mio avviso, in questo momento storico agevolare il professionista, non deve essere oberato dalla “burocrazia”, con nuove regole sulle prescrizioni dei farmaci, che fanno altro che aumentare il tempo trascorso sul computer, togliendo minuti preziosi allo svolgimento dell’arte medica, ascoltare,visitare e fare la diagnosi della patologia del paziente.
Occorre sicuramente rivedere e aumentare il numero degli iscritti alla facoltà di medicina e chirurgia, (se si pensa che nel 2021 i posti disponibili erano 15 mila circa, su tutto il territorio nazionale), pensare a programmi di formazione per i medici iscritti al corso di MMG di eseguire in modo più assiduo il tirocinio pratico, affiancando il medico titolare durante l’orario ambulatoriale e visite domiciliari e pure durante le ore notturne nei presidi di guardia medica.
Marco Puccinelli, Responsabile Dipartimento Sanità provinciale di Pisa – Forza Italia
Puccinelli: progetto casa della salute
il Responsabile Dipartimento Sanità provinciale di Pisa di Forza Italia Marco Puccinelli: “progetto casa della salute”
Ritengo opportuno che oggi dobbiamo iniziare a parlare di idee e di proposte concrete che diano risposte al cittadino sulla sanità, per riconquistare la fiducia delle persone e soprattutto dare un modello nuovo della medicina territoriale che in questo ultimo periodo ha dato adito a numerose critiche.
Abbiamo assistito, soprattutto in Toscana, alla disastrosa organizzazione della sanità, che la sinistra, in questi anni, ha mostrato. L’accentramento negli ospedali dei capoluoghi, rendendoli ultra-specialistici, riducendo sensibilmente le necessità quotidiane dei cittadini.(vorrei anche ricordare il buco della ASL di Massa, ripianato con i soldi dei cittadini toscani, senza che l’assessore o il governatore, si sia assunto almeno la responsabilità politica di questo disastro), chiudendo o riducendo il numero dei nosocomi delle città periferiche, oppure diminuendo le prestazioni di questi.
Ci siamo trovati allo sbando, soprattutto durante questa pandemia, con un assessorato alla sanità privo di organizzazione in caso di emergenza, senza un sistema adeguato, senza risposte concrete da dare ai pazienti, e soprattutto per i MMG ( ricordo i dispositivi di protezione che la regione ci aveva inviato nel marzo 2020 – ridicoli) cosa che si è ripetuta nei primi mesi della campagna di vaccinazione per il covid 19 con le faraginose piattaforme di prenotazione delle dosi di vaccino che prendevano tempo, al quotidiano lavoro del MMG , proseguendo nella inconsistenza e nella mancanza di risposte da parte dei amministratori regionali.
Problemi già esistenti, ma che la pandemia ha ulteriormente accentuato: mi riferisco alle lunghe attese nei corridoi dei pronto soccorso per la mancanza dei “posti letto”, ridotti dalle precedenti amministrazioni, lunghe attese per gli accertamenti diagnostici, per non parlare dei ritardi degli interventi chirurgici programmati e addirittura lo si è visto anche nei mesi scorsi con il ritardo, rispetto ad altre regioni, del passaggio per le misure restrittive e per l’aperture dei locali pubblici), ultimamente la riduzione delle postazioni di guardia medica/continuità assistenziale nelle zone periferiche.
Non ultimo il buco di bilancio della sanità toscana che impedisce nuove assunzioni per coprire le deficienze, legate ai pensionamenti ed alle dimissioni dei Colleghi (ultimamente 6 medici si sono dimessi dal PS di Careggi e dell’ospedale di Portoferraio).
Quest’oggi siamo qua, non solo per dare testimonianza della cattiva gestione della sanità toscana, ma per affrontare un progetto futuro della MEDICINA TERRITORIALE, perchè siamo dei professionisti che hanno idee e voglia di fare!
Mi occupo di medicina generale, essendo un medico che lavora sul territorio oramai da quasi 30 anni, ho assistito ad una evoluzione professionale del mio lavoro, con i miei colleghi abbiamo visto le difficoltà dei cittadini nel trovare risposte alle loro domande inerenti la salute. Ci siamo riuniti, e abbiamo deciso di portare avanti un progetto di lavoro nuovo, ci siamo adoperati e impegnati, frequentando corsi di formazione professionali e stage specialistici, allo scopo di offrire prestazioni migliori , arricchendo la nostra professionalità.
Abbiamo iniziato con un progetto di lavoro, nel lontano 2006, di associazione di medici di medicina generale definito UNITA’ di CURE PRIMARIE (UCP), nel distretto della Rosa di Terricciola, con altri 15 colleghi, ora CASA della SALUTE (UCCP unità di cure complesse primarie), che assistono una popolazione di 20 mila persone circa, dislocate in un territorio di 6 comuni e numerose frazioni. I medici aderenti al progetto sin dall’inizio, hanno in carico i 20 mila pazienti, ed operano oltre che nella sede del distretto, nei propri 28 studi periferici, sono tutti favorevoli a proseguire questo tipo di lavoro.
Abbiamo ascoltato le parole dei Presidente Draghi, nel discorso di insediamento come primo Ministro, che annunciava il progetto di “case di comunità” per la medicina territoriale. Ciò che è importante non è la definizione, ricordo il ministro Sirchia parlava di “UTAP”, ma il contenuto del progetto per la nuova sanità territoriale.
La casa della salute della Rosa di Terricciola è una realtà molto valida sul territorio, perchè è realizzata nel presidio distrettuale come sede centrale dell’UCCP, per l’ampiezza della cittadinanza interessata (oltre 20.000 persone), per la localizzazione in un’estesa zona collinare a bassa densità di popolazione, per la presenza di un medico di medicina generale nelle 12 ore diurne, che effettua attività ambulatoriale per patologie urgenti non di grave entità e di primo soccorso e/o consulenze telefoniche, coadiuvato da un infermiere.
Perchè è pure la sede della guardia medica/continuità assistenziale, composta da due medici di medicina di continuità assistenziale nelle 12 ore diurne prefestive e festive, che effettuano attività ambulatoriale, non di grave entità e di primo soccorso e visite domiciliari e consulenze telefoniche e un medico di continuità assistenziale nelle 12 ore notturne sempre reperibile che effettua visite domiciliari e consulenze telefoniche.
La sede dell’UCCP è dotata di un computer in rete con un server che contiene tutte le cartelle sanitarie dei pazienti in carico dei medici di medicina generale associati, aggiornate, che possono essere visionate, oltre che dai MMG, anche dai medici di continuità assistenziale.
In questi anni ci siamo adoperare per percorsi specifici per l’accesso alla specialistica ambulatoriale, cardiologia, dermatologia, chirurgia, oculistica, servizio di ecografia ed inoltre sono stati creati percorsi specifici di accesso diretto a servizi diagnostici e reparti ospedalieri (radiologia, laboratori analisi, ortopedia, cardiologia, oculistica, centro trasfusionale).
Il referente dei MMG, coordinatore di FT (aggregazione funzionale territoriale), organizza mensilmente delle riunioni di tipo formativo o di audit, insieme a colleghi specialisti, allo scopo di uniformare i comportamenti clinici, mediante l’elaborazione di percorsi diagnostici-terapeutici e riunioni di tipo organizzativo su problematiche gestionali emerse allo scopo di evitare il ripetersi o su problematiche relazionali, allo scopo di appianarle. A queste riunioni sono invitati gli infermieri e i medici di continuità assistenziale.
Oltre alle comuni attività svolte a livello ambulatoriale dalla medicina generale stiamo facendo:
suture superficiali, incisione di ascessi e trombi emorroidari, asportazione di corpi estranei cutanei e sottocutanei e oculari, immobilizzazione delle dita con stecche di Zimmer, tamponamenti nasali con Merocel, artrocentesi ed infiltrazioni intrarticolari, inserimento di cateteri vescicali,lavaggi auricolari, flebo con farmaci, elettrocardiogrammi, ecogarfie, piccola chirurgia ambulatoriale.
Inoltre stiamo facendo, la dove sia necessario, l’ invio al presidio ospedaliero per accertamenti diagnostici, (radiologia o visite specialistiche urgenti), attraverso percorsi codificati, con eventuale ritorno alla casa della salute, esami di laboratorio inviando il sangue al presidio ospedaliero e risposta telematica, osservazione breve (abbiamo a disposizione una stanza con letto), cicli di terapia infusionale, trasfusioni, cicli di medicazioni di ulcere o lesioni cutanee.
Dal 2010 abbiamo iniziato l’attività di SANITA’ DI INIZIATIVA, con l’assegnazione di 2 infermieri territoriali, rivolta ai pazienti con patologie croniche quali DIABETE MELLITO, SCOMPENSO CARDIACO, BPCO, esiti di ICTUS CEREBRI con particolare riguardo alla gestione post acuzie e cronica.
Il personale infermieristico lavora direttamente sulle schede elettroniche dei pazienti dove vedono dati relativi agli indicatori ed osservazione del paziente e nel caso di assistenza domiciliare, viene estratta la cartella elettronica e caricata sul pc portatile, in modo da eseguire correttamente le indicazioni terapeutiche.
Stiamo attuando la PREVENZIONE PRIMARIA, in particolare percorsi corretti di stile di vita, l’attività fisica, le corrette abitudini alimentari, la cessazione del fumo, con l’organizzazione di gruppi AFA (attività fisica adattata), dietista, centro antifumo, gruppi di medicina vocazionale.
Dal 2012 abbiamo iniziato, per aumentare i servizi per i cittadini, alcune attività di medicina vocazionale, ed in particolare:
un MMG effettua ecografie, un MMG effettua spirometrie, un MMG referta tracciati elettrocardiografici, un MMG effettua valutazioni diabetologiche.
Dal 2018 un MMG effettua interventi di piccola chirurgia ambulatoriale.
Dal 2021 un MMG effettuerà esami ecocolodoppler venosi per insufficienza venosa superficiale e profonda degli arti inferiori e patologie infiammatorie dei vasi venosi
Nel 2021 abbiamo intrapreso una collaborazione con il CNR-cardiologia Pisa per uno studio scientifico sulla Amiloidosi Cardiaca.
Queste attività hanno permesso di ridurre i tempi di attesa, dando una risposta quasi immediata all’utenza, ed essendo una UCCP, che svolge attività di primo soccorso, si è determinato una riduzione di accesso al pronto soccorso del 30% per i codici bianchi,azzurri e verdi, grazie al fatto che la casa della salute è operativa H24, 7 giorni su 7, essendo la sede della continuità assistenziale (guardia medica) nelle ore notturne e nei giorni prefestivi e festivi.
Abbiamo ridotto la spesa farmaceutica, ( i dati del MES e dell’ARS indicano valori nettamente inferiori alla spesa farmaceutica media della ASL) razionalizzando le risorse e stando molto attenti ad evitare gli sprechi, facendo degli audit specifici, senza far mancare niente agli assistiti.
Vorremo addirittura aumentare le nostre postazioni, la quando verrà ampliata la sede della nostra CDS, diventando una Hub vaccinale/ sede dove eseguire tamponi molecolari e rapidi.
La CDS, a mio avviso, dovrà diventare il secondo pilastro della sanità pubblica, da affiancare all’ospedale, dislocata in una sede ben visibile sul territorio di competenza, in modo da essere un punto di riferimento per i cittadini. La CDS non deve occuparsi solo di prevenzione e di patologie croniche, ma pure di eventi acuti che non necessitano di un ricorso al Pronto Soccorso.
Dalla nostra esperienza, abbiamo assistito ad netto miglioramento della cosiddetta “MEDICINA DI ATTESA” (gestione delle patologie croniche- attività prevalente della medicina generale), per la creazione di percorsi specifici diretti con i servizi diagnostici e le unità operative ospedaliere, per il ricorso improprio al pronto soccorso per le patologie gestibili livello territoriale, reso possibile alla diagnostica di primo livello (ECG,ecografie,spirometria esami di laboratorio), ai percorsi diretti con i vari reparti ospedalieri, e all’attivazione della medicina vocazionale che contribuiscono ad aumentare i servizi della CDS.
Concludo con l’ipotesi di avere due tipi di case della salute:
- CDS di AFT (aggregazione funzionale territoriale), aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con il coinvolgimento ad ore aggiuntive di tutti i MMG, con ambulatorio per cure primarie, aperto 12 ore diurne, sede anche della continuità assistenziale, dedicato anche al primo soccorso, sede della medicina vocazionale e che possa divenire sede di HUB di vaccinazione.
- CDS più piccole, dove alcuni MMG, spostano la loro attività convenzionale ambulatoriale, come medicina di gruppo, integrandosi con altre figure professionali territoriali, con orario non aggiuntivo.
Nel primo modello si dovranno retribuire le ore di attività aggiuntive per i MMG che aderiscono al progetto, nel secondo a parte il compenso della medicina di gruppo (che potrebbe essere preesistente) non sarebbe necessario una quota aggiuntiva, a meno che non vengano richieste prestazioni di particolare impegno professionale.
In ambedue i modelli dovranno essere previsti pure gli “obbiettivi di salute” da raggiungere.
Marco Puccinelli, Responsabile Dipartimento Sanità provinciale di Pisa – Forza Italia
Terricciola: Continuità assistenziale della Rosa
La Rosa di Terricciola, il Responsabile Dipartimento Sanità provinciale di Pisa di Forza Italia Marco Puccinelli: “Continuità assistenziale della Rosa – Guardia medica”
Sono oramai trascorsi i mesi estivi, periodo di ferie di molti dei medici di famiglia , con i giovani medici a sostituirli e quindi l’amministrazione della ASL ha avuto difficoltà a coprire i turni nitturni della guardia medica della Rosa di Terricciola, coperti, a volte fino alle 22, dai medici di famiglia per cercare di alleviare il disagio dei cittadini.
Ma pure il mese di ottobre ha visto la carenza di copertura dei turni notturni presso la sede di guardia di questo territorio, rendendo difficoltosa la richiesta dei pazienti dei paesi limitrofi, che devono rivolgersi alla sede di Ponsacco. Si tratta di un bacino di utenza che raccoglie i comuni di Peccioli, Palaia, Layatico, Terricciola, Capannoli e Chianni, cioè 20 mila cittadini, che hanno in questa sede, un luogo di riferimento di primo soccorso e vedersi di fronte un cartello con scritto di rivolgersi dalle 20 alle 8 alla sede della guardia medica di Ponsacco, ritengo che non sia una bella cosa.
Si tratta della salute pubblica e il cittadino dovrebbe avere un maggiore rispetto. Sappiamo che il bilancio della regione toscana ha un buco di circa 500 milioni di euro, ma questo non deve far diminuire l’assistenza sanitaria ai pazienti. L’avvento della pandemia ha costretto l’azienda a spostare le risorse su altre attività, il tracciamento dei pazienti positivi e la formazione delle squadre l’USCA, hanno determinato un impegno importante, ma sicuramente tutto questo non avrebbe dovuto togliere medici per coprire i turni notturni della guardia medica della Rosa di Terricciola.
Questa mancanza di copertura dei turni determinerà un aumento dei pazienti che si dovranno recare al pronto soccorso dell’ospedale di Pontedera per avere le cure durante la notte, e ciò determinerà un insuccesso di ciò che era stato raggiunto in questi anni, con il servizio reso da questa struttura, che è sede della Casa della Salute, una vera propria eccellenza in campo della salute pubblica territoriale.
Pertanto è opportuno che la guardia medica di Terricciola sia di nuovo una struttura funzionale sulla quale il cittadino possa fare riferimento in caso di necessità sanitaria, anche con l’impegno dei Sindaci dei comuni limitrofi che si adoperino facendo richieste alla azienda sanitaria locale
Coordinamento provinciale di Pisa – Forza Italia



Puccinelli: Emergenza guardia medica a la Rosa, Terricciola
La Rosa di Terricciola, il Responsabile Dipartimento Sanità provinciale di Pisa di Forza Italia Marco Puccinelli: “Emergenza guardia medica per la carenza di copertura dei turni notturni e festivi”
Nel mese di Luglio e di Agosto avremo, nel nostro territorio della Valdera, una carenza per la copertura dei turni notturni e festivi della guardia medica con sede nel distretto della Rosa di Terricciola-Pisa, per la mancanza della disponibilità dei giovani colleghi. Molti di questi, attualmente, sono impegnati nelle attività di “tracciamento” dei positivi, nella esecuzione dei vaccini e nell’USCA e ciò ha determinato una riduzione drastica delle risorse professionali per l’effettuazione dei turni di guardia medica territoriale.
La carenza si attesta in 15 turni per il mese di Luglio e altrettanti per il mese di Agosto, tra l’altro periodi di ferie di molti Colleghi di MMG.
La Direzione della ASL Nordovest ha chiesto hai medici di Famiglia (MMG) di svolgere l’attività ambulatoriale dalle 20 alle 23, periodo di maggiore affluenza alla sede di guardia medica, e dalle 23 alle ore 8, durante la notte, di accorpare alla sede di guardia medica di Ponsacco, in caso di visite domiciliari, chiudendo il presidio della Rosa in tale orario.
Tutto ciò è assai difficile da effettuare, specialmente per noi MMG, che dopo 10-11 ore di lavoro, dovrebbero accollarsi ulteriori 3 ore di lavoro ambulatoriale, raggiungendo per molti le 13-14 ore di lavoro giornaliere, ma soprattutto la difficoltà in cui potrà trovarsi il paziente difronte al presidio di guardia medica con la scritta “chiuso – rivolgersi ad altra sede”. Stiamo parlando di un luogo di sanità, che da molti anni, viene svolto un lavoro di primo soccorso, e punto di riferimento di 20 mila persone (6 comuni).
Sicuramente tale emergenza è causata dalla pandemia in atto, con l’impiego dei giovani medici per le USCA, per il “tracciamento” e le vaccinazioni, e quindi si è verificata tale carenza per coprire i turni di guardia medica, ma è soprattutto legata alla incapacità degli amministratori che non hanno saputo trovare un rimedio a questa emergenza sanitaria.
Occorre, a mio avviso, aumentare il “monte orario” dei medici titolari di guardia medica (attualmente è di 9 turni al mese), superare l’ostacolo di incompatibilità tra il lavoro per la guardia medica e l’USCA , (in questo periodo i medici hanno sensibilmente ridotto i loro interventi), in modo da coprire i turni carenti di figure professionali.
Dr. Marco Puccinelli, Responsabile Dipartimento Sanità provincia di Pisa – Forza Italia



Puccinelli: Vaccini in Toscana, Giani parla senza sapere
Vaccini, lettera del Responsabile Dipartimento Sanità provinciale di Pisa di Forza Italia Marco Puccinelli al Presidente della Regione Toscana: “Giani continua a parlare senza sapere”
Signor Presidente,
è con profondo rammarico che leggo le Sue affermazioni inerenti l’attuale campagna di vaccinazione per il covid 19. Sono molto amareggiato e molto stanco, ma sempre in prima linea per portare la mia professionalità ai miei Assistiti e cercare di assolvere al meglio il mio dovere di professionista. Sono oramai molti mesi che siamo in trincea a combattere contro questo virus, ma la vita professionale dei MMG non si ferma nonostante la pandemia, e non è solo il covid 19 che impegna la nostra giornata, fatta di telefonate, messaggi, visite a domicilio e ambulatori.
Faccio il MMG da quasi trenta anni, sempre ligio al dovere e nel rispetto delle regole, regole dettate dalle aziende sanitarie locali, che a volte talmente insulse e raccapriccianti che abbiamo dovuto sottostare, nonostante i nostri sindacati non fossero d’accordo.
I miei Colleghi ed io stiamo lavorando intere giornate, a volte saltando anche le pause del pranzo, sino a raggiungere le 12 ore e spesso alla sera ci colleghiamo in videoconferenza per organizzare le giornate delle vaccinazioni delle successiva settimana, riunioni che si protraggono fino a tarda notte.
Vorrei ricordare che soltanto dall’inizio del mese di Marzo, i MMG hanno avuto a disposizione, dalla Regione Toscana, le sei dosi dei vaccini (1 flaconcino) alla settimana, attraverso una procedura informatica di prenotazione complicata. Nonostante queste difficoltà, i MMG si sono impegnati e hanno somministrato tutte le dosi conferite, spesso in assenza di personale ausiliario e in carenza di spazi.
I ritardi della vaccinazione degli over 80 sono frutto delle scelte , dell’amministrazione regionale, che ha deciso di vaccinare altre categorie, con le loro ragioni, a discapito degli ultraottantenni e dei pazienti fragili.
Ritengo siano stati fatti errori da parte della Sanità della Regione Toscana, avvalendosi di sistemi farraginosi e difficoltosi per la prenotazione delle dosi di vaccini, non tenendo conto della ormai trentennale esperienza maturata con la campagna di vaccinazione antinfluenzale da parte dei MMG.
Pertanto non è assolutamente accettabile che i MMG siano oggetto di accuse infondate e tra l’altro molto gravi, fatte con tutta probabilità da persone che non conoscono assolutamente l’impegno che mettiamo quotidianamente nello svolgere il nostro lavoro che è fatto di telefonate, di messaggi sulle varie piattaforme e soprattutto di visite ambulatoriale e domiciliari
Dr. Marco Puccinelli, Responsabile Dipartimento Sanità provincia di Pisa – Forza Italia Toscana
Sanità: ridisegnare il sistema di assistenza del malato
Sanità, Forza Italia Toscana presenta un documento per ridisegnare il sistema di assistenza del malato. Il Responsabile Dipartimento Sanità di Forza Italia Toscana Tullio Rizzini, insieme a Chiara Tenerini e Marco Puccinelli: “Modello ospedalo-centrico è superato”
Uno studio e una relazione fatta dal Dipartimento Regionale di Sanità di Forza Italia per lo Sviluppo e Potenziamento della Sanità Territoriale, ha dato origine ad un documento ed una mozione, che i Consiglieri ed i vari Coordinatori comunali hanno presentato e stanno presentando nei Comuni della Toscana interessati dal documento.
Nel testo di sintesi, elaborato dal Dottor Puccinelli, dalla Resp. Dipartimenti Toscana Tenerini e dal Dottor Rizzini, si propongono infatti risposte concrete da attuare nell’immediato per rendere operativi e funzionanti Le Case della Salute, laddove queste siano già presenti, ovvero la loro implementazione ex novo ove queste strutture non esistano ancora; rafforzare la medicina di territorio, in poche parole, per rendere più efficienti ed efficaci i cosiddetti livelli intermedi di cure, più concretamente vicini alle reali esigenze dei cittadini.
In un quadro emergenziale come la vaccinazione di massa, dare immediatamente seguito alla nostra proposta, sarebbe anche un importante contributo alla attuazione del piano vaccinale regionale e nazionale.
Uno studio preliminare, quello elaborato da Forza Italia Toscana, ben dettagliato per ridisegnare il sistema attuale di assistenza al malato, “ospedale-centrico”, oramai sorpassato dalla moderna tecnologia, ma soprattutto incapace di dare risposte adeguate alle esigenze della società moderna.
La cura c.d da remoto, senza sovraccaricare le strutture, centri specialistici di first-aid, luoghi per le terapie di malattie croniche e riabilitative e molte altre idee concrete, per fornire servizi sanitari di primo livello più accessibili e meglio distribuiti sul territorio.
Uno degli obiettivi è l’alleggerimento delle strutture ospedaliere, destinate sempre più a diventare centri di maggiore eccellenza per le patologie più gravi o complicate.
Dr. Tullio Rizzini, Responsabile Dipartimento Sanità – Forza Italia Toscana
Chiara Tenerini, Responsabile Dipartimenti – Forza Italia Toscana
Dr. Marco Puccinelli, Responsabile Dipartimento Sanità provincia di Pisa – Forza Italia Toscana